incontro con l’autore Pordenone 30\05\'12 Caro Autore ti scrivo … Caro Antonio Ferrara, mi chiamo Chiara, ci siamo visti all'incontro con l'autore. Come tu vuoi.

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Transcript incontro con l’autore Pordenone 30\05\'12 Caro Autore ti scrivo … Caro Antonio Ferrara, mi chiamo Chiara, ci siamo visti all'incontro con l'autore. Come tu vuoi.

incontro con l’autore
Pordenone 30\05\'12
Caro Autore ti scrivo …
Caro Antonio Ferrara,
mi chiamo Chiara, ci siamo visti all'incontro con l'autore.
Come tu vuoi ti darò del tu e non del lei.
Io mi sono dimenticata di dirti la mia opinione del libro "I
suoni che non ho mai sentito". È molto bello e mi è piaciuto
perché l’hai raccontato come se tu fossi nella mente di Miguel,
ed è molto simile al libro "Ero cattivo": sei contento?
Quest’ultimo ho iniziato a leggerlo tre giorni fa' e mi è piaciuto
talmente tanto che sono già al capitolo 18. Ma non voglio
leggere solo questi due libri, io vorrei anche leggere “Batti il
muro” e provare l'emozione di “Sassi”.
Ti ringrazio molto per la dedica, ed infine se farò la scrittrice
scriverò un libro su di te, solo con il tuo permesso,
che si intitolerà "la vita e i pensieri di uno scrittore".
Ho deciso di usare il tuo metodo e di cercare di
immedesimarmi
nelle persone: in questo caso te.
Grazie mille Chiara Salvetti
Pordenone 30\05\'12
Caro Autore ti scrivo …
Caro Antonio Ferrara,
mi chiamo Arianna e ho letto il tuo libro “I suoni che non ho mai sentito”.
Ci siamo visti nell’aula magna della mia scuola, durante l’incontro con te qualche
giorno fa.
Ti immaginavo come un autore di quelli che si sentono molto importanti e sicuri di
essere tra i migliori. Invece, appena ti ho visto, ho cambiato subito idea, e quando
hai iniziato a parlare ho capito che eri una persona molto simpatica, sincera e
disponibile.
Ma parliamo del libro, adesso! Non è di facile lettura e per capirlo devi aprire il
cuore e provare le stesse emozioni del protagonista.
Una cosa che mi ha colpito molto sono i personaggi, perché hai spiegato che alcuni
sono veri, ma con altri nomi, e che altri sono fantastici.
Il tuo libro è davvero speciale, e sai il perché? È diverso dagli altri, strano e
particolare!
Mi ricordo che durante l’incontro ti hanno fatto molte domande, alcune che
neanche ti aspettavi! Noi nei libri cerchiamo sempre i particolari, cosa che a mio
parere ti ha affascinato ed incuriosito.
E tu, a tutte queste domande, hai risposto con spontaneità e semplicità, e anche un
pizzico di ironia, alcune volte.
Spero che tu abbia gradito la nostra accoglienza, perché noi abbiamo apprezzato
molto la tua visita!
È stato davvero un’esperienza utile a noi giovani che dobbiamo imparare a leggere
libri, non solo con gli occhi, ma anche col cuore,
saluti, Arianna Falvo
Pordenone 30\05\'12
Caro Autore ti scrivo …
Caro Antonio Ferrara,
sono Giulia, ti ricordi di me?
Ho letto il tuo libro “I suoni che non ho mai sentito” e ho partecipato all’incontro
con te nell’aula Magna della mia scuola la “G. Lozer” di Pordenone.
Prima che arrivassi ti immaginavo molto diverso però quando sei venuto mi sono
risollevata. Pensavo tu fossi come una di quelle persone che si credono chissà chi
invece sei molto simpatico e gentile.
Durante l’incontro con te mi sono proprio divertita e ho scoperto nuovi significati del
libro che ho letto.
”I suoni che non ho mai sentito” non è un libro di facile lettura però quando, come
dici nel libro, ti ci tuffi dentro non riesci più ad uscirne.
Le illustrazioni sono bellissime e sono d’accordo con te in quando dici che gli occhi
danno espressività e un senso di realtà alle immagini. A proposito di immagini
quella che secondo me esprime il messaggio più bello è quella del vaso che Ahmed
riempie di sassi, ghiaia, sabbia e acqua fino a che non è pieno, il vaso simboleggia il
cuore mentre i sassi, la ghiaia, la sabbia e l’acqua simboleggiano tutte le persone
che possono stare nel nostro cuore. Mi sono sorpresa quando ho saputo che Miguel e
Suor Milagro esistono realmente, vorrei tanto conoscerli. Non vedo l’ora di leggere i
tuoi libri “Batti il muro”, “Sassi”, “La maestra è un capitano” e “Ero cattivo”,
scommetto che saranno bellissimi come quello che ho già letto. Credo che con il tuo
libro tu voglia spiegare che anche se si è ostacolati da dei problemi si può
raggiungere il proprio scopo superandoli, che l’importante è non mollare mai.
Giulia
Pordenone 30\05\'12
Caro Autore ti scrivo …
Caro Autore,
Mi chiamo Sara e ho letto il tuo libro “I suoni che non ho
mai sentito”, ho letto questo libro da sola, sia in classe
con i miei compagni. Qualche giorno fa c’è stato
l’incontro tra te e la mia classe ma ero alle gare di nuoto; i
miei compagni mi hanno raccontato tutto di te e anche
se non ti ho visto ti immagino simpatico. Il messaggio del
tuo libro secondo me è che le persone con dei problemi
possono superarli con altre cose. Secondo me il tuo libro
vuole trasmettere molte cose e molti sentimenti ma non è
di facile lettura anche perché non ha capitoli e titoli.
Volevo chiederti una cosa che non ho capito: la storia del
gigante. Presto mi chiarirò questo dubbio quando ti
vedrò al prossimo incontro con l’altra classe. Questo libro
è molto bello e simpatico anche se come ho detto prima
non è di facile lettura.
cordiali saluti e arrivederci al nostro prossimo incontro.
Sara
Pordenone 30\05\'12
Caro Autore ti scrivo …
Ciao, sono Matteo Faraoni e voglio dirti che sei molto
divertente e che il tuo libro ”I suoni che non ho mai
sentito” è molto bello perché è scritto con il cuore e a
me piace molto questo tipo di libro.
Il messaggio di questo libro per me è stato molto chiaro:
non esistono gli andicappati ma ci sono i disabili.
Poi dentro il libro ci sono molte sinestesie ed è questo
che fa diventare difficile il libro, te lo dice un bambino
di 1° media.
Il libro è, come ho detto prima molto divertente e ci
sono delle immagini e delle frasi che mi piacciono
proprio.
Poi quando ci siamo incontrati ti abbiamo fatto delle
domande che di sicuro non ti aspettavi di sentire.
Grazie per l’attenzione
Matteo Faraoni
Grazie