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Mercati
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Giovedì 23 Febbraio 2017
OLTRE ALLA PENA DETENTIVA, ALL’EX PRESIDENTE SONO STATI CONFISCATI BENI PER 26 MLN
Carige, otto anni a Berneschi
Arriva la sentenza del Tribunale di Genova a carico degli ex vertici nell’ambito del processo per la truffa
ai danni del ramo assicurativo. La scure dei giudici superiore alle richieste del pubblico ministero
di Elena Filippi
e Andrea Montanari
G
iovanni Berneschi, l’ex
plenipotenziario di Banca Carige, che ha governato per 25 anni, è stato
condannato a otto anni e due
mesi di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici
uffici, oltre a subire la confisca
di beni per un ammontare di
26 milioni. La sentenza è stata pronunciata ieri dal giudice
del tribunale di Genova, Sergio
Merlo, nell’ambito del processo sulla maxi truffa ai danni del
ramo assicurativo dell’istituto
di credito ligure. E la condanna
al banchiere padre-padrone di
Carige è addirittura superiore
alla richiesta del pubblico ministero, Silvio Franz, che chiedeva sei anni di carcere.
Per l’ex numero 1 della banca
è stata disposta anche l’applicazione della libertà vigilata. Pesanti le condanne anche per gli
altri imputati. Per l’ex capo delle
assicurazioni Carige , Ferdinando Menconi, confermati i sette
anni chiesti dal pm; al commercialista Afredo Averna un anno e
due mesi; al faccendiere Sandro
Maria Calloni nove anni e due
mesi; all’immobiliarista Ernesto
Cavallini otto anni e sei mesi;
al commercialista Andrea Vallebuon cinque anni e otto mesi e
al commercialista Piermaurizio
Priori un anno e un mese. Per
l’avvocato Ippolito Giorgi di
Vastarino, infine, la condanna
è stata di un anno e due mesi.
«Aspettiamo di leggere le motivazioni perché siamo veramente
stupiti da questa pronuncia», ha
commentato a caldo Maurizio
Anglesio, avvocato difensore
di Berneschi. «Faremo le nostre
osservazioni nelle sedi competenti nell’atto di appello. Credo che nessuno dei difensori e
nemmeno la Procura si aspettasse una sentenza così particolare». Le sentenze, ha sottolineato
Anglesio, «si criticano solo in
appello. Aspettiamo di leggere
Alla bergamasca Credipass il 70% di Medio Fimaa
di Andrea Giacobino
assa di mano Medio Fimaa, uno dei princiP
pali network italiani di mediatori creditizi,
di cui sono azionisti Allianz e Unicredit rispettivamente con il 5% e il 10%. La bergamasca
Credipass ha rilevato il 70% della società, controllata all’85% da Fimaa Servizi, emanazione
di Fimaa, federazione di mediatori ed agenti
immobiliari figlia di Confcommercio e improvvisamente messa in liquidazione nelle scorse
settimane. Credipass, fondata da Diego Locatelli (già ideatore di Systema Mutui, poi finita
in concordato) e oggi controllata dalla Hpass
di Laurence Daniele Camps e guidata da Fabio Graziotto,
è una società
attiva nella
mediazione
Giovanni
Berneschi
le motivazioni per capire come
si sia arrivati a un tal esito».
A Berneschi era stato imputato
il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e
riciclaggio. Secondo l’accusa,
infatti, la truffa, che avrebbe
fruttato all’ex numero uno di
Carige e ad altri sette imputati circa 22 milioni di euro,
consisteva nel far acquistare a
prezzi sovrastimati fino a 45
volte da Carige Vita Nuova, il
ramo assicurativo della banca,
immobili e quote societarie di
imprenditori compiacenti, per
Il cda di M&C vara il piano per il rilancio di Treofan
di Francesca Chiarano MF-DowJones
sarà rappresentato «dall’implementazione
delle condizioni necessarie per realizzare la
opo l’acquisizione pressoché totalita- maggiore specializzazione del portafoglio
ria (98,75%) di Treofan, Management prodotti, incrementando la penetrazione nei
& Capitali (M&C) ha elaborato il budget mercati internazionali, soprattutto del Nord
per l’anno in corso e il business plan 2018- America, dove sono attesi i maggiori poten2020 in attesa di definire il processo di ziali di crescita della domanda». Al contempo
abbandono del segmento Miv e il passag- si lavorerà al «consolidamento dei rapporti
gio sul listino principale di Borsa Italiana. commerciali con i principali clienti, imple«La fase di ristrutturazione del gruppo Tre- mentando una collaborazione diretta tra questi ultimi e i centri di ricerca e
ofan, ormai conclusa, come
sviluppo del gruppo Treofan,
evidenziano anche i dati ecoM&C
al fine di soddisfare le loro
nomici e finanziari degli ulti- 0,170
quotazioni in euro
mi 24 mesi, ha aperto ulteriori
specifiche esigenze tecniche di
scenari di sviluppo», si legge 0,165
prodotto». Sarà inoltre avviato
«un piano di investimenti volto
nel comunicato diffuso ieri da
a dotare il gruppo di una magM&C, controllata da Carlo 0,160
gior capacità produttiva sia in
Benedetti attraverso la holIERI
Nord America sia in Europa
ding Per. Le nuove linee guida 0,155
0,153 €
varate ieri mirano al consoliper quanto riguarda i prodot-0,07%
ti speciali». L’attuazione dei
damento dei risultati positivi 0,150
programmi previsti dal budget
ottenuti tramite gli interventi
22 nov ’16
22 feb ’17
stilato per l’anno in corso e dal
di ristrutturazione realizzati
piano industriale 2018-2020,
negli ultimi anni e all’ulteriore
incremento della redditività grazie a specifici «permetteranno di realizzare entro il 2020 un
programmi da implementare sia all’interno fatturato di circa 524 milioni di euro, un ebitda
dell’azienda tedesca leader europea nella di 61,5 milioni e un utile netto di 19,9 miproduzione di pellicole di polipropilene sia in lioni, con un indebitamento finanziario netto
diretta collaborazione con i principali clienti. ridotto a 31,1 milioni di euro», conclude la
Le principali direttrici di rilancio sono «la nota di M&C. Attualmente il pre consuntifocalizzazione su prodotti speciali a più alta vo dell’esercizio 2016 dell’azienda tedesca
marginalità, la riduzione dei costi di struttura evidenzia un fatturato di circa 414 milioni di
e la prosecuzione del piano di efficientamento euro, un ebitda adjusted di 37,8 milioni, un
produttivo dello stabilimento di Neunkirchen, utile netto di 4,9 milioni e un indebitamento
in Germania, già avviato a fine 2016», si legge finanziario netto di circa 48 milioni di euro.
nel comunicato. Il secondo step di sviluppo (riproduzione riservata)
D
creditizia presente in tutta Italia con 80 uffici
e oltre 300 professionisti (family broker) e collabora con oltre 20 istituti bancari. CrediPass
nel 2015 ha fatturato oltre 7 milioni con un intermediato di 271 milioni. Il prezzo di cessione
della quota si aggira attorno a 1 milione di euro
e Credipass riconoscerà inoltre a Fimaa, che
resterà azionista con il 15%, una commissione annuale per l’utilizzo del marchio. Nata nel
2006, Medio Fimaa è cresciuta sotto la presidenza di Mauro Danielli e la guida di Giancarlo
Vinacci diventando una delle prime tre società
italiane del settore e raggiungendo 200 milioni
di euro di mutui erogati, 50 milioni di prestiti
personali e 2 mila polizze assicurative stipulate,
grazie ad accordi con tutte le principali banche
e assicurazioni. Il tutto a servizio degli agenti
immobiliari e mediatori iscritti a Fimaa. (riproduzione riservata)
poi reinvestire le plusvalenze
all’estero. «Mancava mi sparassero», le prime parole di
Berneschi uscendo dall’aula.
«Mi aspettavo l’ergastolo», ha
concluso sarcastico Berneschi.
Al di là delle battute l’ex banchiere è apparso «molto turbato» dalla sentenza, ha detto il
suo legale, «non tanto per l’incremento dei due anni rispetto alle richieste del pubblico
ministero» ma perché questa
sentenza «viene ritenuta, diciamo così, molto, molto severa.
Prima che parli», ha concluso,
«sarà meglio che faccia decan-
tare le emozioni».
Soddisfatto, invece, il procuratore capo di Genova Francesco
Cozzi: «Il tribunale ha riconosciuto l’impianto della procura.
Questo è stato uno dei più grossi
processi sul mondo finanziario
fatto a Genova e il merito è del
lavoro della Guardia di Finanza,
dei pm Franz e Nicola Piacente
e della Banca d’Italia, che si accorse delle anomalie». (riproduzione riservata)
Quotazioni, altre news e analisi su
www.milanofinanza.it/carige
Gens Aurea punta a 10 mln
di margine entro il 2018
rescita del fatturato ma soC
prattutto dei margini, con un
ebitda che dovrebbe attestarsi
a 10 milioni nel 2018. Gens
Aurea, la società che controlla
i marchi Oro Cash, Luxury Zone e Alfieri & St.John, dopo il
lungo lavoro di ristrutturazione
aziendale ora punta alla crescita. E per farlo, oltre al canale di
vendita online lanciato da pochi
Fabio
mesi e che sta già dando buoni
Godano
frutti, è pronta a puntare anche
all’estero. L’azienda fa capo ai
fondi di private equity Progressio Sgr e J.Hirsch & Co. che hanno investito nel 2012 e ora sono
al fianco del ceo Fabio Godano per il rilancio dell’azienda. Già nel
bilancio 2016 si vedranno i primi risultati delle cure degli ultimi
anni, con un fatturato passato da 112 a 115 milioni ma soprattutto
con un margine operativo lordo aumentato da 6 a 7 milioni e con
l’obiettivo di arrivare a 8,5 milioni nel 2017 e a 10 milioni nel
2018, aumentando lievemente anche la marginalità, che nel 2016
si è attestata sopra al 16% a livello consolidato. A fine piano è
previsto che da Oro Cash derivi circa il 60% del fatturato, mentre il restante 40% dovrebbe provenire da Luxury Zone e Alfieri
& St.John. Quanto alle strategie industriali, Oro Cash è passata
dall’attività di compro-oro tradizionale a quella della rigenerazione
di gioielli (che offre margini del 50-60%), mentre Luxury Zone ha
negozi multimarca di brand di alta gamma a prezzi ribassati negli
outlet McArthurGlen e in quelli del gruppo Percassi. Infine va
segnalato il lavoro che il gruppo sta portando avanti per il rilancio
dello storico marchio d’alta gamma del settore gioielli Alfieri &
St.John, per il quale l’obiettivo di fatturato per il 2018 è fissato a
quota 10 milioni di euro.