Primiero, valle dimenticata? - Agenzia giornalistica Opinione

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Primiero, valle dimenticata?
di Marino Simoni (Presidente di Progetto Trentino)
E’ la domanda che Roberto Avanzi si pone in un importante articolo, che è stato
pubblicato sul blog di Progetto Trentino. In pochi giorni le visualizzazioni di detto
articolo hanno superato il numero di 2000, cosa che dimostra il grande interesse
della comunità primierotta su questo argomento.
Un partito come il nostro, che si propone di governare il Trentino, convinto di
avere un progetto credibile e fattibile, con grande senso di responsabilità, non
può non farsi carico di un simile problema.
Le soluzioni per risolvere i collegamenti del Primiero con il Trentino,
evidenziati dall’Avanzi, ci sono e sono state approfondite e studiate: ma gli
studi e le proposte sono rimasti nel cassetto.
Primiero è sempre stato primo protagonista nella storia dell’Autonomia
trentina e della sua evoluzione, primo protagonista nella pianificazione, nella
sperimentazione di soluzioni innovative, nella condivisione di scelte importanti
nella gestione del territorio che l’hanno portato ad essere riferimento per
molte altre scelte sia in campo provinciale che nazionale.
La pianificazione urbanistica, la pianificazione dei centri storici, la
pianificazione del parco, la progettazione dei piani generali di zona, associate
alla programmazione socio economica, avevano posto le basi, dopo ampia e
democratica discussione, alla soluzione di collegamenti più credibili e sicuri per
questa splendida Valle dolomitica del Trentino.
Gli anni ’80 e ’90 sono stati gli anni delle grandi progettazioni che conseguenti
all’euforia pianificatoria sembravano aver messo le premesse per un effettivo
momento di grande sviluppo.
Si studiarono le varie ipotesi di collegamento con la Valsugana, si dibattè il si o no
al collegamento con Fiemme via Sadole, si studiò il superamento del Passo Rolle.
In attesa dei finanziamenti e dei progetti esecutivi per queste grandi opere si studiò
e si stese un accordo tra la Provincia Autonoma di Trento e la Regione Veneto
per garantire tutti gli interventi necessari sulla statale 50 nello Schener, tutto
in territorio veneto, per garantirne la transitabilità in comodità e sicurezza.
In pompa magna i due Presidenti Dellai e Galan assieme a tutti i Sindaci di
Primiero a quelli di Lamon e Sovramonte hanno sottoscritto la Convenzione
che garantiva lavori e risorse su quest’unica strada che rende collegabile
Primiero con Trento (tralasciando il passo Broccon strada per lo più a scopo
turistico) e con il Feltrino dove ha sede l’ospedale di riferimento dei primierotti
e dove molti nostri ragazzi si recano per studiare. La Convenzione ha funzionato
per un po’. Sono stati realizzati importanti interventi che hanno notevolmente
migliorato la precedente situazione. Poi incurante della Convenzione
sottoscritta la Regione Veneto ha tolto le risorse che erano state impegnate per
completare i lavori sull’ultimo tratto che deve essere ancora completato. Analoga
decisione ha assunto anche la nostra Provincia con giustificazioni del tutti
discutibili.
Oggi, in attesa di veder iniziare auspicate soluzioni più radicali, come quelle
indicate da Avanzi, che richiederebbero tempi tali da far morire nel
frattempo Primiero, credo non sia più tollerabile ed accettabile che non venga
completato il tratto tra Ponte Oltra e le Cave Pasa.
Su questo deve alzarsi il richiamo di Progetto Trentino e la sua azione, ma auspico
contemporaneamente la solidarietà ed il sostegno di tutti quelli che vogliono bene
a Primiero.