LA GLOBALIZZAZIONE OGGI UNA PROSPETTIVA SOCIO-GEOGRAFICA La globalizzazione: cos’é • Processo per il quale l’attuale fase della contemporaneità si identifica per una sempre più estesa,

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Transcript LA GLOBALIZZAZIONE OGGI UNA PROSPETTIVA SOCIO-GEOGRAFICA La globalizzazione: cos’é • Processo per il quale l’attuale fase della contemporaneità si identifica per una sempre più estesa,

LA GLOBALIZZAZIONE OGGI
UNA PROSPETTIVA
SOCIO-GEOGRAFICA
La globalizzazione: cos’é
• Processo per il quale l’attuale fase della
contemporaneità si identifica per una sempre
più estesa, complessa, crescente nonché
inedita RETE di INTERCONNESSIONI e
INTERDIPENDENZE economiche politiche
sociali e culturali tra le varie parti del pianeta.
(A. Giddens, 1994)
La globalizzazione: elementi caratterizzanti
La individuano:
• Flussi finanziari
• Flussi di comunicazione
• Flussi turistici
• Flussi migratori
• Flussi di profughi…
(UN, 2000 H. D. Report)
La globalizzazione è:
•
•
•
•
•
•
•
Pervasiva
Non lineare
Discontinua/Disomogenea
Pluridimensionale
Omologante
Socio-spazialmente duplice: logica del GLOCAL
Società del rischio (Beck): dal nucleare al
“turbocapitalismo” di Luttwach e del Papa;
Naim e le 5 guerre della glob.
• >>>Le bambine di Cuzco e la glob. >
• >Tra MINC e i POPOLI di SEATTLE …..
>>>Globalizzazione dimezzata/arcipelago vs
globalizz. heureuse/panacea >>DUALISMO
• v. “Popoli” di Seattle/No global (No logo: N.
Klein)
• (V. Shiva, A. Sen, M. Yunus e il microcredito;
Banca Etica; commercio equo e solidale)
• S. Latouche e la decrescita
• Il BIL, o Benessere Interno Lordo: l’happiness
economics e il BHUTAN buddista
• IL PROBLEMA REALE: ASSENZA DI UNA
GOVERNANCE ETICA E DI UN’AUTORITà CHE
SAPPIA IMPORRE IL RISPETTO DI REGOLE
CONDIVISE (v. USA e Protocollo di Kyoto;
Cina, youan, interessi in Africa…)
• GLOBALIZZAZIONE:
• l’etimologia (1962): globo come spazio finito
(con scoperte geografiche)
• > la sfera senza centri e periferie
• > v. l’occidentalizzazione – HEGEL
• MONDIALIZZAZIONE:
• > dimensione spaziale/quantitativa >
Es. Il modello economico occidentale dal 1992
guadagna il pianeta
Internazionalizzazione e globalizzazione nell’economia
(da Conti, 1999, p. 231)
Internazionalizzazione
Globalizzazione
Rapida crescita del commercio internazionale fra
economie industriali
Più rapida crescita del commercio internazionale fra
paesi sviluppati ed economie in via di sviluppo
Accordi internazionali bilaterali
Moltiplicazione degli accordi fra i paesi, formazione di
aree di libero scambio e ruolo crescente esercitato
dagli organismi economici mondiali (Fondo Monetario
Internazionale, World Trade Organisation, ecc.)
Il commercio internazionale riguarda soprattutto i
prodotti manifatturieri
I flussi commerciali di servizi crescono più
rapidamente di quelli dei manufatti
Gli investimenti internazionali sono diretti quasi
esclusivamente verso i paesi industrializzati
Gli investimenti internazionali coinvolgono pressoché
tutti i paesi
Le imprese multinazionali operano in un numero
limitato di paesi
Le imprese multinazionali operano in un ampio
ventaglio di paesi, sia industrializzati che in via di
sviluppo
Le fonti tecnologiche sono essenzialmente nazionali
La provenienza della tecnologia è multinazionale
Il ciclo di vita dei prodotti evolve lentamente
In seguito all’innovazione e alla crescente
competizione internazionale si riduce il ciclo di vita dei
prodotti
Gli scambi internazionali di brevetti e di risorse
umane avviene all’interno delle grandi imprese
multinazionali
Si moltiplicano gli scambi, si specializzano le risorse
umane e le fonti di informazione tecnica e scientifica
I semiprodotti e le materie prime provengono da un
numero limitato di economie
I semiprodotti e le materie prime provengono da una
pluralità di fonti
La globalizzazione: linee interpretative
a. I Post-moderni:
- Una rottura con il passato (con Illuminismo e
Modernità)
- B. I “Continuisti”:
- Dalle scoperte geografiche al Mondo Unico
eurocentrico dell’età coloniale (I globalizzazione)
- alla attuale II globalizzazione
sotto il denominatore comune del sistema economico
capitalista
Una selezione delle opposte tendenze in seno alle fasi fordista e del capitalismo flessibile
(da Harvey, 1993)
MODERNITA’
POSTMODERNITA’
MODERNITA’
POSTMODERNITA’
gerarchia
Anarchia
totalizzazione
decostruzione
omogeneità
diversità
contrattazione collettiva
contratti locali
divisione minuta del lavoro
edilizia popolare
divisione sociale del lavoro
gestione operativa
gestione strategica
senzatetto
metateoria
giochi linguistici
capitale monopolistico
imprenditorialità
narrazione
immagine
capitale di produzione
capitale fittizio
profondità
superficie
universalismo
localizzazione
produzione in serie
potere dello stato
sindacati
potere finanziario
individualismo
politica di classe
razionalità tecnico-scientifica
welfare state
neo-conservatorismo
lavoro specializzato
metropoli
controurbanizzazione
significato
etica
estetica
industria
materialità
immaterialità
regolamentazione
produzione
riproduzione
rinnovo urbano
originalità
autorità
colletti blu
avanguardismo
Politica di gruppi d'interesse
centralizzazione
pastiche
eclettismo
colletti bianchi
commercialismo
politica carismatica
decentramento
spazio relativo
interventismo statale
industrializzazione
internazionalismo
permanenza
tempo
produzione in piccole quantità
movimenti
diversità pluralistica
lavoro flessibile
significante
servizi
deregulation
rivitalizzazione urbana
luogo
liberismo
deindustrializzazione
geopolitica
fuggevolezza
spazio
Principali differenze tra società industriale e società postindustriale
(da De Masi, 1987)
Società industriale
Società postindustriale
Istituzioni chiave
Stato, azienda, sindacato, banca, famiglia
nucleare, gruppi secondari, partiti
Università, istituti di ricerca e di cultura,
organizzazioni di mass media, banche,
famiglia instabile. Gruppi primari e secondari
Risorse principali
Mezzi di produzione, materie prime, brevetti,
produttività
Intelligenza, conoscenza, creatività,
informazioni, laboratori scientifici e culturali
Settore economico
dominante
Produzione di beni: fabbricazione,
trasformazione, distribuzione. Settore
secondario
Produzione di idee e fornitura di servizi:
trasporti, commercio, finanza, assicurazioni,
salute, istruzione, amministrazione, ricerca
scientifica, cultura, svago. Settore terziario
Luogo tipico
Opificio, fabbrica, ufficio, città, urbanesimo
Informazione distribuita, laboratori scientifici,
telelavoro urbano, fabbrica diffusa
Strumentazione
Energia, strumenti rigidi, catena di
montaggio. Fare a macchina
Elettronica, informatica, biogenetica,
tecnologie intellettuali e appropriate. Far fare
alla macchina
Vantaggi
Consumo di massa, mobilità geografica e
sociale, dominio sulla natura, egualitarismo
Istruzione di massa, accessibilità delle
informazioni, tempo libero, invenzione della
natura, riduzione dell'incertezza
Svantaggi
Alienazione, competitività, spreco, anomia,
fatica psicofisica, sfruttamento
Manipolazione, eterodirezione,
eterocontrollo, massificazione,
emarginazione, disoccupazione, fatica
psichica
LA GLOBALIZZAZIONE: UNA CONTESTUALIZZAZIONE STORICA
• Guerra del Kippur – 1973 > shock petrolifero>
• Declino del modello fordista-taylorista e del capitalismo organizzato
(GRANDE FABBRICA URBANA, PRODUZIONE STANDARDIZZATA E DI
MASSA)
• Avvento fase postindustriale/postfordista e del capitalismo flessibile
(modello Benetton) >> PRODUZIONE DI NICCHIA – JUST IN TIME
. Avvento del neoliberismo (Friedman e Cile di Pinochet; Reagan - Tatcher):
- liberalizzazione/ deregulation - privatizzazioni…
CRISI del WELFARE-STATE (v. Indice di GINI)
- Liberalizzazione Borsa di Londra (1986) da
>> SVILUPPO TECNOLOGIE INFORMATICHE e ICT (morte della distanza)
• il villaggio globale (Mc Luhan, 1989)
• Caduta del Muro di Berlino e fine del socialismo reale (1989-1992)
• Istituzione dell’Unione Europea (1992), ma
>> IL DISORDINE GLOBALE>>
>>>>> guerre locali, pulizia etnica, bambini-soldato, turbocapitalismo
. Crisi economica internazionale del 1992 e occupazione
•11 settembre 2001
• CRISI FINANZIARIA ESTATE 2008 : STRUTTURALE (NO GOVERNANCE)
• LA “DECRESCITA”: SCELTA O IMPOSIZIONE
• Nord Africa 2011
1992: UN ANNO CRUCIALE
• Nasce l’Unione Europea
• Earth Summit di Rio e il paradigma della
sostenibilità
• Crisi economica internazionale e occupazione
• Guerra in Bosnia
• Saggi di F. Fukuyama e K. Ohmae
• 1993: Huntinghton e lo scontro di civiltà
MODELLO DELLA COMPRESSIONE SPAZIO-TEMPORALE
(ns rielaborazione da Harvey, 1993)
MODELLO CENTRO-PERIFERIA
(da Adamo, 2006)
I RAPPORTI ECONOMICI MONDIALI NELLA GLOBALIZZAZIONE
DECLINAZIONI della GLOBALIZZAZIONE
Oltre a due casi esemplari:
1) Lo tsunami – 2004: dal digital divide tra N e S
del mondo al turismo sessuale
2) L’uragano Katrina - 2005: Vecchie e NUOVE
POVERTA’>> paesi ex-socialisti- Paesi ricchi
a) La bolla immobiliare del 2008 come
moltiplicatore di nuove povertà: non
emarginazione, ma fragilità sociale crescente
b) Lo tsunami Giappone 11-3-2011: Fukushima
e rischio antropogenico (anche nel 2004)
La globalizzazione e le persone
a. I global people (“gli azionisti” - Bauman):
. NB!! dall’economia reale all’economia “di carta”
- a-territorializzazione/a-spazialità
- deresponsabilizzazione
- le gated communities (autosegregazione spaziale).
- b. Emigrati e profughi:
- Politiche di inclusione: Assimilazione, melting pot, multiculturalismo e salad
bar (o salad bowl), interculturalità; l’Italia e l’assimilazionismo senza
assimilazione (GUOLO)
- Paura e insicurezza: chiudersi nella fortezza; il ruolo dell’11 settembre 2001
e della crisi economica attuale; “fratture incrociate” e trasversali nella
società, segregazione e autosegregazione degli stranieri
-
Gli immigrati di II generazione: tra “Aspettando Beckham”, i disordini nelle
banlieues francesi e gli attentati di Londra
La globalizzazione e lo Stato
• Crisi dello Stato:
- Per funzione economica
- Per funzione militare
- Ma con la crisi finanziaria attuale…lo Stato
“Pantalone” che si è caricato dei debiti privati
nel 2008 è ORA a rischio fallimento (troppe
spese rispetto alle entrate) >>
>>RIGURGITO degli egoismi nazionali
…e l’ordine territoriale globalizzato?
Huntinghton e lo scontro delle civiltà
• Fine delle ideologie e “rivincita di Dio”: la religione come
matrice di futuri conflitti (le “guerre di faglia”)
• La crisi dell’Occidente (fallimenti interni e esterni)
• Rapporti tra The Rest e l’Occidente: molteplicità di posizioni,
ma si evidenzia quella
>>Modernization but not westernization >>
non accettati ideali politici (stato di diritto, democrazia e
pluralismo, diritti umani) come nuova forma di
imperialismo, né valori sociali (v. westoxification)
Nb: Modernità =/= Occidente
• Il fallimento dei modelli occidentali e l’indigenizzazione delle
culture:
- le ex colonie (v. L. Senghor e la sociol. della negritudine);
- il Giappone e il toyotismo
Islam e Occidente: un rapporto difficile
Posizioni sfaccettate, l’Islam non è un monolite
– Diversità socio-culturale
– Storia passata (colonialismo…) e neocolonialismo
– Israele e la questione palestinese
– Rivoluzione khomeinista in Iran
– Dalla I guerra del Golfo (1991) > violazione della
UMMA e Al Quaeda
– 11 settembre 2001 e conseguenze
– Complicato dall’immigrazione in Occidente
La globalizzazione e i luoghi
• L’ordine territoriale nella storia: dal villaggio
allo Stato al GLOCAL
• Delocalizzazione e i paesi di antica
industrializzazione
• Le “Città mondiali” e l’economia della
conoscenza
• Le produzioni immateriali
• La flessibilità come dato spaziale/ esistenziale
della nostra “società liquida” (Bauman)
E l’energia?
• Nei primi anni ’70 già in sperimentazione la
tecnologia H per la produzione di energia
• Dualismo produzione alimentare/prod.
agricola per biocarburanti >> v. sovranità
alimentare > gli OGM
• “Picco di HUBBERT” del petrolio”:??
• Uranio: riserve in esaurimento
• Global Warming e area polare artica:
- apertura del passaggio a NW …; sfruttamento
risorse sottomarine (v. Putin)