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Edita, lavoratori di nuovo in piazza. Striscioni contro
Banca Carige: “Commesse a Bologna, lavoratori di Genova
a casa”
Mercoledì 21 dicembre 2016
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Genova. E’ rivolta soprattutto verso Carige l’amarezza dei lavoratori di Edita, l’azienda di
back office e archiviazione dati di Fegino in Valpolcevera, che aveva proprio in Carige uno
dei principali clienti. E dopo l’assegnazione dell’importante appalto a una ditta di Bologna i
26 dipendenti si ritrovano con stipendi arretrati e senza alcuna certezza per il futuro.
“Ancora oggi – spiegano Ivano Mortola Fiom Cgil e Alessandro Tanda Fim Cisl – abbiamo
incontrato la responsabile del sito genovese, ma non c’è stata data alcuna certezza né sullo
stipendio di novembre né tantomeno sulla tredicesima e sul recupero dei buoni pasto che
da oltre un anno i lavoratori non ricevono”.
Per questo, dopo la protesta di venerdì, oggi i lavoratori sono tornati in strada, bloccando
la rotonda di Fegino. “Grazie Banca Carige” c’è scritto sugli striscioni ed ancora “Appalti a
Bologna, lavoratori di Genova a casa” con un’accusa esplicita a quella che dovrebbe essere
la principale banca del territorio che secondo sindacati e lavoratori non ha invece tutelato
l’occupazione locale.
I sindacati, nell’ambito della ristrutturazione del gruppo, avevano firmato un accordo per i
contratti di solidarietà in cui l’azienda si impegnava a pagare puntualmente il 50% del
salario senza dover anticipare la parte spettante all’Inps: “Ma i patti non sono stati
rispettati” dicono i lavoratori
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28.12.2016