Bernardi ribatte a Sauda

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Transcript Bernardi ribatte a Sauda

Valli Giudicarie e Rendena
44 giovedì 31 dicembre 2015
l'Adige
Storo: Turinelli chiede scusa per l’Imis
Messaggio di
fine anno del
sindaco:
«Non è stata
colpa nostra
ma della
Provincia,
e ci possiamo
fare ben
poco»
CONDINO
STORO - Per molti residenti la
«batosta Imis» è stata pesante
ed ha provocato non pochi
mugugni. Ma nel suo messaggio di fine anno il sindaco Luca Turinelli si affretta a spiegare che non è stata colpa del
Comune.
Sulla solita pagina Facebook
infatti il primo cittadino fa il
bilancio del 2015: «Senza peccare di superbia, possiamo dire di aver fatto parecchie cose, alcune davvero molto im-
portanti. Abbiamo già realizzato alcuni dei punti contenuti nel programma (non stiamo
qui ad elencare per non cadere nell’autocelebrazione) ed
abbiamo gettato le basi per interventi che si realizzeranno
nei prossimi anni (si pensi al
riordino fondiario delle Colle
Lunghe, questione ferma da 30
anni che abbiamo voluto affrontare). Se questi 7 mesi sono stati di “rodaggio”, l’anno
nuovo sarà all’insegna della
Il Pubblico ministero ha accolto la richiesta di archiviazione
nostra voglia di far bene e di
continuare a realizzare i nostri
impegni» dice Turinelli.
Si guarda avanti: «Già a partire dal mese di gennaio affronteremo, insieme agli uffici competenti, la questione IMIS. Sappiamo che il saldo di dicembre per qualcuno è stato
un’amara sorpresa. Purtroppo, la norma provinciale ci ha
costretto a tassare anche aree
che fino a poco tempo fa erano esenti: sature, completa-
mento, cave. Non è stata una
nostra scelta, ma un obbligo.
La Provincia, infatti, calcola
annualmente quanto il Comune deve incamerare dall’IMIS
e ogni eventuale minor gettito è tutto a scapito dei servizi
locali. Se su quanto previsto
dalla normativa provinciale
non abbiamo modo di intervenire, contiamo invece di farlo
sul metodo di classificazione
delle pertinenze e sulle aliquote da applicare».
G. Z.
CARES E I MIGRANTI
Per la Casa di riposo
indagati tutti prosciolti
Nessun illecito nei lavori alla Rosa dei Venti
CONDINO - Nessun illecito è
stato commesso nei lavori
compiuti alla Casa di riposo
Rosa dei Venti di Condino.
L’inchiesta nata dopo la presentazione di un esposto articolato, indirizzato nel marzo scorso alla Corte dei conti, e quindi trasmesso alla Magistratura, non ha risvolti penali.
Così ha deciso il Giudice delle indagini preliminari che ha
accolto la richiesta di archiviazione presentata dal Pubblico Ministero.
Finisce senza processo dunque una vicenda che la scorsa primavera aveva suscitato
un grande clamore nelle Giudicarie anche perché erano
coinvolti personaggi molto noti come il direttore della Rsa
Matteo Radoani, il Consiglio di
amministrazione e l’ingegnere Salvatore Moneghini che aveva realizzato alcuni progetti
per lavori nella struttura sui
quali si era posata la lente degli investigatori. Al vaglio opere complessivi nel corso degli
ultimi tre anni per circa 240
mila euro. Radoani era indagato di turbativa d’asta, abuso d’ufficio e falso ideologico.
Accuse che come detto sono
cadute nel vuoto.
Gli inquirenti volevano verificare se le procedure di affidamento dei lavori erano state
eseguite in modo corretto.
Opere tutto sommato di valore realtivo che andavano dal
rifacimento del rivestimento
delle pareti, alla manutenzione della caldaia o alle verifiche sull’impianto idraulico,
solo per citare alcuni casi. Lavori che nella maggior parte
dei casi sarebbero di poche
migliaia di euro. Interventi
che, spesso, sarebbero stati
dunque al di sotto della soglia
IN BREVE
CARISOLO
Veglione
Si terrà questa sera al
Palazzetto dello Sport, a
partire dalle 20, la Festa di
S. Silvestro.
CAMPIGLIO
Masha e Orso
Oggi, dalle 11 alle 19, i
bambini potranno
incontrare, in piazza Sissi,
Masha e Orso per foto,
abbracci e racconti
divertenti! Gadget e giochi
per tutti.
La Casa di riposo di Condino «Rosa dei Venti»
per la quale è previsto l’obbligo di indire una gara d’appalto.
Ma nell’esposto era messa in
dubbio proprio la correttezza
seguita nell’affidamento diretto dei lavori. Per questo nel
verbale di sequestro compaiono tutti gli atti relativi agli
affidamento dei servizi e delle opere degli ultimi tre anni
anche se l’esposto parla di lavori realizzati a partire dal
2010. Il documento di denuncia è stato presentato lo scorso autunno alla procura regionale della Corte dei conti, che
ha affidato l’indagine alla
Guardia di finanza. Una denuncia piuttosto articolata, nella
quale vennero segnalate una
serie di presunte anomalie e
di violazioni nella gestione della struttura.
Per tutti i protagonisti della vicenda si chiude dunque un capitolo molto negativo con la
perquisizione della Guardia di
Comano Terme | Consorzio elettrico Stenico
finanza per molte ore di uffici
pubblici e privati come lo studio dell’ingegner Moneghini;
membro di spicco del Partito
democratico giudicariese, aveva rassegnato le dimissioni da
candidato alle comunali di Storo quando raggiunto dall’avviso di garanzia ma aveva sempre affermato anche su queste colonne la propria correttezza nell’espletamento delle
attività alla Casa di risposo di
Condino e a l’Adige aveva sottolineato le «strane» coincidenze dell’uscita delle notizie
sull’inchiesta con le elezioni
dello scorso maggio.
A presentare l’esposto sarebbero stati ex dipendenti della
Casa di riposo e l’inchiesta appare il frutto di un clima difficile se non avvelenato che si
respirava all’interno della
struttura tra dirigenze e questi dipendenti e alla fine non
furono prorogati i rapporti di
lavoro.
L.Lo.
VILLA RENDENA
PINZOLO
Cinema
Al PalaDolomiti oggi alle
17.30 verrà proiettato il
film d’animazione Masha e
Orso e alla stessa ora al
PalaCampiglio sarà invece
la volta del film «Star Wars,
il risveglio della forza».
CAMPIGLIO
Festa in piazza
Dalle 22 questa sera, festa
in piazza con
Andrea&Michele e Rudi
Zerbi da Radio DeeJay.
TERME DI COMANO
Fiaccolata e brindisi
È in programma oggi
pomeriggio alle 17 la
tradizionale Fiaccolata per
le vie delle Terme di
Comano fino alla Piazzetta
del Natale per un brindisi
in compagnia.
Nel presepe d’oggi
la Sacra Famiglia
è su di una zattera
CARES - Comunità affiatata e
con una certa vena creativa,
a Cares anche quest’anno hanno azzeccato un presepe originale e che, al di là dei gusti
personali, fa riflettere. Galleggiante sull’acqua di una piccola piscinetta per bambini,
ben camuffata, c’è l’Italia nella sua forma a stivale con le
isole, un’Italia cuore del Mediterraneo fatta del materiale
impermeabile con il quale si
costruiscono i rivestimenti
delle case; a sud l’Africa e porprio in mezzo al mare, su una
zattera, la Natività.
Chi desidera, guardandolo, lo
può collegare al fatto che la
piccola Comunità di Cares si
è resa disponibile ad accogliere nella casa sociale del paese alcuni profughi, ma l’idea è
nata in maniera più spontanea
per fermarsi un momento,
qualunque sia la posizione politica o ideologica che si decide di assumere, sulla quotidiana traversata via mare di migliaia di persone. «Ormai non
turba più di tanto la quotidianità che sentiamo in tv e leggiamo sui giornali - spiegano
gli ideatori - di questo flusso
continuo di persone e della fine di molti di loro sul fondo
del mare, però al di là di ogni
posizione su come affrontare
la questione, non si può negare che questo accada e fare
finta di niente. Almeno non si
resti indifferenti. La troviamo
quindi nel presepe, un po’ per
metterci una luce sopra, perchè ci si ricordi che tutto questo accade ogni giorno. La luce è anche simbolo di speranza, ma questo lo lasciamo ai
visitatori da interpretare come vorrà». Le statuine sono
quelle in legno, ristrutturate
qualche anno fa, che appartengono alla Comunità di Cares nel senso più ampio del
termine: ogni capofamiglia ha
un pezzo del presepe, tutte le
figurine che lo compongono
stanno nei cassetti delle famiglie per il resto dell’anno.
Così dalle medesime, classiche figure del presepe, il Bambinello, a Cares, quest’anno l’hanno messo su una zattera
fluttuante fra due continenti,
in balia di un mare calmo all’apparenza, ai piedi del campanile della chiesa. «Ognuno
ne tragga le conclusioni e interpretazione che vuole», si dice in paese, ma anche quest’anno le anime creative e laboriose della piccola Cares
hanno partorito la loro rappresentazione della Natività,
attuale più di ogni altra. E il
presepe ha colpito nel segno,
in tanti lo hanno commentato
all’uscita dalla celebrazione
di Natale. Rimarrà in chiesa fino all’Epifania, magari anche
qualche giorno in più promettono i paesani.
D. R.
«Nel 2014 si era espresso a favore»
Nuova centralina di Cillà
via libera della Provincia
Bernardi ribatte a Sauda
COMANO TERME - Il Servizio gestione risorse idriche ed
energetiche (Aprie) della Provincia ha concesso al Consorzio Elettrico Industriale di Stenico di utilizzare, per l’intero anno solare, l’acqua già derivata dal torrente Duina, dal
rio Pill e dal rio Masere, nonchè dal rio di Madice, nella misura di 181,90 litri al secondo medi annui a 400 massimi.
Scopo della derivazione è produrre nella nuova centrale
di Cillà, da realizzare al termine della condotta esistente,
sul salto di 38,38 metri, la potenza media annua di 68,44
kW da trasformare in energia elettrica per gli utenti del
Consorzio medesimo. La centrale di Cillà - si legge nel provvedimento - verrà realizzata al termine di una tubazione
esistente, connessa al principale impianto di Ponte Pià. Il
consorzio dovrà esercire la centrale di Cillà «in modo tale
che nel greto del torrente Duina sia sempre assicurata, prioritariamente all’uso idroelettrico, la presenza della portata d’acqua necessaria... e attuare l’esercizio della derivazione idroelettrica nella centrale di Cillà in modo tale da
consentire il prioritario utilizzo delle acque destinate allo
scopo irriguo».
VILLA RENDENA - Non si fa attendere, nel penultimo giorno
del suo mandato elettorale, la
risposta del sindaco di Villa
Rendena Emanuele Bernardi all’intervento del consigliere Massimo Sauda che, sull’Adige dell’altroi ieri, ha criticato la variazione di bilancio approvata dal
consiglio comunale il 17 dicembre (14 voti favorevoli e l’astensione di Sauda) per la realizzazione del nuovo magazzino comunale al posto dell’ex-depuratore (517.000 euro la spesa
prevista).
«La diversità di opinioni - ribatte Bernardi - è un bene e su questo non mi permetto di dire nulla, ma non posso accettare la
totale mancanza di memoria di
Sauda o la sua volontà di fare
polemica artificiale. Per prima
cosa sottolineo che il magazzino comunale prenderà il posto
dell’ex depuratore di proprietà
della Provincia che da più di otto anni è stato dismesso ed è
ora in disuso e in condizioni di
assoluta precarietà. Da più di
otto anni l’Amministrazione comunale di Villa Rendena si è attivata per averlo gratis dalla Pat
riuscendo ad ottenerne la proprietà. Ancora nel 2008/2009 è
stato deciso di costruire lì il magazzino, pensando già allora
che potesse servire altri comuni limitrofi. Il progetto definitivo è stato approvato il 30 giugno 2014 e Sauda, allora, si è
espresso in modo favorevole».
Bernardi spiega la fretta. «La delibera del 17 dicembre è stata
una semplice variazione formale di finanziamento per evitare
che l’avanzo di amministrazione in eccedenza finisse nel calderone del fondo comune della Comunità delle Giudicarie
(che servirà, insieme a specifici finanziamenti provinciali, per
sostenere le opere importanti
di valenza sovra-comunale).Abbiamo proceduto così per fare
in modo che il surplus di avanzo rimanesse nella regia del Comune. Infine, tutte le opere “alternative” nominate da Sauda
sono da anni previste, progettate e con un proprio finanziamento. L’unica opera subito e
facilmente “cantierabile” era il
Emanuele Bernardi
magazzino, finanziato dal Comune; ad esempio la passerella e i sottoservizi fognari sul Bedù, citati da Sauda, riguardano
un progetto di dieci anni fa e per
poterlo appaltare dovevamo aggiornare i prezzi e non c’era
tempo».