PAI_2014-2015 - istituto onnicomprensivo “tommaso da celano”

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Transcript PAI_2014-2015 - istituto onnicomprensivo “tommaso da celano”

ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ Tommaso da Celano” C.M. AQMM028007
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO AIELLI C.M. AQMM028018
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “ Galileo Galilei” C.M. AQTD070002
67043 - CELANO (AQ) - VIA FONTANELLE - C.F. 81007940661
Tel. 0863/711099 (Pres.) Tel e fax 0863/ 791186 (Segr.) 792083 (Segr. Docenti)
[email protected]
http://www.comprensivocelano.it/
PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE
A. S. 2014- 2015
Circolare Ministeriale n. 8- Roma, Prot. N. 561 del 6 marzo 2013
D. M. “7/ 12/ 13- “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica”- Indicazioni operative
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
“Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”
Legge 170/ 2010
“Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”
Legge 53/ 2003
“Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in
materia di istruzione e formazione professionale”
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’
Il presente documento è stato:

elaborato, predisposto e approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 06/ 11/ 2014,

approvato in via definitiva dal Collegio dei Docenti in data 10/ 11/ 2014.
Nella sua elaborazione si è tenuto conto della fase transitoria delle nuove disposizioni (C. M. n. 8 del 6
marzo 2013) e costituisce la proposta di Piano riferita a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di
ogni anno scolastico. È frutto di un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione
scolastica. Costituisce un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non,
per incrementare il livello di inclusività generale della scuola per il corrente a. s. 2014/ 2015.
Sarà reso pubblico e inviato al competente URS, nonché al GLIP e al GLIR, per la richiesta di organico di
sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come proposta di assegnazione delle risorse di competenza.
Il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) permette all’Istituzione scolastica di delineare una strategia di
inclusività, al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali (BES), in qualunque situazione o tipologia di difficoltà.
Le finalità che si propone il PAI sono:
 la crescita educativa e culturale di tutti gli alunni/ studenti, valorizzandone le diversità e
promuovendone le potenzialità attraverso tutte le iniziative di integrazione e di inclusione utili al
raggiungimento del successo formativo;
 l’offerta di un servizio didattico di qualità che valorizzi le competenze di tutti i docenti ed
intervenga con efficacia sulle criticità.
Pertanto, in ottemperanza alle indicazioni ministeriali in materia, il nostro Istituto ritiene doveroso
procedere alla redazione ed applicazione di un Pano di Inclusività annuale.
La Direttiva ministeriale e la Circolare del 6 marzo/2013, in sostanza, estendono a tutti gli alunni/ studenti in difficoltà il diritto alla
personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
Il Piano d’Inclusione è parte integrante del POF d’Istituto e si propone di definire le buone pratiche comuni all’interno dell’Istituto.
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
 minorati vista
 minorati udito
 Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
 DSA
 ADHD/DOP
 Borderline cognitivo
 Altro:
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
 Socio-economico
 Linguistico-culturale
 Disagio comportamentale/relazionale
 Altro: alunni in fase di riconoscimento
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione
sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione
sanitaria
B. Risorse professionali specifiche
Prevalentemente utilizzate in…
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Altro: Logopedista
Altro:
1
2
Un alunna certificata in data 30- 10- 2014 dal Centro multidisciplinare ASL Avezzano.
Quattro (4) PDP per alunni DSA, un (1) PDP per alunno Borderline cognitivo.
SSIG
n°
251
/
/
25
ITE
n°
4
/
/
4
4
/
1
/
/
/
/
/
5
/
1
36
1
24
4
5
52
5
Sì / No
Sì
No
Sì
No
No
No
Sì
Sì
Sì
No
Sì
C. Coinvolgimento docenti
curricolari
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Coordinatori di classe e simili
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Docenti con specifica formazione
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Altri docenti
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
Assistenza alunni disabili
D. Coinvolgimento personale
Progetti di inclusione / laboratori integrati
ATA
Altro:
Informazione /formazione su genitorialità
e psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
E. Coinvolgimento famiglie
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
Altro:
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
F. Rapporti con servizi
Procedure condivise di intervento sulla
sociosanitari territoriali e
disabilità
istituzioni deputate alla
Procedure condivise di intervento su
sicurezza. Rapporti con CTS
disagio e simili
/ CTI
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
G. Rapporti con privato sociale
Progetti integrati a livello di singola scuola
e volontariato
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
H. Formazione docenti
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
Sì / No
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
No
No
Sì
Sì
No
No
Sì
No
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
No
sensoriali…)
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0
1
2
3
4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
x
aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
X
scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della
X
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
X
attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
X
percorsi formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
X
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso
nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il
X
successivo inserimento lavorativo.
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il corrente anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
La Scuola:

elabora, inserendola nel POF e condividendola tra il personale, una politica di promozione
dell’integrazione e dell’inclusione;

definisce al proprio interno il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione), una struttura di
organizzazione e coordinamento degli interventi volti alla disabilità e al disagio scolastico;

elabora un’efficace procedura interna di segnalazione del disagio, basata inizialmente
sull’osservazione dei casi da parte dei docenti di classe, e successivamente sull’intervento
di figure interne di riferimento;

effettua l’osservazione dei singoli casi e fornisce, attraverso strumenti di rilevazione gli
elementi necessari all’avvio degli interventi;

sensibilizza la famiglia, elaborando un progetto educativo condiviso e invitandola a farsi
aiutare attraverso l’accesso ai servizi (ASL, servizi sociali);

assicura la collaborazione del proprio personale con i servizi per l’attuazione di interventi
integrati.
La ASL:

su richiesta dei genitori, si occupa degli alunni/ studenti con disabilità, con problemi di
sviluppo, con disturbi psicopatologici attraverso funzioni di valutazione e di presa di carico;

riceve la segnalazione della scuola e la relazione compilata dagli insegnanti e dal referente
del GLH, controfirmata dal Dirigente Scolastico;

assume le informazioni preliminari utili ad orientare la valutazione e a individuare eventuali
situazioni di urgenza;

redige, sulla base della valutazione, certificazioni cliniche ed elabora i profili di
funzionamento previsti entro i tempi consentiti;

risponde agli adempimenti previsti dalla legislazione, in merito alla disabilità e all’inclusione
scolastica;

fornisce, in base alle modalità concordate, la consulenza ai docenti sulla base dei risultati
della valutazione;

supporta la scuola nell’individuazione del percorso da intraprendere qualora non ci sia la
collaborazione della famiglia.
Il Servizio Sociale:

riceve la segnalazione da parte della scuola e si rende disponibile ad incontrare la famiglia;

valuta la possibilità, su richiesta della famiglia, di attivazione degli strumenti disponibili a
sostegno della genitorialità;

in presenza di una diagnosi di disabilità e su richiesta della famiglia, attiva la procedura di
una eventuale assegnazione di AEC;

in presenza di resistenza della famiglia o di elementi di rilevanza giuridica, attiva in
maniera autonoma o su segnalazione della scuola le procedure previste.
La scuola nelle sue componenti e nella sua organizzazione interna
Il Dirigente Scolastico:

dà esecuzione alle delibere degli OO.CC. e supervisiona le varie attività;

è garante dell’applicazione della normativa e della legislazione vigente;

utilizza in modo efficace ed efficiente le risorse di cui dispone;

cura i contatti con i soggetti coinvolti nell’azione didattico-educativa, interni ed esterni alla
scuola.
Il GLI:

predispone, coordina e supervisiona le attività di progettazione riguardo alle problematiche
legate all’inclusività e ai BES;

rileva i BES presenti nella scuola;

raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi realizzati;

rileva, monitora, valuta i livelli di inclusività della scuola;

realizza azioni di supporto e consulenza ai colleghi sulle strategie di gestione delle classi;

raccoglie e coordina le proposte formulate dai singoli GLHO sulla base delle effettive
esigenze;

elabora una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività, riferito a tutti gli alunni BES, da
redigere al termine di ogni anno scolastico.
La Funzione Strumentale
Le Funzioni Strumentali: POF, Inclusività, Rapporti con il Territorio, Gestione della rete
informatica cureranno i rapporti con i vari Coordinatori di classe.
 La Funzione Strumentale POF :

coordina le attività di progettazione del curricolo verticale, anche alla luce delle
nuove Indicazioni Nazionali, individuando specificatamente conoscenze, abilità e
competenze minime (di riferimento per gli alunni a cui sarà predisposto il PDP) che
tutti gli alunni, ad eccezione di quelli con una programmazione differenziata,
dovranno acquisire al termine di ciascun percorso/ anno, nonché moduli, contenuti,
competenze di approfondimento e/ o di eccellenza.
 La Funzione Strumentale Inclusività e referente GLH è una figura significativa per
le funzioni di raccordo, comunicazione interna ed esterna e promozione della collegialità
che:

coordina il lavoro dei Docenti di Sostegno;

cura la comunicazione e i rapporti tra famiglia, scuola e operatori sanitari e socioassistenziali che seguono lo studente, con particolare riguardo ai risultati e alla
valutazione in rapporto a quanta previsto nel PEI, PDP a PEP, promuovendo
coinvolgimento e collaborazione;

collabora con il DS e con i Gruppi GLHO nell’analisi dei casi singoli e
nell’elaborazione della proposta di assegnazione delle risorse disponibili;

cura i rapporti con gli eventuali esperti esterni (psicologi, pedagogisti, medici,
neuropsichiatri, ecc.);

gestisce la raccolta delle informazioni, PDP, PEI, risorse assegnate, ecc. volta al
monitoraggio continuo e in tempo reale della situazione di tutti i BES, accessibile
solo a personale formalmente autorizzato dal DS.
 La Funzione Strumentale Rapporti con il Territorio :

cura i rapporti con le associazioni del territorio, gruppi di volontariato, fondazioni,
comitati, EE. LL., per il reperimento di risorse umane e finanziarie da utilizzare nello
sviluppo di percorsi, anche extra- curriculari, per l’integrazione, l’inclusione e
l’orientamento interno e in uscita per tutti gli alunni, in particolare di quelli BES, per
i quali potranno essere predisposti, in accordo con le relative famiglie e l’equipe
medico- socio- pedagogica, appositi interventi didattico- educativi, ovvero diverse
modalità di frequenza delle attività didattiche.
 Funzione strumentale per la gestione delle TIC :

si occupa di tutti gli aspetti legati all'introduzione e all'uso delle nuove tecnologie
(lTC), sia per la parte HW (LIM, PC, Tablet, modem, reti Wi-Fi, ecc.) che per quella
SW
(S.O.,
applicativi,
possibilmente
Open
Source,
SW
didattici,
libro
elettronico/digitale, registro elettronico, ausili per diversamente abili, ecc.),
concentrandosi principalmente sulle esigenze di alunni e insegnanti, e supportando,
possibilmente, anche il personale collaboratore scolastico e quello amministrativo di
Segreteria, al fine di predisporre un piano operativo volto all'integrazione di tutti i
processi di Istituto in chiave innovativa e accessibile per chiunque.
 Referente Continuità:

coordina e organizza le attività e i momenti di incontro tra insegnanti dei diversi
ordini di scuola.
 Referente Invalsi:

coordina e monitora le prove Invalsi;

cura la parte relativa alla costruzione e gestione del sito WEB.
 I Coordinatori di classe:

sono di riferimento per gli altri docenti nel fornire adeguate informazioni rispetto
all'applicazione della normativa vigente e delle procedure interne adottate
dall’Istituto.

riferiscono al DS, con cadenza mensile, sullo stato di avanzamento dei progetti,
delle rilevazioni e/o monitoraggi, delle attività educative, predisposizione di PDP,
confrontandosi nello specifico con i docenti della classe;

controllano e verificano la documentazione degli alunni/ studenti BES;

curano i rapporti con le famiglie degli alunni/ studenti BES e i vari
organismi/responsabili coinvolti.
 Il DSGA:

coadiuva il DS nella ricognizione/ utilizzo/ rendicontazione delle risorse economiche
e strumentali a disposizione dell’Istituto;

si occupa della predisposizione e delle verifiche periodiche della parte economicofinanziaria dei progetti, fornendo al DS un rapporto trimestrale sullo stato di
avanzamento;

coordina e supervisiona l'attività del personale ATA, con particolare riguardo ai
CC.SS. assegnati alla cura degli alunni H, anche in base alle disponibilità degli
Assistenti Specialistici;
 II Consiglio di Classe: riconoscendo la situazione di svantaggio dell’alunno/ studente
BES, non solamente rileva i bisogni educativi della situazione, ma progetta le azioni
educativo/didattiche mirate a supportarlo e a favorirne il processo di crescita. È
necessario, quindi, comprendere perché l’alunno/ studente è in difficoltà e quali possono
essere le risorse e le potenzialità su cui innestare un Progetto Educativo Personalizzato
(PEP), pertanto, il CdC:

osserva la classe nelle sue dinamiche di funzionamento e ne documenta le
caratteristiche;

effettua l'analisi della situazione e la definizione dei bisogni dello studente;

definisce una programmazione didattico pedagogica globale, creativa e propositiva
che tenga conto di tutti gli alunni/ studenti e delle risorse umane, materiali e
metodologiche presenti e realisticamente attivabili;

definisce gli interventi didattico/ educativi ed individua le strategie e le metodologie
più utili per realizzare la piena partecipazione degli alunni/ studenti con BES al
normale contesto di apprendimento;

assume la responsabilità del
percorso educativo dello studente e della
pianificazione degli interventi didattici, dà indicazioni in merito al metodo di lavoro,
all’organizzazione delle attività in aula, alle strategie per favorire un clima positivo
di lavoro e alla collaborazione tra scuola/ famiglia e territorio;

concorda, per le attività che l’alunno/ studente svolge in modo differenziato rispetto
alla classe, le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e
competenze;

individua modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove
assimilabili a quelle del percorso comune;

stabilisce i livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità
con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva.
 Docenti di Sostegno: la legge 517/1977 individua il Docente di Sostegno Specializzato
come figura preposta all’integrazione degli studenti con disabilità certificata. A questo
docente è riconosciuta l'effettiva contitolarità sulla classe della quale l’alunno/ studente fa
parte; partecipa alla programmazione educativo- didattica, all'elaborazione e alla verifica
delle attività di competenza dei Consigli di Classe e dei Collegi dei Docenti; ha i seguenti
compiti:

garantire un reale supporto al CdC nell'assunzione di strategie e tecniche
pedagogiche, metodologiche e didattiche integrative;

svolgere un’attività di consulenza a favore dei colleghi curricolari nell'adozione di
metodologie per l'individualizzazione finalizzate a costruire il PEI per lo studente
con BES;

concordare con ciascun docente curricolare i contenuti del progetto per la relativa
disciplina o per gruppi di discipline;

condurre direttamente interventi mirati, centrati sulle caratteristiche e le capacità
dell’alunno/ studente sulla base della conoscenza di metodologie particolari;

assistere l'alunno in sede d'esame secondo le modalità previste dal PEI e
concordate con la Commissione d'Esame;

facilitare l'integrazione tra pari attraverso il proprio contributo nella gestione del
gruppo classe.
 Assistente Educatore Culturale (AEC): nello svolgimento della propria attività
educativa e di assistenza, l’assistente educatore ha i seguenti compiti:

collaborare all'organizzazione delle attività scolastiche in relazione al progetto
educativo;

collaborare alla continuità nei percorsi didattici favorendo anche il collegamento tra
scuola e territorio in funzione del progetto di vita dell’alunno/ studente.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti
Rispetto a sfide sempre più complesse da parte della società, ad attese sociali sempre maggiori
nei confronti degli insegnanti, soprattutto nello specifico campo dei BES, non basta investire nella
formazione, ma occorre:

includere gli insegnanti nei cambiamenti;

chiarire la differenza e i rapporti tra aggiornamento e formazione;

riconsiderare la componente motivazione come fattore cruciale;

ripensare al rapporto tra necessità individuali e collettive, di gruppo;
Si prospettano i seguenti interventi:

ricorso agli eventuali fondi della L. 440/97 al fine di provvedere all’istituzione di corsi di
formazione con personale esperto in didattica inclusiva cooperative learning e didattica
laboratoriale;

utilizzo del personale interno, con formazione specifica per coordinamento di gruppi di
lavoro.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Tenendo conto anche delle nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo, occorrerà centrare
maggiormente l'azione didattico-educativa verso l'acquisizione, valutazione e certificazione delle
Competenze. Nello specifico si farà ricorso a:

rilevazioni di eventuali problematiche al fine di progettare un corretto percorso formativo;

strategie di valutazione formativa in itinere che mettano in risalto le potenzialità
dell'alunno/ studente, ne valutino i punti di forza e le specificità nell'apprendimento, al
fine di rimodulare, dove necessario, il percorso;

strategie valutative in continuità tra i vari segmenti della formazione di base;

strategie di valutazione di carattere sommativo, con l'utilizzo di eventuali strumenti
compensativi e dispensativi.
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Al momento della valutazione è necessario tenere conto, da un lato, dei risultati raggiunti dal
singolo alunno/ studente anche in relazione al suo punto di partenza, dall'altro, è fondamentale
verificare quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti previsti dal
grado di scuola che l’alunno/ studente frequenta. A tal fine è importante che il Consiglio di Classe,
relativamente ai percorsi personalizzati:

concordi, per le attività che l’alunno/ studente svolge in modo personalizzato rispetto alla
classe, le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze;

individui modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili a
quelle del percorso comune;

stabilisca livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il
percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva.
Un'adeguata comunicazione con la famiglia e con l’alunno/ studente stesso, ove sia possibile, può
favorire la comprensione dei criteri e la gestione delle aspettative in relazione agli esiti dei
percorsi.
Considerata la caratteristica di temporaneità dei percorsi personalizzati per gli alunni/ studenti in
situazione di svantaggio, nel passaggio ai gradi di scuola successivi, scuola e famiglia valuteranno
l'opportunità e le modalità di trasferimento delle informazioni.
In sede di esame finale, per gli alunni/ studenti in situazione di svantaggio, esclusi alunni/
studenti certificati legge 104/92 art. 3, comma 1 e 3, non sono previste modalità differenziate di
verifica e tuttavia i criteri di valutazione dovranno tener conto della situazione dello studente e del
progetto personalizzato (PDP) portato avanti in corso d'anno.
Organizzazione dei diversi tipi di risorse presenti all’interno della scuola
Destinazione di parte del FIS e/o di altre risorse finanziarie per specifici progetti finalizzati
all’integrazione/ inclusione degli alunni BES, con particolare riguardo ad azioni di tutoraggio,
mediazione culturale, potenziamento e recupero, ecc.
Le categorie di risorse professionali che è possibile impegnare nel processo inclusivo a favore
degli alunni disabili sono:

docente titolare di funzione strumentale inclusività,

docenti curricolari;

docenti di sostegno;

assistenti di primo livello ex art. 13, comma 3 della L. 104/1992;

personale ATA che svolge incarichi specifici ex art. 47. comma 1 lettera b del CCNL.
L'attribuzione e la ripartizione delle attività di sostegno a favore degli alunni disabili avverrà
secondo i criteri sotto riportati:

di norma il rapporto docente/ alunno è 1:2 come previsto dalla L. 111/2011, art.
19, comma II;
deroghe dal predetto rapporto possono essere previste come di seguito riportato:
 rapporto docente/alunno 1:1 esclusivamente quando:

tale rapporto è espressamente previsto dalla relazione finale elaborata in sede di
GLH;

la consistenza totale del personale di sostegno assegnato è tale che l'attribuzione
nel rapporto 1:1, a causa di una non sufficiente disponibilità oraria, non
compromette l'attività di sostegno per gli altri alunni disabili;
 rapporto superiore a 1:2 nei seguenti casi:

alunni/ studenti con disabilità di tipo lieve inseriti nella stessa classe;

insufficiente numero di ore di sostegno;
 continuità didattica: l'assegnazione del personale di sostegno, assistente di primo
livello e ATA, ove previsto, dovrà corrispondere, ove possibile, al criterio della
continuità didattico-assistenziale.
Organizzazione dei diversi tipi di risorse presenti all’esterno della scuola, in rapporto
ai diversi servizi esistenti
Sulla base di quanto sopra illustrato, tra le diverse azioni da intraprendere, si segnalano:
• coinvolgimento di associazioni e/o liberi professionisti nel campo delle neuroscienze, psicologia e
neuropsicologia, pedagogia dell’età evolutiva, nella "realizzazione" di sportelli di ascolto,
consulenza, counseling, educazione alla socio-affettività, rivolti ad alunni, famiglie e personale
scolastico;
• utilizzo del personale proveniente dalla ASL, dalle diverse associazioni e cooperative presenti sul
territorio, per l’elaborazione di una progettazione integrata, finalizzata al recupero di varie forme
di disagio e all'inclusione proattiva;
• costruzione di rapporti col territorio per reinserimento post-scolastico degli alunni con disabilità;
• utilizzo di eventuali fondi provenienti dagli Enti Locali per l'attuazione di specifici progetti
all'interno della scuola;
• efficace raccordo con i CTS/CTI per I' utilizzo degli ausili;
• disponibilità di mezzi di trasporto scolastico, anche abilitati al trasporto di alunni diversamente
abili.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni
che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Per quanta riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea non solo la necessità che essa
sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e
sulla necessità di una collaborazione: senza un parere positivo della famiglia i percorsi
personalizzati non possono essere attivati.
La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di
una collaborazione condivisa. Pertanto, la comunicazione con la famiglia deve essere puntuale, in
modo
particolare
riguardo
alla
lettura
condivisa
delle
difficoltà
e
alla
progettazione
educativo/didattica del Consiglio di Classe per favorire il successo formativo dell’alunno/ studente.
In accordo con la famiglia verranno individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle
effettive capacità dell’alunno/ studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel
rispetto degli obiettivi formativi previsti dalla normativa in vigore.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi
La differenziazione è un modo organizzato, flessibile e dinamico di adattare l' insegnamento e
l'apprendimento in modo da far lavorare gli alunni/ studenti al loro livello e per far si che ciascuno
dia il proprio massimo nell'apprendimento.
In tale ottica, sono da prediligere percorsi laboratoriali e/o interdisciplinari che muovano dagli
interessi dei ragazzi, per apprendere attraverso il fare e stimolare le capacità di concentrazione, le
competenze
relazionali,
l’apprendimento
significativo
(teatro,
giardino,
progettazione
e
realizzazione di manufatti di varia natura ...), validi per tutti gli alunni/ studenti e, in particolare,
per quelli BES, così come previsto dalle nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Come indicato
nella C.M. n. 8/2013, per gli studenti BES, strumento privilegiato per l'inclusività è il percorso
individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo
scopo di definire, monitorare e documentare - secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile
e partecipata -, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
L’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno/ studente con Bisogni
Educativi Speciali deve essere sempre deliberata dal Consiglio di Classe e il documento che ne
deriverà (PDP) sarà sottoscritto dal DS, dai docenti del CdC e dalla famiglia.
Valorizzazione delle risorse esistenti
L'eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità delle risposte possibili richiedono, da parte
delle singole realtà, l'articolazione di un progetto globale, appunto il Piano Annuale per
l'lnclusività, che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la
richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi.
II consolidamento dell'autonomia scolastica responsabilizza le scuole anche in questa ambito:
ciascuna istituzione è tenuta a leggere i bisogni ed organizzare le risposte per garantire i migliori
processi di integrazione e di inclusione possibili. Pertanto, occorre individuare e valorizzare le
risorse umane e strumentali normali e "speciali", in un'ottica di migliore efficacia ed efficienza
delle potenzialità presenti.
Tra le azioni possibili si propongono:

costruzione e valorizzazione di spazi e ambienti idonei all’attivazione di progetti e dei piani
inclusione;

ricognizione e possibilità di fruizione delle opportunità che il territorio offre per la
realizzazione dei vari progetti;

analisi e condivisione di buone pratiche ed esperienze del personale scolastico, volte ad un
più efficace raccordo tra i vari segmenti;
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progetti di inclusione
Al fine di incrementare e distribuire in maniera più accurata ed efficiente le attuali quote di
finanziamento, l’Istituto si prefigge di:

effettuare una ricognizione attenta e continua delle possibilità di finanziamento offerte
dalle Regioni e dalla Comunità Europea;

ricercare ulteriori sponsorizzazioni per la realizzazione di progetti specifici;
Rispetto alle risorse umane, l’Istituto si prefigge di:

coinvolgere maggiormente, ampliare e formalizzare i rapporti con le associazioni presenti
sul territorio;

farsi promotore del coinvolgimento delle famiglie degli alunni stranieri nel processo di

integrazione/inclusione;

incrementare la collaborazione con gli altri istituti scolastici e con le reti, anche con
CTI/CTS;

stipulare convenzioni con il mondo dell' Università e delle Scuole Secondarie di Secondo
Grado.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo.

Per l’alunno/ studente con BES l'inserimento nella scuola può essere complesso e pertanto
è necessario:

predisporre delle apposite modalità di accoglienza;

coinvolgere maggiormente le famiglie nella fase di inserimento iniziale e negli eventuali
momenti di"crisi";

predisporre uno sportello di ascolto/mediazione/counseling di supporto alle famiglie e agli
insegnanti;

tutelare la continuità del corpo docente e non docente, nonché del gruppo classe.
II raccordo con la Scuola Secondaria di Primo Grado
Per facilitare il passaggio dalla Scuola Primaria alla Secondaria di Primo Grado, oltre alle canoniche
attività di raccordo, occorre:

prevedere specifici momenti di confronto tra insegnanti dei due segmenti per un miglior
scambio di informazioni e anche in termini di raggiungimento delle competenze;

fare un’attenta analisi delle situazioni critiche nel momento della formazione delle classi
prime;

preparare il passaggio di consegne attraverso la conoscenza dei nuovi insegnanti,
metodologie, nuovi spazi, ecc.
Il raccordo con la Scuola Secondaria di Secondo Grado
Per facilitare il passaggio alla Secondaria di Secondo Grado si prevedono:

prevedere specifici momenti di confronto tra insegnanti dei due segmenti per un miglior
scambio di informazioni anche in termini di raggiungimento delle competenze in modo da
consentire al grado successivo di effettuare un'attenta formazione della classe iniziale;

stretta collaborazione con Centri per l'Impiego, Associazioni territoriali.
L'inserimento nel mondo del lavoro
In prospettiva del futuro inserimento nel mondo del lavoro, è fondamentale focalizzare
l’attenzione sulle competenze possedute dallo studente, pertanto risulta auspicabile costituire dei
gruppi di lavoro, in collaborazione con Centri per l’Impiego, CTP e Associazioni territoriali, in grado
di valutare le diverse tipologie di percorsi formativi su cui indirizzare tutti gli alunni e, in
particolare, quelli BES, anche in considerazione dell'offerta territoriale.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 6 novembre 2014
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 10 novembre 2014
Allegati:

Modulo di rilevazione alunni BES

Modello PDP
La Funzione Strumentale Inclusività
e referente GLH Prof.ssa Michelina Apostolo
____________________________________
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Vincenza Medina
______________________________
All. 1
ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ Tommaso da Celano” C.M. AQMM028007
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO AIELLI C.M. AQMM028018
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “ Galileo Galilei” C.M. AQTD070002
67043 - CELANO (AQ) - VIA FONTANELLE - C.F. 81007940661
Tel. 0863/711099 (Pres.) Tel e fax 0863/ 791186 (Segr.) 792083 (Segr. Docenti)
www.comprensivocelano.it
SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
a. s. ________/________
Scuola: ____________________________
classe/ sezione: _____________________
n° totale alunni
di cui n° stranieri
n° disabili
Dati della classe:
Descrizione dei casi di bisogno educativo speciale:
(inserire le lettere e i numeri, indicati nelle legende, che interessano i singoli casi)
Alunno/a
Straniero
Sì/ no
Tipi di BES
Modalità di intervento
Legenda BES
1. carenze affettive-relazionali
2. disagio economico
3. disagio sociale
4. divario culturale
5. divario linguistico
6. difficoltà di apprendimento
7. disturbo specifico di apprendimento
(DSA con dichiarazione medica)
8. disturbo da deficit di attenzione e
iperattività (ADHD con dichiarazione
medica)
Legenda modalità di intervento
a) A classe intera
b) A piccolo gruppo
c) Individualmente
d) Attività di potenziamento
e) Attività di recupero
f) Tutoring
g) Percorso personalizzato
h) Educatore domiciliare
i) Altro (specificare) __________________
__________________________________
Celano, __________________
Firma docente coordinatore
___________________________________
All. 2
ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ Tommaso da Celano” C.M. AQMM028007
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO AIELLI C.M. AQMM028018
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “ Galileo Galilei” C.M. AQTD070002
67043 - CELANO (AQ) - VIA FONTANELLE - C.F. 81007940661
Tel. 0863/711099 (Pres.) Tel e fax 0863/ 791186 (Segr.) 792083 (Segr. Docenti)
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Piano Didattico Personalizzato
ISTITUSIONE SCOLASTICA: _________________________________________________
ANNO SCOLASTICO: ________/_____________
ALUNNO: ________________________________________
1 Dati Generali
Nome e Cognome
Data di nascita
Classe
Insegnante coordinatore della
classe
Diagnosi medico- specialistica
Interventi
pregressi
e/o
contemporanei
al
percorso
scolastico
Scolarizzazione pregressa
Rapporti scuola- famiglia
Analisi della situazione iniziale dell’alunno
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
2 Funzionamento delle abilità di lettura, scrittura e calcolo
Lettura
Elementi desunti dalla
diagnosi
Elementi desunti
dall’osservazione in
classe
Elementi desunti dalla
diagnosi
Elementi desunti
dall’osservazione in
classe
Elementi desunti dalla
diagnosi
Elementi desunti
dall’osservazione in
classe
Velocità
Correttezza
Comprensione
Scrittura
Grafia
Tipologia di errori
Produzione
Calcolo
Mentale
Per iscritto
Altro
Funzioni esecutive e
memoria visuospaziale
Ulteriori disturbi
associati
Livello di autonomia
3 Didattica Personalizzata
Strategie e metodi di insegnamento:
Discipline linguistico- espressive
Discipline logico- matematiche
Discipline storico- geografico- sociali
Lingue straniere
Misure dispensative, strumenti compensativi, tempi aggiuntivi:
Discipline linguistico- espressive
Discipline logico- matematiche
Misure dispensative
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Strumenti Compensativi
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Misure dispensative
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Strumenti Compensativi
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Discipline storico- geografico- sociali
Misure dispensative
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Strumenti Compensativi
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Lingue straniere
Misure dispensative
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Strumenti Compensativi
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Strategie e strumenti utilizzati dall’alunno nello studio:
Discipline linguistico- espressive
Discipline logico- matematiche
Discipline storico- geografico- sociali
Strategie utilizzate:
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Strumenti utilizzati:
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Strategie utilizzate:
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Strumenti utilizzati:
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Strategie utilizzate:
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Strumenti utilizzati:
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Strategie utilizzate:
___________________________________
___________________________________
___________________________________
Lingue straniere
Strumenti utilizzati:
___________________________________
___________________________________
___________________________________
4. Valutazione
L’alunno nella valutazione delle diverse discipline si avvarrà di:
Disciplina
Italiano
Matematica
Lingue straniere
Misure dispensative
Strumenti compensativi
Tempi aggiuntivi
Criteri e modalità di verifica e valutazione (anche in sede di esame)
Si concordano:
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_______________________________________________________
Patto con la famiglia e con l’alunno
Si concordano:
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_______________________________________________________
Docenti del Consiglio di Classe:
Genitori:
Dirigente Scolastico Prof.ssa Vincenza Medina