Istituto nazionale per il Commercio Estero

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MALAYSIA
GUIDA AGLI INVESTIMENTI
Giugno 2014
INDICE
NORMATIVA RIGUARDANTE GLI INVESTIMENTI ESTERI ...........3
LEGISLAZIONE SOCIETARIA...........................................................................4
Normativa societaria....................................................................................................4
Costituzione Di Società A Partecipazione Straniera ...................................................6
Lo scioglimento della società ......................................................................................7
RESTRIZIONI ED INCENTIVI AGLI INVESTIMENTI ESTERI.........9
Incentivi per il settore manifatturiero ..........................................................................9
Incentivi per il settore agricolo..................................................................................11
Incentivi per l’industria turistica ...............................................................................11
Incentivi per la protezione ambientale.......................................................................12
Incentivi per ricerca e sviluppo .................................................................................12
Incentivi per la formazione........................................................................................13
Incentivi per tecnologia informatica e comunicazioni ..............................................13
Incentivi per supercorridoio multimediale (MSC) ....................................................13
INCENTIVI REGIONALI; I CINQUE CORRIDOI DI SVILUPPO
ECONOMICO .............................................................................................................15
Incentivi Economici per I Corridoi............................................................................19
TRASFERIBILITÀ ALL’ESTERO DI PROFITTI E CAPITALI..........22
DOPPIE IMPOSIZIONI .........................................................................................23
REGOLAMENTAZIONE DELLE IMPORTAZIONI ................................24
Documentazione Richiesta ........................................................................................24
Tariffa e classificazione doganale delle merci ..........................................................26
Dazi doganali e imposte addizionali alle importazioni .............................................26
Trattamenti preferenziali ...........................................................................................26
Importazioni temporanee e campionari .....................................................................27
Restrizioni alle importazioni .....................................................................................28
Porti e zone franche ...................................................................................................29
OSTACOLI ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE DI MERCI E
SERVIZI E/O BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE .........31
Barriere tariffarie .......................................................................................................31
Barriere non tariffarie ................................................................................................31
Violazioni delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale.....................32
REQUISITI TECNICI E STANDARDIZZAZIONE, LEGISLAZIONE
PER IMBALLAGGIO ED ETICHETTURA ..................................................34
CONTRATTI DI AGENZIA, RAPPRESENTANZA E FRANCHISING
...........................................................................................................................................34
ACCORDI DI LICENZA ........................................................................................36
MARCHI E BREVETTI ..........................................................................................39
MONOPOLI PUBBLICI E LEGGI SULLA CONCORRENZA
(ANTITRUST) ................................................................. Error! Bookmark not defined.
NORMATIVA TRIBUTARIA E DEL LAVORO ..........................................40
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
1
Tasse sulle società .....................................................................................................40
Tasse sulle persone fisiche ........................................................................................41
Imposta cedolare di acconto ......................................................................................42
Imposta sui redditi fondiari .......................................................................................43
Imposte sulle vendite .................................................................................................43
La normativa sul lavoro.............................................................................................44
Impiego di personale espatriato.................................................................................46
Impiego di personale straniero ..................................................................................47
SOLUZIONI DELLE CONTROVERSIE .........................................................47
INDIRIZZI UTILI .....................................................................................................48
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
2
INTRODUZIONE
La Malaysia offre rilevanti opportunità per gli investitori esteri. Posta al centro della
regione del sud-est asiatico, il paese presenta, infatti, un vantaggioso sistema d’incentivi
agli investimenti. Le ottime infrastrutture e un efficente network di servizi, un ambiente
macroeconomico stabile, un mercato interno in forte crescita, un efficente sistema
bancario, una disponibilità di manodopera specializzata a prezzi concorrenziali e una
diffusa conoscenza della lingua inglese fanno della Malaysia una delle mete preferite
dagli investitori stranieri.
Secondo il rapporto della Banca Mondiale “ Doing Business 2013” la Malaysia si e'
collocata al 12º posto, avanzando di ben sei posizione rispetto l’anno precedente. Tra i
paesi ASEAN, la Malaysia si colloca al 2º posto per competitivita', preceduta solo da
Singapore.
Il dinamismo economico della Malaysia e’ confermato anche dall’Institute for
Management Development (IMD) nel suo “World Competitiveness Yearbook 2013” che
pone la Malaysia al 15º posto tra le principali 60 economie al mondo, precedendo
Australia (16º), Regno Unito (18º), Cina (21º), Corea (22º), e Giappone(24º). In
particolare, il paese ha registrato una leadeship nelle aree di “business efficiency” (4º
posto), e “performance economica” (7º posto).
NORMATIVA RIGUARDANTE GLI INVESTIMENTI ESTERI
Il Governo della Malaysia da anni attua una politica volta ad incoraggiare l’afflusso di
capitali esteri sotto forma di investimenti diretti, in particolare nel settore manufatturiero,
per la costituzione di joint-venture tra imprese locali e straniere.
Il Governo Malese ha liberalizzato la politica di partecipazione azionaria nel settore
manufatturiero sia per gli investitori stranieri che per quelli locali in materia di nuovi
investimenti,espansioni o diversificazioni.
Gli investitori esteri possono ora possedere il 100% del pacchetto azionario senza
limitazioni per quanto riguarda le esportazioni.
L’impegno della Malaysia a creare un ambiente dall’investimento sicuro, ha persuaso
piu’ di 4,000 societa’ internazionali da piu’ di 50 paesi nel fare della Malaysia la loro
base estera.
La disponibilita’ della Malaysia a stipulare Accordi di Garanzia per gli Investimenti
testimonia il desiderio del Governo di accrescere la fiducia degli investitori stranieri nel
Paese.
Un Accordo di Garanzia per gli investimenti assicura agli investitori stranieri quanto
segue:
-
protezione nei confronti di nazionalizzazioni ed espropri
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
3
-
tempestivo ed adeguato indennizzo nel caso di nazionalizzazioni od espropri
libero trasferimento di profitti, capitali o altri compensi
risoluzione di controversie sugli investimenti nell’ambito della Convenzione per
la Risoluzione di Controversie sugli Investimenti, alla quale la Malaysia ha
aderito sin dal 1966
La Malaysia ha stipulato Accordi di Garanzia per gli Investimenti con i seguenti paesi:
Albania
Algeria
Argentina
Arabia Saudita
Austria
Bahrain
BelgioLussenburgo
Bangladesh
Bosnia Herzegovina
Botswana
Burkina Faso
Cambogia
Canada
Danimarca
Egitto
Emirati Arabi
Etiopia
Finlandia
Francia
Germania
Ghana
Gibuti
Guinea
Giordania
India
Indonesia
Cile
Cina
Iran
Italia
Corea del Nord
Corea del Sud
Croazia
Cuba
Kazakistan
Kuwait
Laos
Libano
Macedonia
Malawi
Mongolia
Morocco
Namibia
Norvegia
Olanda
Pakistan
Papa Nuova Guinea
Peru
Polonia
Regno unito
Repubblica Araba di
Siria
Repubblica Ceca
Repubblica del
Kyrgisitan
Repubblica Slovaccaa
Repubblica del Sudan
Romania
Saudi Arabia
Senegal
Spagna
Sri Lanka
Stati Uniti
Sudan
Svezia
Svizzera
Taiwan
Turchia
Turkmenistan
Ungheria
Uruguay
Uzbekistan
Vietnam
Yemen
Zinbabwe
LEGISLAZIONE SOCIETARIA
Normativa societaria
La fonte normativa che regola la materia societaria in Malaysia è la legge sulle società
(Companies Act) del 1965. Tale legge prevede 4 tipi di società:
Società per azioni, in cui i soci sono responsabili limitatamente al valore nominale delle
azioni possedute;
1. Società a responsabilità limitata da garanzie, in cui i soci sono responsabili per la
somma che si sono impegnati a versare in caso di liquidazione della società;
2. Società limitata sia da azioni che da garanzie;
3. Società a responsabilità illimitata dei soci.
Società a responsabilità limitata:
Tali società possono essere sia pubbliche che private.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
4
La società privata è una società con capitale azionario in cui l’Atto Costitutivo e lo
Statuto stabiliscono:
•
Vincoli sul trasferimento di azioni
•
Limite del numero di soci (massimo 50)
•
Divieti di offerte pubbliche di sottoscrizione o di vendite di azioni
• Divieto di inviti al pubblico ad effettuare depositi presso la società.
Le società pubbliche, invece possono offrire le proprie azioni al pubblico, previo deposito
di un prospetto informativo presso il Registro delle Società. Prima che tale prospetto
possa essere accettato, è necessario far approvare la proposta di emissione o offerta di
azioni dalla Commissione Titoli. Inoltre le società pubbliche possono richiedere la
quotazione alla Borsa di Kuala Lumpur, qualora siano in regola con i requisiti fissati dalla
stessa Borsa.
Procedura per la costituzione
La prima formalità per la costituzione di una società consiste nell’inoltro della domanda
al Registro delle Società, utilizzando l’apposito modulo 13A con pagamento di RM 30,
per verificare se la denominazione sia disponibile e non contraria alla legge e, in caso
positivo, per richiedere la riserva.
Entro tre mesi dall’approvazione della domanda da parte del Registro delle Società, si
dovranno depositare i seguenti documenti:
• Atto Costitutivo con la denominazione, l’oggetto sociale, l’ammontare del
capitale e la ripartizione delle azioni della società;
• Statuto Sociale, che stabilisce le regole di gestione e l’organizzazione della
società;
• Dichiarazione legale di conformità ;
• Dichiarazione legale di una persona, prima della nomina ad amministratore, o da
parte di un socio fondatore, prima della costituzione della società.
Al momento dell’emissione del certificato di registrazione, la società assumerà
personalità giuridica, potrà quindi possedere proprietà e citare o essere citata in giudizio. I
soci saranno responsabili delle obbligazioni contratte solo in caso di liquidazione, come
previsto dalla Legge. Le società dovranno avere una sede legale in Malesia, dove
dovranno tenere tutti i libri e i documenti previsti dalla Legge. Inoltre, non è consentito
alle società di negoziare azioni proprie o detenere azioni delle proprie società controllate.
Ciascuna azione di una società pubblica dà diritto ad un solo voto in assemblea, mentre le
società private possono stabilire regole diverse in materia di diritto di voto dei propri
azionisti.
Il segretario di una società deve essere una persona fisica, con domicilio principale o
esclusivo in Malesia, essere membro di un’associazione riconosciuta ed avere la licenza
rilasciata dal Registro delle Società. Gli amministratori delle società devono essere
almeno due ed avere residenza principale o esclusiva in Malaysia. Di norma, in società
pubbliche, gli amministratori non possono avere più di 70 anni.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
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Aspetti organizzativi
Tutte le società costituite in Malaysia devono osservare le norme del Companies Act del
1965. Le disposizioni principali dell’Atto prevedono che la società:
abbia almeno due azionisti
abbia almeno due direttori che siano residenti in Malesia
abbia almeno un segretario (“company secretary”, membro di un organismo
professionale indicato dal Ministry of Domestic Trade and Consumer Affairs o con
licenza concessa dal SSM Companies Commission of Malaysia), residente sul
territorio
tenga ogni anno un’assemblea generale (non devono passare più di 15 mesi tra
un’assemblea generale e l’altra, ad eccezione della prima assemblea, che può essere
tenuta entro 18 mesi dalla data di costituzione della società).
Deve essere fatta richiesta specifica al Registro delle Società per sapere se la
denominazione scelta è disponibile. Una società deve avere un ufficio, registrato in
Malesia, dove vengono tenuti i registri e i documenti previsti dal Companies Act del
1965. Deve, inoltre, nominare un revisore contabile e le revisioni dei conti devono essere
presentate regolarmente dopo l’approvazione delle stesse da parte dell’assemblea degli
azionisti, che deve essere convocata nei sei mesi successivi la fine dell’anno finanziario.
Infine, una società deve presentare un rapporto sui rendimenti annuali fino alla data
dell’assemblea generale annuale o al massimo fino al quattordicesimo giorno dopo la
suddetta assemblea. Il rapporto annuale dei rendimenti deve essere depositato al registro
delle imprese.
Devono essere tenuti i seguenti registri:
Registro dei membri
Registro dei direttori, managers, segretari
Registro delle obbligazioni
Registro degli oneri
Costituzione di Società a Partecipazione Straniera
Il Governo malese, per facilitare le autorizzazioni necessarie per costituire una societa’ a
capitale straniero, ha incaricato il MIDA (Malaysian Investment Development Authority)
che ha centralizzato tutte le procedure presso il proprio headquarter.
Le imprese estere possono ora rivolgersi direttamente al MIDA che provvede ad espletare
tutte le pratiche (vedi nota Logistic Services).
Una società che non risiede in Malesia, ma che vuole sviluppare qui la sua attività, può:
operare tramite un ufficio regionale che la rappresenti (in questo caso è necessario
ottenere l’approvazione del Ministero del Commercio Internazionale/MITI)
costituire una nuova società in Malesia
costituire una joint venture con un’organizzazione o un investitore malesiano
fornire servizi tecnici od altro ad un’azienda malesiana.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
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Registrazione di società estera
Le società estere che desiderano stabilire una succursale in Malaysia devono registrarsi
presso il Registro delle Società (Companies Commission of Malaysia – CCM) ed ottenere
l’approvazione da parte del Ministero per il Commercio e gli Affari dei Consumatori.
Una volta in possesso dell’approvazione, la succursale dovrà depositare i seguenti
documenti presso il Registro delle Società:
Copia autenticata del proprio certificato di registrazione
Copia autenticata del proprio statuto
Elenco dei nomi degli amministratori corredato dai dati richiesti, a norma di legge
Qualora vi siano consiglieri di amministrazione locali, un resoconto in cui siano
descritti i poteri assegnati a tali consiglieri
Atto di nomina o procura generale con la quale si autorizzano una o più persone
residenti in Malaysia a ricevere, a nome della società, mandati di comparizione
nonché qualsiasi altra notifica destinata alla società
Una dichiarazione legale nella forma di legge, redatta dal rappresentante legale della
società.
La persona fisica, alla quale siano stati conferiti i poteri di rappresentanza legale,
risponde della puntuale esecuzione di tutti gli atti che la società è tenuta a compiere, ai
sensi della Legge sulle Società del 1965. Qualsiasi variazione relativa alla rappresentanza
legale dovrà essere comunicata al Registro delle Società.
Tutte le società straniere, entro il termine di un mese dalla data in cui hanno stabilito un
sede operativa o iniziato un’attività in Malesia, sono tenute a notificare, nei modi previsti,
l’ubicazione della propria sede legale in Malaysia al Registro delle Società.
Le società costitute all’estero sono tenute a depositare ogni anno, entro un mese dalla data
dell’assemblea generale annuale, una copia della propria relazione annuale e, entro due
mesi da quella data, una copia del bilancio patrimoniale della società di appartenenza, una
dichiarazione debitamente certificata relativa al patrimonio ed alle passività derivanti
dalle attività in Malaysia nonché un conto economico debitamente certificato.
Lo scioglimento della società
Lo scioglimento della società è previsto dal Companies Act del 1965, che prevede due
possibili procedure:
- scioglimento decretato del Tribunale
- scioglimento volontario
Scioglimento decretato del Tribunale
Il Tribunale può decidere per lo scioglimento di una società se:
• la società ha deciso con una delibera speciale che sia il Tribunale a decretarne lo
scioglimento
• ci sono state inadempienze nella presentazione della relazione finanziaria o durante
l’assemblea degli azionisti
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
la società non comincia ad operare durante il primo anno dalla sua costituzione o non
opera per un anno intero
il numero dei suoi membri si riduce ad uno
la società non è in grado di pagare i debiti
i direttori perseguono i propri interessi invece di quelli della società o prendono
decisioni sfavorevoli per gli altri membri
l’ispettore nominato dal governo ritiene che:
- la società non sia in grado di pagare i debiti
- lo scioglimento sia nell’interessse pubblico o degli azionisti o dei creditori
è scaduto il periodo di durata della società, previsto dal memorandum o dallo statuto o
si presenta una delle cause di scioglimento previste nel memorandum o nello statuto
il Tribunale ritiene che sia giusto ed equo sciogliere la società
la società ha ottenuto la licenza sotto il Banking and Financial Institution Act del
1989 o sotto l’Islamic Banking Act del 1983 e la licenza è stata revocata o vi è stata
una rinuncia da parte della società stessa
la società ha contravvenuto all’Islamic Banking Act del 1983 o al Banking and
Financial Institution Act del 1989.
Scioglimento volontario
Una società può decretare volontariamente lo scioglimento:
• quando è scaduto il periodo di durata della società, previsto nel memorandum o negli
articoli statutari, o si presenta una delle cause di scioglimento previste nei suddetti e
la società, durante l’assemblea generale, delibera per lo scioglimento volontario,
• la società decide in questo senso con una risoluzione speciale.
Deciso lo scioglimento volontario, la società deposita una copia della risoluzione al
Registro delle Società e, nei dieci giorni successivi la decisione, deve pubblicare la
notizia su uno dei quotidiani a tiratura nazionale. Nel caso la società non adempia a questi
obblighi sono previste sanzioni.
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RESTRIZIONI ED INCENTIVI AGLI INVESTIMENTI ESTERI
Per quanto riguarda la normativa sugli investimenti esteri, le politiche seguite dalla
Malaysia la creazione del MIDA (Malaysian Industrial Development Authority), e
l’istituzione del Ministero per l’Industria e il Commercio Internazionale hanno, senza
dubbio, contribuito alla creazione di un’interfaccia adeguato per l’investitore.
Attualmente le imprese straniere hanno anche la possibilita’di acquisire quote in società
malesiane, che in alcuni casi (progetti nel settore manifatturiero) possono raggiungere il
100% del capitale.
Da segnalare che il Governo ha liberalizzato la politica sull’occupazione degli stranieri
residenti nel settore manifatturiero. Le aziende manifatturiere con capitali esteri versati di
almeno USD 2 milioni riceveranno automaticamente l’approvazione per delegare un
massimo di 10 posti ai dipendenti stranieri, includendo 5 posti chiave, cioè posizioni che
potrebbero essere coperte permanentemente da espatriati.
Sul piano convenzionale, va rilevato che la Malaysia ha concluso una serie di accordi
internazionali per la protezione e la promozione degli investimenti al fine di accrescere
ulteriormente la fiducia degli investitori esteri verso il paese. Per quanto riguarda l’Italia,
dal 1998 è in vigore l’“Accordo sulla reciproca Promozione e Protezione degli
investimenti” con l’obiettivo di intensificare la cooperazione economica. È anche vigente
un Accordo sulla doppia imposizione ( v. in seguito).
In Malaysia , gli incentivi fiscali diretti ed indiretti sono regolamentati dalla legge per la
Promozione degli investimenti del 1986, la legge sull’Imposta sul reddito del 1967, la
legge sulle Dogane del 1967,la legge sull’Imposta sulle Vendite del 1972, la legge
sull’imposta sui Consumi del 1976 and Free Zones Act del 1990. Dette leggi prevedono
investimenti per l’industria manufatturiera, per l’agricoltura, industria alberghiera e
turistica , ricerca e sviluppo, formazione, protezione dell’ambiente e servizi approvati. Gli
incentivi diretti sono delineati in modo da consentire sgravi parziali o totali dall’imposta
sul redidto per un limitato periodo di tempo. Gli incentivi fiscali indiretti vengono
concessi sotto forma di esenzione dai dazi sulle imporrtazioni, dall’imposta sulle vendite
e dall’imposta sui consumi.
Incentivi per il settore manifatturiero
I principali incentivi per le imprese che investono nel settore manifatturiero richiedono lo
stato di Impresa Pioniere per ottenere sgravi fiscali sugli Investimenti e sgravi per i
reinvestimenti
L’ammissibilità per l’ottenimento degli incentivi di cui sopra è basato su certe priorita’,
incluso il valore aggiunto, tecnologia usata e legami industriali. Questi progetti
ammissibili sono chiamati”attività promosse” o “prodotti promossi” .
Stato di Impresa Pioniere
Una società alla quale sia stato concesso lo Stato di Impresa Pioniere potrà usufruire di
una esenzione parziale sull’imposta sul reddito per 5 anni. Dovrà pagare tale imposta solo
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
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sul 30% del reddito presunto. Il periodo di esenzione inizia dalla data di entrata in
produzione accertata dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (MITI).
Alla termine dello “Stato di Impresa Pioniere”, la parte di esenzione non utilizzata e le
perdite accumulate durante il periodo possono essere riportate in avanti e detratte dalle
Tasse succesive.
Le domande per lo Stato di Pioniere dovranno essere presentate al Malaysian Industrial
Development Athority (MIDA)
Detrazioni Fiscali sugli investimenti (Investment Tax Allowance- ITA)
Come alternativa allo Stato di Impresa Pioniere, una società puo’ richiedere una
detrazione fiscale sugli Investimenti (ITA). Una volta ottenuta l’ITA, l’azienda potrà
godere di una detrazione del 60% sugli investimenti in conto capitale ammissibile,
realizzati entro i primi 5 anni dalla data di effettuazione dei primi invesitimenti.
La detrazione può essere utilizzata per compensare il 70% dell’utile di esercizio. Ogni
detrazione inutilizzata potrà essere recuperata negli anni successivi, fino al
raggiungimento dell’interno ammontare annuo. Il 30% dell’utile di esercizio verrà tassato
al tasso impositivo prevalente dell’aziende.
Incentivi per le imprese ad alta tecnologia
Vengono definite imprese ad alta tecnologia quelle operanti nell’ambito di attività
promosse o nella produzione di prodotti promossi in aree che trattano di tecnologie nuove
o emergenti.
Le aziende ad alta tecnologia possono usufruire dei seguenti incentivi:
a) Stato di Impresa Pioniere con esenzione fiscale totale (100%) a livello di reddito
di impresa per un periodo di 5 anni; oppure
b) Sgravi fiscali sugli investimenti in misura del 60% delle spese in conto capitale
sostenute nell’arco di 5 anni
La detrazione può essere controbilanciata dall’utile di esercizio per ogni anno,
senza alcuna restrizione.
Le aziende impegnate nell’alta tecnologia dovranno, inoltre, rispettare una serie di criteri:
a) il rapporto tra la spesa per la ricerca e sviluppo in loco e la vendita lorda deve
essere dell’1% su base annuale. Alle aziende è concesso un periodo di tre anni
dall’avvio delle attività per adeguarsi a tale criterio;
b) il rapporto tra il personale tecnico-scientifico e la manodopera locale dovrà essere
del 7%.
Incentivi per progetti strategici
Vengono generalmente definiti progetti strategici quelli che riguardano prodotti/attività di
interesse nazionale. Tali progetti devono prevedere un forte investimento di capitale in
una prospettiva di lungo periodo; avere un elevato contenuto tecnologico integrato;
generare vasti collegamenti; creare un impatto significativo sull’economia. Tali progetti
potranno contare sui seguenti incentivi:
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a) Stato di Impresa Pioniere con esenzione fiscale totale a livello di reddito di
impresa per un periodo di 10 anni, oppure:
b) Sgravi fiscali sugli investimenti pari al 100% delle spese in conto capitale
ammissibili, effettuate entro un periodo di 5 anni.
Incentivi per il settore agricolo
Per quanto riguarda il settore agricolo, questo beneficia degli stessi incentivi del settore
manufatturiero. In più, dati i lunghi tempi che intercorrono tra lo start-up del progetto
agricolo e l’avvio del processo produttivo, i progetti integrativi per le spese di
lavorazione e produzione possono beneficiare degli incentivi previsti dall’ITA, per un
periodo di cinque anni.
Il Governo ha predisposto una lista delle attività previste dal progetto che possono essere
incentivate. Queste vanno dal disboscamento e preparazione del terreno alla coltivazione,
alla dotazione di macchinari, alla costruzione o acquisto di edifici, che siano funzionali
alla realizzazione del progetto agricolo.
Incentivi per l’industria turistica
Per incoraggiare la crescita dell’industria turistica, compresi l’”ecoturismo” e
l’”agriturismo”, sono disponibili incentivi per progetti turistici, iniziative alberghiere,
costruzione di villaggi vacanze e progetti ricreativi, inclusi i campi estivi e la costruzione
di centri convegni con sale in grado di accogliere almeno 3000 partecipanti. Le iniziative
alberghiere comprendono:
• costruzioni di alberghi a medio e basso costo (fino a 3 stelle come certificato dal
Ministero della Cultura, Arte e Turismo);
• espansione / modernizzazione di alberghi esistenti.
Inoltre il Governo sta cercando di incoraggiare la crescita del turismo interno, attraverso
una serie di incentivi:
• Pioneer Status;
• Investment Tax Allowance;
• Incentivi per l’Industria della nautica da diporto di lusso.
In questo caso l’industria è promossa come parte dei prodotti turistici con i seguenti
incentivi:
- Aziende che costruiscono barche di lusso sono eleggibili per lo Stato di Pioniere
(le domande dovranno essere presentate al MIDA)
- Aziende che eseguono attività di riparazioni e manutenzione di barche di lusso
nelle isole di Langkawi, sono eleggibili per l’esenzione fiscale totale (100%) sul
reddito per 5 anni. (le domande dovrano essere presentate al Ministero delle
Finanze)
- Aziende che forninscono servizi di trasporto barche di lusso nel paese sono
eleggibili per l’esenzione fiscale totale (100%) sul reddito per 5 anni (le domande
dovranno essere presentate all’IRB)
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
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Incentivi per la protezione ambientale
Esistono incentivi per:
a) Progetti di forestazione
Le imprese che intraprendono progetti di forestazione hanno diritto ad incentivi
come Progetti Strategici.
b) Stoccaggio, Trattamento e Smaltimento di Rifiuti Tossici e Pericolosi
Vengono concessi incentivi per incoraggiare la costruzione di impianti adeguati
per lo stoccaggio,trattamento, e smaltimento di rifiuti tossici e preicolosi. Le
aziende hanno diritto allo Stato di Pioniere o a Detrazione Fiscale sugli
Investimenti.
c) Risparmio energetico
Come misura per ridurre i costi operativi e allo stesso tempo promuovere la
protezione dell’ambiente , le aziende che forniscono servizi per il risparmio
energetico hanno diritto allo Stato Pioniere o alla Detrazione fiscale sugli
Investimenti.
d) Attività di Riciclaggio dei Rifiuti
Lo Stato di Pioniere o la Detrazione Fiscale sugli Investimenti viene garantito alle
aziende che intraprendono attivita’di riciclaggio di rifiuti che abbiano un alto
valore aggiunto per l’utilizzo di alta tecnologia. Tra le attività di riciclaggio di
rifiuti accettabili ai fini degli incentivi vi sono il riciclaggio di rifiuti agricoli o
sottoprodotti agricoli, di bio-prodotti, di prodotti chimici e pannelli di legno
ricompatto.
e) Utilizzo di Energie rinnovabili
Per incoraggiare la generazione di energia usando biomassa, idroelettrica (non
oltre a 10 megawatt) e fonte solare, energie rinnovabili e compatibili con
l’ambiente, le aziende che intraprendono tale attività possono richiedere lo Stato
di Pioniere o la detrazione fiscale sugli Investimenti a condizione che il progetto
diventi operativo entro un anno dalla data di approvazione. Tale incentivo è
applicabile alle domande pervenute entro il 31 Dicembre 2015.
Per questo incentivo, le “sorgenti biomassa” si riferiscono ai rifiuti da lavorazione
di olio di palma, riso, zucchero di canna, legnami, carta riciclata, rifiuti municipali
e biogas, mentre le forme di energia alle quali si riferisce questo incentivo sono
l’elettricita’, il vapore, acqua fredda e calore.
Incentivi per ricerca e sviluppo
La definizione di Ricerca e Sviluppo sulla Promozione degli Investimenti del 1986 è la
seguente: “Per Ricerca e Sviluppo si intende ogni studio intensivo o sistematico
intrapreso nel campo della scienza o tecnologia con l’obiettivo di utilizzare i risultati
dello studio stesso per la produzione o il miglioramento di materiali, didpositivi, prodotti,
congegni o processi, ma non comprende:
• controllo di qualità di prodotti o prove di routine di materiali, dispositivi, prodotti o
congegni;
• ricerca nel campo delle scienze e delle discipline classiche;
• raccolta di dati di rutine;
• sondaggi sull’efficineza o studi di gestione aziendale;
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
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•
ricerche di mercato o promozione vendite.
Incentivi per la formazione
Hanno diritto alla detrazione fiscale sugli Investimenti le aziende esistenti che abbiano
svolto formazione tecnica e professionale ed abbiano effetuato investimenti su nuove
attrezzature destinate alla formazione o miranti al potenziamento della propria capacità di
formazione.
Incentivi per tecnologia informatica e comunicazioni
In linea con l’obiettivo del governo di incoraggiare l’uso di tecnologia, tutte le aziende
possono usufruire di una detrazione iniziale del 20% e di una detrazione annuale del 40%
per spese necessarie per l’acquisto di computer e beni tecnologi di informazione,
compresi i software. Possono beneficiare anche di una unica detrazione per le spese
operative inclusi pagamenti dei consulent relativi all’uso dell’IT per il miglioramento
delle procedure di controllo e produzione.
Incentivi per supercorridoio multimediale (MSC)
L’MSC è un’area di 50 per 15 km che si estende a sud dell’attuale capitale e centri di
affari Kuala Lumpur. L’MSC è l’ambiente perfetto per quelle aziende desiderose di
creare, distribuire e impiegare prodotti e servizi multimediali.
Lo stato MSC è il riconoscimento del Governo della Malaysia attraverso la Corporazione
per lo Sviluppo del Multimediale (MDC) per aziende che partecipano e intraprendono
attività ICT nel MSC.
Le aziende che hanno ottenuto lo Stato MSC hanno diritto ad una serie di incentivi e
benefici in base al Decreto di Garanzia del governo malese.
Incentivi Finanziari
• Stato di Pioniere con esenzione fiscale al 100% per 5 anni come primo inizio;
• Detrazione fiscale sugli investimenti pari al 100%;
• Eleggibilità per incentivi su Ricerca e Sviluppo (per società MSC con maggioranza
Malesiana);
• Libertà di reperimento di capitali e prestiti.
Incentivi non finanziari
• Importazione esente da tasse di equipaggiamento multimediale;
• Protezione della proprietà intellettuale;
• Esclusione di censura su Internet ;
• Infrastrutture fisiche ed informatiche di classe internazionale;
• Tariffe di telecomunicazione globalmente competitive;
• Creazione di una potente agenzia di sviluppo in grado di agire come un superefficiente centro polifunzionale.
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Le domande per lo Stato MSC devono essere presentate al Multimedia Development
Corporation (MDC).
Incentivi per Servizi Logistici Integrati
Le societa’ che svolgono attivita’ nei servizi di logistica integrata (ILS - Integrated
Logistics Services) quali cover freight forwarding, inoltro, magazzinaggio, trasporto e
altri servizi correlati a valore aggiunto quali la distribuzione, procurement e supply chain
management su base integrata, possono richiedere di ricevere:
a) Lo status di Impresa Pioniere con esenzione fiscale totale (70%) del reddito di
impresa per un periodo di 5 anni; oppure
b) Sgravi fiscali sugli investimenti in misura del 60% delle spese in conto capitale
sostenute nell’arco di 5 anni.
Il beneficio fiscale viene detratto dal 70% dell’utile di esercizio per ogni anno. Le
quote non utilizzate possono essere portati avanti fino a completo assorbimento.
I criteri di ammissione per ottenere i benefici sopraesposti sono i seguenti:
un'impresa di servizi integrati di logistica, sia di nuova costituzione o gia’
presente in Malaysia, fornitrice di servizi logistici che intendono espandere o
diversificare in operazioni integrate.
costituita localmente sotto il Companies Act 1965
impresa fornitrice di servizi di logistica integrata che opera nelle tre principali
seguenti attività:
- Spedizione di carichi
- Magazzino
- Trasporto ed almeno una delle seguenti attività :
• Distribuzione
• Altri servizi / attività connesse e di valore aggiunto ( ad
esempio, pallettizzazione, prodotto assemblaggio/installazione,
rottura di carico , il consolidamento, packaging/ re - packaging,
approvvigionamento, controllo di qualità, etichettatura /
rietichettatura, prove, ecc. )
• Gestione della supply chain
Il patrimonio netto della società deve essere almeno il 60% malese.
Infrastruttura minima posseduta dalla società richiedente
- Veicoli commerciali – almeno 20 unità
- Area del deposito - almeno 5.000 metri quadrati
Incentivi per Servizi legati alla Catena del Freddo
Le societa’ che svolgono la fornitura di servizi in magazzini refrigerati o il trasporto
refrigerato per prodotti agricoli deperibili prodotti localmente (frutta, verdura, fiori, felci,
carne e prodotti ittici), con o senza altre attività post-raccolto compresa la pulizia, il
lavaggio, la classificazione, il congelamento/refrigerazione e confezionamento, possono
richiedere di ricevere:
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
14
c) Lo status di Impresa Pioniere con esenzione fiscale totale (70%) del reddito di
impresa per un periodo di 5 anni; oppure
d) Sgravi fiscali sugli investimenti in misura del 60% delle spese in conto capitale
sostenute nell’arco di 5 anni.
Il beneficio fiscale viene detratto dal 70% dell’utile di esercizio per ogni anno. Le
quote non utilizzate possono essere portati avanti fino a completo assorbimento.
I criteri di ammissione per ottenere i benefici sopraesposti sono i seguenti:
costituita localmente sotto il Companies Act 1965
l'azienda richiedente deve essere un fornitore di servizi indipendente
Almeno il 60% del fatturato della società deve essere derivato dalla fornitura di
magazzini refreigerati, trasporti refrigerati e altri servizi correlati per l'agricoltura
locale
INCENTIVI REGIONALI; I CINQUE CORRIDOI DI SVILUPPO
ECONOMICO
Nel 2006 il Governo locale identificò alcune zone del territorio dove concentrare le
politiche di sviluppo economico. In tal modo il governo si prometteva di sradicare la
povertà in alcune aree ed agevolare lo sviluppo dell’intero paese promuovendone una
crescita sostenibile ed organizzata, in maniera da attrarre anche investimenti esteri. Ciò in
linea con la politica del New Economic Model (NEC), che intende trasformare la
Malaysia in una economia solida, attraverso attività ad alto valore aggiunto e tramite lo
sviluppo industriale. L'attuazione del progetto è iniziata con il MP9 (2006-2010) e
continuerà con il MP10 (2011-2015) ed andrà probabilmente oltre. Il concetto è molto
simile a quello dei nostri distretti industriali, vale a dire creare in determinate zone
infrastrutture ed agevolazioni che vadano a favore di uno o più comparti manufatturieri
.Con il 9° Malaysian Plan sono stati creati 5 corridoi economici. Attualmente sono in fase
di realizzazione 197 progetti. Alla fine del 2010 erano stati approvati investimenti per
circa 75 miliardi di euro. Nel 2011 i 5 corridoi hanno attratto il 62% del totale degli
investimenti industriali nel paese pari a 8,6 miliardi di euro.
Con il MP10, lo sviluppo economico dei corridoi verrà ulteriormente accelerato,
concentrandosi su un numero limitato di gruppi che hanno vantaggi settoriali e geografici
nei corridoi. A chi si stabilirà all’interno dei corridoi sono assicurati diversi pacchetti di
incentivi fiscali per i progetti approvati. A coordinare tutte le attività di promozione degli
investimenti intrapresi nelle zone di sviluppo economico è la Malaysian Investment
Development Authority (MIDA). La Corridor Development Corporation (CDC) è invece
un’agenzia a cui è affidata la responsabilità di integrare gli sforzi del governo malese con
le varie iniziative di promozione delle opportunità degli investimenti nei 5 corridoi.
All’interno dei corridoi sono assicurati diversi pacchetti di incentivi fiscali per i progetti
approvati, al fine di promuovere gli investimenti e la crescita.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
15
1) Sarawak Corridor of the Renewable Energy (SCORE)
• Attuazione
Il corridoio del Sarawak per l’energia rinnovabile è stato lanciato l'11 febbraio 2008. Il
suo principale obiettivo è quello di sviluppare la regione centrale dell’isola ed essere in
grado di trasformare lo stato di Sarawak in una regione sviluppata entro l'anno 2020. Lo
SCORE viene amministrato e promosso dalla Regional Corridor Development Authority
(RECODA).
• Principali attività economiche promosse
Il nucleo del corridoio sono le risorse energetiche, in particolare fonti idroelettriche
(28.000 MW), carbone (1,46 miliardi di tonnellate), e gas naturale (40,9 miliardi di sq. ft.
cubici), che si trovano in abbondanza all'interno della regione centrale. Nello SCORE
sono state selezionate 10 industrie chiave per lo sviluppo. Queste operano anche in settori
quali turismo, petrolio, alluminio, metallo, vetro, pesca, acquacoltura, allevamento,
selvicoltura, carpenteria ed estrazione di olio di palma.
• Risultati e obiettivi
Per citare un esempio, l’azienda 1Malaysia Developement Bhd (1MDB), controllata dal
governo, sta collaborando in stretto contatto con la State Grid Corp of China (SGCC),
compagnia cinese di distribuzione dell’energia, per intraprendere progetti che potrebbero
fruttare fino a 36,6 miliardi di RM. In occasione del lancio di questa iniziativa, l'ex primo
ministro Abdullah aveva dichiarato: "Entro il 2030, il corridoio porterà 334 miliardi di
investimenti. Il governo fornirà 15%, lo Stato il 4%, le compagnie governative il 23% e le
industrie private il 58%".
2) Northern Corridor Economic Region (NCER)
• Attuazione
L'iniziativa NCER, iniziata nel 2007, durerà almeno fino alla fine del 12th Malaysia Plan,
vale a dire fino al 2025. La Northern Corridor Implementation Authority (NCIA) è
l'organo che ha la responsabilità di stabilire le politiche e le strategie relative al corridoio
economico della regione settentrionale.
• Principali attività economiche promosse
La NCER mira ad aumentare la competitività nei settori economici chiave della regione,
come ad esempio l’industria elettrotecnica ed elettronica, l’agricoltura, il turismo e le
biotecnologie. Si concentrerà inoltre sulle infrastrutture e sul capitale umano.
L'iniziativa NCER sarà a guida dello sviluppo di tutto il settore agricolo della Malaysia,
abbracciando l'allevamento su scala commerciale, l’aumento delle esportazioni di
prodotti vegetali freschi e aiuterà inoltre Malaysia a raggiungere l’obiettivo
dell’autosufficienza sul piano alimentare.
Già sede di uno dei settori più importanti dell'economia malese – ciò l’industria elettrica e
elettronica (E&E) – l'iniziativa NCER cercherà di accelerare il passi che compie il settore
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
16
verso l'aumento delle attività a valore aggiunto, quali per esempio il design e la ricerca &
sviluppo.
La NCER mira anche a sviluppare le infrastrutture locali (soprattutto a Penang) perché la
regione diventi il centro di lavorazione, logistica e vendite per il triangolo industriale
Indonesia-Malesia-Thailandia, tutt’ora in forte crescita.
• Risultati e obiettivi
Per fare un esempio, la NCER ha registrato 3,23 miliardi di RM di investimenti attraverso
la partecipazione del settore privato, tra gennaio e aprile 2011.
Uno dei progetti principali è dell’Advanced Micro Devices (AMD), che investirà 768,6
milioni di RM per aprire a Penang un centro per testare i microprocessori.
Si prevede inoltre un investimento complessivo di 177 miliardi di RM fino al 2025, per i
settori sia pubblico che privato. Questi soldi mirano a creare oltre 500.000 posti di lavoro
entro il 2012, passando a un milione entro il 2018; oltre che ad aumentare il PIL della
regione dai 52,7 miliardi di RM del 2005 a 214 miliardi di RM entro il 2025.
3) East Coast Economic Region (ECER)
• Attuazione
Per il momento, la ECER ha un progetto di sviluppo della durata 12 anni, a partire dal
2007. Il East Coast Region Economic Development Council (ECERDC) è l’organo
statatale responsabile della ECER.
• Principali attività economiche promosse
La ECER si sta concentrando principalmente nello sviluppo dell’area costiera, nel
turismo sostenibile sull'isola, nell’eco-turismo culturale e folkloristico e nell’agroturismo.
La Petronas, la compagnia nazionale malese di petrolio e gas, è la principale impresa
operante nell’ECER, oltre che la pianificatrice di numerose operazioni.
La Petronas, che ha condotto uno studio e ha quindi redatto il master plan per la ECER,
deteneva, fra le altre cose, vasti appezzamenti di terreno per la coltivazione degli alberi
della gomma o atti al disboscamento. Essa ha inoltre individuato Kelantan come
particolarmente idonea per l’allevamento di pollame e la coltivazione di erbe,
Terengganu per l'allevamento delle capre e la piantagione di agrumi nelle sue valli,
Pahang per l'allevamento del bestiame e la piantagione di ananas.
• Risultati e obiettivi
La ECER ad oggi ha attratto un totale di 26 miliardi di RM di investimenti, annunciati e
impegnati, sia da parte di investitori locali che stranieri.
Una società con sede a Dubai e una malese hanno firmato un accordo di joint-venture per
costruire, detenere, gestire e far funzionare una comune base di rifornimento
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
17
multifunzionale all’interno della Tanjong Agas Oil and Gas and Maritime Industrial Park.
Entrambe le società si sono impegnate per un investimento complessivo iniziale di 620
milioni di RM.
Si è previsto che la ECER raccolga fino a 112 miliardi di RM di investimenti, di cui il
40% sarà speso per costruire strade per accelerare lo sviluppo della zona.
La ECER si aspetta di creare 561.000 posti di lavoro e di aumentare il reddito mensile
delle famiglie della popolazione locale dagli attuali 2.267 RM a 5.227 RM.
4) Sabah Developement Corridor (SDC)
• Attuazione
Il corridoio di sviluppo del Sabah (SDC) è stato lanciato ufficialmente il 29 gennaio
2008. Il SDC è gestito e promosso dalla Sabah Economic Development Corporation
(SEDCO).
• Principali attività economiche promosse
Gli obiettivi principali dell’SDC sono quelli di rendere la regione del Sabah un’attrattiva
per commercio, investimenti e turismo, creare opportunità di lavoro e sradicare la
povertà. Sotto la IOMP le iniziative dell’SDC si concentreranno in progetti strategici ben
precisi, come l’istituzione di un centro di educazione a Sandakan, l’uistituzione di una
cintura agro-marittima, un progetto di sviluppo turistico sul lungomare della baia del
Brunei e un’iniziativa di ricerca di petrolio e gas.
• Obiettivi
L’SDC si prevede che attragga fino a 105 miliardi di RM di investimenti. Entro il 2025, il
corridoio mira a triplicare il PIL pro capite del Sabah e aumentare il PIL total di quattro
volte attraverso l'attuazione dei programmi prioritari. I progetti che sono stati pianificati
dovrebbero creare all’incirca 900.000 posti di lavoro.
5) Iskandar Malaysia (IM)
• Attuazione
Iskandar Malaysia (IM), anche noto in precedenza come Iskandar Development Region
(IDR) o South Johor Economic Region (SJER), è il corridoio dedicato allo sviluppo della
Malaysia meridionale. È stato inaugurato ufficialmente il 30 luglio 2006. Il progetto è
gestito dalla Iskandar Region Development Authority (IRDA). Si dice che, tra tutti,
questo sia il corridoio con lo sviluppo più dinamico, forse perché da qui è possibile
collaborare a più stretto contatto con Singapore, con il quale ci si aspetta di creare un
unico grande centro economico.
• Principali attività economiche promosse
Sotto la 10MP, lo sviluppo nel corridoio si concentrerà in 5 principali settori, identificati
come punti chiave per la crescita della regione, ovvero sanità, finanza, industria creativa,
logistica e turismo. Tra i progetti più importanti ci sono quello del Johor Premium Outlet
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
18
e l’MSC Cyberport City. Questi progetti porteranno chiaramente alla creazione di ampie
opportunità in materia di occupazione e di business nelle zone circostanti. Complementari
ai piani di cui sopra, sono in cantiere numerosi altri progetti di infrastrutture, come la
costruzione di una strada che circondi il centro di Johor Bahru, il miglioramento del
sistema di trasporto pubblico e un’implementazione del progetto della Johor Bahru City
Transformation.
• Risultati e obiettivi
Nel giugno 2011, Iskandar Malaysia ha già registrato un investimento totale di 69,5
miliardi di.
Per fare un esempio recente, UEM Land Holdings Bhd ha annunciato di voler costruire
unità abitative a Nusajaya, Johor, con un valore di sviluppo lordo di 850 milioni di RM.
Iskandar Malaysia ha lo scopo di attirare almeno altri 73 miliardi di RM di investimenti, a
partire dal 2011 fino alla fine del 2015. Uno degli obiettivi è quello di raggiungere una
crescita annua dell'8% per i prossimi cinque anni.
Incentivi Economici per I Corridoi
SCORE
• Le imprese che possono beneficiare di status di “Pioneer” in Sarawak sono esentate
dalle tasse per il 100% (normalmente 70%) del loro reddito legale.
• Per le aziende che possono beneficiare dell’Investment Tax Allowance il tasso di
indennità è aumentato fino ad un massimo del 100% (normalmente 75%) del reddito
legale.
• Ad un gruppo selezionato di industrie del Sarawak saranno garantiti incentivi speciali
(come per esempio Pioneer Status or Investment Tax Allowance, che altrimenti non
sono più garantiti per i prodotti fabbricati in altre parti della Malaysia).
• Terreni industriali a buon mercato. Prezzo attuale da 2,50 RM.
• Basso acconto per l'acquisto di terreni industriali.
• Termini di pagamento flessibili per l'acquisto di terreni industriali.
• Altri incentivi come l'esenzione dai dazi all'importazione (ad esempio per quanto
riguarda le materie prime).
Website: http://www.sarawakscore.com.my/modules/web/
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
19
NCER
Incentivi finanziari
La NCER include prestiti agevolati, sovvenzioni, finanziamenti su capitale di rischio,
un'organizzazione flessibile del terreno industriale, tutto a discrezione del governo dello
stato.
• Per il settore agricolo, vi sono due serie di finanziamenti e pacchetti di incentivi:
Agro-Preneur Incentive Package: che garantisce ad esperti e preparati
agronomi di aprire piccole e medie imprese del settore agricolo.
Commercial Agriculture Incentive Package: per incoraggiare le grandi
imprese ad intraprendere attività agricole.
• Per il settore manifatturiero, è disponibile il NCER Manufacturing Industries
Incentive Package per quel che riguarda alcuni sotto-settori del manufatturiero, come
biotecnologie, settore agroalimentare, settore elettronico (E&E).
Incentivi fiscali
• Alle imprese idonee per lo status di “Pioneer” in Sarawak (progetti agricoli approvati,
centri di ricerca e sviluppo sui semi a Perlis, operatori di Premier Park a Pedah) verrà
concessa un'esenzione fiscale del 100% (normalmente 70%).
• Per le aziende che possono beneficiare dell’Investment Tax Allowance il tasso di
indennità è aumentato fino ad un massimo del 100% (normalmente 75%) del reddito
legale.
• Il NCER Tourism Development Incentive Package (concentrato su Penang e
Langkawi) dovrebbe includere incentivi fiscali, fornitura di infrastrutture chiave ed
esonero dal soddisfacimento di determinati requisiti governativi.
Website: http://www.ncer.com.my/site/
ECER
• Nel parto tecnologico di Pahang a Gambang (inclusi x-cell park, science park,
cybertech city e halal park) è consentito il 100% della proprietà straniera su
un’impresa.
• Nel settore petrolchimico, le aziende che iniziano le operazioni prima del 31 dicembre
2015 sono esentate dall'imposta sul reddito per 10 anni a partire dall'anno in cui la
società realizza profitto.
• Nel settore manifatturiero, le imprese saranno esentate dall'imposta sul reddito per 10
anni a partire dall'anno in cui la società ricavi utili, oppure un’indennità fiscale di
reddito pari a 100% per lo sviluppo dell’infrastruttura nell’area industriale.
• Nel settore alimentare, alle società che si impegnano progetti nel settore agricolo,
nella produzione e la lavorazione del raccolto, nel bestiame (escluso il pollame) e
nella pesca sarà data esenzione dall'imposta sul reddito per 10 anni a decorrere dalla
data in cui la società realizza profitto, oppure un’indennità fiscale di reddito pari a
100% per 5 anni sulle spese di qualificazione del capitale.
• Nel settore dell’educazione, gli operatori e gli investitori che iniziano le operazioni
prima del 31 dicembre 2015 possono beneficiare di un'esenzione dall'imposta sul
reddito del 100% per 10 anni, oppure un’indennità fiscale sugli investimenti pari al
100% sulle spese di qualificazione del capitale in 10 anni.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
20
Website: http://www.ecerdc.com/ecerdc/
SDC
Saranno garantiti incentivi alle imprese che intraprendono progretti di ricerca e sviluppo,
design e tecnologia, l'agricoltura (Agri-Business Accelerator Programme) attività di
transfer, così pure per le società che promuovono il capitale umano e lo sviluppo
sostenibile.
Un pacchetto speciale di incentivi potrà essere offerto anche ad attrarre investimenti del
settore privato nelle aree di sviluppo, come un rilassamento delle linee guida di Bank
Negara Malaysia in materia di fonti di finanziamento estere o esenzioni fiscali per
l'importazione di materiali da costruzione.
Un interessante pacchetto di incentivi è attualmente preso in considerazione per i
potenziali investitori che intendano costruire i loro impianti di produzione e centri di
distribuzione nella SFZ (Sapangar Free Zone):
• Esenzione dalle regole della Malaysia's Foreign Investment Committee (100%
proprietà straniera ammessa).
• Le aziende che operano all'interno della SFZ hanno il diritto di richedere al governo
un'esenzione fiscale fino a 10 anni.
• Tutti i beni e prodotti portati nella free zone sono esenti da dazi, imposte sulle vendite
e la tassa di servizio.
Website: http://www.sedia.com.my/
ISKANDAR MALAYSIA
Incentivi fiscali saranno messi a disposizione di selezionate imprese operanti ad Iskandar
in determinati settori. Le aziende selezionate devono operare in uno dei 6 seguenti ambiti:
industrie creative e servizi collegati, servizi educativi, financial advisory e servizi di
consulenza, sanità e servizi connessi, logistica e servizi connessi un turismo. Saranno
distinte quindi le seguenti categorie: “approved developers”, “approved developer
managers” e “IDR-status companies”.
Incentivi fiscali alle imprese autorizzate
Approved developers:
• Esenzione dall'imposta sul reddito fino al 2015 per la cessione di qualsiasi diritto
sopra o all’interno di terreni nel nodo designato dalla IRDA.
• Esenzione dall'imposta sul reddito fino all'anno del 2020 per l'affitto o la vendita di
immobili all'interno del nodo designato dalla IRDA.
• Esenzione dal rispetto delle disposizioni fiscali alla fonte (fino al 31 dicembre 2015)
sui pagamenti effettuati ai non residenti per i servizi, interessi e royalties.
Approved developer managers:
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
21
•
Esenzione dall'imposta sul reddito dalla fornitura di servizi di management, vigilanza
o marketing per uno “approved developer” fino all'anno del 2020.
• Fino al 31 dicembre 2015, esenzione dal rispetto delle disposizioni fiscali alla fonte
sui pagamenti effettuati per i servizi a soggetti non residenti.
IDR-status companies:
• Esenzione dall'imposta sul reddito per 10 anni, purché sia previsto l’inizio di tale
attività entro il 31 dicembre 2015.
• Esenzione dal rispetto delle disposizioni fiscali alla fonte sui pagamenti per i servizi e
le royalties a non residenti per un periodo di 10 anni dalla data di inizio delle
operazioni.
Incentivi non fiscali
Aziende riconosciuti operanti nel nodo approvato godere di:
• Esenzione dalle linee guida FIC (100% proprietà straniera consentita).
• Flessibilità ai sensi delle norme straniere di amministrazione degli scambi per:
effettuare e ricevere pagamenti in valuta estera con i residenti;
prendere in prestito qualsiasi quantità di valuta estera da banche onshore
autorizzate e non residenti;
investire qualsiasi somma in attività in valuta estera onshore e offshore:
conservare proventi delle esportazioni offshore.
• Impiego illimitato di lavoratori stranieri.
Website: http://www.iskandarmalaysia.com.my/
TRASFERIBILITÀ ALL’ESTERO DI PROFITTI E CAPITALI
I non-residenti sono liberi di investire in Malaysia sotto qualunque forma. Non ci sono
restrizioni per il rimpatrio del capitale, dei profitti e pagamenti ricevuti in Malaysia,
inclusi gli stipendi, le paghe, le royalty, le commissioni, le parcelle, gli affitti, gli
interessi, i profitti o i dividendi. Ad ogni modo, il rimpatrio deve essere effettuato in
valuta straniera che non sia moneta di Israele.
Non ci sono neanche restrizioni per i non residenti di aprire conti in Ringgit (denominati
“Conti Esterni”) e in valuta straniera con banche autorizzate sul territorio in Malaysia.
Non ci sono restrizioni circa l’ammontare dei fondi depositati su questi conti.
I fondi nei Conti Esterni possono essere convertiti in valuta straniera con banche
autorizzate in loco ad inviati all’estero in qualsiasi momento.
La Malaysia ha concluso una serie di accordi internazionali per la promozione e
protezione degli investimenti, al fine di accrescere la fiducia degli investitori esteri verso
il Paese.
L’Italia e la Malaysia hanno firmato nel 1988 l’Accordo sulla Reciproca Promozione e
Protezione degli Investimenti, al fine di intensificare la cooperazione economica fra i due
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
22
Stati e creare le condizioni favorevoli per gli investitori. Ciascuna Parte, quindi, si
impegna a creare e promuovere le condizioni favorevoli affinché gli investitori dell’altra
Parte Contraente possano investire nel suo territorio e godere di un equo e giusto
trattamento e della massima protezione e sicurezza.
L’Accordo stabilisce il comportamento delle Parti nei riguardi dei loro rispettivi
investitori nel caso di:
1. esportazioni, nazionalizzazioni o altre misure similari, aventi effetti equivalenti alla
nazionalizzazione o all’esproprio. In questo caso l’investitore, che subisce il danno,
ha diritto ad un risarcimento, pari al valore di mercato degli investimenti in questione,
pronto, adeguato ed effettivo.
2. rimpatrio annuale degli investimenti, ossia utili netti, dividendi, royalties, compensi
vari, interessi maturati, ricavi da liquidazione totale o parziale dell’investimento,
fondi per il rimborso di prestiti, ecc., in qualsiasi valuta convertibile, senza indebito
ritardo e comunque entro tre mesi dall’assolvimento degli obblighi fiscali.
DOPPIE IMPOSIZIONI
Il Governo della Malaysia e il Governo della Repubblica Italiana hanno concluso nel
1984 la Convenzione contro la doppia imposizione, che impegna i due Stati ad evitare
ogni forma di doppia imposizione ed a prevenire l’evasione fiscale. La Convenzione è
stata ratificata in Italia con Legge n. 607 del 14.10.1985 e pubblicata sulla GU n. 262,
s.o., del 7.11.1985.
La Convenzione si applica a tutte le persone residenti in uno degli Stati Contraenti.
Le imposizioni prese in considerazione dalla Convenzione sono:
1. nel caso dell’Italia:
l’imposta sul reddito delle persone fisiche - IRPEF;
l’imposta sul reddito delle persone giuridiche - IRPEG;
2. nel caso della Malesia:
l’imposta sui redditi e la tassa sulle plusvalenze;
imposte sui redditi supplementari, (imposta sui profitti dello stagno e del legname, e
l’imposta sullo sviluppo; ecc.);
l’imposta sui profitti del petrolio.
La Convenzione si applica a tutte quelle imposte identiche o sostanzialmente simili,
anche se introdotte successivamente alla firma della Convenzione stessa.
Nello specifico, la Convenzione si occupa di vari strumenti impositivi, tra cui:
1. l’imposta sui beni immobili, che deve essere pagata nello Stato in cui si trova il bene;
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
23
2. l’imposta sui redditi delle imprese, che deve essere pagata nello Stato di produzione,
tranne nel caso in cui i redditi provengano da una stabile organizzazione situata
nell’altro Stato;
3. l’imposta sul trasporto aereo e marittimo, che deve essere corrisposta allo Stato in cui
ha sede la gestione dell’azienda;
4. l’imposta sui dividendi corrisposti agli azionisti, che viene percepita dallo Stato di
destinazione del dividendo. L’Italia tassa i dividendi pagati da imprese residenti a
persone residenti in Malaysia per un massimo del 10% dell’ammontare lordo del
dividendo;
5. l’imposta sugli interessi viene corrisposta allo Stato di appartenenza del destinatario,
anche se, in alcuni casi, potrebbe essere tassato anche dallo Stato in cui l’interesse è
maturato, per un massimo del 15% dell’ammontare lordo dell’interesse stesso;
6. l’imposta sulle royalties segue lo stesso meccanismo di quella sugli interessi;
7. i proventi dell’alienazione di beni immobili vengono tassati nel Paese in cui i beni
sono situati, mentre i proventi derivanti dall’alienazione di beni mobili appartenenti
alla stabile organizzazione, che un’impresa di uno Stato ha in un altro Stato, devono
essere corrisposti a quest’altro Stato;
8. I salari, le remunerazioni ed altri redditi derivanti da attività professionali vengono
tassati dallo Stato di residenza dell’individuo, tranne nel caso in cui il servizio venga
svolto nell’altro Stato.
Il metodo utilizzato per evitare la doppia imposizione è quello della deduzione
dall’imponibile delle imposte pagate nell’altro Stato.
REGOLAMENTAZIONE DELLE IMPORTAZIONI
Documentazione Richiesta
La documentazione che deve accompagnare le merci è normalmente riportata sulla
Lettera di Credito.
Fattura commerciale
In transazioni di tipo normale viene richiesta la fattura in triplice copia, redatta in lingua
inglese e firmata dal rappresentante legale della ditta esportatrice. La copia originale della
fattura dev’essere inviata al consegnatario o al cliente per facilitare il rilascio delle merci dalla
dogana.
La fattura commerciale deve contenere gli elementi sottoindicati:
- destinatario
- paese di origine
- data di emissione e numero progressivo
- data dell’ordine
- descrizione della merce e voce doganale
- valore della merce (CIF, FOB, e C&F)
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
24
-
tipo di imballaggio
destinazione d’uso del prodotto
numero dei colli, peso lordo
peso netto o numero di pezzi
luogo e data di imbarco
porto di destinazione
ammontare spese di trasporto
condizioni di pagamento.
Assieme alla fattura è richiesta anche la distinta dei colli (packing list), essenzialmente ai
fini doganali. Il certificato di Assicurazione viene richiesto solo in caso di transazione
CIF.
È opportuno, in caso di quotazioni in Euro, indicare il cambio approssimativo con il
Dollaro USA, sempre ai fini doganali.
Fattura consolare
Non è comune.
Certificazioni attestanti l’origine
Certificato di origine rilasciato dalla Camera di commercio e legalizzato dall’Ambasciata
malese.
Da presentare obbligatoriamente su richiesta dell’importatore.
Deve seguire e riportare quanto indicato nella fattura o nella distinta di imballaggio (per
qualsiasi merce).
Documenti speciali
- Licenza di importazione:
È richiesta dal Ministry of Trade & Industry per prodotti particolari (es. Droghe,
Armi e Munizioni, Oro, Carni conservate, Parti ed accessori di macchine già prodotte
in loco).
-
Industrial Co-ordination Act Form:
È richiesta ai produttori malesi di macchinari, che intendono importare altre macchine.
-
In House Bill of Lading
Il documento che conferma la partenza di merce e va rilasciato al cliente per
facilitare l’eventuale finanziamento dalla banca o, in caso di “expressed release”
(senza intermediazione della banca), per facilitarlo ad entrare immediatamente in
possesso delle merce.
Altri documenti come Certificato Sanitario, Certificato di Ispezione, Certificato
Fitopatologico, Certificazioni sulla Quantità e Qualità sono richiesti a seconda del casi, in
dipendenza della natura delle merci trattate.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
25
Documenti di trasporto
Le merci in trasporto devono essere accompagnate da “packing list” nonché da copia
della fattura commerciale.
- Trasporto via mare: Ocean Bill of Lading (polizza di carico)
Il documento che il fornitore deve emettere all’agente consignatore per facilitarlo a
ritirare le merce dal porto di arrivo.
- Trasporto per via aerea: Air Way Bill (lettera di vettura aerea).
-
Tariffa e classificazione doganale delle merci
La tariffa doganale segue sia la nomenclatura di Bruxelles che la SITC (Standard
International Trade Classification).
Dazi doganali e imposte addizionali alle importazioni
Sistema di Riscossione:
I diritti doganali vengono esatti all’atto dell’importazione. I dazi vengono stabiliti dal
Ministero del Tesoro, sentito il parere di una speciale divisione del M.I.D.A. (Malaysian
Industrial Development Authority) e dal Ministry of Trade & Industry, che possono
suggerire misure protettive (cioè dazi più elevati per determinati tipi di prodotti).
Dazi:
Le tasse sull’importazione sono applicate ad un largo numero di prodotti importati e sono
applicate o ad valorem o a tassi specifici. Le aliquote ad valorem sulle importazioni
variano dallo 0 al 150% (automobili CBU).
Negli ultimi anni le tasse sulle importazioni di materie prime, componenti e macchinari
sono state abolite.
Trattamenti preferenziali
Esistono i seguenti trattamenti preferenziali tra Malaysia ed i paesi ASEAN:
Common Effective Preferential Tariff, per mezzo del quale le tasse sull’importazione
della maggior parte dei prodotti provenienti dalle Nazioni dell’ASEAN sono stati ridotti a
0-5% dal 2003.
Asean Preferential Trading Agreement
Godono di un trattamento preferenziale i seguenti prodotti di origine UE: latte, burro,
formaggi, yogurth, frutta conservata, pellami bovini ed equini.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
26
La Malaysia continua a partecipare in negoziazioni per libero commercio nelle aree di
commercio di prodotti, di origine controllata, ed di investimenti. Fino al 2011, la
Malaysia ha firmato i seguenti accordo bilaterale di libero scambio (FTA):
• Malaysia-Japan FTA
• Malaysia-Pakistan FTA
• Malaysia-Chile FTA
• Malaysia-Australia FTA
• Malaysia-New Zealand FTA
• Malaysia-Turkey FTA
• ASEAN-China FTA
• ASEAN-Japan FTA
• ASEAN-Korea FTA
• ASEAN-India FTA
• ASEAN-Australia and New Zealand FTA
Sono in corso di negoziazioni i seguenti accordo bilaterale di libero scambio:
• Malaysia-European Union Free Trade Agreement (FTA)
• Trade Prefential System-Organisation of Islamic Conference(TPS-OIC)
• Developing Eight (D-8) Preferential Tariff Agreement (PTA)
• Trans-Pacific Partnership Agreement (TPP)
Importazioni temporanee e campionari
In caso di importazione temporanea, le merci sono importate senza il pagamento di dazi,
bensì di un deposito che non sia inferiore all’ammontare che si sarebbe pagato se si fosse
trattato di un’importazione effettiva o una garanzia a pagamento di eventuale dazio. Sono
accettate solamente lettere di garanzia rilasciate da banche locali.
Le richieste di importazione temporanea devono essere spedite al Direttore della Dogana
di Stato del luogo in cui I’importazione dovrebbe avvenire.
L’approvazione per importazioni temporanee è generalmente data per un periodo di 3
mesi. Estensioni all’ importazione temporanea sono concesse solo in determinate
circostanze ma mai eccedenti i 12 mesi. La richiesta di estensione deve essere presentata
alla stazione doganale che ha rilasciato l’autorizzazione all’importazione temporanea.
Bisogna accludere le seguenti informazioni:
• nome e indirizzo del richiedente
• nome del prodotto
• marca
• modello e numero di serie
• motivo di importazione temporanea
• periodo richiesto di importazione temporanea
• stazione doganale dove le merci saranno importate
• luogo di esibizione
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
27
•
durata della garanzia bancaria
Le seguenti sono le condizioni normali da allegare:
•
le garanzia bancarie devono coprire anche i tre mesi successivi al periodo richiesto.
Garanzia bancarie, garanzie assicurative, lettere di garanzia, cauzioni devono essere
sottoposte all’attenzione del Director General of Customs, Wilayah Persekutuan,
Lapangan Terbang, KLIA, Sepang (Direttore Generale della Dogana)
•
tutte le merci descritte devono essere usate unicamente allo scopo indicato e non
possono essere trasferite a terzi attraverso vendita o affitto
•
qualora le merci siano utilizzate come campione per l’esibizione, il richiedente deve
accludere i documenti necessari a supportare la richiesta, quali l’orario
dell’esibizione, il certificato per l’uso, la prova della partecipazione ad una mostra ed
altri documenti rilevanti.
Se, per qualsivoglia motivo, parte o tutte le merci importate temporaneamente vengono
cedute, sarà imposto un dazio d’importazione sulla parte di merce ceduta, al momento in
cui il richiedente lascia il Paese con il resto della merce.
In base alla Convenzione sugli ATA (admission temporary), di cui sono firmatarie sia
l’Italia che la Malaysia, gli importatori italiani possono ottenere dalle Camere di
Commercio gli ATA Carnets. Gli Ata Carnets, che sono riconosciuti a livello
internazionale, permettono l’importazione temporanea di prodotti destinati a mostre,
materiale pubblicitario, campioni, films ed apparecchiature mediche, evitando il
pagamento di dazi e l’adempimento delle altre formalita` doganali previste normalmente.
Restrizioni alle importazioni
Le norme e regole pertinenti alle restrizioni delle importazioni delle merci sono contenute
nel “Customs Act 1967 – Custom (Prohibition of Imports) Order 1998.“
A) Per alcune merci è prevista una proibizione assoluta all’importazione:
•
•
•
•
•
•
articoli che portano impronte o riproduzioni di moneta o Banconote di ogni genere
ogni emblema o simbolo che potranno essere pregiudizievoli agli interessi della
Federazione o essere dannose alla pacifica convivenza della Federazione
libri, stampe, pitture, fotografie, film, videocassette, dischetti ed altri media indecenti
o osceni.
tessuti che portano stampi o riproduzioni del Corano
pugnali coltelli a scatto (flick knives)
radio o telericeventi capaci di ricevere comunicazioni entro il raggio (68-87) MHz e
(108-174) KHz, salvo l’uso meteorologico o per uso specifico dell’autorità delle
telecomunicazioni
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
28
•
•
•
•
•
liquori inebrianti che contengono piombo o componenti di piombo o più di 3.46 mg.
per litro di rame o composti di rame
sodio arseniato (sodium arsenite)
pesce “Piranha”
penne e matite ed altri articoli somiglianti a siringhe
prodotti chimici velenosi
B) È previsto un elenco di Nazioni dalle quali è proibita l’importazione di qualsiasi bene .
C) Vi sono, poi, alcuni beni che non possono essere importati, se non con licenza del
Direttore Generale della Dogana o di un ufficiale da lui nominato.
Porti e zone franche
Le Zone Franche (FZ), che sono regolamentate dal Free Zones Act del 1990 e dal Free
Zones Regulations del 1991, sono stabilite dal Ministero delle Finanze tramite
notificazione sulla Gazzetta. Esse sono state concepite per favorire le aziende che
producono o assemblano prodotti destinati principalmente all’esportazione. L’obiettivo
delle Zone Franche è quello di snellire al massimo i controlli e le formalità doganali, sia
sulle importazioni di materie prime, componenti, macchinari ed attrezzature, che sulle
esportazioni dei prodotti finiti.
Le societa` interessate a posizionare una propria attivita` entro una Zona Franca devono
fare domanda alla Free Zone Authority competente.
Le Zone Franche si dividono in Zone Franche Commerciali ed in Zone Franche
Industriali.
Zone Franche Commerciali
Le attivita’ commerciali nelle Zone Franche Comemrciali comprendono il commercio
(escluso il commercio al minuto), apertura dei containers, cernita, reimballaggio, e
rietichettatura e transito.
In queste zone si puo` portare ogni tipo di bene senza il pagamento di dazi doganali,
imposte indirette o imposte sulla vendita. Il Ministero, con apposita legge, puo` talvolta
proibire l’ingresso nella Zona Franca di certi tipi di beni.
Fino a questo momento le Zone Franche Commerciali (FCZ) sono 13: North, South and
West Port of Port Klang, Port Klang Free Zone, Pulau Indah MILS Logistic Hub,
Butterworth, Bayan Lepas, KLIA, Rantau Panjang, Pengkalan Kubor, Stulang Laut,
Johor Port and Port Tanjung Pelepas.
Zone Franche Industriali
Nelle Zone Franche Industriali possono essere portate, senza il pagamento di dazi
doganali, imposte indirette o imposte sulla vendita, merci destinate alla produzione di
altre merci o merci prodotte in qualsiasi parte dell’Area Doganale Principale purchè siano
destinate all’esportazione.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
29
I beni prodotti entro una Zona Franca Industriale non possono essere portati fuori da tale
zona se non per essere esportati o con l’approvazione della Free Zone Authority.
Le societa’ possono stablirsi all’interno delle FIZs quando:
• la loro produzuine totale e’ superiore all’ 80% dei loro prodotti destinati alla
esportazione
• la maggior parte delle loro materie prime/componenti sono importate.
Fino a questo momento le Zone Franche Industriali (FIZ) sono 18: Pasir Gudang,
Tanjung Pelepas, Batu Berendam I, Batu Berendam II, Tanjung Kling, Telok Panglima
Garang, Pulau Indah (PKFZ), Sungai Way I, Sungai Way II, Ulu Kelang, Jelapang II,
Kinta, Bayan Lepas I,II, III, IV, Seberang Perai, and Sama Jaya.
Pagamento dei dazi:
Le merci esportate all’estero dalle Zone Franche sono esenti da dazi doganali.
Se sono invece destinate al consumo interno, le stesse possono essere importate entro
l’Area Doganale Principale (PCA), ma sono soggette al dazio applicabile alle
importazioni di merci provenienti dall’estero. Tuttavia, le società operanti nelle Zone
Franche possono richiedere al Reale Dipartimento delle Dogane e delle Imposte Indirette
l’esenzione dal dazio sui prodotti che esse intendono vendere sul mercato interno,
subordinatamente al pagamento del solo dazio sulle materie prime utilizzate.
Nel caso in cui le merci importate entro l’Area Doganale Principale siano impiegate come
materie prime o componenti dirette da parte di industrie operanti entro l’Area Doganale
Principale, la società importatrice può richiedere l’esenzione dal pagamento del dazio
sulle merci importate dalle Zone Franche, analogamente a quanto previsto per la merci
importate dall’estero.
Poiché le Zone Franche sono ubicate al di fuori dell’Area Doganale Principale, le merci
colà esportate godono del ristorno del dazio doganale.
I seguenti prodotti non sono esenti dai dazi doganali: sollevatori a forche, materiale
destinato alla pulizia delle fabbriche, attrezzature per l’ufficio, attrezzature per il
controllo degli incendi e dell’inquinamento, attrezzature per le costruzioni edili, petrolio
grezzo e prodotti petroliferi, pneumatici, esplosivi e prodotti chimici.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
30
OSTACOLI ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE DI MERCI E SERVIZI
E/O BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE
Barriere tariffarie
Le principali difficolta’di accesso al mercato sono prevalentemente legate a problemi
strutturali del sistema malese e non colpiscono in particolare l’operatore italiano. Le
normative doganali, come ad esempio tariffe e dazi, vengono modificate di frequente,
spesso senza preavviso, rendendo difficile una adeguata pianificazione dell’interscambio,
dando luogo a incertezze.
Nonostante il Governo sostenga di voler liberalizzare totalmente l’accesso ai mercato
malesiani, secondo quanto affermato dal Primo Ministro dopo il lancio del “New
Economic Model”, misure restrittive continuano ad essere mantenute nei seguenti
settori:
Prodotti agricoli
17 linee di prodotti sono soggette a quote tariffarie; tra esse figurano animali avicoli
vivi, pollame, latte e crema, maiale. Tali prodotti sono soggetti a quote daziarie fra il
10% e il 25% e, quando fuori quota, fra il 40 ed il 168%.
Il governo applica anche tasse all’esportazione dei seguenti prodotti: olio di palma,
gomma, legname, al fine di proteggere la produzione locale. In particolare per quanto
riguarda l’olio di palma, viene applicata una tassa ad valorem sull’export fra il 10 ed il
30% per incoraggiare lo sviluppo della produzione locale di olio raffinato
Settore automobilistico
La Malaysia applica restrizioni al settore automobilistico da più di venti anni, per
proteggere la produzione nazionale (Proton e Perodua). Ma, in ottemperanza agli
obblighi WTO e soprattutto a quelli derivanti dal Free Trade Agreement con i Paesi
Asean, il dazio di importazione in tale ambito è stato abolito a partire dal 1º gennaio
2010, purché nel veicolo commercializzato vi sia il 40% di contenuto locale
(assemblaggio). Le vetture di importazione da paesi diversi dall’Asean, membri del
WTO, sono soggette al dazio del 30% a cui si aggiunge una accisa che oscilla tra il
60% ed il 105% a seconda della cilindrata ed una “sales tax” del 10%.
Dall’aprile 2011 mese il governo malese ha abolito i dazi di importazione su oltre 300
prodotti quali: abbigliamento, lingerie, calzature e accessori in pelle, articoli per la
persona, cosmetici, profumi, gioielleria ecc. L’abolizione dei dazi sarà dal 5% al 30%.
tutto ciò per favorire le vendite legate al turismo e rilanciare il paese come centro di
attrazione per gli acquisti nell’area del sud est asiatico
Barriere non tariffarie
Da parte della comunita internazionale è stato richiesto alla Malaysia di conformarsi
agli obblighi OMC per quanto riguarda la normativa sugli standards e le certificazioni.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
31
Ostacoli di carattere burocratico si riscontano di frequente nel riconoscimento del
certificato di conformità da parte delle autorità doganali. Si riscontra mancanza di
trasparenza e restrizioni di varia natura. Inoltre, nelle richieste di ispezioni sanitarie e
fitosanitarie sui prodotti agro-industriali, le autorità locali tendono a creare
commistione fra quanto richiesto per i prodotti halal e quanto richiesto per la sicurezza
alimentare. Da tenere presente inoltre che la Malaysia non riconosce i certificati
sanitari provenienti da tutti i Paesi Ue, ma soltanto da alcuni di essi, senza tenere conto
del fatto che la legislazione UE in questione è totalmente armonizzata. Vi è in generale
la tendenza ad applicare norme sanitarie più restrittive di quelle riconosciute a livello
internazionale dall’OIE. Contemporaneamente, vengono applicate restrizioni alla
licenze di importazione ed il Dipartimento dei Servizi Veterinari talvolta concede tali
licenze in quantità inferiori alle richieste.
Il Governo Malese ha annunciato per il 2012 la liberalizzazione di 17 settori di attività.
Gli operatori esteri potranno detenere il 100% della proprietà di società di servizi che
operano nei seguenti settori: telecomunicazioni, corrieri postali, scuole, università e
istituti di formazione professionale, cliniche e ospedali, consulenza del lavoro. Per le
società di architettura e ingegneria sarà necessario ancora attendere l’approvazione di
uno specifico regolamento. Per i servizi legali saranno permesse joint venture con
partecipazione straniera sino al 40%.
Tra le altre liberalizzazioni il governo della Malesia ha deciso di togliere il divieto di
importazione di carne bovina proveniente dai paesi dell’ Unione Europea. Tale divieto
era stato introdotto nel 2001 a seguito del pericolo di contaminazione da BSE. D’ora in
poi le ditte interessate ad esportare carne bovina dovranno richiedere l’autorizzazione
al Department of Veterinary Services del locale Ministero dell’ Agricoltura ed al
Department of Islamic Development Malaysia responsabile per la certificazione Halal.
La Malaysia attua tuttora numerose inziative relative alla concessione di sussidi
all’export. Tali misure sono state notificate al WTO. Tuttavia, nonostante richieste
della Comunità Internazionale di fornire ulteriori chiarimenti in base all’art. 25.8 del
GATT, la Malaysia non ha risposto. Tali sussidi vengono erogati dalle banche
attraverso finanziamenti all’esportazione di merci a tassi preferenziali, sia prima che
dopo la spedizione.
Violazioni delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale
La lotta alla corruzione e alla pirateria è una delle priorità stabilite dal neo Primo
Ministro, anche al fine di consolidare l’immagine della Malaysia come paese che offre un
“environment” favorevole agli investitori esteri e quale originatore di volumi crescenti
verso l’Europa. A tale proposito, anche in risposta a sollecitazioni da parte di alcuni paesi
partners, sono stati effettuati dei passi nei confronti delle autorità malesiane perchè
affrontino con ogni determinazione il problema, accrescendo i controlli all’esterno del
paese.
La Malaysia è un membro dell’ Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale
(WIPO), e fa parte della Convenzione di Berna per la Protezione di Lavori Letterari e
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
32
Artistici, e la Convenzione di Parigi per la Protezione di Proprietà Industriale. La legge
malesiana provvede alla protezione della proprietà letteraria riservata a tutti i lavori
(incluso video e incisioni musicali e software computer) pubblicati dai paesi membri
della Convenzione di Berna, a prescindere dalla data in cui sono stati pubblicati per la
prima volta in Malaysia. La Malaysia non ha dato ancora il consenso per il Trattato del
WIPO sul Copyright né per il Trattato WIPO sugli esecutori, interpreti e fonogrammi, i
quali estendono le protezioni Copyright al cyberspazio.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
33
REQUISITI TECNICI E STANDARDIZZAZIONE, LEGISLAZIONE
PER IMBALLAGGIO ED ETICHETTURA
Al riconoscimento ed all’approvazione degli standards malesi è preposto il competente
SIRIM (Standard and Industrial Reserch Istitute of Malaysia).I requisiti tecnici richiesti
dalla legislazione variano da prodotto a prodotto. In Malaysia vi sono 5 tipi di marchi di
certificazione, per il cui ottenimento è necessario fare richiesta al SIRIM:
1. Product Certification Mark, che attesta la conformità agli standard nazionali,
internazionali ed ai requisiti del Sirim Qas Certification Scheme. Qualsiasi azienda e
produttore possono richiedere la certificazione.
2. Safety Mark, che attesta la conformità agli standard di sicurezza e ai requisiti Sirim
Qas Certification Scheme. Tale certificazione è importante per i prodotti nei quali la
sicurezza riveste un ruolo prioritario.
3. Product Listing Mark, usato di solito quando uno standard nazionale e internazionale
non è disponibile e attesta la conformità alle caratteristiche disponibili pubblicamente.
4. Quality System Certification Mark, che certifica la rispondenza ai requisiti ISO 9000.
Questo standard prescrive i requisiti minimi per un sistema di qualità dei costi che
minimizzi i costi e massimizzi i benefici. Organizzazioni e aziende manufatturiere o
di servizi, che già operano mediante criteri di efficienza e qualità, possono farne
richiesta.
5. Environmental System Certification Marks, che ha lo scopo di fornire una
certificazione indipendente dai requisiti MS ISO 14001.
La normativa sull’imballaggio e sull’etichettatura varia da prodotto a prodotto. Per
informazioni rivolgersi all’ICE di Kuala Lumpur.
CONTRATTI DI AGENZIA, RAPPRESENTANZA E FRANCHISING
Contratti di agenzia e rappresentanza
La disciplina del contratto di agenzia è contenuta nel “Contracts Act”. In alcuni Stati
prevalgono radicate consuetudini. La legge applicabile è comunque scelta dalle parti.
È facoltà dei giudici decidere se rispettare eventuali clausole di deroga del foro o di
arbitrato.
La nomina di un agente è obbligatoria per partecipare a gare.
Gli agenti sono responsabili per false o imperfette dichiarazioni su prezzi, qualità e
standards delle merci importate.
In genere:
Il contratto è stipulato dal Fornitore/Produttore e accettato dall’Agente/Importatore.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
34
Il contratto può essere annullato da ambo le parti con preavviso scritto di 2/3 mesi.
Il contratto include: termini di pagamento, modalità di pagamento (è comunemente
diffusa l’apertura di lettera di credito confermata irrevocabile, ecc.) nonché i termini e
le modalità di pagamento delle commissioni.
Oltre al “Contracts Act” vi sono contratti per ogni specifico prodotto.
Contratti di franchising
Il governo malese, al fine di promuovere i contratti di franchising tra gli imprenditori
bumiputra (composti dall’etnia malese e da altri gruppi indigeni),ha varato nel 1998 una
legislazione specifica, il Franchising Act (in vigore dall’ottobre 1999), che regola tutti i
contratti di franchising.
Questa legge ha reso obbligatorio per il franchisor e per il franchisee la registrazione presso il
Ministero per lo Sviluppo Imprenditoriale (Ministry of Entrepreneur Development), allo scopo
di controllare costantemente la crescita dell’industria del franchising nel Paese.
Vi sono, inoltre, leggi che regolano questo tipo di contratto, sia nella statutory laws che nella
common laws.
Le più rilevanti leggi statutarie applicabili al franchising in Malaysia sono:
• Contracts Act, 1950 (revisionato nel 1974), rappresenta la legge base di ogni relazione
contrattuale che vincola le parti all’accordo preso.
•
Trade Marks Act, 1976 (revisionato nel 1993), che tutela i segni distintivi, i prodotti e i
servizi del franchisor.
•
Patent Act, 1983, che protegge ogni invenzione brevettabile.
•
Copyright Act, 1987, secondo il quale le operazioni manuali, il materiale pubblicitario e
promozionale, le procedure operative standardizzate sono trattati come lavori intelletuali e
pertanto tutelati giuridicamente.
A fianco alle leggi statutarie, sono applicabili al franchising anche le seguenti leggi della
common laws:
• The Tort of Negligence, cioè la violazione del dovere legale di usare la dovuta
diligenza, causando danno a qualcuno o qualcosa. Nel contesto del franchising, si ha
quando il franchisor o il franchisee, o entrambi, potrebbero essere ritenuti responsabili
di aver causato una qualsiasi forma di danno al cliente o ad una terza parte nei locali
del franchisee o attraverso l’uso di prodotti e servizi del franchisee.
•
The Law of Passing Off, per cui il franchise non può intraprendere un’attività simile
durante o alla fine del contratto di franchising, tale da creare confusione con l’attività
del franchisor.
•
The Laws on Trade Secrets and Breach of Confidential Information: le informazioni
commerciali e confidenziali, date dal franchisor al franchisee, sono strettamente
riservate e pertanto non possono essere diffuse.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
35
Attualmente nel franchising le aziende statunitensi detengono la leadership, soprattutto
nel settore dei fast-food, con una percentuale del 70% del totale dei franchisee stranieri.
I settori più promettenti per il franchising sono
•
Settore gastronomico, panetterie e cucina locale
•
Servizi legati all’industria (lavanderie,distribuzione di materiale elettrico)
•
Istruzione
•
Tecnologie informatiche e servizi legati all’informatica
•
Prodotti locali destinati all’ esportazione
•
Prodotti innovativi legati alle industrie locali in crescita
•
Prodotti Halal (prodotti alimentari la cui preparazione e confezionamento è
conforme alla religione mussulmana)
ACCORDI DI LICENZA
Accordi di trasferimento di tecnologia
Tutti i progetti manufatturieri che operano su licenza, ai sensi della Legge sul
Coordinamento Industriale del 1975, devono ottenere il preventivo assenso scritto da
parte del Ministro del Commercio Internazionale e dell’Industria (MITI), prima di
finalizzare qualsiasi accordo relativo a trasferimento di tecnologia che coinvolga partner
stranieri.
Ciò al fine di assicurare che l’accordo non comporti ingiuste e ingiustificabili restrizioni o
svantaggi al partner locale, che lo stesso non sia pregiudizievole agli interessi nazionali e
che il pagamento di tariffe (se applicabile) sia commisurato al livello della tecnologia da
trasferire.
Tipi di Accordi
Gli accordi di trasferimento di tecnologia riguardano i diritti di licenza su processi
specifici, formule o tecnologia industriale (con o senza brevetto); knowhow o cognizioni
specialistiche necessarie per l’installazione di un impianto; fornitura di assistenza tecnica
e servizi di supporto.
In base a tali criteri, accordi specifici possono essere definiti sotto forma di:
i)
ii)
iii)
Accordo di Joint-Venture. Un accordo che formi una joint- venture tra due o più
parti locali e straniere.
Assistenza Tecnica e Accordo di Know-how. Un accordo tra due o più parti, in
base al quale una parte fornirà l’assistenza tecnica e il know-how per la
fabbricazione di certi prodotti a fronte del pagamento di un determinato importo o
di una royalty.
Accordo di Licenza. Un accordo tra due o più parti, in base al quale colui che
fornisce la licenza garantisce a chi la riceve il diritto di utilizzare il suo brevetto,
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
36
iv)
v)
vi)
marchio di fabbrica e altre proprietà industriali/intellettuali per la fabbricazione di
determinati prodotti, dietro pagamento di emolumenti o di royalty.
Accordo di Brevetto o Marchio di Fabbrica. Un accordo tra due o più parti, in
base al quale una parte concede all’altra il diritto di utilizzare i propri brevetti o
marchi di fabbrica per la fabbricazione di determinati prodotti dietro pagamento di
un certo importo.
Contratto Chiavi in Mano. Un contratto tra due o più parti, in base al quale una
parte assegna all’altra la realizzazione di tutte le fasi di un progetto, da quella
iniziale a quella finale, compresi i servizi di consulenza, direzione lavori, tecnici e
altri, fino al momento in cui il progetto sarà pronto per un’immediata entrata in
produzione o per l’uso finale.
Accordo di Gestione. Un accordo tra due o più parti, in base al quale una parte
fornisce all’altra servizi gestionali, a fronte del pagamento di tali servizi.
Linee Guida per l’Approvazione di Accordi di trasferimento Tecnologico
Gli accordi di trasferimento tecnologico devono prevedere in dettaglio quanto segue:
Contenuto tecnologico e principali caratteristiche della tecnologia o del processo
Produzione prevista
Qualità e specifiche dei prodotti
Descrizione dell’assistenza tecnica, dei servizi e del modo in cui gli stessi
vengono erogati.
Le seguenti aree saranno tenute in considerazione per l’approvazione di accordi di
trasferimento tecnologico:
a) Accesso allo Sviluppo
Il fornitore dovrà garantire che la tecnologia in questione contenga i più recenti
sviluppi conosciuti ed abbia accesso a possibili innovazioni o passaggi di tecnologia,
inclusi nuovi brevetti in via di registrazione o già registrati.
b) Pagamento per trasferimenti di know how
Il pagamento può essere effettuato sotto forma di un “importo fisso” oppure di una
“royalty progressiva” oppure una combinazione dei due per un periodo di tempo
specificato. Il metodo di pagamento preferibile è quello della royalty progressiva,
basato sulle vendite nette. Non sono visti favorevolmente pagamenti iniziali di una
cifra fissa congiunti a royalties progressive. Pagamenti del genere dovrebbero
riguardare soltanto il recupero di spese reali sostenute dal fornitore della licenza per
servizi preliminari forniti al compratore.
c) Metodo di Pagamento
La royalty viene stabilita in relazione al livello di tecnologia e dei principali elementi
da trasferire. Il quantum di royalty dipende dal merito di ciascun caso e consiste in
una percentuale sulle vendite nette. Vengono definite vendite nette le vendite lorde
meno sconti (inclusi i noli), assicurazioni, dazi, tasse e altri costi inclusi (laddove
applicabili), quelli per materie prime, parti e componenti importate dal fornitore di
tecnologia straniero o da sue affiliate o consociate.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
37
La prassi di definire il servizio in accordi separati o di capitalizzare il costo del
know-how/royalty non è vista favorevolmente.
D) Durata e Rinnovo
La durata degli accordi deve essere adeguata al pieno assorbimento della tecnologia.
Viene tenuta in considerazione anche la vita di ciascun brevetto in relazione alla
tecnologia.
Viene normalmente approvato un periodo iniziale di cinque anni, mentre ogni
rinnovo è soggetto alla preventiva approvazione da parte del MITI.
E) Formazione
Una clausola per un’adeguata formazione del personale locale, impiegato
nell’impianto del fornitore di tecnologia, deve essere inserita e chiaramente
specificata nell’accordo. Devono essere anche definiti il numero di persone da
addestrare, il contenuto della formazione e la loro durata, unitamente
all’organizzazione ed alle strutture che verranno rese disponibili durante
l’addestramento.
I costi di formazione devono essere sostenuti dal fornitore di tecnologia ma tutte le
spese relative a salari, stipendi, indennità di soggiorno e di viaggio possono essere
addebitate al compratore.
F) Brevetti e Marchi di Fabbrica
Brevetti e marchi di fabbrica possono essere considerati come una delle componenti
dell’intero pacchetto di trasferimento tecnologico. Nel caso dei primi, è di primaria
importanza che i brevetti, utilizzati in un processo di know-how, siano esplicitamente
definiti negli accordi, e che alla società locale siano garantiti i diritti di utilizzo su
tutti i brevetti del genere. Qualora un brevetto si estenda oltre la durata dell’accordo,
dovranno essere definite specifiche intese che consentano di utilizzarlo anche dopo la
scadenza dell’accordo.
G) Confidenzialità/Segretezza
La confidenzialità dell’informazione è limitata alla durata dell’accordo.
H) Garanzie/Autorizzazioni
L’accordo deve definire le garanzie relative alla capacità produttiva, alla qualità del
prodotto e fornire specificazioni e caratteristiche del processo di lavorazione.
I)
Tasse
Una ritenuta del 10% è applicata ai pagamenti fatti al fornitore straniero di
tecnologia, il quale dovrà farsi carico di tale imposta. La domanda di esenzione deve
essere fatta al Ministero delle Finanze, qualora sia possibile, in base agli Accordi
sulla Doppia Tassazione
L) Territorio di Vendita
La società locale deve essere libera di vendere i propri prodotti (derivanti dalla
tecnologia acquisita) nell’intero territorio della Malaysia e in altri Paesi, eccetto
quelli in cui il fornitore di tecnologia straniero produca direttamente o abbia dato
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
38
diritti esclusivi ad altri, o quelli in cui lo stesso non sia legalmente autorizzato a
permettere vendite di prodotti basati sulla sua tecnologia.
M) Leggi Regolatorie e Arbitrato
Le leggi che regolano le intese di trasferimento tecnologico devono essere le leggi
malesi e il procedimento di arbitrato deve tenersi in Malesia, secondo quanto prevede
sia la Legge Malese di Arbitrato 1952 (e Revisione 1972), sia la Legge della
Commissione delle Nazioni Unite sul Commercio Internazionale (UNCITRAL), e
presentato al Comitato Legale Consultivo Afro-Asiatico (AALCC), presso il Centro
Regionale di Arbitrato di Kuala Lumpur.
MARCHI E BREVETTI
Brevetti
La Malaysia fornisce adeguata protezione agli investitori locali e stranieri nel campo
della proprietà industriale. La protezione dei brevetti è regolata dalla Legge sui Brevetti
1983 e dal Regolamento sui Brevetti 1996. Una domanda puo’ essere depositata se
l’individuo e’ domiciliato o residente in Malaysia. La domanda per un brevetto straniero
puo’ essere depositata solo attraverso un agente di brevetti registrato in Malaysia che
agisce per conto del richedente.
Alla stregua di quanto e’ previsto in altri paesi, un’invenzione e’ brevettabile se e’ nuova,
comporta un aspetto innovativo ed e’ industrialmente applicabile.
In adeguamento agli accordi TRIPS, la legge sui Brevetti prevede che il periodo di
validita’ di un brevetto sia di 20 anni dalla sua registrazione.
In base alla Legge, il certificato di innovazione viene concesso per un periodo iniziale di
10 anni dalla data di presentazione della domanda.Il proprietario del brevetto ha il diritto
di sfruttare l’invenzione brevettata, di assegnare o trasmettere il brevetto o di concludere
contratti su licenza.
Marchi di Fabbrica
La protezione dei marchi di fabbrica in Malaysia è regolata dalla Legge del 1976 e dai
relativi Regolamenti del 1997. La Legge prevede effettiva ed adeguata protezione per i
marchi di fabbrica registrati in Malaysia. Se un marchio è registrato, nessuna persona, al
di fuori del titolare o delle persone da lui autorizzate, può farne uso ed azioni legali
possono essere intraprese contro l’eventuale violazione. Il periodo di protezione del
marchio di fabbrica è di dieci anni, rinnovabile per ulteriori dieci anni.
Mentre i richiedenti locali possono presentare direttamente la domanda, i richiedenti
stranieri devono farlo attraverso agenti.
Disegno Industriale
Il Disegno Industriale e’ regolato dalla Legge sui Disegni Industriali del 1996 e dai
relativi regolamenti del 1999. La legge stabilisce che i diritti dei disegni industriali
registrati siano considerati alla stregua di una proprieta’ personale assignabile o
trasmettibile per mezzo della legge. I disegni industriali registrati sono protetti
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
39
inizialmente per 5 anni, e possono essere estesi altre due volte per periodi di 5 anni
ciascuno, in modo da prevedere un periodo di protezione per 15 anni complessivo.
Leggi sul Divieto di Riproduzione 1987
La Legge del 1987 sul Divieto di Riproduzione prevede la completa protezione per la
riproducibilita’ delle opere. La Legge definisce la natura delle opere che hanno diritto a
non essere riprodotte (incluso il software), i limiti della protezione e il modo in cui la
stessa viene accordata.
La durata della protezione sul divieto di riproduzione per opere letterarie, musicali e
artistiche è la vita dell’autore e 50 anni dopo la sua morte, mentre la durata per
registrazioni musicali, trasmissioni radio e film è di 50 anni dopo la prima
rappresentazione. Il Regolamento di Attuazione della suddetta Legge prevede clausole
per il conferimento di speciali poteri per poter entrare in locali sospettati di detenere
copie falsificate e contraffazioni. Una squadra speciale di agenti è stata creata a questo
scopo.
Ricordiamo inoltre che la Malaysia e` membro dell’ Organizzazione
Mondiale per la
Proprietà Industriale (WIPO), della Convenzione di Berna e della Convenzione di Parigi.
In base alla Convenzione di Berna le opere straniere di Paesi che non sono membri della
suddetta Convenzione ricevono la stessa protezione se sono state riprodotte e pubblicate
in Malaysia entro trenta giorni dalla loro pubblicazione nel Paese di origine.
La Malaysia è anche membro dell’Organizzazione Mondiale per il Commercio ( WTO) e
dal 2000 e’ diventata firmataria del Trade Related Intellectual Property Agreement
(TRIPS)
Inoltre, al fine di combattere la produzione di CD pirata, è stata varata una legislazione ad
hoc.
NORMATIVA TRIBUTARIA E DEL LAVORO
Normativa tributaria
Le fonti di reddito sottoposte a tassazione sono:
- guadagni e profitti derivanti da attività commerciale, professionale, economica in
generale
- salari, remunerazioni, guadagni e profitti da occupazione
- dividendi, interessi o sconti
- rendite, royalties o premi
- pensioni, annualità o altri pagamenti periodici
- altri tipi di guadagni o profitti
Tasse sulle società
Ogni societa’, che sia residente o no, e’ soggetta a tassazione per il reddito maturato in
Malaysia o derivato da attivita’ svolte. I proventi derivanti da fonti al di fuori della
Malaysia e rimessi da una societa’ residente non sono soggetti a tassazione, eccetto le
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
40
attivita’ bancarie e assicurative o il trasporto marittimo o aereo. Una societa’ e’
considerata residente in Malaysia se il controllo e la gestione degli affari della stessa sono
esercenti nel paese stesso.
Una aliquota del 25% viene applicata sia alle societa’ residenti che a quelle non residenti.
Nel caso di societa’ che svolgono attivita’ petrolifera, l’aliquota e’ pari al 38% ai sensi
della Legge sui Redditi Petroliferi
Tasse sulle persone fisiche
Tutte le persone fisiche sono soggette all’imposta sul reddito maturato in Malaysia o
derivante da attivita’ svolte nel paese o rimesse. Tuttavia una persona fisica non residente
sara’ tassata solo per il reddito prodotto in Malaysia. L’aliquota applicabile dipende dalla
posizione residenziale della persona fisica che e’ detrminata dalla durata della sua
permanenza nel paese (come stabilito dalla sezione 7 della legge sulla imposta sul reddito
1967) Generalmente, un individuo residente in Malaysia per piu’ di 180 giorni in un anno
ha lo stato di residente.
Persone fisiche residenti
Una persona fisica residente e’ tassata sul reddito imponibile al netto delle detrazioni
previste in base ad aliquote progressive comprese tra lo 0% ed il 26%.
Il reddito imponibile di una persona fisica residente si calcola detraendo dal suo reddito
complessivo gli oneri deducibili per il dichiarante, il coniuge e figli celibi al di sotto dei
18 anni di eta’; spese mediche per i genitori; spese mediche incluse analisi per il
dichiarante, il coniuge o i figli; spese per l’acquisto di apparecchiature di sostegno ad uso
di chiunque sia disabile tra il dichiarante, il coniuge, figli o genitori; spese scolastiche
fino al livello terziario per figli; e contributi al Fondo di Previdenza Impiegati (EPF) e
premi assicurativi.
Sono anche deducibili parcelle per corsi post-universitari di figli in materie scientifiche,
tecniche, vocazionali, specializzazioni industriali, tecnologia informatica e delle
comunicazioni (ICT) presso istituti locali di educazione avanzata.
Il reddito imponibile di un soggetto residente si ottiene dopo alcune detrazioni dal totale
del guadagnato, fra cui:
Detrabili
Personali
Spese mediche per genitori
Ulteriori cure personali-invalidita’
Personali – invalidita’
Spese per l’apprendimento di corsi
Spese mediche per malattie serie
Esami medici
Acquisto di libri, giornali e riviste ed altre pubblicazioni
Acquisto di computers
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
RM
9.000
5.000
5.000
6.000
5.000
5.000
500
1.000
3.000
41
Acquisto di attrezzature sportive
Sottoscrizione ai servizi Broadband
Interesse pagato per finanziare l’acquisto di immoniliare residenziale
Moglie/marito/alimenti
Ulteriori cure per moglie/marito-invalidita’
Spese per sostegno di figli
Ulteriore spese per sostegno di figli
Ulteriori cure per figli-invalidita’
Premio assicurativo sulla vita o pagamento al Fondo Previdenza dei
Lavoratori
Premi assicurativi per l’istruzione o per benefici medici
300
500
10.000
3.000
3.500
1.000
1.000 – 4.000
5.000
6.000
3.000
L’imposta lorda di un soggetto residente e’ ridotta a seguito di detrazioni concesse nei
seguenti casi:
una riduzione di RM 350 viene concessa alle persone fisiche con reddito
imponibile non superiore a RM 35.000. E’ concesso un ulteriore rimborso di RM
350 nel caso di dichiarazione congiunta della moglie. Una moglie che dichiari
separatamente il proprio reddito avra’ diritto al rimborso di RM 350 se il suo
reddito e’ inferiore a RM 35.000.
L’equivalente dell’ammontare pagato per qualsiasi “zakat”, “fitrah” o altri
contributi in favore della religione islamica che sono obbligatori
Soggetti non Residenti
Una persona fisica non residente e’ tassabile ad un’aliquota del 26% e non usufruisce di
alcuna detrazione fiscale. Tuttavia ha diritto ad un rimborso fiscale nel caso di imposta
pagata per l’emissione di un permesso di lavoro.
Imposta cedolare di acconto
Le persone fisiche non-residenti sono soggette ad un’imposta cedolare di acconto che
diventa la tassa definitiva nelle seguenti tipologie di reditto:
-
-
10% su speciali categorie di reddito come uso di beni mobili, consulenza tecnica,
assistenza o servizi, servizi di montaggio relativi alla fornitura di impianti,
macchinari, ecc.: prestazioni individuali connesse all’utilizzo di beni immateriali
10% su Royalty
15% su Interessi Bancari
15% Prestazioni di artisti dello spettacolo
un dipendente che effettui brevi soggiorni in Malaysia viene esentato dal pagamento
dell’imposta sul reddito maturato con attivita’ svolta in Malesia, qualora la permanenza
non superi i 60 giorni in un anno solare.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
42
Detta esenzione non e’ concessa a persone fisiche che svolgono lavoro indipendente
come attivita’ di consulenza.
A partire dal 30 agosto fino al 31 dicembre 2012, l’essenzione sulla tassa Cedolare di
Acconto sara’ concessa ai non-residenti esperti sugli introiti ricevuti per addestamento
tecnico nei seguenti settori:
• corsi post-laurea su informazione, comunicazione e tecnologie elettroniche (ITC) e
bioscenze
• post-corsi di base per infermieristica e relativi servizi di sanitaria
• corsi di ingegneria per manutenzione aerei
Imposta sui redditi fondiari
Generalmente i redditi di capitale non sono soggetti a tassazione in Malesia.
L’imposta sui Redditi Fondiari viene applicata sugli utili derivanti dall’alienazione di
proprieta’ immobiliari ubicate in Malaysia o sugli interessi, diritti di opzione o altri diritti
relativi a tali proprieta’ fondiarie nonche’ sull’alienazione di quote di societa’
immobiliari.
A partire dal 1 gennaio 2010, l’aliquota di imposta sui redditi fondiari e’ del 5%,
l’esazione di cui verra’ effettuata tramite il meccanismo di cedolare di acconto.
Le persone fisiche hanno diritto ad un’esenzione pari a RM 10,000 o al 10% del reddito,
il maggiore tra i due. Inoltre le persone fisiche che abbiano la cittadinanza o la residenza
permanente possono usufruire di una esenzione su base unica per i redditi derivanti
dall’alienazione di una residenza privata.
Imposte sulle vendite
Si tratta di una tassa ad valorem imposta sull’importazione e a livello di prodotti finiti.
Le industrie manifatturiere sono tenute a richiedere una licenza ai sensi della Legge sulla
Imposta sulle Vendite 1972. Le industrie il cui fatturato annuale sia inferiore a RM
100,000, non dovranno richiedere la licenza. Saranno tassate in base alla produzione.
In genere l’aliquota per la tassa sulle vendite e’ del 10%. Tuttavia, materie prime e
macchinari da utilizzare nelle produzione di beni tassabili sono normalmente esenti da
tasse. Imput per prodotti selezionati non-tassabili sono anche essi esenti.
Sono anche esenti merci primarie, generi alimentari di base, materiali da costruzione di
base, alcuni attrazzi agricoli e macchinari pesanti da utilizzarsi nell’industria delle
costruzioni. Prodotti per il turismo e lo sport, libri, giornali e materiale da lettura sono
anch’essi esenti.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
43
Per alcuni generi alimentari non essenziali e materiali da costruzione, l’aliquota e’ del
5%, i materiali generici al 10%, mentre per i liquori e’ del 20% e epr le sigarette e’ del
25%.
Il Governo malese ha introdotto lo scorso novembre 2014 la nuova tassa GST/ Goods and
Service Tax (IVA), fissata al 6% che entrera' in vigore a partire dal 1 aprile 2015 e
sostituira' la tassa sulle vendite e servizi , attualmente al 10%.
La normativa sul lavoro
La normativa sul lavoro si articola su poche leggi: l’Employment Act del 1955, che è il
punto di riferimento in questo settore; le Leggi sul Fondo di Previdenza dei lavoratori e
sulla Sicurezza Sociale, che determinano i contributi a beneficio del lavoratore; ed infine
la Legge sulle Relazioni Industriali, che regola i rapporti tra lavoratori, datori di lavoro e
sindacati.
♦ Employment Act 1955
L’Employment Act del 1955 rappresenta la normativa principale in materia di
lavoro/impiego.
La Legge detta le condizioni minime del rapporto di lavoro per tutti i lavoratori che non
guadagnino più di 395US$ al mese. La legge prevede:
- Il contratto di lavoro, che deve essere stipulato in forma scritta, deve indicare il
periodo di preavviso previsto per la cessazione dello stesso.
- Le lavoratrici non possono fare i turni notturni, dalle dieci di sera alle cinque del
mattino, a meno che non si ottenga un permesso speciale dal Direttore Generale del
Lavoro (Director-General of Labour Deapartment). Inoltre hanno diritto ad un
congedo minimo di 60 giorni consecutivi per maternità e durante questo periodo, ad
uno stipendio intero o ad un’indennità per maternità a retribuzione normale, ma non
inferiore a 1.6 US$ al giorno.
- Le normali ore lavorative non devono eccedere le 8 ore al giorno o le 48 ore
settimanali, anche se lo straordinario è una pratica diffusa. Le ore di straordinario
vengono retribuite nella misura di una volta e mezza la normale paga oraria durante i
normali giorni lavorativi, due volte la normale paga oraria durante i giorni di riposo e
tre volte la normale paga oraria durante le festività nazionali.
- Almeno dieci festività retribuite durante l’anno solare.
- Otto giorni di ferie retribuite per i lavoratori con meno di due anni di anzianità; dodici
giorni per più di 2 anni di anzianità ma meno di cinque anni; sedici giorni per coloro che
hanno più di cinque anni di anzianità.
- I permessi per malattia variano dai quattordici ai ventidue giorni all’anno, a seconda
dell’anzianità di servizio e, in caso sia necessaria la degenza ospedaliera, si arriva a
sessanta giorni complessivi di permesso nel corso dell’anno.
- Il lavoro straordinario viene retribuito nella misura minima di una volta e mezza la paga
oraria nelle normali giornate lavorative, due volte nei giorni di riposo e tre volte durante le
festivita’ nazionali.
-
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
44
♦ Employees Provident Fund Act 1991
La Legge sul Fondo Previdenza dei Lavoratori del 1991 prevede una contribuzione
obbligatoria per i dipendenti definita dalla legge stessa. Tutti i datori di lavoro e tutti i
lavoratori dipendenti, esclusi gli stranieri, devono contribuire al Fondo di Previdenza
Lavoratori (EPF) rispettivamente in misura del 12% e del 9% del salario mensile del
lavoratore dipendente. Sia i datori di lavoro che i dipendenti sono incoraggiati a contribuire in
misura superiore a quanto previsto dalla legge al suddetto Fondo.
Tutti i datori di lavoro devono registrare i propri dipendenti presso l’EPF al momento
dell’impiego. Tuttavia, la Legge esenta dal contributo il personale domestico ed impiegati
come previsto dal Primo Paragrafo della Legge stessa, esempio le persone assunte per lavorare
in, o per esguire lavori connessi ad una residenza privata. Tuttavia i suddetti lavoratori hanno
la facolta’ di aderire al Fondo.
Tutti i lavoratori stranieri ed espatriati ed i loro datori sono esenti dalla contribuzione
obbligatoria. Tuttavia possono anche loro scegliere di contribuire con un versamento di RM
5.00 per dipendente da parte del datore di lavoro e con l’ 11% del proprio salario da parte
dell’impiegato.
♦ Employees Social Security Act 1969
La legge sulla Sicurezza Sociale del 1969 definisce i piani di pensione d’invalidità (Invalidity
Pension Scheme) e di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Employment Injury
Insurance Scheme) che sono regolati dall’Organizzazione per la Sicurezza Sociale.
Tutte le imprese, comprese le fabbriche, con lavoratori il cui stipendio mensile non supera i
US$526, sono obbligate ad assicurare i propri lavoratori secondo i due piani di sicurezza
sociale.
La pensione di invalidità è prevista nel caso di invalidità o morte, dovuta ad una qualsiasi
causa, prima che il lavoratore abbia compiuto i cinquantacinque anni di età. La contribuzione
prevista è circa del 1,25% dello stipendio di un lavoratore e viene divisa in parti uguali tra il
datore di lavoro e il lavoratore.
Il piano di assicurazione contro gli infortuni di lavoro copre i lavoratori in caso di invalidità o
morte dovuta ad infortuni sul posto di lavoro. Il contributo, in questo caso, è pagato solo dal
datore di lavoro e si aggira intorno al 1,25% dello stipendio di un lavoratore.
♦ Industrial Relation Act 1967
La legge sulle Relazioni Industriali mira a stabilire e proteggere i diritti delle diverse parti,
datori di lavoro, lavoratori e sindacati, in modo da prevenire ed appianare possibili divergenze.
La legge concerne:
- le procedure per la richiesta di riconoscimento, i limiti di rappresentatività dei sindacati e
la contrattazione collettiva. A tal fine ricordiamo che solo il 10% dei lavoratori sono
rappresentati da uno dei 544 sindacati presenti in Malesia.
- L’esclusione dalla contrattazione collettiva e divieto di sciopero sulle seguenti materie:
promozioni, trasferimenti, assunzioni, tagli alle spese, licenziamenti, reintegrazione nelle
funzioni e assegnazione dei compiti.
- Negoziazione diretta tra datore di lavoro, lavoratori e sindacati per risolvere le dispute e
possibilità di ricorrere alla conciliazione ed all’arbitrato .
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
45
-
Possibilità di intervento, in qualsiasi fase della disputa, da parte del Ministero delle Risorse
Umane, che può portare la disputa all’attenzione della Corte di Arbitrato Industriale.
- Proibizione di scioperi e serrate dopo che la disputa è stata deferita alla Corte di Arbitrato
Industriale o per materie coperte da contratto collettivo o da una decisione della Corte di
Arbitrato Industriale.
- Protezione, durante i primi anni, delle aziende, che hanno lo status di Industrie-Pioniere,
dalle richieste irragionevoli dei sindacati.
In ogni caso, i sindacati non possono chiedere condizioni di impiego più favorevoli di quelle
stabilite dall’Employment Act del 1955.
Nelle fabbriche, in cui non vi è rappresentanza sindacale, il lavoratore deve rivolgere
direttamente le sue richieste al proprio superiore, capo-reparto o datore di lavoro. Il lavoratore
può eventualmente ricorrere al Ministero delle Risorse Umane, che avvierà le indagini del
caso.
Impiego di personale espatriato
Le aziende sono incoraggiate a formare un maggior numero di malesi in modo tale che la
composizione degli organici ad ogni livello rispecchi la composizione multi-etnica del Paese.
Tuttavia e’ consentito alle societa’ straniere di importare personale epatriato per quei settori in
cui esista una carenza di personale malese idoneo a svolgere quelle mansioni. E’ inoltre
consentito alle societa’ straniere di coprire “posti chiave”, cioe’ posti da affidare in modo
permante a personale straniero.
Le linee guida per l’impiego del personale espatriato sono le seguenti:
a) Una societa’ con capitale estero versato pari a US$ 2 milioni o superiore potra’ avere diritto
a coprire fino10 posti di lavoro, comprendenti anche 5 posti-chiave, con personale espatriato.
Ulteriori posti di lavoro per personale espatriato, se necessari, saranno concessi a richiesta.
b) nel caso di societa’ con capitale estero versato inferiore a US$ 2 milioni ma superiore a US$
200.000, potranno essere approvati (a seconda del capitale versato) fino a 5 posti per
espatriati, incluso almeno 1 posto chiave.
c) nel caso di societa’ con capitale estero versato inferiore a US$ 200.000 la concessione di
posti di lavoro da coprire con personale espatriato verra’ valutata in base ai seguenti criteri:
-
-
-
La concessione di posti-chiave puo’ essere presa in considerazione se il capitale estero
versato e’ pari ad almeno RM 500.0000. Tale cifra e’ solo una stima ed il numero di posti
chiave concessi dipendera’ dall’esame di merito di ciascun caso.
Le posizioni dirigenziali che richiedono titoli professionali ed esperienza pratica potranno
essere copert da personale espatriato per un periodo massimo di 10 anni, a condizione che
nel frattempo personale malese venga addestrato ad occupare quelle posizioni in futuro.
Le posizioni non dirigenziali che richiedono capacita’ e esperienza di natura tecnica
potranno essere coperte con personale espatriato per un periodo massimo di 5 anni, a
condizione che nel frattempo personale malese venga addestrato ad occupare quelle stesse
posizioni in futuro.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
46
Il personale espatriato che viene trasferito ad altro incarico all’interno della stessa societa’
dovra’ comunque richedere un nuovo permesso di lavoro. Il suo permesso di lavoro verra’
modificato in modo da riflettere il cambio di mansione. Tuttavia, un nuovo impiegato
espatriato che va a sostituire un altro espatriato dovra’ richiedere un nuovo permesso di lavoro.
Tutti i permessi di lavoro rimangono validi per il periodo di tempo autorizzato per quel
particolare posto di lavoro. Tuttavia, nel caso di titolari di posti chiave, i permessi di lavoro
verranno rilasciati sulla base di un periodo di 5 anni rinnovabili eccetto nei casi in cui:
- la validita’ del passaporto dell’espatriato sia inferiore a 5 anni:
- il contratto di impiego dell’espatriato sia inferiore a 5 anni, oppure
- il datore di lavoro richeda i servizi dell’espatriato per meno di 5 anni.
Ai titolari di permessi di lavoro saranno rialsciati visti di entrata multipli con validita’ pari a
quella della scadenza del permesso di lavoro.
Impiego di personale straniero
In malesia, l’impiego di personale straniero e’ permesso nelle costruzioni, piantagioni, servizi
(domestiche, industria alberghiera, insegnanti ed istruttori), settori manufatturieri.
L’Ente che aprova l’impiego di personale straniero e’ la Divisione Lavoratori Stranieri del
Ministero degli Interni ( Foreign Workers Division of the Ministry of Home Affairs).
L’approrvazione e’ basata su valutazione caso per caso e soggetta a condizioni che saranno
determinate ogni volta.
La richiesta del datore di lavoro per impiegare un lavoratore straniero sara’ tenuta presente
solo dopo aver dimostrato l’impossibilita’ di trovare personale locale qualificato.
Per asicurare che gli stranieri vengano inpiegati solo in caso di necessita’, una tassa annuale
(LEVY) viene imposta ai lavoratori stranieri. L’ammontare della suddetta tassa e’ di RM 100
al mese per i settori manufatturieri, servizi e costruzioni, mentre e’ di RM 30 nei settori
domestici e nelle piantagioni.
Lavoro forzato e impiego di minori
Il lavoro forzato è proibito dalla Costituzione.
La legge proibisce l’assunzione di persone minori di 16 anni.Tuttavia la legge prevede
alcune eccezioni relative a lavori leggeri svolti nell’ambito di un’impresa familiare, lavori
svolti nell’ambito di scuole o istituti di formazione o lavori riconosciuti come periodo di
apprendistato. In ogni caso la legge proibisce ai minori di lavorare più di 6 ore al giorno,
più di 6 giorni a settimana e durante la notte.
SOLUZIONI DELLE CONTROVERSIE
L’Italia e la Malaysia hanno firmato nel 1988 l’Accordo sulla Reciproca Promozione e
Protezione degli Investimenti al fine di intensificare la cooperazione economica fra i due
Stati e creare le condizioni favorevoli per gli investimenti da parte degli investitori.
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
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L’Accordo prevede negli artt.10 e 11 le procedure da adottare per la composizione
rispettivamente delle controversie sugli investimenti tra una Parte Contraente e un
investitore dell’altra Parte Contraente e tra le due Parti Contraenti. In entrambi i casi la
risoluzione delle controversie dovrà avvenire in maniera amichevole.
Per ciò che riguarda le controversie tra una Parte Contraente e un investitore dell’altra
Parte Contraente, in materia di risarcimenti per espropri o nazionalizzazioni, trasferimenti
di investimenti o per tutti i tipi di controversie o divergenze relative ad un investimento, e
nel caso in cui la composizione amichevole non sia esperibile o non abbia successo,
l’investitore, entro sei mesi dalla data di richiesta della composizione, potrà sottoporre la
controversia:
1. al Tribunale della Parte Contraente competente per la decisione, ovvero
2. al Centro Internazionale per la Composizione delle Controversie sugli
Investimenti tramite Conciliazione o Arbitrato istituito con la Convenzione sulla
Composizione delle Controversie sugli Investimenti fra Stati e Cittadini di altri
Stati fatta a Washington il 18 marzo 1965.
Nel caso di controversie tra le due Parti Contraenti sull’applicazione o interpretazione
dell’Accordo, e qualora una composizione amichevole non sia esperibile o non abbia
successo, si farà ricorso ad un Tribunale Arbitrale (il Centro Regionale di Arbitrato di
Kuala Lumpur).
INDIRIZZI UTILI
Istituzioni - Organismi
Ministry of Foreign Affairs
http://www.kln.gov.my/
Ministry of Finance, Malaysia
http://www.treasury.gov.my/
Ministry of International Trade & Industry
http://www.miti.gov.my/
MIDA - Malaysian Industrial Development Authority
http://www.mida.gov.my/
MATRADE (Malaysia External Trade Development Corporation)
http://www.matrade.gov.my/
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
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Immigration Department of Malaysia
http://www.imi.gov.my/
Royal Malaysian Customs Department
http://www.customs.gov.my/
Department of Statistics, Malaysia
http://www.statistics.gov.my/
Bank Negara (Central Bank of Malaysia)
http://www.bnm.gov.my/
Economic Planning Unit
http://www.epu.gov.my/
Kuala Lumpur Stock Exchange (KLSE)
http://www.klse.com.my/website/bm/
Multimedia Supercorridor (MSC)
http://www.mscmalaysia.my/
Malaysia: NOTA INVESTIMENTI
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