kong-skull-island-2624

Download Report

Transcript kong-skull-island-2624

Recensioni cinema e film | Persinsala.it

Andrea Ussia 9 marzo 2017

Ennesimo reboot dedicato alla scoperta dello scimmione alto come un palazzo e potenzialmente distruttivo, Kong Skull

Island è sicuramente uno dei simboli dell’intrattenimento trash

perché finisce per prendersi troppo sul serio dimenticando la componente umoristica. Un viaggio alla scoperta dei “mostri”, che mostra i muscoli ed esibisce una certa tipologia di brutalità.

1973. Si è appena conclusa la Guerra in Vietnam e la Guerra Fredda è pienamente in atto. Il gruppo di ricerca Monarch, capitanato dall’ex militare Randa, convince un ministro del governo statunitense a finanziare una spedizione verso la sconosciuta Skull Island. Il viaggio vedrà partecipare, oltre a Randa e al suo assistente, il cacciatore Conrad, la fotografa Weaver e la divisione militare comandata dal tenente colonello Packard.

Pellicola visivamente aggressiva (alcune sequenze risultano d’impatto e più vicine al genere horror), Kong Skull Island deve consegnare al pubblico il classico cattivo (intento a dimostrare la supremazia umana nei confronti di una scimmia), una donna sensibile che viene salvata dal protettore dell’isola e un gruppo di vittime sacrificali decisamente da gustare. Una classica pellicola d’avventura che ostenta creature fantastiche e mostri orripilanti (la minaccia giunge da qualsiasi parte) e che si prende troppo sul serio. Difatti l’impressione è che la deriva trash, che il prodotto diretto da Jordan Voigt-Roberts prende inesorabilmente, non sia volontaria ma una naturale conseguenza di ciò che la

persinsala

potenza di fuoco dell’essere umano, il regista Voigt-Roberts finisce per trovare l’immancabile risata involontaria. Eppure lo sviluppo della vicenda denotava un interessante approccio nei confronti del villain di turno, un militare impersonato da Samuel L. Jackson che, dopo aver “abbandonato” il Vietnam, sente il primordiale bisogno di vincere la sua personale guerra e vendicare i suoi uomini caduti in “battaglia”.

Posto su un piedistallo e venerato come un Dio, King Kong torna sul grande schermo, ma non viene catturato e portato negli Stati Uniti come fenomeno da baraccone. Stavolta si crogiola nel suo territorio a

http://www.persinsala.it/web 1/2 Recensioni cinema e film | Persinsala.it

Recensioni cinema e film | Persinsala.it

Andrea Ussia 9 marzo 2017

combattere una lucertola gigante (l’ennesimo combattimento tra mostri), mentre difende la vita della fotografa Weaver.

Insomma Kong Skull Island finisce per essere un prodotto d’avventura come tanti altri, un blockbuster d’intrattenimento per stomaci più forti del dovuto, che si appresta a racimolare soldi al botteghino. A meno che lo spettatore medio si sia definitivamente annoiato di vedere l’ennesimo capitolo di una saga che, ciclicamente, si rigenera, causando cloni privi di un reale spessore filmico.

Titolo originale: Kong Skull Island Regia: Jordan Voigt-Roberts Sceneggiatura: Dan Gilroy, Max Borenstein, Derek Connolly Attori principali: Tom Hiddleston, Samuel L. Jackson, John Goodman, Brie Larson, Tian Jing, John Ortiz, John C. Reilly, Corey Hawkins, Toby Kebbell, Thomas Mann, Jason Mitchell, Shea Whigham Fotografia: Larry Fong Montaggio: Richard Pearson Musiche: Henry Jackman Prodotto da Legendary Entertainment, Warner Bros.

Distribuzione: Warner Bros.

Durata: 120′ Genere: Avventura

persinsala

http://www.persinsala.it/web 2/2 Recensioni cinema e film | Persinsala.it