Documento 5° M - Elsa Morante

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Transcript Documento 5° M - Elsa Morante

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“MORANTE - GINORI CONTI”
ISTRUZIONE LICEALE - PROFESSIONALE - TECNICA
VIA CHIANTIGIANA, 26/A - 50126 FIRENZE - TEL. 055.6531360/1
[email protected] - [email protected] - www.elsamorante.gov.it
LICEO SCIENZE UMANE “ELSA MORANTE”
I.P.S.S. “ELSA MORANTE”
I.T.A.S. “GINORI CONTI”
VIA CHIANTIGIANA, 26/A - 50126 FI - TEL. 055.6531360/1
VIA CHIANTIGIANA, 26/A - 50126 FI - TEL. 055.6531360/1
VIA DEL GHIRLANDAIO, 52 - 50132 FI - TEL. 055.670711
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Succursale: Operatore del Benessere
VIA NICOLODI, 2 - 50131 FI - TEL. 055.571841
[email protected]
Prot. N. 0001740/A2f del 16/05/2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Corso OPERATORE DEI SERVIZI SOCIO SANITARI
CLASSE 5 M SERALE
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
Agenzia Formativa Accreditata Dalla Regione Toscana
Con Sistema Di Qualità Certificato ISO 9001 15 100 52918
PROFILO PROFESSIONALE: OPERATORE DEI SERVIZI SOCIO SANITARI
Al termine del quinto anno lo studente deve aver acquisito le competenze necessarie per:
⇒ Organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e
comunità
⇒ Promuovere la salute ed il benessere bio-psico-sociale di persone e comunità
L’indirizzo è caratterizzato da una visione integrata dei servizi sociali e sanitari per attività che riguardano
l’inclusione sociale ed il benessere di persone e comunità, nelle aree che riguardano soprattutto:
♦ la mediazione familiare
♦ l’immigrazione
♦ le fasce sociali più deboli
♦ le attività di animazione socio-educative e culturali
♦ tutto il settore legato al benessere
Le competenze acquisite permetteranno allo studente di:
dialogare e migliorare il sistema delle relazioni con i diversi utenti
interagire con la comunità sociale, con i servizi socio – sanitari del territorio , compreso il
privato-sociale
assumere ruoli adeguati nell’evoluzione dei bisogni socio-sanitari
Le innovazioni in atto nel settore socio –sanitario richiederanno sempre più conoscenze scientifiche e
tecniche, competenze correlate con le scienze umane e sociali, con la cultura medico-sanitaria questo per
comprendere i mutamenti sociali, il nuovo concetto di salute e benessere, le dinamiche di una società
multiculturale, per riconoscere le problematiche relative alle diverse tipologie di utenza al fine di
contribuire a promuovere azioni a sostegno di persone e comunità con particolare attenzione alle fasce
deboli.
ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO
Le attività di alternanza scuola-lavoro sono state orientate a far acquisire competenze professionali
inerenti l’indirizzo di studi, a promuovere la conoscenza di tipologie di utenza diverse con cui
relazionarsi, a rapportarsi con il mondo del lavoro.
L’attività si è svolta durante tutto il triennio .
Durante il terzo anno gli studenti hanno iniziato l’attività partecipando al corso di “Attività di
Animazione, corso di clown” di 20 ore con personale esperto e poi effettuando uno stage della durata di
2 settimane nel settore della prima infanzia .
Durante il quarto e quinto anno gli studenti hanno partecipato al Progetto d’Istituto di Alternanza
Scuola-Lavoro “Alter- Scuola”. Il progetto in particolare ha curato il raggiungimento di competenze
professionali nel settore dei servizi socio sanitari mirando alla figura di Animatore SocioEducativo.
Il percorso ha portato alcune discipline, quali Metodologie Operative in terza, Psicologia, Cultura
Medico Sanitaria, Diritto, a lavorare in sinergia ed in modo trasversale tra loro, inserendo nei
curriculi disciplinari alcuni moduli specifici correlati alle competenze da acquisire in uscita.
Durante il triennio la maggior parte degli studenti ha partecipato ad iniziative di formazione e di
animazione quali:
- FESTIVAL DELLA SALUTE MENTALE – CONVEGNO ART TERAPY ITALIANA– 16-11-13 - 8 ORE
- XIV CORSO UNIVERSITARIO MULTIDISCIPLINARE DI EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO –
FIRENZE 19-20 FEBBRAIO 2014 ORGANIZZATO DALL'UNICEF – 18 ORE
- FESTIVAL DEI BAMBINI – NUOVI MONDI ( COMUNE DI FIRENZE – 4-6 APRILE 2014) 30 ORE
- VISITA AL MUSEO DI ANATOMIA PRESSO L'OSPEDALE DI CAREGGI – FIRENZE
- VISITA AL MUSEO DELLA MISERICORDIA DI FIRENZE ( APRILE 2015)
- CONVEGNO SU ”l'eccellenza nella ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica”- FIrenze 21-10-2015 ( 6 h)
INCONTRI A SCUOLA CON ESPERTI SU:
- CHE COSA E' E COME FUNZIONA IL SERT ( MAGGIO 2015 – RIPETUTO AD APRILE 2016)
- SEMINARIO DI ART THERAPY ( 10 ORE + STAGE)
- PROGETTARE ED ALLESTIRE UNO SPAZIO X SERVIZI EDUCATIVI ( MAGGIO 2015)
- TIPI DI ANIMAZIONE IN UNA RSA ( MAGGIO 2015)
- MUSICOTERAPIA E RECUPERO DELLE TRADIZIONI PER L'ANIMAZIONE NELLE RSA (
DICEMBRE 2015)
- “ IUS SOLI “ -( DICEMBRE 2015)
- AVVIARE E GESTIRE UNA CASA FAMIGLIA IN COOPERATIVA SOCIALE ( DICEMBRE 2015)
- CORSO DI PRESTIGIAZIONE E MAGIA NELLE ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE ( 10 H –
GENNAIO/FEB. 2016)
GLI STUDENTI HANNO PARTECIPATO A STAGES NEI SETTORI EDUCATIVI DELLA PRIMA
INFANZIA ( ASILI NIDO – LUDOTECHE) O PRESSO STRUTTURE PER DISABILI E/O ANZIANI
PROFILO DELLA CLASSE
ELENCO ALUNNI
1. ACLARI RAMOS ROSSI
2. ALBINES BRUNO M. TERESA
3. ALDERIGHI CARLA
4. ALESSANDRINI CORINNA
5. ANDRADE ARENAS LUIS ANTHONY
6. ANOTA MICHELLE
7. BALILI GERALD
8. BELSITO LEO PRABHU
9. CASINI DAVIDE
10. CERNA VILCA DAISY
11. GODIO ARGEN
12. HERNANDEZ ALVARES CINTHYA CORINA
13. MARTINUZZI MARCO
14. MRABELLA FRANCESCO
15. MOROZZI SAVERIO
16. MOUSSA ELIA
17. NAGEB ANTONIO
18. ODDO GIULIA
19. PAPI ANDREA
20. PELLI FILIPPO
21. PEREIRA MENDES ANGELA
22. PERNIGOTTI DALLA VALLE ILARIA
23. PICONESE ANTONIA
24. RAVICIOLI ROSSELLA
25. RICCUCCI TOMMASO
26. ROSATI CONSUELO
27. ROSSI CAROLINA
28. SAPIENZA GIULIA
29. SCIFO FEDERICA
30. SPOLETI FEDERICA
31. STROSCIA SERENA
32. VALERIO DELIA AMELIA NOE
33. VOLPE GENNARO
ELENCO DOCENTI PER MATERIA
1.
2.
Cultura Medico Sanitaria
Prof.ssa Stella Genovese
Diritto ed Legislazione Sanitaria Prof.ssa
Carmelina
Apollaro
3.
4.
5.
6.
Italiano e Storia
Lingua Inglese
Prof. Antonio Servillo
Prof.ssa
Manuela
Patrizia
Castagnoli
Spagnolo
Matematica
Prof. Andrea Tarantola
Prof. Stefano
Cecchi
7.
Psicologia generale applicata
Prof. Ssa Beatrice
Munao'
8.
Tecnica Amministrativa ed. ec. sociale
Prof.
Giuseppe Lo Bue
9.
Docente in potenziamento per disciplina diritto e
legislazione sanitaria : D'Amelio Francesca
Coordinatore
Prof. Ssa Carmelina Apollaro
Membri Interni
Prof. Carmelina Apollaro
Prof. Giuseppe Lo Bue
Prof. Stella Genovese
Materia
Diritto e Legislazione Sanitaria
Tecnica Amministrativa ed Economia Sociale
Cultura Medico Sanitaria
QUADRO ORARIO SETTIMANALE PER SINGOLA DISCIPLINA (classe quinta)
A seguito della applicazione del nuovo regolamento sull'organizzazione dei corsi per adulti , il quadro
orario ha subito delle riduzioni rispetto a quello dei corsi diurni
MATERIA
Cultura Medico Sanitaria
Diritto e Legislazione Socio Sanitaria
Italiano e Storia
Lingua Inglese
Lingua Spagnola
Matematica
Psicologia generale ed applicata
Tecnica Amministrativa
ORE SETTIMANALI
3
3
5
3
3
3
4
2
Totale 26 ore
DESCRIZIONE DELLA CLASSE
La classe, molto numerosa, è il risultato di una serie di aggregazioni successive all'originario nucleo che
si era creato in terza OSS, con provenienze diversificate anche da altri Istituti ed altri percorsi di difficile
e lenta amalgama . Nella classe infatti coesistono :
- il gruppo originario proveniente dalla 3^/4^ M + alcuni della 4L;
- un gruppo composto da 8 persone che hanno svolto la 3L in una sperimentazione di percorso
unificato di secondo periodo secondo livello, come indicano le linee guida sulla riforma dei
corsi serali; questi studenti oltre ai moduli del terzo anno hanno svolto nel monoennio la
maggior parte dei moduli del quarto , poi completati in quinta, come riportato nel libretto
individuale compilato dai singoli docenti;
- un altro gruppo costituito da nuovi ingressi, in gran parte studenti che non hanno superato gli
esami di maturità, anche in percorsi di studio diversi ( vecchio Istituto Magistrale, Liceo Sociale, Liceo
delle Scienze Umane, Liceo linguistico , Economo Dietiste e Dirigente di Comunità).
La discontinuità delle docenze di Italiano e Storia, Psicologia , Spagnolo e Tecnica Amministrativa, ha
contribuito a rallentare nel tempo la creazione di una più solida fisionomia di classe unita e collaborativa
. Solo in vista dell'Esame di Stato è sembrato emergere un maggiore senso di appartenenza solidale e
partecipativo al percorso comune. Le differenze generazionali , culturali e professionali all'inizio motivo
di disgregazione, hanno nel tempo trovato adeguata mediazione per un lavoro più proficuo. Purtroppo le
presenze sporadiche in classe di molti/e a causa dei lavori spesso precari da svolgere non ha permesso gli
approfondimenti dovuti in quasi tutte le discipline . Il livello generale di competenze raggiunto rispecchia
mediamente gli obiettivi minimi indicati da ogni docente per la propria disciplina, anche se non mancano
elementi con buone conoscenze ed abilità frutto di un impegno più responsabile e costante.
I corsisti di madrelingua straniera presentano ancora alcune difficoltà nell'uso corretto della lingua
italiana scritta ed orale. Per costoro si è provveduto a mettere in pratica le raccomandazioni riguardo
agli iniziali BES riscontrati, con indicazione di strategie didattiche metodologiche più consone, al fine di
migliorare i risultati di apprendimento e favorire una più ampia integrazione. In particolare si è
concordato che nelle valutazioni delle prove scritte vengano maggiormente valorizzati i contenuti rispetto
alla forma linguistica.
La classe ha partecipato a diverse iniziative culturali tra cui :
- SPETTACOLO TEATRALE “ DLL'INFERNO AL PARADISO NO GRAVITY DANCE” - OTTOBRE 2015
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
⇒ Sviluppare le potenzialità peculiari degli allievi ai fini di una formazione personale il più possibile completa;
⇒ conoscere se stessi e sviluppare le proprie capacità nel rispetto delle diversità altrui;
⇒ rendere omogenei i livelli differenziati presenti nella classe;
⇒ partecipare attivamente, in modo propositivo e cooperativo alla vita della scuola;
⇒ applicare le conoscenze didattiche al contesto sociale e professionale in cui si trova ad operare;
⇒ sapersi confrontare tra e nei vari gruppi e dare risposte idonee ai problemi concreti, nel rispetto delle diverse
opinioni e nella ricerca di valori comuni;
⇒ assumere un atteggiamento ed un comportamento corretto nella vita sociale e professionale.
OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI
⇒ Sviluppare negli allievi le capacità di analisi, sintesi e rielaborazione autonoma;
⇒ promuovere le capacità di esporre le conoscenze acquisite in modo chiaro, corretto e coerente;
⇒ sviluppare le capacità critiche;
⇒ promuovere le capacità di cogliere i nessi pluridisciplinari;
⇒ favorire l’uso di un linguaggio specifico.
METODOLOGIE DIDATTICHE
⇒ Lezioni frontali teoriche;
⇒ lezioni dibattito di tipo formativo;
⇒ discussioni guidate per verificare gli apprendimenti;
⇒ interventi mirati sulla terminologia;
⇒ interventi di recupero (interventi didattici integrativi quali: sportello, recupero in itinere);
⇒ esercitazioni pratiche;
⇒ incontri con esperti ed esponenti del mondo del lavoro;
⇒ simulazioni della terza prova scritta dell’esame di Stato: quesiti a risposta singola; quesiti di tipo b e c;
⇒ simulazioni di prima e seconda prova.
STRUMENTI
⇒ Libri di testo;
⇒ laboratorio d’informatica;
⇒ aula video;
⇒ riviste specializzate;
⇒ visite guidate
⇒ siti specialistici
STRUMENTI DI VERIFICA
⇒ Verifiche scritte;
⇒ verifiche orali;
⇒ prove strutturate e semistrutturate;
⇒ discussioni;
⇒ prove pluridisciplinari;
⇒ quesiti a risposta singola;
⇒ trattazione sintetica.
⇒ simulazioni
CRITERI DI VALUTAZIONE POF 2015-16
livello-voto
impegno
conoscenza comprensione applicazione
Prova quasi
nulla
3
Non
partecipa,
non rispetta
gli impegni
Non ha
conoscenze
Gravemente
Insufficiente
4
Non
Ha conoscenze
partecipa, frammentarie e
non rispetta superficiali
gli impegni
analisi
sintesi
valutazione
competenze
motorie
competenze di
laboratorio
Commette
spesso gravi
errori
Commette
spesso gravi
errori di
applicazione
Non è in
grado di
compiere
analisi
Non è in
grado di
eseguire
Non ha capacità Non si orienta
coordinative e minimamente
condizionali nelle pratiche di
laboratorio
Commette
gravi errori
Commette
Non è in
gravi errori di grado di
applicazione compiere
analisi
Non è in
grado di
eseguire
Insufficienti
Non si orienta
capacità
nelle pratiche di
coordinative e
laboratorio
condizionali
Insufficiente
5
Sufficiente
6
E’
Ha conoscenze Commette
Commette
Ha
discontinuo lacunose e errori anche in
errori in
incertezze
nel rispetto
generiche
compiti
compiti
esegue in
degli
semplici
semplici
modo
impegni
parziale
Rispetta gli Ha conoscenze Evidenzia una
Applica
Esegue
impegni
di base
comprensione le conoscenze se aiutato
elementare
elementari
Buono
7
Regolare nel
rispetto
degli
impegni
Corretta e
completa
Distinto
8
Partecipa
attivamente
Corretta e
completa
Ottimo
9-10
Partecipa ed
è propositivo
Corretta,
completa e
approfondita
Ha
incertezze
esegue in
modo
parziale
Esegue se
aiutato
Insufficienti
capacità
coordinative e
condizionali
Acquisizione di Si orienta ma
una sufficiente non è del tutto
padronanza
autonomo
motoria
Evidenzia
qualche
imprecisione
Applica con
Esegue
Esegue
Consolidamento
qualche
autonoma- autonoma- della padronanza
incertezza
mente
mente in
delle capacità
in modo
modo
motorie
parziale
parziale
E’ autonomo e E’ corretta Completa Completa e Capacità motorie
esauriente
e completa
e corretta
corretta
potenziate per
padronanza e
conoscenza
Ha
padronanza
Ha
padronanza
Presenta
incertezze
operative
Esegue
correttamente
se
guidato
Ha
correttezza e
autonomia
Corretta e Corretta e Padroneggia le
Ha
completa completa con capacità motorie padronanza
con apporti
apporti
in termini di delle procedure
personali
personali
saper far fare
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
A.S. 2015-2016
A) La valutazione del comportamento si esprime in decimi ed è espressa dal Consiglio di classe collegialmente.
Tale valutazione concorre alla determinazione del credito scolastico (incide nella determinazione della media dei
voti);
B) Sono ammessi alla classe successiva gli alunni con voto di comportamento non inferiore a sei decimi (6/10)
(così come in ciascuna disciplina);
C) Per l’ammissione all’esame di Stato il voto di comportamento non deve risultare inferiore a 6/10;
D) Il Collegio dei docenti ha approvato i criteri di cui alla tabella allegata per l’assegnazione del voto di condotta;
E) L’assegnazione collegiale del voto di condotta è effettuata nel contesto personale di ciascuno studente di cui il
Consiglio di classe analizza la specificità;
F) Il Consiglio di classe valuta il LIVELLO di espressione dei comportamenti dello studente con riferimento agli
INDICATORI della tabella e alla presenza di sanzioni disciplinari;
G) In nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che manifestino la propria
opinione (Art. 7 c. 4 DPR 122/2009);
H) La valutazione insufficiente del comportamento (voto di condotta inferiore a 6/10) deve essere MOTIVATA e
DEBITAMENTE VERBALIZZATA in sede di scrutinio
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO A.S.2015-2016
mancanze disciplinari, documentate e rilevanti, che abbiano previsto l’irrogazione di una delle
sanzioni disciplinari previste dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti e dal Regolamento
di Istituto che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per periodi
superiori a 15 giorni ( art. 4 Cir. Min. 5/2009 ) per atti di particolare e oggettiva gravità, lesivi
della dignità e del rispetto della persona umana, della propria e dell’altrui incolumità.
• non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento successivamente
alla irrogazione di sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal Regolamento d’Istituto
Non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato.
•
5
• mancanze disciplinari documentate che abbiano previsto l’irrogazioni di sanzioni disciplinari (
•
•
•
•
•
•
sospensioni da 6 a 15 giorni e/o più di tre note personali e rilevanti, diversi ritardi e/o uscite
anticipate rispetto al numero consentiti, non sempre giustificati )
frequenza discontinua
diverse inosservanze del Regolamento d’Istituto
fatica a rispettare le regole condivise
disturba spesso le lezioni
non abbia dimostrato apprezzabili cambiamenti nel comportamento
6
•
•
•
alcune inosservanze del Regolamento d’Istituto ( sospensioni fino a 5 giorni, assenze collettive,
alcuni ritardi e/o uscite anticipate rispetto al numero consentiti )
frequenza abbastanza regolare
richiami disciplinari documentati
vivace ma cerca di migliorare il suo autocontrollo e il rispetto delle regole
7
•
•
•
•
•
diligente rispetto del Regolamento d’Istituto
frequenza regolare ( ritardi e assenze nella norma )
ha migliorato l’autocontrollo
tiene quasi sempre un corretto comportamento con gli altri
in genere rispetta le regole
8
•
•
•
•
scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto
frequenza assidua
ha un buon rapporto con gli altri
ha comportamenti corretti, rispetta le regole, ruolo positivo nel gruppo classe
•
•
•
•
•
costante ed esemplare rispetto del Regolamento d’Istituto
frequenza molto assidua
educato, controllato, responsabile
rispetta regole, persone, ambiente
costante disponibilità a collaborare costruttivamente con gli altri
Il voto viene deliberato all’unanimità dai docenti del consiglio di classe.
9
10
Legge 30 ottobre 2008, n. 169: art. 2, comma 3 “La valutazione del comportamento degli studenti”, attribuita
collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore
a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo”. ll voto di
comportamento è attribuito anche per mancanze commesse fuori dall’Istituto, purché i fatti siano connessi alla vita
scolastica.
CRITERI SEGUITI NELL’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Il punto di oscillazione viene o meno attribuito, su delibera del Consiglio di classe, in relazione a :
1) L’assiduità della frequenza;
2) l'interesse e l'impegno dello studente;
3) la partecipazione ad attività organizzate dalla scuola (stages, teatro, corsi di lingua straniera, attività di
peer education ecc...) ;
4) la partecipazione positiva ad attività scuola - lavoro;
5) l'eventuale credito formativo, ottenuto con esperienze realizzate all'esterno della scuola, nell'anno
scolastico in corso in attività culturali, di volontariato, sportive. Il credito formativo deve essere
documentato con una attestazione rilasciata dall'Ente, Associazione, Istituzione presso cui si è svolta
l'attività e deve contenere una sintetica descrizione delle esperienze realizzate e della loro durata. Tale
attestato deve essere consegnato alla segreteria dell'Istituto entro il 15 Maggio dell'anno scolastico in corso.
Competenze disciplinari
Nel caso di difformità rispetto a quanto pubblicato, verrà consegnato alla commissione esaminatrice
l’aggiornamento controfirmato dai rappresentanti degli studenti della classe .
Conoscenze
(indicano il risultato
dell’assimilazione di
informazioni
attraverso
l’apprendimento. Le
conoscenze sono
l’insieme di fatti,
principi,
teorie e pratiche, relative
a un settore di studio o di
lavoro)
Abilità
(indicano le capacità di applicare
conoscenze e di usare know-how per
portare a termine compiti e risolvere
problemi. Nel Quadro europeo delle
Qualifiche e dei Titoli, le abilità sono
descritte come cognitive (uso del
pensiero logico, intuitivo e creativo) e
pratiche (che implicano l’abilità
manuale e l’uso di metodi, materiali,
strumenti ))
Competenze
(indicano la comprovata
capacità di usare conoscenze,
abilità e
capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni
di lavoro o di studio
e nello sviluppo professionale
e/o personale., Nel Quadro
europeo delle
Qualifiche e dei Titoli le
“competenze” sono descritte
in termini di
responsabilità e autonomia)
OBIETTIVI
MINIMI
( Abilità
minime per
ottenere le
competenze
richieste)
RELAZIONE PROF. ANTONIO SERVILLO
DISCIPLINA:ITALIANO
La maggior parte degli allievi ha seguito con interesse le lezioni, anche se una parte di essi, pur dimostrando
interesse per la materia, non ha potuto frequentare con costanza per impegni lavorativi.
La preparazione raggiunta è complessivamente soddisfacente, sia nella conoscenza dei contenuti letterari acquisiti
che nell'elaborazione delle prove scritte. Per tali prove è da sottolineare, per gli allievi di madre lingua straniera,
una difficoltà tra il livello concettuale potenzialmente esprimibile e quello della correttezza ortografica e
grammaticale. Considerando tuttavia i diversi livelli di partenza e le lacune pregresse di alcuni corsisti, nel
complesso il lavoro svolto risulta abbastanza positivo. Qualche allievo, pur avendo rivelato lacune piuttosto
evidenti nella cognizione delle discipline umanistiche, con particolari difficoltà nella formulazione di concetti
astratti, è riuscito nel complesso a raggiungere gli obiettivi minimi predisposti.
Strumenti usati per la valutazione
Gli strumenti utilizzati per la valutazione dei livelli di preparazione sono stati: verifiche scritte con domande aperte,
interrogazioni, compiti scritti, discussione guidate in classe.
Strumenti di Lavoro (Libri di testo,dispense)
Quali strumento di lavoro sono stati usati principalmente il manuale, fotocopie e materiali di sintesi forniti
dall'insegnante (comprensive di mappe concettuali elaborate dal docente)
Il testo di letteratura adottato è il seguente:P.Di Sacco,Chiare lettere,Vol.III, Dall'Ottocento ad oggi,ed.Bruno
Mondadori.
Verifica e valutazione
La valutazione ha tenuto conto dei livelli di partenza di ciascun alunno e degli obiettivi raggiunti.
Tipologia delle verifiche
I metodi utilizzati sono stati i seguenti: lezione frontale, lettura in classe con analisi dei testi, presentazione di
argomenti approfonditi alla classe con interventi e discussioni degli alunni stessi, interrogazioni, verifiche di fine
modulo.
Criteri di valutazione
Per i criteri di valutazione si è fatto riferimento a quanto stabilito nel POF; sufficienza al 60% per le verifiche
sommative strutturate e semi-strutturate.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati nella seguente
tabella.
COMPETENZE
Essere in grado di leggere in
maniera autonoma i testi
individuandone il genere di
appartenenza,contestualizzando il
contenuto dal punto di vista
culturale e storico.
Confrontare testi letterari diversi
CONOSCENZE
Conoscere gli aspetti più
significativi della
letteratura italiana dalla
fine del XIX secolo al
XX secolo.
Essere in grado di
argomentare le
conoscenze acquisite con
proprietà di linguaggio.
ABILITA’
Riconoscere le
caratteristiche tematiche,
formali e stilistiche dei
testi.
Analizzare il singolo testo
individuandone i concetti
chiave e le scelte stilistiche
OBIETTIVI
MINIMI
Possedere un
minimo di
competenze
morfosintattiche.
Dimostrare un
arricchimento
lessicale.
Essere autonomi
negli
cogliendone analogie e differenze.
Conoscere i testi
antologici analizzati in
programma.
Individuare il punto di vista degli
autori in relazione alle tematiche
affrontate.
Inquadrare storicamente i testi
letterari affrontati.
più significative.
apprendimenti
Possedere
Essere in grado di produrre sufficienti
in modo autonomo testi
capacità
argomentativi e saggi brevi espositive.
utilizzando in modo
corretto la documentazione
fornita
PROGRAMMA DI ITALIANO SVOLTO
Mod.1: L'età del Realismo
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
OBIETTIVI MINIMI
Essere in grado di leggere in maniera
autonoma i testi verghiani (novelle).
UD 1 Cenni sul
positivismo e le
correnti realistiche
europee
UD 2 Il Verismo e
Giovanni Verga, vita
e opere.
UD 3 I Malavoglia,
Sintesi del romanzo-i
nuclei tematici
UD 4 Mastro Don
Gesualdo, Sintesi del
romanzo-I nuclei
tematici
Riconoscere le
caratteristiche tematiche,
formali e stilistiche dei
testi proposti. Analizzare
il singolo testo
individuandone i concetti
chiave e le scelte
stilistiche più significative.
Consolidamento delle
abilità espressive
orali e scritte.
Capacità di
organizzazione ed
elaborazione dei
contenuti.
Possedere un minimo
di competenze
morfosintattiche.
Dimostrare un
Comprensione e analisi essenziale di
un testo narrativo o poetico mediante
le conoscenze linguistiche retoriche e
tematiche acquisite.
Confrontare testi letterari diversi
cogliendone analogie e differenze.
Individuare il punto di vista
dell'autore in relazione alle tematiche
affrontate.
Inquadrare storicamente i testi
letterari affrontati.
Essere in grado di
produrre in modo
autonomo testi
argomentativi e saggi
brevi utilizzando in modo
corretto la
documentazione fo fornita.
arricchimento lessicale.
Essere autonomi negli
apprendimenti e nel
metodo di studio.
Possedere
sufficienti
capacità espositive.
Mod.2:La poesia nel Decadentismo:Pascoli e D'Annunzio
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
OBIETTIVI MINIMI
Essere in grado di leggere in
maniera autonoma i testi di
Pascoli(novelle) e D'Annunzio.
UD 1 Miti e coscienza del
Decadentismo europeo
UD 2 Giovanni Pascoli.
Biografia.Il nido domestico e
la paura della vita.Il
simbolismo pascoliano.
UD 3 Il fanciullino-Un
manifesto poetico
I-Il fanciullo che è in noi
UD 5 Myricae- Simbolismo,
impressionismo e mondo
rurale
X Agosto, La cavallina
storna
UD 6 Canti di CastelvecchioL'ossessione della memoria
Il gelsomino notturno
Riconoscere le
caratteristiche
tematiche, formali e
stilistiche dei testi.
Analizzare il singolo
testo individuandone i
concetti chiave e le
scelte stilistiche più
significative.
Consolidamento delle
abilità espressive
orali e scritte.
Capacità di
organizzazione ed
elaborazione dei
contenuti.
Possedere un minimo
di competenze
morfosintattiche.
Dimostrare un
arricchimento
lessicale.
Comprensione e analisi
essenziale di un testo narrativo
o poetico mediante le
conoscenze linguistiche
retoriche e tematiche acquisite.
Confrontare testi letterari
diversi cogliendone analogie e
differenze.
Individuare il punto di vista
dell'autore in relazione alle
tematiche affrontate.
Inquadrare storicamente i testi
letterari affrontati.
Essere in grado di
produrre in modo
autonomo testi
argomentativi e saggi
brevi utilizzando in
modo corretto la
documentazione fo
fornita.
Essere autonomi negli
apprendimenti e nel
metodo di studio.
Possedere
sufficienti
capacità espositive.
Mod.3: Gabriele D'Annunzio e il Decadentismo
COMPETENZE
Essere in grado di leggere in
maniera autonoma i testi
dannunziani contestualizzando il
contenuto dal punto di vista
culturale e storico.
Confrontare testi letterari diversi
cogliendone analogie e
differenze.
Individuare il punto di vista degli
autori in relazione alle tematiche
affrontate.
Inquadrare storicamente i testi
letterari affrontati.
CONOSCENZE
UD 1 Introduzione: crisi e
decadenza della civiltà
europea.
Le due anime del
Decadentismo: Estetismo e
Simbolismo.Freud e la
scoperta dell'inconscio.
UD 2 Biografia. I Temi: il
superuomo, una nuova formaromanzo,un nuovo rapporto tra
scrittore e pubblico.
UD 3 Il piacere- Il romanzo
dell'estetismo
Sintesi del romanzo-I
nuclei tematici
UD 4 Le vergini delle rocce
(sintesi dei contenuti, il
superuomo)
Alcyone- La pioggia
nel pineto.
ABILITA’
Riconoscere le
caratteristiche
tematiche, formali e
stilistiche dei testi.
Analizzare il singolo
testo individuandone i
concetti chiave e le
scelte stilistiche più
significative.
OBIETTIVI
MINIMI
Consolidamento
delle abilità
espressive orali e
scritte.
Capacità di
organizzazione ed
elaborazione dei
contenuti.
Possedere un
minimo di
competenze
morfosintattiche.
Dimostrare un
arricchimento
lessicale.
Essere in grado di
produrre in modo
autonomo testi
argomentativi e saggi
Essere autonomi
brevi utilizzando in
negli apprendimenti
modo corretto la
documentazione fornita. e nel metodo di
Conoscere i testi
antologici analizzati in
programma.
studio.
Possedere
sufficienti
capacità
espositive.
Mod.4: Le avanguardie e il Futurismo
COMPETENZE
Essere in grado di leggere in
maniera autonoma i testi
proposti, contestualizzando il
contenuto dal punto di vista
culturale e storico.
Confrontare testi letterari di varie
correnti culturali, cogliendone
analogie e differenze.
Individuare il punto di vista degli
autori in relazione alle tematiche
affrontate.
Inquadrare storicamente i testi
letterari affrontati.
CONOSCENZE
ABILITA’
OBIETTIVI MINIMI
UD 1 La nuova
poesia del '900.
Crepuscolari,futurist
i,vociani.
UD 2 F.T.Marinetti,
Manifesto tecnico
della letteratura
futurista
UD 3 A.Palazzeschi,
E lasciatemi
divertire
(L'incendiario)
Riconoscere le
caratteristiche tematiche,
formali e stilistiche dei testi.
Consolidamento delle
abilità espressive orali e
scritte.
Capacità di
organizzazione ed
elaborazione dei
contenuti.
Possedere un minimo di
competenze
morfosintattiche.
Dimostrare un
arricchimento lessicale.
Analizzare il singolo testo
individuandone i concetti
chiave e le scelte stilistiche
più significative.
Essere in grado di produrre
in modo autonomo testi
argomentativi e saggi brevi
utilizzando in modo corretto
la documentazione fornita
Essere autonomi negli
apprendimenti e nel
metodo di studio.
Possedere sufficienti
capacità espositive.
Mod.5: Il romanzo del Novecento
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
Essere in grado di leggere in
maniera autonoma i testi proposti
,contestualizzando il contenuto
dal punto di vista culturale e
storico.
UD 1Italo Svevo.
Biografia.L'incontro con
la pscicoanalisi. La
Trieste di Svevo.
L'inettidudine dei
personaggi sveviani. Una
vita (cenni),Senilità
(cenni).
Riconoscere le
caratteristiche tematiche,
formali e stilistiche dei
testi.
Confrontare testi letterari diversi
cogliendone analogie e
differenze.
UD 2 La coscienza di
ZenoPrefazione
Cap. III, Il fumo
Cap. VII,Il
funerale mancato
Cap. VIII,Psicoanalisi.
Individuare il punto di vista
dell'autore in relazione alle
tematiche affrontate.
Inquadrare storicamente i testi
letterari affrontati.
OBIETTIVI
MINIMI
Consolidamento delle
abilità espressive orali
e scritte.
Capacità di
organizzazione ed
elaborazione dei
contenuti.
Possedere un minimo
di competenze
morfosintattiche.
Dimostrare un
arricchimento lessicale.
Essere autonomi negli
apprendimenti e nel
metodo di studio.
Possedere
sufficienti capacità
espositive.
Analizzare il singolo testo
individuandone i concetti
chiave e le scelte
stilistiche più
significative.
Essere in grado di
produrre in modo
autonomo testi
argomentativi e saggi
brevi utilizzando in modo
corretto la
documentazione fornita
Mod.6: Luigi Pirandello
COMPETENZE
CONOSCENZE
Essere in grado di leggere in
maniera autonoma i testi di
Pirandello ,contestualizzando
il contenuto dal punto di vista
culturale e storico.
UD 1 Biografia. La crisi storica e
culturale e la "relatività" di ogni cosa.
La personalità molteplice.La forma che
costringe. la poetica dell'Umorismo.
UD 2 Il fu Mattia Pascal Sintesi della
trama e nuclei tematici (Adriano Meis,
L’amore impossibile di Adriano, il
suicidio di Adriano e il ritorno di
Mattia)
UD 3 Uno nessuno e centomila
Sintesi tematica e riflessione
sulla questione dell’identità molteplice
UD 4 Novelle per un anno:L’uomo con
il fiore in bocca, La carriola
UD 5 Il teatro: sintesi riassuntiva de “I
sei personaggi in cerca d’autore” e di
“Enrico IV”. L’introduzione
rivoluzionaria del “teatro nel teatro”
Confrontare testi letterari
diversi cogliendone analogie e
differenze.
Individuare il punto di vista
dell' autore in relazione alle
tematiche affrontate.
Inquadrare storicamente i testi
letterari affrontati.
ABILITA’
OBIETTIVI
MINIMI
Riconoscere le
caratteristiche
tematiche, formali
e stilistiche dei
testi.
Analizzare il
singolo testo
individuandone i
concetti chiave e le
scelte stilistiche più
significative.
Essere in grado di
produrre in modo
autonomo testi
argomentativi e
saggi brevi
utilizzando in modo
corretto la
documentazione
fornita.
Consolidamento
delle abilità
espressive orali e
scritte.
Capacità di
organizzazione ed
elaborazione dei
contenuti.
Possedere un
minimo di
competenze
morfosintattiche
Dimostrare un
arricchimento
lessicale.
Essere autonomi
negli apprendimenti
e nel metodo di
studio.
Possedere
sufficienti
capacità espositive
Mod.7: La lirica tra le due guerre: L'Ermetismo
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
OBIETTIVI MINIMI
Essere in grado di leggere in
maniera autonoma i testi poetici in
esame,contestualizzando il
UD 1 Giuseppe
Ungaretti:
biografia, poetica
Riconoscere le caratteristiche
tematiche, formali e
Consolidamento delle
abilità espressive orali e
scritte.
contenuto dal punto di vista
culturale e storico.
Confrontare testi letterari diversi
cogliendone analogie e differenze.
Individuare il punto di vista
dell'autore in relazione alle
tematiche affrontate.
e stile.
UD 2 Allegria
Veglia,Fratelli,Sa
n martino del
Carso,Soldati,
Sono una
creatura,Natale
Inquadrare storicamente i testi
letterari affrontati.
stilistiche dei testi.
Analizzare il singolo testo
individuandone i concetti
chiave e le scelte stilistiche
più significative.
Essere in grado di produrre
in modo autonomo testi
argomentativi e saggi brevi
utilizzando in modo corretto
la documentazione fornita
Capacità di
organizzazione ed
elaborazione dei
contenuti.
Possedere un minimo di
competenze
morfosintattiche.
Dimostrare un
arricchimento lessicale.
Essere autonomi negli
apprendimenti e nel metodo
di studio.
Possedere sufficienti
capacità espositive
Mod.8:Eugenio Montale
COMPETENZE
Essere in grado di leggere in
maniera autonoma i testi di
Montale contestualizzando il
contenuto dal punto di vista
culturale e storico.
Confrontare testi letterari diversi
cogliendone analogie e differenze.
Individuare il punto di vista dell'
autore in relazione alle tematiche
affrontate.
Inquadrare storicamente i testi
letterari affrontati.Conoscere i testi
antologici analizzati in
programma.
CONOSCENZE
UD 1 Biografia, poetica e
stile
UD 2 Ossi di seppia: Non
chiederci la parola,
Meriggiare pallido e assorto,
Spesso il male di vivere ho
incontrato,Cigola la
carrucola nel pozzo.
UD 3 Le occasioni: La casa
dei doganieri,Non recidere,
forbice, quel volto.
UD 4 Satura: Avevamo
studiato per l'aldilà, Ho
sceso, dandoti il braccio,
almeno un milione di scale.
ABILITA’
Riconoscere le
caratteristiche
tematiche, formali e
stilistiche dei testi.
Analizzare il singolo
testo individuandone i
concetti chiave e le
scelte stilistiche più
significative.
Essere in grado di
produrre in modo
autonomo testi
argomentativi e saggi
brevi utilizzando in
modo corretto la
documentazione
fornita
OBIETTIVI
MINIMI
Consolidamento
delle abilità
espressive orali e
scritte.
Capacità di
organizzazione ed
elaborazione dei
contenuti.
Possedere un
minimo di
competenze
morfosintattiche.
Dimostrare un
arricchimento
lessicale.
Essere autonomi
negli apprendimenti
e nel metodo di
studio.
Possedere sufficienti
capacità espositive
Mod.9: Il Neorealismo
COMPETENZE
CONOSCENZE
Essere in grado di leggere in
maniera autonoma i testi in
prosa individuandone il genere
di
appartenenza,contestualizzando
il contenuto dal punto di vista
culturale e storico.
UD Narratori italiani tra le
due guerre. Il bisogno
dell'impegno. una nuova
poetica sociale e pedagogica.
Narrativa di guerra e di
resistenza.
UD 2 Primo Levi e la
testimonianza dei lager
Se
questo è un uomo,Cap.II-Sul
fondo
Confrontare testi letterari
diversi cogliendone analogie e
differenze.
ABILITA’
Riconoscere le
caratteristiche
tematiche, formali e
stilistiche dei testi.
Analizzare il singolo
testo individuandone i
concetti chiave e le
scelte stilistiche più
significative.
OBIETTIVI MINIMI
Consolidamento
delle abilità
espressive orali e
scritte.
Capacità di
organizzazione ed
elaborazione dei
contenuti.
Possedere un minimo
di competenze
morfosintattiche.
Individuare il punto di vista
degli autori in relazione alle
tematiche affrontate.
Inquadrare storicamente i testi
letterari affrontati.
UD 3 Cesare Pavese,La casa
in collina, Cap.VII-La notte
in cui cadde Mussolini
La luna e
i falò, Cap. IX-Cap.IX-La
luna e i falò
Essere in grado di
produrre in modo
autonomo testi
argomentativi e saggi
brevi utilizzando in
modo corretto la
documentazione fornita
Dimostrare un
arricchimento
lessicale.
Essere autonomi negli
apprendimenti e nel
metodo di studio.
Possedere sufficienti
capacità espositive
Possedere sufficienti
capacità espositive.
DISCIPLINA: STORIA-PROF. ANTONIO SERVILLO
Materiali didattici
Libro di testo, fotocopie ed appunti forniti dall'insegnante, tecnologie audiovisive.
Il testo adottato è:Vittoria Calvani,Spazio storia, vol.III,ed. A. Mondadori.
Verifica e valutazione
Il programma è stato sottoposto sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei contenuti
studiati, al fine di adeguare l'azione didattica alle esigenze formative. Sono state utilizzate per la
valutazione prove orali e verifiche scritte.
Criteri di valutazione
Gli alunni sono stati valutati tenendo conto dei seguenti fattori: la capacità degli studenti di orientarsi
storicamente, collocando correttamente gli avvenimenti presi in esame nel tempo; la capacità di
utilizzare una terminologia specifica; la partecipazione e l'interesse mostrato nell'affrontare tematiche
storico-sociali.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati
nella seguente tabella.
CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO
Modulo 1: Belle èpoque,società di massa ed età giolittiana in Italia
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
Comprendere l'evoluzione
sociale del periodo
considerato;
comprendere e valutare le
scelte politriche di Giolitti.
Conoscere i principali fatti e
problemi del periodo storico
analizzato.
UD 1 L'ottimismo del '900 e la Belle èpoque.
Nuove invenzioni.La società dei consumatori. La
catena di montaggio e la produzione in serie.
La società di massa.
UD 2 Il progetto politico di Giolitti. Le
contraddizioni della politica di Giolitti. Lo
sciopero generale nazionale del 1904.
UD 3 le riforme sociali. Il suffragio universale.Il
decollo dell'industria
Il Patto Gentiloni e le elezioni del 1913. la
conquista della Libia.
La caduta di Giolitti.
Riconoscer
e le
caratteristic
he socioculturali
dell'epoca;
le linee
portanti di
documenti
del tempo
OBIETTIVI
MINIMI
Saper inserire un
evento nel tempo
Essere autonomi
negli
apprendimenti
minimi
Possedere
sufficienti
capacità
espositive
Modulo 2: La Prima guerra mondiale
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
Riconoscere in modo
autonomo i fatti significativi
relativi alla Prima guerra
mondiale.
Comprendere le motivazioni
profonde della guerra, il suo
evolversi e le sue
conseguenze per molti Paesi
europei e soprattutto per
l'Italia.
UD 1 Lo scoppio della guerra. L'illusione di
una "guerra lampo".
Il Fronte occidentale:la guerra di trincea.
Le nuove armi e l'uso dei gas alle origini del
"grande macello".Il Fronte orientale.
UD 2 L'Italia dalla neutralità al Patto segreto di
Londra.
Il dibattito tra neutralisti e interventisti e
l'entrata in guerra. Il fronte italiano.
UD 3 L'intervento degli Stati Uniti. La
Rivoluzione sovietica e il ritiro della Russia dal
conflitto: la pace di Brest-Litovsk e le rinunce
territoriali.
UD 4 L'attacco finale all'Austria. La resa della
Germania e la vittoria degli Alleati.
UD 5 Le cifre dell'inutile strage. la conferenza
di Parigi. Il trattato di Versailles e l'umiliazione
della Germania. L'insoddisfazione dell'Italia.
La fine dell'Impero austro-ungarico. Il crollo
dell'Impero ottomano e la nascita della Turchia.
Riconoscere
le cause
occasionali e
le cause
profonde del
conflitto,le
conseguenze
di esso sulla
carta politica
dell'Europa;
cause e
conseguenze
della
rivoluzione
sovietica.
OBIETTIVI
MINIMI
Saper inserire
un evento nel
tempo
Essere
autonomi negli
apprendimenti
minimi
Possedere
sufficienti
capacità
espositive
Modulo 3: Ascesa e consolidamento del regime fascista
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
Riconoscere in modo
autonomo i fatti significativi
relativi all'ascesa del regime
fascista.
Comprendere le motivazioni
diverse che portarono ai
totalitarismi in Europa;
le scelte socio-politiche di
Mussolini, Hitler e Stalin con
le loro conseguenze.
Conoscere e valutare le
culture e le mentalità del
periodo in esame.
Conoscere le strutture
politico-sociali oggetto di
studio
UD 1 Il Biennio rosso. I ceti medi emergenti
e la "vittoria mutilata". D'Annunzio e
l'impresa di Fiume.
UD 2 La fondazione dei Fasci di
Combattimento. La nascita del fascismo.La
nascita del Partito comunista.
UD 3 La Marcia su Roma: Mussolini al
governo. Le elezioni del 1924 e l'assassinio di
Matteotti.La fondazione dello Stato
fascista.L'identificazione tra Stato e Partito.
UD 4 Dal fascismo "movimento" a fascismo
"regime". Il Concordato con il Vaticano
UD 5 Successi ed insuccessi della poliica
economica di Mussolini
UD 6 la conquista dell'Etiopia e la nascita
dell'Impero
Distinguere e
riconoscere le
cause dei
diversi
totalitarismi.
OBIETTIVI
MINIMI
Conoscere la
linea del tempo
Saper inserire un
evento nel tempo
Essere autonomi
negli
apprendimenti
minimi
Possedere
sufficienti
capacità
espositive
Modulo 4: La Seconda guerra mondiale e la Shoah
COMPETENZE
Riconoscere in modo
autonomo i fatti significativi
relativi alla Seconda guerra
mondiale.
CONOSCENZE
ABILITA’
UD 1 L'invasione tedesca della Polonia
e l'aggregazione ai paesi europei.
L'ingresso in guerra dell'Italia
UD 2 La Battaglia d'Inghilterra.
Riconoscere le
cause occasionali e
le cause profonde
del conflitto;
OBIETTIVI
MINIMI
Conoscere la
linea del tempo
Saper inserire un
evento nel tempo
Distinguere le cause del
conflitto e la posizione
dell'Italia.
Saper collocare fenomeni ed
eventi nel loro giusto contesto
storico.
Conoscere e valutare le
culture e le mentalità
dell'epoca.
L'attacco all'Unione Sovietica e la
partecipazione dell'Italia
UD 3 Pearl Harbor: l'attacco del
Giappone agli Stati Uniti
UD 4 La Shoah
UD 5 1943: la svolta nelle sorti della
guerra. Il crollo del Terzo Reich. la resa
del Giappone e la fine della guerra.
conseguenze di
esso sulla carta
politica
dell'Europa e del
mondo; la
persecuzione degli
ebrei.
Lettura ed analisi
di documenti e
fonti storiche.
Essere autonomi
negli
apprendimenti
minimi
Possedere
sufficienti
capacità
espositive
Modulo 5: La "guerra parallela" dell'Italia e la Resistenza
COMPETENZE
CONOSCENZE
Riconoscere in modo autonomo i
fatti significativi relativi alla
Resistenza in Italia.
Consolidare la capacità di
esporre in modo chiaro usando
una lessico specifico.
Saper collocare fenomeni ed
eventi nel loro giusto contesto
storico.
Conoscere i principali fatti e
problemi del periodo storico
analizzato.
Conoscere e valutare le culture e
le mentalità dell'epoca.
Conoscere le strutture politicosociali oggetto di studio.
UD 1 Le sconfitte della flotta del
Mediterraneo. Le vittorie dei "siluri
umani"
UD 2 L'attacco alla Grecia. La guerra
d'Africa e la fine dell'Impero fascista.
UD 3 Lo sbarco degli alleati in Sicilia.
La caduta del fascismo. L'8 settembre
del 1943.
UD 4 La Repubblica di Salò e la
divisione dell'Italia. La Resistenza. La
"svolta di Salerno".
UD 5 La guerra civile.La liberazione.
La barbaria delle foibe.
ABILITA’
OBIETTIVI
MINIMI
Riconoscere i
Conoscere la
momenti
linea del tempo
precedenti la
Saper inserire un
Resistenza, dallo evento nel tempo
sbarco in Sicilia Essere autonomi
degli alleati alla negli
Liberazione.
apprendimenti
minimi
Possedere
sufficienti
capacità
espositive
Modulo 6: Il secondo dopoguerra
COMPETENZE
Riconoscere in modo autonomo
i fatti significativi relativi al
secondo dopoguerra.
Consolidare la capacità di
esporre in modo chiaro usando
una lessico specifico.
Saper collocare fenomeni ed
eventi nel loro giusto contesto
storico.
CONOSCENZE
UD 1 Una strage al di là di ogni
immaginazione. Gli effetti della guerra. Le
distruzioni materiali e il crollo del livello di
vita. Il dramma dei profughi.
UD 2 Il processo di Norimberga
UD 3 La nascita delle due superpotenze. La
spartizione del mondo alla Conferenza di
Jalta. La nascita dell'ONU.
UD 4 L'Italia perde l'Istria con Pola e Fiume
Conoscere i principali fatti e
UD 5 L'Europa dell'Est passa sotto il
problemi del periodo storico
controllo di Mosca. L'Europa viene divisa in
analizzato.
due blocchi. La "cortina di ferro". La politica
Conoscere e valutare le culture e le di contenimento degli USA ed il piano
mentalità dell'epoca in esame.
Marschall. La "crisi di Berlino". L'atomica
Conoscere le strutture politicosovietica. il Patto Atlantico. Il Patto di
sociali oggetto di studio.
Varsavia.
ABILITA’
OBIETTIVI
MINIMI
Comprendere Conoscere la
la nascita
linea del tempo
delle due
Saper inserire
superpotenze un evento nel
tempo
e la
conseguente
Essere
spartizione
autonomi negli
apprendimenti
del mondo
fino al muro
minimi
Possedere
di Berlino.
sufficienti
capacità
espositive
Modulo 7: L'Italia della ricostruzione
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
Riconoscere in modo autonomo i
fatti significativi relativi all'Italia
della ricostruzione.
Comprendere ed esporre i principi
fondamentali della Costituzione e
le caratteristiche socio-politiche
dell'Italia repubblicana.
Conoscere le strutture politicosociali oggetto di studio.
Consolidare la capacità di esporre
in modo chiaro usando una lessico
specifico.
UD 1 Il bilancio dei danni. Una
nazione sconfitta e divisa
UD 2 I nuovi partiti. La nascita
della Repubblica e l'Assemblea
Costituente. La Costituzione della
Repubblica italiana
UD 3 Le lezioni del 1948 e la
nascita del centrismo. La
Ricostruzione. le tensioni sociali.
Riconoscere le
caratteristiche della
Costituzione
italiana.
OBIETTIVI
MINIMI
Conoscere la
linea del tempo
Saper inserire un
evento nel tempo
Essere autonomi
negli
apprendimenti
minimi
Possedere
sufficienti
capacità
espositive
Modulo 8: La Decolonizzazione e il mondo nell’età della guerra fredda
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
Riconoscere in modo autonomo
i fatti significativi che hanno
portato alla Decolonizzazione
con particolare riferimento ai
paesi dell'India,dell'Indocina e
del Sudafrica.
UD 1 Algeria e Indocina
(La Francia e gli Stati Uniti
impegnati in Vietnam)
UD2 La nascita dello Stato d’Israele
(1948) e il conflitto con il mondo
arabo
UD3Il comunismo in espansione:
esempio di Cuba 1959
UD 4 Il movimento studentesco
negli anni settanta ed i nuovi
intellettuali neomarxisti (Althusser,
Marcuse, Fromm)
Cogliere gli aspetti
salienti del
processo di
decolonizzazione
nei maggiori stati
India,Indocina e
Sudafrica.
OBIETTIVI
MINIMI
Conoscere la
linea del tempo
Saper inserire un
evento nel tempo
Essere autonomi
negli
apprendimenti
minimi
Possedere
sufficienti
capacità
espositive
Modulo 9: Il villaggio globale
COMPETENZE
Comprendere la portata e le
conseguenze della rivoluzione
informatica e della
globalizzazione.
Conoscere e valutare le culture e
le mentalità che ci circondano.
CONOSCENZE
UD 1 Le nuove forme di
transazione economica nella
civiltà globale. Criticità ed
elementi di successo.
ABILITA’
Saper riconoscere le
caratteristiche della
rivoluzione
informatica; aspetti
positivi e negativi
della globalizzazzione;
i problemi più salienti
del mondo d'oggi.
OBIETTIVI
MINIMI
Conoscere la
linea del tempo
Saper inserire un
evento nel tempo
Essere autonomi
negli
apprendimenti
minimi
Possedere
sufficienti capacità
espositive
RELAZIONE DOCENTE: Stefano Cecchi
MATERIA: Matematica
BREVE ANALISI DELLA CLASSE:
La classe è composta dagli alunni della 4°M osss (serale) dello scorso anno scolastico a cui si sono aggiunti alcuni
elementi provenienti dalla terza L in virtù di un percorso accelerato, ed altri da percorsi didattici diversi.
I livelli di apprendimento sono variegati: a causa di questo il lavoro di docenza presenta alcune difficoltà alle quali
si cerca di far fronte in vari modi quali, ad esempio, da un atteggiamento severo ad uno più tollerante, il cercare di
rendere le lezioni scorrevoli e meno tediose, coinvolgendo la classe nei vari modi possibili, il parlare un linguaggio
semplice e diretto per arrivare ad uno più preciso ed anche più complesso.
La classe non offre particolari problemi di disciplina.
OBIETTIVI:
•
•
•
•
•
•
Conoscere il concetto di funzione in una variabile
Conoscere il concetto di limite di una funzione
Conoscere la nozione di derivata e la sua interpretazione geometrica
Saper operare con gli integrali indefiniti e definiti
Saper operare nel campo della statistica descrittiva
Conoscere le formule per il calcolo delle superfici e i volumi dei solidi notevoli
CLASSE QUINTA OSSS
MODULO 1: FUNZIONI REALI E LORO PROPRIETA’
COMPETENZE
Saper
riconoscere da
un grafico
dominio e
codominio di
una qualsiasi
funzione
CONOSCENZE
A) Definizione di funzione, classificazione
delle funzioni, dominio, codominio e
segno di una funzione
B) Funzioni pari e dispari, periodiche,
C) Funzioni inverse e composte
(graficamente)
D) Successioni numeriche (esempi)
Saper desumere
da un grafico le
proprietà
caratteristiche
della funzione
ABILITA’
OBIETTIVI
MINIMI
1.Saper riconoscere
una funzione
1.Classificazione
delle funzioni
2.Saper determinare
il dominio di una
funzione
2. Concetto di
dominio di una
funzione
3. Saper desumere il
grafico della
funzione inversa e
quello di funzioni
composte
3. Saper operare
con le funzioni più
comuni
4. Saper riconoscere
una successione
numerica
4. Conoscenza del
concetto di
successione
MODULO 2: LIMITI
COMPETENZE
10. Essere in grado di
utilizzare il concetto
CONOSCENZE
Limiti: definizione
Operazioni sui limiti
ABILITA’
1.Saper calcolare i
limiti delle funzioni
OBIETTIVI
MINIMI
1. Conoscenza del
concetto intuitivo di
di limite in situazioni
problematiche
Infiniti,infinitesimi e loro confronto
Limiti notevoli
Limiti delle successioni
Funzioni continue
Punti di discontinuità
Asintoti: orizzontali, verticali, obliqui
limite.
2. Saper calcolare il
limite di una
successione
2. Saper operare
con le successioni
3.Saper individuare
le discontinuità di
una funzione
3. Analisi delle
forme
indeterminate
4.Saper individuare
gli asintoti di una
funzione e
rappresentarli
graficamente
4. Concetto di
asintoto e sua
generalizzazione
MODULO 3: DERIVATE
COMPETENZE
•
CONOSCENZE
♦
♦
♦
♦
Applicare il
concetto di
derivata in
situazioni reali
♦
♦
♦
♦
♦
♦
Derivata di una funzione
Retta tangente ad una funzione
Il differenziale di una funzione
Continuità e derivabilità di una
funzione
Derivate fondamentali
Teoremi sul calcolo delle derivate
Derivate delle funzioni composte
Derivate delle funzioni inverse
Derivate di ordine superiore
Teoremi di Rolle, Lagrange, Cauchy
e De L’Hospital
ABILITA’
OBIETTIVI
MINIMI
1.Saper calcolare la
derivata di una
funzione
1.Conoscere la
principali regole di
derivazione
2.Saper riconoscere
le funzioni
derivabili, anche da
grafico
2. Interpretazione
geometrica della
derivata
MODULO 4: CALCOLO INTEGRALE
COMPETENZE
Saper utilizzare
il calcolo
integrale per
determinare aree
e volumi
CONOSCENZE
E)
F)
G)
H)
I)
J)
K)
L)
M)
Funzioni primitive
Integrali indefiniti. Proprietà
Integrali indefiniti elementari
Metodi di integrazione: per
scomposizione, per sostituzione, per parti
di semplici funzioni
Integrali definiti. Proprietà
Teorema della media
Teorema fondamentale del calcolo
integrale
Formula di Newton – Leibniz
Integrazione numerica:Principio di
Cavalieri
ABILITA’
OBIETTIVI
MINIMI
1.Saper calcolare
integrali indefiniti
immediati
1 Saper calcolare
integrali indefiniti
immediati
2.Saper applicare i
metodi di
integrazione a
semplici funzioni
2. Calcolo di
semplici integrali
indefiniti
3. Saper calcolare
aree mediante gli
integrali
4 Saper calcolare
3.Saper calcolare
aree mediante gli
integrali
4. Conoscenza delle
formule per il
volumi di solidi di
rotazione
calcolo dei volumi
dei solidi di
rotazione
MODULO 5: STATISTICA DESCRITTIVA
COMPETENZE
Saper applicare i
principali
argomenti
dell’indagine
statistica
campionaria
CONOSCENZE
ABILITA’
OBIETTIVI
MINIMI
Distribuzioni campionarie
Media campionaria e sua distribuzione
Varianza campionaria e sua distribuzione
Campioni di una popolazione distribuita
normalmente
R) Stime : alcune semplici tipologie
1.Saper costruire un
campione casuale
semplice data una
popolazione
1.Saper costruire un
campione casuale
semplice data una
popolazione
N)
O)
P)
Q)
LIVELLI DI COMPETENZA:
Livello base:
- Talvolta commette errori nell’ utilizzo delle tecniche e delle procedure di calcolo.
- Conosce ed applica le proprietà, le regole e le tecniche di calcolo solo in casi elementari, necessitando
ancora dell’ aiuto esterno.
- Non sempre è in grado di convalidare, motivando, i risultati ottenuti.
- Non sempre, e solo in casi semplici, comprende le consegne ed individua le richieste degli esercizi e
dei problemi.
- In genere usa un linguaggio adeguato al contesto proposto.
Livello intermedio:
- Di norma non commette errori nell’ utilizzo delle tecniche e delle procedure di calcolo.
- Conosce ed applica le proprietà, le regole e le tecniche di calcolo in modo abbastanza autonomo.
- Generalmente è in grado di convalidare, motivando i risultati ottenuti.
- Di norma comprende le consegne ed individua le richieste degli esercizi e dei problemi in modo
autonomo.
- Usa un linguaggio adeguato al contesto proposto.
Livello avanzato:
- Utilizza con sicurezza le tecniche e le procedure di calcolo.
- Conosce con sicurezza ed applica le proprietà, le regole e le tecniche del calcolo in modo pienamente
autonomo.
- E’ sempre in grado di convalidare, motivando, i risultati ottenuti.
- Comprende con facilità e in modo corretto le consegne ed individua le richieste degli esercizi e dei
problemi in modo autonomo e sicuro.
- Usa sempre un linguaggio adeguato al contesto proposto.
METODI, TECNICHE E STRUMENTI DI LAVORO APPLICATI:
Lezione frontale e partecipazione alla lezione con domande su tutto il programma; esercizi alla lavagna. I libri di
testo adottati sono: “Matematica bianco” Voll. 4s e 5 di M. Bergamini, A. Trifone
G. Barozzi ; Editore Zanichelli.
VERIFICHE EFFETTUATE: compito scritto sui vari moduli del programma ed interrogazioni orali.
CRITERI DI VALUTAZIONE APPLICATI:
SCRITTO: il compito è composto da varie domande a ciascuna delle quali è attribuito un punteggio in
funzione del suo grado di difficoltà.
ORALE: Interrogazione alla lavagna che tenderà a valutare il livello di apprendimento sia teorico che
pratico.
GRIGLIA VALUTAZIONE MATEMATICA a.s. 2015/16 utilizzata durante l'anno- per le simulazioni vedasi
quella comune predisposta per la terza prova
Conoscenze
1
Competenze
inesistenti /
poco
significative
1
1,5 scarse e frammentarie
1,5
applicazione assente o del
tutto errata
applicazione quasi del
tutto errata
Applicazione con gravi e
diffusi errori e
svolgimento parziale
sufficienti
applicazione con lievi
2,5 limitate ai contenuti
2,5 errori e qualche
essenziali
incompletezza
applicazione con errori
adeguate ai contenuti
3
3 non sostanziali e
fondamentali
imprecisioni
applicazione
3,5 complete
3,5
sostanzialmente corretta
applicazione corretta e
4 complete e approfondite
4,5
organizzata
Il livello di sufficienza è 6, evidenziato in neretto
2
superficiali e incomplete
Linguaggio e forma
Svolgimento assente /
Linguaggio non adeguato,
0,5
svolgimento disordinato e
con molte incertezze
linguaggio con qualche
imprecisione, svolgimento
1 abbastanza ordinato
seppure con qualche
incertezza
2
linguaggio appropriato,
1,5 svolgimento preciso e ben
organizzato
Voto
complessivo
RELAZIONE DOCENTE : ANDREA TARANTOLA
DISCIPLINA : SPAGNOLO
Svolgimento del programma e coordinamento interdisciplinare. Criteri
didattici seguiti e mete educative raggiunte.
Il corso ha permesso ai discenti di poter sviluppare capacità e conoscenze grammaticali e lessicali
promuovendo la comunicazione in lingua spagnola nei tre livelli essenziali: competenza linguistica,
sociolinguistica e pragmatica. I moduli e le unità di apprendimento sono state ritagliate su un ulteriore obiettivo
trasversale relativo a la competenza socioculturale. L’apprendimento ha seguito un metodo adattabile alle diverse
esigenze di classe, riflettendo le aspettative dell’utenza e le competenze/capacità iniziali. Gli obiettivi trasversali
conseguiti riconducibili all’ambito linguistico sono prevalentemente comunicativi e socioculturali. Gli obiettivi
cognitivi trasversali riguardano l’esposizione ragionata di eventi e situazioni, la capacità di esprimere opinioni e
consigli. L’obiettivo interculturale è presente in ogni modulo e riflette la capacità di interessarsi a situazioni e
contesti altri nella consapevolezza della diversità e della complessità della lingua spagnola come lingua ufficiale
di diverse culture nel mondo. Inoltre, il corso è stato coordinato sulle altre discipline, in particolare Cultura
Medica e Psicologia in quanto alcuni moduli hanno trattato tematiche che i discenti avevano già studiato
ampiamente nella lingua italiana, pertanto il travaso di competenze e conoscenze tra discipline è stato naturale e
ha valorizzato il profilo educativo del discente.
(2)
Profitto medio ottenuto e criteri di valutazione. Comportamento degli alunni
rendimento della classe.
e giudizio sul
Il profitto medio è soddisfacente, percentili ampiamente al di sopra della sufficienza per gli aspetti di
comprensione visivo-auditiva. Rimangono difficoltà anche serie nella scrittura, specie nelle forme più libere. Il
discente sa leggere o ascoltare un testo di area socio sanitaria o di cultura e società relativamente ai temi dei
moduli con buone capacità di sintesi e di analisi che poggiano su conoscenze di studio, pratiche e di
tirocinio/lavoro. Per quanto riguarda la produzione orale, il dato medio è ampiamente soddisfacente nei discenti
madrelingua e soddisfacente nei discenti con un percorso di studio disciplinare completo. Per i discenti
principianti e falsi principianti i dati sono al disotto delle indicazioni nazionali e si è ritenuto opportuno limitare
questo indicatore ai soli obiettivi minimi, ad esempio dando risalto alla lettura e alla rielaborazione dei contenuti
con processi di riordino delle frasi tramite accresciemento lessicale con sinonimi, al fine di permettere di aiutare
la comunicazione semplice. Si coglie l'occasione per esprimere una valutazione fortemente critica sulla perdita di
1 ora/settimana sulla materia nella classe terminale.
(3)
Metodologie e sussidi impiegati.
Il corso ha adottato un approccio didattico multimodale. Uso della LIM e del laboratorio linguistico per
espandere ascolto e esposizione alla lingua tramite audio e video. Classe virtuale su piattaforma Moodle 2.0 per
materiali aggiunti e formazione a distanza e attività di tutoring costante con gli allievi – in particolare per le pause
didattiche. Lavoro per gruppi disomogenei per amplificare e accelerare l’apprendimento, tramite interazione.
Esercitazioni in classe con metodo dell’autocorrezione di gruppo e classi di rafforzamento per affrontare le prove
di verifica. Classi di recupero per riprendere i temi precedenti che avevano dato indicazioni non positive nelle
verifiche. Il corso è stato interamente svolto in lingua spagnola, tranne nei momenti di rinforzo o di
incomprensione dove si è fatto ricorso all’italiano. I materiali di lavoro utilizzati sono il libro di testo “Mundo
Social” (Clitt, Zanichelli) per lo sviluppo di tematiche legate all’indirizzo di studi. Per permettere ai discenti di
affrontare l’anno finale si è mantenuto anche in uso anche il libro di lingua e grammatica per situazioni, Libro di
testo ¡Buena Suerte 2! (Lang Edizioni), e tutti i materiali “cloud” (Scuolabook). I materiali audio e di
approfondimento su CD-ROM e il libro degli esercizi (anche versione online), il DVD per attività extra e i video.
Libro LIM per lavoro in classe con file esercitazioni con correzione istantanea, ascolti e visioni dei contenuti in
tempo reale. Materiale messo a disposizione dal docente in formato digitale o cartaceo. Ricorso alle risorse
liberamente scaricabili dal web sulle piattaforme sociali e di web condiviso (youtube, wiki, etc). Moodle 2.0 per
corso online e FAD.
(4)
Verifiche e valutazioni.
Le verifiche per ascolto/visione e scritte sono state di tipo oggettivo e strutturate e destrutturate. Le
verifiche di capacità orale sono state eseguite su modelli dialogici strutturati (drammatizzazioni) con testo a
fronte. Le verifiche di produzione orale sono state in maggior parte di tipo informale al posto, e con le forme della
lettura e del riassunto. Le prove scritte di comprensione sono state effettuate anche con questionari V-F, e
domande chiuse. Per la verifica delle competenze si sono predilette le domande di tipo aperte con testo a fronte
come nelle simulazioni di terza prova dell'ambito umanistico.
(5)
Programma svolto/in corso di svolgimento.
MODULO 1: Conocer la mente humana (svolto)
COMPETENZE
CONOSCENZE
Ascolto (comprensione orale)
Utilizzare una lingua
straniera per i principali
• Comprendere il messaggio di un
scopi
contenuto orale, scritto
comunicativi e operativi
• Interpretare espressioni e
• Comprendere audiovisivi sul
contenuti
sul tema e suoi aspetti
tema della mente umana
interni
ed esterni
(aspetti storici, filosofici,
scientifici, e psicolcogici)
Parlato (produzione e interazione
• Collaborare con i compagni
ABILITA’
Funzioni
linguistiche
Parlare del tema
Esprimere opinioni
sul tema
Chiedere opinioni
sul tema
Strutture
grammaticali
OBIETTIV
I MINIMI
Vedi
Tabella
per applicare i contenuti in
casi concreti
• Leggere e comprendere testi
con tecniche adeguate allo
scopo
• Utilizzare in modo
adeguato le strutture
grammaticali
Utilizzare testi multimediali
• Utilizzare il libro per
svolgere gli esercizi in
maniera anche interattiva ed
esercitarsi a comprendere i
prodotti della comunicazione
audiovisiva (brani di ascolto e
filmati)
• Utilizzare Internet per
acquisire informazioni su
argomenti dati
Competenze chiave di
cittadinanza
• Acquisire e interpretare
l’informazione
• Collaborare e partecipare
• Comunicare
• Progettare
• Risolvere problemi
orale)
• Interagire su tematiche del
modulo
• Comprendere informazioni sul
tema e sviluppare un dibattito
Lettura (comprensione scritta)
• Comprendere elementi del lessico
e di contenuti sul tema
• Comprendere un testo con
informazioni riguardanti la mente
umana
Scrittura (produzione scritta)
• Scrivere brevi resoconti
descrittivi sul tema
• Scrivere riassunti e traduzioni,
rielaborando informazioni secondo
processi logici (causa,
conseguenza, risultato)
Riflessione sulla lingua
• Osservare le parole nei contesti
d’uso e rilevare le eventuali
variazioni di significato
• Riflettere su differenze e analogie
con la lingua italiana rispetto alle
strutture e funzioni incontrate
−
presente di
indicativo
− futuro
semplice e
composto
Lessico
• La mente umana
• La inteligenza
interpresonale
Cultura
Storia in pillole della
psicologia del
pensiero
(brevi cenni)
MODULO 6: la vejez
COMPETENZE
Utilizzare una lingua
straniera per i
principali scopi
comunicativi e
operativi
• Comprendere
audiovisivi sul tema
della vecchiaia
• Collaborare con i
compagni per
applicare i contenuti
in casi concreti
• Leggere e
comprendere testi con
tecniche adeguate allo
scopo
• Utilizzare in modo
adeguato le strutture
grammaticali
Utilizzare testi
multimediali
• Utilizzare il libro per
svolgere gli esercizi in
maniera anche
interattiva ed
CONOSCENZE
Ascolto (comprensione orale)
Scrittura (produzione scritta)
ABILITA’
Funzioni
linguistiche
Parlare del tema
Esprimere opinioni
sul tema
Chiedere opinioni
sul tema
Strutture
grammaticali
- passato (preterito
perfecto)
- congiuntivo
presente
Lessico
• La societá e gli
anziani
• Confronti tra paesi
• I sistemi preventivi
e di salute
• Le malattie degli
anziani, Alzheimer e
Parkinson
• Scrivere brevi resoconti descrittivi sul
tema
• Scrivere riassunti e traduzioni,
Cultura
Anziani e
• Comprendere il messaggio di un
contenuto orale, scritto
• Interpretare espressioni e contenuti sul
tema e suoi aspetti interni ed esterni
Parlato (produzione e interazione
orale)
• Interagire su tematiche del modulo
• Comprendere informazioni sul tema e
sviluppare un dibattito
Lettura (comprensione scritta)
• Comprendere elementi del lessico e di
contenuti sul tema
• Comprendere un testo con informazioni
riguardanti della vecchiaia e delle
generazioni di anziani
OBIETTIVI
MINIMI
Vedi
Tabella
esercitarsi a
comprendere i prodotti
della comunicazione
audiovisiva (brani di
ascolto e filmati)
• Utilizzare Internet
per acquisire
informazioni su
argomenti dati
Competenze chiave di
cittadinanza
• Acquisire e interpretare
l’informazione
• Collaborare e
partecipare
• Comunicare
• Progettare
• Risolvere problemi
rielaborando informazioni secondo
processi logici (causa, conseguenza,
risultato)
Riflessione sulla lingua
• Osservare le parole nei contesti d’uso e
rilevare le eventuali variazioni di
significato
• Riflettere su differenze e analogie con la
lingua italiana rispetto alle strutture e
funzioni incontrate
generazioni
Da svolgersi entro la fine delle lezioni a.s. 2015-2016
MODULO 5: los jóvenes
COMPETENZE
Utilizzare una lingua
straniera per i
principali scopi
comunicativi e
operativi
• Comprendere
audiovisivi sul tema
dei giovani
• Collaborare con i
compagni per
applicare i contenuti
in casi concreti
• Leggere e
comprendere testi con
tecniche adeguate allo
scopo
• Utilizzare in modo
adeguato le strutture
grammaticali
Utilizzare testi
multimediali
• Utilizzare l’eBook
per svolgere gli
esercizi in maniera
interattiva ed
esercitarsi a
comprendere i prodotti
della comunicazione
audiovisiva (brani di
ascolto e filmati)
• Utilizzare Internet
CONOSCENZE
Ascolto (comprensione orale)
• Comprendere il messaggio di un
contenuto orale, scritto
• Interpretare espressioni e contenuti sul
tema e suoi aspetti interni ed esterni
Parlato (produzione e interazione
orale)
• Interagire su tematiche del modulo
• Comprendere informazioni sul tema e
sviluppare un dibattito
Lettura (comprensione scritta)
• Comprendere elementi del lessico e di
contenuti sul tema
• Comprendere un testo con informazioni
riguardanti la gioventú e le tematiche
giovanili
Scrittura (produzione scritta)
• Scrivere brevi resoconti descrittivi sul
tema
• Scrivere riassunti e traduzioni
Riflessione sulla lingua
• Osservare le parole nei contesti d’uso e
rilevare le eventuali variazioni di
significato
• Riflettere su differenze e analogie con la
lingua italiana rispetto alle strutture e
funzioni incontrate
ABILITA’
Funzioni
linguistiche
Parlare del tema
Esprimere opinioni
sul tema
Chiedere opinioni
sul tema
Strutture
grammaticali
Lessico
• Generazioni a
confronto
• La gioventú
• La tecnologia e il
gap “tecnologico”
• Stili di vita
• Anoressi
• Bulimia
Cultura
Giovani e
multimedialità
Il lavoro,
l’educazione,
Amore, amicizia, il
consumo e le sue
patologie
OBIETTIVI
MINIMI
Vedi
Tabella
per acquisire
informazioni su
argomenti dati
Competenze chiave
di
cittadinanza
• Acquisire e
interpretare
l’informazione
• Collaborare e
partecipare
• Comunicare
• Progettare
• Risolvere problemi
Elementi di grammatica e di lingua sono stati svolti dalla precedente insegnante sull'imperfetto dell'indicativo.
In particolare i tempi verbali e alcuni locuzioni. Altri approfondimenti sono stati svolti durante i moduli sui
contenuti sociosanitari, in particolare i verbi del congiuntivo, il futuro semplice e il futuro perfetto.
In modalità multimodale sono stati affrontati aspetti linguistici con le attività di visione e di ascolto
- Mercedes Sosa, Todo cambia, costruzione nominale
- Elvira Lindo, Manolito Gafotas, espansione lessicale, sinonimi
- Film Arrugas, ordine spazio temporale con sequenze video (film animazione)
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Giuseppe Lo Bue
Materia: TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE Ore settimanali: 2
Conoscenze, abilità e competenze acquisite:
La programmazione didattica, dopo la fase di misurazione dei livelli di partenza, recupero e potenziamento delle
conoscenze di base, si è posta l’obiettivo di fornire agli studenti le competenze necessarie per l’inserimento
lavorativo nel settore sociale, sanitario e assistenziale o per la prosecuzione degli studi. In generale gli obiettivi
prefissati sono stati raggiunti, le conoscenze e competenze acquisite dalla classe al termine del corso risultano
quelle esposte qui di seguito.
Conoscenze: l’economia sociale (principi, teorie e soggetti); il sistema previdenziale e assistenziale italiano;
il rapporto di lavoro dipendente e l’amministrazione del personale; le aziende del settore socio-sanitario*.
Competenze e abilità: comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia sociale, all’attività e alle
caratteristiche delle aziende del terzo settore; comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia,
all’organizzazione e allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi distinguendo le varie tipologie di enti
previdenziali e assistenziali e le loro finalità; comprendere e analizzare i documenti relativi all’amministrazione del
personale, saper calcolare la retribuzione netta e il TFR; sapere agire nel contesto socio-sanitario per risolvere i
problemi concreti del cittadino, garantendo la qualità dei servizi*.
*si prevede di raggiungere tali conoscenze, abilità e competenze entro il termine delle lezioni.
Livello di apprendimento raggiunto dalla classe:
La classe si presenta all’esame di Stato con un livello di preparazione molto eterogeneo, anche se nel complesso
abbastanza soddisfacente. La disomogeneità dei risultati dell’apprendimento deriva da differenti livelli di
attenzione e di partecipazione alle attività didattiche, da difficoltà di comprensione della terminologia tecnica tipica
dell’Economia e dalla frequenza discontinua di alcuni studenti, che a causa di ciò hanno rallentato il proprio
processo di apprendimento.
Una parte degli studenti ha partecipato con interesse ed impegno adeguato alle lezioni, con costante presenza in
classe e dimostrando buone capacità di apprendimento con risultati più che sufficienti e discreti. In qualche caso
invece, nonostante l’impegno profuso, i processi di apprendimento sono risultati inadeguati. Altri studenti, infine,
nonostante le sollecitazioni, hanno frequentato le lezioni in maniera superficiale e discontinua, e in alcuni casi
anche molto rara, limitandosi, pur avendone le capacità, ad acquisire gli obiettivi minimi della disciplina con un
linguaggio tecnico frammentario.
La programmazione in termini di conoscenze, abilità e competenze è stata strutturata in n° quattro moduli:
MODULO N° 1 – L’ECONOMIA SOCIALE
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
Settori del sistema economico
Stato sociale
Tipologie di organizzazioni
non profit
• Redditività e solidarietà
nell’economia sociale
• Rapporti tra economia di mercato
ed economia solidale
Economia sociale e responsabile
Cogliere l’importanza
dell’economia sociale e delle
iniziative imprenditoriali
fondate sui suoi valori
Realizzare sinergie tra
l’utenza e gli attori
dell’economia sociale
Distinguere caratteristiche
e funzioni delle principali
tipologie di organizzazioni
non profit.
Comprendere e
utilizzare i principali
concetti relativi
all’economia sociale,
alle attività e alle
caratteristiche delle
imprese del terzo
settore
Utilizzare metodi e
strumenti per
collaborare a rilevare i
bisogni socio-sanitari
del territorio e
concorrere a
predisporre e attuare
progetti.
OBIETTIVI
MINIMI
Concetto di
economia
sociale,
principali
tipologie e
caratteristiche
delle aziende
del settore
non profit.
MODULO N° 2 – IL SISTEMA PREVIDENZIALE E ASSISTENZIALE
CONOSCENZE
• Sistema della sicurezza sociale
• Interventi pubblici di protezione
sociale
• Sistema previdenziale e
assistenziale
• Concetto di previdenza sociale
• Pilastri del sistema previdenziale
ABILITA’
COMPETENZE
Riconoscere finalità e
ambiti di intervento della
protezione sociale
Valutare i tipi di enti
previdenziali e assistenziali e
le loro finalità
Analizzare le funzioni
della previdenza pubblica,
integrativa e individuale
Comprendere e
utilizzare i principali
concetti relativi
all’economia,
all’organizzazione, allo
svolgimento dei
processi produttivi e dei
servizi.
OBIETTIVI
MINIMI
Principali
caratteristiche
del sistema
previdenziale e
assistenziale
italiano e dei
servizi erogati.
MODULO 3 – LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
CONOSCENZE
• Forme di lavoro dipendente
• Reclutamento e inserimento dei
lavoratori
• Contabilità del personale
• Liquidazione delle retribuzioni
ABILITA’
COMPETENZE
Raffrontare tipologie
diverse di rapporti di lavoro.
Analizzare i documenti
relativi all’amministrazione
del personale.
Calcolare i diversi elementi
di una busta paga.
Comprendere e
utilizzare i principali
concetti relativi
all’economia,
all’organizzazione, allo
svolgimento dei
processi
produttivi e dei servizi
Individuare e
accedere alla normativa
in materia di lavoro
OBIETTIVI
MINIMI
Conoscere le
principali
caratteristiche
dei contratti di
lavoro
dipendente e
degli elementi
della
retribuzione.
MODULO 4 – LE AZIENDE DEL SETTORE SOCIO-SANITARIO *
CONOSCENZE
• Aspetto etico e concreto ed
evoluzione delle strutture
organizzative
• Organizzazione delle aziende del
settore socio-sanitario
• Rapporti tra struttura organizzativa
e pianificazione strategica
• Gestione dei progetti
• Monitoraggio e valutazione della
qualità
ABILITA’
Agire nel contesto di
riferimento per risolvere i
problemi concreti del
cittadino, garantendo la
qualità del servizio.
Utilizzare e trattare i dati
relativi alle proprie attività
professionali con la dovuta
riservatezza ed eticità.
COMPETENZE
Intervenire nella
gestione dell’impresa
socio-sanitaria e nella
promozione di reti di
servizio per attività di
assistenza e di
animazione sociale
Valutare e
monitorare la qualità
del servizio erogato,
nell’ottica
dell’orientamento dei
servizi al cittadino e del
suo continuo
miglioramento
OBIETTIVI
MINIMI
Conoscere le
caratteristiche
delle imprese
che operano
nel settore
socio-sanitario
e i vari servizi
che erogano.
* si prevede di concludere il presente Modulo entro la fine delle lezioni.
Metodologia didattica e spazi utilizzati:
Lo svolgimento della programmazione è avvenuta mediante un approccio empirico, cercando di rapportare ogni
argomento trattato all’esperienza sul campo. La metodologia utilizzata è stata, dunque, quella della lezione
partecipata, con il coinvolgimento del gruppo classe alle tematiche trattate e la condivisione delle diverse
esperienze. La lezione frontale è stata utilizzata per introdurre gli argomenti oggetto di studio e per presentare gli
obiettivi sia didattici che formativi. Si sono utilizzate diverse esemplificazioni pratiche alla lavagna e schemi
riassuntivi al termine dei moduli trattati. Il linguaggio utilizzato è stato semplice, per venire incontro soprattutto ai
discenti di madrelingua straniera, ma al tempo stesso quello proprio della disciplina, tale da consentire a tutti gli
studenti l’acquisizione della terminologia tecnica caratterizzante la disciplina oggetto di studio.
Le lezioni si sono svolte in classe.
Materiali didattici:
Libro di testo: Astolfi e Venini “Nuovo tecnica Amministrativa ed economia sociale 2” ed. Tramontana
Appunti dettati in classe; schemi riassuntivi ed esemplificazioni pratiche trascritte alla lavagna.
Prove di verifica utilizzate:
Durante lo svolgimento dell’attività curriculare sono state svolte prove strutturate e semi-strutturate (domande a
risposta chiusa e a risposta aperta, esercizi pratici) oltre a colloqui orali e alla simulazione della terza prova per
abituare gli studenti a sostenere la prova d’esame. Le prove di verifica sono state effettuate al termine di ogni
modulo, al fine di valutare il raggiungimento degli obiettivi programmati in termini di conoscenze, abilità e
competenze.
RELAZIONE FINALE DELLA DOCENTE Genovese Stella Maria
Materia: Cultura medico sanitaria
La classe di nuova formazione, si presenta con una preparazione molto eterogenea, spesso carente di lessico
specifico e di conoscenze di base. La programmazione ha avuto come obiettivo quello di fare acquisire agli alunni
le competenze specifiche necessarie ad un inserimento nel mondo lavorativo relativo al corso di studi o alla
prosecuzione degli studi universitari.
Una parte degli alunni, grazie alla frequenza assidua ed ai notevoli sforzi degli studenti lavoratori, ha dimostrato
senso di responsabilità e consapevolezza dell’impegno richiesto e seppur affrontando la disciplina in modo
nozionistico, ha ottenuto risultati più che sufficienti, alcuni grazie all’impegno ed alla rielaborazione risultati
ottimi. All’interno della classe sono presenti alcuni studenti stranieri che hanno evidenziato difficoltà, nella
rielaborazione ed esposizione dei contenuti della materia, dovute alla scarsa conoscenza della lingua italiana ma
che grazie all’impegno e alla frequenza assidua hanno raggiunto risultati positivi
Un piccolo gruppo ha invece dimostrato uno scarso interesse e un’applicazione discontinua che associati alla
frequenza saltuaria, non hanno permesso di raggiungere, ad oggi, risultati sufficienti.
METODOLOGIE
Le lezioni, in numero di tre ore settimanali, sono state prevalentemente frontali e dialogiche, con la partecipazione
attiva degli studenti
Il metodo di lavoro è stato di tipo flessibile, legato alle esigenze della classe, con schemi riepilogativi alla lavagna.
Il linguaggio utilizzato è stato semplice ma specifico, in modo da consentire agli studenti l’acquisizione di una
terminologia adeguata.
MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo: Riccardo Tortora “Competenze di igiene e cultura medico-sanitaria” Zanichelli Bologna
Appunti dell’insegnante inseriti su piattaforma Moodle, visione dvd, film , powerpoint.
Mappe concettuali
Film: Una sconfinata giovinezza (2010) di Pupi Avati (98 min. ca.)
Still Alice (2014) di Richard Glatzer e Wash Westmoreland (99 min c.a.)
ATTIVITÀ EXTRA-CURRICOLARI:
-Partecipazione al convegno sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica, organizzato da AISLA Sezione di Firenze
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Sono state utilizzate verifiche orali e tipologie di verifiche scritte a risposta multipla, a risposta breve e da seconda
prova dell’esame di stato. Le prove sono state effettuate al termine di ogni modulo per poter verificare la
conoscenza dei contenuti, l’uso di una terminologia specifica e le capacità logiche. Sono state effettuate prove di
recupero, sia per risultati non sufficienti che per permettere agli studenti lavoratori il recupero della verifica
stessa.
Sono state inoltre effettuate due simulazioni della 2ª prova dell’esame di Stato
La valutazione degli studenti è stata condotta sulla base delle griglie allegate al documento e sulle indicazioni di
valutazione inserite nel Piano dell’Offerta Formativa. La valutazione ha tenuto conto anche della situazione iniziale
e di eventuali progressi emersi nel corso dell'anno.
La programmazione in termini di conoscenze, abilità e competenze è stata strutturata in sette moduli:
PRIMO QUADRIMESTRE
MODULO 1: I bisogni
COMPETENZE
Saper utilizzare
metodologie e strumenti
operativi per collaborare a
rilevare i bisogni
sociosanitari del territorio
CONOSCENZE
U.D.1 Il concetto di bisogno: generalità;
Analisi e classificazione dei bisogni; La
piramide di Maslow
U D 2 I bisogni socio-sanitari degli utenti.
Analisi dei bisogni
U D 3 Il piano assistenziale
ABILITA’
Riconoscere i bisogni
sociosanitari degli
utenti
OBIETTIVI
MINIMI
Concetto di
bisogno
MODULO 2: Malattie a diffusione sociale
COMPETENZE
Saper classificare le
principali patologie studiate
individuandone i fattori di
rischio e le misure
preventive ed evidenziando
la loro importanza come
causa di mortalità ed
invalidità
CONOSCENZE
U.D.1: Diabete mellito
U.D.2 Ipertensione arteriosa, Aterosclerosi
U.D.3 Malattie cardio-cerebrovascolari
U.D.4 Tumori
U.D.5 Osteoporosi
UD.6 BPCO
ABILITA’
Riconoscere
l’importanza delle
misure preventive
nel controllo delle
malattie studiate
OBIETTIVI
MINIMI
Conoscere i
principali
sintomi delle
malattie
studiate e i
fattori di
rischio
MODULO 3 L’invecchiamento
COMPETENZE
Sapere riconoscere gli
aspetti fondamentali del
quadro clinico delle
patologie studiate per
individuare le strategie e
gli strumenti più
opportuni ai fini della
prevenzione e della
comprensione dei
bisogni
CONOSCENZE
U.D.1Teorie sull’invecchiamento; Crescita
demografica degli anziani; Invecchiamento
degli organi e apparati; L’anziano fragile;
Valutazione multidimensionale (assessment
geriatrico); Scale di valutazione (ADL e
IADL).
U.D.2: Principali patologie dell’anziano:
neurodegenerative ( Demenze, Malattia di
Alzheimer, Demenze vascolari, Morbo di
Parkinson); Mini Mental State Examination
(MMSE)
ABILITA’
OBIETTIVI
MINIMI
Distinguere le
modifiche fisiologiche
legate
all’invecchiamento da
quelle patologiche
Conoscere
l’eziopatogenesi delle
patologie trattate
Conoscere
l’eziopatogenes
i delle
patologie
trattate
SECONDO QUADRIMESTRE
MODULO 4: Le figure professionali e i servizi in ambito socio sanitario
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
OBIETTIVI
MINIMI
Guidare i pazienti o le
loro famiglie nella
scelta del servizio
socio-sanitario
congruo ai loro
bisogni
U.D.1 L’assistente sociale, L’educatore professionale,
L’infermiere professionale, L’operatore sociosanitario (OSS),
L’addetto di base; L’ausiliario socio-assistenziale (ASA), , Il
logopedista, Il geriatra, Il fisioterapista Il fisiatra, Lo
psicologo, il neuropschiatra infantile
U.D.2. Il sevizio sanitario nazionale: definizione dei Livelli
Essenziali di Assistenza (LEA)
U.D 3 I servizi sociali e socio-sanitari: Punto insieme; Sert,
Dipartimento salute mentale, Neuropschiatria infantile e
dell’adolescenza
U.D 4 Servizi socio-sanitari e assistenziali per anziani (
Assistenza domiciliare; Ospedalizzazione domiciliare; Centri
diurni; Residenza sanitaria assistenziale (RSA); Struttura
riabilitativa residenziale (SRR); Casa protetta; Casa albergo
Identificare
le
componenti
e le
relazioni
all’interno
di una rete
di servizi
sociosanitar
ie
relazionari
con le
strutture
relative
Conoscere i
compiti delle
figure
professionali e
i servizi
sociosanitari
presenti sul
territorio
MODULO 5: * I diversamenti abili
COMPETENZE
Sapere riconoscere gli
aspetti fondamentali del
quadro clinico delle
patologie studiate.
Individuare le strategie e
gli strumenti più
opportuni ai fini della
prevenzione
CONOSCENZE
U.D.1. Definizione di disabilità, handicap
(Le Classificazioni ICD, ICIDH e ICF)
U.D.2 La riabilitazione
*U.D.3- Aspetti psicobiologici di alcune
tipologie di disabilità (Handicap fisici o
motori, sensoriali e del linguaggio; sclerosi
multipla; Paralisi Cerebrale Infantile;
Nevrosi, Psicosi; Autismo )
ABILITA’
Conoscere
l’eziopatogenesi delle
patologie trattate per
scegliere i percorsi
riabilitativi adeguati
OBIETTIVI
MINIMI
Percorsi
riabilitativi per
le disabilità
studiate
MODULO 6: Dipendenze
COMPETENZE
Concorrere a rilevare i
bisogni, individuare le
risposte e tracciare un
percorso di recupero
CONOSCENZE
U D 1 Le dipendenze:L’alcolismo, Fas; Il
tabagismo; Cenni alle Sostanze
psicoattive(Morfina, Eroina, Cocaina)
ABILITA’
Conoscere
l’eziopatogenesi delle
patologie trattate e
scegliere i percorsi
riabilitativi adeguati
OBIETTIVI
MINIMI
Percorsi
riabilitativi
MODULO 7: Educazione alla salute, elaborazione di progetti di intervento
COMPETENZE
Concorrere a
predisporre ed attuare
progetti individuali, di
gruppo e di comunità
CONOSCENZE
U.D.1 Cosa si intende per educazione alla
salute
U.D.2 Elaborazione di progetti specifici
U.D.3 Applicazioni agli argomenti di studio
Il modulo con asterisco(*) deve ancora essere svolto
ABILITA’
Individuare le
modalità più
adatte per
favorire un sano
stile di vita
OBIETTIVI
MINIMI
Identificare elementi
e fasi della
progettazione e
gestione di un piano
d’intervento.
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DI LINGUA INGLESE
DOCENTE CASTAGNOLI MANUELA PATRIZIA
La classe presenta,nel complesso , livelli molto eterogenei. Un gruppo partecipa regolarmente alle lezioni, un
secondo segue il corso in modo discontinuo, mentre un terzo,più esiguo ha frequenza scarsa. Nel suo insieme la
classe appare sufficientemente interessata, ma accanto a studenti che denotano sufficienti ,discrete o buone
capacità, si rilevano altri che palesano evidenti difficoltà linguistiche o che affrontano lo studio in modo
superficiale, con deficit di organicità.
L’attività della docente ha teso a promuovere un processo comunicativo e partecipativo, stimolare gli studenti alla
lettura e scrittura, le capacità di attenzione ed applicazione , sviluppare le capacità di analisi, consolidare le capacità
intuitive, favorire la formazione di un gruppo solidale e cooperativo e , comunque, a rendere in itinere
maggiormente omogenee le competenze linguistiche. Le ore settimanali corrispondono a tre unità orarie.
Il libro di testo adottato per la parte professionale è : D. Bellomarì, L. Valgiusti , Caring for People, ed. Zanichelli,
Bologna, che ha parzialmente permesso un approccio multidisciplinare.
Altri testi adottati sono: Clare Kennedy, Clare Maxwell, Elizabeth Gregson, Flavia Bentini, Moving Up, ed. Black
Cat e Lelio Pallini, Going for Grammar, ed. Black Cat.
Le lezioni sono state di tipo frontale e interattivo; è stato richiesto il lavoro a coppie o piccoli gruppi
La programmazione in termini di conoscenze, abilità e competenze è stata strutturata in n° cinque moduli:
MODULO N° 1 –Language and communication
CONOSCENZE
-Grammatica : .Modals of
obligations. First, second, third
conditional.
-Funzioni comunicative: Saper
presentare
un’argomentazione;dare un
consiglio; riportare delle
informazioni.
ABILITA’
COMPETENZE
OBIETTIVI MINIMI
Essere in grado di adoperare
strutture grammaticali nell’
ambito delle ipotesi,
utilizzando un lessico
appropriato e la regola
grammaticale del periodo
ipotetico di I, II III tipo.
Sapere proporre
ipotesi ,
interagendo
nell’ambito
quotidiano e
professionale
saper comprendere e
formulare ipotesi , in modo
sufficientemente corretto,
comprendendo il senso
globale, di testi brevi e
semplici dialoghi, cogliendo il
significato sia di parole
conosciute in registro
familiare sia di terminologie
più specifiche.
MODULO N° 2- Language and communication
CONOSCENZE
Grammatica: Forma Passiva
(tempo presente semplice e
continuo); tempi passati (forma
semplice e continua ); tempo
futuro (forma semplice e
continua).
Funzioni comunicative: Parlare
di dimensioni; istruzioni.
Ricordare eventi del passato.
ABILITA’
Essere in grado di
adoperare le regole
grammaticali della
forma passiva.
COMPETENZE
OBIETTIVI MINIMI
Sapere comprendere testi
brevi in modo globale e
analitico.
Descrivere,utilizzando
espressioni adeguate,
processi e situazioni di
interesse personale e di
studio, con chiarezza,
logica e lessico
appropriato.
comprendere in modo
globale testi brevi di varia
natura, cogliendo il
significato sia di parole
conosciute in registro
familiare , sia di
terminologie più specifiche e
descrivere, in modo
sufficientemente corretto,
situazioni di interesse
personale e di studio.
MODULO N° 3- Care for the Elderly –Facilities and services
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
OBIETTIVI MINIMI
Social Centres (document)
Day Care Centres in Italy
(document)
Group home (document)
RSA – Health Care Home
(document)
Home Care Services in Italy
(document)
Respite care (document)
Utilizzare la conoscenza di
parole note in registro
familiare e formale e termini
del linguaggio specifico con
l’uso di appropriate strutture
grammaticali, in modo
corretto, al fine dell’
organizzazione di una
esposizione chiara,logica e
coerente.
Saper comprendere
brevi conversazioni e
brani di interesse
professionale relativi a
strutture e servizi per gli
anziani.
Saper prendere parte a
semplici conversazioni
e scrivere semplici testi,
usando un linguaggio
specifico, attinente a
tipi di strutture e servizi
per gli anziani.
Utilizzare la conoscenza
di vocabolario noto in
registro familiare e
formale e termini del
linguaggio specifico con
l’uso di appropriate
strutture grammaticali, in
modo sufficientemente
corretto, al fine
dell’organizzazione di
una esposizione chiara e
coerente.
MODULO N° 4- Health and Old Age
CONOSCENZE
Alzheimer’s Disease
(document)
Parkinson’s Disease
(document)
Osteoporosis (document)
ABILITA’
COMPETENZE
OBIETTIVI MINIMI
Utilizzare la conoscenza di
vocaboli ed espressioni note
in registro familiare e
formale e termini del
linguaggio specifico con
l’uso di appropriate strutture
grammaticali, in modo
corretto al fine
dell’organizzazione di una
esposizione chiara e
coerente.
Saper comprendere testi
brevi di interesse
professionale, in modo
globale ed
analitico,relativi ad
alcune malattie
dell’anziano.
Saper prendere parte a
semplici conversazioni e
scrivere semplici testi,
usando la micro-lingua
attinente ad alcune
malattie dell’età
avanzata.
Utilizzare la
conoscenza di
vocabolario noto in
registro familiare e
formale e termini del
linguaggio specifico
con l’uso di appropriate
strutture grammaticali,
in modo
sufficientemente
corretto, al fine
dell’organizzazione di
una esposizione chiara
e coerente.
MODULO N° 5 - Mental Health
CONOSCENZE
Depression (document)
ABILITA’
COMPETENZE
OBIETTIVI
MINIMI
Essere in grado di acquisire
un vocabolario specifico
relativo alla depressione e
informazioni sulla
deviazione del tono
dell’umore.
Comprendere il senso globale
e analitico di un testo breve
sulla depressione,cogliendo il
significato sia di parole
conosciute in registro
familiare, sia di terminologie
più specifiche.
Individuare natura, funzione
e principali scopi
comunicativi ed espressivi di
un breve testo.
Esporre in modo chiaro,
logico e coerente un testo
sulla depressione ascoltato,
utilizzando il lessico del
modulo specifico.
Comprendere il
significato globale
di un brano,
ascoltato,sulla
depressione,
riconoscendone i
termini più
specifici.
Esporre in modo
chiaro, logico e
sufficientemente
corretto da un
punto di vista
morfo-sintattico un
breve brano
conosciuto.
GRIGLIA UTILIZZATA DURANTE L'ANNO PER LE PROVE SCRITTE IN LINGUA INGLESE CON
VALUTAZIONE IN DECIMI :
Criteri di valutazione
COMPETENZE
LINGUISTICHE
Descrittori
Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicali
Stile
COMPRENSIONE
DEL TESTO E
CONOSCENZA
-
Aderenza alla traccia
Correttezza e pertinenza
dei contenuti
Ricchezza dei riferimenti
Livelli di valutazione
OTTIMO
BUONO
CAPACITA’
2,5
DISCRETO/
SUFFICIENTE
2
INSUFFIC.
1
GRAV. INSUFF.
0
OTTIMO
4
BUONO
3,5
DISCRETO
SUFFICIENTE
3
2
INSUFFIC.
1
Ottimo/buono
0
2
Sufficiente
1
insufficiente
0
GRAV. INSUFF.
Elaborative
Logico critiche
Creative
Punteggio
4
3
Proposta di voto
……./10
RELAZIONE SUL PROGRAMMA DI “DIRITTO E PRATICA COMMERCIALE, LEGISLAZIONE
SOCIO-SANITARIA“ Prof.ssa APOLLARO CARMELINA
La classe è il frutto di diverse aggregazioni avvenute nel triennio tra studenti in gran parte provenienti da altri
Istituti , a volte con storie personali di reiterati insuccessi scolastici. I livelli di partenza erano all'inizio molto
disomogenei a causa delle lacune di base non del tutto colmate negli anni precedenti. Nella classe vi è anche un
piccolo gruppo che nell'a.s. precedente ha sperimentato lo svolgimento del secondo biennio in un solo anno,
come permesso dalla recente riforma dei corsi serali e che inevitabilmente necessitavano di consolidamento di
conoscenze e competenze su alcuni moduli del quarto anno. Le presenze in classe discontinue da parte di
molte/i a causa dei lavori svolti, spesso precari e/o a tempo determinato, il tempo utilizzato nei necessari
recuperi dei debiti in ingresso, hanno molto pesato sul rallentamento dello svolgimento del programma ,
impedendo i necessari approfondimenti dei contenuti proposti ed il consolidamento di competenze specifiche
rimaste generalmente a livelli poco più che di base. Tuttavia non mancano studenti che con uno studio più
costante e motivato, nonostante gli impegni di lavoro, hanno acquisito conoscenze ed abilità a livelli medi ed
anche a volte avanzati.
METODI DI LAVORO
La metodologia ha privilegiato un approccio didattico interdisciplinare e di continuo coinvolgimento
nell’individuazione delle regole generali del nostro ordinamento, a partire dall’analisi dei contesti e casi vissuti
direttamente e non. Compatibilmente con i tempi a disposizione abbiamo alternato lezioni frontali ad l esercitazioni
in team per la risoluzione di casi concreti,
Per la FAD si è cercato di utilizzare le nuove tecnologie ( LIM e piattaforme MOODLE) in laboratorio di
informatica disponibili, Sono state quindi svolte:
- Lezioni frontali teoriche;
- lezioni dibattito di tipo formativo; anche partendo da casi concreti riportati dai media
- discussioni guidate per verificare gli apprendimenti;
- interventi mirati sulla terminologia;
- esercitazioni pratiche individuali o in gruppo;
STRUMENTI DI LAVORO (libri di testo, dispense, audiovisivi, laboratori….)
Oltre al libro di testo “ L'Operatore Socio sanitario2” - di Maliverni/Tornari, ed. Scuola & Azienda, sono stati
utilizzati materiali in forma di sintesi condivisi in forma digitale anche per agevolare l'apprendimento delle/gli
studenti straniere/i, Sono stati effettuati collegamenti in internet ai siti web di alcuni Organi Istituzionali ( Camera
di Commercio- AGCM )
VERIFICA E VALUTAZIONE
Sono stati utilizzati Strumenti di verifica sommativi
♦ esercitazioni scritte in test strutturati o semistrutturati (del tipo vero/falso, risposta multipla, )
♦ analisi di casi in termini di problem solving
♦ esercitazioni scritte in forma di domande aperte, valutate con specifiche griglie di correzione
Sono stati utilizzati Strumenti di verifica formativa
1. interrogazioni orali individuali;
2. relazioni redatte autonomamente sulla base di ricerche effettuate in biblioteca, su internet, sui giornali oltre
che sui testi in adozione , con successiva esposizione al resto della classe.
3. lezioni dibattito, confronto libero sui temi analizzati;
4. discussioni guidate per verificare gli apprendimenti;
I Criteri di valutazione adottati non sono stati difformi da quelli adottati dal POF salva l’attenzione al particolare
tipo di utenza che vive in modo a volte drammatico il momento della valutazione ,. spesso operando sottrazioni
strategiche o rinvii continui delle verifiche predisposte In ogni caso sono stati valutati i progressi fatti durante gli
insegnamenti tenendo conto dei livelli di partenza. e tenendo presente il quadro dei livelli RELATIVI
ALL’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE INDICATI DAL MIUR , –secondo il seguente schema:
LIVELLO BASE NON LIVELLO BASE
RAGGIUNTO (voti
(voto 6)
inferiori alla
LIVELLO MEDIO
( voti 7- 8 )
LIVELLO avanzato
( voti 9-10)
Sufficienza )
MOTIVAZIONE :
scarsa conoscenza dei
contenuti, difficoltà a
comprendere i nessi
logici tra gli
argomenti, GRAVE
difficoltà espositiva
Motivazione: Lo
studente svolge compiti
semplici in situazioni
note
mostrando di possedere
conoscenze ed abilità
essenziali e di saper
applicare regole e
procedure fondamentali.
Lo studente svolge
compiti e
risolve problemi
complessi in
situazioni note, compie
scelte
consapevoli, mostrando
di saper utilizzare le
conoscenze e le abilità
acquisite.
Lo studente svolge compiti e
problemi complessi in
situazioni anche non note,
mostrando padronanza
nell’uso delle conoscenze e
delle abilità acquisite. Sa
proporre e sostenere le proprie
opinioni e assumere
autonomamente decisioni
consapevoli.
Sulla base di queste indicazioni si può confermare che l livello di competenze raggiunto nella classe è
mediamente di base ma non mancano elementi che si sono distinti per l'impegno e la determinazione a
raggiungere livelli medi o addirittura avanzati .
CONTENUTI (Scansione tra quadrimestri e per moduli didattici) ORE settimanali N° 3
1^ QUAD. - MODULO 1- L'IMPRENDITORE E L'AZIENDA
COMPETENZE
ASSE STORICOSOCIALE
- Essere consapevoli del
valore sociale della
propria attività,
partecipando alla vita
civile e culturale a livello
locale e sviluppo della
responsabilità individuale
e sociale
- Agire in riferimento ad
un sistema di valori,
coerenti con i principi
della costituzione in base
ai quali essere in grado di
valutare fatti e orientare i
propri comportamenti
personali , sociali e
professionali
DISCIPLINARI
- Raccogliere, archiviare e
trasmettere dati relativi
alle attività professionali
svolte ai fini del
monitoraggio e della
valutazione degli
interventi e dei servizi.
- Collaborare nella
gestione dei progetti e
attività dell'impresa
sociale e utilizzare
strumenti idonei per
promuovere reti territoriali
formali ed informali.
CONOSCENZE
U.D. 1 La produzione
come creazione di utilitàfattori e settori produttivi
(richiamo)
U.D. 2. L'operatore
economico impresa
nel sistema
economico Italiano
U.D. 3 Evoluzione
storica del diritto
commerciale
U.D. 4 Il protagonista
dell'impresa:
l'imprenditore ed i
suoi collaboratori
U.D. 5 Il piccolo
imprenditore impresa agricola impresa familiare
U.D.6 L'imprenditore
commerciale ed il suo
Statuto
UD. 7. Differenza tra
impresa ed azienda
UD. 8. I segni distintivi
dell'azienda
UD. 9. La proprietà
intellettuale e sua tutela
UD. 10 La concorrenza tra
le imprese
ABILITA’
- saper collocare una data
impresa nella sua tipologia
rispetto ai soggetti,
all'attività, alle dimensioni
- saper individuare i
collaboratori
dell'imprenditore
differenziandone i compiti
- Saper individuare i requisiti
che caratterizzano l'impresa
agricola e familiare
- saper riconoscere
l'imprenditore commerciale
in relazione alle attività
svolte ed agli obblighi a cui è
sottoposto
- saper distinguere le
funzioni dei vari segni
distintivi dell'azienda e le
loro tutele
- saper distinguere tra le
proprietà intellettuali il
diritto d'autore dal diritto di
invenzione
-saper individuare gli atti di
concorrenza sleale tra le
imprese.
- Comprendere Il ruolo
dell'Autorità preposta a
garanzia della concorrenza,
OBIETTIVI
MINIMI
.
Comprendere il
ruolo svolto
dall'imprenditore
e distinguere le
varie tipologie
di impresa.
Conoscere gli
obblighi
del'imprenditore
commerciale Saper distinguere
I vari segni
distintivi in
relazione alle
loro funzioni.
1^ QUAD. - MODULO 2: LE SOCIETÀ LUCRATIVE
COMPETENZE
ASSE STORICOSOCIALE
Essere consapevoli del
valore sociale della
propria attività,
partecipando alla vita
civile e culturale a livello
locale e sviluppo della
responsabilità
individuale e sociale
DISCIPLINARI
Raccogliere, archiviare e
trasmettere dati relativi
alle attività professionali
svolte ai fini del
monitoraggio e della
valutazione degli
interventi e dei servizi.
CONOSCENZE
U.D. 1 : Le organizzazioni
collettive in generale – Concetto
di autonomina patrimoniale
perfetta ed imperfetta .
U.D. 2 : il contratto di
società – tipicità ed elementi
essenziali
U.D.3 : società di persone (
semplice, snc, sas)
costituzione ed obblighi dei
soci
U.D. 4 : società di capitali (
s.r.l., s.p.a., s.a.a.),
costituzione, organi ed
obblighi dei soci- le diverse
forme di gestione
amministrativa .
U.D. 5 : le cause di
scioglimento delle società di
persone e di capitali
ABILITA’
- Saper collocare una
società nell'esatta
tipologia in base allo
scopo, all'oggetto sociale,
al grado di autonomia
patrimoniale
- Essere consapevoli del
valore che il socio riveste
all'interno delle società di
persone
- Saper distinguere
all'interno di una SAS il
ruolo dell'accomandante
rispetto
all'accomandatario
- Comprendere le
conseguenze del diverso
regime di responsabilità
per le obbligazioni
sociali, all'interno delle
società di persone e
nell'ambito delle società
di capitali
- Saper distinguere i
rapporti che intercorrono
tra gli organi sociali a
seconda del tipo di
amministrazione adottata
in una società per azioni.
-
OBIETTIVI
MINIMI
Saper
distinguere le
società di
persone dalle
società di
capitale I in
relazione alla
responsabilità
dei soci, alla
gestione
amministrativa
2^ QUAD. - MODULO 3 : I PRINCIPALI CONTRATTI DELL'IMPRENDITORE
COMPETENZE
ASSE STORICO-SOCIALE
- Agire in riferimento ad un
sistema di valori, coerenti con i
principi della costituzione in base
ai quali essere in grado di
valutare fatti e orientare i propri
comportamenti personali , sociali
e professionali
DISCIPLINARI
- Gestire azioni di informazione e
di orientamento sulle modalità di
accesso e di utilizzo dei servizi
Istitutuzionali , presenti sul
territorio, anche attraverso la
ricerca autonoma di informazioni
normative, strutture e soggetti di
riferimento specifico
CONOSCENZE
CONOSCERE:
U.D. 1. Fatti giuridici, atti
giuridici Il negozio giuridico in
generale, il contratto
U.D.2. L'autonomia
contrattuale, contratti
tipici ed atipici;
U.D. 3. I requisiti del
contratto: elementi
essenziali ed accidentalile clausole vessatorie
U.D.4. L' Invalidità del
contratto ( nullità,
annullabilità,
rescindibilità risoluzione)
ABILITA’
SAPER:
- individuare i
limiti imposti
dalla legge
all'autonomia
contrattuale
• distinguere gli
elementi
essenziali da
quelli
accidentali
• Indicare le
diverse cause
d'invalidità del
contratto
OBIETTIVI
MINIMI
Saper
individuare e
distinguere gli
elementi
essenziali ed
accidentali di un
contratto
Saper distinguire
le cause di
invalidità del
contratto ed in
particolare la
differenza tra
nullità ed
annullabilità
2^ QUAD. - MODULO 4: LE SOCIETA' MUTUALISTICHE
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA'
ASSE STORICO-SOCIALE
Riconoscere nell'evoluzione
dei servizi l'interdipendenza
tra i fenomeni sociali,
istituzionali, culturali e la
loro dimensione
locale/globale e
rafforzamento delle
competenze in chiave di
cittadinanza
Potenziamento di saperi,
competenze, comportamenti
relativi alla sensibilità
ambientale, allo sviluppo
sostenibile, alla sicurezza
nelle sue varie accezioni
DISCIPLINARI
Gestire azioni di
informazione e di
orientamento dell'utente per
facilitare l'accessibilità e la
fruizione autonoma dei
servizi pubblici e privati
presenti sul territorio
- UD 1. Evoluzione
storica del fenomeno
cooperativo
UD 2. lo scopo
mutualistico , la
costituzione delle
cooperative e loro
caratteri comuni
rispetto alle altre
imprese collettive
UD 3. le cooperative
sociali di tipo A e di
tpo B.
UD 4. Cooperative
sociali e affidamento
servizi
SAPER:
- Riconoscere il fenomeno
delle cooperative alla luce
dei fatti storici che hanno
portato alla nascita dello
Stato Sociale
- Saper distinguere le varie
tipologie di cooperative ,
caratteri comuni e differenti
in relazione alla mutualità
prevalente o no, settori di
intervento e soggetti
interessati
- Saper illustrare il ruolo dei
soci nelle cooperative
- Saper descrivere le forme
di affidamento servizi alle
cooperative sociali nel nuovo
modello welfare mix
OBIETTIVI
MINIMI
Saper distinguere
le varie tipologie
di cooperative.
Saper individuare
le finalità delle
cooperative
sociali di tipo A e
di tipo B
2^ QUAD: MODULO 5- I RAPPORTI I TRA AUTONOMIE TERRITORIALI E ORGANIZZAZIONI NON
PROFIT ( richiamo ed approfondimento del modulo di quarta)
OBIETTIVI
MINIMI
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
ASSE STORICOSOCIALE
Potenziamento di saperi,
competenze,
comportamenti relativi
alla sensibilità
ambientale, allo sviluppo
sostenibile, alla sicurezza
nelle sue varie accezioni
DISCIPLINARI
- Gestire azioni di
informazione e di
orientamento dell'utente
per facilitare
l'accessibilità e la
fruizione autonoma dei
servizi pubblici e privati
presenti sul territorio
- Conoscere :
UD. 1 - Lo Stato sociale e le
sue funzioni.- Il sistema della
sicurezza sociale
UD. 2 – Le autonomie
territoriali nella riforma
Costituzionale n. 3 del 2001 –
Organizzazione e poteri del
Comune- Provincia- Regione
UD. 3 – Il principio di
sussidiarietà e le sue diverse
applicazioni
UD. 4. - La legge 328/2000 ed
il sistema integrato di
interventi socio-assistenziali.
UD. 5 . Le organizzazioni non
profit tra le organizzazioni
collettive ed il ruolo del Terzo
Settore nel welfare -mix
UD 6 . Il lavoro di rete: reti
formali e reti informali.
SAPER:
- distinguere la sussidiarietà
orizzontale dalla sussidiarietà
verticale
- Comprendere La portata
innovativa della riforma
Costituzionale n. 3 del 2001
-Saper illustrare l'impianto
dell'art. 117 relativo alla
ripartizione della potestà
legislativa tra Stato e Regioni
- saper distinguere tra reti
sociali formali ed informali
- saper delineare le cause di
trasformazione dello Stato
Sociale nel nuovo welfaremix
- Saper distinguere le diverse
tipologie di forme associative
- Saper distinguere una rete
formale da una rete informale
Saper
distinguere
la
sussidiarietà
orizzontale
dalla
sussidiarietà
verticale – Il
ruolo del
terzo settore
nella
organizzazio
ne dei servizi
Indicare un
esempio di
rete
informale
ENTRO LA FINE DELL'ANNO SCOLASTICO SI PREVEDE DI COMPLETARE ANCHE I SEGUENTI MODULI
:
2^ QUAD: MODULO 6: LA QUALITA'
COMPETENZE
CONOSCENZE
ASSE STORICO-SOCIALE
Agire in riferimento ad un
sistema di valori, coerenti con i
principi della costituzione in
base ai quali essere in grado di
valutare fatti e orientare i propri
comportamenti personali ,
sociali e professionali
DISCIPLINARI
Realizzare azioni, in
collaborazione con altre figure
professionali a sostegno e tutela
della persona con disabilità e la
sua famiglia, per favorire
l'integrazione e migliorare la
qualità della vita.
Raccogliere, archiviare e
trasmettere dati relativi alle
attività professionali svolte ai
fini del monitoraggio e della
valutazione degli interventi e dei
servizi.
UD 1 – Il concetto di
qualità in generale e
qualità nei servizi
UD 2. Gli elementi
fondamentali di un sistema
di gestione della qualità
UD 3 Le caratteristiche
fondamentali del sistema
sanitario nazionale e del
sistema socio assistenziale
. Le normative di
riferimento di LEA e livels
( richiamo)
UD 4: Il concetto, le
finalità ed il procedimento
per l'accreditamento e
affidamento/autorizzazione
di gestione servizi socio
assistenziali ed educativi.
ABILITA'
OBIETTIVI MINIMI
- Saper applicare le
norme sulla qualità
del servizio per
l'accreditamento
- saper collaborare e
mettere in atto i
comportamenti
richiesti dal sistema
di gestione della
qualità
Raggiungere il livello di
competenze di base per
il quale Lo studente
svolge compiti
semplici in situazioni
note mostrando di
possedere
conoscenze ed abilità
essenziali e di saper
applicare regole e
procedure fondamentali
Saper collegare il
concetto di qualità con le
finalità del procedimento
per l'accreditamento
2^ QUAD: MODULO 7 - LA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE E LA TUTELA DELLA PRIVACY
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA'
OBIETTIVI MINIMI
-Saper individuale Raggiungere il livello di
UD 1. Conoscere I
ASSE STORICO-SOCIALE
competenze di base per il
Agire in riferimento ad un sistema principi fondamentali le professioni
sociali e socioquale lo studente svolge
dell'etica e della
di valori, coerenti con i principi
compiti semplici in
sanitarie
della costituzione in base ai quali deontologia
- saper individuare situazioni note mostrando di
essere in grado di valutare fatti e professionale del
possedere conoscenze ed
I fondamenti
orientare i propri comportamenti lavoro sociale
giuridici del diritto abilità essenziali e di saper
personali , sociali e professionali UD 2- Conoscere le
di protezione dei
applicare regole e procedure
DISCIPLINARI
principali figure
fondamentali
Realizzare azioni, in
professionali sociali e dati in ambito
Saper individuare le figure
collaborazione con altre figure
socio-sanitarie
socio-sanitario
professionali a sostegno e tutela UD 3. Conoscere la
- saper indicare le professionali sociali e
della persona con disabilità e la
normativa
forme di tutela per sanitarie. Comprendere il
fondamentale in
l'illecito
senso della tutela della
sua famiglia, per favorire
materia di tutela della trattamento dei dati privacy in ambito sociol'integrazione e migliorare la
personali
sanitario. Saper indicare I
qualità della vita.
privacy
principi della deontologia
Raccogliere, archiviare e
UD 4. Conoscere le
professionale nel lavoro
modalità e I requisiti
trasmettere dati relativi alle
sociale
attività professionali svolte ai fini del trattamento dei dati
nel settore sociodel monitoraggio e della
valutazione degli interventi e dei sanitario
servizi.
I criteri di valutazione adottati durante l'a.s. Rispecchiano quelli indicati nel POF , pur adattando nelle
prove scritte, semistrutturate, i punteggi da attribuire ad ogni soluzione svolta, con indicazione trasparente
PER OGNI QUESITO PROPOSTO nel testo. Per i colloqui si è tenuto conto della griglia dei livelli da
accertare indicata dal MIUR. Per le simulazioni è stata utilizzata la griglia concordata per lo svolgimento
della terza prova ed allegata al documento
RELAZIONE Prof.ssa: Beatrice Munaò
MATERIA : PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA - ore settimanali 3
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA
Obiettivi trasversali
CONOSCENZE
COMPETENZE
•
•
•
•
•
•
•
CAPACITÀ
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Conoscenza dei contenuti disciplinari specifici.
Conoscenza dei linguaggi disciplinari.
Acquisizione di una adeguata competenza linguistico – espressiva e
comunicativa, sia a livello di fruizione che di produzione.
Acquisizione di autonomia operativa, sia in fase progettuale che esecutiva.
Acquisizione della capacità di indicare soluzioni idonee ai problemi
proposti.
Capacità di applicare le conoscenze a situazioni concrete.
Capacità di orientarsi all’interno di argomenti, stabilendo connessioni e
confronti.
Capacità di collaborazione e interazione nello svolgimento del lavoro di
gruppo.
Capacità di apprendere in maniera autonoma.
Capacità di documentare adeguatamente il proprio lavoro.
Obiettivi disciplinari
Conoscere il quadro teorico della Psicologia contemporanea rispetto alle diverse scuole di pensiero e alle
metodologie utilizzate per elaborare strategie e contenuti;
Saper definire termini e concetti;
Individuare le strategie applicative di una teoria;
Individuare e qualificare correttamente aree problematiche relative ai principali destinatari dell'intervento
operativo;
Comprendere e interpretare dinamiche di gruppo;
Saper utilizzare le conoscenze acquisite per l’interpretazione e la soluzione di “casi”;
Utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica.
DESCRIZIONE DELLA CLASSE
La classe, numerosa ed eterogenea, nel complesso si è dimostrata sufficientemente partecipe nell’acquisizione e
nello sviluppo di conoscenze, competenze e capacità funzionali al loro progetto formativo. Sono stati effettuati
interventi didattici educativi integrativi (corsi di recupero in itinere e approfondimenti) allo scopo di recuperare
lacune (in diversi alunni ancora persistenti) sia a livello di apprendimento dei contenuti sia di metodo; sono stati
ripresi alcuni argomenti degli scorsi anni e sono stati offerti dalla docente materiali riepilogativi come dispense,
utilizzo di slides, schede e mappe concettuali di sintesi. Per quanto riguarda il piano dell’espressione orale e scritta,
si sono evidenziate difficoltà nell’esposizione logica ed ordinata dei contenuti per la maggior parte degli alunni. In
generale è prevalso un sufficiente livello di attenzione durante le spiegazioni ed è emerso un certo interesse ad
approfondire temi a carattere psico-sociale. Il profitto di un piccolo gruppo è buono, tuttavia, globalmente il
profitto della classe risulta sufficiente e per alcuni alunni persiste ancora un rendimento scolastico insufficiente.
PROGRAMMA SVOLTO E MODULI DA CONCLUDERE ENTRO LA FINE DELL'A.S.
MODULO N°1
LA MENTE DEL FANCIULLO: GLI STUDI DI PIAGET
• J. Piaget e la teoria dello sviluppo cognitivo del bambino; l’Epistemologia genetica; Assimilazione e
Accomodamento; Gli stadi dello sviluppo cognitivo: senso-motorio, preoperatorio, operatorio concreto e
operatorio formale.
TEORIE DELLA PERSONALITÀ
• La Psicoanalisi: S. Freud; l’inconscio; prima topica (le tre parti della psiche: conscio, preconscio,
inconscio) e seconda topica (le tre istanze della psiche: Io, Es, Super-Io); i meccanismi di difesa; il metodo
delle associazioni libere; l’inconscio nella vita quotidiana (gli atti mancati e l’interpretazione dei sogni); lo
sviluppo psicosessuale del bambino (le cinque fasi e il Complesso di Edipo).
•
La Psicologia Analitica: C. G. Jung; divergenze teoriche con la Psicoanalisi; l’inconscio collettivo; gli
archetipi (Persona e Ombra, Anima e Animus); i tipi psicologici (Introverso ed Estroverso); il complesso,
la compensazione e l’individuazione.
•
L’Analisi transazionale: E. Berne; il modello GAB (gli stati dell’Io: Genitore, Adulto, Bambino); le
tipologie di transazioni (semplici, incrociate, nascoste); le posizioni esistenziali.
TEORIE DELLA RELAZIONE COMUNICATIVA E DEI BISOGNI
•
L’approccio sistemico-relazionale: la Scuola di Palo Alto (P. Watzlawick, G. Bateson); la pragmatica della
comunicazione e i cinque assiomi; la teoria del doppio legame.
•
La Psicologia Umanistica: C. Rogers (il colloquio non direttivo, il concetto di “cliente”, l’ascolto attivo e
l’empatia); A. Maslow (il concetto di bisogno, la gerarchia dei bisogni).
•
L’influenza dei bisogni sul comportamento umano; il concetto di frustrazione; Need for competence.
LA PSICOLOGIA CLINICA
•
Gli studi di E. Kübler Ross: le 5 fasi dell’esperienza del morire.
CONOSCENZE: Il concetto di personalità. Le diverse teorie della personalità. L’approccio sistemico-relazionale.
L’approccio non-direttivo. Il concetto di bisogno.
ABILITÀ: Collocare nel tempo le diverse teorie psicologiche cogliendone le caratteristiche essenziali.
Riconoscere i diversi approcci teorici allo studio della personalità, della relazione comunicativa e dei bisogni.
Individuare gli elementi fondanti di ciascun approccio teorico che possono risultare utili all’operatore sociosanitario.
COMPETENZE: Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento critico, razionale e
responsabile di fronte alla realtà, individuando i diversi approcci teorici che hanno caratterizzato la storia della
Psicologia. Realizzare azioni a sostegno dell’utente riconoscendone la complessità e scegliendo modalità operative
adeguate sulla base di ciò che i diversi orientamenti evidenziano.
OBIETTIVI MINIMI: Acquisizione della terminologia specifica. Conoscere i contenuti fondamentali, le teorie e
gli autori studiati almeno nei termini essenziali.
MODULO N°2
METODI DI ANALISI E RICERCA PSICOLOGICA
• La ricerca in Psicologia: approccio clinico e approccio sperimentale; ricerca pura e ricerca applicata;
tecniche osservative di raccolta dei dati (l’osservazione partecipante, non partecipante e sistematica);
procedure non osservative di raccolta dei dati (l’intervista, il colloquio, il test, il disegno infantile).
CONOSCENZE: Il concetto di ricerca. La ricerca e la sua oggettività. Differenze tra l’approccio clinico e
l’approccio sperimentale. Differenze tra ricerca pura e applicata. Le tecniche di raccolta dei dati.
ABILITÀ: Riconoscere i caratteri essenziali dell’attività di ricerca. Distinguere i differenti approcci utilizzati
nell’ambito della ricerca psicologica cogliendone le differenze fondamentali. Riconoscere le diverse tecniche di
raccolta dei dati individuandone le caratteristiche principali.
COMPETENZE: Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento critico, razionale e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi.
OBIETTIVI MINIMI: Acquisizione della terminologia specifica. Conoscere i contenuti fondamentali.
MODULO N°3
LA PROFESSIONALITÀ DELL’OPERATORE SOCIO-SANITARIO
• Il lavoro in ambito socio-sanitario; le professioni di aiuto; i valori fondamentali e principi deontologici
dell’operatore socio sanitario; il burnout e i rischi che corre l’operatore socio-sanitario; strumenti, tecniche
e abilità dell’operatore socio-sanitario; la relazione di aiuto; tecniche di comunicazione efficaci e inefficaci;
il Counseling; le tappe per realizzare un piano di intervento individualizzato o un piano educativo
individualizzato (PEI).
CONOSCENZE: La differenza tra servizi sociali e socio-sanitari. Le professioni di aiuto. Principali figure
professionali in ambito sociale e socio-sanitario. I valori e i principi deontologici dell’operatore dei servizi sociosanitari. I rischi che corre l’operatore socio-sanitario nell’esercizio della sua professione. Tecniche di
comunicazione efficaci e inefficaci. Le abilità di Counseling. La realizzazione di un piano di intervento
individualizzato o un PEI.
ABILITÀ: Identificare le principali figure professionali presenti in ambito sociale e socio-sanitario
riconoscendone i compiti specifici. Valutare la responsabilità professionale ed etica dell’operatore socio-sanitario.
Riconoscere gli eventuali rischi che corre l’operatore socio-sanitario nell’esercizio della sua professione. Applicare
le principali tecniche di comunicazione in ambito socio-sanitario. Riconoscere le principali tappe per realizzare un
piano di intervento individualizzato o un PEI.
COMPETENZE: Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento critico, razionale e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi. Facilitare la comunicazione tra persone e
gruppi attraverso linguaggi e sistemi di relazioni adeguati.
OBIETTIVI MINIMI: Acquisizione della terminologia specifica. Conoscere i contenuti fondamentali e gli autori
studiati almeno nei termini essenziali.
MODULO N°4
L’INTERVENTO SUI NUCLEI FAMIGLIARI E SUI MINORI
• Il maltrattamento psicologico in famiglia; la violenza assistita; le reazioni e le conseguenze dei figli alla
violenza assistita; abuso intrafamigliare ed extrafamigliare; le separazioni conflittuali e la violenza
psicologica sui figli (la sindrome da alienazione parentale); possibili interventi alla genitorialità; la
mediazione famigliare.
• L’intervento sui minori vittime di maltrattamento; il rilevamento del maltrattamento; la sindrome da
adattamento all’abuso; la diagnosi medica e psicologica; la presa in cura del minore; il gioco in ambito
terapeutico (Sandplay Therapy); il disegno in ambito terapeutico; i servizi residenziali per minori in
situazioni di disagio; le diverse tipologie e peculiarità delle comunità per minori.
CONOSCENZE: Il concetto di violenza assistita e le possibili conseguenze. L’intervento nei confronti dei minori
vittime di maltrattamento. Il gioco nei bambini maltrattati; il disegno nei bambini maltrattati. I servizi residenziali
per minori in situazioni di disagio. Le diverse tipologie e peculiarità delle comunità per minori.
ABILITÀ: Riconoscere le caratteristiche della violenza assistita individuando le possibili reazioni della vittima, le
conseguenze psicologiche e gli ipotetici interventi. Individuare le diverse fasi di intervento per minori vittime di
maltrattamento. Riconoscere i principali elementi che contraddistinguono il gioco e il disegno nei bambini
maltrattati. Distinguere le diverse tipologie di comunità riconoscendone le peculiarità essenziali.
COMPETENZE: Realizzare azioni a sostegno dell’utente e della sua famiglia per favorirne l’integrazione e
migliorarne la qualità della vita. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà.
OBIETTIVI MINIMI: Acquisizione della terminologia specifica. Conoscere i contenuti fondamentali e gli autori
studiati almeno nei termini essenziali.
MODULO N°4
L’INTERVENTO SUI NUCLEI FAMIGLIARI E SUI MINORI
• Il maltrattamento psicologico in famiglia; la violenza assistita; le reazioni e le conseguenze dei figli alla
violenza assistita; abuso intrafamigliare ed extrafamigliare; le separazioni conflittuali e la violenza
psicologica sui figli (la sindrome da alienazione parentale); possibili interventi alla genitorialità; la
mediazione famigliare.
• L’intervento sui minori vittime di maltrattamento; il rilevamento del maltrattamento; la sindrome da
adattamento all’abuso; la diagnosi medica e psicologica; la presa in cura del minore; il gioco in ambito
terapeutico (Sandplay Therapy); il disegno in ambito terapeutico; i servizi residenziali per minori in
situazioni di disagio; le diverse tipologie e peculiarità delle comunità per minori.
CONOSCENZE: Il concetto di violenza assistita e le possibili conseguenze. L’intervento nei confronti dei minori
vittime di maltrattamento; il gioco nei bambini maltrattati. Il disegno nei bambini maltrattati. I servizi residenziali
per minori in situazioni di disagio. Le diverse tipologie e peculiarità delle comunità per minori.
ABILITÀ: Riconoscere le caratteristiche della violenza assistita individuando le possibili reazioni della vittima, le
conseguenze psicologiche e gli ipotetici interventi. Individuare le diverse fasi di intervento per minori vittime di
maltrattamento. Riconoscere i principali elementi che contraddistinguono il gioco e il disegno nei bambini
maltrattati. Distinguere le diverse tipologie di comunità riconoscendone le peculiarità essenziali.
COMPETENZE: Realizzare azioni a sostegno dell’utente e della sua famiglia per favorirne l’integrazione e
migliorarne la qualità della vita. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà.
OBIETTIVI MINIMI: Acquisizione della terminologia specifica. Conoscere i contenuti fondamentali e gli
interventi socio-sanitari studiati almeno nei termini essenziali.
MODULO N°5
L’INTERVENTO SUGLI ANZIANI
• La psicologia dell’invecchiamento; il vissuto psicologico della malattia per il malato e la sua famiglia; La
demenza di Alzheimer; i trattamenti delle demenze (la Terapia di orientamento alla realtà-ROT formale e
ROT informale; la Terapia della reminiscenza; il metodo comportamentale; la Terapia occupazionale, (la
Doll Therapy); i servizi rivolti agli anziani.
CONOSCENZE: La demenza di Alzheimer. Il vissuto psicologico della malattia per il malato e la sua famiglia.
Caratteristiche e strategie della ROT formale e della ROT informale. Metodologie e strategie della terapia della
reminiscenza. Il metodo comportamentale. La Terapia occupazionale, (la Doll Therapy). I servizi rivolti agli
anziani.
ABILITÀ: Riconoscere le caratteristiche della demenza di Alzheimer. Comprendere il vissuto psicologico della
malattia per il malato e la sua famiglia. Distinguere le caratteristiche dei diversi trattamenti per le demenze.
Individuare il trattamento più adeguato in relazione alle esigenze e ai bisogni dell’anziano malato. Riconoscere le
caratteristiche principali dei servizi rivolti agli anziani.
COMPETENZE: Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso
linguaggi e sistemi di relazione adeguati. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.
Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e tutela della persona anziana e della
sua famiglia per favorirne l’integrazione e migliorarne la qualità della vita. Gestire azioni di informazione e
orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti
sul territorio.
OBIETTIVI MINIMI: Acquisizione della terminologia specifica. Conoscere i contenuti fondamentali e gli
interventi socio-sanitari studiati almeno nei termini essenziali.
MODULO N°6 (*)
L’INTERVENTO SUI SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI (*)
• Le disabilità cognitive e gli ambiti compromessi. Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
L’analisi dei comportamenti problema e i possibili interventi. Il trattamento individuale e famigliare
nell’ADHD. La presa in carico dei soggetti diversamente abili. Gli interventi sociali per i soggetti
diversamente abili. I servizi residenziali e semi-residenziali. I bisogni di “normalità” delle persone
diversamente abili (normalità di immaginario, di progetto, educativa e di ruolo).
CONOSCENZE: Le disabilità cognitive e gli ambiti compromessi. Il disturbo da deficit di attenzione e
iperattività (ADHD). Gli interventi sui comportamenti problema e i trattamenti dell’ADHD. La presa in carico dei
soggetti diversamente abili. I principali interventi sociali e servizi a favore dei soggetti diversamente abili.
ABILITÀ: Riconoscere le principali compromissioni che caratterizzano una disabilità intellettiva. Riconoscere i
comportamenti problema e le principali manifestazioni dell’ADHD. Identificare gli interventi più appropriati per i
soggetti affetti da ADHD e per i loro famigliari. Individuare i principali servizi rivolti alle persone diversamente
abili.
COMPETENZE: Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della
persona diversamente abile e della sua famiglia per favorirne l’integrazione e migliorarne la qualità della vita.
Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi attraverso l’utilizzo di sistemi di relazione adeguati. Gestire azioni
di informazione e orientamento dell’utente e dei suoi famigliari per facilitare l’accessibilità e la fruizione
autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.
OBIETTIVI MINIMI: Acquisizione della terminologia specifica. Conoscere i contenuti fondamentali e gli
interventi socio-sanitari studiati almeno nei termini essenziali.
MODULO N°7 (*)
L’INTERVENTO SUI SOGGETTI TOSSICODIPENDENTI E ALCOLDIPENDENTI (*)
• La dipendenza dalla droga e i disturbi biologici e psicologici da uso di sostanze. La dipendenza da alcol. Il
“bere sociale” e il “bere a rischio”. Gli effetti biologici e psico-sociali dell’abuso di alcol. La personalità
dei soggetti dipendenti. Adolescenza a rischio. L’intervento sui tossicodipendenti e sugli alcoldipendenti. Il
SerT. Le comunità terapeutiche. I gruppi di auto-aiuto. La metodologia e i principi base degli Alcolisti
Anonimi. Il club alcolisti in trattamento. Il sostegno per i famigliari.
CONOSCENZE: Disturbi biologici e psico-sociali indotti da sostanze e disturbi da uso di sostanze. Le
conseguenze della dipendenza da sostanze sulla persona e sui suoi famigliari. I compiti del SerT. Le diverse
tipologie di comunità terapeutiche. I gruppi di auto-aiuto.
ABILITÀ: Riconoscere i disturbi correlati a sostanze e le loro implicazioni nella quotidianità. Riconoscere gli
effetti che la dipendenza provoca sia sulla persona sia sui suoi famigliari. Distinguere le diverse tipologie di
bevitori e le principali classificazioni in merito. Individuare i principali servizi rivolti ai soggetti tossicodipendenti
e alcoldipendenti.
COMPETENZE: Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della
persona tossicodipendente e alcoldipendente per favorirne l’integrazione e migliorarne la qualità della vita. Gestire
azioni di informazione e orientamento dell’utente e dei suoi famigliari per facilitare l’accessibilità e la fruizione
autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.
OBIETTIVI MINIMI: Acquisizione della terminologia specifica. Conoscere i contenuti fondamentali e gli
interventi socio-sanitari studiati almeno nei termini essenziali.
MODULO N°8 (*)
GRUPPI E INTEGRAZIONE SOCIALE (*)
• Definizione di gruppo sociale. I principali tipi di gruppo (primari e secondari – formali e informali –
spontanei e istituzionali – ristretti ed estesi). I ruoli principali e le loro funzioni all’interno del gruppo
(leader positivo e oppositivo – il nuovo arrivato – il capro espiatorio – il burlone). Teorie classiche dei
gruppi: la teoria del campo di K. Lewin, i T-Group, lo psicodramma e il sociogramma di J. Moreno,
Esperienze nei gruppi di W. Bion. Le caratteristiche dei gruppi di lavoro e del lavoro di gruppo. L’équipe
socio-sanitaria. I gruppi di auto-aiuto (o auto-mutuo-aiuto). L’arte come terapia (arte terapia, danzaterapia e
musicoterapia).
CONOSCENZE: Le principali teorie psicologiche sui gruppi. Principali dinamiche di gruppo. L’équipe sociosanitaria. Caratteristiche dei T-Group. Elementi essenziali dei gruppi di auto-aiuto. Le principali forme di
arteterapia.
ABILITÀ: Riconoscere i diversi approcci teorici allo studio dei gruppi. Cogliere le ricadute essenziali che le
teorie psicologiche dei gruppi possono avere nel lavoro del futuro operatore socio-sanitario. Individuare le
caratteristiche del lavoro di équipe e gli eventuali rischi a cui essa è esposta. Riconoscere il valore dei gruppi in
ambito formativo e terapeutico. Riconoscere il valore terapeutico dell’arte individuandone le caratteristiche
essenziali.
COMPETENZE: Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela delle
persone che vivono situazioni di disagio. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con
atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi. Facilitare
la comunicazione tra persone e gruppi attraverso sistemi di relazione adeguati.
OBIETTIVI MINIMI: Acquisizione della terminologia specifica. Conoscere i contenuti fondamentali, le teorie e
gli autori studiati almeno nei termini essenziali.
(*) Moduli da concludere
METODI E SPAZI UTILIZZATI (testi in adozione e consigliati, uso dei laboratori e dei sussidi didattici)
L’attività didattica si è svolta seguendo un percorso di sviluppo di conoscenze ed abilità guidato dalla docente ma
finalizzato a sollecitare una posizione attiva degli studenti. Le lezioni frontali si sono alternate a momenti di
discussione, di confronto e alla visione di documenti video.
L’attività didattica è stata svolta in classe.
Libro di testo: E. Clemente, R. Danieli e A. Como, Psicologia generale ed applicata, Paravia-Pearson
Libri utilizzati ad integrazione del libro di testo:
1. I. Porto, G. Castoldi, Tecniche di comunicazione, Hoepli
2. E. Clemente, R. Danieli, Psicologia. Teorie, metodi e ricerche, Paravia-Pearson
3. E. Rosci, E. Pezzotti, Psicologia, Marietti Scuola
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI
misurazione, scala dei voti)
(tipologia e numero
delle prove, criteri di
Al fine di rendere più efficace il processo di apprendimento sono state effettuate verifiche in itinere, sia orali
(interrogazioni, discussioni, dibattiti) sia scritte (prove strutturate, semi-strutturate).
È stato dato spazio alle verifiche scritte (strutturate e semi-strutturate) in modo da stimolare negli allievi
l’acquisizione di quelle competenze necessarie per affrontare la terza prova scritta dell’Esame di Stato.
La valutazione sommativa emergerà da un’attenta comparazione tra i risultati iniziali, quelli raggiunti in itinere e
quelli finali. I risultati saranno rapportati agli obiettivi programmati, a livello di conoscenze e competenze, e
all’impegno, alla partecipazione e all’interesse dimostrati da ogni singolo alunno.
ARGOMENTI PLURIDISCIPLINARI
Nella selezione dei contenuti il Consiglio di Classe ha individuato i seguenti argomenti pluridisciplinari inerenti
l'area comune e quella professionalizzante:
1.Disabilità, dipendenze e malattie dell'età senile- Servizi Socio Sanitari ed Assistenziali (materie: IngleseCultura Medico Sanitaria e Psicologia Generale ed Applicata)
2. La rete dei servizi integrati ed il ruolo del No Profit - Accreditamento ed Autorizzazione degli Enti
(Diritto-Tecnica Amministrativa)
IL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE
FIRMA
APOLLARO CARMELINA
CASTAGNOLI MANUELA
PATRIZIA
CECCHI STEFANO
D'AMELIO FRANCESCA
GENOVESE STELLA
LO BUE GIUSEPPE
MUNAO' BEATRICE
SERVILLO ANTONIO
TARANTOLA ANDREA
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Annamaria Gabellini
( Firma autografa omessa ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993
Firenze, 15 maggio 2016
ALLEGATI
1.Simulazioni di terza prova svolte durante l'anno scolastico
2.Griglie con Criteri di valutazione della prima,seconda e terza prova, griglia Inglese.
Istituto Superiore “Elsa Morante”
ESAME DI STATO 2015-2016
DIPLOMA OPERATORE DEI SERVIZI SOCIO SANITARI
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
CANDIDATO/A_______________________________________________
Classe 5 sez M
corso serale
Data17/03/2016
Durata della prova: 2,30 ore
Tipologia B /C: quesiti a risposta singola + quesiti a risposta multipla.
Materie:
Inglese
Val._____________
Psicologia Applicata
Val.______________
Diritto
Val.______________
Spagnolo
Val.______________
Valutazione finale____________________
Ad ogni singola domanda a risposta singola sono attribuiti fino a 15 punti secondo i seguenti indicatori :
-
p. 3 per aderenza ai quesiti proposti
p. 6 per correttezza e completezza dei contenuti/ correttezza dei procedimenti di risoluzione degli
esercizi
p. 3 per organizzazione e sintesi delle risposte
p. 3 per correttezza e proprietà linguistica, capacità espressive
Ad ogni domanda a risposta multipla sono attribuiti fino a tre punti x un max di 15
La valutazione finale è ottenuta come media aritmetica tra le valutazioni attribuite nelle singole discipline.
E’ consentito l’uso: del Codice Civile, del dizionario di lingua italiana, del dizionario di inglese,
della calcolatrice.
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ELSA MORANTE”
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO
CLASSE: 5M
DATA: 17/03/2016
MATERIA :
INGLESE
CANDIDATO/A : __________________________________ FIRMA:
RISPONDI AI SEGUENTI QUESITI UTILIZZANDO LE DIECI RIGHE A DISPOSIZIONE.
DESCRIBE A GROUP HOME (COMUNITA’ ALLOGGIO)
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
DEFINE THE REALITY OF THE FACILITIES CALLED “DAY CARE CENTRES” IN ITALY.
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
PUT A CROSS ON THE RIGHT ANSWER:
A) SOCIAL CENTRES
In social centres services are provided by
staff and volunteers
medical staff
volunteers
B) RSA
In a health care home care is provided to elderly
with a high level of dependency
with health mental problems only
with a low level of dependency
C) SOCIAL CENTRES
1) social centres offer the opportunity to bridge the gap between generations
2) all the teachers employed are younger than men and women attending the centre
3) social centres are a residential accommodation
D) HOME CARE SERVICES
Companies and non-profit organisations provide the elderly
only home services
services at home and outside their own home (e.g. shopping)
services only for short terms
E) RSA
- an RSA provides the same care of a nursing home
- an RSA provides the same care of a hospital
- does not provide the specific treatment offered in a hospital
SIMULAZIONE 3ª PROVA ESAME DI STATO
A.S. 2015/2016
PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA
Classe 5ª M
Cognome e Nome________________________________ Data 17/03/2016
INDIVIDUA LA RISPOSTA CORRETTA :
1) Nella psicoanalisi freudiana i meccanismi di difesa sono processi psichici che servono:
□ a)
□ b)
□ c)
□ d)
a soddisfare le richieste di piacere dell'Es
a proteggere la coscienza da contenuti ideativi colpevolizzati o angosciosi
ad introiettare le regole morali imposte dal Super-Io
a formare l'istanza razionale dell'Io
2) Secondo C. Rogers, nella relazione di aiuto il terapeuta deve:
□ a)
□ b)
□ c)
□ d)
autorealizzarsi per aiutare il cliente nel modo corretto
condurre un colloquio direttivo
proporre il metodo delle libere associazioni e analizzare l’eventuale transfert
creare le condizioni affinché il cliente riesca ad attuare un processo decisionale e
autonomo
3) In psicologia, i bisogni vengono definiti come:
□ a)
□ b)
□ c)
□ d)
stati d’animo che sorgono in mancanza di uno stimolo ambientale
spinte interiori che ci inducono all’azione e che orientano il comportamento di un
individuo verso una determinata meta
una risposta psicofisica legata a stimoli ambientali
un’esigenza biologica dell’organismo in grado di produrre comportamenti atti a
colmare una situazione di mancanza
4) Nella sua teoria A. Maslow afferma che il senso di appagamento di un bisogno di livello superiore è
possibile solo quando:
□ a)
□ b)
□ c)
□ d)
i bisogni di livello inferiore vengono ignorati
l’individuo soddisfa i bisogni che in altri contesti potrebbero non essere avvertiti
come tali
i bisogni di livello inferiore vengono adeguatamente soddisfatti
l’individuo modifica i bisogni di livello inferiore
5) Secondo gli studi della psichiatra E. Kübler-Ross le cinque fasi tipiche, che l’individuo attraversa
nell’esperienza del morire a causa di una malattia ad esito infausto, sono nell’ordine:
□ a) negazione, rabbia, depressione, rimozione, regressione
□ b) negazione, rabbia, patteggiamento, depressione, accettazione
□ c) rimozione, rabbia, depressione, patteggiamento, accettazione
□ d) rabbia, negazione, depressione, patteggiamento, accettazione
RISPONDI ALLE DOMANDE NELLO SPAZIO DATO:
1) Spiega il significato della seguente affermazione: “Come teoria della personalità, l’elaborazione di S.
Freud verte sul principio fondamentale secondo cui esiste una parte nascosta della psiche umana,
dotata di grande dinamismo e capace di influire notevolmente sul comportamento manifesto, sia
normale sia patologico”.
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2) Illustra quali abilità, valori e principi deontologici dovrebbe possedere l’operatore socio-sanitario
nell’esercizio della sua professione.
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ISTITUTO SUPERIORE STATALE “ELSA MORANTE”
SIMULAZIONE 3ª PROVA ESAME DI STATO A.S. 2015/2016
PRUEBA DE ESPAÑOL
¿Qué puede hacer una empresa por los futuros jubilados?
La preocupación por los jubilados es cada vez mayor en la sociedad y aunque las empresas están cada
vez más sensibilizadas, debería aumentar esta atención. Hay organismos y compañías que ofrecen a las
personas que van a jubilarse la posibilidad de recibir asesoría y orientación psicológica por parte de
profesionales especializados para adaptarse a esta nueva situación. Estos programas son muy útiles para
acercar la nueva realidad a los trabajadores. La orientación para la jubilación consiste en el desarrollo de
una serie de iniciativas que favorezcan la adaptación de los trabajadores a la nueva situación. El proceso
debe ser dirigido por un psicólogo orientador especializado en procesos de jubilación y es de gran valor
para favorecer la vivencia de este tránsito vital con éxito. El asesoramiento fundamental trabaja la actitud
que debe tener la persona para abordar esta etapa satisfactoriamente. Implica una revisión de vivencias,
conocimientos acumulados, experiencias, y roles desempeñados como profesional a lo largo de los años.
A partir de ahí se trabaja con la persona el sentimiento de pérdida que hace, en muchos casos, que esta
etapa sea percibida como negativa. En las sesiones de orientación, también se planifica la nueva etapa
desde las motivaciones y potencialidades del sujeto. La orientación consiste en una serie de sesiones
periódicas individuales y, si es posible, también grupales donde se trabajan miedos, incertidumbres y
pérdidas para que la persona, a partir de su trabajo de reflexión personal y de la puesta en común, vaya
identificando quién es, independientemente de un cargo o una función profesional y qué hacer con la
gestión del tiempo en esta nueva etapa libre de horarios y actividades fijas.
1. Marca la asociación correcta en cada caso.
1. ¿Favorecen algunas empresas la jubilación de sus trabajadores?
a Unas empresas favorecen consultas y consejos con especialistas
b Unas empresas están cada vez más sensibilizadas, pero debería aumentar esta atención hacía los
jubilados
c Unas empresas tampoco tienen programas por los trabajadores que se van jubilando.
2. ¿Muchos trabajadores jubilados perciben su nueva etapa de vida de manera negativa?
a Unos jubilads se encuentran aislados y viven con inquietud esta etapa.
b Unos jubilados no perciben la jubilación como perjudicial para su vida.
c Unos jubilados piensan que su vida va a ser una pérdida de tiempo y no quieren hablar con
profesionales
3. ¿Las sesiones de orientación psicológicas para los recién jubilados son grupales?
a En las sesiones grupales nunca se tratan temas personales con los demás
b Las sesiones de grupo son una opción para hablar de desasosiegos e inseguridades y privación
c Las sesiones son individuales y casi nunca son grupales
4. ¿Qué implica la consulta más importante del los programas de orientación para jubilados?
a Reconocimiento de miedo y incertidubmre y pérdida de peso
b Reconocimiento de nuevas motivaciones profesionales y emotivas
c Reconocimiento de las tareas profesionales previas y transformación positiva del dolor de su ausencia
5. ¿Por qué los programas para jubilados son importantes?
a Porque permiten a los jubilados relacionarse con un estado existencial desconocido
b Porque aseguran a los jubilados alejarse de una nueva edad de ellos mismos
c Porque permiten a los jubilads relacionarse con una nueva etapa de sesiones de orientación
2. Producción escrita
a. ¿Por qué la vejez se está convirtiendo en un problema para las generaciones futuras?
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b. ¿Por qué la crisis económica resalta el papel de los abuelos en la familia?
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ISTITUTO SUPERIORE STATALE ELSA MORANTE
ESAME DI STATO DIPLOMA OPERATORE SERVIZI SOCIO SANITARI
– SIMULAZIONE TERZA PROVA A.S. 2015-2016
QUESITI DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIALE
NOME STUDENTE ___________________CLASSE____________________DATA_____
RISPONDERE AI SEGUENTI QUESITI, NELLO SPAZIO INDICATO DALLE RIGHE:
1. CHE COSA HANNO IN COMUNE LE SOCIETA' DI PERSONE?
2. QUALI SONO LE CONDIZIONI CHE IDENTIFICANO UNA SOCIETA' COOPERATIVA A
MUTUALITA' PREVALENTE?
DOMANDA N______:
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DOMANDA N______:
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INDIVIDUA LA RISPOSTA CORRETTA TRA LE QUATTRO INDICATE PER LE
SEGUENTI DOMANDE,
1) PER UNA SOCIETÀ IN NOME COLLETTIVO
ESSERE IRREGOLARE SIGNIFICA:
A) ESSERE GIURIDICAMENTE INESISTENTE
B) UNA SOCIETÀ ILLECITA
C) ESSERE SOGGETTA NEI RAPPORTI CON I TERZI ALLE NORME DELLA SOCIETÀ SEMPLICE
D) NON POTER SVOLGERE ATTIVITÀ COMMERCIALE
2)
LA RAGIONE SOCIALE :
A)
È IL MOTIVO PER CUI SI
COSTITUISCE UNA SOCIETÀ SEMPLICE
B)
È L’OBIETTIVO CHE SI DANNO I
SOCI
C)
È IL NOME DELLE SOCIETA’ DI
PERSONE
D)
E’ LA RAGIONE CHE TIENE
INSIEME I SOCI
3) IL PATTO LEONINO:
E)
E’ VALIDO SE CONCORDATO TRA
I SOCI
F)
G)
E’ SEMPRE NULLO
RAPPRESENTA LA POSSIBILITA’
DI DIVIDERE MEGLIO GLI UTILI IN PROPORZIONE ALLE ATTIVITA’ SVOLTE
H)
E’ UN PARTICOLARE TIPO DI
PATTO PREVISTO NELLO STATUTO
4) .
E ' UNA CARATTERISTICA COMUNE AI SEGNI DISTINTIVI DELL'AZIENDA
A) L'AVVIAMENTO
B) LA REGISTRAZIONE
C) LA NOVITÀ
D) L'INDUSTRIALITÀ
5) NELLE SOCIETÀ “MUTUALISTICHE” :
A) IL CAPITALE DEVE ESSERE BEN DEFINITO NELL'ATTO COSTITUTIVO
B) VALE IL PRINCIPIO DELLA PORTA APERTA CHE PREVEDE LA LIBERTÀ DI INGRESSO DI NUOVI SOCI
C) CI POSSONO ESSERE ANCHE SOLO DUE SOCI
D) OGNI SOCIO HA DIRITTO A PIÙ VOTI IN PROPORZIONE ALLE SUE QUOTE O AZIONI
Istituto Superiore “Elsa Morante”
ESAME DI STATO 2015-2016
DIPLOMA OPERATORE DEI SERVIZI SOCIO SANITARI
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
CANDIDATO/A_______________________________________________
Classe 5 sez M
corso serale
Data 26/04/2016
Durata della prova: 2,30 ore
Tipologia B : quesiti a risposta singola + quesiti a risposta multipla.
Materie:
Inglese
Val._____________
Psicologia Applicata
Val.______________
Diritto
Val.______________
Tecnica Amministrativa
Val.______________
Valutazione finale____________________
Ad ogni singola domanda a risposta singola sono attribuiti fino a 15 punti secondo i seguenti indicatori :
-
p. 3 per aderenza ai quesiti proposti
p. 6 per correttezza e completezza dei contenuti/ correttezza dei procedimenti di risoluzione degli
esercizi
p. 3 per organizzazione e sintesi delle risposte
p. 3 per correttezza e proprietà linguistica, capacità espressive
La valutazione finale è ottenuta come media aritmetica tra le valutazioni attribuite nelle singole discipline.
E’ consentito l’uso: del Codice Civile, del dizionario di lingua italiana, del dizionario di inglese, della
calcolatrice.
–ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ELSA MORANTE
ESAME DI STATO 2015-2016 OPERATORE DEI SERVIZI SOCIO SANITARI CORSO SERALE
SIMULAZIONE TERZA PROVA– MATERIA: DIRITTO E LEG. SOCIO SANITARIA
Nome studente______________________ classe__________
RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE NELLO SPAZIO INDICATO DI 10 RIGHE:
1. SPIEGA LA DIFFERENZA TRA NULLITA’ E ANNULLABILITA’ DEL CONTRATTO
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2. CHE COSA SI INTENDE PER “TERZO SETTORE” E SULLA BASE DI QUALE PRINCIPIO
COSTITUZIONALE OPERA IN COLLABORAZIONE CON GLI ENTI LOCALI?
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3. SPIEGA CHE COSA SI INTENDE PER AUTONOMIA PATRIMONIALE DEGLI ORGANISMI COLLETTIVI E
ILLUSTRA LA DIFFERENZA TRA AUTONOMIA P. PERFETTA ED IMPERFETTA
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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ELSA MORANTE SIMULAZIONE DELLA TERZA
PROVA DELL’ESAME DI STATO
CLASSE: 5M
DATA:
MATERIA:
INGLESE
CANDIDATO/A:
FIRMA:
RISPONDI AI SEGUENTI QUESITI UTILIZZANDO LE DIECI RIGHE A DISPOSIZIONE.
1) DEFINE THE REALITY OF THE FACILITIES CALLED “SOCIAL CENTRES
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2) DESCRIBE PARKINSON’S DISEASE
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3) DESCRIBE THE REALITY OF “HOME CARE SERVICES” IN ITALY
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SIMULAZIONE 3ª PROVA ESAME DI STATO – A.S. 2015/2016
PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA Classi 5ª M serale
Cognome e Nome__________________________________Data
1) Illustra le divergenze teoriche che emergono dal confronto tra la Psicologia analitica di C. G.
Jung e la Psicoanalisi di S. Freud.
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2) Descrivi i cambiamenti psicologici, cognitivi e sociali che si osservano nella vecchiaia.
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3) Spiega cosa si intende per “Sindrome da alienazione parentale”, precisando quali sono le tecniche
adottate dal genitore alienante e le conseguenze che esse provocano nel minore.
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Simulazione Terza Prova Esami di Stato – Classe 5 M SERALE
TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE
Cognome_________________________
Nome______________Data: 26/04/2016
RISPONDI ALLE DOMANDE NELLO SPAZIO DATO DI 10 RIGHE
1) Il signor Giuseppe Rossi, impiegato presso un’impresa con meno di 15 dipendenti, percepisce nel mese
di marzo 2016 una Retribuzione Lorda di € 1700, di cui € 100 riguardano l’Assegno per il Nucleo
Familiare ed € 80 il Credito art. 1 D.L. 66/2014.
Supponendo che al signor Rossi spettino detrazioni d’imposta per € 120, calcolare la Retribuzione Netta
relativa al mese di marzo (netto in busta).
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2) Il part-time: caratteristiche e tipologie
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3) Elementi fissi ed elementi accessori della retribuzione
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