Precari oggi, pensioni da fame domani

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Transcript Precari oggi, pensioni da fame domani

Intervista a Laura Morante, che si lascia
andare a tanti ricordi: dal «crudele»
Carmelo Bene all’ostinazione di Nanni
Moretti, da Bernardo Bertolucci alla zia
scrittrice Elsa De Sanctis P. 12-13
Fondata da
Antonio Gramsci
nel 1924
Questo giornale
ha rinunciato
al finanziamento
pubblico
l
€1,40
Anno 94 n. 47
Mercoledì, 1 Marzo 2017
unita.tv
Precari oggi, pensioni da fame domani
l Coi voucher si pagano più contributi, ma senza alcuna tutela previdenziale o assistenziale
l Dopo 35 anni di lavoro diventeranno pensionati con poco più di 200 euro al mese P. 6
Il primo
passo
L’Italia siamo anche noi
Fusani P. 2
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D
Questa era
la mia vita
Moni Ovadia
Fabiano Antoniani (Dj Fabo)
ue guerre mondiali
con la loro
agghiacciante
contabilità di
morti, genocidi,
stermini, non sono
bastate a confinare nel pozzo nero
della storia le pretese dei
nazionalismi con il loro sinistro
corredo di mistiche dei popoli, di
jus sanguinis, di "prima i nostri".
Risorgono sui fallimenti di un
Europa pavida a vocazione
economicista, gli alfieri del
nazionalismo con il trucco rifatto
del sovranismo a proporci di fare
ritornare indietro le lancette del
tempo invece di lottare per la
costruzione di un'autentica
integrazione europea degli esseri
umani e dei cittadini. Imbracciano
come un arma l'argomento
capzioso dei jihadisti e dei foreign
fighter - poche decine rispetto ai
grandi numeri della popolazione
migrante- o quello fra il ridicolo e il
patetico dell'islamizzazione
dell'occidente, per affermare la
liceità della discriminazione fra
titolari di diritti e privilegi, grandi o
piccoli, perché protetti dallo jus
sanguinis e esseri umani di seconda
classe 'perché colpiti solo dagli
effetti collaterali delle guerre, dalla
fame, dalle carestie, dalle catastrofi
climatiche e ambientali o dalla
deliberata rapina di terre e di
risorse perpetrate dalle
multinazionali di quei paesi in cui
prosperano e fanno carriera i
demagoghi del "aiutiamoli a casa
loro". Il loro scopo è quello di
azzerare la più alta conquista della
vicenda umana espressa nel primo
articolo della dichiarazione
universale dei diritti dell'uomo : "
tutti gli uomini nascono liberi ed
eguali pari in dignità e diritti".
L'essere umano su questa terra è
uno ed eguale, il suo status
nazionale, la sua nascita, la sua
appartenenza "etnica" sono
accessorii rispetto alla sua
universalità. La ratifica dello jus soli
è solo un primo passo, ma di
grande importanza, verso
l'inveramento di quella
dichiarazione solenne che è la
condicio sine qua non per edificare
un mondo di pace e di giustizia.
Purtroppo non molti sono
consapevoli del fatto che il pieno
riconoscimento dell'altro da noi è la
madre di tutte le questioni che si
pongono agli uomini sul cammino
verso la civiltà dell'accoglienza e
della solidarietà. Alcuni illuminati,
fra i quali qualche politico, sanno
inaugurare questo orizzonte senza
attendere opportunisticamente le
condizioni "favorevoli".
Segue a pag. 2
o, Fabiano Antoniani, Dj
Fabo, nato a Milano il 9
febbraio 1977, all’età di sette
anni, frequento la scuola di
musica per imparare a suonare la
chitarra. Da bambino spesso suono
come primo chitarrista e partecipo a
numerosi saggi. Visto il talento, i miei
genitori mi costringono a frequentare il
Conservatorio di Milano, villa Simonetta,
ma a causa del mio comportamento
ribelle vengo espulso. (...)
Da sempre lavoratore, appena
diplomato da geometra, inizio a
lavorare per svariate aziende. Per otto
anni lavoro con la mia seconda
passione, il moto cross, e mi occupo del
reparto commerciale del team
supermotard Daverio (durante le
competizioni più importanti, mondiale
ed italiano) e contemporaneamente lo
pratico come sport. Ma nel 2009 a causa
di un incidente durante una gara, sono
costretto ad abbandonare il mondo del
motocross. (...)
Mi trasferisco, nei periodi estivi, ad
Ibiza per un periodo di studi in cui
ricomincio a lavorare con la musica più
moderna. Forse a causa della magica
influenza dell'isola, forse per vocazione
subito mi rendo conto che il mio unico e
vero posto è dietro la consolle! E così
che in un momento, ringraziando gli
studi di musica del passato, la mia
musicalità e le numerose conoscenze di
dj set, in poco tempo inizio a suonare
un po’ ovunque. (...)
Segue a pag. 8
«I
In piazza per la legge sulla cittadinanza. Continua la mobilitazione perché il Senato approvi la legge di riforma della cittadinanza, licenziata dalla Camera
più di un anno fa. Ieri in piazza del Pantheon a Roma c’è stato “il carnevale della Cittadinanza” con tante famiglie e bambini di nuovi italiani. FOTO: ANSA
Staino
Maternità surrogata, i giudici
coprono i vuoti della politica
La Corte d’appello di Trento
riconosce la doppia
paternità su due gemelli
In 36 alla Camera e 14 al
Senato: «Ma Gentiloni non
rischia».
Lombardo P. 4
Riccardo Magi
S
BREXIT
Per la prima volta In Italia è stata riconosciuta a due uomini la possibilità di
essere considerati padri di due bambini nati grazie alla maternità surrogata,
perché secondo i giudici non conta solo il legame biologico.
Vaccarello P. 3
Scissionisti Pd
fatti i gruppi
parlamentari
Roma, monito
all’Italia
Londra rischio
frontiere
chiuse da
metà marzo
Mongiello P. 9
e tutte le strade portano a
Roma è pur vero che da
Roma hanno inizio. Anche
in politica, la Capitale è spesso
stata laboratorio, avamposto di
esperienze e fenomeni destinati a
dispiegarsi sulla scena nazionale.
Non è un caso, dunque, che il M5S
abbia incassato proprio a Roma il
suo primo grande successo
elettorale e che in Campidoglio
manifesti oggi, a neppure un
anno dall’elezione di Virginia
Raggi, i limiti più evidenti della
sua capacità di governo.
Le istituzioni, locali e nazionali
che siano, non sono piazze reali o
virtuali (o «teatrali») da arringare
con slogan o hashtag. Dovrebbero
invece essere i luoghi nei cui,
tramite le regole della
democrazia, si perseguono gli
interessi della collettività.
Segue a pag. 11
Radar Torna Zingaretti in tv ed è subito boom. Menduni spiega perché il commissario Montalbano piace tanto P. 13