DSA e BES 27_11_2014

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Istituto comprensivo Rita Levi-Montalcini ISEO

FORMAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

27.11.2014

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISTURBI SPECIFICI DI INSEGNAMENTO

FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri 1

IL PUNTO DI VISTA DELL’ INSEGNANTE

FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri 2

IL PUNTO DI VISTA DELL’ ALUNNO

Cara Mamma, Ho visto anch

io i miei voti, sono

demoralizato

, non ce la faccio più, quando mi tocca studiare 2h di fila dopo le lezioni per prendere 0 in un compito di algebra che credevi andato bene cosa rimane?

( Daniel Pennac. Età14 anni. Classe terza media )

da scoraggiarsi, allora ho lasciato perdere tutto per r

icomminciare

a prepararmi per le

interrogazzioni

e il mio voto basso in condotta spiega sicuramente il ripasso delle lezioni di geologia durante la

lezzione

di matematica.

Non sono

abastanza

intelligente e studioso per continuare la scuola. Non mi interessa, mi viene

malditestaa

stare rinchiuso tra i libri, non capisco niente di inglese, di algebra,

facio

schifo in ortografia, che

FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri 3

IL PUNTO D’INCONTRO

“….poi venne il mio primo salvatore: un professore.

Esistevo scolasticamente per qualcuno.” Diario di scuola DANIEL PENNAC, 2008

FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri

« Io ci credevo quando gli insegnanti mi dicevano che ero un cretino e che quindi non avevo futuro. Non riuscivo a vedermi in divenire. Vivevo nell’indicativo presente come tanti bambini che pensano che non riusciranno mai.»

4

Esistere scolasticamente….

ICF

FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri 5

Esistere scolasticamente….

FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri Cornoldi TEORIA GERARCHICA DELL’INTELLIGENZA

Distribuzione punteggi QI

FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri 7

Analisi di certificazioni di DSA BES di alunni I.C. Iseo

ICD 10 F81.0 DISLESSIA ICD 10 F81.2 DISCALCULIA ICD 10 F81.8 DISGRAFIA ICD 10 F81.9 DISTURBO ASPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO (funzionamento intellettivo limite)

Valutazione neurologica Valutazione cognitiva

(

scala WISC 3/4) QIT QIV QIP (profilo armonico: QIV – QIP) Valutazione indici di : CV COMPRENSIONE VERBALE (ottenuta attraverso apprendimento scolastico/informale) OP ORGANIZZAZIONE PERCETTIVA (capacità di interpretare/organizzare materiale visivo entro limiti di tempo) VE VELOCITA’ ESECUTIVA/ELABORAZIONE (velocità di elaborazione mentale delle info) LD LIBERTA’ DALLA DISTRAIBILITA’ (capacità di mantenere l’attenzione sul compito) 8

Dislessia evolutiva

(lettura di parole, non parole, brano) Prove MT: correttezza, velocità, comprensione Prove DDE-2 Dislessia e disortografia evolutiva

Discalculia evolutiva

(procedure esecutive e abilità di calcolo) Prove AC-MT: operazioni, conoscenza numerica, accuratezza Prove BDE- Batteria per la discalculia evolutiva

Disortografia evolutiva

: Prove MT: errori ortografici Prove DDE-2 Dislessia e disortografia evolutiva FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri 9

FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri LAVORO DI GRUPPO 10

IL CONTRIBUTO DELLA CERTIFICAZIONE SANITARIA

APPROCCIO METACOGNITIVO al processo di insegnamento-apprendimento

interviene a quattro diversi livelli:

1. Conoscenze sul funzionamento cognitivo 2. Autoconsapevolezza 3. Autoregolazione 4. Variabili psicologiche sottostanti

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1. CONOSCENZE SUL FUNZIONAMENTO COGNITIVO PROCESSI MENTALI Apprendimento

Memoria, Percezione, Attenzione

PROCESSI DI APPRENDIMENTO

Abilità logiche/di studio

2. AUTOCONSAPEVOLEZZA del proprio funzionamento cognitivo CONOSCENZA INDIVIDUALE E FEEDBACK SOCIALE 3.

Strategie di AUTOREGOLAZIONE Cognitiva

Fissare obiettivi, Osservare il processo, Raccogliere i dati, Valutare

Strategie

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Insegnare ad essere intelligenti Dalla certificazione all’apprendimento scolastico

• • • • • •

Strategie osservative Strategie motivanti Strategie relazionali Strategie didattiche Strategie di responsabilizzazione Strategie narrativo-esistenziali

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• •

Strategie didattiche

Valorizzazione nella didattica linguaggi comunicativi diversi ( linguaggio iconografico, parlato) utilizzando mediatori didattici quali disegni e riepiloghi a voce • Utilizzare schede e mappe concettuali • Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale • Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione dei processi di apprendimento • Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari • Promuovere l’apprendimento collaborativo FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri 14

Progettazione dell’apprendimento didattico PERSONALIZZATO Piano didattico personalizzato per alunni con DSA Piano didattico personalizzato per alunni con BES (modelli di PDP di Istituto)

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PUNTO DI PARTENZA: I BISOGNI DEGLI ALUNNI PUNTO DI ARRIVO: LA COMPETENZA

P R O C E S S O FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri Fasi del processo di apprendimento SAPERI NATURALI MAPPING APPLICAZIONE TRANSFER RICOSTRUZIONE GENERALIZZAZIONE P R O C E S S O 16

Alunni con bisogni educativi speciali Quali difficoltà nel processo?

Accesso alle informazioni

Difficoltà di decodifica Difficoltà della MBT

Comprensione

Difficoltà di decodifica e attenzione

Rielaborazione e selezione delle informazioni

passaggio dagli indici alla mappa

Memorizzazione Recupero dei contenuti

FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri •

Mediazione didattica Usare il canale orale Utilizzo indici testuali (immagini, titolo, sottotitoli, parole evidenziate… ) ……………………………….

Segmentazione Individuazione parole chiave Evidenziazione ……………………………….

Organizzare il materiale diversamente secondo una modalità immediatamente visualizzabile e consentire l’ausilio di strumenti compensativi/dispensativi

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DIDATTICA INCLUSIVA DIDATTICA PERSONALIZZATA DIDATTICA ORIENTATIVA DIDATTICA FORMATIVA

• • • • RISPONDE AI BISOGNI FORMATIVI DELL’ALUNNO SVILUPPA COMPETENZE DISCIPLINARI E TRASVERSALI OFFRE OCCASIONI DI SPERIMENTAZIONE SIGNIFICATIVA DEGLI APPRENDIMENTI COSTRUISCE CAPACITA’ DI AUTO-VALUTAZIONE FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri 18

DIDATTICA INCLUSIVA

• • PROGETTAZIONE COERENZA VALUTAZIONE Individualizzata personalizzata • • Individualizzata personalizzata

L. n° 53 del 28 marzo 2003 DM 139 del 22 agosto 2007 (assi culturali) DPR n° 122 del 22 giugno 2009 Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione, 2007 Nuove Indicazioni Nazionali, 2012 Nota 27 dicembre 2012

STRUMENTI D’INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

C.M. n.8 06.03.2013

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COERENZA VALUTATIVA NEGLI ESAMI DI STATO SECONDARIA PRIMO GRADO

Criteri orientativi per l’esame di licenza media D.M. 26 agosto 1981 DPR n° 122 del 22 giugno 2009 art.3 - Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione C.M, n° 48 del 31 maggio 2012 : Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione Istruzioni a carattere permanente

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L'aspetto fondamentale di questo esame deve essere la sua quanto, a conclusione della scuola obbligatoria, deve essere offerta all'alunno la possibilità di dare prova della propria capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite , anche in vista delle scelte successive .

L'esame di licenza media avrà, pertanto, il carattere di un caratterizzazione educativa bilancio sia dell'attività svolta dall'alunno sia dell'azione educativa e culturale compiute dalla scuola in , anche per una convalida del giudizio sull' di licenza, in piena orientamento .

In questo quadro viene rafforzata - anche nel momento finale - la funzione coordinatrice del consiglio di classe che dovrà indicare, nella fase immediatamente preparatoria all'esame coerenza con i fini della programmazione educativa e didattica attuata nel corso del triennio, anche i criteri essenziali del colloquio.

Dal D.M. 26.8.1981

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Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.

Da: Indicazioni Nazionali per il curricolo delle scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ( 2012) FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri 22

Colloquio interdisciplinare

La sottocommissione programmerà in piena coerenza con le linee della programmazione educativa e didattica attuata nel corso del triennio l’impostazione essenziale dei colloqui come momento di approfondimento di aspetti culturali, non necessariamente pertinenti ciascuna disciplina discipline, la maturità globale dell’alunno.

. Le linee offerte- disciplina per disciplina- non costituiscono invito alla commissione a condurre il colloquio attraverso l’accertamento della preparazione conseguita nelle singole discipline ma intendono offrire alcune indicazioni metodologiche per la conduzione del colloquio in modo che esso accerti, anche attraverso il coinvolgimento indiretto delle varie DM 26 agosto 1981 O.M. 90/01, C.M. 51/09, C.M. 48/12 FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri 23

L 170/10, D.M. 12.07.11, C.M. 32/08, C.M. 51/09 , C.M. 48/12 Riferimenti normativi esame di stato per alunni con DSA I candidati con disturbi specifici di apprendimento, di cui alla legge n. 170/2010, possono utilizzare per le prove scritte gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato (PDP) o da altra documentazione, redatta ai sensi dell’art. 5 del D.M. 12 luglio 2011.

È possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova registrati in formato “mp3”.

Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la commissione può prevedere, in conformità con quanto indicato dal citato decreto ministeriale, di individuare un proprio componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. In particolare, si segnala l’opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento della prove scritte, con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella lingua straniera, di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma.

Al candidato può essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti utili nello svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove.

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CARATTERIZZAZIONE EDUCATIVA ESAME DI STATO • •

Bilancio processi di insegnamento e apprendimento agiti nella scuola

Occasione per l’alunno di sperimentare la propria capacità di rielaborazione ed organizzazione delle conoscenze acquisite.

Occasione per il CdC di rafforzare la propria funzione coordinatrice

Funzione orientativa - convalida giudizio di orientamento

Espressione della coerenza tra i fini della progettazione didattica ed educativa e la valutazione finale.

FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri 25

PAI

Ministero della Pubblica Istruzione, dell

Universit

à

e della Ricerca

ISTITUTO COMPRENSIVO “ Rita Levi-Montalcini ” DI ISEO Via Pusterla,1 – 25049

Iseo (Bs)

C.F.80052640176

e-mail   : [email protected]

e-mail: [email protected]

 030/980235 - Fax 030/980235

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

0

                       

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri        

1

         

2

         

3

         

4          

               

       

                 

     

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PAI

Ministero della Pubblica Istruzione, dell

Universit

à

e della Ricerca

ISTITUTO COMPRENSIVO “ Rita Levi-Montalcini ” DI ISEO Via Pusterla,1 – 25049

Iseo (Bs)

C.F.80052640176

e-mail   : [email protected]

e-mail: [email protected]

 030/980235 - Fax 030/980235

A. Rilevazione dei BES presenti: 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

  

minorati vista minorati udito Psicofisici 1. disturbi evolutivi specifici

DSA

  

Altro 1. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

   

ADHD/DOP Borderline cognitivo Socio-economico Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità Disagio comportamentale/relazionale Altro Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

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                            n°          

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A. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno   AEC Assistenti alla comunicazione     Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor

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A. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Altri docenti (Partecipazione diversificata secondo i team docenti e consigli di classe) A. Coinvolgimento personale ATA A. Coinvolgimento famiglie A. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI A. Rapporti con privato sociale e volontariato A. Formazione docenti

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PAI

    Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)   - costituzione GLI     - Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti - Corsi di formazione su tematiche BES e nuove tecnologie per la didattica

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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive ; per i Bes la valutazione deve fare riferimento a obiettivi e livelli predisposti nei PDP Per i DSA si effettuano valutazioni che privilegiano le conoscenze e le competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che la correttezza formale.   Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola   Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti CTS e CTI   Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative   Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; una cultura inclusiva deve tener conto delle diversità come risorsa.

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PAI

• • • •

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Individuazione di un docente tutor non necessariamente di sostegno Incontri tra i docenti coinvolti nella fase di passaggio Strutturazione di un progetto ponte che può prevedere anche inserimento dell'alunno nella scuola di accoglienza.

Formulazione di Pei e PdP con unico modello per tutti gli ordini dell'Istituto comprensivo da elaborare anche in forma digitale per un più agile passaggio delle informazioni FORMAZIONE 2014 2015 Chiara Emilguerri 31