G-3-STAC_01_3-Modalita Relazione idrogeologica

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Modello G-3
(Provincia Stac_01_3)
A.O.O. Provincia di Roma – Servizio 2 Tutela delle
acque, suolo e risorse idriche
Anno……………Classificazione………………
Fascicolo…………………………………………..
N. …………………….. DATA …………………..
Sportello Unico per le Attività
Produttive del Comune
di Civitavecchia
(SUAP)
D.Lvo 152/2006 e P.T.A.R. – MODALITA’ DI
REDAZIONE della relazione idrogeologica per
l’Autorizzazione allo scarico delle acque reflue. –.
MODALITA’ DI REDAZIONE
A) La relazione idrogeologica, finalizzata alla verifica del regime delle portate del corpo idrico
recettore dello scarico, da redigersi con firma digitale di un geologo abilitato allo svolgimento della
professione, dovrà essere presentata per gli scarichi industriali e per gli scarichi urbani con potenza >
2000 a.e. ai sensi dell’art. 124 comma 9 del D.lgs 152/2006 e dell’art. 30 comma 3 del P.T.A.R. e dovrà
contenere i seguenti elementi tecnico-conoscitivi:
1) delimitazione su adeguata cartografia tecnica (CTR, scala 1:10.000 oppure 1:5.000) e
caratterizzazione del bacino (o sotto-bacino) idrico di appartenenza del corpo recettore, a monte dello
scarico;
2) profondità delle falde idriche presenti e loro caratterizzazione (falda freatica, artesiana, livello statico
ecc), con indicazione di emergenze sorgentizie all’interno del bacino e loro caratterizzazione (tipologia,
portate, ecc.);
3) permeabilità dei terreni presenti nel bacino (o sotto-bacino) idrico di studio, ricavate da dati
disponibili in letteratura, e, se necessario, da prove in sito;
4) periodo di portata naturale nulla (espresso in giorni) nel corso di un anno del corpo recettore,
secondo quanto indicato nell’art. 124 c. 9 del D.Lgs152/2006, alla luce delle necessarie indagini
geologiche e idrogeologiche (di cui ai punti 1, 2 e 3), unitamente a dati pluviometrici delle stazioni meteo
più vicine, tratti dagli annali dell’Ufficio Idrografico della Regione Lazio, finalizzate a stimare in modo
chiaro e in base alle più consolidate metodologie tecnicoscientifiche del settore (es. Giandotti,
Kirpich,Watt-Clow, Pezzoli, ecc.), il regime delle portate del corpo idrico in questione;
5) coordinate del punto di scarico utilizzando il sistema metrico WGS 84 (ricavabili dall'applicativo
Google Earth), distinguendo in modo chiaro il punto di emissione dall'impianto di depurazione, il punto
di immissione nell'eventuale condotta privata o canalizzazione e il punto di immissione nel corpo
recettore finale;
6) bibliografia di riferimento, con elencazione degli studi e pubblicazioni di settore (in versione cartacea
o on-line) presi a base scientifica per lo svolgimento delle suddette indagini.
MOD. STAC 01.3
B) La relazione idrogeologica, finalizzata alla verifica dell’impatto dello scarico sul suolo o negli
strati superficiali del sottosuolo, da redigersi a firma di geologo abilitato allo svolgimento della
professione, dovrà essere presentata per tutte le tipologie di scarichi ai sensi dell’art. 103 comma 1 e
dell’all. 5 parte terza del D.lgs 152/2006 e dovrà contenere i seguenti elementi tecnico-conoscitivi:
1) Natura e caratteristiche granulometriche del terreno, per almeno 2 metri al di sotto del piano di posa
dell'opera in progetto, previa esecuzione di prove di permeabilità;
2) Soggiacenza della falda con valutazione della minima profondità della stessa in situ con e direzione di
deflusso;
3) Censimento e definizione di pozzi, sorgenti e corsi d’acqua, condutture fognarie o di acqua potabile per
un raggio di almeno 200 m dall’opera in progetto (Zona di Rispetto prevista dal D. Lgs. 152/2006);
4) Planimetria generale dell’area interessata allo scarico con indicazioni riguardanti il dimensionamento
delle strutture del sistema di smaltimento (sezioni e sviluppo lineare dei sistemi di affinamento);
5) Idonea documentazione grafica e fotografica delle prove e delle indagini eseguite.