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Edizioni L’Informatore Agrario
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Piante aromatiche
La moltiplicazione per talea o per divisione dei cespi
Siamo ormai giunti a fine inverno e le
giornate di marzo profumano di primavera, la vegetazione si risveglia e il nostro
angolo delle piante aromatiche si riempie
di nuova vita.
Lavori
È il momento di riprendere con lena
i lavori: ripulite le aiole dalle erbe infestanti, eliminate i residui delle vecchie
coltivazioni e le eventuali pacciamature poste a loro protezione, e allontanate
dall’orto ogni materiale di scarto.
A pulizia ultimata, iniziate la lavorazione del terreno utilizzando vanghe o
zappe in modo da raggiungere una profondità di circa 8-10 cm, evitando di operare troppo vicino alle piante per non danneggiarne l’apparato radicale.
Ricordate che con le lavorazioni si migliora anche la struttura fisica del terreno e
se ne favorisce l’arieggiamento: è dunque
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importante intervenire esclusivamente
quando le condizioni atmosferiche lo permettono, e cioè quando il grado di umidità del terreno risulta ottimale. Se lavorate terreni troppo umidi rischiate di non ottenere i risultati voluti, ma di compattare
il terreno compromettendone la struttura
e rendendolo asfittico in misura tanto più
grave quanto maggiore è il contenuto in
argilla al suo interno. Un metodo empirico ma efficace per valutare la lavorabilità
di un terreno è quello di verificare la sua
adesività agli attrezzi: la vanga o la zappa
utilizzate per il lavoro devono presentarsi
sempre pulite e mai appiccicaticce.
Moltiplicazione per talea. In questo
periodo si possono prelevare porzioni di
ramo per realizzare, in ambiente protetto, talee di salvia, timo e rosmarino. Scegliete cespi sani e staccate con cesoie ben
affilate porzioni di circa 10-15 cm di lunghezza; dopo aver eliminato le foglie basali mettetele a radicare in vasetti di plasti-
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ca del diametro di 10 cm riempiti con torba fine. Ogni talea va interrata per almeno
un terzo della sua lunghezza, posizionandola lungo il bordo del vasetto. Mantenete
umido il terriccio fino a radicazione avvenuta, cioè per circa 3-4 settimane.
Moltiplicazione per divisione dei cespi. Se pensate di realizzare nuovi impianti di origano e timo, in questo periodo si possono dividere i cespi delle vecchie piante; ecco come operare. Dopo aver estratto il cespo dal terreno aiutandovi con un robusto forcone, liberatelo dalla
terra in eccesso scuotendolo energicamente; con l’ausilio di un coltello o delle cesoie dividetelo poi in porzioni di circa 10
cm di diametro, controllando che ognuna
presenti gemme al colletto. Dopo aver accorciato sia la parte aerea che l’apparato
radicale delle porzioni ottenute, ponetele
direttamente a dimora. Con questa operazione rinnoverete la coltura senza perderne le caratteristiche.
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La moltiplicazione per talea della salvia. Prelevate da un cespo, anche nuovo (1), talee lunghe circa 10-15 centimetri (2).
Eliminate tutte le foglie più basse, lasciando solo una-due coppie di foglioline in cima alla talea. Mettete le talee a radicare
in vasetti di plastica o altro materiale (3) e poneteli in un luogo riparato sino a radicazione avvenuta, mantenendo moderatamente umido il terriccio
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La moltiplicazione per divisione dei cespi dell’origano. Estraete la pianta dal terreno con un forcone, ponetela su un piano di
lavoro e, aiutandovi con entrambe le mani, suddividete la zolla delle radici in quattro-cinque parti (1). Tagliate i fusticini a 78 centimetri dalla base (2), accorciate le radici di qualche centimetro ed eliminate anche quelle rotte o non più vitali. Dopo aver preparato il terreno che ospiterà il nuovo impianto, procedete alla messa a dimora delle singole piantine interrandole sino
al colletto (la parte che sta tra le radici e i fusticini) (3). Eseguite l’impianto preferibilmente a file distanti circa 40-50 centimetri l’una dall’altra, in modo da facilitare le successive operazioni colturali (per esempio la sarchiatura, la concimazione, ecc.)