Attività classe 2^ D - Istituto Comprensivo Chiarelli

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La CLASSE 2^D della SCUOLA PRIMARIA
AFFRONTA L’ARGOMENTO “AUTISMO” FACENDO RIFERIMENTO AD
ALCUNE CREDENZE DEL PASSATO, QUANDO I BAMBINI AUTISTICI ERANO
CONSIDERATI “I FIGLI DELLE FATE” PERCHE’ ERANO BELLI …MA STRANI,
QUASI COME SE VENISSERO DA UN ALTRO MONDO …
INFATTI …
Alcune fiabe narrano di fate che sostituiscono i loro figli con
neonati umani. I sostituti essendo figli delle fate sono bellissimi
ma presentano un comportamento strano, assente, asociale
come se il mondo in cui vivono non è il loro e mostrano un
disinteresse totale per tutto ciò che li circonda. Sono soli in
mezzo ad una moltitudine di persone perché si appartano, si
ritraggono quando i genitori li abbracciano, non giocano con i
coetanei, non sorridono, non piangono quando si fanno male,
spesso camminano in punta di piedi e quando guardano non
vedono il punto di interesse ma al di là di esso, verso un orizzonte
senza colore. La maggior parte di essi non parlano, altri
potendolo fare non chiedono, non ringraziano, non prendono
iniziative, altri sono ancora incapaci a mostrare allegria,
immaginazione, occupano,la mente con azioni ripetitive ed
inconcludenti come lo sfarfallio delle mani,il fissare cose e
persone ossessivamente, recitare per ore ed ore la stessa
filastrocca, dondolarsi ripetitivamente, mordersi le mani,
annusare oggetti e persone, andare in escandescenza per lievi
cambiamenti nei luoghi frequentati ed altre, tante altre cose
strane… QUESTO HA FATTO RIFLETTERE MOLTO SOPRATTUTTO
PERCHE’ IL FRATELLINO DI UNA COMPAGNA SI TROVA IN QUESTA
CHE NON CHIAMIAMO MALAT TIA MA “CONDIZIONE"E PERCIO’
TUTTI
INSIEME ABBIAMO CONDIVISO IL PENSIERO CHE
L’AUTISMO NON E’ E NON DEVE ESSERE ISOLAMENTO…
DISEGNO DELL’ ALUNNo
DANIELE COLUCCI
In SEGUITO…
PER COMPRENDERE MEGLIO IL DELICATO E DIFFICILE
ARGOMENTO ABBIAMO VISTO IL CARTONE ANIMATO:
”CALIMERO E IL SUO AMICO SPECIALE”,
IDEATO PROPRIO PER SENSIBILIZZARE I PIU’ PICCOLI.
ECCO I NOSTRI VISI RAPITI
DALL’AVVINCENTE STORIA
La favola ha lo scopo di sensibilizzare i pari e integrare il bambino
disabile nel gruppo classe/scuola livellando l'immenso divario che
c'è tra "patologia" e "normalità" e orientando gli insegnanti.
Calimero è il personaggio principale della favola che, attraverso la
forma del dialogo-racconto, insegna ai ragazzi normodotati, come
comportarsi di fronte ad un amico speciale, come un compagno
autistico e permette di capire come l'autismo possa proporre un
modo alternativo di relazionarsi, soprattutto per chi, nel contesto
scuola, incontra/scontra il bambino "speciale".
DOPO LA VISIONE DEL CARTONE E LE NUMEROSE
DOMANDE SCATURITE, SI E’ APERTA UNA
CONVERSAZIONE RICCA DI CONSIDERAZIONI PERSONALI E
CARICA DI EMOZIONI IN CERCA DI RISPOSTE …ALLE QUALI
POSSIAMO DARNE SOLO UNA...
AMORE