Tignola e Tignoletta

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Transcript Tignola e Tignoletta

Tosatto Marco & Boromello Andrea A.S. 012/2013
SISTEMATICA
Nome
Comune
Ordine
Tignola
Famiglia
Genere
Specie
Cochylidi
Eupoecilia
Eupoecilia
ambiguella
Tortricidi
Lobesia
Lobesia botrana
Lepidotteri
Tignoletta
INFORMAZIONI GENERALI
TIGNOLA:
TIGNOLETTA:
o Insetto polifago;
o Diffusa nelle
regioni più calde;
o diffuso in Italia
settentrionale;
vite
altre piante
spontanee
ribes
marginali
ai vigneti
MORFOLOGIA TIGNOLA
UOVO:
• Forma lenticolare;
• Inizialmente bianco-giallastre
• Anneriscono prima della schiusura
LARVA:
• Larva matura misura 10-12 mm
• Colore rossastro, inizialmente chiaro, poi tendente al
• Capo nero
ADULTO:
• Dimensioni 10-15 mm
• Ali anteriori giallastre, con banda scura trasversale
• Ali posteriori color grigio-giallastro
MORFOLOGIA TIGNOLETTA
UOVO:
• Forma lenticolare;
• Inizialmente giallastro, fino a diventare grigio chiaro
• Deposto isolato su superficie degli acini, bottoni fiorali
LARVA:
• Larva matura misura 9-10 mm
• Colore verde-brunastro nella larva matura
• Capo scuro (con l’età schiarisce)
ADULTO:
• Apertura alare 10-12 mm
• Ali anteriori color marmo, con macchie brune e
grigio/bluastre
• Banda scura nella parte mediana delle ali
OSPITI E DANNI
TIGNOLA:
•OSPITI: Vite
TIGNOLETTA:
•OSPITI: Vite, olivo, ribes
DANNI: larvali, variano in base alla generazione:
1° Generazione: Distruzione bottoni fiorali (non dannoso)
2°/3° Generazione: Penetrano negli acini causando disseccamento,
imbrunimento e favorendo attacchi fungini (Botrite, Aspergillus e
marciumi acidi)
DANNO: stadio larvale
•erosione grappoli fiorali
•erosione e svuotamento acini
•avvizzimento e imbrunimento
acini perforati
fine estate
TIGNOLA
TIGNOLETTA
(2 generazioni annue)
(2-3 generazioni annue)
3° generazione
più pericolosa
(per attacchi
fungini)
CICLO BIOLOGICO
TIGNOLA:
Sverna come crisalide, sotto la scorza della pianta o in altri anfratti del vigneto
(pali di legno, vecchi ceppi, ecc.).
In primavera compaiono gli adulti e le femmine ovidepongono sui grappolini
fiorali; inizia la 1° generazione di larve (antofaghe). Queste si incrisalidano nel
grappolo fiorale ed i nuovi adulti compaiono fra giugno e luglio. Questi adulti
ovidepongono su grappoli già formati, originando la 2° generazione di larve
(carpofaghe). Le larve di 2° generazione hanno un ritmo di accrescimento più
lento, rispetto alla Lobesia (a volte si protrae fino ad ottobre). Le larve di 2°
generazione originano le crisalidi che sverneranno.
TIGNOLA
2 generazioni all'anno.
Molto raramente, nei paesi più caldi, si può avere una 3° generazione a fine estate che
spesso però è parziale ed incompleta.
CICLO BIOLOGICO
TIGNOLETTA:
Supera l'inverno allo stadio di crisalide in un piccolo bozzoletto biancastro fra gli
anfratti della corteccia della Vite, degli eventuali tutori e alla base delle piante.
I primi adulti compaiono da aprile a maggio: subito si ha l'accoppiamento e le
femmine ovidepongono sui grappolini fiorali.
Dalle uova nasceranno le larve della 1° generazione (antofaghe); la loro attività
dura circa 3 settimane, poi si incrisalidano nel grappolo originando, a inizio estate
(metà giugno-luglio), gli adulti di secondo volo che ovidepongono sugli acini ben
formati, dando origine alle larve di 2° generazione (carpofaghe).
Queste, dopo l’ attività sugli acini, possono originare le crisalidi svernanti (in
regioni settentrionali) o più frequentemente produrre una 3° generazione. In
questo caso lo sfarfallamento si avrà da agosto fino a tutto settembre, a seconda
degli ambienti.
TIGNOLETTA
2-3 generazioni all’anno
DIFESA
indicazioni dei
bollettini di
lotta integrata
lotta guidata
prodotti
biologici
monitoraggio
campionamento
Trappole sessuali
CAMPIONAMENTO
Il campionamento consiste nel controllo dei grappoli (circa 100 ogni ettaro di
vigneto), scelti casualmente sul tralcio, su un certo numero di ceppi randomizzati
sul campo.
I campionamenti sono eseguiti in tre epoche: fioritura (1° generazione), dalla
mignolatura alla prechiusura del grappolo (2° generazione) e dalla invaiatura alla
prima metà di settembre (3° generazione).
Le soglie di intervento sono:
 1° generazione: 35-50% di grappoli infestati;
 2° generazione: si interviene con una soglia del 5% di grappoli infestati da larve
oppure in presenza di uova o con fori di penetrazione;
 3° generazione: si interviene ad una soglia del 5% di grappoli infestati.
TRAPPOLE SESSUALI
Le trappole (1 o 2 per ettaro) vanno collocate a inizio-metà aprile.
Le soglie di intervento sono:
 1° generazione: indicative della popolazione (non conviene trattare);
 2°- 3° generazione: solitamente 10 maschi catturati per trappola per settimana
(es.: traptest).
Se non si vuole considerare la soglia di intervento, si può trattare circa 10-12 giorni
dopo le prime catture (1 solo trattamento); o si può trattare a 9-13 giorni, con un
successivo intervento dopo 7 giorni.
Cambiare capsula
ormonale e fondo
10 giorni prima del volo della
generazione successiva.
PRODOTTI BIOLOGICI
Si possono utilizzare dei formulati biologici a base di Bacillus thuringiensis.
distribuzione: prima che le larve siano entrate negli acini
Impiego:
 larve di 2° generazione: distribuendolo due volte (la prima a 7-9 giorni e la
seconda a 15-16 giorni dall’aumento delle catture) oppure 1 sola volta tra il 19° ed il
13° giorno dall’aumento delle catture.
 3° generazione (della tignoletta): si applica a 2 e 3 settimane dall'inizio delle
catture dei maschi.
Per migliorare l'effetto dei trattamenti aggiungere circa 500-1000 g di
zucchero per ettolitro di acqua.
LOTTA BIOLOGICA
Lotta microbiologica (preparati a base di
virus e di funghi contro Tortricidi [Lobesia], e
tecniche di confusione sessuale)
LOTTA
BIOLOGICA
Insetti entomofagi:
•Imenotteri parassitoidi (Calcidoidei e Icneumonidi)
•Ditteri Tachinidi
•Crisopidi (predatori ausiliari di uova)
LOTTA BIOLOGICA
 PRINCIPI ATTIVI:
Spinosad, Indoxacarb, Flufenoxuron, Tebufenozide, Metossifenozide.
• Insetticidi chitinoinibitori (ICI), regolatori di crescita (IGR) e acceleratori della muta
(MAC).
Il momento preciso per l’intervento viene indicato dai Bollettini tecnici, e/o anche sulla base
del modello MRV-Lobesia.
Grazie al modello previsionale vengono fornite precise indicazioni sia sull’inizio
dell’ovideposizione (e sul suo andamento) che sull’inizio della nascita larvale e sulla sua
evoluzione. Tali informazioni sono utilizzate per eseguire campionamenti più mirati e
ottimizzare il controllo del fitofago.
RICONOSCIMENTO
TIGNOLA
TIGNOLETTA
BIBLIOGRAFIA
• Ermesagricoltura.com
• Difesa delle colture 2
• Agraria.org
• ASSAM (centro operativo
servizi fitosanitari)
• Fitogest