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SALERN
GRANATA
PERIODICO SPORTIVO - ANNO V - NUMERO 12 - Sabato 6 Febbraio 2016 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Il Commento del direttore
Torna il mister dei record per salvare la Salernitana
Alessandro FERRO
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T
occa al mister che l’ha conquistata salvare la serie B. La missione
non è semplice ma neanche
impossibile guardando la classifica e il
sestultimo posto distante tre punti. Il
ritorno di Leonardo Menichini sulla
panchina della Salernitana è l’ultima
mossa di Lotito per cercare di raddrizzare la baracca. Vincenzo Torrente
lascia dopo i 23 punti conquistati in 24
giornate per una media inferiore al
punto a partita. Poco, troppo poco, pur
considerando le oggettive difficoltà che
ha dovuto affrontare l’allenatore cetarese sin dall’inizio.
A partire dal ritiro, svolto con un organico largamente incompleto, passando
per una squadra allestita male, senza
dimenticare le numerose difficoltà nella
gestione di alcuni elementi. Torrente
doveva fare di più. Il grande impegno
che ci ha messo (anche da salernitano)
non è bastato e probabilmente paga
anche per aver detto troppi “sì”, per
aver accettato quasi ogni cosa pur non
condividendo le idee degli altri.
L’ormai ex allenatore della Salernitana
non è riuscito a dare un’idea di gioco
alla squadra e neanche un’identità. E
così Lotito, dopo i tentennamenti delle
scorse settimane, ha optato per il
cambio, richiamando Menichini e
rispedendo al mittente le proposte di
altri allenatori. Il patron lo conosciamo,
quando decide di andare per la sua
strada è difficile che cambi idea. La
scelta di richiamare Menichini ha
suscitato reazioni contrastanti a
Salerno.
Positive in chi ricorda la promozione
dell’anno scorso dalla Lega Pro condita
da una serie di record. Negative in chi
pensa che il tecnico di Ponsacco non
foto: Ianuale
sia la persona giusta alla luce proprio di
quanto successo nella passata stagione con le frizioni registrate all’interno
del gruppo, in primis con Fabiani ma
anche con alcuni calciatori ancora
presenti in rosa.
Discorsi che oggi lasciano il tempo che
trovano. Ora c’è da salvare una categoria troppo importante per il progetto
calcistico immaginato da Lotito e
Mezzaroma che, è bene ricordarlo,
punta molto in alto.
Adesso società, allenatore, dirigenti e
giocatori devono fare fronte comune e
mettere da parte le divergenze del
passato. Il traguardo della salvezza è
sempre a vista ma col passare delle
giornate la strada si fa più stretta. Nel
2016 la Salernitana ha perso con
Avellino e La Spezia in trasferta e
battuto il Brescia in casa. Tre punti in
Di Paola
altrettante gare sono un bottino magro
per una squadra chiamata ad accelerare in modo deciso.
In questo girone di ritorno i granata
stanno mantenendo la media di un
punto a partita ma (in base ai numeri
delle ultime cinque stagioni di serie B)
per raggiungere la quota salvezza
dovranno passare ad una media di 1,38
punti a partita.
A febbraio sono in programma due gare
interne sulla carta proibitive con
Pescara e Crotone e le trasferte con
Ternana e Trapani. Potrebbe essere un
mese verità in vista degli ultimi 14
incontri e dell’arrivo della primavera
con la fase decisiva della stagione. A
Menichini il compito di raggiungere un
altro record, quello di salvare la
Salernitana in serie B.
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Periodico “SALERNO GRANATA”
Reg. Trib. di Salerno n°12 del 12/12/2012
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Oggi all’Arechi
Il Pescara di Oddo e Lapadula
Mario RUGGIERO
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S
alernitana sempre più giù. La
rotonda vittoria con il Brescia è
stata illusoria. Nella gara con lo
Spezia dello scorso lunedì sono emerse le solite difficoltà tecnico-tattiche con
Gabionetta, calciatore su cui tutti
(addetti ai lavori e non) puntano le
speranze di salvezza, espulso meritatamente per un’ingenuità. Il match di
oggi è ostico, contro uno degli avversari
più difficili che potesse capitare:
all’Arechi, infatti, scenderà in campo il
Pescara di Oddo e Lapadula. Gli
abruzzesi sono la terza forza del campionato, e si trovano a sei punti dal
Crotone (secondo) e con un vantaggio
di sette lunghezze sul Bari, quarto.
Sono allenati dallo scorso maggio da
Massimo Oddo, figlio di Francesco
protagonista di una “quasi” salvezza
alla guida della Salernitana nell’anno
della Serie A. Oddo jr non ha bisogno di
presentazioni, soprattutto per quel che
concerne la sua carriera da calciatore:
terzino destro dotato di ottima tecnica
con oltre 400 presenze tra i professionisti e 35 goal. Nel 2012 ha attaccato le
scarpette al chiodo e nella sua breve
esperienza da allenatore ha guidato le
formazioni giovanili di Genoa e
Pescara fino allo scorso maggio dove è
stato promosso tecnico della Prima
Squadra sostituendo l’esonerato
Baroni nell’ultima giornata di campionato cadetto. I biancoazzurri, con il
mister pescarese in panchina, hanno
sfiorato la A mostrando un calcio frizzante ma la solidità del Bologna, nella
finale play-off, ha prevalso. Compagine
numerosa numericamente, formata da
molti giovani interessanti, e dal gran
valore economico, il Pescara è il quarto
team con stranieri (9 su 27 calciatori in
rosa) del campionato cadetto. Ben sei
le stagioni in Serie A, con il quattordicesimo come miglior piazzamento nella
massima serie (unica stagione in cui gli
abruzzesi si sono salvati). Attualmente
disputa il trentacinquesimo campionato
di Serie B della sua storia.
EX – Sono quattro gli ex della sfida di
questa sera, tutti di sponda granata.
L’ultimo arrivato dall’Abruzzo è Andrea
Rossi: il terzino sinistro marchigiano è
stato prelevato a pochi giorni dalla fine
del calciomercato ed è giunto in
Campania con un prestito biennale con
diritto di riscatto. Con la maglia dei
biancoazzurri ha disputato 48 presenze
in una stagione e mezzo. Era in ritiro
quest’estate con il Pescara e Rossi una
delle piacevoli sorprese di questo inizio
di campionato della Salernitana:
Alfredo Donnarumma, seppur non
abbia mai giocato all’ombra
dell’Adriatico in gare ufficiali, è stato
tesserato dagli abruzzesi per un paio di
anni. In ritiro s’era formato nuovamente
il tandem Donnarumma-Lapadula ma
mister Oddo ha deciso di non affidarsi
alle prestazioni della punta centrale
nativa di Torre Annunziata e pertanto
l’attaccante, autore di ben 23 goal la
scorsa giornata, è stato venduto nuovamente al Teramo prima di essere
acquistato, nell’ultimo giorno di mercato, dalla Salernitana a causa dei noti
problemi della squadra biancorossa.
Gli altri due ex della gara sono Raffaele
Schiavi ed Andrea Bovo: il centrale di
Cava de’ Tirreni ha indossato per ben
22 volte la maglia degli abruzzesi nella
stagione 2013-14, il centrocampista di
Mestre, invece, è stato ceduto al
Pescara un anno e mezzo fa: pochi
gettoni di presenza (12) per l’esperta
mezzala che risulterà essere svincolato
a fine stagione. Ad ottobre il lieto ritorno
ritorno a Salerno. Chi non ha mai
giocato nella Salernitana ma ha origini
salernitane è Vincenzo Fiorillo:
l’estremo difensore, seppur sia nato a
Genova, ha la città di San Matteo nel
sangue. I genitori, entrambi salernitani,
infatti, prima della sua nascita si sono
trasferiti in Liguria e nel corso degli anni
si sono spesso rincorse voci di mercato
che vedevano un ritorno a “casa”
dell’estremo difensore.
CHI TEMERE – Il Pescara è una
squadra molto tecnica, brava nello
stretto e con calciatori relativamente
giovani ed esperti in un campionato
così lungo quale quello di Serie B. In
difesa, pronto a dare una mano in caso
di necessità c’è Hugo Armando
Campagnaro, ex difensore di Napoli ed
Inter (attualmente out per infortunio
nonché squalificato). Un centrocampo
duttile formato solitamente da tre tra
Rolando Mandragora (giovane centrocampista classe 1997 che lo scorso
anno ha debuttato in A in GenoaJuventus, già acquistato proprio dal
club bianconero), Verre (certezza della
B nonostante abbia 21 anni), capitan
Memushaj e Torreira. Senza dimenticare i trequartisti Benali, Mitrita, Pasquato
e Verde. In attacco Oddo dispone di tre
bocche da fuoco, dotate di caratteristiche diverse tra loro e pertanto ben
funzionali al progetto tecnico
dell’allenatore pescarese: Andrea
Cocco, Gianluca Caprari e Gianluca
Lapadula. Quest’ultimo è decisamente
in forma ed è la vera rivelazione del
torneo cadetto. Con 14 goal, infatti, la
punta torinese è il capocannoniere del
torneo. E’ lui l’uomo da temere questa
sera per la retroguardia granata.
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I Precedenti
Con i “Delfini” è il 32° incontro, 20 a favore dei granata
Mario RUGGIERO
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Q
uello in programma questo
pomeriggio è il trentaduesimo
confronto a Salerno tra
Salernitana e Pescara. Il bilancio è
nettamente a favore dei padroni di casa,
vittoriosi in ben venti circostanze.
Cinque i pareggi tra le due compagini,
sei i blitz degli ospiti. Oltre a due precedenti in Coppa Italia, le sfide si sono
disputate in Serie B e C (per la maggior
parte delle volte), con due precedenti nel
Torneo A-B misto.
VITTORIE GRANATA – Ben venti i
successi sponda granata. A partire dal
primo avvenuto nella stagione 19401941 (secco 3-0 nel terzo turno eliminatorio della Coppa Italia, gli allora biancocelesti verranno eliminati ai sedicesimi di
finale dal Padova per 6-1). Tra le tante
vittorie, il sodalizio campano può contare
ben quattro goleade nei confronti del
club abruzzese: nel 1945-1946 la gara
valida per le Semifinali del Girone Unico
del Torneo A-B misto termina 6-1 (annata più che particolare, post-guerra: la
Salernitana si qualifica per il girone delle
compagini tra B-C vincendolo ed arrivando sino a quello delle Semifinali dove
incontra il Pescara.
L’anno dopo i padroni di casa infliggono
un pesante 5-0 (è la stagione della prima
storica promozione in Serie A); nel 19481949 termina 8-2 (!) con pokerissimo di
Castaldo, infine nel 1997-1998, anno
della seconda promozione in A, le
doppiette di Ciccio Artistico e Marco Di
Vaio schiantano gli abruzzesi (5-1).
Merita una menzione anche il 4-3 del
1999-2000 che, difatti, consegna la
salvezza con largo anticipo ai granata
che perderanno nettamente le successive tre gare di campionato, l’ultima delle
quali è il 7-1 subito a Treviso. Mattatore
del match David Di Michele con una
doppietta: i biancoazzurri non mollano e
sfiorano la beffa finale, accorciando il
match nelle battute conclusive con l’unodue di Gelsi e Rossi.
Il risultato più gettonato, analizzando i
precedenti vittoriosi di Sua Maestà, è stato l’1-0, avvenuto in ben sette circostanze e quasi sempre in Serie C, ad eccezione della stagione 1996-1997 con la
salvifica rete di Pisano occorsa in B. L’ultimo successo sponda granata coincide
con l’ultimo precedente disputatosi all’Arechi. Una sfida che evoca dolci ricordi
datata 27 aprile 2008 con quasi trentamila persone assiepate presso l’impianto
cittadino: Piccioni e Di Napoli, con la ciliegina sulla torta del penalty parato a
Sansovini da parte di Tore Pinna, decretano la promozione in Serie B della
Salernitana.
PAREGGI – Pochissimi i pareggi tra le due squadre: sono solamente cinque.
L’ultimo è avvenuto più di vent’anni fa (1-1 con Pisano che acciuffa il vantaggio
ospite di Baldi con un comodo tap-in) in Serie B. Tre in terza serie (0-0 nel 19611962 e nel 1964-1965, 1-1 nel 1968-1969) ed uno In Coppa Italia (2-2 al Vestuti
che rappresenterà il secondo punto della Salernitana nel girone eliminatorio
chiuso all’ultimo posto).
VITTORIE OSPITI – Sono sei i blitz ospiti: il primo è avvenuto in Serie C nel 19601961. Ventidue anni dopo (1982-1983), i biancoazzurri espugnano il Vestuti
rimontando il vantaggio di Fracas, con le reti di Cerone e l’autogoal di
Giovannone ad un quarto d’ora dal termine. All’Arechi, il Pescara coglie il primo
exploit esterno in Serie B nel 1990-1991: secco 0-3 con le reti di Martorella,
Edimar e Caffarelli che confermano un periodo di appannamento della compagine granata. Il torneo si concluderà amaramente per la Bersagliera che verrà
sconfitta nello spareggio di… Pescara contro il Cosenza.
Il secondo successo all’Arechi (il quarto nella storia) del Delfino avviene nel 199596: Gelsi e Giampaolo siglano lo 0-2 finale. Le ultime due vittorie dei biancoazzurri si verificano nel nuovo secolo: nel 2003-2004, Alteri con una doppietta porta in
dote l’unico successo esterno del Pescara che retrocederà ma verrà ripescato
causa fallimento dell’Ancona (a nulla servirà la rete di Tulli che accorcerà le
distanze); nel 2004-2005 Terra e Job firmano lo 0-2 finale. Destino amaro per
entrambe le compagini: il Pescara retrocederà in C, la Salernitana, salva sul
campo, s’iscriverà in terza serie con il Lodo Petrucci.
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La riflessione
Bentornato Menichini: tocca a lui difendere la categoria
Mario RUGGIERO
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L
eonardo Menichini torna a
sedersi sulla panchina della
Salernitana. Il tecnico della
promozione in Serie B ritorna… per
salvare la categoria che aveva
conquistato, tra mille difficoltà e
tanti record, lo scorso anno.
L’allenatore toscano era stato
esonerato lo scorso giugno, ma
forte di un rinnovo automatico
avvenuto a seguito della promozione in B meritatamente raggiunta, è
rimasto a busta paga di Lotito. Guai
a pensare, tuttavia, che questa
possa essere una soluzione meramente “economica”, soprattutto se
non si conosce bene il carattere
dell’allenatore toscano, sempre
risoluto e con idee di gioco abbastanza precise e delineate.
I RECORD – Menichini ha legato il
suo nome alla Salernitana con una
serie di primati importanti: il primo
di essi riguarda il numeri di punti
ottenuti da Sua Maestà in un
campionato: 80, frutto di 24 vittorie,
8 pareggi e 6 sconfitte. Metà dei
successi granata sono maturati in
trasferta (12, altro record), grazie
anche ad una difesa che, sempre
lontano dall’Arechi, è stata più che
granitica (ad eccezione di Messina,
dove una Salernitana già promossa
sfruttò la giornata primaverile di
maggio per una “passeggiata”). Un
campionato vissuto spesso da
secondo in classifica, con il vantaggio massimo del Benevento giunto
persino a cinque distanze; poi
vinto in scioltezza con due giornate
d’anticipo.
CRITICHE ECCESSIVE –
Menichini tatticamente ha dimostrato grande acume provando più
soluzioni, soprattutto in base a ciò
che aveva a disposizione. Non si è
fissato su un modulo o su un giocatore ma ha adattato gli stessi alle
partite. Un carattere forte, determinato. Con lui la Salernitana si è
disimpegnata in più modi ben figurando, ha cambiato spesso idea anche andando
incontro a critiche eccessive. Non ha vissuti momenti semplici durante la sua avventura in granata, è stato additato di non “saper guidare una Ferrari”. Una Ferrari che è
stata completamente smantellata in questi dieci mesi, con pochissimi superstiti della
vittoriosa promozione in Serie B e ben 23 volti nuovi tra agosto e gennaio. Era davvero
così semplice vincere il campionato lo scorso anno?
PRESENTE E FUTURO – Menichini sa bene di essere di fronte ad una missione
certamente difficile. La classifica è corta, le nove partite in casa (con molti scontri
diretti) potrebbero dare fiducia all’ambiente. Così come il cambio d’allenatore potrebbe
essere un’importante spinta motivazionale per portare al massimo le potenzialità della
rosa attuale non sfruttate da Torrente.
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Focus su
Gatto, Bus e Tounkara; un tris per la salvezza?
Ciro SALVINI
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L
e ultime convulse ore di
mercato hanno portato in
granata tre rinforzi. La
Salernitana ha tesserato Gatto,
Bus e Tounkara.
Leonardo Gatto, classe ’92,
proveniente dal Vicenza, va a
completare la batteria degli
esterni offensivi. Cresciuto
nelle floride giovanili
dell’Atalanta, Gatto fa il suo
esordio nel calcio che conta in
Lega Pro con la maglia del Pisa.
Dal 2011 con i toscani disputa
due campionati di Prima
Divisione, mettendo a segno 4
reti in 33 presenze. Passa poi al
Lanciano in serie cadetta. 58
presenze e 9 reti il suo ruolino di
marcia con gli abruzzesi.
Nell’estate 2015 passa in
prestito al Vicenza (22 presenze-2 gol), poi il passaggio alla
Salernitana. Gatto è la classica
ala sinistra, l’ex biancorosso
potrebbe fare al caso di
Torrente.
Ha fatto già parlare e non poco
Mamadou Tounkara.
Atteggiamenti alla Balotelli,
outfit discutibili ed una telenovela durata 48 ore circa il suo
approdo a Salerno. Da poco
ventenne, cittadino spagnolo
nato in Senegal, Tounkara è un
prodotto della cosiddetta “cantera blaugrana” del Barcellona.
Prima punta, all’occorrenza
impiegabile anche in posizione
più defilata, Mamadou passa
alla Lazio nel 2012, dove
impressiona positivamente nel
campionato Primavera. Fa il
suo esordio in serie A nel maggio 2014, negli ultimi minuti di
Lazio-Bologna. Lotito e Tare
cercano di fargli fare le ossa in
cadetteria, ma a Crotone non
trova spazio (appena 7 le
presenze).
Per questo motivo il calciatore
iberico decide di cambiare aria,
sposando la causa granata.
Arrivato quasi nell’anonimato,
nelle ultime ore di mercato,
Sergiu Bus va a rafforzare il
reparto offensivo.
Anche lui punta centrale, forte
fisicamente, sarà una valida
alternativa a Massimo Coda.
23enne, rumeno ex Sheffield
(serie B inglese), si è ben disimpegnato due stagioni fa con la
maglia del CSKA Sofia (19
presenze-10 reti). In Romania
ne parlano davvero bene, dato
che è anche in odore di convocazione nella nazionale maggiore.
La tifoseria aspettava il nome
ad effetto, sono arrivati dei
profili interessanti.
Menichini ha indubbiamente
molta più varietà in attacco
rispetto al suo predecessore, il
mister dei record dovrà necessariamente sfruttare le potenzialità dei nuovi arrivati per
portare la Salernitana verso
l’importantissima salvezza.
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I numeri del Campionato
REDAZIONE
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CLASSIFICA
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CROTONE
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NOVARA*
BRESCIA
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AVELLINO
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PERUGIA
SPEZIA
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51 LATINA
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38 VICENZA
38 LIVORNO
38 ASCOLI
37 MODENA
35 PRO VERCELLI
34 SALERNITANA
33 V. LANCIANO*
33 COMO
*Novara 2 punti, Lanciano e Cesena 1 punto di penalizzazione.
0
30/01/2016
SERIE B
WEB
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31
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26
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24° GIORNATA
CAGLIARI
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06/02/2016
SERIE B
ASCOLI
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CAGLIARI
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NOVARA
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VICENZA
1
1
3
1
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1
3
3
2
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25° GIORNATA
LATINA
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CLASS. MARCATORI 24° GIORNATA
LAPADULA (Pes) 14 FARIAS (Cag)
BUDIMIR (Cro) 10 RAICEVIC (Vic)
CAPUTO (Ent.) 10 CAPRARI (Pes)
GEJIO (Bre)
10 PICCOLO (Spe)
VANTAGGIATO (Liv) 10 CARACCIOLO (Bre)
9
9
9
8
8
MOKULU (Ave)
TROTTA (Ave)
RICCI (Cro)
GANZ (Com)
MEMUSHAJ (Pes)
8
8
8
8
7
CITRO (Tra)
GALABINOV (Nov)
ACOSTY (Per)
MANIERO (Bar)
EVACUO (Nov)
7
7
7
7
6
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Calcio giovanile
Giovanissimi 2003, ottima prestazione a Pescara
Redazione
SALERN
GRANATA
www.salernogranata.it
S
i è svolto il giorno dell’Epifania a
Pescara, il 1° torneo di Calcio
Giovanile categoria 2002/2003
“Città di Pescara”, a cui ha partecipato
anche la Salernitana insieme ad altre
importanti realtà calcistiche nazionali,
quali la Juventus, la Lazio e lo stesso
Pescara.
Ottima la prestazione dei ragazzi
granata, guidati da mister Gianfranco
Mercurio, sotto la costante supervisione di Fabrizio Fabiani (figlio del Ds
granata) i quali, nonostante la vittoria
del girone in cui erano stati collocati,
sono stati eliminati per differenza reti
senza poter accedere alla finali.
Andiamo però con ordine, i granatini
sono inseriti come teste di serie nel
girone C del Torneo, ed affrontano,
nella prima partita l’Andria, pareggiando per 1 a 1 con la rete per i granata di
Andrea Altieri, nella seconda gara la
Salernitana si impone per 3 a 2 in
rimonta sulla Canottieri Roma, con le
reti di Francesco Di Pasquale, Altieri
Michele e Gala Antonio, infine
nell’ultima e decisiva gara i ragazzi di
mister Mercurio hanno impattato con il
Poggio degli Ulivi, con il risultato di 1 a
1, con la rete del solito Michele Altieri,
ma questo non è bastato per accedere
alle finali.
Resta sicuramente motivo di soddisfazione per tutto l’ambiente calcistico
salernitano aver portato una squadra
che, nonostante il torneo fosse riservato ai 2002/2003 la stessa era l’unica
formazione a scendere in campo con
tutti 2003.
Molti addetti ai lavori presenti al torneo
hanno notato i nostri granatini, complimentandosi per il loro stile di gioco e la
loro preparazione, che si sono rivelati di
ottimo livello, di sicuro parecchi di loro li
vedremo presto su scenari importanti.
Questi i nomi dei ragazzi:
Cappuccio Mattia, Marino Manuel,
Caloisi Giorgio, Monaco Valentino,
Pignata Francesco, Murano Simone,
De Stefano Giuseppe, Gala Antonio,
Romano Antonio, Altieri Andrea,
Altieri Michele, Cuomo Carlo,
Ruotolo Mattia, Parisi Andrea, Di
Pasquale Francesco, Carucci
Giuseppe, De Martino Adolfo,
Grande Michele, Mennella Pierluigi,
Piegari Pasquale, Abata Dylan, Siani
Ferruccio.
Allenatore; Gianfranco Mercurio
Sono disponibili anche pizze,
birre e dolci senza glutine
a richiesta: Pizza integrale
e pizza multicereali
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La Rubrica
Consigli gastronomici per la trasferta di Terni
Andrea CRISCUOLO
SALERN
GRANATA
www.salernogranata.it
T
rasferta umbra del campionato di
Lega B 2015/16 per la
Salernitana di Bernardini e
compagni. I granata sono di scena allo
stadio Libero Liberati (Viale dello
Stadio, 1 q.re S.Martino-Dalmazia17.460 spettatori )per una sfida davvero delicata contro le “Fere” guidate dal
Capitano Granata di sempre Roberto
Breda. L’avvocato gastronomico
Andrea Criscuolo, prima di andare a
tifare per la nostra squadra, Vi consiglia
di gustare le bonta’ enogastronomiche
del territorio ternano presso:
“OSTERIA GARIBALDI”
Via Garibaldi, 27, 05100, Terni, Italia
Tel.0744 429511
“Tipica cucina ternana”
Antipasto di terra
Gnocchi di patate fatti a mano con ragu'
di agnello
Pasta ternana bella piccantina
Zuppa di lenticchie con tartufo
Castrato in umido con cicoria saltata
Trippa
Stinco con patate
Piccione ripieno
Sbriciolona - crema chantilly e sfoglia
Vino Montefalco
PRODOTTI TIPICI DELLA ZONA
La cucina tipica ternana è fondata su
ingredienti di derivazione rurale e
contadina, di origine vegetale e animale; ingredienti quindi semplici e genuini.
L’antipasto tipico che si trova nelle
tavole ternane è composto da salumi
locali (ottime le salsicce di cinghiale),
fiori di zucca fritti, il formaggio pecorino
e crostini di pane con vari condimenti:
aglio e olio, fegatini di pollo, lardo
fresco, tartufo. Con quest’ultimo si
prepara anche una deliziosa frittata. Si
può considerare un vero e proprio
antipasto la prima colazione del mattino
di Pasqua: frittata pasqualina (fatta con
l’erbette di campo), capocollo e pizza al
formaggio. Negli antipasti troviamo
anche assaggi dei formaggi della zona
come il pecorino e la ricotta.
In questa categoria fanno da padrone
le ciriole con svariati condimenti: dal
semplice aglio e olio (all'aju e oju) al
pregiato tartufo. Nei menù delle trattorie troviamo poi le tipiche pappardelle al
sugo di cinghiale, gli gnocchetti alla
collescipolana e gli gnocchi al sugo di
castrato.
Quasi tutti i secondi piatti della cucina
ternana sono a base di carne, di allevamento (ovini, suini, caprini) o di cacciagione (uccelli, colombacci, cinghiale,
lepre). L’arrosto misto è sicuramente il
secondo piatto per poter assaporare i
vari tipi di carne. Troviamo anche piatti
a base di pesce come per esempio la
trota lessa o la trota al tartufo, i carbonaretti .
E’ nel periodo nelle festività natalizie e
pasquali che si possono gustare i due
dolci tipici di Terni: il Pampepato e la
pizza dolce di Pasqua.
Satolli ma pienamente soddisfati
corriamo poi allo stadio Liberati a
gridare SEMPRE COMUNQUE ED
OVUNQUE FORZA SALERNITANA
L’avvocato gastronomico Andrea
Criscuolo
SALERNITANA GASTRONOMIC
LAWYER ANDREA CRISCUOLO
La Trasmissione
A
ssist, questo il nome della
nuova trasmissione via web,
edita da Salernogranata.it,
che vi accompagnerà per tutto il
campionato di serie B 2015/16.
La stessa andrà in onda ogni venerdì
sera alle ore 18.00, a partire dal 3
settembre p.v. e sarà condotta da
Armando Iannece e Caterina
Latronico e tratterà ovviamente di
Salernitana ma non solo, con
l’arricchimento dei contributi di
Mario Ruggiero mediante video,
interviste, allenamenti e soprattutto i
focus sulla partita precedente e sul
prossimo avversario.
Appuntamento dunque tutti i venerdì
con Assist, per rimanere sempre
informato sulla nostra squadra del
cuore.
Da questa settimana è attiva anche la
nuova pagina Facebook della trasmissione, dove potrete vedere e
“rivedere” la nostra trasmissione.
Vi aspettiamo!!!
Chi ama la Salernitana la segue su:
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