Megabatteriosi - Università degli Studi di Napoli Federico II

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Transcript Megabatteriosi - Università degli Studi di Napoli Federico II

Dr. Luca BORRELLI
Dipartimento di Medicina Veterinaria e Prodizioni Animali
Università degli Studi di Napoli Federico II
[email protected]
MEGABATTERIOSI
Cos’è
La megabatteriosi è una patologia del tratto digerente di
molte specie ornitiche
Macrorhabdus ornitogaster
Le prime diagnosi di Megabatteriosi risalgono agli anni 80 dove
si pensava fosse di eziologia batterica, poi meglio conosciuta
come “Micosi 80”
l'organismo in questione, invece, è un eucariote, e possiede le
caratteristiche dei funghi.
MEGABATTERIOSI
Dubbio storico eziologico
Studi di fluorescenza hanno dimostrato che la parete cellulare del
microrganismo contiene componenti di cellulosa e chitina che si trovano spesso
nei funghi.
Studi in microscopia elettronica hanno rivelato la presenza di nuclei eucariotici
con una membrana nucleare.
Studi ultrastrutturali hanno dimostrato un bordo compatto
di fimbrie
all'interno dello strato esterno della parete cellulare che è tipico di funghi
inferiori
I megabatteri hanno strutture nuclei-like e una parete cellulare più spessa (fino
a 100 micron di larghezza) rispetto ai batteri
Infine, con l’ibridazione in situ a fluorescenza dell’ RNA ribosomiale è arrivata
la conferma che i megabatteri sono in realtà cellule eucariotiche o fungine.
MEGABATTERIOSI
Eziologia
 Lievito ascaromicete anamorfico
Gram positivo di grandi dimensioni
Struttura simile a quella di un bacillo
Misura da 1 a 5 µ di larghezza
20 a 90 µ micron di lunghezza.
Gli Ascomiceti sono funghi che
producono le spore (ascospore)
all’interno di una particolare cellula
denominata asco. Tali funghi
colonizzano i più svariati ambienti,
sono, infatti, saprofiti, simbionti o
parassiti e costituiscono una classe
ricchissima di generi e di specie.
Macrorhabdus ornitogaster è unico
nel suo genere
MEGABATTERIOSI
Eziologia
Optimum growth conditions
• BME (Basal Medium Eagle)
• pH 3 - 4
• 20% FBS (fetal bovine serum)
• 5% glucosio o saccarosio
• Condizioni di microaerofilia
• Optimum a T 42°C
Gli uccelli hanno una temperatura corporea elevata pertanto
cresce in modo ottimale!
MEGABATTERIOSI
Optimum growth conditions
MEGABATTERIOSI
Epidemiologia
 trasmissione oro-fecale.
 Fattori genetici
 L’utilizzo di balie (es. canarini) può essere un’importante via
di contagio per i piccoli di altre specie (es. cardellini) che
vengono imbeccati.
 novelli e le femmine nutrici sono facilmente coinvolti
dall’infezione
MEGABATTERIOSI
Epidemiologia
I megabatteri sono stati isolati anche in volatili clinicamente sani.
Molti studi hanno accertato che circa un terzo dei volatili
colonizzati dal megabatterio non mostra alcuna manifestazione
clinica della malattia, né lesioni evidenti.
MEGABATTERIOSI
Fattori Predisponenti
 Cambiamenti climatici
 Elevata Umidità
 Scarsa Pulizia delle Gabbie e accessori
 Condizioni Stressanti sia fisiologiche come
le fasi di schiusa e svezzamento
MEGABATTERIOSI
Aspetti clinici
 Perdita di peso
 appetito apparentemente conservato
(frantumano i semi con il becco, ma ingeriscono poco cibo)
 semini accumulati nella mangiatoia
 depressione
 piumaggio arruffato,
 Gonfiore addominale
 rigurgito (nei casi gravi ematemesi)
 diarrea (nei casi gravi melena)
 presenza di cibo indigerito nelle feci
 talvolta morte improvvisa per emorragia
MEGABATTERIOSI
Post Mortem
MEGABATTERIOSI
Post Mortem
MEGABATTERIOSI
Lesioni anatomo-patologiche
 Strozzatura "a clessidra" fra il proventricolo e ventriglio, causata da
masse di muco, sito d’elezione per il rilevamento dei megabatteri.
MEGABATTERIOSI
Lesioni anatomo-patologiche
 Il proventricolo può essere
infiammato, ulcerato, dilatato, e
può contenere semi interi indigeriti,
ed il diametro esterno può
aumentare di 2-3 volte
MEGABATTERIOSI
Lesioni anatomo-patologiche
 La superficie mucosa del proventriglio può essere coperta da una
spessa pellicola biancastra, frequentemente rivestita di sangue.
 Lesioni patognomoniche sono le ulcere da proventricolite con o
senza emorragie.
 Focolai necrotici contenenti numerosi megabatteri
MEGABATTERIOSI
Lesioni istopatologiche
Photomicrographs of hemotoxylin and eosin-stained sections through
the gastric isthmus of a 7-day-old control (left) and Macrorhabdus
ornithogasterinfected chicken (right).
MEGABATTERIOSI
Diagnosi
Campioni
Feci, proventricolo, contento proventricolare,
Microscopio ottico previa colorazione di Gram o Romanowsky.
Esami collaterali
- Conteggio cellule ematiche e profilo biochimico (anemia, linfocitosi
monocitosi, trombocitosi e concentrazioni ridotte di elettroliti).
- Radiografie radio-opache con solfato di bario (strozzatura "a
clessidra" fra il proventricolo e il ventriglio).
MEGABATTERIOSI
Diagnosi in vivo
 Raccolta Feci dalla gabbia:
o Esaminare i Semi indigeriti
o Osservazione a fresco a 100x
M.O. 100x esame a fresco
MEGABATTERIOSI
Diagnosi post mortem
Diagnosi post mortem
MEGABATTERIOSI
MEGABATTERIOSI
Diagnosi
MEGABATTERIOSI
Che bolle in pentola..
Diagnosi
MEGABATTERIOSI
Terapia
 Amfotericina B 10% somministrata per via orale
(mediante sonda gastrica per i grossi volatili)
 Nistatina
 Fluconazolo o Ketaconazolo (Diflucan o Nizoral)
 Immunostimolanti Naturali e complessi Vitaminici
Profilassi
MEGABATTERIOSI
 evitare quando non è rigorosamente necessario gli interventi
con antibiotici, antimicotici e altri farmaci.
 pulire e disinfettare periodicamente l’aviario, le gabbie e
soprattutto i beverini.
 somministrare alimenti sani e di sicura provenienza e applicare
le buone pratiche di allevamento.
MEGABATTERIOSI
Profilassi
 I megabatteri sono acidofili pertanto è utile aumentare il ph gastrico
mediante diluizione in acqua di bevanda di bicarbonato
 Oppure l’ impiego di Lactobacillus spp. per l’esclusione competitiva
che ne consegue
Il termine esclusione competitiva è usato per
descrivere il processo con cui batteri benefici
escludono i batteri patogeni. Tutto ciò implica la
prevenzione di entrata e la creazione o l’utilizzo di
una popolazione batterica capace di sopravvivere,
competere e resistere (es. T e ph)
L'incidenza della megabatteriosi è in aumento ed il suo agente
eziologico è in grado di infettare numerose specie ornitiche: canarini,
altri fringillidi, e molte altre specie di volatili.
Il crescente intesse nei confronti di questi volatili ha portato
all’applicazione di accurate tecniche diagnostiche e terapeutiche.
Prevenzione
Cura
Benessere
Grazie per l’attenzione