Transcript Rete scompenso cardiaco
+ 7%
Scompenso Cardiaco N ° Ricoveri Mortalità 30 gg Riospedalizzazioni a 30 gg
17.071
11.64% 13.3%
Infarto del Miocardio 9.906
11.10% ?
Età Media Giorni di Ricovero
75-77 9
65 5
N ° Ricoveri Mortalità 30 gg Scompenso Cardiaco
960 + (288) 11.21%
Infarto del Miocardio 486 9.31% Età Media Giorni di Ricovero
75-77 9
65 5
temporal trends in hospitalizations with HF as a primary or secondary diagnosis.
2,753,793
3,158,179 1,137,944
1,086,685
Blecker S . J Am Coll Cardiol 2013;61:1259–67
Quali obiettivi Perseguire?
Questo dato indica come un’azione di prevenzione secondaria, indirizzata a ridurre il numero delle riospedalizzazioni, potrebbe da sola consentire un risparmio di grande rilevanza nell’utilizzo delle risorse assorbite dal ricovero ospedaliero di questa patologia
Il
crescente numero
di pazienti affetti da S.C. e l’aumento della
spesa sanitaria
per questa patologia, impongono di ridisegnare i percorsi sanitari di cura, con
l’obiettivo di decentrare le attività nell’ambito del possibile
Pz. “a Rischio” di Scompenso Pz. Con Scompenso “Intercettati” dal Territorio “Intercettati” dall’Ospedale
Emodinamic a Degenza Cardiologica / UTIC Rianimazione Nefrologia
Come Disegnare un Modello di Assistenza che risponda a queste esigenze?
Elettrofisiologia
Day Hospital Cardiologico
Medico di Medicina Generale
Scompenso cardiaco fra ospedale e territorio
• Assistenza ospedaliera polarizzata sull’ emergenza-urgenza e non pronta a gestire il “cronico riacutizzato” • Mancanza di supporto specialistico al MMG (consulto, discussione casi clinici complessi) e diagnostico (ECG, ECO, PN) • le ASL hanno sviluppato solo recentemente progetti di intervento per le patologie croniche mancanza di coordinamento generale assistenza discontinua e frammentaria • le strutture a livello di territorio/distretto sono insufficienti (ADI, strutture intermedie e riabilitative, assistenza sociale ) e affiancate in parte dal volontariato e dal privato Giorn Ital Cardiol 2006;7 (6) : 387-432
Caratteristiche ambulatori dedicati allo SC
I livello
1. Ospedali, pubblici o privati accreditati, nell’ambito di strutture ospedaliere cardiologiche e/o cardiologico - riabilitative e/o internistiche e/o geriatriche
non caratterizzate da prestazioni di alta specializzazione; 2. Poliambulatori territoriali
II livello
Ospedali con attività di degenza, di diagnostica e di terapia di elevato livello (UTIC, Emodinamica, Elettrofisiologia e di elettrostimolazione cardiaca)
III livello
Struttura di riferimento per il trattamento dei pazienti con
scompenso cardiaco avanzato
candidato a Trapianto di cuore, chirurgia valvolare, assistenza meccanica (dotati di Cardiochirurgia)
Proposta normativa attuativa Consensus Conference IJPC 2009
Ospedali DH Ambulatori 2 ° Livello (Strutture Ospedaliere) MMG Ambulatori 1 ° Livello (Territorio)
Integrazione ospedale-territorio : Cosa serve?
1. Ambulatorio
multidisciplinare e multiprofessionale dedicato , coordinato con il territorio per: • • Valutazione paziente <15-30 giorni dalla dimissione PDT condivisi ospedale-territorio e territorio (MMG /Distretti) ; Creazione “percorsi diagnostici flessibili”
2. Rete strutturata
(ambulatori, rete informatica e tecnologica, cartella informatizzata/lettera dimissione) Giorn Ital Cardiol 2006;7 (6) : 387-432
PDT & Timing
Necessità operative (Tecnologia) 1. Per muoversi in un sistema a rete i professionisti devono
comunicare
2. Lo
scambio in tempo reale
delle informazioni cliniche diventa la normale modalità operativa
3. Responsabilità condivise
continuità di cure in un modello di 4. Indispensabile una
pluralità di soggetti
definito con ruolo
Ruolo del MMG 1. Individuare in Pz Con SC (a rischio) 2. Concordare con il Cardiologo Ambulatoriale il percorso DT più opportuno 3. Gestire la cadenza del follow up 4. Concordare con il Cardiologo Ambulatoriale la titolazione dei farmaci
Ruolo del Cardiologo Ambulatoriale (SC & Territorio) 1.Concordare i criteri di indicazione con il MMG integrandola con esami strumentali “appropriati” (Eco, Test provocativi, Determinazione Chimico Clinica, Bnp); 2.Integrare il processo decisionale; 3.Verificare impostazioni e conduzione terapia, segnalandone le variazioni con gli ambulatori dello S.C.
Ruolo dell’infermiere (degli ambulatori distrettuali e dell’ambulatorio dello Scompenso) 1.Collaborare con i medici nella interazione con i pazienti e con il MMG negli aspetti organizzativi; 2.Collaborare con i medici al programma di “telemonitoraggio” (P.A., Peso corporeo, prenotazione degli esami strumentali ); 3.Controllo / comunicazione referti esami
“………Avrò in sorte di essere il più curato dei malati. Ma nessuno può superare i limiti prescritti dalla natura; le gambe gonfie non mi sostengono più nelle lunghe cerimonie di Roma; mi sento soffocare; ed ho sessant’anni”.
da “Memorie di Adriano”, M. Yourcenar