29 gennaio 2014 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna

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Transcript 29 gennaio 2014 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna

UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
Mercoledì, 29 gennaio 2014
Mercoledì, 29 gennaio 2014
Prime Pagine
29/01/2014 Prima Pagina
1
Il Sole 24 Ore
29/01/2014 Prima Pagina
2
Italia Oggi
29/01/2014 Prima Pagina
3
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
Enti locali
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1
4
Più tasse sugli immobili ma sconti alla prima casa
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
FEDERICA MICARDI
Slitta il Pos per professionisti e imprese
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
EUGENIO BRUNO
Casa, le detrazioni Tasi perdono 500 milioni
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
GIANNI TROVATI
Su seconde case e capannoni il conto può diventare più salato
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
GIANNI TROVATI
Tanti dubbi e una certezza: molti dovranno pagare di più
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
PAOLO BRICCO
È il cuneo fiscale il nodo da sciogliere in fretta
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 9
ANTONIO IORIO
L' insolvenza non fa sconti sui contributi
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 17
ROBERTO LUGANO
L' evasione frena il rientro
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 18
CLAUDIO TUCCI
A scuola 18mila assunzioni
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 34
MARZIO BARTOLONI
La contraffazione costa al Paese lo 0,35% del Pil
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 36
DOMENICO PALMIOTTI
Piano ambientale in dirittura d' arrivo
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 37
MAURO SALERNO
Ance: servono paletti all' in house
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 37
CLAUDIO TUCCI
In dicembre retribuzioni ferme
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 2
FRANCO ADRIANO E GIAMPIERO DI SANTO
Il patto Renzi­B. per ora regge
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 4
ALESSANDRA RICCIARDI
Dare del boia al capo dello stato? Un errore
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 4
MARCO BERTONCINI
Ministero estinto da sopprimere
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 8
GOFFREDO PISTELLI
La Lega si allea a Forza Italia
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 11
PAOLO SIEPI
Periscopio
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 18
PIERRE DE NOLAC
Fujitsu lancia gli scanner ecologici
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 23
CRISTINA BARTELLI
Arrivano 1.100 assunzioni all' Agenzia delle entrate
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 25
BEATRICE MIGLIORINI
Pos, obbligo rimandato al 2015
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 25
SERGIO TROVATO
Professionisti, niente Irap col dipendente
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 26
DEBORA ALBERICI
Ritenute evase, è dolo generico
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 28
GIANCARLO NANIPIERI
La rottamazione dei carichi pendenti guarda al futuro
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 29
Tasi, uno 0,8 per mille in più
18
20
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28
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45
47
49
51
brevi
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 27
16
40
lettere
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 11
13
31
A superaged Cav. What is the real reason?
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 3
11
24
Per le zone franche 182 milioni
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 36
9
14
Obama alza il salario minimo
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15
7
12
Un foro per le crisi del debito sovrano
29/01/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 6
5
MATTEO BARBERO
53
54
56
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 32
58
Il rischio penale nelle professioni liberali
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 34
LUIGI CHIARELLO
Letta al taglio degli enti agricoli
29/01/2014 Italia Oggi Pagina 35
Agea, bloccate 50 mila aziende
ALBERTO GRIMELLI
60
62
Web
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Il candidato del PD scelto con le regole del Porcellum
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Non vogliamo crederci all'annullamento dell'inaugurazione
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Ordinanza neve
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
La Cittadinanza onoraria al Rabbino Capo Luciano Caro
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Abbiamo un nuovo concittadino...
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Soddisfazione di Verlicchi per la cittadinanza onoraria al Rabbino Capo di...
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Le celebrazioni alla Rocca di Lugo del Giorno della Memoria
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Bagnacavallo: cordoglio della città per la scomparsa di Riccardo...
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Agenda Europea 2020, la Bassa Romagna è pronta
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Un nuovo centro commerciale a Bagnacavallo?
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Le "primarie" delle idee del PD
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
La Bassa Romagna on­line: Andiamo al cinema nella Bassa Romagna
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Modifiche al traffico a Lugo per consentire le potature
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Laboratorio per Bambini al Museo Varoli di Cotignola
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Lugo: il cinema per ragazzi fa il pieno in biblioteca
29/01/2014 PavaglioneLugo.net
Festa per i volontari
29/01/2014 Lugonotizie.it
A Lugo in vigore ordinanza neve: gli accorgimenti da prendere in caso di...
29/01/2014 Lugonotizie.it
Lugo, conferita la cittadinanza onoraria al rabbino capo Luciano Caro
29/01/2014 Lugonotizie.it
Dal 30 gennaio a Lugo modifiche al traffico per consentire la potatura di...
29/01/2014 Lugonotizie.it
Le celebrazioni del Giorno della Memoria alla Rocca di Lugo
29/01/2014 Lugonotizie.it
Lo storico bar Vitaliano di Lugo diventa Free Way
29/01/2014 Lugonotizie.it
Ascom Confcommercio contraria a un nuovo centro commerciale a Bagnacavallo
29/01/2014 Lugonotizie.it
In cento in festa a Bagnacavallo per i volontari della casa protetta
29/01/2014 Lugonotizie.it
Primarie delle idee del Pd lughese, grande partecipazione
29/01/2014 Lugonotizie.it
Cittadinanza onoraria di Lugo al Rabbino Caro, la soddisfazione di Silvano...
29/01/2014 Lugonotizie.it
Il cordoglio di Bagnacavallo per la scomparsa di Riccardo Guazzolini
29/01/2014 Lugonotizie.it
A Conselice un corso di Metodologia dello Studio per studenti delle medie...
29/01/2014 Lugonotizie.it
Al via a Glorie di Bagnacavallo la Festa della Madonna del Fuoco
29/01/2014 Lugonotizie.it
L'impegno del Comitato di Argenta­Alfonsine della Fondazione "Aiutiamoli a...
29/01/2014 Più Notizie
Economia­ Ascom: "No a un nuovo centro commerciale a Bagnacavallo"
29/01/2014 Più Notizie
Politica­ Lugo, Verlicchi: "Dare uno spazio alla cultura ebraica in...
28/01/2014 Ansa
Antiche varietà vite salvate da Fondazione Mach
28/01/2014 Ansa
Lettere con polvere sospetta a Equitalia
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28/01/2014 Ansa
107
Disabili: stage assistiti Centro protesi
28/01/2014 Ravenna24Ore.it
R3
Bagnacavallo: "Basta centri commerciali, il mercato è saturo"
28/01/2014 Ravenna24Ore.it
R3
Lugo, cittadinanza onoraria al rabbino capo Luciano Caro
28/01/2014 Ravenna24Ore.it
R3
Rotonda viale Dante, modifiche al traffico per consentire le potature
28/01/2014 Ravenna24Ore.it
R3
Massa Lombarda, carta igienica gratis...
28/01/2014 RavennaNotizie.it
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114
A San Michele una serata in ricordo di Vittorio Arrigoni
28/01/2014 RavennaNotizie.it
115
A Natale vince la solidarietà: dalle Aziende ravennate 36.000 euro...
Il Resto del Carlino Ravenna
29/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 3
LUIGI SCARDOVI
Dopo la neve c' è il rischio gelate
29/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9
118
Dalle aziende ravennati 36mila euro con i biglietti natalizi dello Ior
29/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 12
119
Oggi riparte "La grande macchina del mondo', coinvolge 3.870 studenti di...
29/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 13
120
«Salvare la rete ospedaliera»: raccolte più di 3mila...
29/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14
121
ROTONDA DI VIALE MASI, DA DOMANI SI POTANO I PLATANI
29/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14
MONTANARI LORENZA
"Assurdo creare un nuovo centro commerciale'
29/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14
Un commosso saluto a "Guazzo'
29/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
La giovane mamma tornerà in Romania dove sarà sepolta
29/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16
Massa Lombarda, nata la sezione Udi
29/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16
Lugo, conferita al rabbino Luciano Caro la cittadinanza onoraria
29/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16
«Paolo e Patrizia litigavano spesso»
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Rifondazione punta su Valgimigli, i 5 Stelle correranno da soli
29/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
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SCARDOVI LUIGI
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Corriere di Romagna Ravenna
29/01/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 11
«Ausl, riorganizzazione da sospendere»
29/01/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 12
Due giorni di incontri con testimoni
29/01/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
«La Pisella era dipendente dai cannabinoidi»
29/01/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Boom di esportazioni per il polo calzaturiero
29/01/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
«No alla nuova area commerciale»
29/01/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Nevicata "soft", niente disagi, strade libere
29/01/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 15
Il rabbino capo Luciano Caro cittadino onorario
29/01/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 15
I ristoranti sotto esame per scegliere il piatto migliore «E niente...
29/01/2014 Corriere Romagna (ed Ravenna)
In Romania i funerali della 25enne
29/01/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 15
Modifiche al trafico per consentire potature
29/01/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 30
"Immagini dal manicomio" al Binario
29/01/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 31
Il maestro Paolo Olmi torna al Rossini di Lugo con Bach e Paganini
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La Voce di Romagna Ravenna
29/01/2014 La Voce di Romagna Pagina 5
Sistema distretti, tra luci e ombre
29/01/2014 La Voce di Romagna Pagina 11
"Mi disse è meglio che vai". Poi l' omicidio
29/01/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Bagnacavallo Opposizione e cittadini bocciano l' ennesimo iper
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150
29/01/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Nuovo centro commerciale sulla Naviglio
29/01/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
L' Asp ricorda le suore della casa protetta
29/01/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Conselice I segreti del metodo di studio
29/01/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Scatta la potatura dei platani lungo i viali di Lugo
29/01/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
Le chiavi della città al Rabbino Caro
29/01/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
"Adesso un centro di cultura"
29/01/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
Il bar Vitaliano diventa Free Way
29/01/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
"Solidarietà durante le persecuzioni nella Bassa"
29/01/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
Cordoglio per la scomparsa di Guazzolini
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29 gennaio 2014
Il Sole 24 Ore
Prima Pagina
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29 gennaio 2014
Italia Oggi
Prima Pagina
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
2
29 gennaio 2014
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Prima Pagina
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
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29 gennaio 2014
Pagina 1
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Accordo governo­sindaci su aliquote e fondi ­ La dote dei bonus perde 500 milioni.
Più tasse sugli immobili ma sconti alla prima casa
Via libera agli aumenti Tasi per finanziare le detrazioni.
Intesa tra governo e Comuni sulla tassazione
della casa. L' accordo concede fino a 1,7
miliardi alle detrazioni per l' abitazione
principale. Una cifra importante, ma inferiore
ai 2,2 miliardi immaginati fino a ieri. Governo e
Comuni h a n n o c o n v e n u t o c h e i s i n d a c i
riceveranno 700 milioni (anziché il miliardo
richiesto) come indennizzo per la perdita di
gettito dovuta al passaggio dall' Imu alla Tasi. I
primi 500 milioni arriveranno dallo
stanziamento già previsto nella legge di
stabilità per l' introduzione di sgravi alle
famiglie, riducendo quindi la dote per le
detrazioni.
Bruno e Trovati u pagina 3.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Dl «milleproroghe» VERSO IL VOTO IN AULA.
Slitta il Pos per professionisti e imprese
Proroga fino a giugno 2015 ma il Governo corregge: d' accordo per un rinvio fino a
giugno 2014 IL LIMITE Ai fini della tracciabilità il vincolo di pagamento con il bancomat
non si estende alle carte di credito.
Federica Micardi L' obbligo del Pos per
professionisti e imprese slitta al 30 giugno
2015. Forse. Il Governo, infatti, potrebbe
anticipare il tutto al 30 giugno 2014. Per
chiudere il valzer delle proroghe bisognerà
aspettare il voto dell' Aula di oggi.
Il decreto che introduce l' obbligo del Pos per
professionisti, negozi e imprese che vendono
p r o d o t t i o servizi a l l e p e r s o n e f i s i c h e ,
pubblicato solo due giorni fa nella Gazzetta
Ufficiale 21, è appena nato ma ha già bisogno
di un restyling.
Sono stati approvati ieri in Commissione affari
costituzionali del Senato due emendamenti
identici, che prevedono una posticipazione
della sua entrata in vigore al 30 giugno 2015.
Ma il sottosegretario ai rapporti con il
Parlamento, Sabrina De Camillis, corregge il
tiro: «Il Governo ha dato parere favorevole per
una proroga al 30 giugno 2014 ­ spiega ­. Se il
testo riporta una data diversa sarà corretto in
Aula» Bisognerà dunque aspettare la versione
definitiva del decreto milleproroghe per sapere
come andrà a finire.
Quello di ieri non è il primo caso di
"confusione" di testi sulla questione Pos. Infatti
sono circolate versioni differenti anche dello stesso decreto; la prima è quella che è quella che è stata
inviata a dicembre alla Banca d' Italia per il parere e che è stata pubblicata in Gazzetta. Due settimane
fa, però, è circolata fra gli Ordini una seconda versione, più in linea con le richieste avanzate al
ministero dello Sviluppo economico dalle professioni di cui non è chiara la paternità.
L' obbligo del pagamento elettronico con carta di debito doveva, secondo l' articolo 15, comma 4 del Dl
179/2012, scattare dal 1° gennaio 2014, ma la mancanza del decreto ne aveva fatto slittare la scadenza.
Ora, senza gli emendamenti di proroga, l' obbligo per negozi, professionisti e imprese di dotarsi di Pos
per consentire ai privati di pagare con bancomat importi superiori a 30 euro scatta dal 28 marzo 2014 e
riguarda, fino al 30 giugno 2014, solo chi lo scorso anno ha dichiarato un fatturato superiore a 200mila
euro. Poi entro il 28 giugno sarà emanato un secondo decreto che potrebbe modificare soglie e limiti
minimi.
Le professioni hanno accolto con un sollievo la dilazione anche se trovano preoccupante la crescente
confusione.
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Continua ­­>
5
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Pagina 2
<­­ Segue
Il Sole 24 Ore
Enti locali
«Il rinvio è opportuno ­ commenta il presidente degli Ingegneri e coordinatore della Rete professioni
tecniche Armando Zambrano ­ perché ci consente di far correggere questo decreto, in modo che abbia
un senso e un' utilità». Secondo Zambrano così come è imposto quest' obbligo, e quindi a tutti con solo
l' iniziale discrimine del fatturato, è come imporre l' assicurazione auto anche a chi non ce l' ha. «Il Pos
obbligatorio non è necessario per la tracciabilità ­ afferma Zambrano ­ i nostri pagamenti al 90% sono
fatti con assegno o bonifico. Può aver senso renderlo obbligatorio, ma solo se il professionista ha clienti
tra le persone fisiche; per chi lavora con aziende o pubbliche amministrazioni non ha senso».
Dello stesso parere Marina Calderone, presidente dei consulenti del lavoro e del Cup, il Comitato
unitario delle professioni, che aggiunge: «Sarebbe interessante capire perché secondo il legislatore il
pagamento deve avvenire con il bancomat ma non con la carta di credito.
Quest' ultima ­ spiega Calderone ­ potrebbe rivelarsi interessante per il professionista perché aumenta
le sue possibilità di essere pagato». Per Calderone, se l' obbligo permane, il Governo dovrebbe
imporre il costo zero del Pos: «Se questa forma di pagamento serve per il bene sociale ci deve
guadagnare solo la collettività e non le banche».
Il Consiglio nazionale degli architetti ha fatto sapere che contro questo decreto presenterà ricorso al Tar
e all' Autorità garante della concorrenza. «È inaccettabile imporci il Pos con la scusa della tracciabilità ­
dice il presidente degli architetti, Leopoldo Freyrie ­ significa dare alla banca 150 euro l' anno per l'
affitto della macchinetta e il 4% su ogni transazione. Dobbiamo in pratica arricchire chi ci ritira i fidi e
non ci dà credito in un momento in cui c' è la crisi, sono aumentate le tasse e i contributi previdenziali a
fronte di una contrazione delle concessioni edilizie del 37% nel 2013».
Freyrie si rifiuta di prendere sul serio l' Agenda digitale, alla base del Pos obbligatorio: «Gli Ordini
hanno tutti la posta elettronica certificata ­ racconta ­ ma la pubblica amministrazione non è strutturata
per riceverla; lo stesso ministero della Giustizia non accetta il voto via posta elettronica certificata e ci
chiede di continuare a votare "via fax" perché così prevede la legge». E conclude: «Questa è gente che
predica bene ma razzola male».
© RIPRODUZIONE RISERVATA I numeri dei pagamenti elettronici 71 Pagamenti non cash Secondo
Bankitalia si tratta della media annua per cittadino in Italia nel 2012. Il numero è molto più basso rispetto
alla media della Ue a 27 (dati Bce), che è di 187,45 pagamenti non cash annui, con picchi fino a oltre
300 operazioni in Paesi come Francia, Paesi Bassi e Regno Unito.
Il dato deve essere letto congiuntamente a quello sull' utilizzo del contante, che in Italia riguarda l' 83%
delle transazioni totali a fronte di una media europea del 65% 0,54% Il costo del bancomat È il valore
medio in percentuale sulla transazione che rappresenta la commissione a carico di esercenti e imprese
per ogni operazione di pagamento elettronico. Per quanto concerne i costi medi dei servizi d i
pagamento elettronico per la collettività, in Italia secondo una elaborazione della Bce possono variare
da 0,74 euro per le carte di debito allo 0,94 per gli addebiti diretti, contro i 3,54 euro degli assegni e i
2,21 dei bonifici tradizionali 15% Incidenza sul conto economico La percentuale evidenziata costituisce il
peso sul conto economico degli istituti bancari dell' offerta di strumenti e servizi di pagamento. L' utilizzo
di schemi di pagamento uniformi nell' area euro ha eliminato le barriere nazionali, che costituivano ­ si
legge in un rapporto di Bankitalia ­ quasi monopoli di fatto nell' offerta di servizi e spinto i gestori a
definire alleanze e partnership per realizzare economie di scala e ridurre i costi unitari di servizio.
FEDERICA MICARDI
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29 gennaio 2014
Pagina 3
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Casa, le detrazioni Tasi perdono 500 milioni
Intesa Anci­governo: per gli sconti restano solo 1,7 miliardi attesi dall' aumento dello 0,8
per mille SODDISFAZIONE COMUNE Delrio: così si riuscirà a estendere l' esenzione.
Fassino: i Comuni potranno disporre nel 2014 delle stesse risorse del 2013.
Eugenio Bruno ROMA Il governo e i comuni
hanno raggiunto l' accordo sulla casa.
Ma il conto rischieranno di pagarlo in parte
anche i proprietari che vedranno assottigliarsi
di mezzo miliardo le risorse inizialmente
immaginate per le detrazioni.
Nel vertice di ieri a via XX Settembre il
ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio,
il sottosegretario all' Economia, Pier Paolo
Baretta, e il presidente dell' Anci, Piero
Fassino, hanno convenuto che i sindaci
riceveranno 700 milioni (anziché il miliardo
richiesto) come indennizzo per la perdita di
gettito dovuta al passaggio dall' Imu alla Tasi.
E i primi 500 milioni sono già stati trovati:
arriveranno dalla dote stanziata dalla legge di
stabilità 2014 per l' introduzione di sgravi alle
famiglie. I restanti 200 milioni saranno reperiti
a breve dall' esecutivo tra le pieghe del
bilancio dello Stato.
Una volta individuati, verrà messa nero su
bianco la norma e si utilizzerà il primo
provvedimento utile. Ad esempio il più volte
annunciato decreto Lupi sull' emergenza
abitativa.
Per effetto del patto sottoscritto al Mef il
"montepremi" destinato a istituire, anche sulla Tasi, un sistema di detrazioni simili a quelle esistenti per
l' Imu di fatto scenderebbe rispetto a quello delineato in un primo momento. Senza i 500 milioni stanziati
dalla stabilità la "fetta" per gli sgravi ai nuclei scenderebbe a circa 1,7 miliardi.
Che sono quelli attesi dall' introduzione di un' addizionale dello 0,8 per mille sull' aliquota massima Tasi
per il 2014, che è stata annunciata dalla nota di Palazzo Chigi dell' 8 gennaio e che era stata inserita
nella prima bozza del decreto sul rientro dei capitali approvato venerdì scorso. Salvo poi essere
eliminata durante il Consiglio dei ministri.
Per la verità, più che di una cancellazione si è trattato solo di un rinvio dettato dall' esigenza di far
viaggiare insieme tutte le modifiche riguardanti i Comuni. Proprio l' aumento dello 0,8 per mille sul
tributo per i servizi indivisibili ha rappresentato uno dei capisaldi dell' accordo siglato ieri. Fermo
restando che gli introiti andranno destinati alle detrazioni sull' abitazione principale, toccherà ai primi
cittadini stabilire se caricare il prelievo extra tutto sulla prima o sulla seconda casa, portando i rispettivi
tetti per il 2014 rispettivamente al 3,3 per mille e all' 11,4 per mille (inclusa l' Imu). Oppure se spalmarla
tra le due basi imponibili. Con gli effetti descritti, a seconda della decisione presa, nell' articolo qui sotto.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Soddisfazione per l' accordo trovato sulla casa è stata espressa da tutte le parti in causa. Per il ministro
Delrio si riuscirà ad assicurare «la garanzia per milioni di famiglie italiane, specialmente le meno
abbienti, del mantenimento dell' esenzione nella nuova tassa sulla prima casa» e a «estendere l'
esenzione ancora più di prima, con la precedente imposta».
E sugli stessi tasti ha insistito anche il sottosegretario Baretta: i 700 milioni che il governo compenserà
assicurano «complessivamente lo stesso gettito del 2013 garantendo quindi ai cittadini i servizi e ciò è
anche la dimostrazione che gli stessi pagheranno meno degli anni precedenti».
Positivo è stato anche il giudizio di Piero Fassino. «L' incontro è stato molto proficuo ­ ha detto il sindaco
di Torino che nel pomeriggio ha guidato una delegazione dell' Anci prima al Senato, per incontrare gli
esponenti della maggioranza, e poi al Quirinale, dove è stata ricevuta dal capo dello Stato, Giorgio
Napolitano ­ e i comuni potranno disporre nel 2014 delle stesse risorse del 2013».
Tanto più che i sindaci hanno strappato anche la promessa che i municipi potranno accendere mutui
anche oltre il limite dell' 8% delle entrate e che quelli sotto i 5mila abitanti saranno esentati dal patto di
stabilità. Temi che saranno ripresi stamattina durante l' assemblea straordinaria dei sindaci convocata a
Roma.
Restando agli immobili sempre oggi la Camera proverà a convertire in legge il Dl Imu­Bankitalia (si
veda servizio a pagina 8).
Con il paradosso che se non ci riuscisse, per effetto dell' ostruzionismo condotto da lunedì dal M5S, e il
decreto decadesse, gli italiani rischierebbero di dover pagare la seconda rata dell' Imu 2013.
© RIPRODUZIONE RISERVATA LE RISORSE 500 milioni Il primo stanziamento I primi 500 milioni che
i Comuni dovranno ricevere come indennizzo sono già stati trovati: arriveranno dalla dote stanziata dalla
legge di stabilità 2014 per l' introduzione di sgravi alle famiglie 700 milioni L' indennizzo ai comuni
Governo e Comuni hanno stabilito che i sindaci riceveranno 700 milioni (anziché il miliardo richiesto)
come indennizzo per la perdita di gettito dovuta al passaggio dall' Imu alla nuova Tasi 200 milioni Le
risorse da trovare I restanti 200 milioni dell' indennizzo saranno reperiti a breve dall' esecutivo tra le
pieghe del bilancio dello Stato.
Una volta individuati, verrà messa nero su bianco la norma e si utilizzerà il primo provvedimento utile.
EUGENIO BRUNO
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Il Sole 24 Ore
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L' impatto sui contribuenti. Imu e Tasi insieme potrebbero raggiungere l' aliquota dell' 11,4% ­
Alle prime case sconto medio di 75 euro.
Su seconde case e capannoni il conto può diventare
più salato
Gianni Trovati MILANO L' accordo sulle tasse
2014 salutato ieri con soddisfazione sia dal
Governo sia dai sindaci concede fino a 1,7
miliardi, invece dei 2,2 immaginati fino a ieri,
alle detrazioni per l' abitazione principale: per
molti proprietari la cosa potrebbe cambiare
poco, perché comunque il meccanismo dà gli
strumenti per cancellare il difetto "genetico"
della Tasi che rischiava di far rimpiangere l'
Imu ai tanti italiani che vivono in una casa
medio­piccola (a partire da quel 30% di
abitazioni che non ha mai pagato né Ici né Imu
grazie alle detrazioni fisse). Gli sconti però non
saranno per tutti, perché la Tasi "lorda" al 2,5
per mille supererebbe i 4,2 miliardi. Per gli
altri, e soprattutto per i proprietari di seconde
case, negozi e imprese, le prospettive invece
sono pessime, soprattutto nei Comuni c h e
hanno già portato vicino ai massimi l' aliquota
dell' Imu (in 1.600 Comuni ha superato il 10,1
per mille). Vediamo perché.
Abitazione principale Con l' eccezione delle
pochissime case di lusso (74mila in tutta
Italia), le abitazioni principali non pagheranno
p i ù l ' Imu, e in molti casi non verseranno
nemmeno la Tasi. La distribuzione delle
risorse per le detrazioni generate dagli aumenti di aliquota dipenderà dai Comuni, ma una somma del
genere significa uno sconto medio da 75 euro uguale per tutti oppure una detrazione ancora più
consistente per le categorie da "tutelare", che per questa via potrebbero vedersi azzerare del tutto l'
imposta. Per cancellare la Tasi standard a un bilocale da 60mila euro bastano 60 euro, mentre se l'
aliquota sale cresce ovviamente anche lo sconto necessario. Il discorso cambia quando il valore fiscale
della casa cresce, ma in questo caso la considerazione è duplice: per una villetta (categoria catastale
A/7) da 200mila euro per il Fisco, la Tasi all' 1 per mille costa 200 euro, e con l' aumento al 3,3 per mille
si arriva a 660 euro. Probabilmente molti sindaci sceglieranno di concentrare gli sconti sugli immobili
più piccoli, dove vivono le famiglie con i redditi inferiori, per cui il conto da pagare sarà significativo: nell'
Imu, però, andava molto peggio, perché le aliquote erano più alte e portavano l' imposta a oscillare da
600 (con aliquota standard) a mille euro (con aliquota massima). Insomma, si pagherà, ma in genere
meno dell' Imu 2012.
Altri immobili Per le seconde case, i negozi e gli immobili d' impresa, nuovi rincari saranno invece all'
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ordine del giorno. L' accordo di ieri conferma la possibilità per le loro tasse immobiliari di superare il
tetto del 10,6 per mille, che era in vigore con l' Imu fino al 2013 ed era stato confermato per la somma di
Imu e Tasi nel 2014 dalla legge di stabilità. Ora quel confine viene cancellato, le due imposte
immobiliari potranno arrivare a braccetto all' 11,4 per mille ed è probabile che la maggioranza dei
Comuni sceglierà questa strada, evitando gli aumenti massimi sull' abitazione principale.
Risultato: un capannone da 580mila euro di valore fiscale, che tra Imu e maggiorazione Tares ha pagato
nel 2013 6.456 euro (2,5 volte in più rispetto al massimo dell' Ici nel 2011), potrà vedersi presentare un
conto da 6.796 euro. La stessa prospettiva attende i negozi, gli alberghi e i centri commerciali, che
insieme ai capannoni sono stati i veri protagonisti dell' Imu (più del 50% dell' imposta 2013 è stata
chiesta agli immobili produttivi), e alle seconde case: cioè alle categorie che hanno già subito tutti gli
aumenti 2012 e 2013.
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L' ANALISI.
Tanti dubbi e una certezza: molti dovranno pagare di
più
Gianni Trovati Che cosa succederà alle tasse
2014 sulla casa con la formula «più aliquote,
più detrazioni» ratificata dall' intesa di ieri? Per
capirlo può essere utile mettersi nell' ottica di
Giuliano Pisapia, di Ignazio Marino o di un
altro sindaco, soprattutto nei Comuni (1.600, e
praticamente tutte le città) che già hanno
a l z a t o l ' Imu su seconde case, negozi e
imprese per far quadrare i conti, e che oggi
devono trovare i soldi per gli sconti sull'
abitazione. Il nostro sindaco ha davanti a sé
due strade: una è larga e in discesa, e
prevede di finanziare gli sconti per le
abitazioni con gli aumenti di tasse per tutti gli
altri. La via è larga, perché gli aumenti sugli
«altri immobili» generano più soldi degli
aumenti sull' abitazione principale (il rapporto
nazionale è 21 a 17, ma nelle città industriali,
in tanti piccoli Comuni e nei centri turistici è
assai più squilibrato), ed è in discesa perché
colpisce un numero più piccolo di contribuenti,
che spesso votano altrove. L' altra via è stretta
e in salita, e passa dagli aumenti sulle
abitazioni principali, che renderebbero più
progressiva la tassazione ma scatenerebbero
ovviamente polemiche politiche incendiarie.
Certo, un dosaggio sapiente di aliquote e detrazioni escluderebbe dall' imposta le case più
"economiche" mantenendo comunque una Tasi più bassa dell' Imu 2012 su quelle di valore più alto: ma
in questo caso la parola d' ordine del «niente tasse sulla prima casa», già assai in pericolo, sarebbe
travolta. Non è tempo di fare processi alle intenzioni dei sindaci (a breve parleranno le aliquote), ma di
valutare le conseguenze di una scelta legislativa: perché prevedere la stessa leva fiscale su abitazioni
principali e altri immobili, se questi ultimi danno più gettito? Come saranno distribuiti i 500 milioni
sottratti al pacchetto detrazioni previsto dalla legge di stabilità? E chi controllerà che gli aumenti vadano
tutti, fino all' ultimo euro, a finanziare gli sconti, senza perdersi per altre vie?
Domande cruciali, che restano aperte e prospettano la quasi certezza che per molti contribuenti, per l'
ennesima volta, il conto sarà amaro.
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GIANNI TROVATI
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Il Sole 24 Ore
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La proposta. Dal canadese Cigi al Fmi.
Un foro per le crisi del debito sovrano
ROMA La gestione della crisi di un debito
sovrano non deve essere un tabù ma un'
operazione di mercato come un' altra,
strutturata da procedure globali e trasparenti e
velocizzata dalla partecipazione attiva di
creditori e debitori, privati e pubblici. È con
questo spirito che il think tank canadese Cigi
(Centre for International Governance
Innovation) propone la creazione di un vero e
proprio Foro su scala globale, chiamato
S o v e r e i g n D e b t F o r u m ( S d f ) : u n ' entità
indipendente alla quale qualsiasi Paese in
difficoltà, agli albori di una crisi del debito
pubblico, possa rivolgersi su base volontaria
per aprire un confronto con i creditori al fine di
evitare la ristrutturazione o almeno di
attenuarne la gravità.
L' istituzione di questo organismo è stata
proposta di recente all' Fmi, anche perché in
giugno il Fondo presenterà un suo rapporto sul
tema della gestione delle crisi dei debiti
sovrani. E ieri Domenico Lombardi e Brett
House della Cigi, hanno rilanciato l' idea dell'
Sdf a Roma, ultima tappa di un road­show
partito da Ottawa che ha toccato le principali
piazze europee (Londra, Parigi, Francoforte,
Bruxelles, Madrid, Lussemburgo) e coinvolto Esm e Paris Club.
«Il debito sovrano degli Stati più sviluppati è salito del 30% dal 2008 a oggi, raggiugendo quota 105%, e
potrebbe arrivare al 150% per gli anni 2020 ­ ha premesso Brett House ­. Il Forum non è una panacea
ma serve a migliorare il sistema attuale di gestione delle crisi del debito sovrano, un sistema che non
favorisce interventi tempestivi e preventivi». I Paesi in difficoltà rimandano il problema o lo nascondono
fino a farlo esplodere, con la conseguenza di far lievitare il conto da pagare per i creditori. «Una crisi del
debito non si trasforma automaticamente in una ristrutturazione del debito», ha precisato House,
favorevole ad aprire ex­ante un tavolo di confronto tra creditori e debitori. La creazione di un Forum per
le crisi sovrane è stato ampiamente dibattuto a Roma da un panel di esperti ­ Giovanni Sabatini,
direttore generale dell' Abi, Lorenzo Bini Smaghi (in qualità di visiting scholar ad Harvard) e Stefano
Micossi, direttore generale di Assonime ­ in riferimento al «filo sottile che divide la crisi di liquidità e la
crisi di insolvenza», «il nodo del trigger e dello stigma», «la catena che lega il rischio­Stato al rischio­
Banca».
I.B.
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Il Sole 24 Ore
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L' ANALISI.
È il cuneo fiscale il nodo da sciogliere in fretta
Paolo Bricco A questo punto, lo sciogliamo o
no, il nodo del cuneo fiscale? Non con dita
delicate.
Ma con mano energica. La staffilata è stata
violenta.
Irrituale nei modi. Dolorosa negli effetti. I salari
polacchi sono i nuovi benchmark. Il caso
Electrolux ha mostrato il grado di intensità
della concorrenza fra sistemi industriali. La
produttività calcolata con il Clup, il costo del
lavoro per unità di prodotto, evidenzia ­ in
alcuni comparti ­ una tendenza europea
strutturale.
E sottolinea quanto non sia più rinviabile, per
una Italia che voglia evitare l' esodo delle
multinazionali e desideri attrarre di nuovo gli
investitori stranieri, la questione del cuneo
fiscale.
Bene affrontarla a livello locale e su un piano
intermedio. Altrettanto bene, però, usare una
logica sistemica che modifichi la fisiologia
fiscale dell' Italia delle fabbriche. Per l' Ocse,
nella classifica del cuneo più pesante, sui 33
principali Paesi occidentali siamo al poco
invidiabile sesto posto.
L ' i n c i d e n z a m e d i a d e g l i oneri f i s c a l i e
contributivi a carico delle imprese e dei lavoratori è del 47,6%: il 23,3% trattenuto ai lavoratori e il 24,3%
versato dalle imprese. Per il CsC, con gli oneri d i Irap, Tfr e Inail si sale al 53,4 per cento. Solo
diminuendo il cuneo ­ in maniera equilibrata fra le due componenti ­ si può ridurre il senso di ostilità
oggi promanata dall' Italia agli occhi di chiunque faccia impresa e, allo stesso tempo, aumentare quella
capacità di spesa dei singoli la cui assenza sfibra la domanda. È difficile farlo oggi? Sì, soprattutto
perché non è stato fatto prima. Dal 2003 il cuneo fiscale italiano è salito addirittura del 4,2 per cento.
Ora, però, bisogna provarci.
Non soltanto per alimentare un mercato interno asfittico.
Ma anche per evitare la deindustrializzazione: secondo l' ufficio studi dell' Unione industriale di Torino,
nel nostro Paese a ogni posto di lavoro di una multinazionale sono collegati fra i 4 e i 5 posti di lavoro di
imprese italiane.
Per le economie di territorio il moltiplicatore distruttivo è enorme.
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PAOLO BRICCO
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Stati Uniti. Il presidente americano propone anche di indicizzare gli stipendi all' inflazione, ma il
Congresso vuole opporsi.
Obama alza il salario minimo
Passerà da 7,25 a 10,10 dollari per i dipendenti di società appaltatrici del governo IN
CONGRESSO Nella notte il discorso sullo stato dell' Unione che ha avuto al centro il
tema della lotta alle disuguaglianze sociali.
Mario Platero NEW YORK. Dal nostro
corrispondente L' atmosfera sembrava la
stessa delle altre grandi occasioni: Congresso
riunito in seduta plenaria per il discorso sullo
s t a t o d e l l ' Unione, c o r e o g r a f i a d a f i l m ,
aderenza millimetrica alla tradizione, il
martello del presidente della Camera John
Boehner che chiede il silenzio, il presidente
che finalmente, dopo essere stato travolto
dagli applausi prende la parola, «My fellow
Americans....».
Ma nel suo lungo discorso Barack Obama ha
ripercorso vecchi temi con una sola vera
nuova proposta che cercherà di affermare
grazie allo strumento dell'"ordine esecutivo",
chiamiamolo decreto, che gli consente di
introdurre certe norme senza bisogno di
passare per il voto del Congresso.
Ha annunciato l' aumento del salario minimo
dai circa 7 dollari a 10,25 dollari per i
dipendenti di aziende che vincono appalti
pubblici di qualunque genere, dai lavapiatti
nelle basi militari a operai che ristrutturano un
ponte. Il contratto deve riguardare appalti
strettamente federali e la cosa non riguarda i
singoli stati.
Un gesto più simbolico che concreto per affrontare il problema della disuguaglianza in America,
secondo un calcolo approssimato la misura del presidente riguarderà al massimo 16­18mila persone.
Ma con l' annuncio Obama vuole stringere in un angolo i repubblicani che resistono alla proposta di
legge Harkin Miller che si propone di raggiungere lo stesso obiettivo. Il presidente ha ricordato quanto
importante sia restituire dignità alle famiglie più povere costrette secondo le leggi attuali a vivere con
salari annuali anche di 15mila dollari all' anno praticamente al di sotto della soglia di povertà.
Obama ha affermato che aumentare il salario minimo è un bene per tutti, anche per le imprese, e ha
citato come esempio John Soranno, un italo americano che ha costruito una catena di pizzerie con forno
a legna a St Paul in Minnesota che già l' anno scorso aveva deciso di aumentare il salario minimo a 10
dollari proprio perché aveva letto che Obama voleva muoversi in quella direzione. Soranno ha giocato
d' anticipo per poter assorbire meglio il colpo ma anche per tenere i suoi dipendenti legati alle nove
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pizzerie. La prima ha raccontato, è nata perché ha passato molti anni da ragazzo a Milano dove
frequentava la pizzeria Gino su corso Vercelli.
Molti anni dopo si è a sua volta lanciato nel "business". Soranno insieme ad altri 22 ospiti, da un
pompiere dell' Oklahoma a un insegnante di Washington nominata insegnante dell' anno ha voluto dare
uno spaccato dell' America che fatica, che lavora in difficoltà ma che tira dritto e guarda in avanti con
responsabilità. Soranno era il simbolo del piccolo imprenditore illuminato. Fra gli altri decreti annunciati
da Obama, quello per introdurre incentivi per progetti infrastrutturali, per corsi di addestramento per la
riqualificazione di disoccupati e per un miglioramento di certe pensioni. Obama ha fatto un accenno ai
vari temi di politica estera, dall' Afghanistan all' Iran alla Siria. Ma il discorso in un anno in cui a
novembre di rinnoverà la Camera e un terzo del Senato è stato dedicato soprattutto alla politica interna.
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Cassazione penale. La situazione di difficoltà economica dell' azienda non giustifica l' omesso
versamento.
L' insolvenza non fa sconti sui contributi
DECISIONE RIGOROSA È onere dell' amministratore ripartire le risorse esistenti anche
se questo comporta l' impossibilità di pagare gli stipendi.
Antonio Iorio Lo stato di insolvenza non libera
da responsabilità penale l' amministratore
della società che ha omesso di versare le
ritenute sulle retribuzioni erogate ai dipendenti.
Egli infatti ha comunque l' obbligo di ripartire
le risorse esistenti all' atto della
corresponsione delle retribuzioni in modo da
poter adempiere il proprio obbligo, anche se
ciò dovesse comportare l' impossibilità di
pagare i compensi nell' intero ammontare A
fornire questa rigorosa interpretazione è la
Corte di cassazione, sezione III penale con la
sentenza 3705 depositata ieri.
L' amministratore di una società veniva assolto
dal Tribunale dal reato di omesso versamento
delle ritenute previdenziali (articolo ,2 comma
1 bis del dl 463/1983) di cui era imputato, per
non aver commesso il fatto.
Secondo il giudice di merito, infatti, si doveva
escludere l' elemento soggettivo atteso che nel
periodo in contestazione la società versava in
gravi difficoltà finanziarie poi culminate nel
fallimento della società, intervenuto
successivamente all' omesso versamento.
Di contrario avviso, invece, la Procura
generale che proponeva, pertanto, ricorso per
cassazione.
In sostanza si contestava che il reato di omesso versamento in questione si caratterizza per il dolo
generico integrato dalla consapevole scelta di omettere i versamenti dovuti, non rilevando che l' agente
tenuto ai versamenti attraversi una fase di criticità e destini risorse finanziare per far fronte a debiti
ritenuti più urgenti.
Da qui la richiesta di annullamento della sentenza La Suprema Corte ha accolto il ricorso evidenziando
che il reato in questione è configurabile anche quando poi si accerti, come nella specie, il successivo
stato di insolvenza dell' imprenditore.
Infatti è onere di quest' ultimo ripartire le risorse esistenti al momento di corrispondere le retribuzioni ai
lavoratori dipendenti, in modo da poter adempiere all' obbligo di versamento delle ritenute, anche se ciò
possa riflettersi sull' integrale pagamento delle retribuzioni medesime Ne consegue che lo stato di
insolvenza non libera il sostituto, dovendo questi adempiere all' obbligo di corrispondere le ritenute così
come adempie a quello di pagare le retribuzioni di cui le ritenute stesse sono, del resto, parte.
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Anche il sopravvenuto fallimento non è sufficiente a scriminare il precedente omesso versamento: è
obbligo del sostituto ripartire le risorse esistenti all' atto della corresponsione delle retribuzioni in modo
da poter adempiere il proprio obbligo anche se ciò debba comportare l' impossibilità di pagare i
compensi nel loro intero ammontare Inoltre, quando l' imprenditore in presenza di una situazione
economica difficile decide di dar preferenza al pagamento degli emolumenti ai dipendenti e di
trascurare il versamento delle ritenute, non può addurre a propria discolpa l' assenza dell' elemento
psicologico del reato, ricorrendo in ogni caso il dolo generico.
La punibilità della condotta pertanto è individuata proprio nel mancato accantonamento delle somme
dovute all' erario (in nome e per conto del quale tali somme sono trattenute) con la conseguenza che
non può ipotizzarsi l' impossibilità di versamento per fatti sopravvenuti, come preteso nella specie, e
quindi addurre l' esclusione del dolo a causa delle gravi difficoltà economiche sfociate poi nel fallimento
dell' azienda Da qui, l' accoglimento del ricorso della Procura generale e l' annullamento della sentenza
di assoluzione con rinvio al giudice di merito.
La pronuncia è riferita al reato previdenziale anche se è evidente che i principi possono, purtroppo,
estendersi anche all' analogo reato tributario di omesso versamento di ritenute di acconto (articolo 10
bis del decreto legislativo 74/2000) © RIPRODUZIONE RISERVATA La decisione dei giudici 01|IL
CASO La Cassazione si è pronunciata sulla vicenda di un imprenditore che aveva omesso il
versamento delle ritenute previdenziali dovute per i dipendenti 02|I GRADI PRECEDENTI Il contribuente
era stato assolto dal giudice di merito che aveva escluso l' elemento soggettivo dal momento che nel
periodo in contestazione la società versava in gravi difficoltà finanziarie poi culminate nel fallimento 03|
IL RICORSO Di qui il ricorso in Cassazione della Procura generale che ha contestato il reato di omesso
versamento compiuto con dolo generico integrato dalla scelta consapevole di omettere i versamenti
dovuti 04|LA SENTENZA Il ricorso è stato accolto dalla Cassazione che ha annullato la sentenza
rinviandola al giudice di merito per un' ulteriore decisione 05| LA MOTIVAZIONE Secondo i giudici di
legittimità, il reato è configurabile anche quando poi si accerti il successivo stato di insolvenza 06| LA
PRECISAZIONE La Cassazione ha precisato che quando l' imprenditore si trovi in una situazione di
difficoltà è tenuto a ripartire le risorse all' atto del versamento degli stipendi così da adempiere all'
obbligo anche se ciò comporta l' impossibilità di pagare i compensi.
ANTONIO IORIO
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Capitali all' estero. L' analisi degli effetti del Dl approvato venerdì scorso dal Consiglio dei
ministri.
L' evasione frena il rientro
In caso di sottrazione di imposte il conto può eguagliare il valore delle somme IL
SECONDO FRONTE Il prezzo è decisamente più abbordabile se le irregolarità derivano
da redditi non più accertabili.
Primo Ceppellini Roberto Lugano Il decreto
legge che disciplina la collaborazione
volontaria per l' emersione dei capitali all'
estero prevede due obblighi: ­ la
presentazione di una richiesta, comprendente
l' indicazione delle somme estere e la
ricostruzione dei redditi con i quali si è formata
la provvista delle risorse; ­ il pagamento delle
somme dovute in base a due successivi
provvedimenti, ovvero l' irrogazione delle
sanzioni relative al monitoraggio valutario e l'
accertamento ai fini delle imposte evase.
Non si tratta in nessun modo di un condono o
di uno scudo fiscale, tant' è vero che le
imposte sui redditi accertati vanno versate
integralmente.
È solo previsto uno sconto sulle sanzioni: 50 o
75% del minimo per il monitoraggio, un sesto
del minimo per l' adesione agli accertamenti.
I contribuenti interessati si trovano di fronte a
una analisi di convenienza che prevede, da un
lato, l' aumento del rischio della detenzione
illegale all' estero, per la progressiva riduzione
dei Paesei non collaborativi, e dall' altro l'
esborso per la collaborazione, che non è
"ridotto" come avveniva per gli scudi fiscali.
Il costo della sanatoria diventa quindi un elemento fondamentale. Si possono distinguere due situazioni:
­ le somme all' estero non derivano da redditi evasi (è il classico caso di attività pervenute in
successione) oppure da redditi evasi in periodi non più accertabili ("vecchie" evasioni riconducibili in
modo documentato a periodi di imposta non più accertabili, anche tenendo conto del raddoppio di
termini per rilevanza penale o per presenza di paesi black list); ­ somme che derivano da redditi non
dichiarati e ancora accertabili che dovranno essere necessariamente sanati congiuntamente alla
violazione relativa al quadro RW.
Solo chi si trova nella prima situazione può pensare all' emersione; nel secondo caso i costi sono
improponibili.
Nel primo caso, infatti, l' importo che si deve pagare è la somma di tre componenti: ­ le sanzioni
(ridotte) per la mancata indicazione degli importi nel quadro RW; ­ l' Irpef e relative sanzioni (1/6 del
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minimo) sui redditi finanziari prodotti dalle somme all' estero; ­ gli interessi. Le prime simulazioni (si
veda Il Sole 24 Ore dei giorni scorsi) evidenziano un costo di poco superiore al 10% e l' interesse alla
sanatoria sarà sicuramente elevato.
Se, invece, le somme all' estero derivano da redditi evasi, le conclusioni sono diametralmente opposte.
Ipotizziamo il caso di un professionista che voglia sanare la propria situazione e che dovrà ora versare:
­ Irpef e addizionali (45%) nonché il sesto delle sanzioni (circa 7,5%) sui redditi non dichiarati; ­ Irap
(ipotizziamo il 3,9%) e relative sanzioni (0,65%); ­ Iva (20%) e relative sanzioni (3,3%); ­ sanzioni sul
quadro RW, Irpef e sanzioni sui redditi finanziari (che sono da stimare in base al numero degli anni, ma
difficilmente inferiori al 5%); ­ interessi (impossibili da determinare analiticamente in un esempio
generico, ma che stimiamo per semplicità di calcolo pari al 2,65% del totale).
Siamo già arrivati a un importo che pesa l' 88% delle somme detenute inizialmente all' estero. C' è poi
un ultimo aspetto da ricordare: poiché si tratta di redditi non dichiarati, è facilmente ipotizzabile che su
di essi si debba calcolare anche la ricaduta in termini di contributi previdenziali. Se il professionista non
aveva già superato i massimali nell' anno di riferimento, il costo potrebbe lievitare di un ulteriore 10­15
per cento.
Conclusione: la sanatoria costa più del 100% e l' intero importo detenuto all' estero servirà per "pagare"
la regolarizzazione.
I numeri consentono di arrivare in modo matematico alle stesse conclusioni anticipate sopra. La scelta
legislativa che è stata fatta è chiara: la nuova norma non è uno scudo che sana l' evasione di redditi e di
Iva non dichiarati. Ciò ha ovviamente una conseguenza: nessuno dei soggetti che si trova nelle
condizioni indicate può minimamente pensare alla collaborazione volontaria.
Questa considerazione deve guidare anche le ipotesi sul gettito che potrà derivare dal provvedimento.
Solo se si ipotizza che la gran parte dei capitali all' estero non abbia rilevanza reddituale (nei termini
che abbiamo chiarito) si può pensare che gli incassi erariali saranno significativi. È però un' ipotesi
molto forte e probabilmente non molto corretta.
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ROBERTO LUGANO
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Il Sole 24 Ore
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Lavoro. Le immissioni in ruolo avverranno «pescando» dai precari e dai vincitori dei concorsi.
A scuola 18mila assunzioni
Da settembre oltre 14mila nuove cattedre ­ Potenziato il sostegno L' ORGANICO Il piano
triennale prevede nel complesso l' ingresso di 82mila tra docenti e personale
amministrativo a fronte di 41.272 uscite.
Claudio Tucci ROMA Oltre 12mila professori
«su posti comuni» (per la precisione 12.625).
A cui si aggiungono 1.604 docenti di sostegno
e 4.317 Ata (il personale tecnico­
amministrativo). Per un totale di 18.546
immissioni in ruolo che il Miur punta a far
scattare a settembre 2014.
Maria Chiara Carrozza ha annunciato ieri ai
sindacati i numeri del piano triennale 2014­
2016 di assunzioni di docenti e personale
amministrativo previsto dal decreto scuola (il
Dl 104) inviati a Mef e Funzione pubblica.
Complessivamente il Miur mira a stabilizzare,
nei prossimi tre anni, 82.055 persone (64.338
docenti e 17.717 Ata) facendo leva sul turn­
over stimato (nel periodo considerato) a
normativa vigente e sui posti resi vacanti e
disponibili dopo le nomine in ruolo effettuate a
settembre scorso.
La prima tranche del piano vale oltre 18mila
assunzioni (oltre alle stabilizzazioni sul
sostegno) e, se non arriveranno nel frattempo
modifiche legislative al sistema di
reclutamento, si procederà pescando al 50%
dalle graduatorie a esaurimento (dove ci sono
ancora circa 160mila precari) e per il restante
50% dai concorsi (primo fra tutti la selezione bandita nel 2012 dall' ex ministro, Francesco Profumo). Il
Miur ha poi confermato l' assunzione, già da quest' anno, di 4.447 docenti di sostegno (che fanno
sempre parte del piano triennale) per venire incontro alle difficoltà delle scuole a coprire il fabbisogno
degli alunni disabili (i presidi in queste settimane stanno tamponando nominando sul sostegno supplenti
provenienti da altre materie). Secondo i calcoli del Miur nei prossimi tre anni cesseranno dal servizio
41.272 unità di personale (27.872 docenti e 13.400 Ata). E poi sono da assumere i docenti in più sul
sostegno previsti sempre dal decreto Scuola (è stata autorizzata una spesa annua di 107 milioni di
euro). E quindi, oltre ai 4.447 di quest' anno, per gli anni scolastici 2014­2015 e 2015­2016, il ministero
dell' Istruzione punta a stabilizzare ancora 22.237 professori di sostegno. Poi ci sono gli Ata, e la stima
del turn­over nel triennio 2014­2016 è di 13.400 unità.
L' attuale normativa prevede che il piano triennale di assunzione di docenti e Ata debba avvenire «a
invarianza finanziaria». Per questo il Miur, oltre a fornire i numeri del piano, ha predisposto un atto di
indirizzo a Mef e Funzione pubblica per aprire una sessione negoziale all' Aran con i sindacati. In questo
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
documento si specifica che le procedure di assunzione degli oltre 18mila docenti e Ata dovranno
chiudersi entro il 31 agosto 2014 (per consentire la presa in servizio degli interessati a settembre, in
concomitanza con l' avvio dell' anno scolastico).
Mentre per garantire l'«invarianza finanziaria», sempre nella bozza di atto d' indirizzo, si evidenzia la
possibilità di allungare uno dei gradoni stipendiali degli immessi in ruolo (spostando quindi più avanti l'
eventuale maturazione dello scatto d' anzianità ­ una strada già percorsa con il precedente piano di
assunzioni 2011­2013).
L' annuncio di oltre 18mila nuove assunzioni a settembre è «un fatto positivo», sottolinea il leader della
Uil Scuola, Massimo Di Menna: «Ma bisogna procedere con meno burocrazia». E anche per il numero
uno della Gilda, Rino Di Meglio, serve ora «velocizzare l' azione amministrativa». Mentre per Domenico
Pantaleo, a capo della Flc­Cgil, «è inamissibile intervenire sulle carriere dei neoimmessi per sostenere i
costi delle assunzioni, scambiando cioè il salario con la stabilizzazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il bilancio 82.055 Il piano A tanto ammonta il piano triennale di
assunzione di docenti e Ata previsto dal decreto Scuola 18.546 La prima tranche Si punta a far
assumere, a settembre 2014, 12.625 docenti su posti normali, 1.604 insegnanti di sostegno e 4.317 Ata
22.237 Per allievi in difficoltà È il numero di posti di insegnanti di sostegno da stabilizzare negli anni
scolastici 2014­2015 e 2015­2016, come previsto dal decreto Scuola.
CLAUDIO TUCCI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
I dati Censis. Il mercato vale 6,5 miliardi di euro.
La contraffazione costa al Paese lo 0,35% del Pil
LE RICADUTE La produzione dei beni in canali ufficiali avrebbe assorbito circa 110mila
nuovi occupati e garantito un gettito di 1,7 miliardi.
Marzio Bartoloni Non solo repressione, ma
anche l' invito a «investire sulle idee»
difendendole a colpi di marchi e brevetti.
Contro l' industria del falso che ruba quasi
mezzo punto di Pil e cancella 110mila possibili
posti di lavoro il ministero dello Sviluppo
economico ieri ha deciso di lanciare una
campagna di comunicazione p e r l a d i f e s a
della proprietà industriale. Da febbraio e fino a
fine aprile sarà trasmesso su tv, radio e siti
web, uno spot: l' immagine scelta sono delle
bolle (che rappresentano le buone idee) che
rischiano di cadere su un riccio, ma vengono
protette da un brevetto.
«La contraffazione non fa un danno solo alle
imprese, ma anche alla sicurezza dei
consumatori oltre alle perdite per l' erario e
alla distruzione di posti di lavoro», ha ricordato
il sottosegretario Simona Vicari che sempre
ieri ha siglato con il vicepresidente per le reti
d' impresa di Confindustria Aldo Bonomi un
accordo operativo per la tutela della proprietà
industriale delle aziende in rete.
A tutte le associate saranno garantiti servizi su
misura: dalla consulenza su marchi e brevetti
all' assitenza operativa durante tutto l' iter fino
all' internazionalizzazione e alla formazione tecnica.
Secondo i dati diffusi dal ministero in collaborazione con il Censis il valore economico del mercato della
contraffazione nel 2012 si è attestato sui 6,5 miliardi, in lieve calo rispetto ai 6,9 miliardi del 2010. Un
danno per l' economia che si traduce in 13,7 miliardi di valore di produzione aggiuntiva persa ­ tanto
varrebbero i prodotti contraffatti se venduti nel mercato legale ­ e che a sua volta vuol dire l' addio a 5,5
miliardi di valore aggiunto, in pratica lo 0,35% del Pil. Non solo. La produzione complessiva degli stessi
beni in canali ufficiali avrebbe assorbito circa 110mila nuovi occupati a tempo pieno. E avrebbe
garantito un gettito fiscale aggiuntivo di 1,7 miliardi.
Nonostante la crisi e le minacce della contraffazione nel 2013 è comunque cresciuto il deposito di titoli
di proprietà industriale. Secondo i dati ufficiali dell' Ufficio italiano brevetti e marchi del ministero dello
Sviluppo economico l' aumento più importante rispetto al 2012 è stato registrato dal deposito di disegni
e modelli (da 1.354 a 1664: +23%). Cresce anche il deposito dei marchi (da 53.699 a 54.626: +1,7%),
mentre i brevetti d' invenzione sono in lieve flessione (­1,1%), passando da 9.218 a 9.115, come i
modelli di utilità (­3%).
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Più forte il calo delle traduzioni di brevetto europeo (­11,1%) «L' aumento complessivo di questi titoli ­
ha sottolineato il sottosegretario Vicari ­ è la dimostrazione di come il Paese potenzialmente può vivere
della capacità creativa della nostra popolazione».
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MARZIO BARTOLONI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Competitività/1. Al via bando del Mise per diciotto aree urbane della Sicilia SICILIA.
Per le zone franche 182 milioni
LE AGEVOLAZIONI Previste le esenzioni su Irap Ires, Irpef, Imu e versamenti dei
contributi da lavoro dipendente. Le domande dal 5 marzo al 23 maggio.
Nino Amadore PALERMO Una boccata d'
ossigeno non irrilevante per micro e piccole
imprese. Ma soprattutto per una serie di
territori siciliani a corto di ossigeno. Così da
Palermo (il porto e la zona industriale di
Brancaccio, oltre al quartiere dello Zen) a
Messina, da Bagheria e a Vittoria, a Barcellona
Pozzo di Gotto nel messinese, sono 18 le
Zone franche urbane dell' isola cui vanno
181,785 milioni stanziati dal ministero per lo
Sviluppo economico. Tra i territori destinatari
dei fondi anche Termini Imerese e la sua area
industriale, Gela, Castelvetrano, Lampedusa e
Linosa. Per i dettagli basta consultare il
decreto di Carlo Sampino, direttore generale
del dipartimento per lo Sviluppo e la coesione
economica del ministero dello Sviluppo
economico, con cui vengono fissate le regole
del bando per la presentazione delle istanze
che danno diritto a una serie di agevolazioni: l'
esenzione dalle imposte sui redditi (Irpef, Ires);
l' esenzione dall' imposta regionale sulle
attività produttive (Irap); l' esenzione dall'
imposta municipale propria (Imu); l' esonero
dal versamento dei contributi sulle retribuzioni
da lavoro dipendente. «Le agevolazioni ­ ha
specificato il ministero per lo Sviluppo economico ­ sono concesse alle imprese a titolo di "de minimis".
Pertanto, ciascun soggetto ammesso alle agevolazioni potrà beneficiare delle predette esenzioni, tenuto
conto di eventuali ulteriori agevolazioni già ottenute dall' impresa sempre a titolo di de minimis nell'
esercizio finanziario in corso alla data di presentazione della richiesta di agevolazione nei due esercizi
finanziari precedenti, fino al limite massimo di 200mila euro».
Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 5 marzo
2014 e fino alle ore 12 del 23 maggio 2014, esclusivamente tramite la procedura telematica accessibile
nella sezione Zfu Convergenza e Carbonia Iglesias.
«Il provvedimento ha un valore importantissimo per le micro e piccole imprese in un momento in cui l'
elevata pressione fiscale e la crisi di liquidità costituiscono una seria emergenza» dice l' assessore alle
Attività produttive Linda Vancheri. «Si tratta ­ dice Simona Vicari sottosegretario allo Sviluppo
economico ­ di un provvedimento strategico che darà un contributo decisivo per sostenere lo sviluppo
del nostro tessuto industriale. È una sfida che, quindi, giunge al suo compimento, ingaggiata nel 2012, e
che offrirà alle imprese opportunità concrete per investire sul territorio. Infine, è un ulteriore motivo di
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
soddisfazione il fatto che anche Termini Imerese potrà avvantaggiarsi delle agevolazioni previste dal
decreto».
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Emergenza Ilva. Atteso a giorni.
Piano ambientale in dirittura d' arrivo
BONIFICHE Imminente alla Camera l' approvazione del decreto Terra dei Fuochi con le
misure e le risorse per le due aree inquinate.
Domenico Palmiotti Il piano ambientale dell'
Ilva è in arrivo. Questione di settimane. Il
ministro dell' Ambiente, Andrea Orlando,
sceglie la platea di Legambiente, che ieri a
Roma ha organizzato un convegno sulle
bonifiche, per confermare l' imminente varo di
uno degli strumenti che disegnerà l' Ilva del
futuro. Previsto sia dalla legge 89/2013 sul
commissariamento della società che dal nuovo
decreto legge attualmente in discussione, il
piano ambientale, r e d a t t o d a g l i e s p e r t i
nominati dal ministro, è uno dei cardini su cui
poggerà anche il piano industriale a cui sta
lavorando il commissario Enrico Bondi. La
sequenza prevede che il piano ambientale
arrivi tra metà e fine febbraio e subito dopo
quello industriale. Nel piano, dice Orlando,
«arriveremo a indicare quali sono gli
interventi» pari a «due miliardi di
investimenti». «Su Taranto ­ aggiunge ­
ritengo sia noto lo sforzo che stiamo
producendo e la molteplicità delle azioni
realizzate. A cominciare dal ricorso all' istituto
del commissariamento che per la prima volta
non è previsto per un vaso di insolvenza
finanziaria ma per inidoneità a conseguire l'
adeguamento degli impianti alle prescrizioni ambientali». Per Orlando «si tratta di un' innovazione
assoluta nel nostro ordinamento che fissa un principio che va molto al di là del caso specifico», tant' è
che il ministro non esclude di replicare lo stesso modello «anche in altre realtà».
E oggi intanto la Camera dovrebbe approvare il decreto legge n. 136 che riguarda l' Ilva e la Terra dei
Fuochi in Campania. In verità il sì dell' aula era previsto già ieri ma la discussione sul decreto legge sull'
Imu, prossimo alla scadenza, ha portato via più tempo. Il provvedimento sull' Imu, mercoledì scorso, ha
infatti stoppato la discussione sul decreto n. 136 che era ormai avviata al rush finale.
Sui nove articoli del testo, l' aula ne ha «licenziati» sette, per cui resta ancora poco da discutere.
«L' impianto del provvedimento è quello che conosciamo ­ afferma Alessandro Bratti, del Pd, relatore di
maggioranza ­ e per l' Ilva affida al commissario Enrico Bondi il potere di aumentare il capitale sociale
della società finalizzandolo al risanamento. In prima istanza sarà chiesto alla proprietà, ai Riva, di
sottoscrivere l' aumento di capitale. Nel caso in cui si rifiutassero, il commissario potrà ricorrere a
investitori terzi e anche alle risorse sequestrate dalla Magistratura». Ilva e Terra dei Fuochi hanno poi un
punto in comune nel decreto ed è la previsione di 50 milioni di euro, tra 2014 e 2015, per gli screening
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
sanitari sulla popolazione delle due aree esposte alle fonti inquinanti. Dopo il sì di Montecitorio, il
decreto passa al Senato che entro il 10 febbraio dovrà convertirlo in legge.
Sul fronte del lavoro, infine, domani pomeriggio a Taranto Fim, Fiom e Uilm provinciali incontrano il
responsabile delle relazioni industriali dell' Ilva, Enrico Martino, per vedere di stringere l' intesa sul
rinnovo dei contratti di solidarietà per il 2014. Per Taranto ci si dovrebbe attestare su 3.500. Che sono il
tetto massimo e non è detto che sia effettivamente raggiunto come dimostra il bilancio del 2013. L'
incontro di giovedì arriva a valle del confronto fatto in azienda area per area. Il 5 febbraio, infine, il
coordinamento sindacale dell' Ilva, comprensivo di tutti gli stabilimenti, incontra l' azienda per un esame
complessivo a partire dal nodo di Genova.
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DOMENICO PALMIOTTI
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Il Sole 24 Ore
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Appalti. Il recepimento delle direttive.
Ance: servono paletti all' in house
Mauro Salerno Rafforzare l' attenzione alle
Pmi, limitare il ricorso all' in house, imporre
alle concessionarie di affidare con gara il
100% dei lavori oggetto di concessione. Sono
le richieste avanzate dai costruttori dell' Ance
in occasione del ciclo di audizioni aperto oggi
dall' Autorità di vigilanza sui contratti pubblici,
in vista del recepimento delle direttive europee
s u appalti e concessioni a p p r o v a t e d a l
Parlamento di Strasburgo, lo scorso 15
gennaio.
Per i costruttori i punti di maggiore
innovazione delle nuove regole europee
riguardano le misure destinare a favorire la
partecipazione delle piccole e medie imprese
al mercato degli appalti pubblici. Tra questi l'
obbligo di motivare la mancata suddivisione
d e g l i appalti i n l o t t i ( « p u n t o d i p a r t e n z a
irrinunciabile nella fase di recepimento») e l'
abbassamento della soglia di fatturato per la
partecipazione alle gare («un miglioramento
che rischia di risultare ancora insufficiente»).
Fin qui le «luci» della nuova direttiva.
Per bocca del presidente Paolo Buzzetti i
costruttori non hanno mancato però di
sottolineare alcune criticità.
La più importante, dal punto di vista dei costruttori riguarda la nuova disciplina dell' in house «che
rischia di allargare notevolmente le maglie di tale modalità esecutiva», che invece dovrebbe restare
«quale assoluta eccezione nel panorama degli affidamenti pubblici». Perplessità anche sulla riduzione
dei tempi previsti per la presentazione delle offerte (35 giorni rispetto agli attuali 52) e sul rischio che la
scelta di limitare il ricorso al massimo ribasso «si tramuti in una generalizzazione dell' offerta
economicamente più vantaggiosa», che richiede un elevato livello di esperienza delle Pa e comporta un
costo di partecipazione più alto per le Pmi. Una richiesta precisa arriva rispetto alle misure dirette a
tutelare il subappalto con il pagamento diretto dei subaffidatari. In questo caso, ha precisato Buzzetti,
dovrà essere la Pa (e non più l' impresa principale) a controllare l' adempimento degli obblighi verso i
lavoratori «con conseguente interruzione della responsabilità solidale dell' appaltatore per tali somme».
Importante anche la presa di posizione sulle concessioni autostradali. I costruttori auspicano la revisione
di un sistema «contraddistinto dall' assenza di una effettiva apertura al mercato concorrenziale»
chiedendo che in caso di accorpamenti e proroghe delle concessioni in essere si imponga alle società
di affidare con gara il 100% dei lavori «agendo a tutti gli effetti come un' amministrazione
aggiudicatrice».
Da parte sua l' Autorità di vigilanza punta a raccogliere l' occasione delle direttive per riordinare tutto il
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
sistema degli appalti, bersagliato da una gragnola di correzioni che negli ultimi due anni ha reso difficile
inseguire le novità anche agli addetti ai lavori. Tra le prime proposte, avanzate dal vicepresidente
Sergio Gallo, coordinatore delle attività dell' Authority sul recepimento, «la creazione di un codice ad
hoc per il partenariato pubblico­privato».
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MAURO SALERNO
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Istat. Nel 2013 buste paga cresciute dell' 1,4%, la variazione più bassa dal 1982.
In dicembre retribuzioni ferme
Claudio Tucci ROMA Retribuzioni
praticamente ferme a dicembre (rispetto al
mese precedente); e nel confronto con
dicembre 2013 sono salite appena dell' 1,3%.
Nella media del 2013 le buste paga sono
cresciute dell' 1,4%, la variazione più bassa
dal 1982 (anno di inizio delle serie storiche).
Ma, in ogni caso, una dinamica superiore all'
inflazione che nella media dello scorso anno
ha segnato un incremento dell' 1,2%.
La fotografia scattata ieri dall' Istat ha
confermato un 2013 ancora in grande affanno
per il mercato del lavoro. A fine dicembre sono
in attesa di rinnovo 47 contratti (di cui 15
appartenenti al settore pubblico) relativi a circa
6,3 milioni di dipendenti (di cui 2,9 milioni nella
sola pa). L' attesa del rinnovo per i lavoratori
con contratto scaduto è in media di 32,2 mesi
(si scende a 18,6 mesi nel settore privato).
Complessivamente nel 2013 sono stati recepiti
17 contratti a cui fanno riferimento poco più di
tre milioni di lavoratori dipendenti, con un
monte retributivo pari al 23,7% del totale dell'
economia. A fine dicembre sono pertanto
risultati in vigore 27 contratti che regolano il
trattamento economico di circa 6,6 milioni di
dipendenti (il 49,4% del monte retributivo totale).
Tornando invece alle retribuzioni l' Istat ha segnalato aumenti superiori alla media del 2013 (+1,4%) per
i comparti: alimentari, bevande e tabacco (+4,1%); agricoltura (+2,7%) e chimica (+2,3%).
Nel settore privato le variazioni più contenute si sono registrate nell' edilizia (appena +0,4%) e nel
settore del tessile, abbigliamento e lavorazione pelli (+0,8%).
Nell' intero comparto della pubblica amministrazione le buste paga non hanno subito variazioni per via
del noto blocco alla contrattazione in vigore dal 2010.
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CLAUDIO TUCCI
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Italia Oggi
Enti locali
Improve your American English.
A superaged Cav. What is the real reason?
Why did Silvio Berlusconi agree to be
captured by a photographer as pitiless as the
Englishman Paul Stuart, who has made him
look even older than he is, and after having
seen shots that leave no hope, authorized its
publication on the widely read English weekly
Sunday Times Magazine and, from there, as
an immediate cascade, on all the world' s
media?
How is it possible that the man who two
decades ago (to hide even the most hidden
sign of aging) put tights on the lens of the
camera to be able to blur his image, now plays
at being older than he is really? There must be
a reason.
Berlusconi does not do anything for nothing.
And, usually, his choices, when it comes to
interpreting the desires and the imagination of
the general public, hit the mark.
When there was a clash between his fledgling
TV and that of the Mondadori (the publishing
house still belonged to the founder' s family),
the Cav. decidedly won. In fact, within
Mondadori, Piero Ottone, who was trying to
take the role of the fifty year­old housewife
from Voghera (which is the average viewer of
mainstream television and also the one that
makes you win or lose the election) Ottone, I
was saying, sided with I cannoni di Navarone while the Cav began airing Uccelli di Rovo. The outcome
of the battle was a foregone conclusion because Ottone was trying to interpret the tastes of fifty year­old
housewife from Voghera while Berlusconi could do it easily because he «is» the fifty year­old housewife
from Voghera, has the same tastes and understands the propensities.
Now, shocking all as usual, the Cav. must have realized that, against Renzi' s exuberant youthfulness,
he must show, by contrast, his old age, in the eyes of voters, which appears as a recaptured wisdom
after the bunga­bunghesque dissipation and, in the eyes of the judges who have not finished with their
banderillas, as a desire to punish a dead man: as, in his time, Francesco Ferrucci had cried, during the
battle of Gavinana, in the mountains of Pistoia (in 1530).
He yelled at Maramaldo, who stabbed him even though he was seriously injured, «Vile, you kill a dead
man».
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Italia Oggi
Enti locali
Attesa la mediazione fra i due leader su soglie e collegi. Pd diviso sulle preferenze.
Il patto Renzi­B. per ora regge
Impeachment con vilipendio, M5s dà del boia a Napolitano.
Sulla legge elettorale ora la decisione spetta ai
parlamentari Pd.
Faranno da sponda ai piccoli sulle modifiche
invise a Matteo Renzi e Silvio Berlusconi?
Oppure confermeranno il passo indietro sugli
emendamenti? La riforma della legge
elettorale sarà in Aula alla Camera il 30
gennaio nella seduta pomeridiana. Il clima è
teso e non manca lo scetticismo tra gli stesso
sostenitori della riforma. La conferenza dei
capigruppo per assumere questa semplice
decisione ha subìto per ore la richiesta dei
piccoli partiti di spostare l' esame a febbraio
per dare più tempo alla commissione Affari
costituzionali ed evitare i tempi
contingentati.Alla fine il presidente della
commissione Francesco Paolo Sisto, ha
tagliato la etsta al toro: «Sul provvedimento c'
è l' urgenza perciò se non concludiamo l'
esame in commissione si va in Aula
comunque». Nel merito vi sono varie ipotesi di
mediazione, ma nulla sarebbe ancora deciso.
Un' ipotesi al vaglio è quella di alzare la soglia
per ottenere il premio di maggioranza dal 35 al
37 per cento. Questa soglia è importante
perchè se non viene raggiunta da nessuna
coalizione scatta il doppio turno. Altra
questione riguarda i confini dei singoli collegi:
un' operazione si vorrebbe compiere a livello parlamentare e non affidare al Viminale. C' è anche una
trattativa sulle candidature plurime con la fissazione di un tetto massimo. Infine, si tratta sulla soglia di
accesso al parlamento. Renzi e Berlusconi stanno facendo resistenza all' abbassamento del livello
previsto nell' Italicum: il 5% per i partiti in coalizione e l' 8% per quelli che si presentano da soli. Di
modificare la decisione di escludere le preferenze, Berlusconi non vuole nemmeno sentirne parlare,
pena far saltare la riforma.
Sarà esaminato oggidalla procura di Roma il caso legato alle dichiarazioni rese dal deputato del
Movimento 5 Stelle Giorgio Sorial nei confronti del presidente della repubblica Giorgio Napolitano. I
magistrati di piazzale Clodio valuteranno se ci sono gli estremi per avviare un procedimento penale. Nel
caso di apertura di una indagine, il reato ipotizzato sarebbe quello di vilipendio al Capo dello Stato. Ma
le conseguenze di questo giudizio sono soprattutto politiche. Ieri sera, quando Sorial ha preso la parola
sul decreto Imu­Bankitalia l' intero gruppo del Pd è uscito dall' Aula. Un attacco a tinte forti, quello di
Sorial, al grido «Napolitano boia», per protestare contro l' ipotetica tagliola che avrebbe impedito al M5S
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29 gennaio 2014
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Italia Oggi
Enti locali
di fare ostruzionismo nei confronti del decreto legge Imu­Bankitalia in scadenza oggi. «Vogliono usare
la tagliola e il boia Napolitano avalla queste posizioni per cucirci la bocca», ha detto il deputato del
Movimento guidato da Beppe Grillo e Gian Roberto Casaleggio. Il M5S, in particolare, ha sottolineato l'
illegittimità e l' incostituzionalità di tanti decreti privi di copertura e approvati dal parlamento e dopo
avere ricordato che la procedura di messa in stato di accusa a carico del presidente della repubblica è
partito. Ha anche annunciato che nel frattempo scriverà al capo dello Stato tante lettere quanti saranno i
decreti legge che verranno approvati a loro giudizio in violazione della legge e delle regole del
parlamento. La presidente della camera Laura Boldrini, per evitare che il decreto decada e che gli
italiani siano costretti a pagare la seconda rata dell' Imu, porrà direttamente il decreto ai voti dell' aula,
aggirando così l' ostruzionismo: una conclusione che comunque giudica «traumatica». Ma secondo i
capigruppo di Pd e Fi, Roberto Speranza e Renato Brunetta ritengono questa scelta inevitabile. «Se il
governo non vuole far scadere il decreto Imu­Bankitalia, è inevitabile ricorrere alla tagliola», ha detto
Brunetta. Speranza ha sottolineato che «Beppe Grillo vuole far pagare la seconda rata dell' Imu». Il
M5S, pur nell' evidente imbarazzo per le aprole di Sorial, insiste: anche la legge di Stabilità viola la
Costituzione perché la legge di Contabilità su cui poggia esclude «interventi localistici e microsettoriali»
Sul caso Sorial è intervenuto lo stesso Renzi: «Un atteggiamento insopportabile e una forma di
stupidità, prima ancora che di violenza verbale, che non hanno eguali nella storia repubblicana». Per
Brunetta, capogruppo di Fi alla camera, Sorial, ha dimostrato «tutta la sua ignoranza politica».
Esiste una via d' uscita per evitare che Electrolux chiuda lo stabilimento di Porcia, in Friuli Venezia
Giulia, e esiste una soluzione per tutelare i lavoratori minacciati dal dimezzamento dei salari, da 1400 a
700 euro, anche se l' azienda sostiene che la riduzione sarà di 130 euro.
Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo economico, l' uomo più contestato del governo insieme con il
collega dell' Economia, Fabrizio Saccomanni, ha annunciato l' avvio della trattativa (oggi) tra il ministero
di via Veneto e la multinazionale svedese sul piano industriale. Un incontro richiesto a gran voce dai
governatori di Friuli Venezia Giulia e Veneto, Debora Serracchiani (Pd) e Luca Zaia (Lega Nord) che
hanno più volte lamentato l' immobilismo del governo guidato da Letta con riguardo a una vicenda
potenzialmente esplosiva per il mondo del lavoro italiano. Ebbene, ora che l' appuntamento c' è, ed è
confermato, Zanonato spiega che l' esecutivo, al contrario di quanto affermato anche da Serracchiani, si
è mosso da tempo e per tempo: «Noi ci siamo posti sul terreno di trovare una soluzione per consentire
alle grandi aziende di rimanere in Italia e continuare a produrre ed esportare. Ci stiamo muovendo in
questa direzione», ha assicurato.
«Siamo il terzo paese produttore di elettrodomestici al mondo e il terzo paese esportatore. Non è il
mercato interno che garantisce l' industria del bianco, è il mercato mondiale. Tutte le aziende sono in
difficoltà perché in questi anni sono arrivati nuovi produttori che hanno prodotti di buona qualità ma costi
di produzione decisamente inferiori». Insomma, il ministro garantisce che Porcia non perderà il suo
stabilimento Electrolux e spiega che domani incontrerà per primi Zaia, Serracchiani e gli altri due
presidenti di Regione coinvolti, Roberto Maroni (Lombardia) e Vasco Errani (Emilia­Romagna) «per
fotografare la situazione». Nel piano svedese ci sono tagli di salari, premi e permessi; sei ore lavorative,
stop agli scatti di anzianità e al pagamento delle festività, riduzione delle pause.
L' obiettivo è abbassare i costi di produzione, specialmente quelli sul lavoro, con tagli sulla retribuzione,
che dovrebbero scendere da un massimo attuale di circa 1400 euro a cifre comprese fra i 700 e i 900
euro circa. Caso a sé lo stabilimento friulano di Porcia, dove sono impiegati 1200 dipendenti: nemmeno
un taglio di 7,5 euro l' ora sarebbe sufficiente per far tornare competitiva la produzione.
Ha provato a proporre un governo di scopo, con Forza Italia in maggioranza e guidato da Renzi, per
fare la legge elettorale. E poi, una volta raggiunto l' obiettivo, ha rilanciato l' idea di andare subito alle
elezioni per fare un nuovo esecutivo che permetta a chi vincerà «di fare le riforme, a partire da quella
del lavoro», e ha sottolineato la necessità che il partito azzurro sia investito da una ventata di
rinnovamento come è già accaduto al Pd. Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi, ieri ha avuto
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un assaggio del suo ruolo: lanciare i ballon d' essai del Cav e sottoporsi di conseguenza al fuoco amico.
Le parole del già direttore di Tg4 e Studio aperto, sono state accolte con una salva di fischi e
contestazioni da Paolo Romani, fedelissimo del Cavaliere e big della prima ora in Fi, e da Raffaele Fitto,
l' ex governatore della Puglia molto attivo nella battaglia interna contro Angelino Alfano.
«Il presidente dell' Inps Mastrapasqua deve fare un passo indietro e lasciare la guida dell' Istituto». Lo
scrive in una nota Roberto Morassut, capogruppo Pd in commissione bicamerale di vigilanza sugli enti
previdenziali. «La vicenda giudiziaria emersa in questi giorni sembra toccare il suo ruolo sia come
amministratore dell' Inps, sia come amministratore dell' Ospedale Israelitico. Senza trarre conclusioni
affrettate, appare opportuno tuttavia creare le condizioni migliori di serenità e di trasparenza riguardo
alla gestione di un Istituto così importante e delicato come l' Inps. Si tratta di questioni di grande
rilevanza e che riguardano la vita concreta di milioni di italiani, della pensione di milioni di persone.
Tali gravosi impegni debbono essere affrontati senza alcuna ombra e in un clima di piena fiducia dell'
opinione pubblica verso le massime espressioni dello Stato, di cui anche Inps è espressione.
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FRANCO ADRIANO E GIAMPIERO DI SANTO
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Italia Oggi
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l' autocritica del grillino Battista.
Dare del boia al capo dello stato? Un errore
Sì, bisogna ammetterlo, «è stato un errore».
Lorenzo Battista, senatore del
Movimento5Stelle, considerato uno degli spiriti
critici del movimento di Beppe Grillo, così
bolla le dichiarazioni del collega pentastellato
della camera, Giorgio Sorial. Che ieri è andato
all' attacco del presidente della repubblica,
Giorgio Napolitano, reo di aver messo la
«tagliola sulle opposizioni». E, per rafforzare il
concetto, Sorial ha continuato: «Il boia
Napolitano sta avallando una serie di azioni
per cucire la bocca all' opposizione». Nel bel
mezzo dello scontro sulla legge elettorale e
sulla conversione del decreto Imu, su cui M5S
in aula sta facendo ostruzionismo, il
movimento si è conquistato la reazione di
sdegno di tutti i partiti.
Domanda. Dare del boia al capo dello stato
era proprio necessario?
Risposta. Diciamo che quello del collega è
stato un modo scomposto di esprimere delle
critiche.
D. Politicamente vi è utile come movimento? Il
termine boia richiama lo squadrismo...
R. Siamo rappresentativi di 8 milioni di
cittadini, come parlamentari dovremmo avere
un comportamento consono.
Non ci mancano i contenuti per portare avanti con forza le nostre critiche, ci dovremmo attenere a quelli
per fare opposizione. Con il 26% del consenso a mio avviso non serve uscire in quel modo.
D. Ma nel movimento la sua è una pozione isolata?
R. Guardi che ne parliamo anche tra di noi, e non sono il solo a pensare che è stato un errore.
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ALESSANDRA RICCIARDI
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Il ministero dell' Agricoltura fu cancellato con il 95% di sì, in un referendum del 1993.
Ministero estinto da sopprimere
Le sue competenze stanno meglio nello Sviluppo economico.
Le dimissioni di Nunzia De Girolamo hanno
indotto il segretario della Lega, Matteo Salvini,
a proporre di abolire il ministero oggi assunto
ad interim dal presidente del Consiglio. I l
titolare del Carroccio, in linea con le posizioni
politiche del suo partito, chiede «libertà per gli
enti locali regionali di amministrarsi con le
proprie risorse in maniera totalmente
autonoma dalle centrali istituzionali del potere,
siano esse nazionali o europee». La stessa
Padania ha rilevato che «la battaglia non si
preannuncia facile». Infatti, «non bastasse la
nota riluttanza del potere centrale a rinunciare
anche ad una sola poltrona o ad un carrozzone
statale, il presidente di Confagricoltura, Mario
Guidi, si è espresso esattamente all' opposto».
Diversamente dai referendum sulle preferenze
e sul finanziamento ai partiti, che tutti negli
ultimi mesi ricordano e citano di frequente,
nessuno pare rammentarsi che nel '93 ben il
95% dei votanti si espresse per sopprimere
quello che allora era denominato ministero
dell' Agricoltura e foreste (e la partecipazione
al voto fu elevata: più di tre elettori su quattro).
Ebbene, secondo un costume purtroppo
diffuso per i referendum (lo stesso che ha
serbato in vita il finanziamento pubblico a i
partiti semplicemente definendolo contributo
elettorale), il dicastero è rimasto in piedi. Ha cambiato nome, più volte: l' odierna denominazione
(ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali) è la quinta assunta dopo il referendum: un
valzer di sigle che non ha molti eguali nella nostra storia istituzionale.
L' unico modo per venire incontro, dopo vent' anni, all' esito referendario, e serbare al tempo medesimo
l' esigenza di una politica agricola nazionale, sarebbe semplice: accorpare il dicastero a un altro già
esistente. Sarebbe lo Sviluppo economico il ministero più conferente, posto che, fra le altre
competenze, assomma anche quelle già relative a industria, commercio, commercio estero e
artigianato. Non si vede perché un settore come l' agricoltura sia dotato di un proprio ministero ad hoc,
diversamente da settori economicamente e socialmente ben più rilevanti, quali l' industria e il
commercio.
Sarebbe un dicastero ancor più grande di quello attuale? Senz' altro, ma l' unico esempio di
superdicastero che richiederebbe (forse) uno spacchettamento, per evitare pericoli di decisionismo (si
veda l' epoca di Giulio Tremonti), potrebbe essere quello dell' Economia e finanze. Lo Sviluppo, già
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intitolato alle Attività produttive, potrebbe tranquillamente assorbire l' unica attività produttiva rimasta
autonoma, cioè l' agricoltura. Fra l' altro le riserve di Salvini, sulle competenze regionali, hanno un
fondamento per rilevare la debolezza istituzionale del dicastero romano. Pensare, quindi, a una
semplificazione istituzionale sopprimendo un ministero, già dichiarato estinto dal voto popolare, non
sarebbe fuori luogo.
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MARCO BERTONCINI
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Italia Oggi
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Per tenere in piedi le province e impedire a Pisapia di avere la città metropolitana di Milano.
La Lega si allea a Forza Italia
Scendono in campo Mariastella Gelmini e Matteo Salvini.
Altro che soglia "salva Lega", altro che
sbarramento dell' 5% da abbassare per
consentire al Carroccio di farcela per entrare
in Parlamento anche con la nuova legge
elettorale: i lumbard fanno prove di dialogo
con Forza Italia ma per salvare le province. I
tentativi di intesa ci sono stati, a Milano, fra il
neosegretario Matteo Salvini, e la coordinatrice
azzurra per la Lombardia, Mariastella Gelmini.
Ovviamente il governatore Roberto Maroni,
che rimane l' uomo forte dei padani anche se
ha passato il volante, è assolutamente
allineato. Ma non in qualche saletta riservata,
l a comunione di intenti s' è palesata in un
incotro pubblico, all' Unione del commercio,
domenica scorsa, in un incontro targato Forza
Italia. Come ha riportato la cronaca milanese
del Corriere, azzurri e leghisti, alleati storici di
tanti governi di Silvio Berlusconi, ne hanno
dette di tutti colori del progetto dell' attuale
governo di sostituire le province con città
metropolitane di almeno 500mila abitanti e
accorpando più comuni.
Col piccolo dettaglio che il padre di questa
riforma è Graziano Delrio, ministro per gli
Affari regionali, cui si deve il disegno di legge
di riordino, è molto vicino a Matteo Renzi,
segretario del Pd, il quale sta trattando con
Silvio Berlusconi, non già solo legge elettorale ma anche l' abolizione del Senato, trasformato in camera
di rappresentanza degli enti locali, e proprio l' eliminazione delle province. Non solo queste ultime sono
da sempre un bersaglio del Rottamatore: persino quando ne presiedeva una, quella di Firenze, scriveva
sui libri (Da De Gasperi agli U2, Giunti, anno 2006) che erano inutili e bisognava farne a meno. All' ex
ministro Gelmini però di creare eventuali imbarazzo al piano superiore, quello presidenziale, non
sembra dia troppo pensiero se ha definito il Ddl Delrio «una farsa», perché, ha detto, «si aboliscono le
province ma si creano 20 città metropolitane. Altro che riduzione dei costi! E se si comprende che ci sia
Milano, non si comprende perché ci siano altre città come Reggio Calabria o Brescia. È una
duplicazione. Non solo», ha aggiunto, «è un regalo alla sinistra e a Giuliano Pisapia perché non saranno
i cittadini a eleggere il sindaco della città metropolitana, ma i sindaci dei capoluoghi».
Maroni gli ha fatto eco per difendere, ovviamente, il potere delle regioni, sempre più spesso nel mirino
dell' antipolitica ma anche di qualche riformatore. Per lui, quella del ministro renziano "è una riforma
incostituzionale e costosa: aumenta i costi e genera caos istituzionale. Devono essere le regioni a dire
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che cosa va fatto e come va fatto". Secondo il governatore lombardo c' è poi un altro vulnus, quello che
aveva azzoppato anche l' analogo tentativo di Mario Monti, vale a dire la necessità di una legge
costituzionale: «Le province sono previste dalla Carta», ha ricordato, «la Corte dei conti ha già detto che
non si possono abolire per via ordinaria, lo stesso ha fatto la Consulta. Ma il governo centrale persevera
nel procedere in questo modo. Se verrà approvata questa legge, faremo ricorso alla Corte
costituzionale e la faremo abolire». Il segretario padano Matteo Salvini, come gli accade spesso negli
ultimi tempi, da quando cioè blandisce i Forconi ed ha ingaggiato la battaglia "antieurista", ha promesso
le barricate. Non le Cinque giornate, intendiamoci, ma il blocco «di qualche treno, qualche strada e
spieghiamo che in Lombardia siamo capaci a fare di conto da soli», perché quello che Delrio ha in
animo di fare è «cancellare qualche autonomia in casa nostra, a ridurre i servizi ai cittadini, facendo
spendere di più, perché la Corte dei conti dice che questa porcheria costa 2 miliardi di euro agli
italiani».
La Lega, già in difficoltà in molte zone del Nord, con Roberto Cota, detronizzato per via amministrativa
per le firme false di una lista a lui collegata alle ultime regionali (ma azzoppato soprattutto con le notizie
dell' inchiesta sui rimborsi consiliari piemontesi), col Veneto che ha perso migliaia e migliaia di voti alle
politiche di febbraio e nella tornata amministrativa successiva, la Lega, dicevamo, vede nell' abolizione
delle province un colpo mortale.
Da Treviso, a Sondrio, a Cuneo, la riforma sciabolerebbe via tanti piccoli fortini del governo locale
lumbard. E con questi anche la possibilità di mostrare l' asserita diversità padana. Di qui il calcolo:
ottenere che nella nuova legge elettorale un sbarramento più basso alla Camera per i partiti in
coalizione, magari dal 5 al 4%, non serve. Oggi il Carroccio su base nazionale non ce la farebbe
comunque.
Tenere in piedi tante giunte e consigli provinciale del Nord significherebbe invece dare spazi e visibilità
per un bel po' di amministratori locali. In attesa delle macroregioni vagheggiate da Maroni e dal veneto
Luca Zaia. O che agli elettori sbolliscano l' arrabbiatura per le vicende del finanziamento pubblico e per
il federalismo mai arrivato. Insomma in attesa di passare 'a nuttata, anzi la nòcc.
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GOFFREDO PISTELLI
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Italia Oggi
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lettere
Da piccolo sognavo di diventare un uomo
vero. Un grand' uomo. Forte, deciso,
coraggioso, in grado di fare delle scelte e di
accettarne le conseguenze. Volevo essere un
duro. Come Steve Mcqueen, come Humphrey
Bogart, come Gary Cooperlo.
Filippo Merli Ha detto l' indicibile Mi
domandavo quando Riccardo Ruggeri lo
avrebbe detto.
Poi pensavo che lui, «anti fascista, anti
comunista, anti azionista», con un po' di
sangue anarchico, mai lo avrebbe detto. E
invece eccolo qui, ieri su ItaliaOggi. Credo sia
proprio l' unica soluzione, il vero problema è,
secondo me, «dargli strumenti giuridici
acconci» e stabilire un termine temporale. Il
dictator durava in carica sei mesi. Ma allora in
sei mesi si riusciva a sconfiggere il nemico,
oggi in sei mesi «non si fa niente».
. .per vedere dei risultati ci vogliono due, tre o
più anni, e questo è un troppo per avere tra i
piedi un simil­dittatore, ché se poi mette
radici...
Sandro Vincenzi ­ Orgosolo Voluntary
disclosure, questione di volontà. E di stimoli
Approvata dal governo la voluntary disclosure
per i patrimoni detenuti all' estero: entro il 30
settembre 2015 la regolarizzazione potrà
avvenire a tassazione piena ma con una riduzione delle sanzioni. Ecco il commento degli analisti di
Intermonte: Difficile fare previsioni sull' esito di questa operazione che potrebbe coinvolgere 150/180
miliardi di euro. Il successo dipenderà dall' atteso accordo tra Italia e Svizzera: rimane più probabile l'
ipotesi che gli asset regolarizzati non verranno rimpatriati fisicamente in Italia. Traduzione: per ora il
governo non sta mettendo troppa ansia ai potenziali regolarizzandi. O l' esecutivo trova il modo di
mettere un po' di pepe in più sul sedere degli interessati, o alla fine in mano all' Erario resterà pochino.
Lucio Sironi Idroscalo punito dalle spending review Con riferimento alla lettera di Claudio Plazzotta
pubblicata in questa stessa rubrica di ItaliaOggi di ieri debbo precisare che non c' è il coprifuoco all'
Idroscalo di Milano ma è la spending review la causa! In questi anni abbiamo lavorato per rivalorizzare
Idroscalo e grazie di cuore a Claudio Plazzotta per averlo definito bellissimo. Questo ovviamente ha
richiesto risorse umane ed economiche ma i tagli al bilancio degli ultimi anni, ed in particolare degli
ultimi mesi, ci impediscono, come in questo caso, di accontentare gli utenti e anche noi stessi (non può
immaginare come farebbe piacere al termine della giornata lavorativa poter correre in relax dopo le 17 o
praticare anche per noi gli sport prediletti). Non ci sono straordinari e non possiamo pretendere di
contare sempre sul volontariato. Peraltro l' orario invernale nella storia del parco è sempre stato questo
e la vastità di Idroscalo (1.600.000 contro i 380.000 mq del Parco Sempione) non permette paragoni con
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qualsiasi altro parco milanese. Se mi premette la battuta, la situazione migliorerà con l' abolizione delle
Province. Gli orari di idroscalo sono indicati con apposita segnaletica e consultabili sul sito
www.idroscalo.info Cesare Cadeo, Project Manager Idroscalo Lieberman: non si può dire a Israele che
sbaglia Il ministro degli esteri israeliano ha convocato gli ambasciatori di Italia, Francia, Gran Bretagna
e Spagna per «sottolineare loro che una costante presa di posizione contro Israele e a favore dei
palestinesi è inaccettabile».
La «costante presa di posizione» sarebbe, secondo il ministro degli esteri Avigdor Lieberman (tornato in
sella dopo un processo per corruzione), la contrarietà dell' Unione europea contro i nuovi insediamenti
che gli israeliani vogliono costruire in Cisgiordania. Abitazioni che l' Ue considera «illegali e una
minaccia contro la pace». Si tratta di 1.800 nuove case che gli israeliani hanno deciso di costruire in
territorio palestinese, giudicate «illegittime» sia dal Segretario di Stato americano, John Kerry, sia dal
consiglio affari esteri europeo.
Luigi Chiarello Dove sono finite le anime belle?
Dove sono, oggi, le anime belle che attaccavano l' Italia per il 41 bis? Quelli, Amnesty International in
testa, che si indignavano perché si tratterebbe di una misura assimilabile alla tortura? Ora che Totò
Riina è stato beccato a programmare un attentato al Pm Di Matteo cosa diranno? Che si tratta del
fallimento della coercizione? Che il carcere deve rieducare e non vessare? Da italiano, e ancor più da
siciliano, vergognatevi.
Gabriele La Monica.
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Periscopio
Per mantenere la soglia di sbarramento, ma
nel contempo far rientrare tutti, è stata
proposta la sogliola di sbarramento, che è così
piatta da far entrare in Parlamento cani e sorci.
Marcello Veneziani.
Il Giornale.
Sandra Milo è stata raggiunta da un mandato
di scomparizione. Amurri & Verde, News.
Mondadori.
Giorgio Napolitano veniva ricordato solo per
un' imbarazzante somiglianza con Umberto di
Savoia di cui qualcuno insinuava fosse figlio
naturale. Ma questa mi pare una malignità
gratuita. Ai danni del Re. Massimo Fini. Il fatto
quotidiano.
A maggio, in definitiva, i cittadini saranno
chiamati a scegliere se dare il proprio
consenso a un' Europa di banchieri che lavora
per creare una società sempre più ingiusta,
oppure dare una mano all' avanzata del nuovo
fascismo. Mi domando perché non esista da
nessuna parte, con l' eccezione parziale del
partito greco Syriza, una terza via che
rappresenti i tanti elettori, come me,
fortemente europeisti, ma contrari a questo
modello di Unione europea. Soprattutto mi
domando perché ciò non avvenga nel mio
Paese, visto che l' Italia è, a un tempo, il più
danneggiato da questo modello di Europa e il più esposto ai populismi di ogni risma.
Curzio Maltese. ilvenerdì.
Serve adesso un rimpasto forzato del governo Letta. È ora che il premier metta il turbo per diventare,
sul fronte delle riforme economico­sociali, l' altra faccia dell' accelerazione che Renzi sta imprimendo
sul versante delle riforme istituzionali. Perché la legge elettorale è importante, ma gli italiani mangiano
con la crescita e il lavoro. Linda Lanzillotta, senatrice di Scelta Civica. la Stampa.
Il piglio di Renzi ricorda molto a De Michelis «il decisionismo craxiano. In realtà, Craxi era timido,
chiuso, mentre Renzi è aperto ed espansivo. Diventano bruschi e sprezzanti perché si pongono un
obiettivo e lo perseguono radendo al suolo burocrazie, rallentamenti formalistici, piccoli sabotaggi». De
Michelis avverte Renzi che Craxi ne raggiunse molti perché seguì il suo schema «arrogante» dal 1976
al 1992 e perché gli andò sempre bene. «Poi, quando gli andò male, gli andò molto male».
Craxi era a tavola, anno 1991. Si votava per il referendum sul maggioritario, un giornalista gli fece una
domanda, Craxi l' ascoltò, poi, per tutta risposta, si rivolse verso un commensale: «Passami l' olio». Ma,
a un certo punto, l' aria era cambiata e lui, Craxi, non se ne accorse. Nel frattempo, Montanelli lo aveva
definito «personaggio guappesco» ed Enrico Berlinguer un «pericolo per la democrazia». Mattia Feltri.
la Stampa.
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Italia Oggi
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Più sono incapaci e più i nostri politici diventano burattini della lobby. La supertecnica Fornero allungò l'
età pensionabile poi si stupì molto nel constatare che aumentavano gli esodati, cioè i lavoratori espulsi
in anticipo e rimasti senza più uno stipendio e senza ancora una pensione. Chi l' avrebbe mai detto, eh?
Pure Saccomanni pareva questo granché, poi l' abbiamo visto in azione con l' Imu. La Cancellieri ha
passato la vita a fare il prefetto: se la macchina dello Stato non la conosce lei, stiamo freschi. Invece
conosce solo Ligresti. Ha fatto una legge svuotacarceri che non svuota una mazza, come le precedenti
di Alfano e Severino. Marco Travaglio. Il Fatto quotidiano. LA SCUOLA. «Noi socialisti dobbiamo essere
propugnatori della scuola libera, della scuola lasciata all' iniziativa privata e ai Comuni. La libertà nella
scuola è possibile solo se la scuola è indipendente dal controllo dello Stato. () Noi dobbiamo farci
propugnatori della scuola libera e conquistarci la libertà di creare la nostra scuola. I cattolici faranno
altrettanto dove sono in maggioranza; chi avrà più filo tesserà più tela». Antonio Gramsci in Il grido del
popolo.
Non credo alla scuola. Mi annoiano i genitori che parlano sempre di insegnanti. Io, a scuola, non ero
felice. E posso ripetere ciò che diceva Ennio Flaiano: «Tutto quello che non so l' ho imparato a scuola».
Ho fatto il liceo a Napoli, dai salesiani. Anche Toni Servillo, del resto. E benché lui sia più grande di me,
abbiamo avuto lo stesso professore di latino, don Cesareo: non ho mai capito a cosa servano il latino e
il greco. Paolo Sorrentino, regista de La Grande bellezza. GQ.
Chi ha stabilito che la Rai debba avere 14 canali tv e 10 canali radio, come vanta in questi giorni lo spot
promozionale sul canone di abbonamento in scadenza il 31 gennaio? Giovanni Valentini. la Repubblica.
Tendo l' orecchio a cogliere i rumori che normalmente non sento. Oltre il cortile, il correre di un autobus
nelle strade deserte. Lontano, l' abbaiare di un cane. E il rombo di un aereo, stranamente basso sulla
città. Una persiana che sbatte, con un colpo secco. Dal quartiere attorno, nulla: non furgoni in sosta a
motore acceso nella fretta di una consegna, non eco di lavori in corso, di pale, trapani, martelli.
Milano così muta, mi smarrisce; quasi che il frastuono del fare, dell' andare, del correre fosse della città
la voce. Qui in casa, le fusa dei gatti, felici nella insolita pace. Ci vorrebbe, mi dico, un camino: lo
schiocco delle scintille in un camino sarebbe già una voce con cui discorrere (come scoprendo, in un'
ora appena di silenzio, che siamo inesorabilmente tesi ad altro da noi. O, come scrisse il poeta
Holderlin, che «noi siamo un colloquio»).
Marina Corradi. Avvenire.
Vocabolario creativo ­ CERVINO: domanda dei clienti all' oste romano.
Una vecchia, in chiesa, appoggia una bottiglia verde, piena di latte, sulla balaustra di marmo di una
cappella, poi si inginocchia. Due bianchi angeli di gesso, con grazia mondana, s' alzano sulle punte dei
piedi per porgere fiori a un brutto quadro. Un ufficiale della Milizia finge di pregare e sbircia una signora
bionda con una volpe argentata su una spalla. È l' ultimo barocco romano. Leo Longanesi, Parliamo
dell' elefante. Longanesi, 1947.
Dove concepire un labirinto (sarà il maggiore nell' universo mondo) se non nel Parmense? Tra l' officina
esoterica di Francesco Maria Mazzola, il Parmigianino, una dubitosa aria verdiana («Non m' inganna
quel fioco lume?»), la «vaghezia», la parabola di Alberto Bevilacqua sul grande fiume, sulla sua
possanza, che «confonde il diritto e il rovescio».
Bruno Quaranta. la Stampa.
Lascia l' ascia e accetta l' accetta. Stefano Bartezzaghi, ilvenerdì.
Non ho mai desiderato la donna d' altri per paura che lei desiderasse me e lasciasse l' altro. Roberto
Gervaso, il Messaggero.
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PAOLO SIEPI
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29 gennaio 2014
Pagina 18
Italia Oggi
Enti locali
Fujitsu lancia gli scanner ecologici
I migliori clienti per gli scanner ecologici di
Fujitsu? Le banche. E ieri sono stati presentati
a Roma i nuovi scanner documentali fi­7180/fi­
7280 e fi­7160/fi­7260: hardware di ultima
generazione gestito dal software
PaperStream, sviluppato in house. Obiettivo
dell' azienda, un prodotto performante, intuitivo
e universale, per garantire uno snellimento dei
processi lavorativi, una riduzione dell' utilizzo
di carta e la conseguente diminuzione dell'
impatto ambientale. Il direttore Pfu Imaging
Solutions Italia Lorenzo Todeschini sottolinea
che è stato «ottimizzato il processo di
acquisizione per offrire ai nostri clienti una
gestione ancora più semplice e immediata
delle informazioni contenute su documenti
cartacei, integrandole in qualsiasi contesto e
senza necessità di una formazione specifica».
La dotazione hardware offre una connettività
Usb 3.0, una velocità massima di 80 fogli/160
pagine scansionate al minuto (A4, colori,
fronte­retro, 300 dpi), un sistema di correzione
caricamento che riesce a raddrizzare il
caricamento del foglio in tempo reale con la
tecnologia iSop (intelligent Sonic Paper
Protection) che, attraverso due sensibilissimi
sensori acustici posti all' interno dello scanner,
interrompe il processo d' acquisizione nel
momento in cui percepisce un suono anomalo durante lo scorrimento del foglio. Tutti i processi possono
essere inoltre controllati attraverso il display Lcd posto frontalmente.
Uno studio di Association for Information and Image Management afferma che la stampa e la copia
inutile, in una società composta da dieci persone, comporta un costo di oltre 900 euro l' anno solo in
inchiostro e/o costi di toner.
L' introduzione di uno scanner, con conseguenti lievi modifiche nei processi di lavoro, può portare a un
ritorno sugli investimenti (Roi) dopo soli quattro mesi e raggiungere un ulteriore risparmio di 940 euro in
un anno.
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PIERRE DE NOLAC
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29 gennaio 2014
Pagina 23
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Enti locali
Arrivano 1.100 assunzioni all' Agenzia delle entrate
Mille e cento nuovi dipendenti assunti in tre
a n n i a l l ' A g e n z i a d e l l e entrate. P i ù
precisamente 400 funzionari nel 2015, 350 nel
2016 e 350 nel 2017. Questi nuovi 007 fiscali si
andranno ad aggiungere ad altre 800 unità la
cui assunzione è già autorizzata. Il decreto
legge 5, sulla voluntary disclosure, potenzia le
f i l a d e l l ' e s e r c i t o d e l l ' amministrazione
finanziaria.
La ragione dell' implemento è spiegata nella
relazione di accompagnamento al decreto:
«Per affrontare le esigenze operative
connesse allo svolgimento delle attività
necessarie all' applicazione della disciplina
sull' emersione e il rientro dei capitali detenuti
all' estero nonché per potenziare l' azione di
prevenzione e contrasto all' evasione e all'
elusione fiscale», in particolare nelle regioni
meridionali.
Nella relazione si riconosce un ruolo strategico
agli uomini guidati da Attilio Befera tanto da
sottolineare che l' Agenzia delle entrate «più
che una struttura di spesa è
fondamentalmente una struttura di entrata,
garantendo al bilancio dello stato circa l' 80%
di tutte le entrate tributarie». E quindi proprio
per la sua mission vanno assunti funzionari
dotati di elevato livello culturale e di solida
preparazione. Un funzionario delle Entrate 2.0 dalla forte predisposizione per l' informatica e le sue
applicazioni. Per questa ragione, sempre nella relazione, si evidenzia la necessità di sostituire i
dipendenti in uscita (circa 2.000 nei prossimi tre anni) con nuove figure tralasciando l' organico di
30.000 dipendenti lasciati in eredità dalla fusione con l' Agenzia del territorio. Ai costi delle nuove
assunzioni intesi come una forma di investimento futuro soccorrono le entrate derivanti proprio dalla
voluntary disclosure.
Nella relazione infatti il gettito (non quantificato) per il rimpatrio dei capitali sarà utilizzato per il
pagamento dei debiti commerciali, per il fondo per la riduzione della pressione fiscale, e per assumere
1.100 nuovi dipendenti dell' Agenzia delle entrate.
Tassa sui telefonini. Arriva una norma interpretativa sull' imposta di concessione governativa per i
contratti di abbonamento per i telefoni: «Le disposizioni dell' articolo 160 del Codice delle comunicazioni
elettroniche di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, richiamate dal predetto articolo 21, si
interpretano nel senso che per stazioni radioelettriche si intendono anche le apparecchiature terminali
per il servizio radiomobile terrestre di comunicazione». In buona sostanza la tassa dei telefonini da
12,91 euro è dovuta. Davanti alla Corte di cassazione sezioni unite pende l' ultimo atto di un contenzioso
che ha visto contrapposti comuni e amministrazione. La ratio della norma è spiegata dalla relazione la
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Enti locali
necessità di chiudere un contenzioso giudiziario che se sfavorevole all' amministrazione si tradurrebbe
in «obblighi restitutori particolarmente rilevanti». Un mancato gettito di 800 mln di euro l' anno.
Infine il decreto legge fornisce le misure operative per la sospensione delle imposte nei territori dell'
Emilia Romagna colpiti dagli eventi alluvionali del 17 gennaio 2014. Le sospensioni non riguardano però
le ritenute dovute sul lavoro dipendente.
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CRISTINA BARTELLI
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La modifica al dl Milleproroghe il giorno dopo la pubblicazione in G.U. del decreto.
Pos, obbligo rimandato al 2015
Per imprese, servizi e professioni rinvio di oltre un anno.
Obbligo per i professionisti di dotarsi dei Pos
rimandato a giugno 2015. E non solo. La
proroga, infatti, riguarda anche imprese,
prestatori di servizi e venditori di prodotti. A
m e n o d i 2 4 o r e d e l l a pubblicazione i n
Gazzetta Ufficiale n. 21, del decreto
interministeriale che detta le regole per l'
accettazione (da parte di professionisti,
imprese, prestatori di servizi e venditori di
prodotti), delle carte di debito per i pagamenti
di importo superiore ai 30 euro, ecco che nel
corso dei lavori in Commissione affari
costituzionali al Senato sul decreto
Milleproroghe (dl 150/2013) trova spazio un
emendamento ad hoc che proroga al 1°
giugno 2015 l' obbligo di installazione dei Pos
(si veda ItaliaOggi del 28 gennaio 2014).
Nessun dubbio, poi, sulla finalità della
modifica.
All' interno del Dossier del Servizio studi,
avente ad oggetto gli emendamenti al
Milleproroghe, si legge, infatti che «la finalità
esplicita è quella di consentire alla platea di
interessati di dotarsi di Pos». A confermarlo a
ItaliaOggi, lo stesso firmatario dell'
emendamento, Bruno Mancuso (Ncd), di
concerto con Andrea Augello (Ncd) e Hans
Berger (Autonomie): «Abbiamo ritenuto
opportuno dare più tempo ai professionisti. L' obbligo previsto dal decreto comporta, non solo dei costi,
ma anche degli adempimenti significativi da parte dei soggetti interessati e il decreto interministeriale è
arrivato troppo tardi» ha evidenziato Mancuso, «la richiesta di modifica, inoltre, ci è giunta da molte
associazioni professionali». Proprio da questi ultimi, infatti, sono arrivate forti critiche all' indomani della
pubblicazione del decreto. In particolare, Armando Zingales, presidente del Consiglio nazionale dei
chimici, tramite una nota diffusa ieri, ha fatto presente che «L' aver concesso una proroga all' ultimo
minuto non risolve assolutamente il problema. Il testo del decreto resta del tutto inadeguato».
Sulla stessa lunghezza d' onda anche Armando Zambrano, coordinatore della Rete delle professioni
tecniche, secondo cui: «Le decisioni sono sconcertanti». Resta da vedere, però, se in Aula a palazzo
Madama o nel corso dei lavori alla Camera, la norma, introdotta come comma 15­bis all' art. 9 non
subirà modifiche. Sul punto, però, il firmatario dell' emendamento non sembra avere dubbi: «Sulla
concessione della proroga ci siamo trovati tutti d' accordo», ha sottolineato Mancuso, «non ci sono state
discussioni, anzi, la proposta originaria era di concedere la proroga fino a gennaio 2015, invece è stato
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29 gennaio 2014
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prolungato il termine di altri sei mesi.
Non penso, quindi», ha concluso Mancuso, «che né in Aula in Senato, né alla Camera, la disposizione
subirà modifiche».
Se, quindi, appare spianata la strada per l' approvazione definitiva della modifica in materia di Pos, non
altrettanto chiara è la sorte dell' emendamento, a firma Stefano Candiani (Lega Nord), che prevede lo
slittamento a giugno 2014 l' applicazione dell' incremento al 58,5% della tassazione sulle sigarette
elettroniche. Proposta, quest' ultima, arrivata a seguito della pronuncia del Tar Lazio (si veda ItaliaOggi
del 22 gennaio 2014) che aveva bloccato l' incremento di imposta sulle e­cig. In queste ore, infatti, è al
vaglio della Commissione bilancio del Senato la proposta di copertura che prevede l' aumento dal 20 al
27% dell' imposta sulle rendite finanziarie conseguite con operazioni di compravendita concluse entro le
48 ore. La V Commissione, però, aveva già espresso delle perplessità in merito alla prima
riformulazione avanzata nel corso dei lavori che si sonno svolti la settimana scorsa. Resta da vedere se,
in caso di parere negativo, l' emendamento verrà riformulato, o l' idea, come appare più probabile, sarà
accantonata.
Via libera, invece, alla proroga per Agenzia delle entrate, delle dogane e del territorio per la copertura
delle posizioni dirigenziali vacanti. Nel corso dei lavori in Commissione ha, infatti, trovato conferma l'
introduzione dell' art. 1, comma 14, in base al quale è prorogato al 1° dicembre 2014 il termine entro cui
le Agenzie interessate «sono autorizzate ad espletare procedure concorsuali per la copertura delle
posizioni dirigenziali vacanti, prorogando, nel frattempo, i soli incarichi già attribuiti». Le procedure,
però, a seguito dell' approvazione di un emendamento ad hoc a firma del relatore al decreto, Giorgio
Pagliari (Pd), «devono essere indette entro il 30 giugno 2014». Non sembra destinata a trovare spazio
all' interno del dl 150, invece, la norma che prevede l' intervento correttivo per risolvere l' incidente di
percorso creatosi con il dl Imu­Bankitalia al Senato e che, per un errore tecnico anticipava al 24 gennaio
2014 il termine per la sanatoria della seconda rata dell' Imu 2013 prorogato invece dalla legge di
stabilità 2014 fino al 16 giugno.
BEATRICE MIGLIORINI
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29 gennaio 2014
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Italia Oggi
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Professionisti, niente Irap col dipendente
Non è tenuto a pagare l' Irap il professionista
che si avvale di un dipendente. L' imposta,
infatti, non può essere una sanzione per chi
assume. La disponibilità di un collaboratore,
con funzioni meramente esecutive, infatti, non
accresce la capacità produttiva di un
professionista, ma costituisce una comodità
per lui e i suoi clienti. L' imposta non è dovuta,
quindi, dal lavoratore autonomo per mancanza
del presupposto giuridico, a prescindere dal
fatto che il rapporto di lavoro sia a tempo
pieno o part­time. Lo ha affermato la
Commissione tributaria regionale della Puglia,
sezione staccata di Lecce (XXIV), con la
sentenza n. 322 del 3 dicembre 2013. Per i
giudici d' appello, la sottoposizione a
tassazione aggiuntiva di chi assuma un
collaboratore anche quando non determini un
significativo aumento del reddito
«costituirebbe una sorta di sanzione che
scoraggerebbe l' assunzione di dipendenti».
La Commissione regionale, come indicato
nella motivazione della sentenza, si allinea alla
recente sentenza della Cassazione
(22020/2013), secondo cui l' automatica
sottoposizione a Irap del lavoratore autonomo
che disponga di un dipendente, qualsiasi sia la
natura del rapporto e qualsiasi siano le
mansioni esercitate, «vanificherebbe l' affermazione di principio desunta dalla lettera della legge e dal
testo costituzionale secondo cui il giudice deve accertare in concreto se la struttura organizzativa
costituisca un elemento potenziatore ed aggiuntivo ai fini della produzione del reddito».
Dunque, cambia l' orientamento anche dei giudici di merito sull' assoggettamento a Irap d e i
professionisti (nel caso di specie un medico) che si avvalgono di dipendenti nell' espletamento dell'
attività di lavoro autonomo. In passato le commissioni tributarie (per esempio Ctr Roma, sezione XIV,
sentenza 596/2011) hanno ritenuto soggetto all' imposta regionale il professionista che si fosse avvalso
di dipendenti, senza attribuire alcuna rilevanza né alla natura giuridica del rapporto di lavoro né alla sua
durata. Non rilevava neppure che si trattasse di lavoro dipendente o a progetto. Solo quello occasionale
li salvava dall' Irap. Del resto anche la Cassazione (ordinanza 23370/2010) in questi casi aveva
riconosciuto la sussistenza del requisito dell' autonoma organizzazione. Veniva qualificata come
organizzata l' attività di lavoro autonomo in presenza di personale dipendente (impiegati, segretarie),
collaboratori o tirocinanti, sofisticate attrezzature informatiche e investimenti economici. Elementi che da
soli erano ritenuti in grado di accrescerne la potenzialità reddituale.
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SERGIO TROVATO
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Pagina 26
Italia Oggi
Enti locali
brevi
Eco­etichette per palesare il «contenuto» di
gas serra dei beni di consumo, facilitare la
scelta di prodotti low­carbon, contrastare il
« d u m p i n g ambientale» i n t e r n a z i o n a l e ;
interventi edilizi per la sicurezza sismica e l'
eco­efficienza negli edifici pubblici finanziati
con le multe all' abusivismo edilizio. E una
minirivoluzione per i rifiuti, introducendo un
«contributo ambientale» sui beni che generano
molti rifiuti, in modo da ridurre la Tares a i
cittadini e far pagare un po' di più ai produttori.
Sono queste in estrema sintesi le prime tre
proposte ecosostenibili selezionate da un
gruppo di esperti istituito dall' Enea,
presieduto dall' ex presidente dell' Autorità per
l' energia Alessandro Ortis e composto da
esperti quali Marcello Clarich, Luigi De Paoli,
Vincenzo Ferrara, Tullio Fanelli, Giulio
Napolitano, Stefano Saglia, Gianni Silvestrini e
Federico Testa.
Le tre proposte, che sono già state inviate a
governo e parlamento, si inseriscono nell'
ambito del progetto «Idee per lo sviluppo
sostenibile» dell' Enea, presentato ieri a Roma
da Giovanni Lelli, Commissario Enea.
AlmavivA svilupperà e gestirà in architettura
Cloud il Sistema informativo sanitario
nazionale per un cliente storico, il ministero
della salute, in Rti con Accenture, Engineering e Telecom Italia. La gara ha un valore a base d' asta di
oltre 50 milioni di euro e una durata di cinque anni.
L' Agenzia per Italia Digitale (AgId) e l' Associazione italiana istituti di pagamento e di moneta elettronica
(Aiip) hanno sottoscritto un accordo di collaborazione che permetterà a cittadini e imprese di fruire di
nuovi canali e servizi per i pagamenti in favore della pubblica amministrazione.
Gli Istituti di pagamento e moneta elettronica aderenti all' Aiip potranno avvalersi della soluzione
tecnologica sviluppata da Sia (società leader in Italia e in Europa nell' area dei pagamenti elettronici)
per connettersi attraverso un unico canale a tutte le amministrazioni, centrali e locali, e gestori di servizi
pubblici che hanno già aderito al Nodo dei pagamenti­Spc.
La Commissione parlamentare di vigilanza sull' anagrafe tributaria, presieduta da Giacomo Portas si è
recata ieri in visita istituzionale presso la sede della Sogei, il braccio telematico del ministero dell'
economia e delle finanze. Portas ha sottolineato che «è necessario un potenziamento della Sogei, una
società importante per l' Italia» e ha posto l' accento sulla necessità di individuare «gli strumenti
normativi che possano consentire una razionalizzazione della spesa per le dotazioni informatiche» dell'
amministrazione dello stato e delle società a essa collegate, per creare un' unica infrastruttura
informatica pubblica al servizio di tutte le amministrazioni centrali e periferiche dello stato.
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29 gennaio 2014
Pagina 26
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Si è aperta in senato la consultazione pubblica sul ddl 1061 di istituzione di un marchio di Qualità
italiana per il rilancio del commercio estero e la tutela dei prodotti italiani. Lo ha reso noto la prima
firmataria, la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli. «Il ddl ha lo scopo di sostenere la competitività e
la tutela dei prodotti di eccellenza italiani oltre a quella dei consumatori di tutto il mondo. L' Italian
Quality è un marchio collettivo volontario di proprietà dello stato italiano, di cui potranno dotarsi le
imprese e le filiere italiane, che si potrà aggiungere al "made in" previsto dalle regole attuali del
commercio internazionale». Nell' iter legislativo del ddl è stata introdotta la consultazione pubblica che
durerà fino alle ore 12 del giorno 28 febbraio (via email con [email protected] o
andando sul sito del Senato http://www.senato.it/Leg17/3612?shadow_organo=1170010).
Il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, e il gruppo di lavoro, composto dagli assessori e dai
presidenti di regione scelti d' intesa con il presidente della Conferenza delle regioni, continuano il
confronto sul Patto della salute. Ieri è stato raggiunto l' accordo sul Fondo 2014­2016 che garantisce l'
aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) con la definizione della nuova lista entro il
prossimo 30 giugno. Accordo anche sull' impianto complessivo della norma, sul concetto di spending
review interna, finalizzato al miglioramento del sistema sanitario.
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29 gennaio 2014
Pagina 27
Italia Oggi
Enti locali
La Cassazione: la prova dalla procura.
Ritenute evase, è dolo generico
La mancanza di liquidità non scrimina il reato
di omesso versamento delle ritenute
certificate. Infatti l' imprenditore è punibile per
dolo generico e quindi solo perché era
consapevole del debito con l' Erario.
Tuttavia, ha sancito la Corte di cassazione con
la sentenza n. 3689 del 28 gennaio 2014, per
inchiodare il sostituto d' imposta la Procura
deve dimostrare il mancato pagamento all'
Erario delle imposte non potendolo desumere
da fatti contingenti. Sulla base di questi motivi
la terza sezione penale ha annullato con rinvio
la condanna inflitta a un imprenditore romano
accusato di non aver versato le ritenute
certificate. Insomma, per il Collegio di
l e g i t t i m i t à l a Pubblica a c c u s a d e v e
raggiungere una dimostrazione certa circa l'
esistenza del debito con l' Erario.
Sul punto la Cassazione ha chiarito che il reato
di omesso versamento, da parte del sostituto
d' imposta, delle ritenute operate sulle
retribuzioni dei lavoratori dipendenti si
consuma alla scadenza del termine per la
presentazione della dichiarazione annuale.
Inoltre, il reato è punibile a titolo di dolo
generico, richiedendosi la mera
consapevolezza della condotta omissiva.
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DEBORA ALBERICI
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29 gennaio 2014
Pagina 28
Italia Oggi
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Le risposte degli esperti di italiaoggi ai quesiti dei lettori.
La rottamazione dei carichi pendenti guarda al futuro
ROTTAMAZIONE RUOLI Avevo una
rateizzazione con la Gerit per un' imposta di
successione e vista l' onerosità nel settembre
2013 ho contratto un mutuo bancario ed ho
pagato in unica soluzione la residua parte dell'
imposta, interessi e diritti. Non ho ricevuto
alcuna comunicazione dalla Gerit in ordine all'
operazione ed ho solo la ricevuta del
pagamento. L' art. 1 comma 618 della legge
147/13 prevede che ruoli affidati entro il
31/10/13 alla Gerit e saldo cartelle entro
28/2/14 possano essere chiusi con il totale
pagamento del tributo e senza interessi.
In questa condizione ritenete che posso
procedere alla richiesta di rimborso degli
interessi?
Risponde Andrea Bongi Purtroppo no. Le
disposizioni relative alla c.d. rottamazione dei
carichi pendenti contenute nella legge di
stabilità 2014 sono efficaci dalla data di entrata
in vigore della legge stessa (27 dicembre
2013). È pertanto evidente che i pagamenti
effettuati in precedenza, seppur in unica
soluzione e relativi a somme affidate in carico
agli agenti della riscossione entro il 31 ottobre
2013, come nel caso segnalato dal lettore, non
possono dare luogo alla richiesta di rimborso
di quanto versato a titolo di interessi di mora e
di ritardato pagamento.
Queste due componenti finanziarie dei carichi pendenti si considerano azzerate solo nell' ipotesi di
accesso alla definizione prevista dalla legge di stabilità 2014 con il pagamento integrale delle somme
dovute a partire dal 27 dicembre 2013 ed entro il 28 febbraio 2014.
SOCIETÀ SRL SEMPLIFICATE Per la costituzione di una srl semplificata con capitale sociale da 1 euro
o cmq inferiore a 10.000 euro i soci e gli amministratori possono avere più di 35 anni alla costituzione o
ci sono limiti di età? Si può accedere ai finanziamenti agevolati comunitari? La parcella del notaio a
quanto ammonta?
La società va iscritta al registro delle imprese? Senza capitale come fa ad essere operativa? Ci sono
agevolazioni contributive per i contratti stagionali? E a termine?
Risponde Luciano De Angelis Nessun problema all' età né dei soci né degli amministratori, la quale è
assolutamente libera nella srl semplificata. Nessun ostacolo anche ai finanziamenti comunitari che
restano accessibili (in relazione alle previsioni dei vari bandi) anche con l' utilizzo della srl semplificata.
Nelle srl semplificata non è richiesto poi né il pagamento del notaio, né il pagamento del diritto di
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29 gennaio 2014
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Italia Oggi
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segreteria e dell' imposta di bollo. La società va iscritta al registro delle imprese della provincia nella
quale è ubicata la sede legale della società, nella sezione ordinaria utilizzando il mod.
S1, l' intercalare P per ogni amministratore nominato e il mod. S contenente l' elenco soci ed altri titolari
dei diritti su partecipazioni.
La società non è necessariamente priva di capitale in quanto, non ha l' obbligo di nascere con il capitale
di 1 euro. In ogni caso sono ammessi finanziamenti soci e riserve sovrapprezzo quote.
In merito alle agevolazioni ad oggi resta in vigore quella disposizione originariamente prevista dall' art.
44 del dl 83 del 212, convertito in legge134 del 7/8/2012 che prevede la promozione di un accordo fra
Mef ed Abi, per fornire credito a condizioni agevolate ai giovani di età inferiore a 35 anni che avviano un'
impresa in questa forma. Non constano al momento agevolazioni sui contratti di lavoro posti in essere
attraverso tali forme societarie.
COMUNICAZIONE BENI IN GODIMENTO Si chiede se le rinunce ai finanziamenti soci (ad esempio per
coperture perdite) già presenti in bilancio alla data di apertura dell' esercizio oggetto di comunicazione
(2012) siano operazioni da includere nella comunicazione dei beni concessi in godimento a soci o
familiari e finanziamenti ai sensi dell' art. 2 commi 36­terdecies a 36­duodevicies dl 13/8/2011 n. 138.
Risponde Fabrizio G. Poggiani Con l' articolo 2, commi 36­terdecies e 36­septiesdecies, dl 138/2011,
convertito dalla legge 148/2011, è stato previsto, come strumento per la ricostruzione sintetica del
reddito della persona fisica, anche il monitoraggio dei finanziamenti o capitalizzazioni nei confronti dell'
impresa.
La prima comunicazione riguarda il periodo d' imposta che inizia successivamente alla data di entrata in
vigore del dl 138/2011 (17/9/2011) e l' obbligo di comunicazione di prossima scadenza è posto
esclusivamente a carico della società o ditta individuale che hanno ricevuto i finanziamenti; si tratta di
tutti i «finanziamenti» o le «capitalizzazioni», concessi dai familiari dell' imprenditore (non dal titolare
stesso) alla ditta individuale o dai soci alla società per importi superiori ai 3.600 euro.
L a comunicazione (scadenza effettiva: 12/12/2013 ­ periodo di tolleranza fino al 31/1/2014) è
obbligatoria soltanto per i finanziamenti e le capitalizzazioni eseguiti da soci «persone fisiche» a favore
di società a partire dal 1° gennaio 2012, purché di ammontare pari o superiore a euro 3.600.
Di conseguenza, «non» vanno comunicati i finanziamenti effettuati nei periodi d' imposta precedenti,
anche se ancora sussistenti nel corso del 2012, con la conseguenza che la comunicazione riferibile al
2012 deve contenere «solo» i versamenti del 2012 e quella riguardante il 2013 (termine di
comunicazione: 30 aprile 2014) non deve ripetere quelli del 2012, ma indicare solo quelli del 2013.
Si ricorda, infine, che la comunicazione a l l ' Anagrafe tributaria riguarda i finanziamenti e le
capitalizzazioni effettuati a qualsiasi titolo e con qualsiasi modalità dai soci alla società (assegni,
bonifici, contante e quant' altro).
GIANCARLO NANIPIERI
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29 gennaio 2014
Pagina 29
Italia Oggi
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Accordo fatto tra governo e comuni. Per chiudere i bilanci 500 mln (più altri 200)
Tasi, uno 0,8 per mille in più
Aliquota distribuita su prime case, seconde o tutte e due.
Possibilità per i comuni di aumentare fino allo
0,8 per mille l' aliquota massima della Tasi
sulla prima casa o la somma fra aliquota Tasi
e a l i q u o t a Imu s u g l i a l t r i i m m o b i l i p e r
finanziare le detrazioni a favore delle famiglie
a basso reddito. E una dote da 500 milioni (più
altri 200 che dovranno essere individuati nei
prossimi giorni) per evitare ulteriori tagli e
chiudere i bilanci preventivi 2014.
Si è chiuso positivamente per i comuni i l
secondo e decisivo incontro con i
rappresentanti del governo sui correttivi da
introdurre sul versante della fiscalità.
I sindaci, inoltre, hanno incassato la
disponibilità dell' Esecutivo per un ulteriore
alleggerimento dei vincoli del Patto di stabilità,
anche attraverso la completa esclusione dei
comuni al di sotto dei 5.000 abitanti.
La prima richiesta era quella di maggiori
margini di manovra sulle aliquote della Tasi,
per correggerne gli effetti regressivi, evitando
che fossero chiamati alla cassa anche i
possessori di immobili di modesto valore
finora sempre esclusi dall' Imu (e ancora prima
dall' Ici).
In proposito, nell' incontro (cui hanno
partecipato il presidente dell' Anci, Piero
Fassino, il ministro per gli affari regionali,
Graziano Delrio, e il sottosegretario all' economia, Pierpaolo Baretta) si è convenuto che i comuni
disporranno di un' aliquota aggiuntiva fino allo 0,8 per mille, che potranno applicare a loro scelta sulla
prima o sulla seconda casa superando i limiti previsti dalla legge di stabilità.
I dettagli tecnici della misura non sono ancora noti, ma alla luce di quanto è emerso anche nel
precedente confronto la maggiorazione dovrebbe essere cumulativa tra abitazione principale e altri
immobili. Allo stato attuale i comuni hanno come tetto massimo del prelievo sugli immobili a titolo di
somma Imu più Tasi il 10,6 sulle seconde case. Grazie all' accordo di ieri, tale aliquota potrà arrivare all'
11,4 (10,6+0,8 per mille). Sulla prima casa invece il limite massimo di Tasi è il 2,5 per mille, che potrà
dunque salire fino al 3,3 (2,5+0,8 per mille).
Ovviamente, i comuni dovranno decidere come distribuire questo aumento dello 0,8 per mille, per cui,
per esempio, se lo applicheranno tutto sulla seconda casa dovranno tenere l' aliquota Tasi prima casa
al 2,5. Come è pure possibile che tale tesoretto dello 0,8 venga equamente distribuito fra le due
fattispecie (0,4 prima casa e 0,4 altri immobili). Oppure, un comune che delibererà un aumento del 3
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29 gennaio 2014
Pagina 29
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Italia Oggi
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per mille sulle prime case, non potrà chiedere agli altri immobili più del 5 permille a titolo di
maggiorazione.
Con le maggiori risorse che ricaveranno, i sindaci dovranno prevedere un alleggerimento del prelievo a
favore delle famiglie a basso reddito che già beneficiavano di un' Imu ridotta o nulla. Le detrazioni
dovranno essere disciplinate nel regolamento sulla Iuc (o in quello specifico sulla Tasi per chi opterà
per regolamenti differenziati), nel rispetto dei principi fissati dalla legge.
Per quanto riguarda il minor gettito derivante dal passaggio dall' Imu alla Tasi, esso è stato quantificato
in circa 700 milioni di euro, qualcosa in meno del miliardo in precedenza calcolato dall' Anci. Per ora, il
governo ha messo sul piatto 500 milioni, che saranno coperti grazie allo svincolo della somma già
stanziata dalla legge di stabilità per finanziare le detrazioni (dato che, come detto, queste ultime
saranno compensate dall' aumento dell' aliquota Tasi). Il governo, inoltre, si è impegnato a individuare
nei prossimi giorni i 200 milioni mancanti.
In tal modo, ha sottolineato con soddisfazione Fassino, «i comuni potranno contare nel 2014 sulle stesse
risorse di cui disponevano nel 2013» (al netto, ovviamente, dei maggiori tagli già previsti dall' art. 16,
comma 6, del dl 95/2012, che quest' anno salgono a 2.500 milioni dai 2.250 dello scorso anno).
«Sono risultati importanti», ha aggiunto Fassino, «che consentono ai comuni di non vedere ridotte le
loro risorse finanziarie e garantiscono la continuità di erogazione di fondamentali servizi per i cittadini. I
risultati di oggi sono tanto più significativi perché si sommano ad altre richieste dell' Anci che hanno
trovato accoglimento nella legge di stabilità: l' alleggerimento del Patto di stabilità per un miliardo, l'
esclusione di nuovi tagli ai trasferimenti dallo stato agli enti locali, il rifinanziamento dei fondi per il
trasporto pubblico locale e per il welfare. Ci attendiamo adesso», ha concluso il sindaco di Torino, «una
rapida adozione da parte del governo dei provvedimenti normativi necessari, in modo da garantire che i
comuni possano redigere i bilanci».
Per il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, «nell' incontro col governo, il partito della
spesa locale l' ha avuta vinta. Ora la parola è al parlamento e, in particolare, ai partiti della maggioranza
e dell' opposizione che questo aumento hanno sempre combattuto, anche sulla base del principio che
solo la spesa comunale non può essere per definizione incomprimibile».
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MATTEO BARBERO
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29 gennaio 2014
Pagina 32
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Enti locali
Il rischio penale nelle professioni liberali
La dottrina giuridica ha sempre teorizzato l'
ipotesi che l' operato di una figura
professionale sia suscettibile di essere
valutato dall' autorità giudiziaria sotto il profilo
della responsabilità. A questa previsione
generale sta corrispondendo, negli anni
recenti, un sempre maggiore coinvolgimento
del professionista sotto il profilo della
responsabilità penale con riferimento a fatti e
comportamenti connessi all' espletamento
della propria attività. Di conseguenza appare
necessaria una profonda conoscenza
giuridica, tecnica e amministrativa di tutte le
implicazioni di questa materia.
Le articolazioni del tema saranno trattate nel
convegno di studi «Professioni e Società:
rischio penale nelle professioni liberali»
organizzato dall' Istituto di Ricerca dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalla
Fondazione italiana del Notariato, dalla Scuola
Superiore dell' Avvocatura e dalla Fondazione
Studi Consulenti del Lavoro. L' appuntamento
è per venerdì 14 febbraio a Roma (Hotel
Parco dei Principi ­ Via G. Frescobaldi n.
5 ­ dalle ore 9,30 alle 18,30).
«Il tema è molto complesso e di grande
rilievo», spiega il presidente dell' Odcec di
Roma, Mario Civetta, «le attività professionali
sono a garanzia dell' interesse pubblico per il quale si richiede perizia tecnica, conoscenze accertate,
deontologia, etica. Era necessario un convegno per analizzare tutte le articolazioni di questo ambito».
«Il convegno in programma», osserva Giancarlo Laurini, Commissario straordinario del Consiglio
nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, «vede per la prima volta
significativamente uniti i professionisti dell' area giuridico­economica, in un comune impegno etico e
culturale per il rilancio del loro ruolo nella società, nel momento stesso in cui lo Stato chiede alle
professioni liberali di contribuire a rendere concreto il principio di sussidiarietà. Uno spirito e un
impegno unitari proiettati nel futuro con il protocollo d' intesa che sarà sottoscritto in occasione del
convegno dai Presidenti delle Fondazioni dei quattro Ordini».
Il simposio si articolerà in diverse sessioni dedicate all' approfondimento dei temi inerenti i reati contro
l a Pubblica Amministrazione, i reati contro la fede pubblica, il concorso del professionista ai reati
tributari, la condotta del professionista e il reato di riciclaggio, i profili sanzionatori amministrativi e
penali della normativa antiriciclaggio, il rischio penale per le attività in ambito processuale. L' incontro si
concluderà con una tavola rotonda a cui parteciperanno: Attilio Befera, Direttore Agenzia delle Entrate;
Mario Civetta, Presidente dell' Odcec di Roma; Luca De Compadri, Avvocato e Consulente del lavoro;
Gianfranco Donadio, Procuratore nazionale antinmafia aggiunto; Alarico Mariani Marini, Vice Presidente
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della Scuola Superiore dell' Avvocatura; Giuseppe Antonio Michele Trimarchi, Notaio in Milano; Enrico
Zanetti, Vicepresidente Commissione VI Finanze, Camera dei Deputati.
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Per il presidente del Consiglio l' interim all' agricoltura. L' ultimo fu di Zanardelli (1901)
Letta al taglio degli enti agricoli
Il premier fa suo il collegato agricolo della De Girolamo.
La crisi di governo e le dimissioni di Nunzia
De Girolamo non fermano il Collegato agricolo
alla legge di Stabilità 2014. Secondo quanto
risulta a ItaliaOggi, stamane sarà nuovamente
sul tavolo del preconsiglio il disegno di legge
governativo che, tra le altre cose, prevede lo
svuotamento di Agea e il trasferimento dei suoi
poteri al Mipaaf, il ridimensionamento del Cra
e la soppressione di Isa, Inea e Agecontrol,
nonché la nascita di un marchio volontario per
i prodotti agricoli made in Italy (si veda
ItaliaOggi del 23 e 24 gennaio 2014). Dopo l'
ok il testo andrà venerdì al vaglio del Cdm. Il
presidente del consiglio, Enrico Letta, dopo
aver assunto l' interim del dicastero, ha
confermato la volontà di procedere col
provvedimento.
Anche perché, va ricordato, venerdì è 31
gennaio, ultimo giorno utile a termini di legge,
per varare collegati alla legge di stabilità. Si
tratta di un termine ordinatorio, non perentorio.
Ma tant' è: la decisione di Letta di portare
avanti il ddl presuppone una forte volontà
politica del presidente del consiglio, visto che
il provvedimento si caratterizza per misure
draconiane di spending review sul fronte enti
vigilati Mipaaf.
Dunque, il repulisti deciso dalla De Girolamo
sembra trovar sponda a Palazzo Chigi, nonostante le dimissioni del ministro. Ovviamente, il varo del
ddl è solo un primo passo. Infatti, per competenza il testo, prima di approdare alle camere, dovrebbe
passare in Conferenza stato­regioni.
Dove potrebbe incappare nella stessa sorte della legge delega per la riforma agricola, varata nel giugno
scorso dall' esecutivo e insabbiata in Conferenza unificata. Qualora, invece, si decidesse di bypassare
gli enti territoriali portando il testo alle camere, a quel punto il ddl potrebbe essere stravolto dal
Parlamento.
L' interim e il travaglio agricolo. Enrico Letta è il primo presidente del consiglio ad avere l' interim all'
agricoltura dai tempi del governo guidato da Giuseppe Zanardelli nel 1901. Poltrona ritenuta così
sensibile, per interessi e risorse da gestire, da non lasciar spazio a vacatio prolungate. Eppure, il
dicastero di via XX Settembre si trova a fare i conti col sesto ministro in sei anni.
Tra il 2008 e il 2014 al dicastero si sono succeduti nell' ordine: Luca Zaia, Giancarlo Galan, Francesco
Saverio Romano, Mario Catania, Nunzia De Girolamo e, ora, Enrico Letta.
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Status quo. Sia come sia, per ora il presidente del consiglio è intenzionato a congelare le posizioni per
15 giorni.
Almeno fino a metà febbraio, non dovrebbe procedere a rimpasti della compagine di governo. I due
sottosegretari alle politiche agricole Maurizio Martina, con delega all' Expo, e Giuseppe Castiglione, con
delega all' ippica e alla ricerca, mantengono le deleghe. La successione al dicastero dipende anche
dalla scelta di Matteo Renzi di partecipare o meno con «suoi» uomini al nuovo eventuale esecutivo
Letta­bis.
Il totoministri impazza. I nomi che circolano per la poltrona di via XX Settembre sono i più svariati. Si va
dal leader di Slow Food, Carlin Petrini, all' imprenditore renziano, Oscar Farinetti (che ieri ha smentito
ogni ambizione), per un dicastero ridisegnato con competenze sull' agroalimentare tout court. Dal
deputato renziano, Ernesto Carbone (abituè del dicastero per altri incarichi amministrativi), al
sottosegretario all' Expo Maurizio Martina, qualora l' incarico dovesse essere affidato a un componente
Pd. Dall' altro sottosegretario, Giuseppe Castiglione (Ncd), al ritorno di Mario Catania (Udc), qualora si
optasse per un ministro di centrodestra o centrista.
LUIGI CHIARELLO
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Sotto indagine delle Fiamme gialle la gestione dell' Agenzia tra il 2009 e il 2012.
Agea, bloccate 50 mila aziende
La Gdf congela l' erogazione di contributi per 200 mln ​
Dopo l' operazione della Guardia di finanza in
migliaia di centri di assistenza agricola sono
50 mila le aziende agricole, vere o presunte,
che hanno visto il blocco del loro fascicolo
aziendale, con conseguente congelamento dei
contributi della Pac. L' operazione dell' ottobre
scorso delle Fiamme gialle, che aveva visto
coinvolti un migliaio di finanzieri in tutta Italia,
aveva portato al sequestro di migliaia di
fascicoli aziendali che, nelle scorse settimane
sono stati esaminati, scoprendo una potenziale
truffa per centinaia di milioni di euro.
Nel cosentino una squadra di calcio veniva
fatta passare per un' azienda agricola con
tanto di terreni coltivati, che ha ottenuto
finanziamenti comunitari per 6 milioni di euro
dal 2009 al 2011. L' erogazione di ulteriori 2
milioni di euro è stata bloccata dagli inquirenti.
Nel Biellese sono stati denunciati tre
imprenditori agricoli per una presunta truffa
per 250 mila euro. A Reggio Calabria sono
stati otto gli arrestati per aver intascato fondi
comunitari in virtù di contratti agrari fittizi. Nella
babele della gestione della politica agricola
comunitaria c' è un po' di tutto, dal furto delle
password dei centri di assistenza agricola alla
contraffazione di timbri e firme di uffici
pubblici, fino all' intestazione di terreni
posseduti da deceduti oppure di proprietà della pubblica amministrazione. Vi sarebbero persino 500
soggetti che hanno inserito nella domanda della Pac terreni confiscati alla criminalità organizzata e
alcune decine di loro sarebbero in carcere proprio per delitti di mafia. Nella casistica delle frodi all' Italia
e all' Unione europea, comunque, il numero più consistente di irregolarità, circa 8 mila, riguarda aziende
che avrebbero dichiarato contratti di affitto o comodato d' uso con persone decedute.
Settemila domande sotto la lente della Guardia di finanza, invece, si riferiscono a aziende che
avrebbero denunciato terreni in realtà di proprietà di enti pubblici. Nel corso della settimana scorsa l'
inchiesta della Guardia di finanza si è spostata direttamente nelle stanze del Ministero dell' agricoltura e
di Agea. Sono stati acquisiti documenti, fatture e mandati.
L' obiettivo degli inquirenti è quello di capire se dietro le truffe sulla Pac vi fosse una vera e propria
organizzazione criminale oppure se le irregolarità fossero solo frutto di un sistema di gestione e
controllo troppo vulnerabile. È quindi sulla gestione di Agea, in particolare nel periodo 2009­2012 che si
concentrano le attenzioni della Guardia di finanza. Accertamenti scattati dopo che la Corte dei conti ha
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quantificato in 1,9 miliardi di euro le rettifiche finanziarie per irregolarità amministrative nella gestione
dei fondi agricoli comunitari. In attesa dei risultati delle indagini sono quindi circa 50 mila le aziende
agricole che hanno il loro fascicolo aziendale bloccato per circa 200 milioni di euro di aiuti Pac
congelati. A quanto apprende ItaliaOggi, in molti casi le irregolarità riscontrate sarebbero solo di natura
amministrativa. Contratti di affitto o di comodato d' uso non regolarizzati da parte degli eredi, mancata
voltura catastale di particelle ancora in carico a parenti defunti sono casi piuttosto frequenti registrati dai
Caa in tutta Italia. Una certa leggerezza che non riguarda solo i privati ma anche le pubbliche
amministrazioni che, per esempio, non avrebbero proceduto al frazionamento e alla voltura dopo
espropri per uso pubblico di porzioni di terreni agricoli.
ALBERTO GRIMELLI
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Il candidato del PD scelto con le regole del
Porcellum
Chiudevo il mio redazionale di ieri, martedì 28
gennaio, facendo accenno a quelle zone del
Paese in cui i Sindaci vengono ancora eletti
con l'aspetto più negativo del Porcellum, la
scelta dei candidati fatti dalle segreterie dei
partiti. Trattandosi di "sfortuna" nostra il dato
merita qualche riga in più. Il dato che più di
ogni altro rende anticostituzionale la legge
elettorale voluta da Berlusconi è il fatto che i
nostri rappresentanti sono stati "eletti" dai
dirigenti di partito e non dagli elettori, che
secondo la Costituzione ne hanno invece il
potere. Già, Berlusconi, non a caso
fermamente contrario alle preferenze, e per
carità non si parli a lui del loro sinonimo, le
Primarie; non se ne parli a lui che è Capo per
diritto divino e che lascerà il potere applicando
le regole regali della discendenza dinastica.
Più volte vi abbiamo dati i nomi dei "nostri"
nuovi parlamentari (senza sbagliarli mai)
parecchie settimane prima che noi "andassimo
ad eleggerli", non appena i segretari di partito
avevano scritto i nomi sulle liste. Esattamente
così è stato anche nelle sette volte in cui a
Lugo abbiamo "scelto" il nostro Sindaco. Anzi
il suo nome lo sapevamo molto prima, almeno
due anni prima, informandoci su chi fosse il
segretario o il capogruppo in Consiglio
Comunale del partito della sinistra. Si sarà capito (!!?) che chi scrive provi non solo profonda delusione
ma addirittura vera e propria sorpresa per il fatto che così accada anche per l'ottava volta. Non
bastavano sette? Sessant'anni? Non era ora di cambiare con tutti gli tsunami del partito della sinistra di
questi ultimi anni e mesi? Con le Primarie nello statuto del Partito, con tre elettori lughesi su quattro
renziani che l'8 dicembre hanno deciso che: "L'italia cambia verso". Eravamo lughesi, non ci vorranno
far credere che abbiamo voluto far cambiare verso all'Italia e non a Lugo? Per la verità qualcosa è
cambiato. Questa volta non era dato per scontato che il candidato sarebbe stato il giovane segretario,
cotignolese, senza nessuna esperienza di Giunta. Ci hanno messo settimane, mesi, coloro che contano,
meno di una dozzina, a mettersi d'accordo e non ci interessa sapere con qualche clima del loro
confronto, ma ancora una volta, per l'ottava volta, lì sono arrivati, al numero uno del partito, la soluzione
più semplice, il "come abbiamo sempre fatto" vincendo sempre, l'unica motivazione per poter licenziare,
finalmente, comunque, una decisione, ad un popolo sempre più curioso, in "fremente" attesa di
conoscere la decisione del palazzo del partito. Non mi piacciono i commenti fatti dopo, la ricerca
postuma delle cause, le "recriminazioni". Ovvio che il risultato lo sapremo solo dopo al ballottaggio, ma
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29 gennaio 2014
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già ora è giusto fare commenti su un primo dato che è importante a Lugo, quello che dal 1948 al 2009
ha sempre fatto conoscere il nome di chi poi sarebbe diventato sindaco prima di votare, l'indicazione
del candidato della sinistra. Prima della vigente legge comunale si sapeva comunque sempre con largo
anticipo chi il Consiglio Comunale avrebbe poi eletto Sindaco, appunto o il capogruppo o il segretario
del partito. Come si è potuto arrivare all'interno di un unico Comune, quello della Bassa Romagna, a
due contraddizioni tanto evidenti? In due Comuni le Primarie sì, in cinque no. Tra i cinque candidati
scelti con il porcellum, quattro sono stati scelti con il criterio della compravata esperienza
amministrativa, senza accenni all'età anagrafica, alla necessità del rinnovamento (anagrafico??) e in
uno, proprio il più importante, il Capoluogo, dove l'eletto sarà il Sindaco di tutti i 100.000 romandioli
perchè sarà il Presidente dell'Unione che governa tutta la Bassa Romagna, è stato scelto perchè
giovane, senza alcuna esperienza di Giunta, senza esperienza per guidare una macchina oggi "sempre
più complessa", in una realtà "sempre più complessa", come un Comune. Cinque anni fa, quando la
conferma dell'ottimo Cortesi era scontata, i dirigenti di allora del Pd vollero le Primarie per scegliere i
consiglieri comunali. Una scelta che portò consensi e voti nuovi. Non piacque che alcuni esponenti del
partito le abbiano perse? Si è temuto che il risultato delle Primarie non sarebbe piaciuto? Quanti voti in
più si sarebbero presi, com'è dimostrato che avvenga sempre, con le Primarie? Voti che mai come
questa volta sarebbero utili...... Arrigo Antonellini
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29 gennaio 2014
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Non vogliamo crederci all'annullamento
dell'inaugurazione
Il nuovo monumento è politica, è campagna
elettorale? Abbiamo previsto che sino al
ballottaggio di giugno gli articoli più letti
saranno quelli sulla campagna elettorale.....
Ma dal quanto se ne parla a Lugo, dalle tante
critiche che su questa scelta del sindaco
Maurizo Roi sono fatte dal "popolo", da alcune
liste civiche e dai partiti dell'attuale minoranza,
si deve dire che sia così, politica sì (del resto
tutto lo è, politica) tanto che molti pensino che
la Meridiana sia in grado di sottrarre voti a
Ranalli, non certo a portagliene. Da qui
sarebbe nata anche la voce che
l'inaugurazione non si farà, per ridurre al
minimo il danno?! Ma le colpe dei padri
(sempre che nel caso di colpa si tratti)
ricadono sui figli? Il tema si presta comunque
ad una considerazione: "E' il monumento di
Roi non del PD", non ci risulta che la scelta di
farlo sia stata votata dagli iscritti al partito,
tantomeno sottoposta a referendum popolare
come in altri comuni è stato fatto. La
considerazione di quanto sia importante
quindi, chi fa il Sindaco, quale sia la persona
che lo faccia, che non sia affatto vero che sia
fondamentale quale partito o lista vinca le
elezioni, quanto piuttosto la scelta della
persona tra quelle che sono candidate, perchè
sarà lui l'amministratore, il manager della macchina comunale, non il partito. L'articolo in questione,
sulla Meridiana, ha battuto tutti i record dei singoli articoli, con addirittura 267 contatti e al secondo
posto nella classifica di ieri, ancora la politica, Rifondazione Comunista, con "La nostra richiesta di fare
le primarie era solo il modo democratico di sceglire le persone giuste", di Secondo Valgimigli, con 233.
E naturalmente la somma di cotanti addendi ha portato il totale di ieri ad un nuovo record, 1.991, a
poche unità dalla vetta dei 2.000!
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29 gennaio 2014
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Ordinanza neve
L'ordinanza è stata emanata
dall'amministrazione in vista di possibili
precipitazioni nevose intense e formazione di
ghiaccio.Il provvedimento, che avrà valenza
fino al 30aprile 2014, prevede di dare
attuazione ai migliori accorgimenti possibili
per mettere in sicurezza la circolazione sul
suolo pubblico. Pertanto, l'ordinanza è rivolta a
tutti i proprietari, conduttori e/o amministratori
di edifici privati prospicienti aree soggette a
pubblico passaggio, e impone, in caso di
precipitazioni nevose intense: ­ lo sgombero
della neve dai marciapiedi per consentire il
passaggio pedonale e per tutto il fronte degli
stabili di propria competenza; nel caso di
strada sprovvista di marciapiedi, tale obbligo
si riferisce al suolo stradale per la larghezza di
un metro e per l'intero fronte dell'edificio di
propria competenza; ­ di accumulare la neve
sul bordo del marciapiede o comunque in
modo che non invada la carreggiata stradale e
i passaggi pedonali e non ostruisca le caditoie
stradali situate davanti alle loro proprietà per
agevolare il deflusso delle acque di fusione; ­
di spargere nelle aree sgomberate dalla neve,
se la temperatura scende sotto zero gradi, un
adeguato quantitativo di sale, per evitare la
formazione di lastre di ghiaccio; ­ di non
gettare acqua o altri liquidi che causino la formazione di ghiaccio sui marciapiedi e passaggi pedonali o
comunque sulla sede stradale; ­ che venga rimossa la neve dai passi carrai a cura dei loro utilizzatori; ­
che i balconi e/o davanzali siano sgombrati dalla neve prima o contemporaneamente allo spazzamento
delle vie sottostanti in modo da non recare danno ai passanti; ­ che non venga depositata, su vie o
piazze e su aree pubbliche, la neve accumulatosi nei cortili o nei luoghi privati; ­ di rimuovere eventuali
formazioni o lame di ghiaccio pendenti dalle sporgenze dei tetti, dalle grondaie e dai balconi che si
protendono sulla pubblica via o sui luoghi di pubblico o privato passaggio; ­ di non far sostare gli
autoveicoli sotto le alberature o parti di esse che insistono o si protendono sulla pubblica via; ­ da
ultimo, ordina ai proprietari degli autoveicoli di allontanarli dalla sede stradale durante le operazioni di
sgombero della neve, al fine di agevolarne la rimozione, ricoverandoli, per quanto possibile, nelle
autorimesse o nei cortili privati. Queste prescrizioni si rendono necessarie per un periodo limitato in
ragione della stagione invernale con frequenti e improvvise precipitazioni nevose di carattere
eccezionale che richiedono un intervento immediato e consistente di uomini e mezzi ha spiegato il
sindaco Raffaele Cortesi ­ al fine di preservare maggiormente la sicurezza e l'incolumità pubblica dei
cittadini, nonché la circolazione dei veicoli, consentendo una veloce operazione di sgombero della neve
e ripristino della circolazione da parte del Comune sulle strade dei centri abitati. Le violazioni alle
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disposizioni della presente ordinanza saranno punite con l'applicazione della sanzione amministrativa
che può variare da 50 a 300 euro.
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La Cittadinanza onoraria al Rabbino Capo Luciano
Caro
Al Salone Estense della Rocca, i membri del
Consiglio comunale di Lugo hanno votato
all'unanimità il conferimento della cittadinanza
onoraria al dottor Luciano caro, rabbino capo
della comunità ebraica di Ferrara. La
cerimonia è stata accompagnata da un
intervento musicale a cura della scuola media
Silvestro Gherardi, che ha eseguito musiche
tratte dal film Shindler's list di Stephen
Spielberg. Molte sono le iniziative che il nostro
comune e soprattutto le nostre scuole hanno
realizzato per commemorare e tenere viva la
memoria di coloro che hanno vissuto l'orrore
della deportazione, le persecuzioni
nazifasciste e per dare voce a quelli che sono
riusciti a sfuggire o hanno salvato qualcuno
dall'incredibile pianificazione dello sterminio di
massa ­ ha spiegato l'assessore all'Istruzione
Patrizia Randi ­. Nel corso della cerimonia
abbiamo mostrato le immagini tratte dalla
mostra Betulle, vento, silenzio ­ viaggio ad
Auschwitz Birkenau Cracovia Aprile 2013' che
gli studenti delle scuole superiori hanno
realizzato nella casa Rossini. Si tratta di una
mostra fotografica sotto forma di istallazione
che invito tutti ad andare a vistare perché è un
esempio concreto di come possano essere i
giovani a mantenere viva la memoria e a
diventare loro stessi testimoni in un passaggio di consegne che lo scorrere del tempo e l'età ormai
avanzata dei veri testimoni della Shoah ci obbliga a compiere. Il dottor Luciano Caro è rabbino capo
della comunità ebraica di Ferrara, la seconda comunità ebraica d'Italia, dopo quella di Roma, è
fondamentale punto di riferimento per tutta la comunità ebraica del nostro territorio ha dichiarato il
sindaco Raffaele Cortesi ­; il suo agire è sempre stato ispirato dal grande valore conferito alla religione,
alla storia e alla cultura ebraica e la sua figura ha favorevolmente segnato la vita della nostra comunità.
Luciano Caro ha sempre dimostrato affetto e simpatia verso la nostra comunità, che ha tradotto in
numerosissime e sempre significative collaborazioni in tutte le occasioni di celebrazione della storia e
della cultura ebraica svoltesi a Lugo. Sono molto colpito dal lavoro realizzato dagli studenti di Lugo, e
mi è rimasta impressa la locuzione impronte di memoria' ha sottolineato il rabbino Luciano Caro ­. E'
fondamentale infatti che rimanga una impronta di quanto è accaduto. Sono stati 6 milioni e mezzo gli
ebrei uccisi nei campi di sterminio, di cui circa 1 milione e mezzo di età compresa tra 0 e 10 anni.
L'Italia ha contribuito alla Shoah con novemila ebrei trucidati, e di questi 26 erano di Lugo. C'è un
aspetto particolarmente assurdo nel sostegno che il fascismo ha dato a questa tragedia: nei piani di
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Hitler per la purificazione della razza, infatti, sarebbero seguiti altri stermini di altre popolazioni, e tra
queste al settimo posto c'era proprio il popolo italiano. BIOGRAFIA DI LUCIANO CARO Nato a Torino il
7 agosto 1935, ove ha compiuto gli studi universitari (laurea in Scienze politiche); ha compiuto gli studi
rabbinici dopo un anno di perfezionamento a Gerusalemme (1959); ha assunto fino ad oggi i seguenti
incarichi: vice rabbino a Torino (fino al 1975); rabbino capo a Trieste (dal 1976 al 1979); membro
dell'esecutivo della Federazione sionistica italiana (dal 1978 al 1981); rabbino capo a Firenze (dal 1979
al 1988); rabbino capo a Ferrara (dal 1989); responsabile del culto a Mantova (dal dicembre 1990 al
dicembre 1993); membro del Consiglio dell'assemblea dei rabbini d'Italia (dal 1986 al 1991); membro
della Consulta rabbinica (dal 1987 al 1991); presidente del Centro di cultura ebraica Ovadia di Bertinoro
(dal 1995); socio onorario dell'accademia dei Benigni di Bertinoro (dall'Agosto 1997); socio
corrispondente dell'accademia delle Scienze di Ferrara per la classe di Scienze giuridiche,
economiche, storiche e morali (dal settembre 1997); membro del Comitato scientifico dell'associazione
Bibbia di Firenze (dal 1995); consulente rabbinico per la Comunità ebraica di Parma (dal Giugno 1999);
rappresentante dell'Unione delle comunità ebraiche (UCEI) per le attività culturali ebraiche in Sicilia (dal
Giugno 1999); membro dell'accademia Pasquale II (Corniolo/Forlì) (dall'Agosto 1999); cittadino onorario
di Siracusa (dall'aprile 2001); rabbino di riferimento per la comunità di Parma (dal 2008 al 2010);
membro giunta Unione comunità e consulta rabbinica (dal 2005 al 2010). Autore di varie importanti
pubblicazioni su temi ebraici, traduzioni della Bibbia e di articoli di filatelia.
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Abbiamo un nuovo concittadino...
esidero esprimere il mio compiacimento, la
soddisfazione e l'orgoglio nell'annoverare, tra i
nostri concittadini, il dott. Luciano Caro,
rabbino capo della comunità ebraica di
Ferrara, a cui la nostra amministrazione ha
deciso di conferire la cittadinanza onoraria.
Tutti noi conosciamo, infatti, la sua sensibilità e
saggezza di maestro della cultura ebraica, la
sua competenza di insegnante della Torah e
l'autorevolezza del suo ruolo di guida spirituale
della comunità ebraica di Ferrara, alla cui
circoscrizione appartiene anche il piccolissimo
nucleo ebraico della nostra città. Nei giorni
scorsi ho ripercorso qualche mia vecchia
lettura di matrice ebraica ed ho ripreso, con la
passione di sempre, le mie riflessioni del
passato sul ruolo della tradizione ebraica
nell'evoluzione della cultura globale . Ho
ritrovato così , tra una lettura e l'altra, alcune
delle Massime dei Padri, quelle che vengono
proclamate durante l'OMER, uno dei periodi
sacri della liturgia ebraica. E mi piace
ricordarne una frase del venerabile Rabbi
Shimon, una frase di sapore antico ma attuale
ad un tempo, soprattutto in una serata come
questa, in cui alla sacralità della memoria della
Shoah si unisce la solennità dell'accoglienza di
un rabbino nella nostra comunità cittadina.
Così recita la massima: " Ci sono tre corone: la corona della Torah,la corona de Sacerdozio e la corona
del Regno. Ma su tutte eccelle la corona del buon nome". Ecco, io penso che il lungo lavoro di fede, di
impegno religioso,intellettuale e civile, di abnegazione e di amore verso la comunità compiuto da lei,
Rav Caro, debba essere ascritto a quest'ultima importante corona, che sovrasta i rotoli della Torah. Ho
fatto riferimento, poco sopra, ai legami che ancora esistono tra la comunità ebraica ferrarese e quella ,
seppur piccolissima, della città di Lugo , legami che sopravvivono ad uno scenario storico del passato
ben diverso, fatto di una comunità ebraica lughese popolosa, attiva, prospera e capace di incidere
fortemente sul tessuto economico e culturale di substrato. La presenza ebraica nella nostra città
affonda, infatti, le sue radici nel lontano Basso Medioevo ed ha proseguito nel tempo la sua tormentata
esistenza , tra alterne vicende, legate ora all'illuminata protezione degli Estensi, ora agli interventi
discriminatori di alcuni decreti papali, ora all'esodo di molti suoi membri verso città più grandi e
industrializzate......fino all'abominio della shoah, che ne ha sancito la fine. Sono molte le testimonianze
che ancora oggi parlano, a Lugo, di questo significativo ruolo della comunità ebraica nell'evoluzione
sociale, economica e culturale della nostra città ed è bene ricordarle , perché esse rappresentano vere
pietre miliari della nostra memoria collettiva. Il quartiere Ghetto, che conserva il nome del luogo scelto
nel 17* secolo per l'emarginazione ed il controllo degli ebrei del territorio; l'antico cimitero ebraico; le
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29 gennaio 2014
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lapidi in memoria ... E nell'occasione del conferimento , in cui noi tutti , insieme, attorno alla venerabile
persona di Rav Caro (ora nostro concittadino), respiriamo la sacralità di un ebraismo lughese dal
sapore antico e raccogliamo idealmente, in un unico grande orizzonte di emozioni e di senso, le nostre
generazioni di gentili ed ebrei del presente, del passato e del futuro, non possiamo non ricordare
l'orrore della Shoah, che la ricorrenza del 27 gennaio ci richiama prepotentemente alla memoria. Il 27
gennaio 1945 si aprivano i cancelli di Aushwitz­Birkenau e il mondo , incredulo e stupefatto, conosceva
compiutamente l'abominio dell'olocausto ebraico. Scriveva Elia Wiesel: " La memoria non è solo una
vittoria sul tempo....., e' anche e soprattutto trionfo sull'ingiustizia" . C'è una grande lezione di senso
della storia in queste parole , per noi che viviamo, oggi, in un periodo tanto travagliato, in cui continuano
a prosperare messaggi plateali o striscianti di intolleranza, pericolosissimi, perché minacciano e
frantumano la cultura intera , mettendo uomini contro altri uomini , e disorientano lo sforzo di chi
faticosamente lotta per liberare le nostre società dallo spettro del razzismo, dell'alienazione,
dell'esclusione e dell'antisemitismo ontologico. Proprio per questo la Giornata della Memoria conserva il
suo significato profondo, al di la' del velo di retorica delle celebrazioni pubbliche e istituzionali. Perché
uno stato che ne è privo e' uno stato morto, incapace di riflettere sugli errori del suo passato e perdente
nella costruzione di progetti di vita futura. Forse è vero, la frase "Perché non accada mai più " , divenuta
ormai articolo di fede civile, e' utopica e rischia, nel tempo, di impallidire ed esaurirsi nella ricerca sterile
d un " paradiso perduto". Ma certo non dobbiamo e non possiamo rinunciare all'impegno morale, civile
e intellettuale di custodire il messaggio della memoria ...memoria che non si riduca però a semplice
archivio di cose passate, ma diventi strategia pulsante e sia elevata al ruolo di fortissimo trait d'union tra
noi, uomini del presente , e le generazioni che verranno. Ce lo chiedono i nostri ragazzi, ai quali
abbiamo il dovere di testimoniare le nostre esperienze e raccontare il nostro immaginario, per
trasformare i nostri ricordi in loro patrimonio di valori, le nostre parole ed emozioni in significati nuovi
che guidino la loro esistenza, e le nostre paure nella loro instancabile ricerca di un'identità di
appartenenza che rifiuti, come inaccettabili disvalori, l'intolleranza, il bullismo e la prevaricazione. Di
fronte alla confusione che regna nel loro presente , a cui si aggiunge l' ignoranza , per la shoah, per la
cultura comune, per l'identità dell'altro, sia come individuo che come popolo, dobbiamo aiutarli a
scegliere il dialogo, il confronto, l'educazione contro l'ignoranza, i contenuti contro il vuoto, i valori contro
le paure. Soltanto riscoprendo insieme a loro gli alti valori della nostra tradizione culturale e riuscendo
ad elevare la nostra prospettiva etica, li aiuteremo a guardare al futuro con costruttiva speranza. E solo
così , al di la' delle rituali celebrazioni, l'albero della memoria potrà dare davvero i suoi frutti. Laura
Baldini
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29 gennaio 2014
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Soddisfazione di Verlicchi per la cittadinanza
onoraria al Rabbino Capo di Ferrara
Il ringraziamento a Cortesi e uno spazio
permanente da destinare alla cultura ebraica
di Alessandra Raccagni In occasione del
Giorno della Memoria, la città di Lugo ha
conferito la cittadinanza onoraria al Rav
Luciano Caro, Rabbino Capo della Comunità
Ebraica di Ferrara. Un'iniziativa sposata in
pieno da Silvano Verlicchi, candidato Sindaco
per la lista civica Per la Buona Politica, che ha
inviato un messaggio di congratulazioni al
Rabbino ed un ringraziamento al Sindaco
Raffaele Cortesi. Esprimo la mia viva
soddisfazione dichiara Verlicchi p e r u n
riconoscimento che, oltre ai ben noti meriti ed
all'autorevolezza del dottor Caro, sottolinea
anche gli intensi legami tra la comunità
ebraica di Lugo e quella di Ferrara, oltre
all'importante ruolo che essa ha rivestito nella
nostra città nel corso dei secoli. A questo
proposito prosegue Verlicchi concordo con chi
ha sostenuto, oltre al conferimento della
cittadinanza onoraria al Rabbino Caro, la
necessità di individuare uno spazio
permanente da destinare esclusivamente alla
cultura ebraica: un luogo che, da una parte,
possa permettere l'approfondimento e lo
studio delle numerose testimonianze legate
alla storia della comunità ebraica di Lugo;
dall'altra, rappresenti il giusto riconoscimento al ruolo che gli ebrei hanno avuto nella costruzione
dell'identità e della vocazione mercantile della città, sin dal Medioevo. Donare uno spazio al ricordo ed
al legame che oggi celebriamo consentirebbe a mio avviso di renderlo ancora più tangibile e di non
confinarlo ad una giornata che spesso rischia di cadere nella vuota retorica. In un periodo conclude
Verlicchi in cui crescono pericolosi segnali di razzismo, intolleranza ed antisemitismo, la parola
memoria' significa soprattutto attualizzazione della storia, ricerca instancabile della verità ed occasione
di costruzione di nuovi modelli culturali. [email protected] Alessandra Raccagni
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Le celebrazioni alla Rocca di Lugo del Giorno della
Memoria
Nello spazio antistante la Rocca di Lugo, in
segno di memore omaggio alle vittime della
Shoah, il sindaco Raffaele Cortesi ha deposto
una corona di alloro alla lapide che ricorda gli
ebrei lughesi deportati e morti nei campi di
concentramento. E' seguito un minuto di
silenzio e di raccoglimento. Alla cerimonia
erano presenti un gruppo di ragazzi dell'istituto
tecnico Sacro Cuore e una classe della scuola
media Baracca. Gli alunni di diverse scuole
superiori lughesi hanno poi potuto assistere in
video conferenza con Gerusalemme alla
commozione della professoressa Jona Amit,
che porta anche un nome italiano: Antonia,
sopravvissuta grazie all'aiuto di alcune
famiglie del nostro territorio, in particolare la
famiglia Dalla Valle di Bagnacavallo e le suore
dell'istituto Sacro Cuore di Lugo
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Bagnacavallo: cordoglio della città per la scomparsa
di Riccardo Guazzolini
L'amministrazione comunale di Bagnacavallo
si unisce al dolore della famiglia e del mondo
sportivo per l'improvvisa e prematura
scomparsa di Riccardo Guazzolini.Per
esprimere il cordoglio della città, il sindaco
Laura Rossi ha inviato alcuni messaggi alla
famiglia e alle società sportive In Volley
Liverani Lugo ­ AP Conselice e Fulgur
Pallavolo di Bagnacavallo, nei quali ha
sottolineato come Riccardo fosse
particolarmente stimato e apprezzato per le
sue qualità umane e professionali e per
l'impegno profuso per la crescita dell'attività
sportiva nella comunità locale.
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Agenda Europea 2020, la Bassa Romagna è pronta
Al Carmine di Lugo si è svolto un lavoro di
gruppo dedicato all'imprenditorialità, intitolato
Opportunità di business per la Bassa
Romagna del Futuro, al quale hanno aderito
numerosi rappresentanti del mondo
economico, dall'imprenditoria, agli istituti di
credito. I partecipanti sono stati suddivisi in
sette gruppi di lavoro sui temi: energia,
marketing territoriale, welfare, logistica e
mobilità, agroalimentare, capitale umano e
Romagna export; in particolare, su
quest'ultimo tema si è ragionato su alcune
azioni sulle quali concentrarsi, come lo
sviluppo della banda larga, un ciclo di incontri
per diffondere le esperienze di export
provenienti da imprenditori del territorio, la
creazione di un fondo di investimento e la
stimolazione per la creazione di reti per
l'export. Oggi si è compiuto un altro decisivo
passo nel percorso per la definizione del Piano
strategico che, non casualmente, abbiamo
chiamato La Bassa Romagna 2020 ­ ha
sottolineato il presidente dell'Unione dei
Comuni Raffaele Cortesi ­. Alcune settimane fa
abbiamo svolto la parte dedicata interamente
ai servizi di welfare della nostra comunità e ai
percorsi di innovazione necessari per
progettare un futuro sostenibile e inclusivo.
Con l'iniziativa di oggi abbiamo voluto riservare uno spazio di riflessione specifica alle imprese del
nostro territorio, sollecitando la propensione innovativa, la creatività, la capacità di delineare progetti in
grado di contribuire a una crescita attrattiva, intelligente e sostenibile. L'Unione Europea riorganizzerà
radicalmente, dal 2014, il proprio sistema di finanziamenti. Il nuovo modello renderà i territori, i luoghi,
artefici del proprio destino. Un nuovo approccio permetterà di esercitare dal basso le candidature ai
finanziamenti, aprirà alla multi­settorialità e incentiverà alleanze e connessioni, solleciterà interventi di
partenariato tra pubblico e privato, al fine di migliorare la progettualità dei territori rispetto agli obiettivi
dell'agenda Europe 2020. Nel rispetto dei ruoli vogliamo invocare l'inizio di un percorso propulsivo di
sviluppo ha sottolineato Cortesi ­. Siamo mossi dallo spirito di servizio e dall'amore per la nostra terra.
Sappiamo che questo impegno può risultare vincente solo se sarà condiviso dalle principali forze sociali
ed economiche e solo se l'impresa, che ne rappresenta il fulcro centrale, saprà esserne protagonista. La
tecnica del Brainstorming ha consentito una maggiore creatività e lo sviluppo di nuove idee volte alla
risoluzione dei problemi che possono portare allo sviluppo di progetti di sistemi e di rete di imprese
candidabili ai finanziamenti europei. Per fare ciò serve però un salto culturale del nostro sistema
imprenditoriale e della pubblica amministrazione. Il primo deve superare l'autoreferenzialità di piccole
organizzazioni a gestione familiare e costruire reti, integrazioni e semmai fusioni d'impresa. La pubblica
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29 gennaio 2014
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amministrazione deve da parte sua smettere di guardare con sospetto alla convergenza dell'interesse
privato con quello pubblico, e deve dotarsi delle competenze necessarie per progettare investimenti in
evoluti contesti finanziari. Il lavoro non finisce qui. Faremo tesoro delle proposte che sono scaturite da
questa giornata, avremo modo di incontrarci di nuovo e di affinare la progettazione e le idee forti che il
nostro territorio saprà sviluppare.
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Un nuovo centro commerciale a Bagnacavallo?
Eppure i consumi calano e il mercato è saturo
IL terreno adiacente alla rotonda della
provinciale Naviglio di accesso all'A14
liberalizzata potrebbe a breve diventare sede
di una nuova grande area commerciale, con
1.500 metri quadrati di superficie alimentare e
ulteriori migliaia di metri destinati al
commercio extralimentare. E' ciò che potrà
succedere se l'Amministrazione Comunale di
Bagnacavallo riterrà di confermare
definitivamente l'adozione di una variante al
piano particolareggiato di iniziativa pubblica
denominato Naviglio, di cui il 3 febbraio
prossimo scadono i termini per presentare
opposizioni e osservazioni. Presentare
circostanziate osservazioni opponendoci alla
modifica è quanto faremo senz'altro dice il
Presidente di Confcommercio Ascom Lugo
Domenico Brunori perché in una situazione
generale che vede un calo dei consumi e la
progressiva desertificazione dei centri storici
non si comprende perché si possa consentire
la nascita di una nuova grande area
commerciale. E' vero che anche senza
l'adozione della variante nell'area Naviglio si
sarebbero potute insediare strutture
commerciali per svariate migliaia di metri
quadrati, ma queste potevano appartenere
unicamente al settore extralimentare. Oltretutto quelle migliaia di metri furono previste nel piano
originario risalente al 2005, in una situazione ben diversa dalla attuale. Una previsione che si è rivelata
sproporzionata rispetto alle esigenze, che ora si vorrebbero invece resuscitare creando un motivo di
attrazione con una nuova superficie di dettaglio alimentare di 1.500 mq di dimensione.. Ci chiediamo
prosegue il Presidente Brunori da dove si pensa che proverrebbero i consumatori interessati alla
frequentazione di una nuova area commerciale? Non è forse nata da poco una nuova area commerciale
Le fonti di Tiberio in fregio alla San Vitale? Ma forse il Comune di Bagnacavallo pensa che i consumatori
proverrebbero solo da fuori Comune, ed in quel caso chiediamo e ci chiediamo che senso abbia una
Unione dei Comuni che programma se poi si va a cannibalizzare i consumi di paesi vicini come
Cotignola o Lugo. Abbiamo informato con una comunicazione circostanziata tutte le Amministrazioni
della Bassa Romagna, chiedendo loro di attivarsi col Comune più direttamente interessato, anche
rispetto a provincia e Camera di Commercio, per ogni utile iniziativa per scongiurare nuovi insediamenti
di commercio al dettaglio alimentare nell'area naviglio. Per Confcommercio Ascom Lugo l'Unione dei
Comuni non può chiamarsi fuori, ritenendo l'operazione a sola valenza locale. Ricordiamo che al
momento della approvazione del Regolamento Unico Edilizio tutti i Comuni concordarono sulla
necessità di non consentire nuovi insediamenti di commercio al dettaglio alimentare negli ambiti
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specializzati per attività miste o prevalentemente commerciali e terziarie. In un tempo recente anche il
Comune di Bagnacavallo, appena il 17 maggio del 2012 approvò questa norma. Cosa è accaduto per
modificare la volontà del Comune? Non basta motivare che sono intervenute leggi successive che
hanno abolito le restrizioni di natura programmatoria del settore commerciale, perché quella previsione
non aveva tale scopo, ma nasceva dalla differente esigenza, perfettamente legittima e riconosciuta
valida dalla legge, di tutelare l'ambiente, incluso quello urbano. E che questa sia una esigenza reale a
Bagnacavallo e negli altri Comuni dell'Unione è sotto gli occhi di tutti. Sempre a questo proposito non
appaiono convincenti le rassicurazioni circa l'impatto acustico e ambientale, che, a differenza di quanto
viene affermato, sarebbe notevolmente superiore a quello attuale: più traffico, più rumore, oltretutto nelle
vicinanze della casa protetta per gli anziani, più pericolosità per i ciclisti, anche perché non si tiene
conto del prevedibile incremento di traffico dovuto alla futura apertura del sottopassaggio ferroviario. Il
Presidente Brunori chiama infine in causa anche la Provincia, chiedendole di esercitare con decisione i
poteri che la legge regionale le assegna al riguardo della delibera assunta dal Comune per impedire
una realizzazione che ad oggi non trova alcuna valida giustificazione. Al contempo auspichiamo anche
una massiccia mobilitazione di associazioni, gruppi e cittadini che hanno a cuore il loro centro urbano,
la sicurezza e l'ambiente.
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29 gennaio 2014
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Le "primarie" delle idee del PD
Si è conclusa con un risultato "molto
soddisfacente" la prima giornata delle
"primarie delle idee", organizzata dal
candidato sindaco del Pd, Davide Ranalli, e
dal suo staff. L'appuntamento, aperto a tutti i
cittadini, si è tenuto nella sala della Casa del
Popolo di San Lorenzo a partire dalle 9:30 ed
è servito a testare per la prima volta il polso
delle esigenze dei lughesi, dei problemi più
sentiti e delle idee più originali. Dopo
un'iniziale titubanza, la sala si è fatta via via
più gremita e i presenti hanno accelerato il
passo, offrendo a ritmo serrato contributi di
idee, inseriti poi in un grande tabellone
elettronico. Il tema più gettonato dai portatori
di idee è stato quello dell'Economia, seguito a
ruota dal Welfare e dal Territorio, con
particolare attenzione alle frazioni del
Comune. "È stata una bella giornata ­ ha
commentato Ranalli ­ piena di spunti
interessanti per il futuro della nostra città e
delle sue frazioni". L'esperienza ha gratificato
le persone che sono intervenute, facendole
sentire partecipi: quasi tutti i lughesi presenti
sono riusciti a prendere la parola, discutendo
le proposte in gruppi di lavoro. "È solo l'inizio
ma è un ottimo inizio ­ ha proseguito il giovane
candidato democratico ­. Questa
partecipazione mi soddisfa e mostra che la buona politica si può e si deve fare ascoltando le persone.
L'appuntamento di oggi è il segnale che Lugo vuole cambiare e i lughesi sanno sognare il loro futuro.
Ora dobbiamo andare avanti insieme". Il risultato finale di questo primo brainstorming verrà affinato
nelle prossime settimane, quando i gruppi di lavoro daranno un volto concreto alle loro idee e ne
verificheranno la sostenibilità in molteplici sessioni. Il calendario dei prossimi appuntamenti sarà
comunicato in concomitanza all'inaugurazione dello spazio aperto al n°38 di via Baracca, e verrà
pubblicato sul sito www.davideranalli.it. Nel frattempo, tutti i cittadini possono fare pervenire le proprie
proposte all'indirizzo [email protected] oppure telefonando al numero 370 3135059.
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La Bassa Romagna on­line: Andiamo al cinema nella
Bassa Romagna
Questa settimana per Giovedì Club proiezione
del capolavoro restaurato VOGLIAMO
VIVERE! ­ TO BE OR NOT TO BE, satira anti­
nazista del '42 presentata in occasione del
Giorno della Memoria 2014 (il 30/01 ore 21),
con l'introduzione di Gian Luigi Melandri
dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età
Contemporanea in Ravenna e Provincia. Il
week­end, dal venerdì al lunedì, tutte le sere
o r e 2 1 , p r o p o n e T H E B U T L E R UN
MAGGIORDOMO ALLA CASA BIANCA, film
ispirato a una storia vera con un cast stellare.
Per la rassegna dedicata al cinema
d'animazione la Lanterna Magica ecco il
successo disneyano FROZEN IL REGNO DI
GHIACCIO, anche di sabato pomeriggio
(sabato 1 e domenica 2 febbraio, con repliche
sabato 8 e domenica 9, sempre alle ore 16).
CALENDARIO SETTIMANALE Gio. 30/01 ore
21 VOGLIAMO VIVERE! TO BE OR NOT TO
BE Ven. 31/01 ore 21 THE BUTLER UN
MAGGIORDOMO ALLA CASA BIANCA Sab.
1 / 0 2 o r e 1 6 F R O Z E N I L R E G N O D I
GHIACCIO Sab. 1/02 ore 21 THE BUTLER UN
MAGGIORDOMO ALLA CASA BIANCA Dom.
2 / 0 2 o r e 1 6 F R O Z E N I L R E G N O D I
GHIACCIO Dom. 2/02 ore 21 THE BUTLER
UN MAGGIORDOMO ALLA CASA BIANCA
Lun. 3/02 ore 21 THE BUTLER UN MAGGIORDOMO ALLA CASA BIANCA
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29 gennaio 2014
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Modifiche al traffico a Lugo per consentire le
potature
Saranno interessate le vie in prossimità della
rotonda all'intersezione di viale Dante e viale
Masi A partire da domani giovedì 30 gennaio,
condizioni meteo permettendo, verranno
eseguite le potature dei platani in prossimità
della rotonda all'intersezione di viale Dante
con viale Masi. Essendo una zona nevralgica
per il traffico, sarà garantita la completa
circolazione nelle ore di punta, quindi i lavori
saranno sospesi dalle 12.15 alle 13.30, mentre
la mattina inizieranno dopo le 8.30. Nel primo
giorno di lavori sarà chiuso per ragioni di
sicurezza l'innesto in rotatoria da viale Dante
(da viale Dante verso Lugo); sarà garantita
l'uscita dalla rotatoria in viale Dante (dalla
rotatoria verso Ravenna); verrà soppressa la
fermata degli autobus nel tratto chiuso (lato
nord di Viale Dante); gli autobus seguiranno
un percorso alternativo: viale Dante, via
Toscana, viale Europa, via di Giù, via
Acquacalda, rotatoria. Nel secondo giorno:
chiusura dell'uscita dalla rotatoria a viale
Dante (da rotatoria verso Ravenna); verrà
garantito l'innesto in rotatoria da viale Dante
(da viale Dante verso Lugo); percorso
alternativo per gli autobus (rotonda, via
Acquacalda, via di Giù, viale Europa, via
Toscana, viale Dante); verrà soppressa la
fermata nel tratto chiuso lato sud di viale Dante. Nel terzo e quarto giorno di lavori: chiusura dell'uscita
dalla rotatoria a viale Masi (dalla rotatoria verso stazione ferroviaria); verrà garantito l'innesto da viale
Dante in rotatoria (dalla stazione ferroviaria verso la rotatoria); l'innesto sopracitato verrà canalizzato
con due corsie (tramite l'utilizzo di apposita segnaletica stradale e l'ausilio di un moviere) in modo tale
da garantire la circolazione in entrambi i sensi di marcia. I giorni seguenti il cantiere continuerà le
potature in viale Masi, garantendo la circolazione in entrambi i sensi di marcia.
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29 gennaio 2014
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Laboratorio per Bambini al Museo Varoli di Cotignola
Sabato 1 febbraio, alla Scuola arti & mestieri,
Laboratori per Bambini al Museo Varoli di
Cotignola, dalle 16 alle 18: ­ Cos'ha tra le mani
Battista, il babbo di Luigi? ...da un dipinto di
Luigi Varoli alle sculture di Chiara Lecca fatte
con vesciche animali. Laboratorio di disegno,
cartapesta e riutilizzo di materiali di recupero
per bambini dai 5 ai 12 anni (prenotazione
consigliata)
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29 gennaio 2014
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Lugo: il cinema per ragazzi fa il pieno in biblioteca
Dopo l'ottimo avvio, prosegue domani, giovedì
30 gennaio, la rassegna Apriamo il film a
pagina Grande successo di pubblico per il
primo appuntamento con IlCinemaInBiblioteca
alla Fabrizio Trisi di Lugo: sono infatti più di
100 le persone, tra bambini e genitori, che
hanno partecipato giovedì scorso a questa
nuova attività della Sezione ragazzi della
biblioteca. A seguito della visone del film di
animazione Ernest e Celestine, i libri che
hanno questi protagonisti sono andati
letteralmente a ruba. E' stata la conferma che
questa ulteriore modalità di proporre e
promuovere la lettura partendo dal linguaggio
filmico funziona, ha commentato la
responsabile del servizio Nives Benati. La
rassegna IlCinemaInBiblioteca ­ Apriamo il film
a pagina... prevede altri cinque appuntamenti
fino a marzo, con cadenza settimanale,
sempre alle 17. Domani, giovedì 30 gennaio,
sarà proiettato Arrietty, il mondo segreto sotto
il pavimento (da 8 anni), del giapponese
Hiromasa Yonebayashi: ispirato alla serie di
racconti sugli Sgraffignoli dell'autrice inglese
Mary Norton e sceneggiato dal premio Oscar
Hayao Miyazaki. Giovedì 6 febbraio i bambini
potranno fare un tuffo in tre fiabe animate dello
scrittore italiano Emanuele Luzzati, con
Pulcinella e il pesce magico, La ragazza cigno e La palla d'oro (da 4 anni). Il 22 febbraio sarà proiettato
il film drammatico Un ponte per Terabithia (da 9 anni), tratto dall'omonimo romanzo di Katherine
Paterson, vincitrice di innumerevoli premi, tra i quali il prestigioso Nwebery Medal, proprio con questo
romanzo. Venerdì 28 febbraio toccherà al fantasy­horror Coraline e la porta magica (da 11 ann i), di
Henry Selick, tratto dal romanzo Coraline dello scrittore e fumettista Neil Gaiman, che con questo
racconto si è aggiudicato il Premio Hugo e il Premio Nebula. Ultimo appuntamento venerdì 7 marzo con
l'avventura Stand by me. Ricordo di un'estate (da 12 anni), diretto da Rob Renier e tratto dal racconto Il
corpo, contenuto nella raccolta Stagioni diverse del maestro dell'horror Stephen King. La rassegna
IlCinemaInBiblioteca ­ Apriamo il film a pagina... è a cura della Sezione bambini e ragazzi della
Biblioteca Trisi di Lugo. L'ingresso alle proiezioni è gratuito e riservato agli iscritti alla biblioteca Trisi.
Per informazioni, contattare il numero 0545 38558 o l'indirizzo di posta elettronica
[email protected].
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29 gennaio 2014
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Festa per i volontari
Un centinaio di persone hanno preso parte alla
festa promossa dall'Asp dei Comuni della
Bassa Romagna e dalla Parrocchia di San
Michele di Bagnacavallo in onore dei numerosi
volontari che hanno prestato e prestano tuttora
servizio presso la casa protetta F.lli Bedeschi.
Ospiti, familiari, operatori e cittadini, fra i quali
numerosi bambini che frequentano il
catechismo, si sono così ritrovati presso la
struttura bagnacavallese in occasione del
ventesimo anniversario della partenza delle
Suore della Carità dalla casa protetta,
avvenuta l'1 gennaio 1994 dopo oltre cento
anni di servizio. Accanto al presidente dell'Asp
Pierluigi Ravagli, all'arciprete Luigi Guerrini e
al sindaco di Bagnacavallo Laura Rossi c'era
suor Agostina, ora in servizio presso la
Parrocchia di Solarolo con altre due consorelle
e all'epoca superiora provinciale delle Suore
della Carità. A suor Agostina il presidente
Ravagli ha fatto omaggio della miniatura in
argento che raffigura il palazzo delle Opere
Pie di Bagnacavallo in via Mazzini, sede
amministrativa dell'Asp, e di una copia di
Gomitoli, la pubblicazione curata dall'Asp che
raccoglie racconti degli anziani ospiti delle
strutture bassoromagnole sugli anni del
fascismo e della seconda guerra mondiale.
Tutti gli intervenuti hanno sottolineato il valore del volontariato nella gestione di servizi rivolti in
particolare a persone fragili e disagiate. Le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret
arrivarono a Bagnacavallo nel 1873, inizialmente per dirigere l'Ospedale degli Infermi di via Vittorio
Veneto. Nel 1875 Antonio Bedeschi, fondatore del Pio Istituto, che diventerà in seguito la casa di riposo,
le volle per garantire ai cronici l'assistenza religiosa e per dirigere la struttura stessa. «La loro scrisse
nel 1984 l'arciprete di Bagnacavallo, monsignor Giuseppe Ferretti fu sempre una presenza fatta di
discrezione silenziosa e laboriosa, di spirito di sacrificio e profonda animazione cristiana.» L'1 gennaio
1994 lasciarono definitivamente la casa di riposo bagnacavallese, richiamate dai superiori a causa della
mancanza di vocazioni.
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29 gennaio 2014
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A Lugo in vigore ordinanza neve: gli accorgimenti da
prendere in caso di precipitazioni intense
L'ordinanza è stata emanata
dall'amministrazione in vista di possibili
precipitazioni nevose intense e formazione di
ghiaccio. Il provvedimento, che avrà valenza
fino al 30aprile 2014, prevede di dare
attuazione ai migliori accorgimenti possibili
per mettere in sicurezza la circolazione sul
suolo pubblico. Pertanto, l'ordinanza è rivolta a
tutti i proprietari, conduttori e/o amministratori
di edifici privati prospicienti aree soggette a
pubblico passaggio, e impone, in caso di
precipitazioni nevose intense: lo sgombero
della neve dai marciapiedi per consentire il
passaggio pedonale e per tutto il fronte degli
stabili di propria competenza; nel caso di
strada sprovvista di marciapiedi, tale obbligo
si riferisce al suolo stradale per la larghezza di
un metro e per l'intero fronte dell'edificio di
propria competenza; di accumulare la neve sul
bordo del marciapiede o comunque in modo
che non invada la carreggiata stradale e i
passaggi pedonali e non ostruisca le caditoie
stradali situate davanti alle loro proprietà per
agevolare il deflusso delle acque di fusione; di
spargere nelle aree sgomberate dalla neve, se
la temperatura scende sotto zero gradi, un
adeguato quantitativo di sale, per evitare la
formazione di lastre di ghiaccio; di non gettare
acqua o altri liquidi che causino la formazione di ghiaccio sui marciapiedi e passaggi pedonali o
comunque sulla sede stradale; che venga rimossa la neve dai passi carrai a cura dei loro utilizzatori;
che i balconi e/o davanzali siano sgombrati dalla neve prima o contemporaneamente allo spazzamento
delle vie sottostanti in modo da non recare danno ai passanti; che non venga depositata, su vie o piazze
e su aree pubbliche, la neve accumulatosi nei cortili o nei luoghi privati; di rimuovere eventuali
formazioni o lame di ghiaccio pendenti dalle sporgenze dei tetti, dalle grondaie e dai balconi che si
protendono sulla pubblica via o sui luoghi di pubblico o privato passaggio; di non far sostare gli
autoveicoli sotto le alberature o parti di esse che insistono o si protendono sulla pubblica via; da ultimo,
ordina ai proprietari degli autoveicoli di allontanarli dalla sede stradale durante le operazioni di
sgombero della neve, al fine di agevolarne la rimozione, ricoverandoli, per quanto possibile, nelle
autorimesse o nei cortili privati. "Queste prescrizioni si rendono necessarie per un periodo limitato in
ragione della stagione invernale con frequenti e improvvise precipitazioni nevose di carattere
eccezionale che richiedono un intervento immediato e consistente di uomini e mezzi ­ ha spiegato il
sindaco Raffaele Cortesi ­ al fine di preservare maggiormente la sicurezza e l'incolumità pubblica dei
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29 gennaio 2014
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cittadini, nonché la circolazione dei veicoli, consentendo una veloce operazione di sgombero della neve
e ripristino della circolazione da parte del Comune sulle strade dei centri abitati". Le violazioni alle
disposizioni della presente ordinanza saranno punite con l'applicazione della sanzione amministrativa
che può variare da 50 a 300 euro.
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29 gennaio 2014
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Lugo, conferita la cittadinanza onoraria al rabbino
capo Luciano Caro
Ieri sera alle 20.45, al Salone Estense della
Rocca, i membri del Consiglio comunale di
Lugo hanno votato all'unanimità il conferimento
della cittadinanza onoraria al dottor Luciano
Caro, rabbino capo della comunità ebraica di
Ferrara. La cerimonia è stata accompagnata
da un intervento musicale a cura della scuola
media "Silvestro Gherardi", che ha eseguito
musiche tratte dal film "Shindler's list" di
Stephen Spielberg. "Molte sono le iniziative
che il nostro comune e soprattutto le nostre
scuole hanno realizzato per commemorare e
tenere viva la memoria di coloro che hanno
vissuto l'orrore della deportazione, le
persecuzioni nazifasciste e per dare voce a
quelli che sono riusciti a sfuggire o hanno
salvato qualcuno dall'incredibile pianificazione
dello sterminio di massa ­ ha spiegato
l'assessore all'Istruzione Patrizia Randi ­. Nel
corso della cerimonia abbiamo mostrato le
immagini tratte dalla mostra 'Betulle, vento,
silenzio ­ viaggio ad Auschwitz Birkenau
Cracovia Aprile 2013' che gli studenti delle
scuole superiori hanno realizzato nella casa
Rossini. Si tratta di una mostra fotografica
sotto forma di istallazione che invito tutti ad
andare a vistare perché è un esempio
concreto di come possano essere i giovani a
mantenere viva la memoria e a diventare loro stessi "testimoni in un passaggio di consegne che lo
scorrere del tempo e l'età ormai avanzata dei veri testimoni della Shoah ci obbliga a compiere". "Il
dottor Luciano Caro è rabbino capo della comunità ebraica di Ferrara, la seconda comunità ebraica
d'Italia, dopo quella di Roma, è fondamentale punto di riferimento per tutta la comunità ebraica del
nostro territorio ­ ha dichiarato il sindaco Raffaele Cortesi ­; il suo agire è sempre stato ispirato dal
grande valore conferito alla religione, alla storia e alla cultura ebraica e la sua figura ha favorevolmente
segnato la vita della nostra comunità. Luciano Caro ha sempre dimostrato affetto e simpatia verso la
nostra comunità, che ha tradotto in numerosissime e sempre significative collaborazioni in tutte le
occasioni di celebrazione della storia e della cultura ebraica svoltesi a Lugo". "Sono molto colpito dal
lavoro realizzato dagli studenti di Lugo, e mi è rimasta impressa la locuzione 'impronte di memoria' ­ ha
sottolineato il rabbino Luciano Caro ­. E' fondamentale infatti che rimanga una impronta di quanto è
accaduto. Sono stati 6 milioni e mezzo gli ebrei uccisi nei campi di sterminio, di cui circa 1 milione e
mezzo di età compresa tra 0 e 10 anni. L'Italia ha contribuito alla Shoah con novemila ebrei trucidati, e
di questi 26 erano di Lugo. C'è un aspetto particolarmente assurdo nel sostegno che il fascismo ha dato
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29 gennaio 2014
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a questa tragedia: nei piani di Hitler per la purificazione della razza, infatti, sarebbero seguiti altri
stermini di altre popolazioni, e tra queste al settimo posto c'era proprio il popolo italiano". BIOGRAFIA
DI LUCIANO CARO Nato a Torino il 7 agosto 1935, ove ha compiuto gli studi universitari (laurea in
Scienze politiche); ha compiuto gli studi rabbinici dopo un anno di perfezionamento a Gerusalemme
(1959); ha assunto fino ad oggi i seguenti incarichi: vice rabbino a Torino (fino al 1975); rabbino capo a
Trieste (dal 1976 al 1979); membro dell'esecutivo della Federazione sionistica italiana (dal 1978 al
1981); rabbino capo a Firenze (dal 1979 al 1988); rabbino capo a Ferrara (dal 1989); responsabile del
culto a Mantova (dal dicembre 1990 al dicembre 1993); membro del Consiglio dell'assemblea dei
rabbini d'Italia (dal 1986 al 1991); membro della Consulta rabbinica (dal 1987 al 1991); presidente del
Centro di cultura ebraica "Ovadia" di Bertinoro (dal 1995); socio onorario dell'accademia dei Benigni di
Bertinoro (dall'Agosto 1997); socio corrispondente dell'accademia delle Scienze di Ferrara per la classe
di Scienze giuridiche, economiche, storiche e morali (dal settembre 1997); membro del Comitato
scientifico dell'associazione "Bibbia" di Firenze (dal 1995); consulente rabbinico per la Comunità
ebraica di Parma (dal Giugno 1999); rappresentante dell'Unione delle comunità ebraiche (UCEI) per le
attività culturali ebraiche in Sicilia (dal Giugno 1999); membro dell'accademia Pasquale II
(Corniolo/Forlì) (dall'Agosto 1999); cittadino onorario di Siracusa (dall'aprile 2001); rabbino di
riferimento per la comunità di Parma (dal 2008 al 2010); membro giunta Unione comunità e consulta
rabbinica (dal 2005 al 2010). Autore di varie importanti pubblicazioni su temi ebraici, traduzioni della
Bibbia e di articoli di filatelia.
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29 gennaio 2014
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Dal 30 gennaio a Lugo modifiche al traffico per
consentire la potatura di alcuni platani
aranno interessate le vie in prossimità della
rotonda all'intersezione di viale Dante e viale
Masi A partire da giovedì 30 gennaio,
condizioni meteo permettendo, verranno
eseguite le potature dei platani in prossimità
della rotonda all'intersezione di viale Dante
con viale Masi. Essendo una zona nevralgica
per il traffico, sarà garantita la completa
circolazione nelle ore di punta, quindi i lavori
saranno sospesi dalle 12.15 alle 13.30, mentre
la mattina inizieranno dopo le 8.30. Nel primo
giorno di lavori sarà chiuso per ragioni di
sicurezza l'innesto in rotatoria da viale Dante
(da viale Dante verso Lugo); sarà garantita
l'uscita dalla rotatoria in viale Dante (dalla
rotatoria verso Ravenna); verrà soppressa la
fermata degli autobus nel tratto chiuso (lato
nord di Viale Dante); gli autobus seguiranno
un percorso alternativo: viale Dante, via
Toscana, viale Europa, via di Giù, via
Acquacalda, rotatoria. Nel secondo giorno:
chiusura dell'uscita dalla rotatoria a viale
Dante (da rotatoria verso Ravenna); verrà
garantito l'innesto in rotatoria da viale Dante
(da viale Dante verso Lugo); percorso
alternativo per gli autobus (rotonda, via
Acquacalda, via di Giù, viale Europa, via
Toscana, viale Dante); verrà soppressa la
fermata nel tratto chiuso lato sud di viale Dante; Nel terzo e quarto giorno di lavori: chiusura dell'uscita
dalla rotatoria a viale Masi (dalla rotatoria verso stazione ferroviaria); verrà garantito l'innesto da viale
Dante in rotatoria (dalla stazione ferroviaria verso la rotatoria); l'innesto sopracitato verrà canalizzato
con due corsie (tramite l'utilizzo di apposita segnaletica stradale e l'ausilio di un moviere) in modo tale
da garantire la circolazione in entrambi i sensi di marcia. I giorni seguenti il cantiere continuerà le
potature in viale Masi, garantendo la circolazione in entrambi i sensi di marcia.
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29 gennaio 2014
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Le celebrazioni del Giorno della Memoria alla Rocca
di Lugo
Ieri mattina alle 9, nello spazio antistante la
Rocca di Lugo, in segno di memore omaggio
alle vittime della Shoah, il sindaco Raffaele
Cortesi ha deposto una corona di alloro alla
lapide che ricorda gli ebrei lughesi deportati e
morti nei campi di concentramento. È seguito
un minuto di silenzio e di raccoglimento. Alla
cerimonia erano presenti un gruppo di ragazzi
dell'istituto tecnico Sacro Cuore e una classe
della scuola media Baracca. Gli alunni di
diverse scuole superiori lughesi hanno poi
potuto assistere in video conferenza con
Gerusalemme alla commozione della
professoressa Jona Amit, che porta anche un
nome italiano: Antonia, sopravvissuta grazie
all'aiuto di alcune famiglie del nostro territorio,
in particolare la famiglia Dalla Valle di
Bagnacavallo e le suore dell'istituto Sacro
Cuore di Lugo.
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29 gennaio 2014
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Lo storico bar Vitaliano di Lugo diventa Free Way
La celebre caffetteria, punto di riferimento dei
lughesi fin dal 1961, si rilancia. Ora il bar è
gestito dal ravennate Giorgio Garavini Giorgio
Garavini, dal 17 dicembre 2013 ha dato il via
al nuovo corso della storica caffetteria di corso
Garibaldi n.39 a Lugo. "Vorrei cercare di fare
squadra con gli operatori della zona, magari
organizzando qualcosa con loro nel corso di
manifestazioni estive come i "Mercoledì sotto
le stelle"; così da farci promozione a vicenda".
Ha le idee chiare il nuovo titolare e annuncia
che "Per battere la crisi, l'unione fa la forza".
Giorgio Garavini ha 38 anni, una compagna,
due figli e una lunga esperienza alle spalle
come barista. "Faccio questo lavoro dal 1991 ­
precisa e ho iniziato in locali Ravennati fino a
quando, nell'agosto 2006, sono arrivato a Lugo
per gestire un bar all'interno del centro
commerciale Globo". Molti suoi "aficionados"
lo hanno seguito nella "nuova sede" in centro
storico. "Ho scelto di prendere il bar ex
Vitaliano per recuperare un contatto più stretto
con i clienti e con un quartiere, con la vita di
una comunità ben definita comunque aperta a
nuovi arrivi", afferma lo stesso Garavini.
Vitaliano, originario di Santerno di Ravenna,
ha aperto il suo bar nel 1961, all'età di 30 anni.
È rimasto dietro al bancone fino al 1998, anno
in cui è andato in pensione. Ora il nuovo gestore propone e attua un orario continuato dalle 6.15 alle
20.30.
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29 gennaio 2014
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Ascom Confcommercio contraria a un nuovo centro
commerciale a Bagnacavallo
L'area interessata è quella della rotonda sulla
provinciale Naviglio. Brunori: "Calo di consumi
e desertificazione dei centri storici: non si può
consentire la nascita di una nuova grande area
commerciale" Il terreno adiacente alla rotonda
della provinciale "Naviglio" di accesso all'A14
liberalizzata potrebbe a breve diventare sede
di una nuova grande area commerciale, con
1.500 metri quadrati di superficie alimentare e
ulteriori migliaia di metri destinati al
commercio extralimentare. È ciò che potrà
succedere se l'Amministrazione Comunale di
Bagnacavallo riterrà di confermare
definitivamente l'adozione di una variante al
piano particolareggiato di iniziativa pubblica
denominato "Naviglio", di cui il 3 febbraio
prossimo scadono i termini per presentare
opposizioni e osservazioni. "Presentare
circostanziate osservazioni opponendoci alla
modifica è quanto faremo senz'altro ­ dice il
Presidente di Confcommercio Ascom Lugo
Domenico Brunori ­ perché in una situazione
generale che vede un calo dei consumi e la
progressiva desertificazione dei centri storici
non si comprende perché si possa consentire
la nascita di una nuova grande area
commerciale. È vero che anche senza
l'adozione della variante nell'area Naviglio si
sarebbero potute insediare strutture commerciali per svariate migliaia di metri quadrati, ma queste
potevano appartenere unicamente al settore extralimentare. Oltretutto quelle migliaia di metri furono
previste nel piano originario risalente al 2005, in una situazione ben diversa dalla attuale. Una
previsione che si è rivelata sproporzionata rispetto alle esigenze, che ora si vorrebbero invece
resuscitare creando un motivo di attrazione con una nuova superficie di dettaglio alimentare di 1.500 mq
di dimensione.". "Ci chiediamo ­ prosegue il Presidente Brunori ­ da dove si pensa che proverrebbero i
consumatori interessati alla frequentazione di una nuova area commerciale? Non è forse nata da poco
una nuova area commerciale "Le fonti di Tiberio" in fregio alla San Vitale? Ma forse il Comune di
Bagnacavallo pensa che i consumatori proverrebbero solo da fuori Comune, ed in quel caso chiediamo
e ci chiediamo che senso abbia una Unione dei Comuni che programma se poi si va a cannibalizzare i
consumi di paesi vicini come Cotignola o Lugo. Abbiamo informato con una comunicazione
circostanziata tutte le Amministrazioni della Bassa Romagna, chiedendo loro di attivarsi col Comune più
direttamente interessato, anche rispetto a provincia e Camera di Commercio, per ogni utile iniziativa per
scongiurare nuovi insediamenti di commercio al dettaglio alimentare nell'area naviglio. Per
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Confcommercio Ascom Lugo l'Unione dei Comuni non può chiamarsi fuori, ritenendo l'operazione a sola
valenza locale. "Ricordiamo che al momento della approvazione del Regolamento Unico Edilizio tutti i
Comuni concordarono sulla necessità di non consentire nuovi insediamenti di commercio al dettaglio
alimentare negli ambiti specializzati per attività miste o prevalentemente commerciali e terziarie. In un
tempo recente anche il Comune di Bagnacavallo, appena il 17 maggio del 2012 approvò questa norma.
Cosa è accaduto per modificare la volontà del Comune? Non basta motivare che sono intervenute leggi
successive che hanno abolito le restrizioni di natura programmatoria del settore commerciale, perché
quella previsione non aveva tale scopo, ma nasceva dalla differente esigenza, perfettamente legittima e
riconosciuta valida dalla legge, di tutelare l'ambiente, incluso quello urbano. E che questa sia una
esigenza reale a Bagnacavallo e negli altri Comuni dell'Unione è sotto gli occhi di tutti. Sempre a questo
proposito non appaiono convincenti le rassicurazioni circa l'impatto acustico e ambientale, che, a
differenza di quanto viene affermato, sarebbe notevolmente superiore a quello attuale: più traffico, più
rumore, oltretutto nelle vicinanze della casa protetta per gli anziani, più pericolosità per i ciclisti, anche
perché non si tiene conto del prevedibile incremento di traffico dovuto alla futura apertura del
sottopassaggio ferroviario". Il Presidente Brunori chiama infine in causa anche la Provincia, chiedendole
di esercitare con decisione i poteri che la legge regionale le assegna al riguardo della delibera assunta
dal Comune "per impedire una realizzazione che ad oggi non trova alcuna valida giustificazione. Al
contempo auspichiamo anche una massiccia mobilitazione di associazioni, gruppi e cittadini che hanno
a cuore il loro centro urbano, la sicurezza e l'ambiente".
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29 gennaio 2014
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In cento in festa a Bagnacavallo per i volontari della
casa protetta
Un centinaio di persone ha preso parte, nel
pomeriggio di sabato 25 gennaio, alla festa
promossa dall'Asp dei Comuni della Bassa
Romagna e dalla Parrocchia di San Michele di
Bagnacavallo in onore dei numerosi volontari
che hanno prestato e prestano tuttora servizio
presso la casa protetta F.lli Bedeschi. Ospiti,
familiari, operatori e cittadini, fra i quali
numerosi bambini che frequentano il
catechismo, si sono così ritrovati presso la
struttura bagnacavallese in occasione del
ventesimo anniversario della partenza delle
Suore della Carità dalla casa protetta,
avvenuta l'1 gennaio 1994 dopo oltre cento
anni di servizio. Accanto al presidente dell'Asp
Pierluigi Ravagli, all'arciprete Luigi Guerrini e
al sindaco di Bagnacavallo Laura Rossi c'era
suor Agostina, ora in servizio presso la
Parrocchia di Solarolo con altre due consorelle
e all'epoca superiora provinciale delle Suore
della Carità. A suor Agostina il presidente
Ravagli ha fatto omaggio della miniatura in
argento che raffigura il palazzo delle Opere
Pie di Bagnacavallo in via Mazzini, sede
amministrativa dell'Asp, e di una copia di
Gomitoli, la pubblicazione curata dall'Asp che
raccoglie racconti degli anziani ospiti delle
strutture bassoromagnole sugli anni del
fascismo e della seconda guerra mondiale. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato il valore del
volontariato nella gestione di servizi rivolti in particolare a persone fragili e disagiate. Le Suore della
Carità di Santa Giovanna Antida Thouret arrivarono a Bagnacavallo nel 1873, inizialmente per dirigere
l'Ospedale degli Infermi di via Vittorio Veneto. Nel 1875 Antonio Bedeschi, fondatore del Pio Istituto, che
diventerà in seguito la casa di riposo, le volle per garantire ai "cronici" l'assistenza religiosa e per
dirigere la struttura stessa. «La loro ­ scrisse nel 1984 l'arciprete di Bagnacavallo, monsignor Giuseppe
Ferretti ­ fu sempre una presenza fatta di discrezione silenziosa e laboriosa, di spirito di sacrificio e
profonda animazione cristiana.» L'1 gennaio 1994 lasciarono definitivamente la casa di riposo
bagnacavallese, richiamate dai superiori a causa della mancanza di vocazioni.
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29 gennaio 2014
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Primarie delle idee del Pd lughese, grande
partecipazione
Economia, Welfare e Territorio i temi più
gettonati. Ranalli: Ora avanti insieme" Si è
conclusa con un risultato "molto
soddisfacente" la prima giornata delle
"primarie delle idee", organizzata dal
candidato sindaco del Pd, Davide Ranalli, e
dal suo staff. L'appuntamento, aperto a tutti i
cittadini, si è tenuto nella sala della Casa del
Popolo di San Lorenzo a partire dalle 9.30 ed
è servito a testare per la prima volta il polso
delle esigenze dei lughesi, dei problemi più
sentiti e delle idee più originali. Dopo
un'iniziale titubanza, la sala si è fatta via via
più gremita e i presenti hanno accelerato il
passo, offrendo a ritmo serrato contributi di
idee, inseriti poi in un grande tabellone
elettronico. Il tema più gettonato dai "portatori
di idee" è stato quello dell'Economia, seguito a
ruota dal Welfare e dal Territorio, con
particolare attenzione alle frazioni del
Comune. "È stata una bella giornata ­ ha
commentato Ranalli ­ piena di spunti
interessanti per il futuro della nostra città e
delle sue frazioni". L'esperienza ha gratificato
le persone che sono intervenute, facendole
sentire partecipi: quasi tutti i lughesi presenti
sono riusciti a prendere la parola, discutendo
le proposte in gruppi di lavoro. "È solo l'inizio
ma è un ottimo inizio ­ ha proseguito il giovane candidato democratico ­. Questa partecipazione mi
soddisfa e mostra che la buona politica si può e si deve fare ascoltando le persone. L'appuntamento di
oggi è il segnale che Lugo vuole cambiare e i lughesi sanno sognare il loro futuro. Ora dobbiamo
andare avanti insieme". Il risultato finale di questo primo brainstorming verrà affinato nelle prossime
settimane, quando i gruppi di lavoro daranno un volto concreto alle loro idee e ne verificheranno la
sostenibilità in molteplici sessioni. Il calendario dei prossimi appuntamenti sarà comunicato in
concomitanza all'inaugurazione dello spazio aperto al n°38 di via Baracca, e verrà pubblicato sul sito
www.davideranalli.it. Nel frattempo, tutti i cittadini possono fare pervenire le proprie proposte
all'indirizzo [email protected] oppure telefonando al numero 370 3135059.
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29 gennaio 2014
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Cittadinanza onoraria di Lugo al Rabbino Caro, la
soddisfazione di Silvano Verlicchi
Il candidato sindaco della lista civica Per la
Buona Politica. "Ora dare uno spazio
permanente alla cultura ebraica nella nostra
città" In occasione del Giorno della Memoria,
ieri la città di Lugo ha conferito la cittadinanza
onoraria al Rav Luciano Caro, Rabbino Capo
della Comunità Ebraica di Ferrara.
Un'iniziativa sposata in pieno da Silvano
Verlicchi, candidato Sindaco per la lista civica
Per la Buona Politica, che ha inviato un
messaggio di congratulazioni al Rabbino ed
un ringraziamento al Sindaco Raffaele Cortesi.
"Esprimo la mia viva soddisfazione ­ dichiara
Verlicchi ­ per un riconoscimento che, oltre ai
ben noti meriti ed all'autorevolezza del dottor
Caro, sottolinea anche gli intensi legami tra la
comunità ebraica di Lugo e quella di Ferrara,
oltre all'importante ruolo che essa ha rivestito
nella nostra città nel corso dei secoli". "A
questo proposito ­prosegue Verlicchi­
concordo con chi ha sostenuto, oltre al
conferimento della cittadinanza onoraria al
Rabbino Caro, la necessità di individuare uno
spazio permanente da destinare
esclusivamente alla cultura ebraica: un luogo
che, da una parte, possa permettere
l'approfondimento e lo studio delle numerose
testimonianze legate alla storia della comunità
ebraica di Lugo; dall'altra, rappresenti il giusto riconoscimento al ruolo che gli ebrei hanno avuto nella
costruzione dell'identità e della vocazione mercantile della città, sin dal Medioevo". "Donare uno spazio
al ricordo ed al legame che oggi celebriamo consentirebbe a mio avviso di renderlo ancora più tangibile
e di non confinarlo ad una giornata che spesso rischia di cadere nella vuota retorica. In un periodo ­
conclude Verlicchi ­ in cui crescono pericolosi segnali di razzismo, intolleranza ed antisemitismo, la
parola 'memoria' significa soprattutto attualizzazione della storia, ricerca instancabile della verità ed
occasione di costruzione di nuovi modelli culturali".
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29 gennaio 2014
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Il cordoglio di Bagnacavallo per la scomparsa di
Riccardo Guazzolini
L'amministrazione comunale di Bagnacavallo
si unisce al dolore della famiglia e del mondo
sportivo per l'improvvisa e prematura
scomparsa di Riccardo Guazzolini. Per
esprimere il cordoglio della città, il sindaco
Laura Rossi ha inviato alcuni messaggi alla
famiglia e alle società sportive "In Volley
Liverani Lugo ­ AP Conselice" e "Fulgur
Pallavolo" di Bagnacavallo, nei quali ha
sottolineato come Riccardo fosse
particolarmente stimato e apprezzato per le
sue qualità umane e professionali e per
l'impegno profuso per la crescita dell'attività
sportiva nella comunità locale.
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29 gennaio 2014
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A Conselice un corso di Metodologia dello Studio
per studenti delle medie e delle superiori
Il 5 febbraio presso l'aula multimediale delle
scuole medie Foresti di Conselice alle ore 20
si terrà la presentazione e prima lezione
gratuita del corso di Metodologia dello Studio
promosso dall'Associazione Culturale Dedalo.
Il corso, quattro incontri a partire da domenica
9 febbraio, è dedicato agli studenti di seconda
e terza media e del biennio delle superiori (13
­16 anni). In occasione del primo corso, è
previsto un coupon di sconto del 20%
scaricabile dalla pagina facebook del corso:
https://www.facebook.com/123imparoastudiare; è possibile vedere un tutorial del corso (relativo agli
appunti) su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=2WWdRAzxz9I. Genitori, studenti e insegnanti
sono invitati alla presentazione.
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29 gennaio 2014
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Al via a Glorie di Bagnacavallo la Festa della
Madonna del Fuoco
Questa antichissima festa liturgica di origine
forlivese celebra l'immagine della Madonna
del Fuoco, a memoria del miracoloso evento
verificatosi nel 1425 nella notte tra il 4 e il 5
febbraio quando una una xilografia su carta
sostenuta da una tavoletta di legno
rappresentante la Madonna fu l'unico cimelio a
salvarsi dopo un grosso incendio che
distrusse una scuola intera. Tantissimi gli
eventi organizzati nella piccola frazione
bagnacavallese, a partire da domani fino al 9
febbraio. L'esordio di domani è alle 20.30
presso "Villa Savoia" con una conferenza di
Mons. Giuseppe Verucchi sulla esortazione
apostolica pubblicata da papa Francesco
Evangelii gaudium (Vangeli della gioia). Si
prosegue sabato primo febbraio con un
triangolare di calcio dei pulcini, l'apertura della
mostra fotografica "Non solo tre ponti",
protagonista Comacchio fotografata da
Luciano Ghinassi e un grande appuntamento
serale: alle ore 20.30 alla Sala Centro Civico
Glorie si terrà, CUT! recital di poesie e sonetti
romagnoli con Eliseo Dalla Vecchia e Rudi
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29 gennaio 2014
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L'impegno del Comitato di Argenta­Alfonsine della
Fondazione "Aiutiamoli a vivere"
Tante le attività di autofinanziamento che
consentono di portare avanti i progetti e
ospitare i bambini bielorussi Prosegue anche
per il 2014 l'impegno del Comitato di Argenta­
Alfonsine della Fondazione "Aiutiamoli a
vivere" nei confronti dei bambini bielorussi in
difficoltà. Il Comitato è l'unico di questa
Fondazione attivo in provincia di Ravenna;
grazie alla disponibilità e generosità delle
famiglie che ne fanno parte, si occupa ogni
anno di ospitare nel periodo estivo all'incirca
settanta bambini provenienti dalla Bielorussia
e nel corso dell'anno cinque bambini ammalati
di fibrosi cistica accompagnati dalle loro
mamme. L'esperienza dell'accoglienza di un
bambino che vive una realtà in cui l'infanzia è
assolutamente negata rappresenta il fulcro
dell'azione della Fondazione e del Comitato.
Grazie all'impegno delle famiglie che ne fanno
parte, si organizzano innumerevoli attività,
come la vendita delle uova pasquali, cene di
beneficienza e partecipazioni a manifestazioni
come la festa di Halloween, "La Sagra delle
Alfonsine" ad Alfonsine, attraverso le quali si
contribuisce al finanziamento dei diversi
progetti sostenuti dalla FONDAZIONE
AIUTIAMOLI A VIVERE. "In momenti di così
grande difficoltà come quello attuale, scivolare
nell'egoismo, nella chiusura e nell'indifferenza è piuttosto facile, aprirsi all'esperienza della solidarietà
con azioni concrete rappresenta uno straordinario antidoto" ­ scrivono dal Comitato. "Decidere di
condividere questa esperienza con altre famiglie e accogliere nella propria famiglia un bambino
proveniente da un paese in difficoltà è un'esperienza di solidarietà straordinaria e un meraviglioso atto
d'amore. La gioia di questi bambini, la loro voglia di vivere, la forza di carattere che li contraddistingue
restano per sempre nel cuore di chi li ospita e consente ai piccoli ospiti di coltivare la fiducia in un futuro
migliore". "Rivolgiamo perciò un appello ­ scrive il Comitato ­ affinché un numero sempre maggiore di
famiglie possano condividere questa esperienza di volontariato assolutamente unica nel suo genere".
Per partecipare al progetto "Accoglienza" ed avere informazioni sull'attività del nostro Comitato
contattare Vittorio Pagani tramite e­mail all'indirizzo [email protected] o telefonicamente al
numero 335 6760013. Per approfondire le attività della Fondazione visitare il sito
www.aiutiamoliavivere.it.
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29 gennaio 2014
Più Notizie
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Economia­ Ascom: "No a un nuovo centro
commerciale a Bagnacavallo"
Il presidente Confcommercio Lugo, Domenico
Brunori: "In una situazione di calo dei consumi
e di progressiva desertificazione dei centri
storici, sarebbe un progetto dannoso" brunori
Domenico Brunori ll terreno adiacente alla
rotonda della provinciale Naviglio di accesso
all'A14 liberalizzata potrebbe a breve
diventare sede di una nuova grande area
commerciale, con 1.500 metri quadrati di
superficie alimentare e ulteriori migliaia di
metri destinati al commercio extralimentare. E'
ciò che potrà succedere se l'amministrazione
comunale di Bagnacavallo riterrà di
confermare definitivamente l'adozione di una
variante al piano particolareggiato di iniziativa
pubblica denominato Naviglio, di cui il tre
febbraio prossimo scadono i termini per
presentare opposizioni e osservazioni.
"Presentare circostanziate osservazioni
opponendoci alla modifica è quanto faremo
senz'altro dice il presidente di Confcommercio
Ascom Lugo Domenico Brunori perché in una
situazione generale che vede un calo dei
consumi e la progressiva desertificazione dei
centri storici non si comprende perché si
possa consentire la nascita di una nuova
grande area commerciale. E' vero che anche
senza l'adozione della variante nell'area
Naviglio si sarebbero potute insediare strutture commerciali per svariate migliaia di metri quadrati, ma
queste potevano appartenere unicamente al settore extralimentare. Oltretutto quelle migliaia di metri
furono previste nel piano originario risalente al 2005, in una situazione ben diversa dalla attuale. Una
previsione che si è rivelata sproporzionata rispetto alle esigenze, che ora si vorrebbero invece
resuscitare creando un motivo di attrazione con una nuova superficie di dettaglio alimentare di 1.500 mq
di dimensione." "Ci chiediamo prosegue Brunori da dove si pensa che proverrebbero i consumatori
interessati alla frequentazione di una nuova area commerciale? Non è forse nata da poco una nuova
area commerciale Le fonti di Tiberio in fregio alla San Vitale? Ma forse il Comune di Bagnacavallo
pensa che i consumatori proverrebbero solo da fuori Comune, ed in quel caso chiediamo e ci chiediamo
che senso abbia una Unione dei Comuni che programma se poi si va a cannibalizzare i consumi di
paesi vicini come Cotignola o Lugo. Abbiamo informato con una comunicazione circostanziata tutte le
amministrazioni della Bassa Romagna, chiedendo loro di attivarsi col Comune più direttamente
interessato, anche rispetto a provincia e Camera di Commercio, per ogni utile iniziativa per scongiurare
nuovi insediamenti di commercio al dettaglio alimentare nell'area naviglio. Per Confcommercio Ascom
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29 gennaio 2014
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Più Notizie
Web
Lugo, l'Unione dei Comuni non può chiamarsi fuori, ritenendo l'operazione a sola valenza locale".
Ricordiamo che al momento della approvazione del Regolamento Unico Edilizio tutti i Comuni
concordarono sulla necessità di non consentire nuovi insediamenti di commercio al dettaglio alimentare
negli ambiti specializzati per attività miste o prevalentemente commerciali e terziarie. In un tempo
recente anche il Comune di Bagnacavallo, appena il 17 maggio del 2012, approvò questa norma. Cosa
è accaduto per modificare la volontà del Comune? Non basta motivare che sono intervenute leggi
successive che hanno abolito le restrizioni di natura programmatoria del settore commerciale, perché
quella previsione non aveva tale scopo, ma nasceva dalla differente esigenza, perfettamente legittima e
riconosciuta valida dalla legge, di tutelare l'ambiente, incluso quello urbano. E che questa sia una
esigenza reale a Bagnacavallo e negli altri Comuni dell'Unione è sotto gli occhi di tutti. Sempre a questo
proposito non appaiono convincenti le rassicurazioni circa l'impatto acustico e ambientale, che, a
differenza di quanto viene affermato, sarebbe notevolmente superiore a quello attuale: più traffico, più
rumore, oltretutto nelle vicinanze della casa protetta per gli anziani, più pericolosità per i ciclisti, anche
perché non si tiene conto del prevedibile incremento di traffico dovuto alla futura apertura del
sottopassaggio ferroviario. Il Presidente Brunori chiama infine in causa anche la Provincia, chiedendole
di esercitare con decisione i poteri che la legge regionale le assegna al riguardo della delibera assunta
dal Comune per impedire una realizzazione che ad oggi non trova alcuna valida giustificazione. Al
contempo auspichiamo anche una massiccia mobilitazione di associazioni, gruppi e cittadini che hanno
a cuore il loro centro urbano, la sicurezza e l'ambiente.
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29 gennaio 2014
Più Notizie
Web
Politica­ Lugo, Verlicchi: "Dare uno spazio alla
cultura ebraica in città"
Il candidato sindaco esprime soddisfazione
per il conferimento della cittadinanza onoraria
al Rabbino Capo di Ferrara, Luciano Caro, e
lancia la proposta di un luogo permanente
dedicato Silvano Verlicchi In occasione del
Giorno della Memoria, ieri la città di Lugo ha
conferito la cittadinanza onoraria al Rav
Luciano Caro, Rabbino Capo della Comunità
Ebraica di Ferrara. Un'iniziativa sposata in
pieno da Silvano Verlicchi, candidato sindaco
per la lista civica Per la Buona Politica, che ha
inviato un messaggio di congratulazioni al
rabbino ed un ringraziamento al sindaco
Raffaele Cortesi. Esprimo la mia viva
soddisfazione dichiara Verlicchi p e r u n
riconoscimento che, oltre ai ben noti meriti ed
all'autorevolezza del dottor Caro, sottolinea
anche gli intensi legami tra la comunità
ebraica di Lugo e quella di Ferrara, oltre
all'importante ruolo che essa ha rivestito nella
nostra città nel corso dei secoli" "A questo
proposito prosegue Verlicchi concordo con chi
ha sostenuto, oltre al conferimento della
cittadinanza onoraria al Rabbino Caro, la
necessità di individuare uno spazio
permanente da destinare esclusivamente alla
cultura ebraica: un luogo che, da una parte,
possa permettere l'approfondimento e lo
studio delle numerose testimonianze legate alla storia della comunità ebraica di Lugo; dall'altra,
rappresenti il giusto riconoscimento al ruolo che gli ebrei hanno avuto nella costruzione dell'identità e
della vocazione mercantile della città, sin dal Medioevo. Donare uno spazio al ricordo ed al legame che
oggi celebriamo consentirebbe a mio avviso di renderlo ancora più tangibile e di non confinarlo ad una
giornata che spesso rischia di cadere nella vuota retorica. In un periodo conclude Verlicchi in cui
crescono pericolosi segnali di razzismo, intolleranza ed antisemitismo, la parola memoria' significa
soprattutto attualizzazione della storia, ricerca instancabile della verità ed occasione di costruzione di
nuovi modelli culturali.
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28 gennaio 2014
Ansa
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Antiche varietà vite salvate da Fondazione Mach
Il ritorno in Trentino di Biancaccia e Rossetta di Montagna.
­ TRENTO ­ Nei vigneti trentini tornano due
vecchie varietà di vite coltivate un tempo
principalmente in Valsugana e in Vallagarina.
Si tratta della Biancaccia e della Rossetta d i
Montagna, "salvate" dai ricercatori della
Fondazione Edmud Mach che hanno
recuperato le varietà e le hanno iscritte nel
Registro nazionale delle varietà di vite idonee
alla produzione di vino. Ammontano così a
nove gli antichi vitigni recuperati da San
Michele, custoditi nella collezione delle 24
varietà storiche del Trentino che si trova a
Vigalzano a disposizione di viticoltori e vivaisti.
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105
28 gennaio 2014
Ansa
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Lettere con polvere sospetta a Equitalia
Slp Cisl denuncia 2 casi nel foggiano,postina al pronto soccorso.
(ANSA) ­ FOGGIA, 28 GEN ­ Due lettere
anonime sono state inviate ad Equitalia "con
all' interno polvere sospetta". Lo denuncia la
segreteria di Foggia della Slp Cisl. Le missive,
spedite alle sedi di Cerignola e San Severo,
avevano "normale affrancatura ordinaria". A
Cerignola la postina è stata
"precauzionalmente inviata al pronto soccorso
e poi tenuta in osservazione presso il proprio
domicilio". Il contenuto delle buste è stato
inviato all' Istituto zooprofilattico di Foggia per
essere analizzato.
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28 gennaio 2014
Ansa
Web
Disabili: stage assistiti Centro protesi
Testimonial Martina Caironi, oro nei 100 alle Paralimpiadi.
(ANSA) ­ MODENA, 28 GEN ­ Stage sulla
neve a Fanano (Modena) per persone con
disabilità motoria. Organizzato dal Comitato
Italiano paraolimpico regionale e dal Centro
Inail di Vigorso di Budrio, dal 30/1 al 2/2 'in
pista' 14 assistiti della struttura riabilitativa e
protesica del Bolognese. I meno esperti
potranno usufruire dei maestri del locale Sci
club paralimpico, il centro Inail garantirà l'
assistenza a persone e dispositivi tecnici.
Testimonial Martina Caironi, oro nei 100 metri
alle Paralimpiadi di Londra.
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28 gennaio 2014
Ravenna24Ore.it
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Bagnacavallo: "Basta centri commerciali, il mercato è
saturo"
La nota dell' Ascom: "Possibili costruzioni sulla provinciale Naviglio, meglio pensare al
centro"
"Il terreno adiacente alla rotonda della
provinciale "Naviglio" di accesso all' A14
liberalizzata potrebbe a breve diventare sede
di una nuova grande area commerciale, con
1.500 metri quadrati di superficie alimentare e
ulteriori migliaia di metri destinati al
commercio extralimentare. E' ciò che potrà
succedere se l' Amministrazione Comunale di
Bagnacavallo r i t e r r à d i c o n f e r m a r e
definitivamente l' adozione di una variante al
piano particolareggiato di iniziativa pubblica
denominato "Naviglio", di cui il 3 febbraio
prossimo scadono i termini per presentare
opposizioni e osservazioni". A renderlo noto è
l' Ascom Confcommercio Lugo "Presentare
circostanziate osservazioni opponendoci alla
modifica è quanto faremo senz' altro ­ dice il
Presidente Domenico Brunori ­ perché in una
situazione generale che vede un calo dei
consumi e la progressiva desertificazione dei
centri storici non si comprende perché si
possa consentire la nascita di una nuova
grande area commerciale. E' vero che anche
senza l' adozione della variante nell' area
Naviglio si sarebbero potute insediare strutture
commerciali per svariate migliaia di metri
quadrati, ma queste potevano appartenere
unicamente al settore extralimentare. Oltretutto
quelle migliaia di metri furono previste nel piano originario risalente al 2005, in una situazione ben
diversa dalla attuale. Una previsione che si è rivelata sproporzionata rispetto alle esigenze, che ora si
vorrebbero invece resuscitare creando un motivo di attrazione con una nuova superficie di dettaglio
alimentare di 1.500 mq di dimensione.". "Ci chiediamo ­ prosegue il Presidente Brunori ­ da dove si
pensa che proverrebbero i consumatori interessati alla frequentazione di una nuova area commerciale?
Non è forse nata da poco una nuova area commerciale "Le fonti di Tiberio" in fregio alla San Vitale? Ma
forse il Comune di Bagnacavallo pensa che i consumatori proverrebbero solo da fuori Comune, ed in
quel caso chiediamo e ci chiediamo che senso abbia una Unione dei Comuni che programma se poi si
va a cannibalizzare i consumi di paesi vicini come Cotignola o Lugo. Abbiamo informato con una
comunicazione circostanziata tutte le Amministrazioni della Bassa Romagna, chiedendo loro di attivarsi
col Comune più direttamente interessato, anche rispetto a provincia e Camera di Commercio, per ogni
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28 gennaio 2014
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Ravenna24Ore.it
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utile iniziativa per scongiurare nuovi insediamenti di commercio al dettaglio alimentare nell' area
naviglio. Per Confcommercio Ascom Lugo l' Unione dei Comuni non può chiamarsi fuori, ritenendo l'
operazione a sola valenza locale. "Ricordiamo che al momento della approvazione del Regolamento
Unico Edilizio tutti i Comuni concordarono sulla necessità di non consentire nuovi insediamenti di
commercio al dettaglio alimentare negli ambiti specializzati per attività miste o prevalentemente
commerciali e terziarie. In un tempo recente anche il Comune di Bagnacavallo, appena il 17 maggio del
2012 approvò questa norma. Cosa è accaduto per modificare la volontà del Comune? Non basta
motivare che sono intervenute leggi successive che hanno abolito le restrizioni di natura
programmatoria del settore commerciale, perché quella previsione non aveva tale scopo, ma nasceva
dalla differente esigenza, perfettamente legittima e riconosciuta valida dalla legge, di tutelare l'
ambiente, incluso quello urbano. E che questa sia una esigenza reale a Bagnacavallo e negli altri
Comuni dell' Unione è sotto gli occhi di tutti. Sempre a questo proposito non appaiono convincenti le
rassicurazioni circa l' impatto acustico e ambientale, che, a differenza di quanto viene affermato,
sarebbe notevolmente superiore a quello attuale: più traffico, più rumore, oltretutto nelle vicinanze della
casa protetta per gli anziani, più pericolosità per i ciclisti, anche perché non si tiene conto del
prevedibile incremento di traffico dovuto alla futura apertura del sottopassaggio ferroviario". Il
Presidente Brunori chiama infine in causa anche la Provincia, chiedendole di esercitare con decisione i
poteri che la legge regionale le assegna al riguardo della delibera assunta dal Comune "per impedire
una realizzazione che ad oggi non trova alcuna valida giustificazione. Al contempo auspichiamo anche
una massiccia mobilitazione di associazioni, gruppi e cittadini che hanno a cuore il loro centro urbano,
la sicurezza e l' ambiente".
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28 gennaio 2014
Ravenna24Ore.it
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Lugo, cittadinanza onoraria al rabbino capo Luciano
Caro
hanno votato all' unanimità il conferimento
della cittadinanza onoraria al dottor Luciano
Caro, rabbino capo della comunità ebraica di
Ferrara. La cerimonia è stata accompagnata
da un intervento musicale a cura della scuola
media "Silvestro Gherardi", che ha eseguito
musiche tratte dal film "Shindler' s list" di
Stephen Spielberg. "Molte sono le iniziative
che il nostro comune e soprattutto le nostre
scuole hanno realizzato per commemorare e
tenere viva la memoria di coloro che hanno
vissuto l' orrore della deportazione, le
persecuzioni nazifasciste e per dare voce a
quelli che sono riusciti a sfuggire o hanno
salvato qualcuno dall' incredibile pianificazione
dello sterminio di massa ­ ha spiegato l'
assessore all' Istruzione Patrizia Randi ­. Nel
corso della cerimonia abbiamo mostrato le
immagini tratte dalla mostra 'Betulle, vento,
silenzio ­ viaggio ad Auschwitz Birkenau
Cracovia Aprile 2013' che gli studenti delle
scuole superiori hanno realizzato nella casa
Rossini. Si tratta di una mostra fotografica
sotto forma di istallazione che invito tutti ad
andare a vistare perché è un esempio
concreto di come possano essere i giovani a
mantenere viva la memoria e a diventare loro
stessi "testimoni in un passaggio di consegne
che lo scorrere del tempo e l' età ormai avanzata dei veri testimoni della Shoah ci obbliga a compiere".
"Il dottor Luciano Caro è rabbino capo della comunità ebraica di Ferrara, la seconda comunità ebraica d'
Italia, dopo quella di Roma, è fondamentale punto di riferimento per tutta la comunità ebraica del nostro
territorio ­ ha dichiarato il sindaco Raffaele Cortesi ­; il suo agire è sempre stato ispirato dal grande
valore conferito alla religione, alla storia e alla cultura ebraica e la sua figura ha favorevolmente segnato
la vita della nostra comunità. Luciano Caro ha sempre dimostrato affetto e simpatia verso la nostra
comunità, che ha tradotto in numerosissime e sempre significative collaborazioni in tutte le occasioni di
celebrazione della storia e della cultura ebraica svoltesi a Lugo". "Sono molto colpito dal lavoro
realizzato dagli studenti di Lugo, e mi è rimasta impressa la locuzione 'impronte di memoria' ­ ha
sottolineato il rabbino Luciano Caro ­. E' fondamentale infatti che rimanga una impronta di quanto è
accaduto. Sono stati 6 milioni e mezzo gli ebrei uccisi nei campi di sterminio, di cui circa 1 milione e
mezzo di età compresa tra 0 e 10 anni. L' Italia ha contribuito alla Shoah con novemila ebrei trucidati, e
di questi 26 erano di Lugo. C' è un aspetto particolarmente assurdo nel sostegno che il fascismo ha
dato a questa tragedia: nei piani di Hitler per la purificazione della razza, infatti, sarebbero seguiti altri
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28 gennaio 2014
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Ravenna24Ore.it
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stermini di altre popolazioni, e tra queste al settimo posto c' era proprio il popolo italiano".
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28 gennaio 2014
Ravenna24Ore.it
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Rotonda viale Dante, modifiche al traffico per
consentire le potature
A partire da giovedì 30 gennaio, condizioni
meteo permettendo, verranno eseguite le
potature dei platani in prossimità della rotonda
all' intersezione di viale Dante con viale Masi.
Essendo una zona nevralgica per il traffico,
sarà garantita la completa circolazione nelle
ore di punta, quindi i lavori saranno sospesi
dalle 12.15 alle 13.30, mentre la mattina
inizieranno dopo le 8.30. Nel primo giorno di
lavori sarà chiuso per ragioni di sicurezza l'
innesto in rotatoria da viale Dante (da viale
Dante verso Lugo); sarà garantita l' uscita
dalla rotatoria in viale Dante (dalla rotatoria
verso Ravenna); verrà soppressa la fermata
degli autobus nel tratto chiuso (lato nord di
Viale Dante); gli autobus seguiranno un
percorso alternativo: viale Dante, via Toscana,
viale Europa, via di Giù, via Acquacalda,
rotatoria. Nel secondo giorno: chiusura dell'
uscita dalla rotatoria a viale Dante (da rotatoria
verso Ravenna); verrà garantito l' innesto in
rotatoria da viale Dante (da viale Dante verso
Lugo); percorso alternativo per gli autobus
(rotonda, via Acquacalda, via di Giù, viale
Europa, via Toscana, viale Dante); verrà
soppressa la fermata nel tratto chiuso lato sud
di viale Dante; Nel terzo e quarto giorno di
lavori: chiusura dell' uscita dalla rotatoria a
viale Masi (dalla rotatoria verso stazione ferroviaria); verrà garantito l' innesto da viale Dante in rotatoria
(dalla stazione ferroviaria verso la rotatoria); l' innesto sopracitato verrà canalizzato con due corsie
(tramite l' utilizzo di apposita segnaletica stradale e l' ausilio di un moviere) in modo tale da garantire la
circolazione in entrambi i sensi di marcia. I giorni seguenti il cantiere continuerà le potature in viale
Masi, garantendo la circolazione in entrambi i sensi di marcia.
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28 gennaio 2014
Ravenna24Ore.it
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Massa Lombarda, carta igienica gratis alla scuola
grazie a un quiz online
Tra gli istituti vincitori dell' iniziativa Scottex anche il "Francesco D' Este"
E' solo un' operazione di marketing, certo, ma
particolarmente emblematica. Mentre sempre
più istituti scolastici denunciano la mancanza
di fondi anche per gli acquisti più piccoli,
mentre in tutta Italia i genitori degli scolari
vengono invitati a portare materiale da casa, la
Scottex ha deciso di regalare migliaia di rotoli
di carta igienica attraverso una campagna
online. E' nato così ScottQuiz, un quiz su
internet sottoposto ai consumatori che
prevedeva domande di cultura generale su
argomenti di studio per i bambini in età
scolastica. Ai partecipanti è stato richiesto
altresì di segnalare una scuola, dandole così
la possibilità di arrivare tra le 60 vincitrici dei
rotoli di carta igienica. E tra gli istituti fortunati
ce n' è anche uno del ravennate, l' Istituto
Statale Comprensivo di Scuola Primaria e
Secondaria di 1° Grado "Francesco D' Este" di
Massa Lombarda. Ad annunciarlo è la stessa
azienda, che commenta: "Il punto di forza dello
ScottQuiz, al di là dell' aspetto ludico e
ricreativo, consiste nel permettere a Scottex di
farsi portavoce di un significativo aiuto alle
scuole italiane, fortemente colpite dai tagli
economici di cui sono state protagoniste negli
ultimi anni. La fornitura di più di 1.500 rotoli di
carta igienica, prevista per ognuna delle 60
scuole selezionate, rappresenta inoltre un significativo sostegno nei confronti dei genitori e delle
famiglie, sempre più coinvolti in prima persona nella fornitura di materiale scolastico ed extrascolastico,
come la carta igienica, per i propri figli".
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28 gennaio 2014
RavennaNotizie.it
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A San Michele una serata in ricordo di Vittorio
Arrigoni
Martedì 4 febbraio alle ore 20.00 presso la
Parrocchia San Michele via Carracci n 2
Ravenna si terrà una serata in ricordo di
Vittorio Arrigoni , il reporter, scrittore e attivista
italiano ucciso a Gaza nel 2011. Dopo una
cena particolare preparata dallo Chef Paolo
Baruzzi, gestore dell' Osteria da Dumandò di
Villanova di Bagnacavallo, si proseguirà con
proiezioni di fotografie della Palestina, letture e
racconti con Stefania Ciccillo. Con il ricavato si
potrà fare venire in Italia il fotoreporter Hamde
Abu Rhama con una sua mostra fotografica. Il
menù prevede: insalatina con vinagrette
vellutata di zucca con fonduta di gorgonzola e
crostini risotto alle verdure di stagione con
taleggio parmigiana di cardo con purea di
fagioli vino dolci Costo 15,00 euro.
Prenotazioni: Daniela 3386215630.
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28 gennaio 2014
RavennaNotizie.it
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A Natale vince la solidarietà: dalle Aziende
ravennate 36.000 euro con i biglietti natalizi IOR
L' Istituto Oncologico Romagnolo è lieto di
constatare l' incredibile successo dell' i
niziativa natalizia 2013 dei biglietti augurali
IOR , giunta ormai alla ventiseiesima edizione.
La tremenda crisi economica non ha
spaventato le aziende ravennati, che hanno
dimostrato anche quest' anno uno spirito di
solidarietà fuori dal comune che ha
impreziosito il Natale 2013. 49 aziende
ravennate hanno sostenuto con quasi 36.000
euro le Borse di studio di 5 giovani Medici che
stanno svolgendo, grazie allo IOR, con
passione la loro specializzazione in Oncologia
presso l' Università di Ferrara ed all' interno
dei vari Ospedali della Romagna ed all'
IRCCS­IRST di Meldola. In tutta la Romagna
invece oltre 180 tra aziende e cittadini hanno
deciso di utilizzare i biglietti augurali e i
presepi solidali IOR , donando all' l' Istituto
Oncologico Romagnolo l' i mportante somma
complessiva di oltre 145.000 euro . Visto il
grande risultato raggiunto, l' Istituto
Oncologico Romagnolo desidera ringraziare di
cuore le Aziende ravennati che hanno reso
possibile questo straordinario successo: 3B
Logistics, Agenzia Rubboli Cervia, Argelli,
Aristide Brini, Artigiana Legno Srl, Asita
S.R.L., Atl Group Spa, Bambini Srl, C.O.S.M.I.
Spa, Ciclat Ambiente Soc. Coop, Ciclat Trasporti Soc Coop, Co. Fa.Co. Cooperativa Facchini
Cotignola, Con.Eco. Trasporti Societa' Cooperativa Consortile, Consorzio Cam Impianti Industriali, Crea
Srl, Curti Costruzioni Meccaniche, Duravit Italia, Elettromeccanica Pinza, Emil Srl, F.A.B.O. Si Srl,
Focaccia E Minguzzi Srl, Fores Engineering, Foris Index Eredi Di Berardi Natale, Franco System Srl,
Frigomeccanica, Golfera In Lavezzola S.P.A., Group Service Spa, Gruppo Cevico, I Parrucchieri Di
Cristian E Tiziana, Icel, Intermed Shipping Srl, Macelleria Bertoni Gianluca, Metano Faenza, Milani
Massimo, Ossolana Srl, Pansecchi Davide, Poli Alfeo, Ravenna Yacht Club, S.C.A.R. Autotrasporti,
S.T.I. Solfotecnica Italiana, Sica, Siron Srl, Studio Commerciale E Tributario Scialdone, Studio Rivalta,
Studio Tecnico Geom. Ricciotti Ciani Geom. Giuseppe Alpi Arch. Luca Ciani Geom. Massimo Ciani,
Studio Tecnico Geom. Tellarini, Tappi Claudio e Tecnofram. Lo IOR desidera ringraziare di cuore anche
i sostenitori privati che hanno sostenuto lo IOR, anche nel 2013, attraverso i "biglietti augurali", in
particolare Ancarani Piero, Berardi Aristide E Cristina, Bertoni Gianluca, Casadio Silvana, D' Ettorre
Felice, Fenati Giorgio, Fam. Gallamini, Genitori Della Classe 5', Ghetti Alessandra, Gordini Gabriella,
Laura Sirotti, Livio E Isella Suprani, Maini Roberta, Neri Letizia E Facchini Marianna, Neri Paolo, Olivieri
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28 gennaio 2014
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RavennaNotizie.it
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Andrea E Mirka, Otello Bersani, Rondinelli Gino e Sportelli Adriana.
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29 gennaio 2014
Pagina 3
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
Dopo la neve c' è il rischio gelate
L' esperto meteo: «Da venerdì a domenica piogge intermittenti»
GLI ESPERTI meteo l' avevano annunciata da
giorni e, puntualmente, è arrivata. La neve tra l'
altra notte e ieri mattina ha interessato diverse
aree della nostra provincia, in particolare
quelle collinari.
Fenomeni che non hanno risparmiato anche la
città di Ravenna e il litorale. A fornire un
dettagliato quadro della situazione è Pierluigi
Randi, climatologo­previsore dell' Epson
Meteo Competence Center Meteoromagna.
«LA NEVICATA ­ osserva ­ è stata
diversificata in base all' intensità dei fenomeni,
con poche differenze tra pianura e rilievi. In
ogni caso le previsioni sono state rispettate ad
eccezione della collina laddove ci si
aspettavano accumuli non elevati ma un poco
superiori a quelli poi effettivamente occorsi».
L' area più interessata è stata quella faentina
con accumuli in città oscillanti tra i 3 ed i 5
centimetri.
Seguono Cotignola, Lugo e Bagnacavallo con
valori oscillanti tra 2 e i 3 cm, e Alfonsine,
Fusignano e Conselice t r a z e r o e 2 c m » .
ANCHE a Ravenna la ?dama bianca' ha fatto
la sua comparsa. «Il comportamento di Ravenna città è stato singolare ­ continua Randi ­, con accumuli
tra 2 e 4 cm a seconda dell' intensità dei rovesci che hanno colpito la fascia costiera, mentre anche sul
Cervese un paio di centimetri sono riusciti ad attecchire. Insomma, come da attese, la nevicata di ieri è
stata assai modesta. Nulla a che vedere con la tanto strombazzata ?Big snow' del solito sito
commerciale acchiappaclick. In ogni caso, date le temperature sopra lo zero, la fusione sta procedendo
velocemente e in molte zone oramai non c' è più traccia di neve». PREVISIONI? «La prossima notte
sono attesi rasserenamenti con possibili gelate (minime previste tra ­1 e ­4 gradi°), mentre dal
pomeriggo odierno giungerà da ovest una nuova perturbazione atlantica che però sarà preceduta ed
accompagnata da aria più mite che farà salire di quota lo zero termico; di conseguenza essa porterà
solo pioggia con neve inizialmente a quota 600/700 metri ma, in successivo innalzamento,
interessandoci anche nella giornata di giovedì».
Continua l' esperto Pierluigi Randi: «Da venerdì a domenica prevarranno correnti meridionali umide ed
instabili e quindi avremo nuove piogge intermittenti sulla provincia, ma con neve a quote elevate e
temperature superiori alla norma».
Luigi Scardovi.
LUIGI SCARDOVI
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29 gennaio 2014
Pagina 9
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
SOLIDARIETÀ FINANZIATE LE BORSE DI STUDIO DI CINQUE GIOVANI MEDICI CHE SI
STANNO SPECIALIZZANDO IN ONCOLOGIA.
Dalle aziende ravennati 36mila euro con i biglietti
natalizi dello Ior
HA AVUTO un incredibile successo l' iniziativa
natalizia 2013 dei biglietti augurali Ior, giunta
alla 26esima edizione. «La tremenda crisi
economica ­ sottolinea l' Istituto oncologico
romagnolo ­ non ha spaventato le aziende
ravennati, che hanno dimostrato uno spirito di
solidarietà fuori dal comune». Sono state 49 le
aziende ravennati che hanno sostenuto con
quasi 36mila euro le borse di studio di 5
giovani medici che, grazie alle Ior, stanno
svolgendo la loro specializzazione in oncologia
all' università di Ferrara e all' interno di vari
ospedali romagnoli e all' Irccs­Irst di Meldola.
Visto il grande risultato raggiunto, lo Ior ha
voluto ringraziare le aziende ravennati: 3B
Logistics, Agenzia Rubboli Cervia, Argelli,
Aristide Brini, Artigiana Legno, Asita, Atl
Group, Bambini, Cosmi, Ciclat Ambiente,
Ciclat Trasporti, Cooperativa facchini
Cotignola, ConEco Trasporti, Consorzio Cam,
Crea, Curti, Duravit Italia, Elettromeccanica
Pinza, Emil, Fabo Si, Focaccia e Minguzzi,
Fores engineering, Foris Index eredi di Berardi
Natale, Franco System, Frigomeccanica,
Golfera in Lavezzola, Group Service, Cevico, I Parrucchieri di Cristian e Tiziana, Icel, Intermed shipping,
Macelleria Bertoni Gianluca, Metano Faenza, Milani Massimo, Ossolana, Pansecchi Davide, Poli Alfeo,
Ravenna yacht club, Scar Autotrasporti, Sti Solfotecnica Italiana, Sica, Siron, Studio Scialdone, Studio
Rivalta, Studio tecnico Ricciotti Ciani Giuseppe Alpi Luca Ciani Massimo Ciani, Studio tecnico Tellarini,
Tappi Claudio e Tecnofram. Allo stesso modo lo Ior ha voluto ringraziare i sostenitori privati, in
particolare Piero Ancarani, Aristide e Cristina Berardi, Gianluca Bertoni, Silvana Casadio, Felice D'
Ettorre, Giorgio Fenati, famiglia Gallamini, Genitori della classe 5', Alessandra Ghetti, Gabriella Gordini,
Laura Sirotti, Livio e Isella Suprani, Roberta Maini, Letizia Neri e Marianna Facchini, Paolo Neri, Andrea
e Mirka Olivieri, Otello Bersani, Gino Rondinelli e Adriana Sportelli.
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29 gennaio 2014
Pagina 12
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
PROGETTO HERA, COAMI E TRE PERCORSI: ACQUA, ENERGIA E AMBIENTE.
Oggi riparte "La grande macchina del mondo',
coinvolge 3.870 studenti di 155 classi
SONO 3.870 gli studenti del comprensorio
faentino che, in rappresentanza di 155 classi,
partecipano al progetto di educazione
ambientale"?La grande macchina del mondo',
promosso da Hera e ConAmi. Le attività, tutte
gratuite, partono oggi coinvolgendo le classi
3a B e 3a C della scuola dell' infanzia Panda di
Faenza e proseguiranno fino a maggio.
Complessivamente sono 520 le ore formative
messe a disposizione. Gli insegnanti che
hanno aderito hanno potuto scegliere fra 33
proposte, rivolte a tutte le fasce scolastiche,
dalle materne alle superiori. Tre i percorsi
generali: acqua, energia e ambiente. Delle 155
classi coinvolte, 99 sono di Faenza mentre le
altre 56 sono sparse sul territorio
comprensoriale. Poi hanno aderito al progetto
anche 25 classi (per 550 studenti) di Marradi,
Palazzuolo, Bagnara, Conselice, Massa
Lombarda e Sant' A g a t a . I n c i m a a l l e
preferenze degli insegnanti dei 6 Comuni nel
comprensorio faentino svettano i moduli
dedicati al tema dell' acqua, con circa il 50%
delle richieste: 76 classi su 155 hanno scelto di
parlare dell' oro blu e dell' importanza del risparmio idrico. Al secondo posto i percorsi sull' ambiente
(44 classi) che, tra le tante attività, proporranno i nuovi laboratori dedicati alla carta (?Carta da favola' e
?Non incartiamoci') e quello sulla riduzione degli imballaggi ?Meno peso alla mia spesa': piccoli
strumenti di divulgazione che, in chiave ludica, racconteranno agli alunni come rispettare l' ambiente e
spiegheranno quanto i corretti comportamenti quotidiani possano salvaguardare il nostro pianeta. Le
restanti 35 classi hanno scelto di parlare di energia.
Un canale on line (www.gruppohera.it/scuole) è interamente dedicato al progetto educativo. Lo spazio
web è progettato per agevolare i docenti nella consultazione del materiale didattico e delle diverse
proposte formative e si possono trovare illustrati tutti i percorsi.
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Ravenna)
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PETIZIONE COMITATO PER LA SANITÀ PUBBLICA.
«Salvare la rete ospedaliera»: raccolte più di 3mila
firme
PROSEGUE la battaglia del Comitato per la
sanità p u b b l i c a r o m a g n o l a . C r e a t o i n
novembre, ha iniziato una raccolta di firme per
chiedere la sospensione della riorganizzazione
della rete ospedaliera nella provincia di
Ravenna e di mantenere, nel progetto di
Azienda unica della Romagna, servizi di
prossimità. Il Comitato teme che, dalla
riorganizzazione dei servizi così come è stata
prospettata, possano scaturire «disagi enormi,
specie per i residenti nelle aree periferiche».
«Sono state già raccolte oltre 3mila adesioni ­
afferma la portavoce, Alda Casamenti ­ e la
campagna continuerà fino al 20 febbraio. I
moduli di raccolta firme sono disponibili negli
esercizi commerciali principali, nelle farmacie
di Brisighella, Castel Bolognese, Casola
Valsenio, Riolo Terme e Solarolo e anche nei
comuni di Marradi, Modigliana, Palazzuolo,
Tredozio e Fusignano. Per la città di Faenza i
moduli sono disponibili nei centri commerciali
Filanda, Maioliche e Cicogne, inoltre dagli
esercenti di corso Garibaldi e nelle farmacie».
Chi desidera richiedere i moduli di adesione
può rivolgersi all' indirizzo [email protected] o al numero di telefono 324 6942658.
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ROTONDA DI VIALE MASI, DA DOMANI SI
POTANO I PLATANI
Da domani, giovedì 30 (tempo permettendo),
a Lugo saranno eseguite le potature dei platani
in prossimità della rotonda tra viale Dante e
viale Masi. Essendo un punto nevralgico del
traffico i lavori inizieranno dopo le 8.30 e
saranno sospesi dalle 12.15 alle 13.30;
previste diverse variazioni.
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"Assurdo creare un nuovo centro commerciale'
L' Ascom: «Sulla Naviglio a Bagnacavallo prevista un' area per la vendita di alimentari»
«CALANO i consumi, il mercato è saturo, ma
Bagnacavallo crea le condizioni per la nascita
di un nuovo centro commerciale». Domenico
Brunori, presidente di Confcommercio Ascom
Lugo, commenta così la prevista approvazione
di una variante che consentirebbe la
realizzazione di un nuovo insediamento
commerciale adiacente alla rotonda della
strada provinciale Naviglio, in corrispondenza
dell' accesso all' A14 liberalizzata. Il nuovo
insediamento comprenderebbe 1.500 metri
quadri di superficie alimentare e diverse
migliaia per il commercio extralimentare. La
variante, che riguarda il Piano
particolareggiato di iniziativa pubblica
"Naviglio', è stata adottata dal consiglio
comunale di Bagnacavallo e i l 3 f e b b r a i o
scadono i termini per presentare opposizioni e
osservazioni, dopo di che si si voterà l'
approvazione definitiva. «Presenteremo
circostanziate osservazioni ­ sottolinea Brunori
­ contro la variante. In una situazione generale
che vede calo dei consumi e la progressiva
desertificazione dei centri storici, non si
capisce perché si consenta la nascita di una nuova grande area commerciale».
NELL' AREA interessata era già prevista la possibilità di creare nuove strutture commerciali, ma, dice
Brunori, «solo extralimentari e oltretutto questa risale al piano originario, del 2005, quando la situazione
era ben diversa dall' attuale. Ora si vorrebbe dare nuovo impulso all' iniziativa inserendo una superficie
di dettaglio alimentare, che renderebbe molto più attrattivo l' insediamento. Da dove si pensa che
arriverebbero i consumatori interessati alla nuova area commerciale? Non è forse nata da poco, a
Bagnacavallo, l' area "Le fonti di Tiberio', in fregio alla San Vitale? Se si pensa che i consumatori
proverrebbero solo da fuori Bagnacavallo, ci chiediamo che senso abbia l' Unione dei Comuni, se uno
di questi danneggia i consumi degli altri, basti pensare alla vicinanza di quest' area con Cotignola e
Lugo».
Confcommercio Ascom si è rivolta a tutte le amministrazioni della Bassa Romagna, chiedendo «di
attivarsi contro l' approvazione della variante. Quando è stato approvato il Regolamento unico edilizio
(Rue), tutti i Comuni concordarono sulla necessità di non consentire nuovi insediamenti di commercio
alimentare negli ambiti indirizzati ad attività miste. E non basta affermare che successivamente sono
intervenute leggi che hanno abolito le restrizioni di natura programmatoria del settore commerciale». Il
presidente di Ascom Lugo sottolinea inoltre «l' incremento dell' impatto acustico e ambientale che ne
deriverebbe, oltretutto nelle vicinanze della Casa protetta per gli anziani, rumore che aumenterà anche
con la futura apertura del sottopasso ferroviario. Intervenga anche la Provincia e auspico una
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mobilitazione di associazioni, gruppi e cittadini che hanno a cuore la loro città, la sicurezza e l'
ambiente».
Lorenza Montanari.
MONTANARI LORENZA
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ELEZIONI A LUGO CANDIDATI SINDACO.
Rifondazione punta su Valgimigli, i 5 Stelle
correranno da soli
SECONDO Valgimigli potrebbe essere, in
ordine di apparizione, il quarto candidato
sindaco alle amministrative lughesi. Dopo l'
ufficializzazione delle candidature di Davide
Ranalli (Pd), Gian Ruggero Manzoni (?Lugo
per noi') e Silvano Verlicchi (?Per la buona
politica'), è di questi giorni la notizia che
Rifondazione comunista potrebbe decidere di
non allearsi col Pd e di correre da sola, o in
alleanza con altre forze, candidando appunto
Valgimigli, attualmente assessore provinciale
e in passato assessore a Lugo. A confermarlo
è lo stesso Valgimigli: «Essendo giunti alla fine
di un ?ciclo', ovvero al termine delle due
legislature di Raffaele Cortesi con la
conseguente necessità di eleggere un nuovo
sindaco, ci saremmo aspettati che, prima di
scegliere un nome, il Pd provvedesse a
consultare le forze politiche dell' alleanza
attuale. Così non è stato, tanto che la
candidatura di Ranalli l' abbiamo appresa dai
giornali. Dopo aver fatto presente al Pd che il
percorso compiuto per scegliere il candidato
non ci trovava d' accordo, abbiamo chiesto di
indire le primarie di coalizione del centrosinistra, in cui mi sarei proposto in alternativa a Ranalli. Ma il
Pd ha risposto no, escludendo del tutto la possibilità di fare le primarie di coalizione. Dunque ora stiamo
riflettendo sul da farsi». Due le ipotesi: o Rifondazione formerà una nuova coalizione presentando
Valgimigli come possibile successore di Cortesi, o deciderà di sostenere Ranalli, ma in questo caso,
precisa Valgimigli, «alzeremo la posta in gioco: Ranalli dovrà inserire nel proprio programma alcuni
imprescindibili punti proposti da Rifondazione».
La decisione verrà presa, e resa nota, entro questa settimana. La coalizione che potrebbe formarsi
intorno alla candidatura di Valgimigli comprenderebbe probabilmente i Comunisti italiani e il Partito
socialista, che, sottolinea Valgimigli, «non rientra nella coalizione di Ranalli com' è stato erroneamente
divulgato».
E' invece del tutto da escludere un' alleanza coi Verdi. «L' ipotesi di aderire all' eventuale coalizione di
Valgimigli è stata esclusa, come quella di sostenere Ranalli ­ afferma Gian Luca Baldrati, dei Verdi di
Lugo ­ non abbiamo ancora deciso se candidarci, vista anche la presenza di tante liste. Il nostro
programma è pronto, se presentarci e proporre un nostro candidato sindaco lo decideremo entro
questa settimana».
Il Movimento 5 stelle, invece, presenterà il proprio candidato sindaco domenica 2 febbraio, in un
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incontro pubblico alle 18.30 nella sala del Carmine. Già ora una certezza: anche a Lugo, il Movimento 5
Stelle correrà da solo.
l.m.
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I FUNERALI DEL PALLAVOLISTA IERI L' ADDIO AL 30ENNE BAGNACAVALLESE.
Un commosso saluto a "Guazzo'
Presenti tanti amici, colleghi di lavoro e compagni di squadra.
NONOSTANTE il freddo, la pioggia e persino
la neve, centinaia di persone praticamente di
ogni età hanno tributato ieri mattina l' ultimo
saluto a Riccardo Guazzolini, il trentenne
bagnacavallese scomparso poco meno di una
settimana fa a causa di un improvviso malore
che lo ha colto di notte nella sua abitazione di
Bizzuno. Per tutta la mattinata la camera
mortuaria dell' ospedale di Lugo è stata meta
di una marea di persone, tra amici, colleghi di
lavoro, semplici conoscenti e naturalmente
giocatori, dirigenti e allenatori, non solo dell'
InVolley Liverani Lugo, la squadra di pallavolo
in cui militava (nel ruolo di centrale) il 30enne,
ma anche di diverse altre realtà del volley e
dello sport locale.
Erano presenti anche alcuni "buttafuori', una
sorta di seconda attività che il poderoso
"Guazzo' aveva esercitato con la sua consueta
correttezza e serietà facendosi stimare e voler
bene da tutti. Innumerevoli le testimonianze di
affetto e di cordoglio nei confronti dei genitori
Francesco e Patrizia, della compagna Silvia,
della sorella Maddalena e soprattutto del
piccolo Logan, il figlio di "Guazzo' che ha appena 5 mesi. In tarda mattinata è poi avvenuta la partenza
per Ravenna, dove è avvenuta la cremazione. AL TERMINE di questa durissima giornata la famiglia
Guazzolini, in particolare il babbo Francesco, ha chiesto tramite Andrea, uno degli migliori amici di
Guazzo, di ringraziare tutti i presenti (anche coloro che hanno effettuato una visita lunedì, ndr), e tutte le
persone che in questi giorni si sono stretti intorno alla famiglia, con queste bellissime parole: «Guazzo
vive con la vostra memoria. Ricordate il suo sorriso, donatelo ogni giorno a chi vi sta a fianco».
ANCHE l' amministrazione comunale di Bagnacavallo si è unita al dolore della famiglia di Guazzolini e
del mondo sportivo. Per esprimere il cordoglio della città, il sindaco Laura Rossi ha inviato alcuni
messaggi alla famiglia e alle società sportive "In Volley Liverani Lugo ­ AP Conselice" e "Fulgur
Pallavolo" di Bagnacavallo, nei quali ha sottolineato come «Riccardo fosse particolarmente stimato e
apprezzato per le sue qualità umane e professionali e per l' impegno profuso per la crescita dell' attività
sportiva nella comunità locale».
Luigi Scardovi.
SCARDOVI LUIGI
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TRAGEDIA DI VILLA PRATI.
La giovane mamma tornerà in Romania dove sarà
sepolta
GEORGIANA Dublesiu, la 25enne rumena
residente a Bagnacavallo, che lunedì
pomeriggio ha perso la vita a Villa Prati di
Bagnacavallo nello scontro la sua auto e il
furgone condotto da un 62enne faentino, sarà
sepolta nella sua terra d' origine. E' la volontà
espressa dai genitori della giovane mamma
che abitava con il marito, suo connazionale, e
col figlioletto di 5 anni nella centrale via
Mazzini, nel centro di Bagnacavallo. Città in
cui attualmente abita anche la mamma di
Georgiana.
Ieri pomeriggio, alla presenza di Roberto
Faccani, comandante del Corpo Unico della
Polizia Municipale della Bassa Romagna, il
medico legale ha effettuato l' ispezione
cadaverica, propedeutica al rilascio del
nullaosta alla sepoltura che dovrebbe essere
concesso oggi, così da poter far partire il
feretro verso la Romania.
Georgiana Dublesiu (nella foto) era nata a
Cisnadie, città di 16mila abitanti nella regione
storica della Transilvania. La notizia della sua
tragica scomparsa ha destato profonda
impressione e cordoglio a Bagnacavallo, comunità già messa a dura prova dalla improvvisa scomparsa
del 30enne Riccardo Giuazzolini, i cui funerali si sono svolti ieri. Georgiana era molto conosciuta in
paese: aveva svolto diversi lavori (tra cui alla pizzeria ?La Coccinella' di via Vecchia Darsena a
Bagnacavallo) facendosi volere bene.
Anche su Facebook, a cui Georgiana era iscritta, sono tante le persone, che in queste ore le stanno
dedicando un commosso pensiero porgendo le condoglianze ai familiari, al compagno e abbracciando
virtualmente il figlioletto. C' è chi ricorda di averla vista per l' ultima volta sabato scorso nei pressi della
propria abitazione in via Mazzini.
lu.scar.
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DONNE.
Massa Lombarda, nata la sezione Udi
NEI giorni scorsi 24 donne massesi che da anni si
riconoscono nei valori e negli scopi dell' Unione donne
in Italia (Udi), hanno costituito formalmente l'
associazione Udi Massa Lombarda.
«Anche se l' impegno e le attività dell' associazione non
cambieranno rispetto a quanto fatto in questi anni, l' atto
fondativo non rappresenta una semplice formalità ma
testimonia la volontà di proseguire nel cammino verso la
libera e autonoma affermazione di sé da parte delle
donne».
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Lugo, conferita al rabbino Luciano Caro la
cittadinanza onoraria
IL SALONE Estense della Rocca di Lugo
lunedì sera ha ospitato la cerimonia del
conferimento della cittadinanza onoraria a
Luciano caro, rabbino capo della comunità
ebraica di Ferrara, cerimonia accompagnata
da studenti della scuola media ?Gherardi' che
hanno eseguito musiche tratte dal film ?
Shindler' s list? di Spielberg. «Molte sono le
iniziative che il nostro Comune e le nostre
scuole ­ ha spiegato l' assessore all' istruzione
Patrizia Randi ­ hanno realizzato per
commemorare e tenere viva la memoria dell'
Olocausto. Nel corso della cerimonia abbiamo
mostrato immagini dalla mostra ?Betulle,
vento, silenzio­viaggio ad Auschwitz Birkenau
Cracovia Aprile 2013' che gli studenti delle
scuole superiori hanno realizzato a casa
Rossini». Luciano Caro, rabbino capo della
comunità ebraica di Ferrara, la seconda
comunità ebraica d' Italia dopo quella di
Roma, «è un punto di riferimento per tutta la
comunità ebraica del nostro territorio ­ ha poi
dichiarato il sindaco Raffaele Cortesi ­ il suo
agire è sempre stato ispirato dal grande valore
conferito alla religione, alla storia e alla cultura ebraica e la sua figura ha favorevolmente segnato la vita
della nostra comunità». «Sono molto colpito dal lavoro realizzato dagli studenti di Lugo ­ ha sottolineato
Luciano Caro (nella foto con Cortesi) ­ è fondamentale rimanga una impronta di quanto è accaduto. L'
Italia ha contribuito alla Shoah con 9mila ebrei trucidati e 26 erano di Lugo».
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CORTE D' ASSISE UDIENZA CON I TESTI DELLA DIFESA PER L' OMICIDIO DI
BAGNACAVALLO.
«Paolo e Patrizia litigavano spesso»
La testimonianza di un bagnacavallese che aveva una relazione con la donna.
«QUEL sabato pomeriggio andai a casa di
Patrizia, in via Farini a Bagnacavallo, verso le
14. Dopo pochi minuti Paolo Nerini cominciò a
battere i pugni contro la porta, lo facemmo
entrare, era ubriaco e imprecava contro
Patrizia. L' accusava di aver venduto una
vecchia cornice. Gridava e se la prese anche
con me. A quel punto feci la voce grossa e gli
intimai di andarsene dalla stanza; lui la prese
persa e se ne andò, sbattendo la porta».
Poche ore dopo Patrizia Pisella, nel corso
della riaccesa lite, colpì Nerini con una
coltellata alla gola. L' uomo (51 anni) morì per
dissanguamento nel corso della notte, all'
ospedale.
La testimonianza è dell' allora amante di
Patrizia Pisella, la donna di 44 anni in carcere
da quel 24 marzo di due anni fa e accusata di
omicidio aggravato ed è stata resa ieri davanti
alla Corte d' Assise di Ravenna al processo
giunto ormai alle battute finali.
La testimonianza dell' uomo, la cui relazione
con Pisella era durata circa tre anni, è
importante per la ricostruzione del clima nei
rapporti fra Paolo Nerini e Patrizia Pisella. Nonostante il difensore dell' imputata (avviocato Michela
Vecchi) glielo abbia chiesto più volte, l' uomo ha escluso che Patrizia quel pomeriggio si fosse impaurita
o più in generale che negli ultimi tempi avesse paura di Nerini. «Anche la sera precedente Nerini venne
a dare calci alla porta della stanza, altre volte c' erano stati litigi per una bolletta non pagata, ma io non
ho mai sentito Patrizia dire di avere paura di quell' uomo. Quel sabato io andai via tranquillo. Il litigio era
finito lì, mai avrei pensato che saremmo arrivati alla tragedia». L' uomo seppe quasi in tempo reale del
fatto di sangue. Patrizia gli telefonò subito dopo: «Ho litigato con Paolo, ho chiamato la Polizia, L' ho
accoltellato».
L' uomo, un bagnacavallese, ha anche raccontato che Patrizia era un' accanita consumatrice di hashish
e marijuana e che è «una persona molto generosa, amava moltissimo gli animali, i suoi cani». In
precedenza era stata sentito un altro teste della difesa, la mamma dell' imputata. «Patrizia ha
cominciato ad assumere stupefacenti all' età di 13­14 anni. Prima eroina, poi fumo. Per me, che svolgo
attività proprio all' interno di una comunità per minori e tossicodipendenti, è stato un dramma. Poi
Patrizia ha scelto la sua strada». L' udienza si era aperta con l' esame di un consulente tossicologico
che ha definito Patrizia Pisella una tossicodipendente con intossicazione cronica da stupefacenti.
Patrizia Pisella ha ampiamente ammesso fin da subito di aver ucciso Paolo Nerini con una coltellata; in
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
Corte d' Assise la difesa cerca di contestualizzare l' accaduto in uno scenario di difesa.
La parte civile è rappresentata dall' avvocato Carlo Alberto Baruzzi.
c.r.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
«Ausl, riorganizzazione da sospendere»
Contestazioni dal Comitato sanità pubblica romagnola. Continua la raccolta di firme.
FAENZA. «Riteniamo che la riorganizzazione
dei servizi in un territorio così ampio possa
comportare disagi enormi, specie per i
cittadini residenti nelle aree periferiche. In un
futuro prossimo, inoltre, la Romagna potrebbe
non essere omogenea dal punto di vista
politico ­amministrativo e questo diverrebbe
causa di gravi difficoltà gestionali».
E' quanto afferma il Comitato sanità pubblica
romagnola a proposito del progetto dell' Ausl
unica, che racchiuderà in un' unica azienda
una pop o l a z i o n e d i circa 1.150.000
persone appartenenti a tre diverse provincie
(Ravenna, Forlì ­Cesena e Rimini). Si tratta di
una superficie di 5.000 km quadrati con oltre
70 comuni di cui 4 con una popolazione di
oltre 90.000 abitanti (Ravenna, Rimini, Forlì e
Cesena).
Per quanto riguarda la provincia di Ravenna, il
primo atto previsto è la riorganizzazione
ospedaliera con il taglio di 170 posti letto
pubblici, di cui 51 nel presidio ospedaliero di
Faenza.
Alda Casamenti, portavoce del comitato
faentino, ritiene che si tratti di «un progetto
debole e che comunque dovrebbe essere
sperimentato e verificato prima del taglio dei
posti letto ospedalieri. A seguito di questi
cambiamenti una parte dei cittadini cercherà risposte nella "sanità privata convenzionata e non", mentre
le fasce più deboli potrebbero essere costrette a rinunciare alle cure».
A novembre il Comitato sanità pubblica romagnola ha iniziato una raccolta firme nel territorio della
Romagna faentina tramite la quale si chiede di «sospendere le ipotesi di riorganizzazione della rete
ospedaliera nella provincia di Ravenna e di mantenere nel progetto di azienda unica della Romagna i
servizi di prossimità.
Sono state già raccolte oltre 3.000 adesioni, e la campagna continuerà fino al 20 febbraio. I moduli di
raccolta firme sono disponibili negli esercizi commerciali principali e nelle farmacie dei comuni del
distretto (Brisighella, Castel Bolognese, Casola Valsenio, Riolo Terme, Solarolo) ed anche nei comuni
di Marradi, Modigliana, Palazzuolo, Tredozio e Fusignano. Per la città di Faenza i moduli sono
disponibili nei centri commerciali: la Filanda, le Maioliche e le Cicogne, inoltre presso gli esercenti di
corso Garibaldi e nelle farmacie.
Chi desidera richiedere i moduli di adesione può rivolgersi all' indirizzo e mail [email protected] o al
numer o d i telefono 3 2 4 6942658.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
L' intervento del comitato cittadino si conclude facendo riferimento alla recente notizia relativa al premio
di risultato di 20.000 euro liquidato a tutti i direttori generali di azienda sanitaria della regione. «In un
periodo di sacrifici ­ si commenta ­, è con amarezza, non con rabbia, che prendiamo atto di questa
notizia.
E forse, diviene a volte legittimo il domandarsi sul senso di dignità e sullo spirito etico di alcuni
responsabili della "cosa pubblica" in questo paese».
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Due giorni di incontri con testimoni
FAENZA. Che cosa significava essere ritenuti
"diversi" al tempo del fascismo e dell'
occupazione nazista. Se ne parlerà domani e
venerdì all' Itcg "A. Oriani".
In occasione delle celebrazioni del "Giorno
della memoria", la scuola di via Manzoni 6 ha
infatti organizzato due giornate d' incontri con
testimoni della seconda guerra mondiale e una
mostra sullo sterminio nazista dei disabili e dei
malati di mente.
Domani sarà ospite Vittoriano Zaccherini. L'
attuale presidente dell' Aned di Imola
racconterà alle classi prime e seconde della
sua deportazione nel campo di sterminio di
Mauthausen.
Venerdì sarà invece la volta dei due ospiti che
incontreranno le classi quarte e quinte: Cesare
Moisé Finzi (classe 1930) e Getulio
Bongiovanni del 1922. Modererà l' incontro tra
i due uno storico dell' Istituto della resistenza
d i Alfonsine. Per le classi terze, sempre
venerdì è prevista la visione del film "Il falsario.
Operazione Bernhard".
La mostra "Ricordiamo", ospitata nell' aula
magna dell' istituto, sarà a cura di Arcadia
Castorri dell' Anffas.
Tratterà i temi del darwinismo sociale e dell'
eugenetica, della sterilizzazione coatta che
interessò nella Germania del fuhrer quelle frange della società più indifese: malati di mente e disabili,
anche bambini, nei quali venne praticata l' eutanasia da medici criminali tra cui Karl Brandt e Paul
Nitsche. Dietro di loro tra gli organizzatori ci furono Franz Stangl e Christian Wirth.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
«La Pisella era dipendente dai cannabinoidi»
La madre, sentita ieri in aula al processo per la morte di Paolo Nerini: «Ha iniziato a 13
anni»
RAVENNA. Confermando quanto raccontato in
aula la volta scorsa da Patrizia Pisella, la
44enne imputata in corte d' Assise per l'
omicidio del 51enne di Bagnacavallo Paolo
Nerini, il consulente della difesa Franco Avato
ha ribadito che le ferite riscontrate sul corpo
della vittima sono riconducibili a lesioni
provocate da un coltello come evidenziato
dalle "codette" provocate dalla lama.
Mentre rispetto al colpo che avrebbe causato il
decesso ­ quello alla carotide come
individuato dal perito incaricato dalla procura,
Giuseppe Fortuni ­ Avato fa notare che il
fendente a vrebbe risparmiato entrambe le
carotidi; ad avviso del consulente della difesa,
quindi, la morte sarebbe avvenuta per un'
anemia acuta, a causa cioè di una perdita
emorragica copiosa presumibilmente
provocata da una lesione dell' arteria
cricotiroidea, un' area quindi non ricompresa
tra quelle letali e che, per rendere l' idea,
sarebbe quella interessata dagli interventi di
tracheotomia. Avato si è poi soffermato sulla
dipendenza dell' imputata da hashish e
marijuana. Una dipendenza cronica che, come
confermato dalla madre della donna sentita
ieri come teste, risale all' adolescenza ed era
spesso stata motivo di discussione tra loro
due: «Che io sappia mia figlia ha iniziato ad assumere droga quando aveva 13 anni».
Inizialmente eroina con cui, dopo alcuni periodi in cui era riuscita a disintossicarsi, come in occasione
del ricovero dopo un incidente in moto o del tempo trascorso a San Patrignano, negli ultimi anni era
riuscita a smettere. Non altrettanto la Pisella era invece riuscita a fare con le droghe leggere, come
ribadito anche dal 58enne che per tre anni, dal 2009 al giorno dell' omicidio, allacciò una relazione
extraconiugale con lei.
Ne faceva un uso quotidiano, al punto che il consulente della difesa arriva a individuarne un quantitativo,
tra gli 8 e i 10 grammi al giorno, che l' hanno resa «un' intossicata cronica da cannabinoidi». Il tutto con
pesanti riflessi, soprattutto per quanto riguarda il controllo delle proprie reazioni durante le fasi di
astinenza. Prossima udienza il 13 marzo quando verrà sentito come teste anche il professor Alessandro
Meluzzi.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
FUSIGNANO E BAGNACAVALLO.
Boom di esportazioni per il polo calzaturiero
FUSIGNANO. Arriva una ventata di speranza
nell' aria di crisi che da anni fa respirare a
fatica. Il distretto calzaturiero di
Fusignano­Bagnacavallo ha fatto registra re
infatti nel terzo trimestre del 2013 un boom
nelle esportazioni, cresciute addirittura del
38,6 per cento rispetto al terzo trimestre del
2012.
Il dato proviene dal Monitor dei distretti
industriali regionali (curato dal servizio Studi e
ricerche di Intesa Sanpaolo per Carisbo,
Cariromagna e Banca Monte Parma) dal quale
emerge anche che, più in generale, nel terzo
trimestre 2013 è proseguita la crescita (+2,7
per cento) delle esportazioni dei distretti
tradizionali dell' Emilia ­Romagna, pur se a un
ritmo meno intenso rispetto a quello dei mesi
precedenti.
Il dato del calzaturiero viene visto come
doppiamente positivo da Matteo Giacomoni,
vicesindaco e assessore alle Politiche
economiche del Comune di Bagnacavallo,
«perché riguarda un distretto importante che
aveva molto sofferto negli anni precedenti e
perché occupa moltissima manodopera
femminile. Si tratta in realtàcontinua
Giacomoni ­ di un exploit che ha ben poco di
casuale, ma al contrario deriva dall'
intelligenza e dall' impegno con i quali i nostri imprenditori hanno saputo aggredire la crisi, affrontandola
come una sfida, ricercando e trovando nuovi mercati e presentandosi alle fiere internazionali con
proposte di qualità. Così la sfida l' hanno saputa vincere».
Segnali positivi coinvolgono anche altri settori dell' economia locale, ad avviso dell' assessore
Giacomoni, il quale fa riferimento in particolare all' agroalimentare, la cui tenuta in un momento tanto
difficile dipende in sostanza dalle stesse ragioni che stanno determinando il boom nelle esportazioni del
calzaturiero, cioè la reazione "d' attacco" delle imprese nei confronti della crisi. Tornando infine ai
numeri complessivi sui distretti tradizionali dell' Emilia ­Romagna, il dato cumulato sui primi nove mesi
dell' anno 2013 è di segno positivo: gli scambi si sono attestati a 8,2 miliardi di euro, pari a un +3,2 per
cento rispetto allo stesso periodo del 2012. (r.e.
)
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
«No alla nuova area commerciale»
Bagnacavallo, l' Ascom contraria all' insediamento vicino alla Naviglio.
adiacente alla rotonda della provinciale
Naviglio di accesso all' A14 liberalizzata
potrebbe a breve diventare sede di una nuova
grande area commerciale, con 1.500 metri
quadrati di superficie alimentare e ulteriori
migliaia di metri destinati al commercio
extralimentare.
E' ciò che potrà succedere se l'
amministrazione Comunale di Bagnacavallo
riterrà di confermare definitivamente l'
adozione di una variante al piano
particolareggiato di iniziativa pubblica
denominato "Navi glio", di cui il 3 febbraio
scadono i termini per presentare opposizioni e
osservazioni.
«Presentare circostanziate osservazioni
opponendoci alla modifica è quanto faremo
senz' altro ­ dice il presidente di
Confcommercio Ascom Lugo, D o m e n i c o
Brunori ­ perché in una situazione generale
che vede un calo dei consumi e la progressiva
desertificazione dei centri storici non si
comprende perché si possa consentire la
nascita di una nuova grande area
commerciale. E' vero che anche senza l'
adozione della variante nell' area Naviglio si
sarebbero potute insediare strutture
commerciali per svariate migliaia di metri
quadrati, ma queste potevano appartenere unicamente al settore extralimentare. Oltretutto quelle
migliaia di metri furono previste nel piano originario risalente al 2005, in una situazione ben diversa
dalla attuale. Una previsione che si è rivelata sproporzionata ».
Brunori si chiede «da dove si pensa che proverrebbero i consumatori interessati alla frequentazione di
una nuova area commerciale? Non è forse nata da poco la nuova area commerciale "Le fonti di Tiberio"
in fregio alla San Vitale? Ma forse il Comune di Bagnacavallo pensa che i consumatori proverrebbero
solo da fuori Comune, ed in quel caso chiediamo e ci chiediamo che senso abbia un' Unione dei
Comuni che programma se poi si va a cannibalizzare i consumi di paesi vicini come Cotignola o Lugo».
Infine, «non appaiono convincenti le rassicurazioni circa l' impatto acustico e ambientale che, a
differenza di quanto viene affermato, sarebbe notevolmente superiore a quello attuale: più traffico, più
rumore, oltretutto nelle vicinanze della casa protetta per gli anziani, più pericolosità per i ciclisti».
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Nevicata "soft", niente disagi, strade libere
Precipitazioni di scarsa entità in Bassa Romagna. Attivato il pronto intervento.
LUGO. Primo assaggio di neve della stagione.
E' accaduto ieri mattina, a partire dalle 8, un
po' in tutta la Bassa Romagna. Subito è stato
attivato l' apparato di pronto intervento dei
signoli comuni, Lugo in primis, con i suoi 24
mezzi attrezzati, per operare su ben 460 km di
strade, in collaborazione con la Provincia per
la viabilità provinciale e, da quest' anno, con la
Protezione civile (centro tecnico operativo
attivo 24 ore su 24, raggiungibile al numero
0545 280927.
Ma già poco dopo le 10, anche per merito di
una temperatura di 3/4 gradi, la caduta di neve
è cessata. «Noi comunque eravamo allertati
per ogni evenienza, pronti ad intervenire al
superamento della quota di 5 cm del manto
nevoso ­ dice il dirigente dei Lavori pubblici
del Comune di Lugo, Paolo Nobile ­. Avevamo
inoltre già diffuso, attraverso un' apposita
ordinanza, le informazioni necessarie per
specificare quali fossero le competenze
pubbliche e quali invece quelle dei frontisti
privati e dei cittadini in genere».
Le indicazioni riguardavano lo sgombero della
neve, da attuarsi senza invadere la carreggiata
stradale ed i passaggi pedonali e senza
ostruire le caditoie stradali, dai marciapiedi
prospicienti la propria abitazione o le attività
produttive o commerciali.
C' era inoltre l' invito a non parcheggiare, né sostare, né transitare a ridosso di alberature, a rischio, per
il peso della neve, di rottura di rami, e posteggiare invece i propri veicoli, per quanto possibile, nelle
autorimesse o nei cortili privati. Infine ci si appellava ai cittadini disponibili a svolgere attività di
volontariato, in aiuto ad anziani e disabili per liberare dalla neve gli accessi alle loro abitazioni, portare
medicinali e generi alimentari rivolgendosi allo Sportello sociale .
Verso le 12.30 si è registrata un' altra "sfarinata", abbastanza intensa da destare qualche
preoccupazione, ma rientrata nel giro di mezz' ora, spezzando lo strato nuvoloso e lasciando trapelare
addirittura spiragli di cielo sereno.
Tutto nella norma quindi in attesa di una nuova perturbazione, annunciata a breve termine. (a.r.g.
)
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Il rabbino capo Luciano Caro cittadino onorario
La cerimonia di conferimento al Salone Estense. «Fondamentali le impronte di
memoria»
LUGO. Nel Salone Estense della Rocca, l'
altra sera i membri del consiglio comunale
hanno votato all' unanimità il conferimento
della cittadinanza onoraria a Luciano Caro,
rabbino capo della comunità ebraica di
Ferrara. La cerimonia è stata accompagnata
da un intervento musicale a cura della scuola
media "Silvestro Gherardi", che ha eseguito
musiche tratte dal film "Shindler' s list" di
Stephen Spielberg.
«Molte sono le iniziative che il nostro Comune
e soprattutto le nostre scuole hanno realizzato
per commemorare e tenere viva la memoria di
coloro che hanno vissuto l' orrore della
deportazione, le persecuzioni nazifasciste e
per dare voce a quelli che sono riusciti a
sfuggire o hanno salvato qualcuno dall'
incredibile pianificazione dello sterminio di
massa ­ ha spiegato l' assessore all' Istruzione
Patrizia Randi ­. Nel corso della cerimonia
abbiamo mostrato le immagini tratte dalla
mostra "Betulle, vento, silenzio ­ Viaggio ad
Auschwitz Birkenau Cracovia Aprile 2013" che
gli studenti delle scuole superiori hanno
realizzato nella casa Rossini».
Caro è «fondamentale punto di riferimento per
tutta la comunità ebraica del nostro territorio ­
ha dichiarato il sindaco Raffaele Cortesi ­. Il
suo agire è sempre stato ispirato dal grande valore conferito alla religione, alla storia e alla cultura
ebraica e la sua figura ha favorevolmente segnato la vita della nostra comunità».
«Sono molto colpito dal lavoro realizzato dagli studenti di Lugo, e mi è rimasta impressa la locuzione
"impronte di memoria" ­ ha sottolineato il rabbino ­. E' fondamentale infatti che rimanga una impronta di
quanto è accaduto.
Sono stati 6 milioni e mezzo gli ebrei uccisi nei campi di sterminio, di cui circa 1 milione e mezzo di età
compresa tra 0 e 10 anni».
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
LA CONFRATERNITA DELLA TAGLIATELLA.
I ristoranti sotto esame per scegliere il piatto migliore
«E niente donne tra di noi»
BAGNACAVALLO. Si ri ­ troveranno in 60 tra con ­
fratelli, amici e simpatiz ­ zanti domani sera al Gal ­ lo di
Castel del Rio con un duplice scopo: premiare il
ristorante per la mi ­ glior tagliatella del 2013 e insediare
il loro nuovo priore. Priore sì, perché la Confraternita
della ta ­ gliatella pensata una se ­ ra a cena, tra amici, a
Ma ­ rina di Ravenna nel 2007, e con sede a Lugo in
corso Matteotti 3 ­ ogni anno si dà un nuovo capo, il qua
­ le, lui soltanto, può attri ­ buirsi un nome ad hoc, e
altisonante.
Così giovedì sera l ' a t ­ tuale priore Callisto VI, al
secolo Stefano Caligiu ­ ri da Solarolo, passerà il
testimone a Massimo Ta ­ liercio da Ravenna, il cui
nome da priore è però an ­ cora coperto dal massimo
riserbo. Con Callisto­Ca ­ ligiuri lasceranno il loro
incarico in Confraternita il ciambellano Franco Pezzi e il
gabelliere Enri ­ co Sangiorgi, entrambi con natali
lughesi.
A raccontare storia, ca ­ ratteristiche, segreti e a ­
spettative della Confra ­ ternita della tagliatella è
Roberto Albonetti, sem ­ pre lughese, tra i fonda ­ tori
del sodalizio gastro ­ nomico e ciambellano nel 2010. I
componenti non possono essere più di 33 per un fatto
pratico più che di altezzosa chiusura («I ristoranti farebbero non poca fatica a prepa ­ rare quantitativi di
ta ­ gliatelle per un numero maggiore di persone», spiega Albonetti) e tutti uomini, per un motivo anc h '
esso pratico, pare («Non ci sono donne per evitare inutili gelosie»).
Il loro scopo primo è gi ­ rarsene per i ristoranti tra la provincia di Raven ­ na, un po ' di Bolognese e
Forlivese ogni quarto giovedì del mese come da statuto dove gustare al ­ meno tre tipi diversi di
tagliatella, una rigorosa ­ mente al ragù ed eleggere a fine anno la migliore, per qualità di sfoglia e
condimenti, rapporto qualità­prezzo e valuta ­ zione del locale. Nella classifica finale del 2013 figurano
anche quattro ristoranti del Lughese, le Trattorie Amici Miei (terzo posto), dei Verlic ­ chi (quinto) e La
Zambra (settimo) e il Circolo Villa Bolis (nono). Scopo ultimo, o quanto ­ meno successivo della
Confraternita, è riuscire a depositare in Camera di commercio, come già hanno fatto i cugini A­ postoli
di Bologna, le mi ­ sure canoniche della ta ­ gliatella nostrana, che «si distingue nettamente, in primo
luogo per spessore, da quella bolognese». Per questo da cinque anni la ­ vorano («Con grande di ­
vertimento») i membri della Confraternita della tagliatella, l ' unica della provincia di Ravenna as ­
sociata alla Fice (Federa ­ zione italiana circoli eno ­ gastronomici), assistiti da un marchio ideato d al l '
artista alfonsinese Romeo Zanzi e da un esi ­ larante motto, Se m pe r in anno licet ingurgita ­ re , che fa
il verso alla lo ­ cuzione latina legata al carnevale che permette di impazzire, anche se u ­ na volta sola l
' anno. Il nu ­ mero massimo dei mem ­ bri della Confraternita è di 33 ma qualche posto o ­ gni tanto si
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
può liberare. Gli aspiranti fra posso­ no quindi chiedere l ' am­ missione, anche se non verranno accolte
più di tre richieste ogni anno. E con la severità tipica delle confraternite si chiede loro di inoltrare la
richiesta in un giorno preciso. Soltanto le lette ­ re che recheranno l ' a n ­ nullo postale del 2 gen ­ naio,
infatti, potranno es ­ sere accolte. Per ora, le fo ­ to delle serate e il pro ­ gramma si trovano su Fa ­
cebook ma presto sarà o ­ nline anche il sito www.confrat ernitadella ­ tagliatella.org (r.e
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Corriere Romagna (ed
Ravenna)
Corriere di Romagna Ravenna
In Romania i funerali della 25enne
BAG NACAVA LLO. Si svolgeranno nella sua
città natale, la rumena Cisndie, le esequie di
Georgiana Dublesiu, la giovane residente a
Bagnacavallo deceduta in un incidente
stradale lunedì A Villa Prati. Già oggi,
espletate le formalità di rito, la salma della
giovane potrebbe essere rimpatriata.
Ricordata come «una ragazza molto gentile ed
educata », Georgiana, che avrebbe compiuto
26 anni il prossimo 13 febbraio, risiedeva a
Bagnacavallo dal 2009 con il marito,
elettricista 30enne, e il figlio di 5 anni. Piuttosto
conosciuta in città per il suo lavoro come
cassiera nella pizzeria da asporto La c oc c in
e ll a di via Vecchia Darsena, Georgiana era
stata raggiunta nel 2010 in Italia anche dalla
madre, che vive a Glorie di Bagnacavallo e
lavora come badante. L'in cidente, la cui
dinamica è ancora al vaglio della Pm, è
avvenuto nei pressi dell'i ncrocio tra le vie
Cocchi e Sinistra Canale Inferiore
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29 gennaio 2014
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Modifiche al trafico per consentire potature
Coinvolte le vie in prossimità dela rotonda all' intersezione di viale Dante e viale Masi.
LUGO. A partire da domani, condizioni meteo
permettendo, verranno eseguite le potature dei
platani in prossimità della rotonda all'
intersezione di viale Dante con viale Masi.
Essendo una zona nevralgica per il traffico,
sarà garantita la completa circolazione nelle
ore di punta, quindi i lavori saranno sospesi
dalle 12.15 alle 13.30, mentre la mattina
inizieranno dopo le 8.30.
Nel primo giorno di lavori sarà chiuso per
ragioni di sicurezza l' innesto in rotatoria da
viale Dante (da viale Dante verso Lugo); sarà
garantita l' uscita dalla rotatoria in viale Dante
(dalla rotatoria verso Ravenna); verrà
soppressa la fermata degli autobus nel tratto
chiuso (lato nord di Viale Dante); gli autobus
seguiranno un percorso alternativo: viale
Dante, via Toscana, viale Europa, via di Giù,
via Acquacalda, rotatoria.
Nel secondo giorno: chiusura dell' uscita dalla
rotatoria a viale Dante (da rotatoria verso
Ravenna); verrà garantito l' innesto in rotatoria
da viale Dante (da viale Dante verso Lugo);
percorso alternativo per gli autobus (rotonda,
via Acquacalda, via di Giù, viale Europa, via
Toscana, viale Dante); verrà soppressa la
fermata nel tratto chiuso lato sud di viale
Dante; Nel terzo e quarto giorno di lavori:
chiusura dell' uscita dalla rotatoria a viale Masi (dalla rotatoria verso stazione ferroviaria); verrà garantito
l' innesto da viale Dante in rotatoria (dalla stazione ferroviaria verso la rotatoria); l' innesto sopracitato
verrà canalizzato con due corsie (tramite l' utilizzo di apposita segnaletica stradale e l' ausilio di un
moviere) in modo tale da garantire la circolazione in entrambi i sensi di marcia.
I giorni seguenti il cantiere continuerà le potature in viale Masi, garantendo la circolazione in entrambi i
sensi di marcia.
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29 gennaio 2014
Pagina 30
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
"Immagini dal manicomio" al Binario
domenica 2 febbraio alle 17.30 al teatro
Binario di Cotignola lo spettacolo di Tilt Voci.
Immagini dal manicomio, per la regia di
Cristina Gallingani e "Lenzuola" Luca Tanieli e
con testi di Viaemiliaventicinque. Info e
prenotazioni: 3 7 3.
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29 gennaio 2014
Pagina 31
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Il maestro Paolo Olmi torna al Rossini di Lugo con
Bach e Paganini
LUGO. Dopo oltre 30 anni il maestro Paolo
Olmi torna a Lugo per una serata musicale con
la European Musicians' Youth Orchestra
impegnata in brani di Bach e Paganini insieme
al violinista Roman Kim e all' oboista Gianluca
Tassinari. L' iniziativa, che si terrà al teatro
Rossini sabato 1° febbraio alle 21, verrà
offerta alla cittadinanza dalla Cassa di
Risparmio di Cesena e dalla Banca di
Romagna con il patrocinio del Comune di
Lugo, e ha già destato l' interesse dei
melomani in tutta la Romagna.
Paolo Olmi, ravennate di adozione, all'
Auditorium di Lugo aveva diretto due concerti
alla fine degli anni Settanta proprio agli inizi
della sua carriera che lo ha successivamente
portato nei più grandi teatri del mondo.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
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29 gennaio 2014
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
MONITOR EMILIA ROMAGNA Elaborato dal Servizio Studi di Intesa Sanpaolo per Carisbo,
Cariromagna e Banca Monte Parma, aggiornato al 30 settembre 2013.
Sistema distretti, tra luci e ombre
Prosegue la crescita delle esportazioni dei
distretti tradizionali dell' Emilia Romagna nel
terzo trimestre 2013 (+2,7% la variazione
tendenziale), secondo però un ritmo meno
intenso rispetto ai mesi precedenti.
Nonostante il trend in decelerazione, il dato
cumulato sui primi 9 mesi dell' anno resta
comunque in territorio positivo: gli scambi dei
distretti regionali si sono attestati a 8,2 miliardi
di euro, il + 3,2% rispetto allo stesso periodo
del 2012. Emerge un quadro a luci e ombre
per il sistema distrettuale regionale. Da un lato
si osserva una dinamica meno brillante
rispetto a quella nazionale, con una riduzione
del numero di distretti che chiude il trimestre in
crescita, dall' altro si consolidano i segnali
positivi per i due principali distretti: le
piastrelle di Sassuolo (+6,9%) e le macchine
per l' imballaggio di Bologna (+8,5%). Resta
inoltre elevata la dispersione dei risultati.
Hanno chiuso il trimestre con una crescita a
doppia cifra il lattiero­caseario parmense
(+41,3%), i salumi del modenese (+10,3%), le
calzature di San Mauro Pascoli (+16,3%), le
calzature di Fusignano Bagnacavallo (+38,6%)
e le macchine per l' industria ceramica di
Modena e Reggio Emilia (+20,9%). Bene
anche i salumi di Parma (+8,4%), le macchine
per il legno di Rimini (+3,1%), le macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+2,8%) e i salumi di
Reggio Emilia (+1,6%). Chiudono invece in calo gli altri tre distretti dell' alimentare: il lattiero ­caseario
di Reggio Emilia (­1,4%), l' alimentare di Parma (­1,3%) e l' ortofrutta romagnola (­3%). Soffrono anche
il distretto dei mobili imbottiti di Forlì (4,8%), e due distretti del sistema moda: l' abbigliamento di Rimini
(­2,8%), che rallenta in Russia e la maglieria e abbigliamento di Carpi (­5,5%). Dati negativi anche per
le macchine utensili di Piacenza (­27,3%), la food machinery di Parma (­15,3%) e i ciclomotori di
Bologna (­23%). Le esportazioni della Regione sono state trainate dalle vendite negli Stati Uniti, che
hanno evidenziato una crescita del +28,6% rispetto al terzo trimestre 2012. In calo però i flussi in
Francia (­1,8%) e Germania (­3,7%), primi due sbocchi commerciali. Sui mercati maturi da segnalare
anche il buon andamento delle vendite in Spagna e Australia da un lato e dall' altro il calo in Giappone.
Tra i nuovi mercati invece si osserva un ridimensionamento degli scambi verso la Russia (che sconta il
crollo dell' abbigliamento di Rimini), mentre ha tenuto l' export verso la Cina.
Spiccano, tra i nuovi mercati, le performance osservate in Ucraina, Turchia e Argentina. Hanno chiuso il
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
terzo trimestre con una crescita del +19,4% le esportazioni dei poli tecnologici dell' Emilia Romagna
secondo una dinamica migliore rispetto a quella nazionale (0,9%). A trainare l' export regionale è stato
in particolare il polo biomedicale di Mirandola (+51,6%), che sta registrando un progressivo recupero
dopo il crollo subito in seguito agli effetti del sisma.
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29 gennaio 2014
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
"Mi disse è meglio che vai". Poi l' omicidio
IL CASO Davanti al giudice ex amante e madre di Patrizia Pisella, la 44enne che uccise
a Bagnacavallo Paolo Nerini Il consulente della difesa:"A causa della droga difficilissima
gestione delle proprie attività"
Dagli otto ai dieci grammi di hashish e
marijuana al giorno, tutti i giorni, consumati per
oltre vent' anni. Poi quella rilevante quantità di
metadone, riscontrata dalle analisi. Patrizia
Pisella poteva essere considerata una
"cannabinomane tossicodipendente intossicata
cronica". E un tale quantitativo di droghe
assunte era sufficienti a provocare una
"difficilissima governabilità delle proprie
attività". Non è semplice però definire quali
influenze quelle assunzioni possano aver
avuto la notte del 24 marzo 2012, quando la
lite tra coinquilini si è conclusa con l' omicidio
del 51enne Paolo Nerini. Così ieri, sotto la
lente d' ingrandimento della corte d' assise
presieduta dal giudice Milena Zavatti (con a
latere la collega Rossella Materia) nel
processo che vede imputata la 44enne
attualmente detenuta nel carcere femminile di
Forlì, c' è finito l' uso abituale di droga; ma
anche le ore che hanno preceduto l' omicidio,
così come l' esito dell' autopsia.
Il consulente A parlare per primo, in quella in
una delle ultime udienze della fase istruttoria,
è stato il consulente della difesa, il professor
Franco Avato, che ha esordito esprimendosi
punto per punto sulla relazione depositata dal
medico legale Giuseppe Fortuni. A partire
dalla ferita considerata letale, di sei centimetri, a livello del giugulo; per proseguire con quelle all'
emitorace destro tra la nona e la decima costola, alla coscia sinistra, alle braccia e alle dita. Procurate
per certo da un coltello, alla luce delle "codette rilasciate sulle ferite, indicative della progressione e
dello scivolamento della lama". Non dal frammento di vetro, sequestrato assieme alla lama come
possibili armi utilizzate per commettere il delitto.
Cause della morte. Fatale proprio il taglio alla gola secondo l' analisi di Fortuni, che non aveva esitato
specificare che il 51enne era stato 'scannato come si fa con gli agnelli', pur non avendo reciso nè
carotidi nè giugulari. Più plausibile, ha rimarcato il professor Avato, "una lesione all' arteria
cricotiroidea", che avrebbe poi portato a "un' anemia acuta", una perdita di sangue che non ha lasciato
scampo a Nerini. La morte era sopraggiunta all' alba del giorno dopo, in ospedale, dov' era stato
trasportato una volta soccorso in strada, di fronte all' ingresso dell' appartamento al civico 38 di via
Farini, a Bagnacavallo.
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29 gennaio 2014
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
L' imputata era in aula ieri, seduta nella cella di sicurezza. Si è alzata solo alla fine della deposizione del
consulente per parlare al legale, l' avvocato Michela Vecchi (parte civile avvocato Carlo Alberto
Baruzzi). Poi è stata scortata dalla polizia penitenziaria, prima che a testimoniare fossero chiamati la
madre e l' ex amante.
La madre. Da 'oss' assunta in un centro che tratta anche tossicodipendenze, se n' era accorta presto.
"Ho scoperto che mia figlia fumava spinelli quando aveva 13­14 anni ­ ha esordito davanti al pm Daniele
Barberini ­. Poi ho trovato una siringa e ho capito che faceva anche uso di eroina". Ma con le cosiddette
droghe pesanti però "aveva smesso ormai da tempo", almeno dopo il passaggio a San Patrignano. Col
fumo invece no, tant' è che "i nostri litigi erano sempre legati all' uso di spinelli. Mi diceva di stare
tranquilla, ma per me era un' angoscia".
L' amante. A raccontare cos' era successo nelle ore precedenti l' omicidio è stato l' ex compagno della
44enne. I due avevano una relazione dal 2009 e nelle primissime ore di quella mattina si erano visti.
"Avevo finito di lavorare e sono andato a casa di Patrizia. Poi Paolo è ve nuto su arrabbiato, gridando e
bussando con calci e pugni. Era convinto che Patrizia avesse venduto una sorta di quadro ­diploma di
sua proprietà e le urlava di fare le valigie. Gli ho aperto e mi è venuto incontro con fare minaccioso. Non
c' era stata alcuna colluttazione, e alla fine era uscito imprecando.
Era ubriaco". Solo dopo la morte si saprà che quelli che potevano sembrare i sintomi di una sbornia,
altro non erano che gli effetti di una dose massiccia di ketamina, un sedativo rinvenuto in circolo con
una dose ben sette volte superiore alla somministrazione terapeutica.
Ad ogni modo quegli scontri si protraevano da settimane, a detta dell' uomo.
"C' erano state altre discussioni, mi aveva raccontato Patrizia. Ma quella notte sembrava tutto passato.
Tanto che mi disse 'E' meglio che vai'". L' epilogo tragico l' ha saputo poche ore più tardi, "tra le 5 e le 6
del mattino. Mi telefonò dicendomi che aveva chiamato la polizia.
Mi disse che aveva accoltellato Paolo".
FedS.
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29 gennaio 2014
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
Bagnacavallo Opposizione e cittadini bocciano l'
ennesimo iper
Non mancano i commenti di forze politiche e cittadini al
progetto di un nuovo centro commerciale. Tuona
Samantha Gardin, del gruppo consigliare Lega
Nord/Pdl: "Questa è l' ultima delle scelte senza senso
dell' Amministrazione di Bagnacavallo. Quando sono
anni che ripetiamo, come opposizione, in Consiglio
Comunale che le aree di Stepra con i vincoli imposti e i
prezzi a metro quadro non sono invendibili, ora tentano
l' ultimo tutto per tutto. Con liquidazione di Stepra
aleggia lo spettro di riavere indietro terreni e milioni in
debiti (che pagheranno i cittadini di Bganacavallo)
contratti per la creazione dell' area industriale. Questa
mossa ucciderà definitivamente il centro storico e l'
economia locale. Ultima zampata di questa
Amministrazione coglie di nuovo nel segno di non capire
nulla di economia, tessuto sociale e bisogni del
cittadino".
"Come al solito non c' è una linea", sottolineano i
Verdi/Ecologisti civici della Bassa Romagna: "I centri
commerciali naturali sono i centri storici dei nostri paesi,
come ogni tanto si scrive negli inutili programmi e piani
vari, oppure sono i centri esterni? I centri dei nostri paesi
sono sempre di più delle aree semiabbandonate. Non si
capisce come continuare a fare dei centri commerciali esterni possa aiutare i centri storici a risollevarsi.
Tra l' altro tutto questo ci costringe a trovare delle risorse per sostenere i centri storici. E' giusto anche il
richiamo di Brunori all' Unione del Comuni della Bassa Romagna. Cosa ne pensa l' Unione di questo
nuovo centro commerciale? E, soprattutto, qual è la linea dell' Unione al riguardo?". Anche singoli
cittadini dicono la loro. Come Paolo: "I commercianti hanno ragione. I centri storici sono centri
commerciali naturali da sempre. Costruire altri 'non luoghi' come i centri commerciali significa perdurare
nell' errore che ha desertificate le nostre città".
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La Voce di Romagna Ravenna
Nuovo centro commerciale sulla Naviglio
BAGNACAVALLO Ascom: il mercato è saturo così si uccide tutta la Bassa Romagna L'
Unione intera deve opporsi.
Il terreno adiacente alla rotonda della
provinciale "Naviglio" di accesso all' A14
liberalizzata potrebbe a breve diventare sede
di una nuova grande area commerciale, con
1.500 metri quadrati di superficie alimentare e
ulteriori migliaia di metri destinati al
commercio extralimentare.
E' ciò che potrà succedere se l'
amministrazione comunale di Bagnacavallo
riterrà di confermare definitivamente l'
adozione di una variante al piano
particolareggiato di iniziativa pubblica
denominato "Naviglio", di cui il 3 febbraio
prossimo scadono i termini per presentare
opposizioni e osservazioni.
"Presentare circostanziate osservazioni
opponendoci alla modifica è quanto faremo
senz' altro ­ dice il Presidente di
C o n f c o m m e r c i o A s c o m Lugo D o m e n i c o
Brunori ­ perché in una situazione generale
che vede un calo dei consumi e la progressiva
desertificazione dei centri storici non si
comprende perché si possa consentire la
nascita di una nuova grande area
commerciale. E' vero che anche senza l'
adozione della variante nell' area Naviglio si
sarebbero potute insediare strutture
commerciali per svariate migliaia di metri
quadrati, ma queste potevano appartenere unicamente al settore extralimentare. Oltretutto quelle
migliaia di metri furono previste nel piano originario risalente al 2005, in una situazione ben diversa
dalla attuale. Una previsione che si è rivelata sproporzionata rispetto alle esigenze, che ora si
vorrebbero invece resuscitare creando un motivo di attrazione con una nuova superficie di dettaglio
alimentare di 1.500 mq di dimensione.".
"Ci chiediamo ­ prosegue il Presidente Brunori ­ da dove si pensa che proverrebbero i consumatori
interessati alla frequentazione di una nuova area commerciale? Non è forse nata da poco una nuova
area commerciale "Le fonti di Tiberio" in fregio alla San Vitale? Ma forse il Comune di Bagnacavallo
pensa che i consumatori proverrebbero solo da fuori Comune, ed in quel caso chiediamo e ci chiediamo
che senso abbia una Unione dei Comuni che programma se poi si va a cannibalizzare i consumi di
paesi vicini come Cotignola o Lugo. Abbiamo informato con una comunicazione circostanziata tutte le
Amministrazioni della Bassa Romagna, chiedendo loro di attivarsi col Comune più direttamente
interessato, anche rispetto a provincia e Camera di Commercio, per ogni utile iniziativa per scongiurare
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La Voce di Romagna
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nuovi insediamenti di commercio al dettaglio alimentare nell' area naviglio". Per Confcommercio Ascom
Lugo l' Unione dei Comuni non può chiamarsi fuori, ritenendo l' operazione a sola valenza locale.
"Ricordiamo che al momento della approvazione del Regolamento Unico Edilizio tutti i Comuni
concordarono sulla necessità di non consentire nuovi insediamenti di commercio al dettaglio alimentare
negli ambiti specializzati per attività miste o prevalentemente commerciali e terziarie. In un tempo
recente anche il Comune di Bagnacavallo, appena il 17 maggio del 2012 approvò questa norma. Cosa
è accaduto per modificare la volontà del Comune? Non basta motivare che sono intervenute leggi
successive che hanno abolito le restrizioni di natura programmatoria del settore commerciale, perché
quella previsione non aveva tale scopo, ma nasceva dalla differente esigenza, perfettamente legittima e
riconosciuta valida dalla legge, di tutelare l' ambiente, incluso quello urbano. E che questa sia una
esigenza reale a Bagnacavallo e negli altri Comuni dell' Unione è sotto gli occhi di tutti. Sempre a
questo proposito non appaiono convincenti le rassicurazioni circa l' impatto acustico e ambientale, che,
a differenza di quanto viene affermato, sarebbe notevolmente superiore a quello attuale: più traffico, più
rumore, oltretutto nelle vicinanze della casa pro tetta per gli anziani, più pericolosità per i ciclisti".
Brunori chiama in causa anche la Provincia, chiedendole di esercitare con decisione i poteri che la
legge regionale le assegna al riguardo della delibera assunta dal Comune "per impedire una
realizzazione che ad oggi non trova alcuna valida giustificazione. (Als)
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BAGNACAVALLO.
L' Asp ricorda le suore della casa protetta
Un centinaio di persone ha preso parte sabato
alla festa promossa dall' Asp dei Comuni della
Bassa Romagna e dalla Parrocchia di San
Michele di Bagnacavallo in onore dei numerosi
volontari che hanno prestato e prestano tuttora
servizio presso la casa protetta F.lli Bedeschi.
Ospiti, familiari, operatori e cittadini, fra i quali
numerosi bambini che frequentano il
catechismo, si sono così ritrovati presso la
struttura bagnacavallese in occasione del
ventesimo anniversario della partenza delle
Suore della Carità dalla casa protetta,
avvenuta l' 1 gennaio 1994 dopo oltre cento
anni di servizio. Accanto al presidente dell'
Asp Pierluigi Ravagli, all' arciprete Luigi
Guerrini e al sindaco di Bagnacavallo Laura
Rossi c' era suor Agostina, ora in servizio
presso la Parrocchia di Solarolo con altre due
consorelle e all' epoca superiora provinciale
delle Suore della Carità. A suor Agostina il
presidente Ravagli ha fatto omaggio della
miniatura in argento che raffigura il palazzo
delle Opere Pie di Bagnacavallo in via Mazzini
e di una copia di Gomitoli, la pubblicazione
che raccoglie racconti degli anziani sugli anni
della seconda guerra mondiale.
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Conselice I segreti del metodo di studio
Una nuova iniziativa per gli studenti di
Conselice sta per prendere il via. Il 5 febbraio
prossimo, presso l' aula multimediale delle
scuole medie Foresti di Conselice alle ore 20,
si terrà infatti la presentazione e prima lezione
gratuita del corso di Metodologia dello Studio
promosso dall' Associazione Culturale Dedalo.
Il corso, quattro incontri a partire da domenica
9 febbraio, è dedicato agli studenti di seconda
e terza media e del biennio delle superiori (13
­16 anni).
In occasione del primo corso, è previsto un
coupon di sconto del 20% scaricabile dalla
pagina facebook del corso:
https://www.facebook.com/12
3imparoastudiare; è possibile vedere un
tutorial del corso (relativo agli appunti) su
youtube: https://www.youtube.com/wa tch?
v=2WWdRAzxz9I. Genitori, studenti e
insegnanti interessati sono invitati alla
presentazione del 5 febbraio presso le scuole
medie della città.
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ALBERI NEL MIRINO.
Scatta la potatura dei platani lungo i viali di Lugo
Da domani, condizioni meteo permettendo,
verranno eseguite le potature dei platani in
prossimità della rotonda all' intersezione di
viale Dante con viale Masi. Essendo una zona
nevralgica per il traffico, sarà garantita la
completa circolazione nelle ore di punta,
quindi i lavori saranno sospesi dalle 12.15 alle
13.30, mentre la mattina inizieranno dopo le
8.30. Nel primo giorno di lavori sarà chiuso per
ragioni di sicurezza l' innesto in rotatoria da
viale Dante (da viale Dante verso Lugo); sarà
garantita l' uscita dalla rotatoria in viale Dante
(dalla rotatoria verso Ravenna); verrà
soppressa la fermata degli autobus nel tratto
chiuso (lato nord di Viale Dante). Nel secondo
giorno: chiusura dell' uscita dalla rotatoria a
viale Dante (da rotatoria verso Ravenna);
verrà garantito l' innesto da viale Dante; verrà
soppressa la fermata degli autobus nel tratto
chiuso lato sud di viale Dante. Nel terzo e
quarto giorno di lavori interventi alla viabilità
su viale Masi e viale Dante. I giorni seguenti
dell' intervento il cantiere continuerà le
potature degli alberi in viale Masi, garantendo
la circolazione in entrambi i sensi di marcia.
Red.
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Le chiavi della città al Rabbino Caro
L' EVENTO La memoria e il presente della tradizione ebraica nella nostra città Luciano
Caro è nato a Torino il 7 agosto 1935, dove ha compiuto gli studi universitari. Ha
compiuto gli studi rabbinici dopo un anno di perfezionamento a Gerusalemme e ha
assunto fino ad oggi numerosi incarichi. E' rabbino capo a Ferrara dal 1989. Guida la
comunità di Ferrara dal 1989.
Tutto il Consiglio comunale di Lugo ha votato
all' unanimità il conferimento della cittadinanza
onoraria al dottor Luciano Caro, rabbino capo
della comunità ebraica di Ferrara, che ha
ricevuto lunedì sera le chiavi di Lugo nel corso
della cerimonia nel Salone estense della
Rocca. La serata è stata accompagnata da un
intervento musicale a cura della scuola media
"Silvestro Gherardi", che ha eseguito musiche
tratte dal film "Shindler' s list" di Stephen
Spielberg.
"Molte sono le iniziative che il nostro comune e
soprattutto le scuole della nostra città hanno
realizzato per commemorare e tenere viva la
memoria di coloro che hanno vissuto l' orrore
della deportazione, le persecuzioni
nazifasciste e per dare voce a quelli che sono
riusciti a sfuggire o hanno salvato qualcuno
dall' incredibile pianificazione dello sterminio
di massa ­ ha spiegato l' assessore all'
Istruzione Patrizia Randi ­. Nel corso della
cerimonia abbiamo mostrato le immagini tratte
dalla mostra 'Betulle, vento, silenzio ­ viaggio
ad Auschwitz Birkenau Cracovia Aprile 2013'
che gli studenti delle scuole superiori hanno
realizzato nella casa Rossini. Si tratta di una
mostra fotografica sotto forma di istallazione
che invito tutti ad andare a visitare perché è un
esempio concreto di come possano essere i giovani a mantenere viva la memoria e a diventare loro
stessi "testimoni in un passaggio di consegne che lo scorrere del tempo e l' età ormai avanzata dei veri
testimoni della Shoah ci obbliga a compiere".
"Il dottor Luciano Caro è rabbino capo della comunità ebraica di Ferrara, la seconda comunità ebraica d'
Italia, dopo quella di Roma, è fondamentale punto di riferimento per tutta la comunità ebraica del nostro
territorio ­ ha dichiarato il sindaco Raffaele Cortesi ­; il suo agire è sempre stato ispirato dal grande
valore conferito alla religione, alla storia e alla cultura ebraica e la sua figura ha favorevolmente segnato
la vita della nostra comunità. Luciano Caro ha sempre dimostrato affetto e simpatia verso la nostra
comunità, che ha tradotto in numerosissime e sempre significative collaborazioni in tutte le occasioni di
celebrazione della storia e della cultura ebraica svoltesi a Lugo".
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"Sono molto colpito dal lavoro realizzato dagli studenti di Lugo, e mi è rimasta impressa la locuzione
'impronte di memoria' ­ ha sottolineato il rabbino Luciano Caro ­. E' fondamentale infatti che rimanga
una impronta di quanto è accaduto.
Sono stati 6 milioni e mezzo gli ebrei uccisi nei campi di sterminio, di cui circa 1 milione e mezzo di età
compresa tra 0 e 10 anni. L' Italia ha contribuito alla Shoah con novemila ebrei trucidati, e di questi 26
erano di Lugo. C' è un aspetto particolarmente assurdo nel sostegno che il fascismo ha dato a questa
tragedia: nei piani di Hitler per la purificazione della razza, infatti, sarebbero seguiti altri stermini di altre
popolazioni, e tra queste al settimo posto c' era proprio il popolo italiano".
Desiree Petrizza Silvano Verlicchi.
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LA PROPOSTA.
"Adesso un centro di cultura"
"Bene la cittadinanza onoraria al rabbino Caro, ora
diamo uno spazio permanente alla cultura ebraica nella
nostra città". Silvano Verlicchi, candidato sindaco per la
lista civica Per la Buona Politica, oltre alla soddisfazione
per il riconoscimento a rav Caro, ricorda gli intensi
legami tra la comunità ebraica di Lugo e quella di
Ferrara "oltre all' importante ruolo che essa ha rivestito
nella nostra città nel corso dei secoli". A questo
proposito, aggiunge, andrebbe individuato "uno spazio
permanente da destinare esclusivamente alla cultura
ebraica: un luogo che possa permettere l'
approfondimento e lo studio delle testimonianze legate
alla storia della comunità di Lugo e rappresenti il giusto
riconoscimento al ruolo che gli ebrei hanno avuto nella
costruzione dell' identità e della vocazione mercantile
della città, sin dal Medioevo".
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IN CITTÀ.
Il bar Vitaliano diventa Free Way
Giorgio Garavini, dal 17 dicembre 2013 ha
dato il via al nuovo corso della storica
caffetteria di corso Garibaldi n.39 a Lugo.
"Vorrei cercare di fare squadra con gli
operatori della zona, magari organizzando
qualcosa con loro nel corso di manifestazioni
estive come i "Mercoledì sotto le stelle"; così
da farci promozione a vicenda". Giorgio
Garavini ha 38 anni, una compagna, due figli e
una lunga esperienza alle spalle come barista.
"Faccio questo lavoro dal 1991 ­ precisa ­ e ho
iniziato in locali Ravennati fino a quando, nell'
agosto 2006, sono arrivato a Lugo per gestire
un bar al Globo". "Ho scelto di prendere il bar
ex Vitaliano per recuperare un contatto più
stretto con i clienti e con un quartiere".
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LA GIORNATA DELLA MEMORIA AL POLO TECNICO PROFESSIONALE LA
TESTIMONIANZA DI ANTONIA "YONA" GALANDAUER.
"Solidarietà durante le persecuzioni nella Bassa"
Il ricordo di quegli anni difficili.
Una giornata della memoria insolita, però
riuscita: questo il commento unanime alla fine
di un incontro di circa due ore che ha avuto
luogo lunedì all' istituto Compagnoni di Lugo.
Da una parte, un folto pubblico formato dagli
alunni delle dodici classi quinte del Polo
Tecnico Professionale; da Gerusalemme, in
videoconferenza (via Skype) Antonia
Galandauer, 76 anni fra pochi giorni, italiana di
nascita, israeliana dal 1949. Da quando vive in
Israele, il suo nome è diventato "Yona" che in
ebraico significa "Colomba" e il cognome (da
coniugata) Amit.
A dialogare con lei, dopo un breve saluto della
dirigente scolastica, Milla Lacchini, e dell'
assessore Patrizia Randi, c' erano i professori
Giovanni Baldini (Stoppa), Paola Dalla Valle
(ITIS Marconi) e Riccardo Francone
(Compagnoni).
Punto di partenza obbligato, ovviamente, era
la città di Fiume, italiana dal 1924 al 1947, poi
jugoslava fino al '91 e, da allora in poi, croata.
A Fiume, vivevano tante famiglie di ebrei, fra
cui i Galandauer che abitavano in via Parini 5,
dove i genitori avevano una merceria e la
mamma, in particolare, era ricamatrice. Dopo
l' 8 settembre del '43 (e qui siamo al secondo
atto) i Galandauer lasciarono in tutta fretta la
città giuliana e, senza una meta precisa, raggiunsero, grazie a Vincenzo Tambini di Bagnacavallo, la
Romagna. Per un po' rimasero in casa dei Tambini poi quando i rischi aumentarono la lasciarono e i
genitori di Antonia, Giacomo ed Elena Weiss, si trasferirono dai Dalla Valle sempre in comune di
Bagnacavallo, mentre i figli furono collocati, grazie all' intervento del sacerdote bagnacavallese, don
Michele Rambelli, chi ai Salesiani (oggi Stoppa) come Eugenio, chi, come Cecilia ed Antonia, dalle
suore del Sacro Cuore. In Bassa Romagna la famiglia rimase da settembre '43 a maggio '44. L' incontro
ha riservato più di una sorpresa. Intanto, per la presenza in aula magna dei discendenti di Antonio Dalla
Valle, dichiarato "Giusto fra le Nazioni" il 28 aprile 1974; c' erano Giorgio e Maria, rispettivamente del
'38 e del '28, figli di Antonio, accompagnati dalla moglie e dalla figlia di Giorgio, Stefania, e da un
nipotino. Maria, commossa, ha raccontato di quando all' età di 15­16 anni portava latte e formaggi
freschi in bicicletta, da Bagnacavallo a Lugo, alle Suore del Sacro Cuore dove alloggiavano Cecilia e
Antonia. E Giorgio, che è coetaneo di Antonia Galandauer, ha descritto dove era la loro casa di
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campagna poi distrutta dal passaggio del fronte: attaccata alla rampa del ponte sul Senio a Lugo, dalla
parte di Bagnacavallo, sulla sinistra a pochi metri dall' argine destro del Senio, sotto al quale il vecchio
Antonio Dalla Valle aveva scavato un rifugio che riuscì ad ospitare fino a 28 ebrei. A Riccardo Francone,
docente del Compagnoni e sindaco di Bagnara, Antonia ha rivelato che i suoi genitori, per eludere i
controlli e sfuggire alle improvvise irruzioni della forza pubblica o dei tedeschi cambiavano spesso
domicilio e per po' di tempo abitarono a Bagnara: "Farò indagini contattando i pochi superstiti rimasti",
ha puntualizzato.
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BAGNACAVALLO.
Cordoglio per la scomparsa di Guazzolini
Anche il Comune di Bagnacavallo si unisce al
dolore della famiglia e del mondo sportivo per
l' improvvisa e prematura scomparsa di
Riccardo Guazzolini. Per esprimere il
cordoglio della città, il sindaco, Laura Rossi,
ha inviato alcuni messaggi alla famiglia e alle
società sportive "In Volley Liverani Lugo ­ AP
Conselice" e " F u l g u r P a l l a v o l o " d i
Bagnacavallo, nei quali ha sottolineato come
Riccardo fosse particolarmente stimato e
apprezzato per le sue qualità umane e
professionali e per l' impegno per la crescita
dello sport nella comunità locale.
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