MATERIA - LICEO MAZZINI

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MATERIA
INSEGNANTE
Scienze Umane
Loretta Lari
CLASSE
ANNO SCOLASTICO
4a D
2013 - 2014
Programma svolto
Libro di testo: Ugo Avalle, Michele Maranzana, Pedagogia, storia e temi, Dalla
scolastica al positivismo, per il secondo biennio del Liceo delle
scienze umane, Paravia, Torino 2012. Elisabetta Clemente, Rossella
Danieli, Scienze umane, Antropologia, Sociologia, Psicologia, corso
integrato per il secondo biennio del Liceo delle scienze umane,
Paravia, Torino 2012.
1. Pedagogia
1.1. Educazione e pedagogia nel XVII-XVIII sec.
John Locke: formazione del gentleman. Precettore e educazione individualizzata. Libertà tra
disciplina e autonomia. Programma di studi. J.J. Rousseau: pedagogia e progetto politico.
Libertà e uguaglianza. Emilio: scoperta dell’infanzia, fasi di sviluppo. Natura e civilizzazione.
“Allievo” immaginario e paradossi. Dipendenza e libertà. Temi dei 5 libri. Educazione negativa,
“istruzione” naturale. Transizione verso la società. Nuova nascita: passioni, etica, religione.
Coscienza di sé. Individuo e cittadino. L’educazione femminile (Sofia). Rivoluzione francese:
scuola pubblica. Diritto all’istruzione, gratuità e obbligatorietà. Condorcet: riforma scolastica e
valore della autonomia. Garantire uguaglianza reale considerando l’ineguaglianza naturale.
1.2. Educazione popolare.
J.H. Pestalozzi: età delle rivoluzioni. Esperienze educative (Neuhof, Stans, Burgdorf, Yverdon).
Sfera interiore e sociale. Mutuo insegnamento, alfabetizzazione, educazione integrale,
emancipazione popolare. Il metodo elementare, intuitivo. Autocritica (Canto del cigno) e
critiche al metodo (metodo sintetico vs analitico-globale nell’apprendimento di letturascrittura).
1.3. Età romantica e premesse
Bildung. Anima bella. Concezione romantica della natura, dell’uomo, dell’etica/estetica.
Creatività, gioco e libertà. L’educazione prescolare: Fröbel (Kindergarten). Fasi di sviluppo,
ambiente, educatrici, materiali (“doni”).
1.4. L’educazione nel primo Ottocento in Italia
Contesto storico-politico e differenze territoriali. Educazione elementare e popolare. Mutuo
insegnamento. Scuole infantili (Aporti): alfabetizzazione, educazione morale e religiosa.
Rosmini: Unità, verità; finalità educative Metodo (globalismo). Educazione religiosa e libertà di
insegnamento.
1.5. Positivismo
Centralità della società. Progresso, scienza e istruzione. Formazione popolare e civile.
Durkheim: coesione e conservazione sociale, teoria e pratica, pedagogia come scienza
dell’educazione. Gabelli: problema dell’analfabetismo, obbligatorietà scolastica (tappe dal
1959 a oggi); metodo, formazione del cittadino. Letteratura per l’infanzia: Pinocchio
(interpretazioni dell’opera).
2. Psicologia
2.1. Lo sviluppo affettivo
Socializzazione e sviluppo morale. Gioco e formazione: Montessori, Piaget, Winnicott, Bruner.
Gioco e gruppi nell’infanzia e nella fanciullezza. J. Piaget: giochi con regole, superamento dello
egocentrismo. Winnicott: oggetti transizionali. Creatività. Interazionismo simbolico. Gioco
socio-drammatico. Il valore del gioco nella società contemporanea. S. Freud: sviluppo della
personalità (Es, Io, Super-Io). Fasi dello sviluppo psico-sessuale, complesso di Edipo. Pulsioni,
scelte oggettuali, ambivalenza, identificazione. Attaccamento: teoria di J. Bowlby (riferimenti
interdisciplinari, studi degli Harlow), ricerche di M. Ainsworth. Attaccamento sicuro e insicuro,
figure di attaccamento, “Strange Situation”. Gruppi nella preadolescenza e nell’adolescenza.
Gruppo: tipologia e struttura. Relazioni, conflitti e mediazione. Adolescenza: motivazione allo
studio, transizione all’età adulta (dati ISTA e IARD). Educazione alla cittadinanza attiva.
2.2. Lo sviluppo sociale
Adulti (zona grigia). Ciclo e arco di vita. Adulto come figura complessa e in trasformazione
(teorie sull’adulto). Educazione degli adulti, esigenze soggettive e oggettive, metodologie.
Lifelong learning e knowledge society: prospettive e problemi contemporanei. Autobiografia:
autenticità e deformazione dell’immagine di sé. Scrittura autobiografica (esempi letterari e
non). Cura di sé, memoria, ricerca di senso, progettualità. La vecchiaia: terza, quarta e quinta
età, fattori di crisi e potenzialità. Contesto sociale. Solitudine e isolamento. Prevenzione e
solidarietà. Educazione dell’anziano.
2.3. Metodi della ricerca
Campionamento. Esempio: Sesto rapporto IARD sulla condizione giovanile in Italia (appendice
metodologica). Osservazione standardizzata o flessibile, partecipante e non partecipante.
Inchiesta. Indagine trasversale e longitudinale. Questionario: struttura, costruzione,
somministrazione. Domande aperte e chiuse. Questionario psicometrico, autodescrittivo
(modello di Likert). Intervista: strutturata e libera. Test. Esperimento: disegno sperimentale,
controllo dell’errore.
3. Antropologia
3.1 Dalla magia ai new media
Magia: rapporto con religione e scienza. Pratiche, rituali, formule, valori simbolici,
soprannaturale e potere umano. Esempi tratti da Malinowski, Argonauti del Pacifico
occidentale. Classificazione delle forme di credenze e pratiche magiche. Magia e scienza (tesi
evoluzioniste: Frazer). Magia e realtà socio-culturale (gli Azande, Evans-Pritchard). Il mito:
funzione e struttura. Dare nomi al caos senza nome; paura, angoscia e ricerca di senso;
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nucleo e variazioni relative alla ricezione; rapporto tra magia e teoria (Blumenberg). Miti
fondativi: tempo storico e tempo mitico, memoria culturale. Grammatica dei miti, mitemi e
variazioni (Lévi-Strauss; esempio: parallelismi e inversioni in due miti degli indiani Bella-Bella
e Chilcotin). Struttura della fiaba, mito decaduto (Propp). Etnoscienza, etnopsicologia.
Biomedicina e antropologia medica. Organico-naturale vs simbolico-culturale. Concezione
complessa del corpo e della malattia (corpo-mente-cultura; disease, illness, sickness).
Patologie culturalmente situate (in popoli tribali, in società complesse, es. Salento, studi di De
Martino). Stregoni, guaritori, sciamani; pratiche e riti sociali. Culture a oralità primaria.
Invenzione della scrittura, rivoluzione cognitiva e culturale. Invenzione della stampa:
trasformazioni sociali e culturali. Questioni attuali: copyright e copyleft. Sviluppo tecnologico:
mass-media e new-media. Unidirezionalità e rete delle comunicazioni. Rivoluzione
antropologica. Multimedialità. Villaggio globale e oralità secondaria.
3.2. Antropologia della parentela
Famiglia e parentela. Rapporto tra natura e cultura. Esincrocio, inincrocio. Endo ed esogamia.
Poligamia (poliandria e poliginia; levirato e sororato). Filiazione, legame madre-figlio, padrefiglio (adozione, affidamento). Parentela: tipologie di legami, gradi, discendenza.
Rappresentazione formale, grafica dei rapporti di parentela. Atomo di parentela. Levi-Strauss:
esempi di strutture di parentela, relazioni avuncolari (Trobriandesi, Circassi). Tabù
dell’incesto. Mito dell’orda primordiale (Freud). Matriarcato (Bachofen). Matrimonio come
alleanza sociale, contratto economico e matrimonio romantico. Scapoli e sterili. Tipi di
matrimonio nelle culture “altre” (es. Nuer), ricchezza della sposa, servizio, dote. Scelta del
coniuge (regole di Murdock, omogamia). Maschile e femminile, studi di genere (il metodo
dell’antropologo, M. Mead). Stereotipi e modelli educativi. Variabilità delle immagini e dei ruoli
sociali. Accesso alle risorse e mobilità sociale: caste e classi. Etnia: analisi di un concetto
problematico. Conflitti etnici (teorie a confronto, Fabietti, Dei).
3.3. Antropologia politica ed economica
Origini, oggetto e metodi della antropologia politica (Evans-Pritchard). Rassegna e confronto
delle caratteristiche dei sistemi non centralizzati e centralizzati. Bande. Tribù. Origine dello
stato moderno. Dal Chiefdom allo stato. Antropologia politica oggi: potere diffuso, pratiche e
simbolismo (C. Geertz). Antropologia economica: confronto tra categorie del mondo
globalizzato e forme di vita e organizzazione sociale di popolazioni “altre” irriducibili a modelli
occidentali. Origini della disciplina (studi di Boas, “potlach”, e Malinowski, “kula”). Economia
del dono (studi di Mauss): fatti sociali totali. Concezione alternativa alla logica di mercato.
M.A.U.S.S.: antiutilitarismo e decrescita. Prospettive antropologiche contemporanee: intrecci
fra pratiche/logica del dono e mercato nel mondo occidentale.
4. Sociologia
4.1.Teorie sociologiche classiche
Origini della disciplina. Positivismo. Sociologia come scienza, progresso sociale e unità del
sapere. A. Comte: legge dei tre stadi. Evoluzione culturale, sociale, economica, politica.
Filosofia positiva. Monismo metodologico. Fisica sociale (statica e dinamica). Ordine e
progresso. Involuzione teorica: religione “laica”. K. Marx: aspetti filosofici, economici, storici,
sociali e politici della teoria di Marx. Dimensione materiale ed economica dell’uomo e delle
trasformazioni storiche della società. Dialettica e conflitti di classi. Dinamica di forze
produttive e rapporti di produzione. Esiti del conflitto tra capitalisti e proletari. Comunismo,
società senza classi. Emancipazione dallo sfruttamento del lavoro e nuovi scenari economicosociali. Ideologia come espressione delle classi dominanti. Coscienza di classe e
smascheramento dell’ideologia borghese. E. Durkheim: confronto con Comte e Marx.
Autonomia della sociologia. Metodo e oggetto di studio: i fatti sociali. Rapporto fra individuo e
società. Normale e patologico. Studi sul suicidio (definizione, indagine statistica, spiegazione
sociale, tipologie). Società a solidarietà meccanica e organica. M. Weber: confronto con gli
altri autori classici. Studio dell’uomo, delle sue azioni, motivazioni e interpretazione dell’agire.
Superamento della generalizzazione e dei metodi delle scienze positiviste (confronto con
Dilthey e Windelband), comprensione e scienza del particolare. Idealtipo. Classificazione delle
azioni sociali. Razionalizzazione e disincantamento del mondo. Burocrazia e capitalismo. Etica
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protestante e spirito del capitalismo. V. Pareto: metodo e oggetto di ricerca: azioni (fini,
mezzi, soggettività e oggettività. Azioni logiche e non logiche (classificazioni ed esempi).
Residui e derivazioni. Eterogenesi dei fini. Le metropoli: studi sociologici di Simmel e della
Scuola di Chicago (Park, Burgess). Razionalizzazione ed ecologia umana; differenziazione,
specializzazione, interdipendenza, competizione, isolamento, “straniero” nella propria città.
Condotte anticonformiste e impersonalità. Tempi ed aree metropolitane. Sviluppo urbano:
modello delle aree concentriche. Riflessioni critiche: presenza di subculture, policentrismo,
progettazione urbana.
4.2. Dopo i classici: prospettive sociologiche a confronto
Funzionalismo. Parsons: bisogni, funzioni, modello AGIL. Confronto con Malinowski, positivisti,
Weber, Freud. Sistema e sottosistemi sociali. Attori ed azioni sociali: interdipendenza,
integrazione, ordine, coesione e continuità sociale. Ruoli sociali e variabili strutturali. R.
Merton: critiche a Parsons. Disfunzioni e funzioni latenti. Aspetti critici dell’approccio
funzionalista. Teorie del conflitto: sociologie di ispirazione marxista (Althusser, Bourdieu).
Sociologie critiche statunitensi (Lynd, Merrell, Riesmann, Wright-Mills). Individui eterodiretti,
controllo della classe media, condizionamenti culturali e mass-mediali. Scuola di Francoforte:
critiche alla società industriale. Falsi bisogni indotti, massificazione e istupidimento.
“Democratica non libertà” (Marcuse, L’uomo a una dimensione). Sociologie comprendenti:
azione e interazione sociale, interazionismo simbolico. Microsociologia. Vita quotidiana come
rappresentazione, scena e backstage, copioni, routine, dissimulazione e cortesia sociale
(E.Goffmann)
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