LESIONI CUTANEE PRIMO INTERVENTO Dott. Antonello Esposito S.C. Emergenza – Urgenza ASL Salerno.
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LESIONI CUTANEE
PRIMO INTERVENTO
Dott. Antonello Esposito
S.C. Emergenza – Urgenza ASL Salerno
Slide 2
LA CUTE
Slide 3
LA CUTE
Epidermide
Strato superficiale. Assenza di Vasi e Nervi.
Derma
Strato sottostante
Ricco di Vasi, Terminazioni nervose, Ghiandole sudoripare e sebacee
Ipoderma
Strato più profondo, costituito da Tessuto Adiposo
Spessore variabile. Riserva di lipidi. Funzione di ammortizzatore
Annessi cutanei
Peli e Unghie
Slide 4
FUNZIONI
Protezione
dall’ambiente esterno
Impenetrabilità ai Germi
Impermeabilità
Protezione da Agenti fisici e climatici
Termoregolazione
Depurazione
Funzione
sensoriale
Slide 5
PATOLOGIE DELLA CUTE
Ferite
Ustioni
Congelamento
Slide 6
Slide 7
FERITA
Definizione
Soluzione di continuo della Cute o delle Mucose
prodotta da un agente meccanico
recente e secondaria a un trauma
Superficiale: interessa cute e sottocutaneo
Profonda: interessa anche i tessuti sottostanti
Penetrante: se raggiunge una cavità (addome. torace)
Slide 8
PIAGA
Definizione
Soluzione di continuo della Cute o delle Mucose
NON recente e tendente alla guarigione
Slide 9
ULCERA
Definizione
Soluzione di continuo della Cute o delle Mucose
NON recente e NON tendente alla guarigione
Slide 10
FERITE: CLASSIFICAZIONE
Abrasioni
Escoriazioni
Ferite
da punta
Ferite da taglio
Ferite lacero-contuse
Ferite da arma da fuoco
Ferite a lembo
Slide 11
FERITE: CLASSIFICAZIONE
Semplici
Limitate ai tessuti di rivestimento (cute e sottocute)
Complesse
(o Profonde)
Interessano anche le strutture sottostanti
(Muscoli, Tendini, Fasce, Nervi e Vasi)
Possono richiedere un trattamento articolato
Slide 12
ABRASIONI
Ferita estremamente superficiale
Asporta i primi strati cutanei
Slide 13
ESCORIAZIONI
Corpo
contundente a superficie irregolare
Azione lesiva diretta tangenzialmente alla cute
Danno limitato ai piani superficiali
Facile porta di ingresso per agenti microbici
Slide 14
FERITE DA PUNTA
Agente
acuminato su area corporea limitata
La profondità prevale sulla larghezza
Slide 15
FERITE DA PUNTA
Superficiali
Penetranti
quando raggiungono una cavità (torace, addome, cranio)
Trapassanti
quando attraversano un segmento corporeo (un arto)
Transfosse
quando attraversano completamente una cavità
Slide 16
FERITE DA PUNTA
Dolore
modesto
Emorragia
spesso scarsa esternamente
Possibile
ritenzione corpi estranei
Complicanze
Impotenza
settiche, tetano
funzionale
per lesione nervosa
Slide 17
FERITE DA TAGLIO
Prodotte da strumenti affilati
Con o senza perdita di sostanza
Per l’interessamento del derma i margini sono slargati
Slide 18
FERITE DA TAGLIO
Dolore molto variabile
Dipende da: tipo di tagliente, zona colpita, velocità del colpo
Emorragia molto variabile
Dipende da profondità ed estensione del tessuto lesionato
Capillare. Venosa. Arteriosa. Parenchimatosa.
Slide 19
FERITE LACERO-CONTUSE
Il corpo contundente provoca lesione per
compressione, trazione, stiramento, strappamento
Ingranaggi. Ruote. Morsi di animale. Etc.
Slide 20
FERITE LACERO-CONTUSE
Margini irregolari e sfrangiati
Lesioni singole o multiple
Aree ecchimotiche. Tendenza alla necrosi
Alto rischio di infezione
Slide 21
FERITE DA ARMA DA FUOCO
Azione vulnerante di un proiettile
Schegge da scoppio di ordigni esplosivi
La penetrazione dipende da :
- forza viva (massa e velocità)
- forma del proiettile
Slide 22
FERITE DA ARMA DA FUOCO
Ferita con il solo foro di entrata
Ritenzione del proiettile nelle parti molli
Slide 23
FERITE DA ARMA DA FUOCO
Ferita trapassante con foro di entrata e di uscita
Foro di entrata più piccolo e con tracce di ustione
Foro di uscita più largo, con margini frastagliati
Foro di entrata
Foro di uscita
Slide 24
FERITE DA ARMA DA FUOCO :
COMPLICANZE
Scheletriche
Viscerali
Neuro-Vascolari
Settiche
Slide 25
FERITE A LEMBO
Corpo tagliente tangenziale alla superficie cutanea
La vitalità del lembo è assicurata dal peduncolo
Elevato rischio di necrosi
Slide 26
FERITE: COMPLICANZE
Emorragia
Infezioni
Corpi
estranei
Lesione di organi profondi
Lesioni vascolari e/o nervose
Fistole interne o esterne
Eviscerazione
Ernie traumatiche
Cicatrici retraenti o cheloidi
Slide 27
FERITE: GUARIGIONE
Insieme di fenomeni biologici che riparano un tessuto leso
Il risultato del processo biologico è la cicatrice
Una cicatrice si considera “solida” dopo 15 giorni
Il rimodellamento completo avviene in 6 mesi
Slide 28
GUARIGIONE
Prima intenzione
Seconda intenzione
Slide 29
CICATRICI PATOLOGICHE
atrofica
ipertrofica
cheloidea
FATTORI PREDISPONENTI ALLE CICATRICI IPERTROFICHE
Locali
Cicatrizzazione per seconda intenzione
Orientamento della cicatrice
Natura dell’ agente lesivo (es. ustione)
Loco-regionali
Sede (reg. sternale, deltoidea, scapolare sottoauricolare)
Sistemici
Età, razza, sesso, fattori costituzionali ed idiopatici
Slide 30
MEDICAZIONE
Scopo
Proteggere la ferita dalle infezioni
Impedire la disidratazione degli strati cellulari superficiali
Requisiti
Permeabilità all’Ossigeno
Protezione contro la contaminazione batterica
Stimolo per il tessuto di granulazione
Slide 31
TRATTAMENTO GENERALE
Detersione
Lavare delicatamente con
Soluzione Fisiologica
Per rimuovere eventuali detriti
Disinfezione
Disinfettare con
Acqua Ossigenata
Poi sciacquare con Soluzione Fisiologica
Slide 32
TRATTAMENTO GENERALE
Ispezione
Per controllare eventuali danni
a strutture profonde
Per identificare corpi estranei
Sutura
Secondo i piani anatomici
Slide 33
FERITE
Slide 34
DISINFETTANTI E ANTISETTICI
Disinfettante
Prodotto antimicrobico per la detersione degli oggetti
Antisettico
Prodotto antimicrobico per l’uso su tessuti viventi
(NON deve essere tossico né irritante per i tessuti)
Slide 35
IODOPOVIDONE
Soluzione al 10%
Previsto dalla L.81/2008
Spettro di Azione
Gram Positivi
+++
Gram Negativi
+++
Virus e Miceti
++
Mycobatteri
++
Spore
+
Tossico per ingestione
Su ustioni estese provoca acidosi metabolica
Slide 36
CLOREXIDINA
Elevata affinità per l’epidermide
Sia in soluzione acquosa che alcolica
Si applica su cute integra
Spettro di Azione
Gram Positivi
+++
Gram Negativi
++
Virus e Miceti
+
Mycobatteri
+-
Spore
-
Può dare neurotossicità e ototossicità
Slide 37
PEROSSIDO DI IDROGENO
Soluzione al 3% = 10 volumi
Blando sui tessuti viventi
Ottima attività di detersione
Spettro di Azione
Gram Positivi
++
Gram Negativi
+++
Virus e Miceti
+
Mycobatteri
+-
Spore
-
Soluzioni più concentrate possono provocare ustioni
Slide 38
ALCOOL
Rapida riduzione della contaminazione microbica
Si usa solo su cute integra
Su ferite aperte può fissare i germi
Spettro di Azione
Gram Positivi
+++
Gram Negativi
+++
Virus e Miceti
++
Mycobatteri
+-
Spore
-
Non efficace sul Virus Epatite B
Slide 39
MERCUROCROMO
TINTURA DI IODIO
MERCUROCROMO: Mercurio tossico
Scarso potere antisettico
TINTURA DI IODIO: A base di Iodio libero
Più tossico dello Iodopovidone
Slide 40
Slide 41
EMORRAGIE ESTERNE
Arteriosa
Rosso vivo zampillante
Venosa
Rosso scuro lenta e continua
Capillare
Superficiale a goccioline
Slide 42
EMORRAGIE INTERNE
Il sangue fuoriesce da un vaso raccogliendosi in
una cavità dell’organismo
Non visibile ma sospettabile
Evolve verso lo shock
Slide 43
EMORRAGIE ESTERIORIZZATE
Hanno origine interna ma il sangue fuoriesce
all’esterno da un orifizio naturale
Rinorragia (Epistassi) : dal naso
Otorragia : dall’orecchio
Emoftoe : dalla bocca (dal cavo orale)
Emottisi : dalla bocca (dal respiratorio)
Ematemesi : dalla bocca (dal digerente)
Melena : dall’ano (dal digerente alto)
Rettorragia : dall’ano (dal retto)
Ematuria : dall’apparato urinario
Metrorragia : dall’apparato genitale femminile
Slide 44
TRATTAMENTO
Arrestare
l’emorragia senza causare
ulteriori danni al vaso interessato
Evitare danni a strutture nervose e
tendinee
1.
2.
3.
Compressione diretta sulla ferita
Compressione sul vaso che alimenta
l’emorragia
Uso del tourniquet (come ultima ratio)
Slide 45
COMPRESSIONE
Autoprotezione
Compressione diretta
Sollevamento dell’arto
DIRETTA
Slide 46
COMPRESSIONE
DIRETTA
Slide 47
PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA
Slide 48
TOURNIQUET
Indicato quando :
la compressione della ferita o
dell’arteria a monte della stessa
non bastano a fermare l’emorragia.
La sua applicazione deve essere limitata:
> 2 ore = necrosi cutanea e danni
vascolari, nervosi e muscolari
> 6 ore = necrosi dell’arto con
necessità di amputazione
Slide 49
TOURNIQUET
Slide 50
Slide 51
USTIONI : DEFINIZIONE
Lesioni dovute all’azione di alte temperature sulla
superficie corporea col risultato di danni diretti e di
danni indotti
Slide 52
USTIONI : CONSEGUENZE
1)
Lesione / Distruzione dei tessuti con dolore
e perdita delle funzioni della cute
2)
Perdita di liquidi fino allo shock
3)
Esposizione alla infezioni
Slide 53
OMEOSTASI TERMICA
Temperature
< 44°C
Resistenza per tempi relativamente lunghi
Temperature
45 – 51°C
Inizia la distruzione dei tessuti con gradiente
doppio per ogni grado di aumento
Temperature
51 – 70°C
Distruzione tessutale accelerata
Temperature
Rapida necrosi
> 70°C
Slide 54
TIPO DI USTIONI
Da
calore
Da congelamento
Da elettricità
Da sostanze chimiche
Da radiazioni ionizzanti
Slide 55
CLASSIFICAZIONE
1° GRADO
Epidermiche
2° GRADO
Dermiche superficiali
2° GRADO PROFONDO
Dermiche profonde
3° GRADO
A tutto spessore
Slide 56
1° GRADO
Eritematosa
Limitata all’epidermide
Iperalgesia
Impallidisce alla digitopressione
Slide 57
2° GRADO
Eritematosa con piccole erosioni
Interessa il derma
Iperalgesia
Spesso causano flittene (guarigione in 7 – 14 gg)
Slide 58
2° GRADO PROFONDA
Chiazzata con escara superficiale
Interessa gli strati profondi del derma
Ipoalgesia ma sensibili alla puntura di spillo
Guarigione lunga (15-35 gg) con cicatrice
Slide 59
3° GRADO
Interessano cute e sottocutaneo
Analgesia (distruzione terminazioni nervose)
Presenza di escare dure come il cuoio, insensibili e
spesso di colore nero (ma anche bianche)
Slide 60
REGOLA DEL “9”
RICOVERO
> 10% Superficie corporea.
> 5% s.c. ustioni profonde.
Sedi critiche (Volto. Mani.
Piedi. Perineo).
Ustioni elettriche.
Ustioni chimiche
> 20% Superficie corporea:
Centro Grandi Ustionati
Slide 61
TRATTAMENTO DI URGENZA
Interrompere
la fonte ustionante
Spegnere il fuoco con un panno
Gettare a terra la vittima
Togliere rapidamente i vestiti
Non tentare di togliere i vestiti attaccati alla pelle
Togliere anelli, collane, orologio. Prima che la
parte ustionata cominci a gonfiarsi
Immersione in acqua corrente fredda per 10’-15’,
poi sospendere per evitare ipotermia
Se inalazione: Ossigeno al 100%
Slide 62
1° GRADO : TRATTAMENTO
Raffreddare
la parte sotto acqua corrente
- Allontana sostanze corrosive
- Limita i danni della ustione
- Riduce il dolore
Impacco di soluzione fisiologica
Applicare pomate antistaminiche o cortisoniche
Eventuale somministrazione di analgesici
sistemici
Restitutio ad integrum in pochi giorni
Slide 63
TRATTAMENTO TOPICO
Coprire
le ustioni con garze sterili
Non applicare pomate, olio, dentifricio
(favoriscono le infezioni)
Non usare ovatta né medicazioni adesive
Irrigare con soluzione fisiologica
Proteggere dal freddo (metallina o lenzuolo)
Non bucare le flittene
Non applicare ghiaccio sulle ustioni
Slide 64
RICOVERO
Slide 65
Slide 66
Slide 67
Slide 68
LESIONI CUTANEE
PRIMO INTERVENTO
Dott. Antonello Esposito
S.C. Emergenza – Urgenza ASL Salerno
Slide 2
LA CUTE
Slide 3
LA CUTE
Epidermide
Strato superficiale. Assenza di Vasi e Nervi.
Derma
Strato sottostante
Ricco di Vasi, Terminazioni nervose, Ghiandole sudoripare e sebacee
Ipoderma
Strato più profondo, costituito da Tessuto Adiposo
Spessore variabile. Riserva di lipidi. Funzione di ammortizzatore
Annessi cutanei
Peli e Unghie
Slide 4
FUNZIONI
Protezione
dall’ambiente esterno
Impenetrabilità ai Germi
Impermeabilità
Protezione da Agenti fisici e climatici
Termoregolazione
Depurazione
Funzione
sensoriale
Slide 5
PATOLOGIE DELLA CUTE
Ferite
Ustioni
Congelamento
Slide 6
Slide 7
FERITA
Definizione
Soluzione di continuo della Cute o delle Mucose
prodotta da un agente meccanico
recente e secondaria a un trauma
Superficiale: interessa cute e sottocutaneo
Profonda: interessa anche i tessuti sottostanti
Penetrante: se raggiunge una cavità (addome. torace)
Slide 8
PIAGA
Definizione
Soluzione di continuo della Cute o delle Mucose
NON recente e tendente alla guarigione
Slide 9
ULCERA
Definizione
Soluzione di continuo della Cute o delle Mucose
NON recente e NON tendente alla guarigione
Slide 10
FERITE: CLASSIFICAZIONE
Abrasioni
Escoriazioni
Ferite
da punta
Ferite da taglio
Ferite lacero-contuse
Ferite da arma da fuoco
Ferite a lembo
Slide 11
FERITE: CLASSIFICAZIONE
Semplici
Limitate ai tessuti di rivestimento (cute e sottocute)
Complesse
(o Profonde)
Interessano anche le strutture sottostanti
(Muscoli, Tendini, Fasce, Nervi e Vasi)
Possono richiedere un trattamento articolato
Slide 12
ABRASIONI
Ferita estremamente superficiale
Asporta i primi strati cutanei
Slide 13
ESCORIAZIONI
Corpo
contundente a superficie irregolare
Azione lesiva diretta tangenzialmente alla cute
Danno limitato ai piani superficiali
Facile porta di ingresso per agenti microbici
Slide 14
FERITE DA PUNTA
Agente
acuminato su area corporea limitata
La profondità prevale sulla larghezza
Slide 15
FERITE DA PUNTA
Superficiali
Penetranti
quando raggiungono una cavità (torace, addome, cranio)
Trapassanti
quando attraversano un segmento corporeo (un arto)
Transfosse
quando attraversano completamente una cavità
Slide 16
FERITE DA PUNTA
Dolore
modesto
Emorragia
spesso scarsa esternamente
Possibile
ritenzione corpi estranei
Complicanze
Impotenza
settiche, tetano
funzionale
per lesione nervosa
Slide 17
FERITE DA TAGLIO
Prodotte da strumenti affilati
Con o senza perdita di sostanza
Per l’interessamento del derma i margini sono slargati
Slide 18
FERITE DA TAGLIO
Dolore molto variabile
Dipende da: tipo di tagliente, zona colpita, velocità del colpo
Emorragia molto variabile
Dipende da profondità ed estensione del tessuto lesionato
Capillare. Venosa. Arteriosa. Parenchimatosa.
Slide 19
FERITE LACERO-CONTUSE
Il corpo contundente provoca lesione per
compressione, trazione, stiramento, strappamento
Ingranaggi. Ruote. Morsi di animale. Etc.
Slide 20
FERITE LACERO-CONTUSE
Margini irregolari e sfrangiati
Lesioni singole o multiple
Aree ecchimotiche. Tendenza alla necrosi
Alto rischio di infezione
Slide 21
FERITE DA ARMA DA FUOCO
Azione vulnerante di un proiettile
Schegge da scoppio di ordigni esplosivi
La penetrazione dipende da :
- forza viva (massa e velocità)
- forma del proiettile
Slide 22
FERITE DA ARMA DA FUOCO
Ferita con il solo foro di entrata
Ritenzione del proiettile nelle parti molli
Slide 23
FERITE DA ARMA DA FUOCO
Ferita trapassante con foro di entrata e di uscita
Foro di entrata più piccolo e con tracce di ustione
Foro di uscita più largo, con margini frastagliati
Foro di entrata
Foro di uscita
Slide 24
FERITE DA ARMA DA FUOCO :
COMPLICANZE
Scheletriche
Viscerali
Neuro-Vascolari
Settiche
Slide 25
FERITE A LEMBO
Corpo tagliente tangenziale alla superficie cutanea
La vitalità del lembo è assicurata dal peduncolo
Elevato rischio di necrosi
Slide 26
FERITE: COMPLICANZE
Emorragia
Infezioni
Corpi
estranei
Lesione di organi profondi
Lesioni vascolari e/o nervose
Fistole interne o esterne
Eviscerazione
Ernie traumatiche
Cicatrici retraenti o cheloidi
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FERITE: GUARIGIONE
Insieme di fenomeni biologici che riparano un tessuto leso
Il risultato del processo biologico è la cicatrice
Una cicatrice si considera “solida” dopo 15 giorni
Il rimodellamento completo avviene in 6 mesi
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GUARIGIONE
Prima intenzione
Seconda intenzione
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CICATRICI PATOLOGICHE
atrofica
ipertrofica
cheloidea
FATTORI PREDISPONENTI ALLE CICATRICI IPERTROFICHE
Locali
Cicatrizzazione per seconda intenzione
Orientamento della cicatrice
Natura dell’ agente lesivo (es. ustione)
Loco-regionali
Sede (reg. sternale, deltoidea, scapolare sottoauricolare)
Sistemici
Età, razza, sesso, fattori costituzionali ed idiopatici
Slide 30
MEDICAZIONE
Scopo
Proteggere la ferita dalle infezioni
Impedire la disidratazione degli strati cellulari superficiali
Requisiti
Permeabilità all’Ossigeno
Protezione contro la contaminazione batterica
Stimolo per il tessuto di granulazione
Slide 31
TRATTAMENTO GENERALE
Detersione
Lavare delicatamente con
Soluzione Fisiologica
Per rimuovere eventuali detriti
Disinfezione
Disinfettare con
Acqua Ossigenata
Poi sciacquare con Soluzione Fisiologica
Slide 32
TRATTAMENTO GENERALE
Ispezione
Per controllare eventuali danni
a strutture profonde
Per identificare corpi estranei
Sutura
Secondo i piani anatomici
Slide 33
FERITE
Slide 34
DISINFETTANTI E ANTISETTICI
Disinfettante
Prodotto antimicrobico per la detersione degli oggetti
Antisettico
Prodotto antimicrobico per l’uso su tessuti viventi
(NON deve essere tossico né irritante per i tessuti)
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IODOPOVIDONE
Soluzione al 10%
Previsto dalla L.81/2008
Spettro di Azione
Gram Positivi
+++
Gram Negativi
+++
Virus e Miceti
++
Mycobatteri
++
Spore
+
Tossico per ingestione
Su ustioni estese provoca acidosi metabolica
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CLOREXIDINA
Elevata affinità per l’epidermide
Sia in soluzione acquosa che alcolica
Si applica su cute integra
Spettro di Azione
Gram Positivi
+++
Gram Negativi
++
Virus e Miceti
+
Mycobatteri
+-
Spore
-
Può dare neurotossicità e ototossicità
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PEROSSIDO DI IDROGENO
Soluzione al 3% = 10 volumi
Blando sui tessuti viventi
Ottima attività di detersione
Spettro di Azione
Gram Positivi
++
Gram Negativi
+++
Virus e Miceti
+
Mycobatteri
+-
Spore
-
Soluzioni più concentrate possono provocare ustioni
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ALCOOL
Rapida riduzione della contaminazione microbica
Si usa solo su cute integra
Su ferite aperte può fissare i germi
Spettro di Azione
Gram Positivi
+++
Gram Negativi
+++
Virus e Miceti
++
Mycobatteri
+-
Spore
-
Non efficace sul Virus Epatite B
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MERCUROCROMO
TINTURA DI IODIO
MERCUROCROMO: Mercurio tossico
Scarso potere antisettico
TINTURA DI IODIO: A base di Iodio libero
Più tossico dello Iodopovidone
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Slide 41
EMORRAGIE ESTERNE
Arteriosa
Rosso vivo zampillante
Venosa
Rosso scuro lenta e continua
Capillare
Superficiale a goccioline
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EMORRAGIE INTERNE
Il sangue fuoriesce da un vaso raccogliendosi in
una cavità dell’organismo
Non visibile ma sospettabile
Evolve verso lo shock
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EMORRAGIE ESTERIORIZZATE
Hanno origine interna ma il sangue fuoriesce
all’esterno da un orifizio naturale
Rinorragia (Epistassi) : dal naso
Otorragia : dall’orecchio
Emoftoe : dalla bocca (dal cavo orale)
Emottisi : dalla bocca (dal respiratorio)
Ematemesi : dalla bocca (dal digerente)
Melena : dall’ano (dal digerente alto)
Rettorragia : dall’ano (dal retto)
Ematuria : dall’apparato urinario
Metrorragia : dall’apparato genitale femminile
Slide 44
TRATTAMENTO
Arrestare
l’emorragia senza causare
ulteriori danni al vaso interessato
Evitare danni a strutture nervose e
tendinee
1.
2.
3.
Compressione diretta sulla ferita
Compressione sul vaso che alimenta
l’emorragia
Uso del tourniquet (come ultima ratio)
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COMPRESSIONE
Autoprotezione
Compressione diretta
Sollevamento dell’arto
DIRETTA
Slide 46
COMPRESSIONE
DIRETTA
Slide 47
PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA
Slide 48
TOURNIQUET
Indicato quando :
la compressione della ferita o
dell’arteria a monte della stessa
non bastano a fermare l’emorragia.
La sua applicazione deve essere limitata:
> 2 ore = necrosi cutanea e danni
vascolari, nervosi e muscolari
> 6 ore = necrosi dell’arto con
necessità di amputazione
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TOURNIQUET
Slide 50
Slide 51
USTIONI : DEFINIZIONE
Lesioni dovute all’azione di alte temperature sulla
superficie corporea col risultato di danni diretti e di
danni indotti
Slide 52
USTIONI : CONSEGUENZE
1)
Lesione / Distruzione dei tessuti con dolore
e perdita delle funzioni della cute
2)
Perdita di liquidi fino allo shock
3)
Esposizione alla infezioni
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OMEOSTASI TERMICA
Temperature
< 44°C
Resistenza per tempi relativamente lunghi
Temperature
45 – 51°C
Inizia la distruzione dei tessuti con gradiente
doppio per ogni grado di aumento
Temperature
51 – 70°C
Distruzione tessutale accelerata
Temperature
Rapida necrosi
> 70°C
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TIPO DI USTIONI
Da
calore
Da congelamento
Da elettricità
Da sostanze chimiche
Da radiazioni ionizzanti
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CLASSIFICAZIONE
1° GRADO
Epidermiche
2° GRADO
Dermiche superficiali
2° GRADO PROFONDO
Dermiche profonde
3° GRADO
A tutto spessore
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1° GRADO
Eritematosa
Limitata all’epidermide
Iperalgesia
Impallidisce alla digitopressione
Slide 57
2° GRADO
Eritematosa con piccole erosioni
Interessa il derma
Iperalgesia
Spesso causano flittene (guarigione in 7 – 14 gg)
Slide 58
2° GRADO PROFONDA
Chiazzata con escara superficiale
Interessa gli strati profondi del derma
Ipoalgesia ma sensibili alla puntura di spillo
Guarigione lunga (15-35 gg) con cicatrice
Slide 59
3° GRADO
Interessano cute e sottocutaneo
Analgesia (distruzione terminazioni nervose)
Presenza di escare dure come il cuoio, insensibili e
spesso di colore nero (ma anche bianche)
Slide 60
REGOLA DEL “9”
RICOVERO
> 10% Superficie corporea.
> 5% s.c. ustioni profonde.
Sedi critiche (Volto. Mani.
Piedi. Perineo).
Ustioni elettriche.
Ustioni chimiche
> 20% Superficie corporea:
Centro Grandi Ustionati
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TRATTAMENTO DI URGENZA
Interrompere
la fonte ustionante
Spegnere il fuoco con un panno
Gettare a terra la vittima
Togliere rapidamente i vestiti
Non tentare di togliere i vestiti attaccati alla pelle
Togliere anelli, collane, orologio. Prima che la
parte ustionata cominci a gonfiarsi
Immersione in acqua corrente fredda per 10’-15’,
poi sospendere per evitare ipotermia
Se inalazione: Ossigeno al 100%
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1° GRADO : TRATTAMENTO
Raffreddare
la parte sotto acqua corrente
- Allontana sostanze corrosive
- Limita i danni della ustione
- Riduce il dolore
Impacco di soluzione fisiologica
Applicare pomate antistaminiche o cortisoniche
Eventuale somministrazione di analgesici
sistemici
Restitutio ad integrum in pochi giorni
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TRATTAMENTO TOPICO
Coprire
le ustioni con garze sterili
Non applicare pomate, olio, dentifricio
(favoriscono le infezioni)
Non usare ovatta né medicazioni adesive
Irrigare con soluzione fisiologica
Proteggere dal freddo (metallina o lenzuolo)
Non bucare le flittene
Non applicare ghiaccio sulle ustioni
Slide 64
RICOVERO
Slide 65
Slide 66
Slide 67
Slide 68