Kant: Dialettica Trascendentale

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Transcript Kant: Dialettica Trascendentale

Immanuel Kant: Critica della
ragion pura (1781, 1787)
La dialettica trascendentale
Liceo Comenio, 31 gennaio
2012
(prof.ssa Silvia Parigi)
Struttura della Critica
1) Estetica trascendentale
2) Logica trascendentale
↓
2a) Analitica trascendentale → dei concetti
→ dei princìpi
2b) Dialettica trascendentale
(riprende L’unico argomento
possibile per una dimostrazione
dell’esistenza di Dio, 1763)
Domanda: è possibile una metafisica
come scienza?
• L’”isola” della scienza – limitata ai fenomeni e l’”oceano” della metafisica, insidioso regno
di “parvenze” noum,eniche. noumeniche.
• “Questo territorio è un’isola che la natura ha
racchiuso in confini immutabili. E’ il territorio
della verità (nome seducente), circondata da un
ampio e tempestoso oceano, in cui ha la sua sede
più propria la parvenza, dove innumerevoli
banchi di nebbia e ghiacci creano ad ogni istante
l’illusione di nuove terre e, generando sempre
nuove ingannevoli speranze nel navigante che si
aggira avido di nuove scoperte, lo sviano in
avventurose imprese che non potrà né condurre
a buon fine, né abbandonare una volta per
sempre.”
• La metafisica non è una scienza, ma è una
“esigenza naturale e inevitabile della mente
umana”.
• Ragione= facoltà che si rivolge alla conoscenza
di ciò che sta al di là dell’esperienza (vs.
intelletto);
• Idea= “concetto necessario della ragione, al
quale non può essere dato un oggetto
congruente nei sensi”
• Facoltà dell’infinito e dell’incondizionato
• “Ogni singola esperienza è solo una parte di
tutta la sfera dell’esperienza: la totalità
assoluta di ogni esperienza possibile non è in
sé stessa un’esperienza, e tuttavia è un
problema necessario per la ragione.”
Le idee della ragione
1) Anima= idea della totalità assoluta dei
fenomeni interni;
2) Mondo= idea della totalità assoluta dei
fenomeni esterni;
3) Dio= idea della totalità assoluta di tutti i dati,
sia interni, sia esterni
N. B. Corrispondono alle sezioni della metafisica
di Wolff: psicologia razionale, cosmologia
razionale e teologia razionale
1. L’idea di anima
• E’ il risultato di un paralogismo (i. e.
ragionamento errato): applicazione illegittima
della categoria di sostanza all’Io penso, che
non è un fenomeno, ma una forma pura a
priori, unificatrice suprema della conoscenza,
condizione dell’applicabilità delle categorie e
garanzia dell’unità della coscienza.
2. L’idea di mondo
• Mondo‡ Natura
• Mondo= totalità dei fenomeni esterni
• Natura= connessione sotto leggi causali dei
fenomeni oggetto di un’esperienza possibile
• L’idea di Mondo conduce ad antinomie i. e.
coppie di asserzioni contraddittorie, e tuttavia
entrambe dimostrabili:
Antinomie della cosmologia razionale
TESI
ANTITESI
1) Il mondo ha un inizio nel
tempo e un confine nello
spazio.
2) Nel mondo ogni sostanza
composta è fatta di parti
semplici.
3) Esistono cause libere (i. e.
non tutto è soggetto alle leggi
di natura).
4) Del mondo fa parte un essere
necessario, o come suo
elemento, o come sua causa.
1) Il mondo è infinito sia rispetto
al tempo, sia rispetto allo
spazio.
2) Nulla, nel mondo, è fatto di
parti semplici; tutto è
composto.
3) Non esistono cause libere;
tutto è natura.
4) In nessun luogo – né nel
mondo, né fuori del mondo –
esiste un essere necessario
che ne sia la causa.
• Le prime due antinomie sono matematiche (i.
e. considerano il mondo dal punto di vista
quantitativo): la tesi e l’antitesi sono entrambe
false, giacché il mondo è un insieme di
fenomeni attualmente finito e potenzialmente
indefinito.
• Le ultime due antinomie sono dinamiche (i. e.
pensano il mondo come un processo causale):
le tesi e le antitesi possono essere entrambe
vere, purché le prime siano riferite ai
noumeni, le seconde ai fenomeni.
• Ciò che non è oggetto della scienza, può
essere l’oggetto della morale; ciò che è
inconoscibile sul piano teoretico, può essere
affermato (postulato) sul piano pratico.
3. L’idea di Dio
a) vs. la prova ontologica (S. Anselmo d’Aosta, sec. XI):
dall’idea di Dio (= Id quo maius cogitari nequit) alla
sua esistenza. Percorso dal piano logico a quello
ontologico: l’esistenza non è un “predicato logico” ma
un “predicato reale” o “posizione assoluta”.
Tutti i giudizi di esistenza sono sintetici a posteriori→la
negazione dell’esistenza di Dio è logicamente
possibile, perché non è una contraddizione.
Es. i cento talleri. Kant sta con Gaunilone e S. Tommaso,
vs. Descartes, Spinoza e Leibniz.
b) Vs. la prova cosmologica (a contingentia
mundi): Dio come Causa Prima incausata.
Ragionamento errato, basato sull’applicazione
illegittima della categoria di causa alla totalità
dei fenomeni.
Inoltre, supponendo che sia legittima l’idea di
una Causa Prima, occorrerebbe poi conferirle
l’esistenza (argomento ontologico).
c) Vs. la prova fisico-teologica (ex ordine): Dio
come Architetto del mondo.
Ma: Architetto →Causa→Esistenza di un’idea
Cioè: c)→b)→a)
Conclusioni
• La metafisica non è una scienza, ma un’esigenza connaturata
all’uomo. Kant non la ritiene un’impresa insensata (vs. critiche
novecentesche dei positivisti logici); anzi, afferma di esserne
“innamorato”.
• Le idee della ragion pura non devono avere un uso costitutivo, o
trascendente (i. e. non devono essere trasformate in oggetti), ma
possono avere un uso regolativo (i. e. come ideali per estendere il
più possibile la conoscenza dei fenomeni, conferendole unità e
coerenza). Fungono così da stimoli della conoscenza scientifica.
• Le idee della ragion pura sono i postulati della ragione pratica:
libertà della volontà, immortalità dell’anima, esistenza di Dio.
Quello che la ragion pura si limita a pensare (noumeni), la ragion
pratica afferma come esistente (postulati).