Document 7646186

Download Report

Transcript Document 7646186

Famiglia ORTHOMYXOVIRIDAE

Generalità

• •

Virus responsabili negli animali e nell’uomo di infezioni acute, generalmente respiratorie e altamente contagiose denominate Influenza Suddivisi in 3 generi

Influenza virus A e B

Influenza equina

Influenza suina

Influenza aviare

– –

Influenzavirus C Thogoto-like viruses

1

Eziologia Caratteristiche morfologiche

– Virus di forma sferica o pleomorfa , bastoncellare o filiforme – Diametro 80-120nm , filamentose alcuni micron le forme – Provvisti di envelope con proiezioni glicoproteiche – HA (Emoagglutinina) – Attivata da proteasi cellulari si lega a recettori cellulari contenenti acido sialico, e permette la fusione

dell’envelope

con la membrana cellulare – NA (Neuraminidasi) – Dopo che il virus si è legato alla cellula sensibile, la NA scinde il recettore cellulare aprendo una breccia nella membrana cellulare – Capside a simmetria elicoidale – RNA suddiviso in 8 segmenti 2

Resistenza ad Agenti Fisici e Chimici

Sensibili ai solventi dei lipidi e ai detergenti anionici, cationici e neutri

Labili a pH 5 e a 56°C

Inattivati da formaldeide, b-propiolattone, raggi UV e raggi gamma

3

Caratteristiche antigeniche • Suddivisi in sottotipi e varianti in relazione a specificità antigene di HA e NA •

Si conoscono 16 HA e 9 NA

Minime sono le reazioni crociate tra i diversi sottotipi

Gli antigeni HA e NA vanno incontro a variazioni di diversa entità

Antigenic drift

(deriva antigenica) • Comporta variazioni degli antigeni H e N nell’ambito dello stesso sottotipo con comparsa di varianti in seguito a mutazione di uno o alcuni aminoacidi •

Antigenic shift

(salto antigenico) • Comporta la sostituzione totale di HA o NA con comparsa di nuovi sottotipi in seguito a fenomeni di ricombinazione e sostituzione genica 4

23 5

Ciclo di Replicazione

Adsorbimento Penetrazione Svestimento Replicazione Assemblaggio Liberazione 6

Nomenclatura

• Si basa sul tipo di conformazione antigenica superficiale del virus –

A/Tokio/3/67(H2N2)

A/equi/Prague/1/56 (H7N7)

A/Turkey/England/50-92/91 (H5N1)

7

INFLUENZA EQUINA

Malattia respiratoria altamente contagiosa, a decorso acuto ed esito benigno caraterizzata da febbre, tosse persistente e ipertermia Virus Tipo A Emoagglutinante Recettivi cavalli, asini e muli di tutte le età La malattia prevale nei soggetti giovani e nei cavalli sportivi Replica su embrione di pollo e colture cellulari di origine diversa ECP caratterizzato da sincizi e inclusioni citoplasmatiche eosinofile Nel cavallo sono noti 2 sottotipi

H7N7 – H3N8

8

Epidemiologia

Responsabile in passato di gravi pandemie Nel 1956 (1 ° isolamento) grave pandemia in Europa (H7N7) Nel 1963 (2 ° isolamento) grave pandemia in USA (H3N8) Malattia diffusa su scala mondiale con andamento stagionale (autunno – inverno) H3N8 rappresenta il sottotipo dominante mentre H7N7 provoca infezioni sub-cliniche e viene isolato raramente

Modalità di trasmissione

Trasmissione aerogena per inalazione di aerosol contaminato Possibilità di trasmissione con l’accoppiamento (isolato dal seme) Trasmissione indiretta (ruolo importante svolto dagli automezzi contaminati) 9

Patogenesi

Porta d’ingresso App. respiratorio

Adesione e replicazione nelle cellule della mucosa nasale, faringea, tracheale e bronchiale

Degenerazione e necrosi cellulare, desquamazione e occlusione dei passaggi aerei Reazione infiammatoira con iperemia, ispessimento della parete, infiltrazione leucocitaria, trombosi capillare, edema ed essudazione Presenza di virus ad alto titolo nell’espettorato Raramente si osserva viremia

10

Sintomi e lesioni

Periodo d’incubazione 1-3gg

Esordio improvviso con comparsa di febbre che persiste per circa 3gg

Rinite catarrale e scolo nasale sieroso e poi mucoso

Tosse profonda inizialmente secca e poi produttiva che dura 1-3sett, dispnea

Laringotracheite e bronchite

• •

Depressione, dolori muscolari, aumento di volume dei linfonodi della testa Fotofobia, lacrimazione e protrusione della congiuntiva

Secrezione oculare mucopurulenta e opacamento corneale

Decorso in 2-10gg e convalescenza di 1-3 settimane

Possibili infezioni batteriche secondarie

Bronchiolite con essudato sieroso e mucoide nel lume dei bronchioli

Nelle forme letali si osserva edema polmonare, broncopolmonite,

11

pleurite, miosite necrotizzante e miocardite interstiziale

Diagnosi

DIFFERENZIALE Malattia respiratoria ad alta diffusibilità che coinvolge animali di tutte le età Insorgenza improvvisa dei sintomi e mortalità nulla nei casi non complicati *EHV-1 - EHV-4 Rinopolmonite – Aborto virale Sindrome respiratoria a carattere diffusivo nei giovaniElevata attitudine abortiva di EHV-1 in giumenteRare le forme neurologiche

Di laboratorio Isolamento e Identificazione

da

Materiale patologico

:

secrezioni nasali e faringee (tampone)

Inoculazione su uova embrionate o colture cellulari

12

Identificazione mediante HA/IH, AGID, SN, ELISA

Profilassi •

Sanitaria

– Mantenimento di elevati standard igienici – Evitare i fattori stressanti e immunodepressivi – Accurata disinfezione dei mezzi di trasporto – Isolamento degli animali di nuova introduzione per circa 10gg – Porre particolare attenzione agli indumenti, utensili e ricoveri

Immunizzante= VACCINAZIONE

– Utilizzati

vaccini inattivati

contenenti entrambi i sottotipi virali – – (

Bivalenti: H7N7 e H3N8

)

Emulsionati in idrossido di alluminio e oli minerali

– 2 interventi a distanza di 3-12sett all’età di 6mesi e ripetuti annualmente negli adulti.

Tramite iniezione e controllo della reazione vaccinale

13

INFLUENZA SUINA

H1N1 - H3N2

Malattia acuta febbrile altamente contagiosa , caratterizzata da insorgenza improvvisa , sintomi esclusivi a carico dell’apparato respiratorio , elevata morbilità e rapida guarigione. Mortalità inferiore al all’1% Virus Tipo A Emoagglutinante

Recettività :

Suino uomo-avicoli

Replicano su embrione di pollo e colture cellulari di suino, pollo e uomo. Non determina mortalità embrionale ed ECP

Malattia sostenuta dai sottotipi H1N1 e H3N2 (forse di origine umana)

• H1N1 risulta antigenicamente stabile – In seguito a

drift

antigenico nel 1979 si sono evidenziate 2 varianti “europea” e “americana” che presentano immunità crociata – Correlazioni antigeniche sono state evidenziate con alcuni stipiti isolati dall’uomo e dai volatili • H3N2 è antigenicamente omologo a quello derivato dall’uomo e dai volatili

Epidemiologia

Il suino è il principale serbatoio dei virus H1N1 e H3N2

H1N1 segnalato per la prima volta nel ’18 in USA contemporaneamente alla pandemia di “spagnola” le 2 malattie sono state causate da virus H1N1 strettamente correlato

Si ipotizza H1N1 sia uno stipite suino adattato all’uomo, a sua volta derivato da stipiti aviari

H3N2 isolato per la prima volta nel 1968 nell’uomo a Hong Kong e l’anno successivo nel suino

• •

Rimasto antigenicamente stabile nel suino È scomparso nell’uomo nel ’75

15

I focolai di influenza suina compaiono in seguito all’introduzione di nuovi soggetti con infezione asintomatica Il virus successivamente persiste nel gruppo e la malattia si ripresenta ciclicamente Fattore scatenante è rappresentato dalle basse temperature e dalle ampie escursioni termiche giornaliere Focolai si presentano contemporaneamente in più allevamenti posti anche a notevole distanza e non collegati tra loro La trasmissione avviene per inalazione di virus presente nelle secrezioni respiratorie degli individui infetti o malati La conservazione in natura è assicurata dalle infezioni asintomatiche che si verificano durante tutto l’arco dell’anno e dai soggetti guariti che eliminano il virus anche per 3mesi p.i.

16

Patogenesi

Adesione e replicazione nelle cellule della mucosa respiratoria

Porta d’ingresso App. respiratorio Degenerazione, necrosi, desquamazione cellulare e alterazione della attività fagocitaria Non si osserva viremia Reazione infiammatoira con iperemia, ispessimento della parete, edema ed essudazione Possibile insorgenza di infezioni batteriche secondarie

17

Sintomi

Periodo d’incubazione 1-3gg • La malattia inizia con

sintomi respiratori in pochi soggetti

per poi diffondersi rapidamente all’intero effettivo •

Insorgenza improvvisa

con

febbre elevata

accompagnata a

sintomi movimento, generali

:

prostrazione, anoressia difficoltà di rigidità muscolare e dolorabilità muscolare ed articolare

• in 2°-3° giornata compaiono

Sintomi respiratori

:

scolo oculo nasale sieroso, respirazione affannosa e tosse profonda

• Morbilità elevatissima (oltre 90%) • Decorso di una settimana ed esito in guarigione salvo complicazioni • Mortalità dovuta a complicazioni batteriche-carenze igienico sanitarie 18 • Si possono osservare infezioni asintomatiche (vedi 10% morbilità)

Lesioni

• Iperemia della mucosa faringea e laringotracheale che appare rivestita da essudato denso • Ostruzione dei piccoli bronchi che conduce ad atelectasia polmonare • Aree di epatizzazione rossa ed aree enfisematose polmonari • Edema e aumento di volume dei linfonodi cervicali, bronchiali e mediastinici 19

Diagnosi Clinica

Malattia acuta febbrile a rapida insorgenza di natura respiratoria

Di laboratorio

Isolamento e identificazione virus

Materiale patologico: secreto nasale (tampone)

Isolamento su colture cellulari o uova embrionate di pollo

Identificazione mediante AGID, FdC, HA/IH Sierologia HA/IH

20

Profilassi Sanitaria

– Mantenimento di elevati standard igienici – Evitare i fattori stressanti e immunodepressivi (mangimi-aflatossine) – Isolamento degli animali di nuova introduzione (quarantena e controlli) – Accurata disinfezione degli ambienti dei mezzi di trasporto e attrezzature

Immunizzante

• Vaccini inattivati ( mono e bivalenti per H1N1e H3N2) • Somministrati a suinetti dopo le 10settimane di vita, con richiamo dopo 3 sett • Protezione fino al 9° mese 21

Test di Emoagglutinazione (HA) e di Inibizione dell’Emoagglutinazione (HI) per Virus Emoagglutinanti

Componenti che interagiscono nel test 22

23

24

25

26

27

28

29

INFLUENZA VIRUS TIPO A 1 2 3 4 Emoagglutinina 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Uomo Equino Suino Aviare * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * Uomo Equino Suino Aviare 1 Neuroamminidasi 2 3 4 5 6 * * 7 8 9 * * * * * * * * * * * *

30

*

Circolazione dei virus dell’Influenza A negli uomini nell’ultimo secolo

H1N1 H1N1 Influenza Spagnola H2N2 Influenza Asiatica H3N2 Influenza Hong Kong 1918 1957 1968 1977 ?

Serbatoi di Influenza A Ag drift Ag shift 16 HA subtipi 9 NA subtipi

31

Influenza Pandemics of the 20 th Century -

David K. Shay (Influenza Branch- National Center for Infectious Diseases-Centers for Disease Control and Prevention

I vari sintomi nel decorso clinico della sindrome influenzale 39.4

38.8

38.3

37.7

37.2

Giorni dall’inizio della malattia

Raffredore-Rinite Mal di gola Mialgia Cefalea Tosse Inappetenza Astenia 0 1 2 3 4 5 6 7 8 I vari sintomi nel decorso clinico del raffreddore 39.4

38.8

38.3

37.7

37.2

Giorni dall’inizio della malattia

Rinite Mal di gola Mialgia Cefalea Tosse Inappetenza Astenia 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

32

I vari sintomi nel decorso clinico della sindrome influenzale 39.4

38.8

38.3

37.7

37.2

Giorni dall’inizio della malattia

Raffredore-Rinite Mal di gola Mialgia Cefalea Tosse Inappetenza Astenia 0 1 2 3 4 5 6 7 8 I vari sintomi nel decorso clinico del raffreddore 39.4

38.8

38.3

37.7

37.2

Giorni dall’inizio della malattia

Rinite Mal di gola Mialgia Cefalea Tosse Inappetenza Astenia 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

33

Segni e sintomi predominanti dell’ influenza aviaria nell’uomo

• • • • • • •

Febbre (>38°C) Dispnea Infiltrati polmonari Tosse (anche produttiva) Diarrea Faringodinia Linfopenia

34