Re Ale - Accademia Musicale Andrea Bianchi

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Transcript Re Ale - Accademia Musicale Andrea Bianchi

MARTEDI’ 29 LUGLIO ore 21.30 Ortonovo, Centro Polivalente Parodi, Loc.Gaggio
ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA - ACCADEMIA MUSICALE “A.BIANCHI”
- [email protected] - 328.8227643
WWW.ACCADEMIABIANCHI.IT
Il Re Ale
Uno spettacolo tra
narrazione e teatro
con musica originale
tratto da:
“Le Fiabe italiane” di Italo Calvino
Toni Garbini, narrazione e interazione
Con Ari Nunes, nel ruolo del Re Ale
composizioni originali e elaborazione dei suoni di
Alessandro Picci
elementi scenografici di Michela Brondi
allestimento tecnico e collaborazione artistica di
Diego Garbini
Per una giusta presentazione di questo spettacolo è necessario partire dal suo titolo che gioca con l’ambiguità tra il
mondo fantastico e quello reale. Questa sequenza di racconti, tratti dalla raccolta delle “Fiabe Italiane” selezionate dalla
tradizione popolare e riscritte da Italo Calvino, intendono proporsi come esempio di quella “sempre varia e ripetuta
casistica di vicende umane, come una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e conservata nel lento ruminare
delle coscienze contadine fino a noi.” È così che lo stesso Calvino definisce questi testi aggiungendo di pensare a
questi racconti come ad un “catalogo dei destini che possono darsi agli uomini e come affermazione della sostanza
unitaria del mondo e dell’infinità metamorfosi di tutto ciò che esiste”. Questi testi popolari e fantastici attraverso il
pensiero magico della fiaba raccontano dunque la complessità di essere uomini; al pari della più colta letteratura, cercano
di dare nome a ciò che non è rappresentabile nell’umana esperienza: le emozioni più forti, i desideri inconfessabili e le
speranze più nascoste. La prima fiaba, “Il linguaggio degli animali” è un invito all’ascolto come precondizione dello
spettacolo. Le musiche e i suoni composti appositamente per questa messa in scena cercano di sottolineare la dimensione
“reale” del racconto e sono infatti registrazioni autentiche,come in un radiodramma, del verso degli animali citati nel testo:
i cavalli, le rane, i diversi cani che appaiono nel racconto e che il protagonista riesce a comprendere e a decifrare.
Il mondo ci parla e sta a noi essere in grado di tradurre il suo linguaggio per riuscire a vivere in sua armonia.
La seconda fiaba intitolata “Il Dimezzato”, sempre mescolando un paesaggio sonoro reale e fantastico, ci conduce verso
l’incubo della castrazione e dell’incompletezza; il testo, una variazione sul tema di “Prezzemolina” narra il percorso magico
del protagonista per riconquistare la pienezza di essere umano, un percorso in cui ciascuno di noi è impegnato per la sua
intera esistenza. Poi ancora ne “Giovannin senza paura” l’angoscia del “corpo in frammenti” si presenta minacciosa e si
impone la necessità di affrontare l’orrore e l’angoscia del mondo con coraggio, salvo poi scoprire, come Giovannino, che
ciò che veramente ci sconvolge non è fuori ma dentro di noi. Per ultima “La camicia dell’uomo contento” invita alla
leggerezza e alla consapevolezza che solo cercando di amare e accettare se stessi è possibile raggiungere un’autentica
serenità. Il lavoro si articolerà secondo questa scansione narrativa, musicale e teatrale, infatti il Re Ale in persona incontrerà
il pubblico lasciando aperta la possibilità di una “intrusione” di altri racconti e suggestioni narrative stimolate dal
confronto con i partecipanti spettatori.