Spirale, crisi prolungata

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- martedì 19 gennaio 2016 -
l'Adige -
Pagina: 34 -
Tesino | La «Cassa» già attivata da tre mesi: ora altre 13 settimane
Spirale, crisi prolungata
CINTE TESINO - Preoccupa, in
Tesino, la richiesta di 13 settimane di cassa integrazione ordinaria alla Spirale srl (l’Adige
di domenica). Anche perché va
ad aggiungersi ad un’altra richiesta di 13 settimane di riduzione del lavoro, in esaurimento il 24 gennaio, che ha riguardato nominalmente 50 lavoratori, anche se tra smaltimento
ferie e permessi vari l’impatto
è stato minore.
La crisi di ordinativi, per l’ultima industria della Conca, dunque si fa preoccupante e proietta i suoi effetti su un periodo lungo sei mesi (26 settimane in tutto, senza soluzione di
continuità).
La nuova richiesta, inviata sabato ai sindacati Uiltec Uil, Filctem Cgil e Femca Cisl (anche
se solo quest’ultima è rappresentata in azienda) riguarda ancora 50 dipendenti, tra operai
e impiegati, che dovrebbero essere sospesi dal lavoro con una
alternanza di una settimana a
zero ore con due settimane a
tempo pieno.
Nei prossimi giorni, anticipa
Marco Ravelli della Femca Cisl,
sarà formalmente aperta la procedura di consultazione sindacale prevista dalla legge: «Cercheremo di capire meglio quali siano le condizioni economiche e le difficoltà aziendali».
La Spirale a Cinte Tesino
La Spirale srl (dal 2012 controllata da due finanziarie e solo
per il 25% in mano alla famiglia
fondatrice attraverso Luca e Nicola Badio), un fatturato di quasi 20 milioni nel 2014, sta risentendo fortemente di condizioni climatiche sfavorevoli alla
vendita di stivali in gomma (il
core business aziendale) che
vengono prodotti per settori
come l’agricoltura, l’industria
e il tempo libero.
Inoltre, tra le cause addotte per
la richiesta di Cig, c’è un calo
di ordinativi dalla Russia, forse riconducibile alle sanzioni
economiche ancora in corso
Documento generato da Walter Alotti il 19/01/2016 alle 07:35:38
per la vicenda ucraina. Aspettando di capirne di più, intanto, la notizia ha spinto i sindaci del Tesino a incontrarsi domenica: i lavoratori della Spirale provengono infatti da tutta la valle e le difficoltà aziendali hanno inevitabili riflessi
sulla condizione socio-economica delle famiglie.
«Sapevamo - commenta il sindaco di Cinte Angelo Buffa, eletto due mesi fa - che c’erano delle difficoltà legate alle condizioni climatiche. Ma certo questa non è un’azienda in sofferenza, quindi siamo ottimisti».
Ma a Cinte, dove nel 2014 è stato chiuso il centro diurno per
anziani perdendo due posti di
lavoro, l’attenzione è massima.
Come lo è in tutta la valle, visto
che la Spirale è l’ultima grande
industria della zona. «Con gli
altri sindaci - anticipa Buffa- ci
muoveremo per chiedere alla
Provincia di agevolare i progetti in corso e tutti gli investimenti possibili nell’area».
A fine anno, su proposta della
consigliera Chiara Avanzo che
dal Tesino arriva, il consiglio
provinciale ha approvato un ordine del giorno che impegna la
giunta a mettere la Conca al
centro delle politiche economiche provinciali e a tenere alta
l’attenzione sul progetto Aree
interne.
G. Car.
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