Per l`idroelettrico Ticinese

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Transcript Per l`idroelettrico Ticinese

Mozione Bruno Storni, “Per l’idroelettrico Ticinese”
Comitato Cantonale 22 febbraio 2017 - Bellinzona
Care/i compagne/i
Avrete letto sulla stampa delle intenzioni di OBIMA/BKE espresse subito dopo il voto
sull’uscita del nucleare di ridurre il personale di una 40ina di unità (da 160 a 120 circa)
una parte passerebbe a AET mentre circa 20 dovrebbe essere licenziati.
Giustificano l’operazione con i bassi prezzi del mercato elettrico che non permetterebbe
più di vendere l’idrolettrico prodotto in Ticino nemmeno al prezzo di costo.
Situazione simile per AET che nel 2015 che per la prima volta ha chiuso in perdita (
chiaramente anche per altri motivi vedi vendita sotto costo partecipazione Lünen e
nucleare francese).
Appena a conoscenza dei licenziamenti è partita una nuova pièce del teatrino politico
Ticinese su regia di Dadò con protagonista Vittà e i rappresentanti delle Valli in GC.
Teatrino che ha prodotto un’inutile lettera alla CF Leuthard .
Domanda dov’erano PPD e PLR e Lega quando si votò per l’uscita pianificata dal nucleare
, uscita che avrebbe tolto dal mercato un importante concorrente (sussidiato) al nostro
idroelettrico?
Chiaramente a parte quanto previsto per aiutare l’idroelettrico nella strategia energetica
2050 a Berna non potranno fare nulla di concreto e la letterina avrà più un meno il valore
di una lettera a Gesù bambino.
Un operazione di marketing politico che illude la popolazione e le maestranze delle
aziende che la politica cantonale stia risolvendo i problema.
Problema che ha anche responsabilità nel nostro Cantone ed è a questo livello che
dobbiamo attivarci.
Infatti se la nostra produzione idroelettrica deve essere venduta sotto costo è anche
perché le aziende di distribuzione ticinesi e molti grandi consumatori non vincolati
acquistano dove costa meno (liberalizzazione mercato 2009) , ad esempio energia da
carbone tedesca o polacca a 2-3 cts/kwh contro i 5 cts/kWh dell’idroelettrico Ticinese.
Energia che le aziende rivendono poi anche a più di 10 cts (SES) più il trasporto pìù le
varie tasse e per i consumatori vincolati si arriva anche a più di 20 cts/kWh. Quindi pagare
5 cts/kWh non manda cero in malora le aziende comunali che sull’elettricità hanno ampi
margini di guadagno.
Sono quindi le aziende di distribuzione la concausa della crisi dell’idroelettrico Ticinese e
visto che sono tutte in mani comunali sono i comuni responsabili della politica aziendale.
Di conseguenza vi invitiamo a intervenire nei Comuni chiedendo attraverso una risoluzione
(o mozione) del CC o altro al Municipio affinché l’azienda elettrica di (com)proprietà del
Comune acquisti energia idroelettrica Ticinese al giusto prezzo.
Il test va adattato a dipendenza se il comune è proprietario unico o se in comproprietà
(azionista) dell’azienda (cf SES).
RISOLUZIONE
In considerazione della crisi dell’idroelettrico Ticinese, prospetti licenziamenti di
OFIMA OFIBLE e perdite di AET, nonché il rinvio di importanti investimenti nel
rinnovamento degli impianti, si invita il Municipio ad intervenire presso a) l’Azienda
Elettrica Comunale, b) l’Assemblea degli Azionisti o la direzione della SES SA
affinché l’azienda di distribuzione elettrica citata agisca secondo principi di
responsabilità sociale d’impresa per tutto il territorio del Cantone ed acquisti al
giusto prezzo e rivenda ai clienti vincolati solo energia idroelettrica Ticinese
(certificata acquaTI) e lo stesso nei limiti delle vigenti possibilità di mercato
all’utenza non vincolata.