Il quarantotto in Europa e l`unità d`Italia

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Transcript Il quarantotto in Europa e l`unità d`Italia

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Il Quarantotto in
Europa e l’Unità d’Italia
Le varie fasi della lotta


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Il congresso di Vienna


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L’Europa dopo il Congresso
di Vienna


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Il principio della legittimità


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La Santa Alleanza
Austria, Prussia, Russia


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Il cammino verso la libertà
• I popoli europei erano
sottomessi alle grandi
monarchia dopo la
Restaurazione.
• In tutta Europa nasce un
forte sentimento di
libertà, gli stati europei
vogliono liberarsi dalle
monarchie assolute.


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L’Italia diventa indipendente
dalle potenze straniere
• In Italia, sotto la guida di
Cavour, attraverso varie guerre,
trattative diplomatiche,
spedizioni di volontari, ci sarà
l’indipendenza dalle potenze
straniere e la proclamazione, il 17
marzo 1861, del regno.


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Scoppia a Parigi la scintilla di
un grande incendio Europeo
• Dopo i moti del 1820-21 e del 1830-31, nel
1848 in Italia ed in Europa tornò a farsi
sentire il bisogno di liberarsi dalle
monarchie assolute.
• Il 1848 fu l’anno che spazzò via la fase
della Restaurazione e diede vita ad un
periodo storico guidato dalla borghesia
liberale. Le prime rivolte partirono dalla
Francia.


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La rivoluzione del 1848
• Il 22 Febbraio del 1848 a Parigi scoppiò una
grande rivolta ed il re Luigi Filippo dovette
abdicare.
• Fu proclamata la repubblica in Francia.
• Venne riconosciuta a tutti i francesi la libertà
di stampa e di associazione; fu concesso il
diritto di voto a tutti i cittadini uomini. Si
fissò in 10 ore la durata massima della
giornata lavorativa.


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La rivoluzione del 1848
• La rivoluzione nel 1848 dilaga in tutta
Europa a Berlino, Vienna, Praga. Tutti
i popoli ottennero il diritto ad avere
una carta costituzionale.


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L’Italia dopo la
Restaurazione


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Il 1848 in Italia
• In Italia viene
proclamato Papa, Pio
IX, il quale aveva
ordinato la
liberazione di
numerosi prigionieri
politici ed aveva
concesso anche una
certa libertà di
stampa.


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Il 1848 in Italia
• In Toscana il
granduca
Leopoldo II
aveva fatto delle
riforme a favore
del popolo.


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Il 1848 in Italia
• A Torino il re
Carlo Alberto si
dichiara vicino
alle idee liberali
e contro gli
austriaci.


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Il 1848 in Italia
• A Palermo scoppia la rivolta il 12
gennaio del 1848 e le truppe
borboniche furono cacciate dalla
Sicilia. A Napoli, le rivolte
costrinsero il re Ferdinando II a
concedere la Costituzione. Tutti gli
altri re furono così costretti a
concederla.


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Il quarantotto in Italia
• In Toscana Leopoldo II concede la
Costituzione
• Pio IX concesse la costituzione nello
Stato pontificio
• In Piemonte Carlo Alberto concede la
Costituzione che prende il nome di
Statuto Albertino.


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Venezia e Milano insorgono
contro l’Austria
• Alla notizia della
rivolta di Vienna, i
cittadini di Venezia il
1° Marzo si ribellano
agli austriaci.
• Prendono il potere e
formano un governo
provvisorio guidato dai
patrioti Daniele Manin
e Niccolò Tommaseo.


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Venezia e Milano insorgono
contro l’Austria
• I cittadini
prendono il potere
e formano un
governo provvisorio
guidato dai patrioti
Daniele Manin e
Niccolò Tommaseo.


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Venezia e Milano insorgono
contro l’Austria
• A Milano il popolo si
rivolta contro gli
austriaci. I cittadini
scesero in piazza guidati
da Carlo Cattaneo.
• I Milanesi chiedevano la
concessione della libertà
di stampa, la
costituzione di una
guardia civica (polizia)
italiana e la formazione
di un nuovo governo.


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Venezia e Milano insorgono
contro l’Austria
• Scoppiarono per 5 cinque giorni dei violenti
combattimenti contro gli austriaci che
presero il nome famoso de “Le cinque
giornate di Milano”.
• Gli austriaci si ritirarono in un luogo
strategico detto il quadrilatero, formato
dalle quattro fortezze di Verona,
Peschiera, Legnago, Mantova, in posizione
strategica tra la Lombardia ed il Veneto.


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Venezia e Milano insorgono
contro l’Austria
• A Milano si forma un governo
provvisorio.
• Milano e Venezia non avevano un
esercito proprio ed organizzato e
contro le truppe austriache la rivolta
soccombe.


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La prima guerra
d’indipendenza
• IL re di Sardegna Carlo Alberto, benché
impreparato militarmente, rischiò il suo
trono ed il suo stato dichiarando guerra
all’Austria.
• Le truppe di Carlo Alberto portavano la
bandiera tricolore in battaglia invece che
quella del regno di Sardegna.


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La prima guerra
d’indipendenza
• Da tutta Italia venivano volontari ad
arruolarsi con l’esercito di Carlo Alberto
così come tanti sovrani mandarono le loro
truppe in aiuto.
• L’esercito di Carlo Alberto sconfisse gli
Austriaci a Goito, dopo l’eroica resistenza
dei volontari Toscani a Curtatone e
Montanara.


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Battaglia di Goito


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Battaglia di Curtatone e
Montanara


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La prima guerra
d’indipendenza
• I governi provvisori di Milano, Venezia,
Modena e Parma si uniscono al Piemonte.
• Leopoldo II, re di Toscana, Ferdinando II,
re di Napoli, ed il Papa Pio IX, gelosi dei
successi di Carlo Alberto ed impauriti dal
suo potere, ritirarono le loro truppe.


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Il progetto di Cavour per
l’indipendenza Italiana
• Nel 1852 Cavour fu nominato dal re
Vittorio Emanuele II presidente del
consiglio di ministri e delle finanze.
• Cavour perseguì con forza un programma
politico che vedeva raggiungere l’unità
d’Italia sotto la monarchia liberale e
costituzionale di Vittorio Emanuele II.
Cavour riuscì ad avere il consenso degli
inglesi e dei francesi per l’eventuale unità
d’Italia.


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Cavour


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Accordo Plombières
• Nel 1858 fu firmato a Plombières un
accordo segreto tra l’Italia di Cavour e la
Francia di Napoleone III.
• L’accordo tra i due stati impegnava la
Francia a difendere L’Italia in caso di
aggressione da parte degli austriaci e
l’Italia in cambio cedeva Nizza e la Savoia.


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Accordo Plombières


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La Vittoriosa II guerra
d’indipendenza.
• L’accordo di Plombières prevedeva che la
Francia avrebbe difeso l’Italia solo nel
caso che questa fosse stata attaccata
dall’Austria e non se l’Itala avesse
attaccato il Lombardo-Veneto.
• Nel 1859 il Piemonte, per provocare la
reazione dell’Austria ed indurla ad
attaccare l’Italia, raduna le sue truppe sul
Ticino lungo il confino con L’Austria.


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II guerra d’indipendenza


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La Vittoriosa II guerra
d’indipendenza.
• I soldati Piemontesi furono aiutati da
volontari provenienti da tutta l’Italia.
• A Garibaldi fu affidato da Vittorio
Emanuele II il comando di un corpo
speciale, i Cacciatori delle Alpi, per
combattere contro gli Austriaci.


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Garibaldi
L‘eroe dei due mondi


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La vittoriosa II guerra
d’indipendenza.
• L’Austria cadde nella trappola e
mandò un ultimatum a Vittorio
Emanuele II, al quale si imponeva di
ritirarsi dal confine e di disarmare
l’esercito italiano.


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La vittoriosa II guerra
d’indipendenza
• Vittorio Emanuele II si rifiutò di
rispettare l’ultimatum.
• Il 29 Aprile del 1859 l’Austria
attacca Novara e Vercelli, varcando il
Ticino.


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La Vittoriosa II guerra
d’indipendenza
• I Piemontesi si uniscono ai Francesi
sbarcati a Genova al comando di
Napoleone III.
• La prima battaglia fu combattuta a
Magenta, dove le truppe francesi
sconfissero quelle Austriache
riuscendo a liberare Milano.


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Magenta


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Battaglia di Magenta


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La Vittoriosa II guerra
d’indipendenza
• Garibaldi libera con le sue truppe
Varese, Como, Bergamo, Brescia.
• I Francesi vinsero di nuovo contro gli
Austriaci la battaglia di Solferino.
• L’esercito Piemontese vinse gli
Austriaci a San Martino il 24 giugno.


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Armistizio di Villafranca
• Napoleone III firmò l’armistizio con
l’imperatore Austriaco Francesco
Giuseppe, decidendo che la Lombardia
rimanesse al regno di Sardegna e che
il Veneto restasse agli Austriaci.
• Vittorio Emanuele II dovette
accettare questo accordo.


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Armistizio di Villafranca
•Cavour dà le sue dimissioni, ma viene
richiamato dal re per fare un nuovo accordo
con Napoleone III.
L’accordo prevedeva l’annessione della
Toscana, dell’Emilia Romagna, di Parma e di
Modena. In cambio Cavour avrebbe dato
Nizza e la Savoia ai Francesi.
L’accordo fu rispettato.


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L’impresa dei Mille
• Garibaldi parti dal porto di Genova
con 1070 garibaldini per liberare la
Sicilia.
• I Mille sbarcarono a Marsala, e
Catalafimi sconfisse gli austriaci.
• Sconfisse poi Ferdinando II
coquistando anche il regno di Napoli


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QUARTO


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SPEDIZIONE DEI MILLE


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L’incontro fra Garibaldi e
Vittorio Emanuele II a Teano.
• Garibaldi, dopo aver conquistato la
Sicilia, la Calabria, ed il Regno di
Napoli, s’incontra a Teano ( presso
Caserta) con Vittorio Emanuele II
per dargli le terre conquistate.


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Proclamazione del regno
d’Italia
• Il 17 marzo 1861 fu proclamato il
regno d’Italia con capitale Torino.


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L a terza guerra
d’indipendenza al fianco
della Prussia
• Nel 1866 l’Italia firmò un importante
trattato con la Prussia: in caso di
guerra tra Prussia e Austria, L’Italia
avrebbe attaccato gli austriaci nel
veneto impegnando questi su due
fronti.


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L a terza guerra
d’indipendenza al fianco della
Prussia
• La Prussia voleva escludere l’Austria dalla
confederazione germanica ed il 16 giugno 1866
attaccò l’Austria. Tre giorni dopo l’Italia attaccò il
Veneto.
• La guerra non fu condotta bene dagli Italiani.
• Infatti i generali Cialdini e La Marmora furono
sconfitti a Custoza e, presso l’isola di Lissa,
nell’Adriatico, furono affondate due navi
corazzate italiane.


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Lissa


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Custoza


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L a terza guerra d’indipendenza al
fianco della Prussia
• La sconfitta italiana non influì sul
risultato finale della guerra.
• Il 3 Luglio del 1866 l’esercito
prussiano sconfisse gli Austriaci a
Sadowa, in Boemia. L’Austria dovette
così arrendersi e chiedere la pace.


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Sadowa


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L a terza guerra d’indipendenza
al fianco della Prussia
• Per la Prussia questa vittoria significò
l’esclusione dell’Austria dalla
confederazione germanica e per
L’Italia l’acquisizione del Veneto. Gli
Austriaci, però, cedettero il Veneto a
Napoleone III in segno di disprezzo
verso L’Italia e Napoleone lo restituì
agli italiani.


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Unico vincitore Garibaldi
• Unico vincitore sul fronte italiano fu
Garibaldi che sconfisse gli Austriaci a
Bezzecca.
• Stava per liberare Trento, quando
ricevette l’ordine di fermarsi perché la
guerra era conclusa.
• Garibaldi rispose con un telegramma con la
famosa frase: “ Obbedisco”.


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Bezzecca


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La questione romana
• La questione romana si proponeva di
far diventare Roma la capitale del
regno d’Italia.
• Il governo italiano voleva regolare i
rapporti con il pontefice secondo il
pensiero di Cavour “Libera Chiesa in
libero Stato”.


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La questione romana
• Pio IX si sentiva minacciato e divenne
ostile verso il governo italiano.
• Il progetto di Roma capitale era
ostacolato dall’opinione pubblica
europea specialmente dai francesi.


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La questione romana
• Nel 1867 il capo del governo Urbano
Rattazzi per evitare lo scontro con la
Francia, fece arrestare Garibaldi,
che aveva raccolto un esercito di
volontari per occupare Roma.


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La questione romana
• Pochi mesi dopo, Garibaldi fuggì, reclutò
2000 volontari e penetrò nel Lazio,
scontrandosi con i Francesi a Mentana,
dove fu sconfitto.
• Nel 1870 cadde Napoleone III e la Francia
divenne una repubblica.
• Il governo Italiano si sentì libero di
attaccare Roma.


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Mentana


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La questione romana
• Il 20 settembre del 1870 i bersaglieri,
dopo un breve combattimento, presero
Porta Pia, così dopo 12 secoli cadeva il
potere temporale dei Papi.
• Roma divenne parte del regno d’ Italia.


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Porta Pia


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La legge delle Guarentigie
Nel1871 il Parlamento emanò una legge detta
delle Guarentigie, “delle garanzie”, basata
sui principi di Cavour.
Al pontefice si concedeva :
• il territorio della città del Vaticano;
• una somma annua per il suo mantenimento;
• la piena libertà della Chiesa di fare
apostolato su tutto il territorio Italiano.


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La legge delle Guarentigie
• Il pontefice non accetta le condizioni
e si dichiara prigioniero in Vaticano,
scomunica re e ministri ed impedisce
ai cattolici di partecipare alla vita
politica nazionale


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Fratelli d'Italia.
Il Canto degli Italiani
Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.


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Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.


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Uniamoci, amiamoci,
l'Unione e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.


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Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.


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Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò