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23 febbraio 2017 delle ore 16:06
Dopo il Campanile di Giotto, gli "Autography"
fateli sulla Cupola del Brunelleschi. Torna a
Firenze l'app di successo contro i vandali
Lasciate il vostro commento, il vostro nome, la
vostra tag in eterno, ma non sporcate i muri. Chi
l'avrebbe mai detto che un'indicazione del
genere sarebbe stata davvero presa sul serio? E
invece sì, al Campanile di Giotto di Firenze il
progetto "Autography", ovvero la possibilità di
lasciare - per i visitatori - un graffito digitale
(che sarà archiviato in un database), sarà ora
riportato anche sulle scale che portano alla salita
della Cupola del Brunelleschi, 463 scalini i cui
muri sono costellati e deturpati da migliaia di
scritte e graffiti realizzati nell’arco di decenni.
Così, dopo l'importante restauro e pulitura e
manutenzione generale, eseguito dai restauratori
dell’Opera di Santa Maria del Fiore, sugli
interni e alla base della lanterna della Cupola, i
visitatori troveranno lungo il percorso due
postazioni di Autography: una durante la salita,
accanto allo spazio dove sono conservate le
statue dei Vescovi, e l’altra lungo la discesa, nel
cosiddetto "Museino,” dove sono esposti alcuni
gli attrezzi del cantiere brunelleschiano. Se
l'effetto sarà simile a quello che è accaduto per
il Campanile di Giotto saremo a cavallo: su oltre
18mila digitali quelli che hanno deturpato i muri
del monumento sono stati solo da una decina,
nell'arco di un anno. Sarà che i messaggi
possono essere personalizzati nei vari stili
(penna, pennarello, pennello, spray e matita),
colori e materiali dei monumenti (marmo,
pietra, legno, rame, affresco, mattone), e sarà
che il primo catalogo che raccoglie 10mila
messaggi è stato già stampato, sarà che si potrà
rivedere il proprio messaggio online in qualsiasi
momento...ma fatto sta che i graffiti stanno
facendo bene e non male.
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