Ambulanze tra fiamme e minacce

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Transcript Ambulanze tra fiamme e minacce

-MSGR - 05 LATINA - 45 - 31/01/16-N:
45
Domenica 31 Gennaio 2016
www.ilmessaggero.it
Latina
Ambulanze tra fiamme e minacce
La denuncia di un’associazione di volontariato che opera ` Il caso dei mezzi per dializzati, uno incendiato e altri sui quali
nel sud pontino e ha avuto due veicoli distrutti dal fuoco
sono stati fatti trovare dei proiettili. I trasporti fanno gola a molti
`
IL CASO
Episodi inquietanti, nomi messi
nero su bianco, dipendenti che
prendono meno soldi dopo l’applicazione del nuovo contratto.
Sulla vicenda del servizio ambulanze sono diversi i fronti aperti,
con una denuncia presentata a
Formia che fa emergere una vera
e propria “guerra” nella gestione
del servizio. Proviamo ad andare
con ordine, tra intimidazioni da
una parte e personale beffato dal
nuovo contratto dall’altra.
Sugli episodi indagano i carabinieri, i quali oltre a riscontrare
quanto accaduto con due incendi
alle ambulanze di un’associazione di volontariato stanno verificando anche altri episodi. Sono
quelli accaduti ai mezzi di chi si
occupa del trasporto di dializzati,
a Monte San Biagio con un incendio e a Latina con dei proiettili fatti trovare - in segno di avvertimento - attaccati in un sacchetto
agli specchietti retrovisori.
LE DENUNCE
Dopo il secondo incendio ai veicoli dell’associazione “Gallucciana
Esculapio” il legale rappresentante è andato dai carabinieri e formalizzato una denuncia nella
E INTANTO
L’APPLICAZIONE
DEL NUOVO CONTRATTO
BEFFA I DIPENDENTI
DEL SERVIZIO
DI EMERGENZA
quale illustra una serie di episodi
che hanno preceduto il danneggiamento dei mezzi, avvenuto l’8
aprile e il 30 dicembre. Si riferisce a precise minacce, inviti a lasciar perdere il servizio di trasporto infermi - che esula dall’emergenza per il 118 e spesso è
svolto da associazioni di volontariato ma che evidentemente fa gola anche ad altri - persino di una
sorta di inseguimento fino alla
stazione carabinieri di Scauri, dove un tentativo di aggressione sarebbe avvenuto persino sul cancello della caserma. E’ evidente
che c’è un clima di tensione, ci sono in ballo dei soldi, c’è un mercato forse senza regole. Per questo i
militari indagano. Un po’ il discorso che riguarda anche la dialisi, dove in pochi mesi - all’inizio
del 2015 - si è registrato l’incendio
e l’avvertimento con i proiettili.
Lì sono in ballo circa 150.000 euro al mese che la Asl paga per il
trasporto di chi ha bisogno del
servizio dialisi. Sembra evidente
che nel settore dei trasporti ci sono interessi che evidentemente
non devono essere toccati.
I LAVORATORI
Sempre di ambulanze parliamo,
ma stavolta di emergenza. Vale a
dire dell’appalto che l’Ares 118 ha
assegnato per la provincia di Latina a un’associazione temporanea
d’impresa. E’ la prima gara europea nel settore, prevede nuovi
mezzi, ma al momento di applicare il contratto la proposta delle
aziende è stata quella di passare a
quello Anpass ovvero delle “Misericordie” o associazioni simili, al
posto di quello della «sanità privata» applicato prima e indicato
Dal messaggero.it
Ladri sui treni
scoperta la banda
Avevano messo a
segno diversi furti sul
treno notturno diretto
a Roma Tiburtina, ma
sono stati sorpresi a Formia
dagli uomini della polizia
ferroviaria del Lazio. Arrestati
quattro napoletani specialisti
in furti ai passeggeri, derubati
mentre dormivano.
1
Danneggia una vetrina
per rubare: arrestato
IN SERVIZIO Un’ambulanza all’ospedale “Santa Maria Goretti”
Il risvolto
Trasporti “spot” e partite Iva restano
Nuovo servizio, vecchi
problemi per gli interventi
legati all’emergenza. Capita
spesso, infatti, che vengano
attivate ambulanze “spot”
ovvero fuori dall’appalto. In
alcuni casi perché le altre sono
bloccate in pronto soccorso o
su alcuni interventi e quindi c’è
la necessità di utilizzare mezzi
a chiamata, con un costo
aggiuntivo per l’Ares 118. In
altri, invece, si è verificato che
il personale delle postazioni è
fermo ma sono intervenute
ambulanze “spot”.
Poco personale, turni in due al 118
L’EMERGENZA
Si deve fare di necessità virtù, il
personale è ridotto (cinque unità
meno del previsto) e le sostituzioni non ci sono, così da domani alla centrale operativa del 118 ci saranno solo due infermieri per turno e non più tre. Situazione che si
verificava, a volte, durante la notte, quando le chiamate sono inferiori, ma che adesso preoccupa e
non poco il personale. Il motivo?
In caso di ritardo nei soccorsi i
primi a finire tra gli indagati sono
gli operatori della centrale.
Il rischio che si faccia tardi, riducendo chi risponde al telefono da
tre a due unità, è concreto. Normalmente alla centrale di Latina che copre l’intero territorio provinciale - arrivano fra 100 e 150
chiamate al giorno. Quando va
bene, quindi, praticamente 4
l’ora, ma ci sono momenti nei
quali si rischia che il “disco” che
risponde che le linee sono occupate rischi di lasciare a lungo in
attesa l’utente.
Succede quando, di fronte a un incidente, si susseguono più chiamate dallo stesso posto, magari,
ma può succedere se c’è un codice rosso e l’operatore sta chiamando l’ambulanza per l’inter-
CINQUE UNITÀ
IN MENO
E MANCATE
SOSTITUZIONI:
I SOCCORSI
RISCHIANO
DI TARDARE
vento o deve attivare altri mezzi.
La linea è occupata e parte il disco, se arriva un altro codice rosso rischia di attendere minuti preziosi, fondamentali se c’è una vita
da salvare.
Va considerato, poi, che ogni 2
ore in consolle ci sarebbe da fare
una pausa e che almeno per le esigenze fisiologiche per alcuni minuti resta - inevitabilmente - un
solo infermiere. Non solo, va messo in conto anche qualche “buontempone” - chiamiamolo così che non avendo di meglio da fare
comincia a chiamare il 118 in modo “seriale”. I problemi sono noti,
ma il personale è quello e per coprire i turni si deve ridurre, in attesa che forse, un giorno, arrivino
i rinforzi. Chissà, quelli promessi
per il Giubileo.
Ma il punto è anche un altro e
riguarda i dipendenti delle
aziende che hanno vinto
l’appalto. Uno dei motivi per i
quali si spingeva a firmare
l’accordo con l’applicazione
del contratto Anpass era legato
alla regolarizzazione di tutto il
personale. Cosa che non è
ancora avvenuta, dato che c’è
chi continua a lavorare con
partita Iva e, peraltro, con la
riduzione da 12 a 10 euro del
compenso orario. Con i
pagamenti delle fatture che
arrivano anche dopo mesi.
dalla Regione nell’appalto. Un’intesa che Cgil, Cisl e Uil hanno firmato tra più di qualche mugugno
dei lavoratori, mentre si prometteva che non sarebbe stata peggiorativa. Malessere aumentato
dopo l’arrivo dei primi stipendi:
paga oraria ridotta, lavoro notturno e festivo anche, si lavorano otto ore in più al mese ma si percepiscono meno soldi di prima, c’è
una “banca ore” per compensare
eventuali straordinari, il rischio
che vengano eliminati i buoni pasto. «Tutto questo - dicono pressoché all’unisono i dipendenti
delle ditte che lavorano per il servizio - senza che l’Ares 118 e la Regione Lazio spendano una parola».
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Infrange la vetrina di
un negozio di
abbigliamento a
Formia e porta via
soldi prelevati dalla cassa.
Ragazzo di 24 anni intercettato
dai carabinieri durante la fuga
e arrestato per furto
aggravato, possesso di
grimaldelli e danneggiamento.
2
La polemica di Carnevale:
pochi soldi, niente carri
In una lunga lettera
aperta il presidente
dell'Associazione per
il Carnevale di Latina,
Tino Di Marco, conferma le
motivazioni dell'annullamento
delle sfilate per mancanza di
adeguati contributi da parte
del Comune: «34 anni di sfilate
non sono bastate».
3
FILIALE D’AZIENDA IN LATINA
APRE LE SELEZIONI,
SI RICERCANO
1 ADDETTO AI SOPRALLUOGHI
1 ADDETTO ALL’INSERIMENTO DATI
PER CANDIDATURE TEL 0773690973
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-TRX IL:30/01/16
20:37-NOTE: