Casa di Cura Nuova Itor I corso di aggiornamento Meeting n°6 Sala convegni Hotel Rouge et Noir Roma, 13 ottobre 2008 L’ITTERO OSTRUTTIVO LA COLANGIO RM G.F.
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Casa di Cura Nuova Itor I corso di aggiornamento Meeting n°6 Sala convegni Hotel Rouge et Noir Roma, 13 ottobre 2008 L’ITTERO OSTRUTTIVO LA COLANGIO RM G.F. Gualdi, L. Bertini Policlinico “Umberto I” Università “La Sapienza” di Roma Colangiografia a risonanza magnetica (CPRM): • Tecnica RM di studio dell’albero biliare e pancreatico • Impiega sequenze fortemente pesate in T2 • Fluidi statici iperintensi rispetto alle altre strutture Vantaggi rispetto alla CPRE: • non invasiva • economica • non utilizza RX • non richiede anestesia • poco operatore dipendente • visualizza i dotti prossimali e distali ad un’ostruzione • valutazione patologie extrabiliari • no rischio di pancreatite Colangiografia a risonanza magnetica (CPRM): Requisiti: • Scanner 1,5 T • Gradienti performanti • Bobine 8 ch. e catena RF alta qualità • Imaging parallelo (ASSET) • Nuove sequenze APPLICAZIONI • • • • • • Ittero ostruttivo Anomalie congenite VB e dei dotti pancreatici Valutazione preoperatoria (laparoscopia) Valutazione post-operatoria (anast. bilio-dig.) Pancreatite cronica (stimolo con secretina) CPRE difficoltosa, incompleta o controindicata Ostruzione biliare La CPRM è paragonabile alla CPRE nella valutazione delle ostruzioni biliari Sens. 91-100% Spec. 80-100% Acc. 94% = Valutazione sede dell’ostruzione nell’85-100% dei casi Guibaud et al, Radiology 1995; Mendler et al Am J Gatroent 1998 Ostruzione biliare: coledocolitiasi 2D SSFSE ax 2D SSFSE cor 2D SSFSE slab Coledocolitiasi CPRM = paragonabile alla CPRE e alla US-endo CPRM = superiore alla TC ed alla US calcoli piccoli (< 2mm) non provocano dilatazione e sono meglio visualizzati sulle immagini assiali Sens: 81-100% Spec: 85-100% VPP: 82-100% VPN: 94-100% esclusione di coledocolitiasi no CPRE inutili Demartines et al, Arch Surg 2000; Hartman et al, Clin N Am 2001; Aubè et al, AJR 2005 Litiasi biliare SSFSE ax SSFSE ax SSFSE cor S. di Mirizzi “La RM è risultata superiore agli US nell’individuazione dei calcoli incuneati nel colletto e nel cistico” Park et al, Radiology 1998 Ostruzione biliare: ca. testa pancreas 2D SSFSE 2D SSFSE cor LAVA 3D post Gd. Ostruzione biliare 3D FRFSE MinIP 2D SSFSE ax 3D LAVA post Gd Ca. colecisti infiltrante il coledoco Stenosi neoplastiche Causate da : • ca. pancreas • colangioca. • Metastasi • linfoadenopatie Presenza Sede Valutazione: • della sede • del grado • dell’estensione prossimale (non valutabile da CPRE) Sens. 100% 100% Spec. 97.6% 100% Acc. 98.2% 100% Fulcker et al, 1998 DD LITIASI-NEOPLASIA-FLOGOSI: morfologia della stenosi LITIASI: Convessità endoluminale NEOPLASIA: Amputazione FLOGOSI Immagine a coda di topo Ostruzione biliare 2D SSFSE cor 2D SSFSE ax Diverticolo duodenale Ostruzione biliare: intraepatica Calcolosi intraepatica Calcolosi intraepatica Sensibilità Specificità CP-RM 97% 93% CPRE 59% 97% “La Colangio RM è una metodica diagnostica più efficace rispetto alla CPRE per la valutazione della calcolosi intraepatica” Kim et al, AJR 2002 Ostruzione biliare: intraepatica Colangiocarcinoma Colangiocarcinoma Sensibilità Estensione della stenosi: Coinvolg. vascolare: Coinvolg. parenchimale: 92% 79% 80% Specificità 93% 92% 100% Valutazione dell’incremento tardivo dei dotti biliari indice di diffusione neoplastica Valutazione dell’atrofia parenchimale: in 6/15 pts (40%) Masselli et al, ICIS 2004 Colangiocarcinoma T1 FS volumetrica post Gd: incremento tardivo Colangiocarcinoma: valutazione 3D Sequenze volumetriche Valutazione pre-operatoria: anomalie congenite • Confluenza dotto epatico posteriore dx nell’epatico comune • Pancreas divisum • Pancreatite cronica pancreas minus CONCLUSIONI Con la colangio RM è possibile studiare l’albero biliopancreatico: In modo non invasivo Senza erogare RX Distinguendo le stenosi maligne da quelle benigne Stadiando correttamente l’estensione prossimale delle lesioni neoplastiche Senza pericolo di complicanze La colangiografia RM è l’esame di primo impiego in tutte le patologie bilio-pancreatiche di tipo ostruttivo rappresentando nella maggior parte dei casi l’esame conclusivo per la diagnosi FINE Pancreatite cronica p. cronica grado severo Studio dopo stimolo con secretina Basale 1 min. 5 min. 7 min. 3 min. 10 min. Studio con secretina: reperti normali • Visualizzazione dei dotti secondari • Valutazione riserva esocrina pancreatica Manfredi et al, Radiology 2000 Cappeliez et al, Radiology 2000 Manfredi et al, Radiology 2002 Pancreatite cronica con secretina Condiz. basali Dopo Secretina Pancreatite cronica con secretina Aumento della visualizzazione dei dotti secondari di circa 20 volte dopo stimolo con secretina Manfredi et al, Radiology 2000 Nella valutazione della riserva esocrina pancreatica è stata registrata una sens. del 72% ed una spec. del 87% Cappeliez et al, Radiology 2000 La CPRM dopo stimolo con secretina aumenta la sensibilità della CPRM nella valutazione dei dotti secondari dilatati (che passa dal 50% al 100%) Manfredi et al, Radiology 2002 Protocollo di studio • 2D SSFSE strato sottile cor. e ax. 4 mm-no gap 1s per acq. matrix 512 X 320 • 2D SSFSE FS strato spesso (thick slab) cor. oblique radiali (6-12) spessore: 30-50 mm 3s per acq. matrix 512 X 320 Alta risoluzione di contrasto Alta risoluzione temporale Protocollo di studio 3D FRFSE • trigger/ breath hold • unico pacch. coronale • Fat Saturation • spessore: 2 mm • tempo di acq.: 20-30s/ 2-3 min completamento con ric. MIP rotazionali e VR Alta risoluzione spaziale Bassa risoluzione temporale Pancreatite cronica: studio dopo stimolo con secretina Protocollo: 1. 2D SSFSE (ASSET) cor e ax 4 mm-no gap 2. 2D SSFSE FS Thick Slab radial (40 mm) 3. Scelta piano/i migliori 4. Somm.ne di Gd+H2O per os 5. Somm.ne Secretina per e.v. 6. 2D SSFSE Thick Slab ogni 30 sec. per 10 min.