universo scuola convegno nazionale abano terme

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Indicazioni Nazionali per il curricolo
Progetto in rete “Dalla Valmarecchia al mare”
IC Battelli – IIS Einaudi – IC Miramare - IC Pennabilli
DD2 Santarcangelo – IC Verucchio
Come illustrato dall’immagine della copertina, dal sapore dantesco, lo studente è
posto al centro dell’Universo Scuola, ma non è da solo, è guidato e
accompagnato dal docente.
L’allievo rappresenta tutti gli alunni dei sei Istituti facenti parte della Rete e
l’insegnante raffigura tutti i docenti degli stessi Istituti.
Il loro fondamentale compito è quello di condurre per mano ogni alunno, lungo
il cammino della crescita mediante il filo rosso dell'innovazione educativa e
didattica attraverso il quale, gli alunni, partendo dai campi dell’esperienza,
passando attraverso le abilità di base, saranno accompagnati verso i “traguardi
per lo sviluppo delle competenze” che le Indicazioni pongono al termine della
scuola per l’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo
grado, nella prospettiva dell’educazione permanente e di cittadinanza attiva.
…………………Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati
affinchè ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta………In tale
scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche.
La scuola ha il compito di promuovere la costruzione di saperi a partire da
concreti bisogni formativi……………la scuola realizza appieno la propria
funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico
di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme
di diversità o di svantaggio e alla valorizzazione delle eccellenze.
Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone nella classe, dove
le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che
la differenza si trasformi in disuguaglianza; nel paese, affinchè le
penalizzazioni sociali, economiche, culturali non impediscano il raggiungimento
degli essenziali obiettivi di qualità che è doveroso garantire”
(La scuola nel nuovo scenario di Edgar Morin)
Il Progetto ha come finalità la realizzazione di un
Curricolo Verticale. I gruppi di progetto di ogni Istituto,
formato da insegnanti di ogni ordine di scuola, hanno
individuato, dalle Indicazioni per il Curricolo, le parole
chiave, le cornici di senso:
comunità educante; centralità del’alunno; ambiente
d’apprendimento; scuola inclusiva; saperi di un nuovo
umanesimo;
insegnamento
non
frammentato;
apprendimento per scoperta; strumenti di pensiero; etica
della responsabilità; valore dell’intelligenza; produrre
resilienza; valutazione formativa; raggiungere le
competenze…..per costruire il proprio progetto di vita.
Comunità educante
Per creare una comunità educante è necessario che, tra gli
insegnanti, ci sia collaborazione, condivisione, relazione,
anche critica, ma costruttiva. Devono essere accettate le
sfide, ci si deve mettere in gioco, accogliere l’innovazione
e la ricerca-azione.
E’ indispensabile il confronto sugli elementi di
trasversalità, sui curricoli disciplinari per trovare
collegamenti, calibrare "riprese", evitare ripetizioni,
confrontare modalità di lavoro e materiali.
La comunità professionale è chiamata ad elaborare
specifiche scelte relative a contenuti, metodi,
organizzazione e valutazione.
Centralità dell’alunno
Significa dimostrare attenzione alle esperienze, alle
peculiarità, ai bisogni, alle soggettività, alle aspettative,
alle intelligenze, alle attitudini di ciascun alunno con
conseguente adeguamento ad essi da parte della scuola.
Occorre possedere un’altra idea di bambino e poi
adolescente, che sia in grado, in questo percorso difficile di
crescita, di acquisire senz’altro delle autonomie e delle
competenze, ma che sia compreso, anche, nella sua ricerca
di senso. Un’idea di bambino che sa rapportarsi alle
diversità e che sa prendersi cura di sé e degli altri e che
diventa attento anche alla cura del pianeta.
Ambiente d’apprendimento
La scuola si deve costruire come luogo accogliente,
coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi.
Nell’ambito educativo, infatti, sono notoriamente efficaci
più le pratiche delle prediche.
Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo
star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione
più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto
educativo condiviso.
Scuola inclusiva
La scuola inclusiva è quella che si attiva per accogliere ed
ospitare tutte le diversità e che si oppone a che queste
possano scivolare verso le disuguaglianze. Altrettanto
importante è l’idea della classe come gruppo cooperativo,
dove si attiva l’aiuto reciproco, in una visione
comunitaria dell’apprendimento, dove gli alunni
affrontano lo studio disciplinare interagendo in piccoli
gruppi, in modo collaborativo, responsabile, solidale.
Ciò consente di creare il senso di appartenenza, trasforma
“l’io-individualista” in “noi-gruppo”………….
Promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo
La scuola non deve accontentarsi di trasmettere agli
studenti un semplice accumulo di tante informazioni in
vari campi, ma deve renderli consapevoli dei singoli ambiti
disciplinari e, contemporaneamente, capaci di elaborarli
per comprendere la condizione dell’uomo.
“Da un lato, ciò che accade nel mondo influenza la vita
di ogni persona, dall’altro, ogni persona tiene nelle sue
stesse mani una responsabilità unica e singolare nei
confronti dell’umanità”.
Ciò è indispensabile per l’esercizio consapevole di una
cittadinanza nazionale, europea e planetaria ed avere le
competenze per affrontare il presente, preparare il futuro,
conoscendo il passato, senza il quale non si può
prescindere.
Insegnamento non frammentato
Questo richiede all’insegnamento uno sforzo per
mettere da parte le divisioni disciplinari e, da
parte di tutti gli insegnanti, competenze nuove
e cambiamenti sostanziali nei modi di vedere e
fare le cose per cogliere le interconnessioni tra i
diversi saperi e avviare gli alunni ad una visione
unitaria della conoscenza.
Apprendimento per scoperta
Genera curiosità, creatività, consapevolezza e sicurezza
di sé e tutto ciò significa imparare ad
imparare…………….
Lo studente esercita un ruolo attivo, con conseguente
responsabilità, consapevolezza, sufficiente autonomia
rispetto al proprio apprendimento, mentre il docente
contemporaneamente esercita il ruolo di guida
all’apprendimento dell’allievo.
Strumenti di pensiero
Fornire supporti adeguati affinchè ogni alunno sviluppi
un’identità consapevole e aperta, attraverso cui possa
sperimentare la libertà di pensiero e ogni altra
libertà…………………
Ogni insegnamento disciplinare deve essere un contributo
all’educazione, intesa come possibilità di promuovere lo
sviluppo di qualcuno, di “tirarlo fuori”(ex ducere) da una
situazione di immaturità che può essere tanto biologica
quanto intellettiva.
Etica della responsabilità
Insegnare ad essere e trasmettere i valori civili e morali
quali, tra l’altro, la solidarietà, il rispetto di sé, degli altri
e dell’ambiente, l’onestà e l’amore inteso come
passione………………… L’etica della responsabilità,
nel testo delle Indicazioni compare già a partire dalla
scuola dell’infanzia, prevede una valutazione delle
conseguenze delle nostre scelte e delle nostre condotte.
“Nella nostra epoca non appare più rimandabile il
riferimento a questa etica. I genitori infatti, preoccupati
di far felici i figli, attivano l’evitamento di occasioni di
frustrazione, di impegno e di fatica impedendo così con
l’iperprotezione l’ assunzione di responsabilità delle
conseguenze delle loro azioni, che vengono in questo modo
sempre giustificate………………..
Etica della responsabilità
……………”Tutti i soggetti che abitano la scuola, a
partire dalla più giovane età, dovrebbero essere educati
alla cura, intesa come “preoccupazione”,“cura” significa
anche prendersi cura della conoscenza, dell’imparare a
ragionare insieme, utilizzando il contributo di tutti,
stimolando capacità critiche e creative, sviluppando
competenze linguistiche nel confronto dialogico, nella
narrazione. Ciò è determinante per contrastare
l’indifferenza dilagante e diffusa, soprattutto nei
confronti dell’altro e dell’ambiente, una non-curanza
preoccupante anche nei confronti dell’etica pubblica.
Meno “educazioni” più educazione: così si recuperano,
gli aspetti educativi presenti nel cuore di ogni disciplina”.
Il valore dell’intelligenza
“Significa insegnare agli alunni ad essere, sempre, se
stessi, ad essere, sempre, padroni del loro senso critico, ad
avere fiducia in se stessi e ad andare avanti serenamente,
allegramente, provando affetto ed interessamento verso
tutte le cose e gli animali e le genti con onestà, onestà,
onestà, onestà, e ancora onestà, perché questa è la cosa
che manca oggi nel mondo, e intelligenza, e ancora
intelligenza, e sempre intelligenza, il che significa
prepararsi, il che significa riuscire sempre a comprendere,
il che significa sempre riuscire ad amare, e… amore”.
(Lettera di Alberto Manzi)
Produrre resilienza
Ogni alunno dovrà essere capace di affrontare le avversità
della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e
trasformato positivamente…………………….
Insegnare è un lavoro del cuore, ciò che serve per
permettere ad ogni alunno di raggiungere un
obiettivo tanto importante.
Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la
scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al
passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie
incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il
loro ruolo educativo.
Valutazione formativa
La valutazione formativa, introdotta dalla L.517/77,
consiste in una doverosa autointerrogazione da parte dei
docenti che, di fronte alla verifica del mancato successo
degli allievi dovrebbero, prima di procedere ad una
valutazione sommativa, avviare l’autovalutazione del
proprio repertorio di strategie di insegnamento e della
propria competenza professionale. Dovrebbero essere in
grado di offrire una possibilità di aiuto che favorisca il
superamento, in itinere, delle difficoltà, modificando o
riformulando gli stimoli didattici e diversificandoli. La
causa del successo/insuccesso dell’alunno non deve,
perciò, essere attribuita soltanto alla capacità/incapacità
dell’alunno, al suo elevato/scarso impegno, ecc. ma deve
essere assunta una corresponsabilità del processo
insegnamento/apprendimento.
Raggiungere le competenze…..per costruire il
proprio progetto di vita.
Cosa si intende per competenza?: La comprovata capacità
di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali
e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e
nello sviluppo personale e professionale.
8 competenze europee di cittadinanza
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire e interpretare l’informazione
Durante gli incontri dei docenti di ogni ordine di
scuola, per aree disciplinari, si sono formati dei
gruppi di lavoro basati sulle principali
competenze, interessi ed attitudini degli
insegnanti.
Proprio ciò ha favorito il lavoro cooperativo, ha
incoraggiato lo scambio d’esperienze di
apprendimento più efficaci, attivando, così, un
proficuo processo che sta portando alla
realizzazione di un Curricolo davvero verticale.
Da diversi anni gli insegnanti dei diversi Istituti
della Rete sono impegnati in incontri e Seminari di
Formazione con diversi formatori regionali e non;
lavorano per ambiti disciplinari e per progetti
unitari in continuità con la partecipazione ed il
coinvolgimento degli insegnanti dei tre ordini di
scuola: Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado.
L’Istituto comprensivo di Novafeltria ha sperimentato le unità di
apprendimento nell’ottica della revisione disciplinare e in linea con il modello
del cognitivismo costruttivista e in particolare della didattica per concetti
utilizzando mappe concettuali.
Dopo aver elaborato una matrice curricolare
per le diverse aree disciplinari, anche alla luce
della cornice di senso, a settembre 2014 seguirà
la programmazione di alcune UDA riferite ai
nodi qualificanti del curricolo, come richiesto
dalle stesse indicazioni nella sezione “Per un
nuovo umanesimo”.
Nel corso del prossimo anno scolastico le
proposte
saranno
sperimentate
dagli
insegnanti delle scuole in Rete. In seguito ad
un monitoraggio affidato ad esperti, seguirà
una documentazione resa visibile nel sito delle
scuole per una implementazione a livello
regionale e nazionale.
Ai diversi gruppi di lavoro partecipano tutti i
docenti. Ciò è indice di sensibilità
professionale, volontà ad accettare la sfida,
pertanto, la valutazione non può che essere
positiva.
I lavori di gruppo, inoltre, hanno sviluppato
l’attitudine al monitoraggio e alla
valutazione grazie a scambi di idee e di
attività che sono state discusse e proposte
agli alunni.
Punti di forza
Sviluppare la ricerca didattica sulle diverse valenze
delle tecnologie dell’istruzione e della
comunicazione; confrontare esperienze per la
promozione del benessere relazionale tra tutti i
soggetti coinvolti nei processi di insegnamentoapprendimento; promuovere la competenza
dell’autovalutazione di Istituto e di trasparenza
didattica; promuovere l’arricchimento delle
competenze professionali dei docenti e
l’ampliamento dell’offerta formativa delle scuole
della rete mediante la socializzazione dell’uso delle
risorse umane e materiali esistenti all’interno della
Rete.
Criticità
Da anni i docenti sono attraversati dal vento della
sfiducia, a fronte di una sempre maggiore richiesta
professionale, infatti, anche le Indicazioni
Nazionali puntano sulla scuola, sui docenti, per
garantire agli alunni quell’educazione di senso e di
valori che non è più garantita dalla famiglia, ma
che è indispensabile per formare una nuova
Cittadinanza ed un nuovo Umanesimo. E’
necessario, quindi, valorizzare gli insegnanti per
quanto fanno, considerato che, spesso, le risorse che
le scuole hanno a disposizione, sono davvero poche.
E’ indispensabile, anche, ma non sempre facile, che
ogni docente accetti la sfida che le Indicazioni
lanciano e che sono essenziali per far fronte al
cambiamento e ai saperi richiesti dalle Indicazioni
Nazionali.
I prodotti finali da presentare ai collegi dei
docenti delle scuole aderenti alla rete e da
condividere nel sito ufficiale delle
Indicazioni nazionali, saranno sotto forma
di relazione scritta, Power Point,
descrizione di attività didattiche e itinerari
di lavoro.
In futuro i rapporti tra le scuole saranno
mantenuti grazie ad incontri di lavoro che,
di anno in anno, permetteranno l’evolversi
del processo di cambiamento didattico ed
educativo della scuola.
La documentazione e la trasparenza del percorso didattico
delle UDA verrà veicolato attraverso il sito destinato della
scuola capofila, (www.icbattelli.it).