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Guarda che “Moonlight”, avrebbe
cantato Renzo Arbore. Tra gaffe,
scivoloni, colpi di scena e una inchiesta,
vince l’Oscar il film di Barry Jenkins. E
con lui gli afroamericani Crespi P. 12
Fondata da
Antonio Gramsci
nel 1924
Questo giornale
ha rinunciato
al finanziamento
pubblico
l
€1,40
Anno 94 n. 46
Martedì, 28 Febbraio 2017
unita.tv
Fratelli d’Italia
l Dj Fabo costretto all’esilio per una morte dignitosa. Le ultime parole: «Grazie e vergogna»
l Valerio e la lettera disperata prima di impiccarsi. Gli stranieri nati qui e non ancora cittadini P. 2-4
Due idee
di sovranità
sul proprio corpo
Oggi in piazza
per i cittadini
di “serie B”
Non fatelo
nel suo nome
Marco Bucciantini
P. 3
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D
Luigi Manconi
Annamaria Furlan
omenica, Avvenire
pubblicava la
testimonianza di
Matteo, 19 anni,
affetto da grave
disabilità, che si
rivolgeva a Fabiano Antoniani, il
40enne rimasto tetraplegico e cieco
in seguito a un incidente, che ieri ha
potuto porre fine alla propria
esistenza in una clinica svizzera. Pur
nella delicatezza delle parole di
Matteo e nella attenzione del
quotidiano che le ospitava, emergeva
una crudele contrapposizione tra due
opzioni e due idee della vita e della
morte che ritengo possa essere
ricomposta con saggezza, attraverso
un percorso inevitabilmente faticoso.
Se, invece, una tale ricomposizione
non viene cercata con intelligenza, il
risultato sarà inevitabilmente quello
di ridurre una questione di altissima
drammaticità a una modesto
conflitto politico. O a una
controversia intellettuale o, nella
migliore delle ipotesi, a una irrisolta
disputa morale. I filosofi del diritto
hanno definito scelte tragiche tali
dilemmi perché richiamano il
confronto, che può essere assai aspro,
tra due diritti entrambi legittimi,
ovvero due interessi giuridici di “pari
rango”. In questo caso, quello
all’autodeterminazione del paziente e
alla sua possibilità di rinunciare alle
cure e, in fine alla vita, e, per
converso, quello di affermare la
propria esistenza anche quando il
corpo deperisce e decade, la
sensibilità si riduce e le relazioni con
gli altri si affievoliscono fino ad
esaurirsi. Eppure a me sembra che
ciò che emerge, dalle due scelte, è il
dato comune di un irresistibile e
irriducibile principio di libertà:
ovvero quella «sovranità su di sé e sul
proprio corpo» teorizzata dal
pensiero liberale (in particolare da
John Stuart Mill) e che, in ultima
analisi, alimenta la decisione di
Fabiano di morire e la decisione di
Matteo di vivere. Contro la prima di
queste due decisioni, si ricorre troppo
spesso a un armamentario
grossolano, che qui non è utile
discutere, ma anche ad argomenti
più sofisticati e profondi, che è
fondamentale affrontare. Come: la
libertà individuale può essere
assoluta? Il primo limite, quello di
non ledere altri, qui non è in gioco e,
tuttavia, non esaurisce la domanda.
Sappiamo, infatti, che il diritto
contemporaneo limita l’assolutezza
della libertà della persona e
l’incondizionata disponibilità del
corpo, per esempio, vietando di
sottoporsi volontariamente a
schiavitù o alla vendita di propri
organi vitali.
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aro Direttore, sono più di
un milione gli italiani
senza cittadinanza,
stranieri per la legge, ma
che studiano nelle nostre scuole, si
laureano nelle nostre Università,
giocano a calcio nelle squadre
italiane insieme ai nostri figli. Oggi
la Cisl e l’Anolf, insieme ad altre
associazioni ed a tanti giovani di
“seconda generazione” saranno in
piazza a Roma, davanti al
Pantheon, per sollecitare
l’approvazione definitiva della
nuova Legge sulla cittadinanza. È
una questione di civiltà, oltre che di
giustizia sociale.
Da anni ci stiamo battendo con
l’obiettivo di consentire a migliaia di
giovani nati e cresciuti in Italia, figli
di immigrati che hanno scelto di
vivere nel nostro Paese, di essere
riconosciuti come cittadini italiani.
Il progetto di riforma è ormai
ampiamente sostenuto dalla società
civile e da altre componenti
dell’associazionismo cattolico e laico
che, condividendo queste
sensibilità, hanno a loro volta dato
vita ad altre campagne a favore della
riforma della Legge. Che cosa sta
aspettando ancora il Senato ad
approvare le norme già votate dalla
Camera un anno e mezzo fa? Che
cosa nasconde questo ritardo
incomprensibile della Commissione
Affari Costituzionali e delle forze
politiche?
Segue a pag 11
C
Dj Fabo con la compagna in una foto tratta da Facebook prima dell’incidente del 2014. Fabiano Antoniani, diventato cieco e tetraplegico, aveva inviato
un video-appello al Parlamento. Ieri in una clinica svizzera si è avvalso del suicidio assistito. FOTO: ANSA
Staino
Congresso Pd, Renzi riparte La guerra
di Trump:
«da povertà e periferie»
54 mld per
le spese militari
Oggi il termine per il tesseramento Pd.
Matteo Renzi sposta l’attenzione da sé
alle cose concrete. E pungola il governo: vengano usate le risorse già stanziate, per contrastare la povertà, per le
periferie, le scuole e le infrastrutture.
D’Alema contrattacca: «Il rottamatore
ha distrutto il Pd». Oggi al via i gruppi
scissionisti di Dp alla Camera e al Senato.
Lombardo P. 6
Mastroluca P. 10
INTERVISTA A GIRO
Primarie e
autodistruzione
Quel giornale
come una clava
Francesco Cundari
Vittorio Emiliani
I
l congresso si è già dimostrato
capace di sterilizzare la scissione
e tenere unito il Pd. A patto che
nessuno prema il pulsante di
autodistruzione.
P. 6
V
orrei sottolineare il sempre
più basso livello toccato da
certa stampa, utilizzata
come una clava.
P. 7
«L’Europa
imiti i nostri
corridoi
umanitari»
De Giovannangeli P. 10
Radar Premio Tenco, un’idea che si fa grande. Mescolando voci, guardando all’estero e alla letteratura Boldrini P. 14