3-Apprendimento

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APPRENDIMENTO
TEORIE, PROCESSI, MECCANISMI
I processi di apprendimento sono stati studiati
riferendosi a due impostazioni, la prima di stampo
associazionista, la seconda costruttivista.
Sembra interessante, comunque, fermarsi a riflettere
su quali siano i meccanismi e i processi che si
possono mettere in moto nel corso della formazione,
vale dire a quali processi di apprendimento
sia possibile riferirsi.
Al riguardo, citiamo Lorenz (1974) e il libro
L’altra Faccia dello Specchio
L’adattamento è la modificazione degli esseri viventi
provocata dal processo di selezione: gli organismi
adatti sopravvivono, gli altri soccombono.
Per Lorenz (1974) l’adattamento è essenzialmente
Acquisizione del Sapere
Alla base vi è la rilevanza attribuita la concetto di
informazione
La materia vivente ha necessità di sottrarre energia
all’ambiente
La PRIMA REAZIONE ACCOPPIATA POSITIVA
Stabilisce che quanto più si dimostra la capacità
di sottrarre energia, tanto più questo porterà
all’accaparramento di energia e quindi all’aumento
della stessa capacità.
La SECONDA REAZIONE ACCOPPIATA POSITIVA
stabilisce che quanto più si hanno informazioni
sull’ambiente tanto più si riesce a sottrarre energie
in quanto si scoprono nuove fonti di energia,
e la maggiore energia permette di ottenere
Informazioni su altre fonti e così via
Il genoma ha prodotto delle mutazioni che
rendono gli organismi adatti all’ambiente, ma non si
possono prevedere tutte le variazioni.
Vi sono quindi dei meccanismi per l’acquisizione
di informazioni a breve termine, da utilizzare subito,
senza influire sul genoma
L’omeostasi. Ristabilisce un equlibrio chimico tra
l’individuo e l’ambiente
L’eccitabilità. Si produce una risposta (secrezione,
movimento) in conseguenza delle mutazioni
ambientali.
La reazione ameboide. Reazione alla composizione
Chimica dell’ambiente che provoca un
Comportamento di allontanamento
La cinesi. Mutazione della motilità a seconda che
le condizioni ambientali siano favorevoli o
sfavorevoli (lente nel primo caso, veloci nel
secondo.
La reazione fobica. Attuazione di un movimeno
indiscriminato in presenza di condizioni
avverse.
La reazione topica. Con due recettori
bilaterali si cercano condizioni favorevoli
equivalenti su di essi per poi mettere in atto
un movimento di avvicinamento.
Il meccanismo scatenante innato. Un filtraggio degli
stimoli ambientali che permette di rilevare solo
quelli utili alla sopravvivenza.
L’atto pulsionale specifico. E’ una catena lineare di
processi che parte da un meccanismo
scatenante e mette in atto una serie i
movimenti coordinati ereditati
Lorenz evidenzia anche delle modificazioni
teleonomiche del comportamento, e cioè
modificazioni guidate da scopi.
Si tratta di modificazioni dovute al fatto che nel
genoma vi sono dei “programmi aperti” programmi
che una volta legittimati dalle condizioni ambientali
non possono essere dismessi.
La facilitazione attraverso l’esercizio. Il
miglioramento di alcune abilità che però poi
non possono più essere alterate.
La sensitivizzazione. L’abbassamento del valore
di soglia degli stimoli chiave, in conseguenza
dello scatenamento ripetuto di una certa
reazione.
L’abituazione. L’innalzamento del valore
di soglia degli stimoli chiave, in conseguenza
alla loro presentazione ripetuta.
L’abitudine. Un stimolo chiave che, presentato
sempre in connessione con stimoli neutri,
in assenza degli stimoli neutri non produce
più la reazione.
La reazione di evitamento di origine traumatica.
Una sola prova è sufficiente a legare in
maniera indissolubile uno stimolo con
la risposta.
L’imprinting. La fissazione irreversibile di una
reazione in conseguenza ad uno stimolo,
determinata dal momento di presentazione
dello stimolo.
Nel considerare modalità di apprendimento che
non sono strutturate come programmi aperti occorre
considerare l’apprendimento condizionato dal
successo
Alle catene lineari si aggiunge un messaggio
di ritorno che fa reagire il successo ottenuto dal
comportamento sul comportamento stesso,
così modificandolo
In questa linea si è da sempre mosso
l’associazionismo, antichisima corrente filosofica
che considera l’apprendimento come la capacità
dell’individuo di stabilire delle connessioni tra eventi
La Riflessologia Russa ha stabilito le modalità
di acquisizione delle informazioni basate su
procedure di Condizionamento Classico
Pavlov è lo studioso
che ha proposto la
teoria del
condizionamento
classico.
prima del condizionamento
Nessuna risposta
Stimolo neutro
Stimolo
incondizionato
Riflesso incondizionato
Risposta
incondizionata
durante il condizionamento
Stimolo neutro
Stimolo
incondizionato
Risposta
incondizionata
dopo il condizionamento
Stimolo
condizionato
Riflesso condizionato
Risposta
condizionata
I concetti fondamentali sono:
La fase di acquisizione
Il rinforzo tramite associazione
L’estinzione
Il recupero spontaneo (il riflesso
condizionato non è perso, ma inibito)
Il condizionamento di secondo livello si verifica
quando uno stimolo condizionato acquisisce la
capacità di uno stimolo incondizionato.
Questo può sussistere solo se vi sono altre prove
Nell’ambito delle quali SC è ancora associato a SI
Ampiezza risposta
SC in addestramento
-3
-2 -1
0 +1
+2 +3
La generalizzazione è quel fenomeno che stabilisce
che stimoli tanto più simili allo SC tanto più
riescono evocare la stessa risposta.
Il fenomeno opposto è quello della discriminazione
Ottenuto tramite porcedure di rinforzo differenziale
Tramite procedure di condizionamento classico
si possono condizionare delle reazioni emotive:
diversi esperimenti hanno dimostrato come
sia possibile condizionare la paura.
Altri hanno dimostrato come tramite procedure
di desensibilizzazione sia possibile far passare
paure verso particolari oggetti o eventi.
Particolarmente rilevanti gli studi sulle reazioni
ai farmaci.
Gli stimoli che si accompagnano costantemente
ad una sostanza attiva possono produrre le stesse
reazioni.
Si verifica anche il caso che provochino le reazioni
opposte.
Il farmaco produce due effetti: quello diretto e quello
riflesso di contrasto. Questo secondo effetto è
condizionato in presenza di stimoli condizionati, non
in presenza del farmaco.
L’esposizione agli stimoli condizionati, quindi,
provoca un’aumento delle condizioni fisiologiche che
giustificano l’assunzione del farmaco
Il primo grande esponente del comportamentismo è
Thorndike che riferendosi a sperimentazioni con
animali studiò l’apprendimento per prove ed errori e
propose la “legge dell’effetto”.
Un altro studioso, Skinner, è storicamente il principale
esponente del comportamentismo.
A lui si deve la concezione della Skinner-Box alla base
della formulazione del “condizionamento operante”.
Gli esperimenti di
Tolman portarono alla
considerazione di un
paradigma S-O-R
Diversamente i gestaltisti hanno proposto una
concettualizzazione dell’apprendimento
basata
su un’ipotesi di ristrutturazione del campo
cognitivo.
Fondamentali gli studi di Kohler sul fenomeno
dell’insight
http://www.youtube.com/watch?v=iCC0bxz8FFU&f
eature=related
L’insight è una forma di apprendimento molto
vicina alla soluzione dei problemi: quando il
soggetto deve elaborare una possibile
soluzione e non riesce a farlo se non tramite
un processo repentino che potremmo
paragonare all’intuizione
http://www.youtube.com/watch?v=fPz6uvIbWZE
Per i gestaltisti la difficoltà a risolvere certi tipi
di problemi dipende dalla fissità funzionale,
cioè dalla tendenza a ripercorrere sempre le
stesse soluzioni, all’incapacità di uscire dallo
spazio del problema
Il connessionismo rappresenta una sorta di fusione tra l’approccio
associazionista e quello informazionale.
Le reti connessioniste si auto strutturano sulla base di esempi di
apprendimento
Gatto
Tartaruga
Ha quattro Ha due
zampe
zampe
Rondine
Non ha zampe
Seppia
Ha il pelo
Uomo
Squalo
Cervo
Ha le squame
Ha la corazza
Ha le penne
Le teorie cognitiviste sull’apprendimento si basano
invece su una concezione costruttivista delle
conoscenze.
A partire da Piaget sono state proposte ipotesi che
considerano gli schemi di conoscenza, entità
organizzate e strutturate, i frammenti fondamentali
dell’apprendere.
L’attenzione si è poi rivolta a modalità particolari
dell’apprendere quali
•L’apprendimento per errori
•L’apprendimento collaborativo
•L’apprendimento culturale
•L’apprendimento organizzativo
Lo sviluppo delle tecnologie per la formazione ha
seguito più o meno lo stesso percorso.
I primi sistemi erano basati essenzialmente su
una concezione comportamentista
dell’apprendimento.
I “CAI” (Computer Aided Instruction) System
erano di questo tipo
Si è poi passati a concezioni più organiche del
processo formativo.
Gli “ITS” (Intelligent Tutoring System) avevano
come caratteristiche quella di essere basati su
tecniche di intelligenza artificiale per la
rappresentazione dell’utente.
Attualmente le tecnologie sono appositamente
progettate per soddisfare esigenze particolari.
La grande opportunità è quella offerta
Dal multimediale
Dagli ipertesti
Dalle reti