Documento divulgativo INVALSI

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Transcript Documento divulgativo INVALSI

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La valutazione esterna delle scuole iil trtalia:
a cosa serye, com'è realizzata?
A cura della Ccnferenza per il coordir.ramer':lo lunzici.::ale
del Sistema nazionale di valutazione
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Iebbraio 2016
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Sommario
La
Conferenza per il coordinamento funzionale delsistema nazionale dival
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2.
3.
4.
5.
6.
7,
8.
Quali elementi di qualita sono considerati per la valutazione della
Come è utilìzzato il Rapporto di autovaluta2ione elaborato dalla scuola
...''.'''.''''''..''..''...''.,''..'..''.''
8
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9
Chi valula le scuole?....................................
Come sono individuate le scuole da valutare?......................,................
Come sisvolge la visita divalutazione esterna?.....................................
,.,,.......................... 10
Come sono valutate le scuole?,,..,,,..,,..,
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Cosa succede dopo la visita
1L
divalutazione?.
vra rppolito Nievo,:15 - 00153 Roma , tet. 06 941851
,
Mailr protocot,o@ióvatsi.it;
wwr. nlalsi.it - c,f, 920004505a2
; protololao-r.valsì@legdlmail,ll
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Í,a Conferenza per il rcordimmenta funzi n.tte del sistentg:
nazionqle di valutazione
Dal9 novembre del 2015 è stata istituita la Conferenza per il
to funzionale del sistema
nazionale divalutazione - che, perbrevità, verrà d'ora inavanti chiamata "Conferenza" - composta dai
seguenti membri: iÌ Presidente dell'INVALSI, Prolssa Anna MaraAjeÌlo,
la presiede, il Presidente
dell'ÌNDIRE, prof. Giovanni Biondi e il rappresentante del contingente i
dott. Giancarlo Cerini.
La Conferenza è un organo dÍ coordinamento previsto dal Regolame to del sístema nazíonale dí
valutazíone (DPR80 /2013J e he ì seguenti compitir
1,
adottare, su proposta dell'lNVALSl,
valutatiye deÌÌe scuole;
2.
formulare proposte aÌ Ministro dell'lstruzione, dell'Univers tà e della Ricerca ai fini
dell'emanazione dei seguenti atti:
a. la direttiva triennale che individua le p riorita strategiche
valutazione del sistema
educativo di istruzione nonché i criteri per assicumre 'autonomia del conlingente
i protocollj di valutazione e il programma delle visite
ispettivo e per la valorizzazione deÌ ruolo deÌle scuole nel processo di autovalutazionej
b. le linee guida, da adottare d'intesa con la Conferenza
cata Stato / Regioni e con il
Ministero del Lavoro, per l'individuazione delle priori strategiche e Ìe modalità di
valutazione deÌ sistema di istruzione e
e prcfessionale.
Nel complesso sistema di valutazione delle scuole la Conferenza ru
senta du[que l'organismo
preposto aÌ coordinaùento dei tre soggetti che lo compongono - Ì'lNV
l, Ì'INDIRE e il Contingenle
ispettivo - e, in particolare, all'adozione degli strumenti di lavoro ne sari affinché la valutazione
esterna delle scuole sia effettivamente orientata al miglioramento delÌe cuole e sia caratterizzata da
procedure corrette, imparziali e uniformi sututto ilteuitorio nazionale.
IÌpresente documento è statovoluto daÌla Conferenza per dare una pri
informazione pubblica degli
scopi e delle modalità di conduzione della valutazione est€rna delle scuo
Ai lavori della Conferenza è data pubblicità in un'apposita sezione del to istituzionale dell'lnvalsi
Le
{Area "Valutazione delle scuole", sezione "
determinazioni della Conferenza sono riassunte in un documento di
si delle decisioni.
vÉ rptoi'lo N,.vo/
35
00153 Róma - rel. 06 941851 - l.lail: protocoÌloGrinvalsi. r,
wwú,invalsi.ir - c.f. 92ú00450582
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lntradwzíone
Queslo dor umento presenta gli scopi e le modalila di arluatione
partire dalla primavera 2016, interesserà un certo numero di isti
territofio nazionale per estendersi progressivamente negli anni futuri,
valutazione esterna, che, a
scolastiche su tutto il
Il documento si rivolge a tutte Ìe componenti della scuola: al personale
personale ATA ecc.; ai genitori e alla comunità nella quale la scuola si
misura in cui partecipano al processo valutativo e ne comprendono le fi
mo, dirigenti, insegnanti,
risce; agli studenti, nella
ta e gli scopi.
La valutazione eslerna della scuola si inserisce nel Diil amDio con sto normativo cleterminato
dall'emanazìone del Reaolamento sul .Sistema nazionale di valutazion ín matería di istruzione e
formazione (DPRn.80/ 2013) e dai successivi prowedimenti attuativi, j cui si dbadisce che:
il
Sístema Nazionale di Valutazione valuta l'elncienza e I'efrcacio del sistema educativo di
istruzione e formazíone IDPR n. 80/2013).
La valutazione
è Jinalizzoto
al míglíoramento della qualità dell'
apprendímenti e safà partícolarmente indirizzata:
alla riduzione della díspersione scolastíca e dell'insuccesso scolasti
alla riduzione delle dtfferenze tra scuole e aree geografrche neil
studenti;
al raîorzamento delle competenze di base degli studenti rispetto a
alla valorizzazíone deglí esití a distanza deglí studenti con atten
(Dircttiva n, 11 del 18 settembre 20141.
formativa e degli
-
di apprendímento degli
a situazíone dí
e
all'universitA
partenza;
e
allavoro
Il
procedìmento di valutazione delle Istituzioni scolastìche preved complessivamente 4 fasi:
l'autovalutazione delÌe istituzioni scolastiche, la valutazione estern4 la realizzazione delle azioni di
miglioramento e da ultimo la condivisione, pubblicazione e diffus
dei risultati Èggiunti
[rendicontazione sociale],
Nell'anno scoÌastico 20l4"20l5tuttelescuolehannoawiato il processo autovalutazione utilizzando
come strumento di lavorc una specifica piattaforma messa a disp
ne del MIUR, al termine del
quale ogni scuola ha generato il prop o Rapporto di autovalutazi
ld'ora in avaDti: MV). Nel
corrente anno scolastico le scuole hanno predisposto e stanno attuan
il Piano di Miglioramento
in
avanti
PdM).
[d'ora
La vaÌutazione esterna, fase ulteaiore del procedimento di valutazione,
e condotta su un nìrmero
ristretto di scuole dai nuclei di valutazione esterna ld'ora in avantj: NE
Ilpresente documento illustracome vienesvolta la visita di valutazione e rna, la sua durata, le figure
coinvolte; spiega il modo in cui Ìe interviste a testimoni privilegiati,le vi
agli spazi, gli incontri con
la comunità scolastica contribuiscono a crcare il ouadro della oualità d
scuola; evidenzia come la
valutazione concorra a delineare l'efficacia e la sostenibiÌità del perco
di miglioramento intrapreso
dalla scuola.
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a lppollro Nlevo. 35 - 00153
Ró*r - tel.
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94i851
tvat : protocotlo@inva si.tr,
nwui,invaÌsi.ii - r-t. 9200!450542
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Infine, questo documento rappresenta un elemento di condivisione
reciproche attese fra i tre
pdncipali protagonisti di questa fase: il personale scoÌastico di ogni
le altre componenti delle
comunità scolastiche lgenitori, studenti, operatori esterni, amministra ri locali, ecc.), oggetto delle
visitevalutative, e i NEV.
7. Quali sono
gîi
scapi della valutqziane sterna?
Nell'ambito deÌ Sistema Nazionale di Valutazione [d'ora in avanti: SNq la vaìufazione è orientata al
miglioraùento della scuola: gli esiti deÌla valutazione esterna fornis
aÌle scuole elementi e
indicazioni per la messa a punto,l'attuazione e/o la modifica dei piani miglioramento. Il termine
miglioramento in questo contesto è usato per descrivere ì processi
la scuola intraprende in
un'ottica collaborativa con tutti i soggetti che ne fanno parte per innalz e i livelli di apprendimento
degli studenti, la qualità dell'offerta formativa e l'innovazione deAli am ienti di apprendimento. GIi
esiti della valutazione esterna dovrebbero quindi favorire i
i di dialogo e fiflessione
all'interno della scuoÌa e attivare di conseguenza la parte€ipazione e il cambiamento a tutti i livelli
dell'organizzazione scolastica per poter risponderc efficacemente ai biso i formativi degli studenti.
La valutazione esterna condotta dai NEV ha il compito quindi di app
aspetti dell'organizzazione s colastica e delle priorità sule quali orientare
multi prospettica favo ta anche dal confronto tra la rappresentazi
dire la lettura dei dive.si
miglioramento, in un'ottica
e che la scuola si è data
attraverso l'autovalutazione e quella fomita dai valutatori esterni.
Durante la visita a scuola gli esperti dei NEV non si limitano a esamin
quanto scritto nel RAV, ma
úpercorrono l'intero processo di valutazione, considerando tutte le
e oggetto di valutazione,
tenendo conto di qualsiasi elemento ritenuto rilevante al fine di com
dere Ìa situazione della
scuola.
2.
QuaÍi elementi
v alatazione
di qualità
s'6r?, co
della scuala?
Nel SNV l'autovalutazione e la valutazione esterna condividono lo stes quadro di riferimento. Un
quadro diriferimentoè una cornice all'interno della quale viene rappres tato un determinato aspetto
della realtài definisce in maniera rigorosa e non ambigua il problema, lo ecifica in termini operativi
e ne rende possibile l'osservazione, In questo caso il quadro di
nto è la cornice che lega e
rappresentale diverse dimensioni dellaqualità della scuola oggetto di
utazione e precisa gli aspetti
da osservare e valutare tanto p er le scuole nelprocesso di autovalutazi
quanto per i valutatori nella
fase di valutazione esterna.
La condivisione deÌ quadro di riferimento per il processo di autoval
ione e valutazione presenta
infatti dive.si vantaggi:
Via Ippolito NievÒ,l5 -
larlj3 Rorna tel, 06 !/ru5.1 wwa.
.r!t::.it,
[1ai I protocÒt][email protected],
c,f, 92000450582
prorócoi1Ò.rrvalsr@le9aìmai,it
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il valutato è pienamente consapevole delle aree e degli aspetti
c'è un diaÌogo continuo tra il processo di autovalutazione e q
il rapp orto tra valutato evaìutatoreè facilitato dalla presenza di
Ilquadrc di rifedmento delRAV è caratterizzato da un modello con
Esiti e Processi. Ciascuna dimensione è articolata in specifiche are
individuano gli ambiti di contenuto considerati rilevanti per la valutazi
illustra in modo schematico il quadro di rifedmento],
Di seguito si presentano gli aspetti salienti del quadro di riferime
Inquadramento teorico de1 À.4/ 1 per un approfondimento puntuale.
quali sarà valulato;
di valutazione esterna;
base comune di confronto.
e a
tre dimensioni: Contesto,
Le dimensioni e le aree
e delle scuole (la Figura 1
rimandando al documento
l:'rars,o
Il contesto è inteso come struttura sociale in cui si colloca un interven
educativo. In generale esso
mppresenta un dato strufcumle, non direttamente modificabile dall'azi e educativa, anche se alcune
condizioni di contesto possono essere definite "malleabili", in quanto è
unque possibile provare a
modificarle. Questa dimensione si compone delle aree:
Popolozíone scolastica, che considera la provenienza socio econ
ca e culturale degli studenti
e le caratteristiche della popolazione che insiste sul territorio d
scuola;
Terrítorío e capitale socldle, che pone attenzione alle caratteris
e economiche del teritorio
e alle risorse e competenze presenti nella comunità per la coop razione, la partecipazione e
l'interazione sociale j
Rísorse ecanomiche e materiali, iÍ îelazi)ne aÌÌe fonti di
nto di cui la scuola può
-
usufruire
e alle
strutture
e
infrastrutture scolastiche disponibili;
Rísorse professíonalr, che considera il personale a disposizione.
gsiti
La dimensione degli Esiti si riferisce al successo formativo di ogni
da perseguire nel quadro di
uno sviluppo armonico e integraÌe della persona. Le aree indagate in q
climensione sono:
Ris ltati scolastíci, intesi come successo formativo a breve e medio termine, tenendo in
considera/ione . incidenza d i ripetenze, trasferimenti, abbando
debiti formativi ecc.;
Risultati nelle prove standardizzate nazionali, in cui si guarda la capacita deÌla scuola di
assicunre a tutti gli studenti l'acquisizione dei livelli essenzial di competenza in italiano e
matemaalca;
-
Competenze chíave e di cittadÌnanza, i$ relazione alla capacità
insieme di competenze, anche di natura trasversale, ritenutefo
ella scuola di assicurare un
mentali per l'esercizio della
piena cittadinanza;
Risultati a dístanza, che considera il successo degli studenti nei
lavoro.
sivi percorsi di studio e
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via lprÒl'lo Ni.!r],
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In questa dimensione si considerano quei processi che risultano maggiormente colìegati ai risultati e
quindi ai ljvelli degli apprendjmenti degli studenti e alla loro riuscita scolastìca, Si considerano sja ì
processj connessi all'insegnamento/apprendimento ["Pratiche educàtive e didattiche"J, sia i processi
che awengono ad un livelÌo piùt generale di scuola, compresi quelli che si realjzzano in sinergia con il
terrjtorio e le famiglie ["Pratiche gestionali e organizzative"].
Nell'ambito delle Pratiche educative e didattiche si considerano Ìe seguenti aree:
Curricolo, progettazíone e volutazione, che riguarda la capacità della scuola di proporre un
curricolo aderente alle esigenze del contesto; di progettar.e attività didattiche coerenti con il
curricoìo e di valutare gli studenti utilizzando criteri e strumenti condivisj;
Ambiente di apprendímento, in relazione alla capacità della scuoìa di offrire un ambiente
innovativo, curando gli aspetti organizzativi ltempi, spazi ecc.], metodologici e reìazìonali [es.
clìmal del lavoro d'aulal
Inclusione e diferenziazíone, clìe esamina la capacità deÌla scuola di porre attenzione
all'inclusione degìi studenti con bisognj educativi specjali; dì valorizzare le differenze culturali
e adeguare l'insegnamento aj bisogni formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di
recupero e potenzjamento;
Continuitù e orientamento, jn relazione alle attività che assicu.ano la continuità tra percorsi
scoÌastici e che favoriscono l'orientam ento p ers onale, scolasticoe professionale degli studenti.
Per le Pratìche gestionali e organizzative si prendono in considerazione le aÌee:
Oríentamento strateg ico e organizzazione della s.'U1,/o, in relazione alla capacità della scuola di
-
individLrare le priorità da raggiungere e dj perseguirle dotandosi dì sjstemj dj controllo e
monitoraggio, convogìiando le risorse economiche sulle azioni ritenute p oritarie;
Sviluppo e valorízzazione delle rísorse umane, che indaga la promozione di percorsi lormativi
di qualità, la collaborazione interna e le azioni di valorizzazione del personalej
Integrazione con iL territario e rapporti con le famiglie, che rj9u'aîda la capacità della scuola dj
svoLgere un ruolo propositivo nellapromozione di politiclìe formative territorjali e coinvolgere
ìe famìglie nella delinizione dell'offerta formativa.
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Il quadlo
ferimento individua quattro cdteri generali che rapprese
odentano la riflessione neÌla varie aree di contenuto: equità, partecip
L'equi::a rimanda all'esigenza di garantire a tutti gli sludenti dei livelli
riferisce principalmente alla dimensione degli Esiti.
o
iprincipj trasversali
, qualita
e
che
differenziazione.
enziali di competenze e s!
parleciprzi,rr.r si riferi\ce alla capacità deìla scuola di as5icurare le condizioni affi nché ciascullo
studente della scuola, indipendentemente daÌle situazioni di parte za ldisabilita, provenienz4
difficoltà personali e sociali, indirizzo di scuola o plesso frequentato,
o sezrone ecc.J possa
La
usufruire dei seruizi e degÌi interventi
e
partecipare alle attività della
La quali:à riguarda le caratteristiche delle attivita e dei processi
ti, che do\,Tebbero essere
qualificati dalla presenza di eìementi o aspetti che assicurano Ìa migliore riuscita degli stessì.
djftereîzia?ione conceme la capacita della scuola di modulare in
interventi e Ìe attività a partire dai bisogni e dalle caratteristiche
gruppi di studenti.
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3. Come è utílizzato
Rapporto
el c b or ato dall a scuo la?
era flessibile i processi, gli
e dei singolistudenti e di
di autovalutazione
Nel nuovo SNV il miglioramento della scuola rappresenta la finalità
delle azioni di valutazione.
Tutte le scuole italiane, siano esse statali o paritarie, sono tenute a
re sul proprio operato e a
quale
stendere un Rapporto di autovalutazione [M\,1, documento nel
in icano i propri punti di forza
e di debolezza e individuano Ìe linee di azione peril miglioramento. Qu
rapporto è un documento
centrale Der il successivo Dercorso valutativo,
La valutazione esterna infatti awiene valorizzando
il
ruolo
scuole nel processo di
autovalutazione, L'orientamento al miglioramento e gli obiettivi di
enro individuati dalle
scuole rappresentano dei punti di dferimento imprescindibili per l'azi
di valutazione esterna. La
lettura del RAV ha in primo luogo lo scopo di individuare elementi
citivi che aiutino i valutato
ad orientare la visita a scuola, attraverso la formulazione di domande sp
che che, durante la visita
a scuola, serviranno per ricercare ultetiori evidenze e per approfondire
comprensione di processi,
attivita e punti di vista.
4. Chi valat{À le scucîs?
Le scuole sono valutate da gruppi di
espeti chiamati "nuclei di valutazi
esterna" (NEV). Un nucleo
di valutazìone esterna è composto da tte membri: un dirigente tecnico deÌ MIUR e due valutatori a
contratto, reclutati dall'INVALSI.
Via lppo ilo Nicvo,
35
00153 Roma
le. 06 941851 - r'lailr prólocollroi.valsi
,ww.invdlsi,ir - c,l, 92000450582
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Ìl dirigente tecnico garantisce la legittimità deÌ perco mo valutativo, in vj
del suo profilo istituzionale
e professionale, Egli coordina il NEV, awia e mantiene i contatti con a scuola, gestisce gli aspetti
formali del prccedimento ed è il garante delÌ'intero processo valutati
La presenza del dirigente
tecnico assicura inoltre una competenza specifica relativa agli ambiti
rali e pedagogici oìtre che
agli aspetti giuridici e normativi.
Il secondo membro del nucleo è un esperto che proviene dal mondo dell scuola fdirigente scolastico
o docentel. Nel processo di valutazione si occupa soprattutto delle aree
nnesse ai processi didattici
ed educativi, raccogliendo il punto di vista dei docenti e focalizzandosi ugli aspetti che sono di loro
competenza,
Il terzo membro è un esperto esterno al mondo della scuola, con esp
valutativa o nell'ambito delle organizzazioni fricercatore univemita
nella ficerca sociale e
espeto nell'ambito della
valutazione delle organizzazioî\i ecc,), Gîazie aÌl'esperienza maturata
ìl'utiljzzo degli strumenri di
cerca e nell'analisi e interpretazione dei dati, egli assicura la pres
di competenze di tipo
metodologico e analitico-interpretativo necessarie per lo svolgimento d le visite divalutazione e per
la corretta analisi delle evidenze relative alla scuola.
profili ed esperienze diversi nei NEV assicura
processo valulativo e permette il confronto e l'integ
professionali.
La presenza di figurc con
duÉnte
il
pluralita di punti di vista
tra diverse prospettive
Nelle visite valutative è importante che i NEV e le scuole interagiscano in un'ottica di reciproca fiducia
e trasparenza, mantenendo una relazione positiva e aperta in ogni fas del processo. Sia la scuola
visitata che il nucleo dovrebbero condividere Ìe finalità della valutazio esterna quale contributo al
miglioramento, collaborandopertanto alla migliore realizzazione della
I componenti dei NEV sono consapevoÌi che la visita valutativa potrà
ere efficace in relazione alla
loro capacità diavere un altoliveÌlo di consapevolezza del contestoin cui peralascuo14 mantenendo
una posizione obiettiva, procedendo inun'ottica di dcerca, testando
i e esaminando i dati p ma
di valutare l'istituzione scolastica, prestando attenzione, infine, al pe
coìnvolto nelìa visita
valutativa, alle dÌverse sensibilità, ai ruoli e alÌe funzioni.
Nella restituzione del Rapp orto di valutazione esterna i comp onenti dei N
di un corfronto tra pari con i rappresentanti dell'lstituzione
promìrovono le condizioni
ca, favorendo un djalogo
costruttivo,
5.
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Le scuole che ricevono la visita di valutazione esterna sono individ
campionamento casuale, Con questo sistema tutte le scuole hanno
selezionate, indipendentemente dalle loro caratteristiche.
Vi.
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rl, rr.v.J, 35 - 00153 tto.ra - tel. 06 S41851 - r,laa: a .otocot o@ invatsi. it,
wr{r/.in!àtsi.ir c,i, 92C0C.150582
tramite una procedura di
le probabilità di essere
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l,a procedura di campionamento tiene conto della numerosità dell scuole nelle diverse aree
geografiche del paese [nord est, nord ovest, centro, sud e sud-jsole) del grado di scuola (scuole
primarie
e secondarie
di primo grado, scuoÌe secondade di secondo gra
Anche le scuole paritarie, così come le scuole statali, sono valutate dai N
paritarie sarà visitato nel primo anno di awio della valutazione esterna.
.
Un primo nucleo di scuole
6. Come si syolge lcs visita di valutazíon esterwt?
Il percorso di valutazione esterna è articolato in tre
fasi: prima
visita a scuola il nucleo di
valutazione esternalegge e analizzai documenti e i dati sullascuola e
laùsita di valutazione
esterna; durante la visita il nucleo procede con la raccolta di dati e i
i attraverso interviste,
analisi di documenti e osseryazione degli spazi; dopo la visita il nucleo f
i giudizi sulÌa scuola e
Ìe relative motivazioni, stende il rapporto divalutazione esterna e resti
i risultati alla scuoÌa.
Per conoscere la scuolaprima della visitai valutatod leggono i documenti iù impoftanti prodotti dalla
scuola, con particolare attenzione al Rapporto di autovalutazione
e al Piano delì'offerta
Formativa [PoF o PTOF). Considerano inoltre anche i documenti gestio
e consultano il sito web
della scuola, Questi documenti forniscono nel loro insieme molte nformazioni di dettaglio e
permettono di cogliere la rappresentazione che la scuola offre di se
ll
lvalutatori esaminano inoltre i dati e gli indicatori " disp onibili sulla p ia
offrono una fotografia daÌl'estemo della scuola. I NEV devono con
quella interna presente nei documenti redatti dalla scuola e quella este
orientarc la visita a scuola.
orma online delMÌUR- che
entrambe le prospettive offerta dai dati " al fÌne di
La visita di valutazione esterna ha una duÉta di tre siorni e si aftico di norma in questo modo:
incontro iniziale con il dirigente scolastico,lo staffdi dirigenza e ilnucleo terno di valutazione INIU;
raccolta delÌe evidenze ettraverso interviste individuali e di gruppo e
della documentazione
della scuoÌa; visita e osseryazione degli spazi deÌla scuola; incontro conclusivo con il dirigente
scoÌastico,lo staff di dirigenza e il nucleo interno di !'aÌutazione e breve
unicazione informaÌe sugli
esiti della visita.
L'incontro iniziale è un primo momeùto di confronto durante il quale il EV riassume i puùti di foza
e le aree più deboli riscontrate a partire dalle informazioni dispon ili. I valutatori presentano
brevemente quanto emerco dalla lettura incrociata dei documenti e
dati sulla scuol4 nonché le
considerazioni emerse dallo studio dei dati sui dsultati, chiedeù
se opportuno, uÌteriori
approfondimenti. Nel primo incontro si ilÌustrano inoltre le finalità e
struttura deÌla visita e si
definiscono gli aspetti organizzativi e logistici.
Nel corso dellavisitale intervistehanno lo scopo diindagare
ilpunto di vi
della scuola: il dirigente scolastico e il direttore dei seryizi generali
delle diverse componenti
inistrativi IDSGA]j j docenti
con incarichi organizzativi o con responsabiÌità retdbuite; ì docenti
plinari e di sostegno: il
personale non docente [amministrativo, tecnico e ausiliarioJj gli studenti i genitori.
Via lppc, iLo xicrr, l5 00153 RoúÀ - let. 06 941€51 - r.4ai:: proto.o to@jnvatst. tj FCi protocoiló.ù1!.l.ilòl.gilmail-it
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Accanto alle interviste individuali sono organizzate anche interviste di gruppo, che permettono di fare
emergere la prospettiva della comunità professionale [intervista di gruppo con i docenti] e della
comunità scolastica più ampia (intervista di gruppo con gli studenti, intervìsta di gruppo con i
genitoril.
La visita degli spazi della scuola è svolta al iine di osseruare non solir le strutture e le dotazjoni
disponibili, ma anche iÌ loro utilizzo. In particolare si osservano le aulè, i laboratori, la palestra, la
biblioteca, gli spazj per attività comuni (aula magna, teatro, cortile/giardino, ecc.l.
L'incontro conclusivo è coordinato daì di gente tecnico ed è finalizzato a fornire un prtmo sommarlo
resoconto delle evidenze emerse durante la visita. Il feedback fornìto dal NEV intende mettere in
evidenza da un lato le buone pÉtiche e gli elementi di forza riscqntrati, dall'alÍo gh aspetti
probLematici. Questo incontro rappresenta un prjmo momento infdrmale, che anticipa e non
sostituisce il Rapporto di valutazione esterna che la scuola riceverà fbrmalmente nelle settimane
successive allavisita,
7.
t*me
sono v$lutate le
scx*iel
Sulla base delle evidenze emerse durante la visita il NEV formula un gilÌdizio collegiale per ciascun
ambito oggetto di valutazione. Il giudizio scaturÌsce dal confronto tm i ivalutatori, che esprimono le
loro consìderazioni sulla documentazione esaminata e sugli esiti dqgli incontri con le diverse
componenti scolastiche (dirigenza
e
staft docenti, studentÌ
e famiglie).
Il giudizio valutativo, per cjascuno degli ambìti oggetto di valutazione, donsiste nell'attribuzione del
livello che descrive meglio la s ituazione dellascuola, scelto tra i sette prevlsti dalla s cala divaÌutazione,
da 1 ("situazione molto critica"l a 7 ["situazione ecce]lente").
Ciascun giudizio è motivato esplicitando le evidenze che hanno portirto alla scelta deì livello di
collocazione della scuola. Per ogni area di processo [pratiche educative e gestionali] e per i risuìtati
[voti scolastici, prove standardizzate, risultati nelÌe scuole successive e competenze di cittadinanza) iì
nucleo fornisce un giudizio descrittivo, in cui siano brevemente presentati alla scuola i principali
elementi emersi e i punti di forziì e di debolezza. Nei casi in cui il giudizib sia djflerente da queÌlo che
la scuola si era assegnata nel RAV, il nucleo esplicita chiaramente le mdtivazioni alla base di questa
scelta.
Complessivamente ìl NEV esp me un giudizio sulla coerenza tra il RAY compilato e le priorità e i
traguardi iîdicati, anche in base alle risorse e al contesto della scuola.
S.
e*sc s$scede dopo fa visitn Ci valutsziane?
Al termine della visita è prevista una breve riunione conclusiva nella quàle il coordinatore del nucleo
esprime alcune impressioni generali sr la visita focaìizzando, anche coh esempi, gli aspettj positivi
ì:'i::']r.rra.,'l:.,.r,rar.lll53rlnaa rel,06!11651 .- r.4ai:: p:.toccrlo@tnrarst..'r
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rilevati e evidenziando gli eventuali aspetti che hanno destato qualche erylessità ["comunicazione
informale di fine visita"l, La comunicazione di fine visita avrà
riservato e si rivolgerà
esclusivamente al diriqente scolastico e ai
memb
del suo staff.
Dopo la visita valutativa il NEVredige un Rapporto di valutazione e
Il rapporto contiene i giudizi su ciascuna area oggetto divalutazione, esp
divalutazione, nonchéle motivazioni per ciascun giudizjo. Lascuola pe
proprio piano di miglioramento tenendo conto dei giudizi contenuti nel
(RVEI e lo inviaalla scuola.
attraverso delle rubriche
o progetta in autonoùia il
pporto.
Dopo avere steso iIRVE uno deivalutatori - generalmente iÌ dirigentetec ico oppure l'esperto interno
al mondo della scuola - torna a scuola per Dresentare i risultati della val
ne. Questa restituzione
avviene successivamente aÌl'invio del RVE e doDo che la scuola ha Dotut visionarlo ed eventuaÌmente
commentarlo.ln questomodo si creanole condizioni affinché i partecip
possano confrontarsi in un clima di apertura e reciproco ascolto.
rappresénla u"r momento di ulleriore confionfo con la comunità sc
di dialogare e riflettere insieme sugli aspetti da migliorare a patirc
un'ottica formativa.
ti all'incontro di restituzione
a restituzione in
presenza
sopmttutto la finalita
esiri della valutazione, in
che ha
Gli incontri di restituzione hanno la finalità di favo re una
one convincente tta la fase
diagnostica della valutazione esterna e quellapiù operativadell'i
ione degli obiettivi del PdM.
Questa finalità è perseguita nella consapevolezza che valulazione e sup rto al miglioramento sono
compiti djversi e che l'implementazione del miglioramento ricad all'interno delÌ'autonomia
scolastica,
Nell'incontro il valutatore dedica una speciale attenzione ad argome
esterna che si discostano dai giudizi di autovalutazione, nonché a
priorità di miglioramento individuate.
valutazione
insieme alÌa scuola sulle
Concretamente, la restituzione awiene nel contesto di un dialogo nel qu
sono commentati individuando possibili connessioni tra lo sviluppo di
sul funzionamento scolastico, oppure presentando casi nei quali critici
i risultati della valutazione
consuccesso, illustrando buone pratiche utilizzate in altri contesti nazi
indicazioni per approfondire tematiche specifiche e cosìvia.
Via lp9olito
i\iev3,l5 - lllJ3 Roma lcl, 06 94rE51 protocollo€rìnvalsl,itj
t*rú.lnvalsi.it c.i,''lail:
92000450582
i giudizi di
fici processi e ie ricadute
simili sono state affTontate
li o internazionali, fornendo
i prot!.rll..:.1!.1:i(òlegalmai .ir
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