I diritti locali - Sezione di Storia del diritto medievale e moderno

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I diritti locali tra Comuni e
monarchie
Italia comunale: gli statuti
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Straordinaria fioritura, espressione
dell’autonomia conquistata nel corso del
XII secolo
Baluardo della libertà comunale, protetto
da rigorosi canoni interpretativi
Rinvio ai paragrafi sull’argomento di
Comuni e Impero
Gli statuti
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Alberto da Gandino: Quaestiones statutorum
A verbis statuti non est recedendum
Difesa rigorosa del dettato statutario contro le
interpretazioni ‘manipolatrici’ dei giuristi, che
sostengono, dal loro canto,
L’interpretazione passiva della norma statutaria
alla luce dei principi del diritto comune
Il Regno di Sicilia e le consuetudini
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1130: nascita del Regno dopo la conquista
normanna nel secolo precedente
Fioritura di consuetudini
Consuetudini di Bari redatte dai giudici
Andrea e Sparano
Tavola di Amalfi: raccolta alluvionale di
consuetudini riunite alluvionalmente tra il
sec. XII ed il XIX, in uso fino al Seicento
Il Regno di Sicilia e le consuetudini
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Statuti di Benevento ( approvato nel 1207 e
definitivamente pubblicato nel 1230) con una
graduazione delle fonti del seguente tenore:
«primum capitulum est ut secundum
consuetudines approbatas, et legem
longobardam, et eis deficientibus secundum
legem romanam iudicetur»
Consuetudines neapolitanae, poste in vigore dal
1306
Consuetudini di Messina
Il fenomeno consuetudinario, dapprima
sviluppato secondo maggiori margini di
autonomia, è sottoposto dai Normanni e dagli
Svevi a controllo
Il Regno di Sicilia e la legislazione
regia
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1140: Assise di Ariano di Ruggero II
Liber Constitutionum (Liber Augustalis) di
Federico II di Svevia: 1231
Il più grande monumento legislativo laico dell’età
bassomedievale, ordinato in tre libri dedicati al
diritto pubblico, al diritto penale, al processo e al
diritto privato
Esempio precoce di un’attività legislativa regia
ordinata, tendenzialmente sistematica e ricca
Il Regno di Sicilia e la legislazione
regia
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Graduazione delle fonti
1. Liber Constitutionum
2. Consuetudini locali
3. Il diritto longobardo come diritto territoriale
4. Il diritto comune romano
L’opera, in vigore sino al Settecento, è
accompagnata dall’ apparato di glosse di Marino
da Caramanico e dai commentari di Andrea da
Isernia e di altri giuristi
Il Regno di Germania
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La frammentazione politica si riflette sul
versante legislativo:
Landrechte e Stadtrechte
Landrechte:
Sachsenspiegel (1215-1235) (Specchio
sassone), composto dal giurista Eike von
Repgow: testo, dapprima in latino, poi trasposto
nel tedesco della Sassonia, capace di forte
influenza sui testi successivi consuetudinari
dell’area tedesca. Combinazione di due modelli
processuali: il sistema probatorio prevede il
duello, la testimonianza e il giuramento
Il Regno di Germania
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Landrechte (diritti territoriali):
Scwabenspiegel (1275-1276) (Specchio svevo),
derivato dallo Sachsenspiegel: vede la luce ad
Augsburg in Baviera. Combinazione di norme
consuetudinarie bavaresi, capitolari franchi,
norme imperiali, testi romanistici e canonistici.
Stadtrechte (Diritti delle città), analoghi ai
nostri statuti, con sfera però circoscritta alle
mura cittadine (a differenza dei nostri statuti
spesso estesi al contado)
Il Regno di Francia
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Distinzione del territorio in due grandi aree
Pays de droit écrit nella Francia Meridionale, dove è
radicata la tradizione romanistica, alimentata dalla
diffusione del Breviario Alariciano e del Corpus iuris civilis
, rinnovato dalla scienza del diritto di impronta
bolognese. Convivono consuetudini locali, messe per
iscritto, accanto al diritto romano come diritto sussidiario
Il fenomeno delle renunciationes alle norme romane
(es. rinuncia ai benefici del s.c. velleiano)
Il Regno di Francia
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Livre de Jostice et de Plet: consuetudini di
Orléans
Etablissements de Saint Louis (1270):
consuetudini dell’Anjou e di Tours
Coutumes de Beauvaisis scritte da Philippe
de Beaumanoir(ca. 1280) della contea di
Clermont
Il Regno di Francia
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Pays de droit coutumier nel Nord della Francia:
influsso della legge salica combinato con
elementi diversi di formazione consuetudinaria
Testi scritti: Coutumier di Normandia (fine sec.
XII)
Grand coutumier de Normandie (ca. 1270)
integrato da norme romane
Très Ancienne Coutume de Bretagne (13121341)
Grand coutumier de France (XIV secolo) :
consuetudini di Parigi destinate ad una
grandissima influenza su tutto il territorio
Il Regno di Francia
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Ordonnance di Filippo il Bello (1312) volta a disciplinare
l’insegnamento del diritto civile e canonico nell’università
di Orléans: la Francia è un paese a diritto
consuetudinario; il diritto romano è ammesso a titolo di
consuetudine locale approvata dal re e non in quanto
diritto imperiale
Nell’insegnamento del diritto e nella prassi il diritto
romano è da considerarsi ratio scripta (raison écrite),
espressione dei principi razionali di giustizia
Dal 1454, con l’ordonnance di Montil-lez Tours di Carlo
VII, si avvia il processo di redazione scritta delle
coutumes
La Penisola iberica
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Dal sec. IX al XIII diritti locali fonte
prevalente del diritto in Spagna
Cartas pueblas (carte di popolazione)
Fueros municipali «brevi »
Fueros municipali più estesi (verso la fine
del sec. XII) con largo utilizzo di sentenze
giudiziali
La Penisola iberica
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4 famiglie di Fueros
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Fuero de Jaca e de Tudela: area aragonese
e navarra
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Fuero de Salamanca : area dell’Estremadura
leonese
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Fuero de Cuenca (1233) : area
dell’Estremadura castigliana
Costums de Lérida (1228) e Tortosa (1279)
: area catalana
La Penisola iberica
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A partire dal secolo XIII si manifesta tendenza
alla costruzione di testi uniformi, unificati per
aree territoriali
Fuero general (1234-1253) in Navarra
Fueros de Aragon (1247) in Aragona (senza
prevalenza sui diritti locali)
Usatges di Barcellona ( Usatici) (ca. 1160) con
ampia circolazione al di fuori della Catalogna
Fuero Juzgo (I metà XIII sec.) promosso da
Ferdinando III in Castiglia: traduzione in
castigliano del Liber iudiciorum
Fuero Real voluto da Alfonso X (1255) per la
Castiglia: testo unificante sulla base del Liber
iudiciorum anche con disposizioni tratte dal Liber
Extra, esteso a molte città castigliane
La Penisola iberica
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Las Siete Partidas (1256-1265) (Pandectas
castillanas), opera promossa da Alfonso X di Castiglia,
composta da giuristi dotti tra cui Fernando Martinez de
Zamora (allievo di Azzone): monumento legislativo
destinato a grande influenza
7 libri tratti quasi interamente dalle fonti romanocanoniche medievali normative e dottrinali (vi sono
alcune norme castigliane)
Non entrano immediatamente in vigore
Ordinamiento de Alcalà (1348) di Alfonso XI le mette
in vigore come diritto sussidiario dopo il diritto regio e
i Fueros locali
Scandinavia
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Dal Duecento sono messe per iscritto le
consuetudini locali delle province dei tre regni
di Danimarca Svezia e Norvegia
Es. : Lex Iutiae (1241) in Danimarca
Consuetudini del Västergötland in Svezia
Norvegia:
Magnus Lagaböter promuove testo legislativo
esteso all’intero territorio norvegese (1270)
Scandinavia
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Svezia:
Magnus Eriksson promuove un testo
legislativo (Landslag) esteso all’intero
territorio svedese extraurbano (ca. 1350)
ed un altro (stadtlag) per quello urbano
(1352), in vigore fino al 1734
Edsöre : patti giurati tra i sudditi ed il re
per la conservazione della pace pubblica,
sanzionati dai giudici del re in caso di
violazione : strumento di potenziamento
dei poteri monarchici