scarica allegato - Scuole Maestre Pie

Download Report

Transcript scarica allegato - Scuole Maestre Pie

WARNING!!
Pericolo Tumori
Cos’è un tumore?
Da cosa sono
provocati?
Come si
interviene?
Come prevenirli?
Anti-Tumurali
Mangiare e
prevenzione
Bibliografia
la colonna sonora dell’ipertesto è stata realizzata con
musiche originali di Thomas Becker
I tumori
In patologia, un tumore (dal latino tumor,
«rigonfiamento») o neoplasia (dal greco néos,
«nuovo», e plásis, «formazione») è, nella
definizione dell'oncologo R.A. Willis, «una
massa abnormale di tessuto che cresce in
eccesso e in modo scoordinato rispetto ai
tessuti normali, e persiste in questo stato dopo
la cessazione degli stimoli che hanno indotto il
processo» , definizione accettata a livello
internazionale
Normalmente le cellule quando sono
danneggiate (figura A) , esse vengono
eliminate mediante apoptosi. Le cellule
cancerogene (figura B) evitano l'apoptosi e
continuano a riprodursi in maniera irregolare.
Tipologie di
cancro
"maligni" o "cancro",
sono costituiti da cellule
che appaiono
morfologicamente e
funzionalmente diverse
dalle corrispondenti
normali. I tessuti vicini al
tumore maligno vengono
invariabilmente infiltrati e
distrutti dalle cellule
tumorali che si
sostituiscono a quelle
normali, fenomeno
questo caratteristico
della malignità e noto col
termine "invasività
neoplastica".
"borderline" sono tumori
che presentano un
comportamento
intermedio fra la
malignità e la benignità
(tumori "borderline") o
risultano inclassificabili).
In questi casi,
generalmente la
frequenza delle
metastasi è molto bassa
e il decorso è lento.
"benigni", sono costituiti
da cellule che
mantengono in parte le
loro caratteristiche
morfologiche e
funzionali, pur esibendo
autonomia moltiplicativa.
Essi sono caratterizzati
da un tipo di sviluppo
detto espansivo, perché
comprime i tessuti vicini
senza distruggerli
Affinché una cellula diventi tumorale, deve accumulare una serie di danni al suo
sistema di controllo della riproduzione .Tutte le cellule cancerose e precancerose
presentano alterazioni, spesso molto estese, del loro assetto cromosomico
(cariotipo): il numero di cromosomi presenti nel loro nucleo può essere alterato e i
cromosomi stessi sono danneggiati, multipli o mancanti (aneuploidia)
Alla base della patogenesi del tumore c'è la
mutazione di determinati geni:
i proto-oncogeni
Gli
oncosoppressori
i geni coinvolti nella
riparazione del DNA
I Proto-oncogeni
Un proto-oncogene è un gene che
codifica le proteine che regolano il
ciclo cellulare e il differenziamento.
Quando i Proto-geni subiscono dei
mutamenti e si trasformano in
Oncogeni indirizzano la cellula verso
lo sviluppo di un fenotipo
neoplastico. Solitamente gli
oncogeni intervengono nello
sviluppo tumorale e aumentano le
possibilità che lo sviluppo di una
cellula si diriga in senso tumorale.
Un esempio di oncogene sono i
fattori di crescita
Il termine fattore di crescita si riferisce a proteine capaci di stimolare la proliferazione e il
differenziamento cellulare.
Sono tipiche molecole segnale usate per la comunicazione tra le cellule di un organismo.
La funzione principale dei fattori di crescita è il controllo esterno del ciclo cellulare,
mediante l'abbandono della quiescenza cellulare (fase G0) e la entrata della cellula in
fase G1 (di crescita). Ma questa non è la loro unica funzione infatti regolano l'entrata in
mitosi, la sopravvivenza cellulare, la migrazione e il differenziamento cellulari.
Insieme alla proliferazione essi promuovono sempre contemporaneamente il
differenziamento e la maturazione (infatti una proliferazione senza differenziamento
significa l'insorgenza d'un tumore).
Il latte e i suoi derivati
contiene numerosissimi
fattori di crescita, che
aiutano il ciclo cellulare
del neonato , ma agli
organismi già sviluppati
può dare origine a
cellule cancerose.
Oncosoppressori
Un gene oncosoppressore è un gene che
controlla la presenza di fattori che agiscono
negativamente sulla progressione del ciclo
cellulare proteggendo in tal modo la cellula
dall'accumulo di mutazioni potenzialmente
cancerose. Gli oncosoppressori favoriscono
la differenziazione cellulare o l'apoptosi in
caso di danno irreparabile al DNA. Quando
tali geni sono assenti o inattivati - ad
esempio in seguito all'insorgenza di una
mutazione - la cellula può progredire verso
la trasformazione in cellula cancerosa,
solitamente in presenza di altre
modificazioni genetiche.
La riparazione del DNA è un processo
che opera costantemente nelle
cellule; essa è essenziale alla
sopravvivenza in quanto protegge il
genoma da danni e mutazioni nocive
ossia la creazione di Radicali liberi.
Nelle cellule umane, sia le normali
attività metaboliche che i fattori
ambientali (quali i raggi UV) possono
causare danno al DNA,
determinando almeno 500000
singole lesioni molecolari per cellula
al giorno. Tali lesioni provocano
danno strutturale alla molecola di
DNA, e possono alterare in maniera
drammatica il modo in cui la cellula
legge le informazioni contenute nei
suoi geni. Di conseguenza, il
processo di riparazione del DNA
deve lavorare in continuazione, per
correggere qualsiasi danno nella
struttura del DNA.
Il danno al DNA determina rotture
cromosomiche multiple
Uno stato di dormienza
irreversibile, detto senescenza
Nella cellula invecchiata, tuttavia, la
velocità di riparazione del DNA
decresce fino a che non può tenere
più il passo con la creazione del
danno al DNA. A quel punto la cellula
va incontro ad uno dei tre possibili
destini:
La
carcinogenesi,
ossia la
formazione del
cancro
La
Aptotosi
Radicali liberi si formano per effetto del fumo, delle
radiazioni.
I radicali liberi sono delle
molecole o porzioni di
molecole che hanno un
elettrone in meno. Queste
molecole hanno un'alta
reattività per cui tendono a
captare un atomo di idrogeno
da altre molecole,
determinando una reazione a
catena.
I radicali liberi agendo sui
grassi delle membrane cellulari
e sulle proteine nucleari
determinano grossi danni alle
cellule disintegrando le
membrane e i nuclei. I radicali
liberi sono alla base
dell'invecchiamento, dei
tumori ,dell'arteriosclerosi ,
dell'ipertensione.
Le terapie
contro il cancro
Il problema principale nella terapia
dei tumori è che il sistema
immunitario del paziente non
distingue le cellule tumorali da
quelle sane, e quindi non reagisce
alla loro presenza, o nei casi in cui
reagisce non lo fa con sufficiente
energia. Inoltre poiché
strutturalmente le cellule tumorali
sono ancora, di massima, cellule
umane, anche gli antibiotici e gli
antivirali non hanno alcun effetto
su di esse.
Le tecniche di
intervento utilizzate
contro i tumori sono:
Terapia: La
La
La
chirurgia radioterapia chemioterapia
La
ormonoterapia
La
Ipertermia
Efetto:
La terapia
consisteva
inizialmente nel
somministrare
testosterone
alle donne con
cancro alla
mammella, e
invece
estrogeni agli
uomini con
tumore alla
prostata.
La terapia consiste
nel riscaldare in
profondità uno o
più organi malati
di cancro.
Le cellule
cancerose
impreparate a
temperature come
i 42°-43° compiono
l’apoptosi
Si
esporta
Il cancro
Sperand
o che
non sia
diffuso
per via
ematica
Distrugge
cellule
tumorali
mediante
radiazioni
ionizzanti
La terapia
sfrutta la
sensibilità
specifica dei
singoli tumori
a determinate
sostanze, che
sono inibitori
della mitosi
Prevenire il
cancro
Le vittime del cancro, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, sono in
continua crescita, tanto che si stima che nel 2030 supereranno gli 11 milioni e che, in
generale, il cancro sarà la causa principale di tutti i decessi. I tumori maligni dello strato
superiore della pelle, detti carcinomi, sono la categoria più frequente di cancro. In Italia,
per esempio, nel 2007 sono morte 572.881 persone: 224.311 per cause riconducibili al
sistema cardiovascolare, e 171.625 a causa di tumori (in massima parte maligni); in
quest'ultimo gruppo, le patologie più diffuse sono stati i tumori maligni del sistema
respiratorio (soprattutto carcinoma del polmone; 34.610 morti), il carcinoma del colonretto (18.349), della mammella (12.050), dello stomaco (10.522), oltre ai tumori maligni
(generalmente non epiteliali) del sistema immunitario (13.880 morti).
Si stima però che il 40 per cento dei tumori potrebbe essere prevenuto adottando stili di
vita corretti (smettere di fumare, alimentarsi in modo sano ed equilibrato e praticare
regolarmente attività fisica) e sottoponendosi con regolarità a visite ed esami di
diagnosi precoce.
Alcuni esempi sono:
Epigallocatechina-3-gallato – tè verde
Un metodo per
prevenire i tumori è
assumere le così
dette sostanze
chemiopreventive,
cioè sostanze
biologiche o elementi
nutritivi per inibire,
ritardare o invertire il
processo di
cancerogenesi in
qualunque momento,
prima della fase
invasiva di malattia
Aglio e cipolla
Curcumina – ingrediente delle spezie (Curry)
Broccoli-cavolini
Xantumolo – birra
Mele-Arance-Mirtilli
Resveratrolo – uva rossa
Cereali
Capsicina – peperoncini
http://www.mednat.org/
http://it.wikipedia.org/
http://www.youtube.com/?gl=IT&hl=it
users.unimi.it
tesi.cab.unipd.it/23605
http://www.erbeofficinali.org
http://www.elisir.rai.it
http://www.neoplasie.com