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Presentato un progetto di riqualificazione del campetto della
“Giovanni XXIII”
Iniziativa promossa dall'Asd "Nicola Marsiglia" di Fasano
FASANO- Presto il campo polivalente esterno della Scuola Elementare "Giovanni XXIII" di Fasano (che versa in stato
di degrado) potrebbe tornare a nuova vita. L'Asd "Nicola Marsiglia" ha infatti presentato nei giorni scorsi
all'Amministrazione comunale di Fasanouna proposta di rigenerazione e gestione del campo polivalente esterno alla
scuola elementare fasanese.
"La realizzazione di questo progetto - si legge in una nota diffusa dal sodalizio fasanese - parte dall'idea di avere nella
nostra città un qualcosa che riguardasse in prima persona la nostra Associazione, partendo dal fatto che proprio in
quella scuola dove il campetto è ubicato, la maggior parte di noi è cresciuto, ha frequentato le scuole elementari e
ammazzava il tempo prima che le lezioni iniziassero dando calci ad una lattina e già da allora il campetto non era nelle
condizioni migliori. Quindi è per noi di vitale importanza far capire che abbiamo scelto volutamente e non a caso di
ridare vita a questa struttura, di darle il nome alla quale quest'Associazione deve tutto e fare in modo che con la
ristrutturazione si tenga vivo ancor di più il ricordo del nostro fratello Nicola, che quel campetto lo calcava e come".
"Le prime intenzioni - proseguono - erano quelle di ristrutturarla per accogliere i bambini e i ragazzi del quartiere e di
creare una vera e propria Scuola calcio dove poter insegnare le regole umane prima che sportive a tutti quei ragazzi che
ne sentivano il bisogno, insegnare il valore delle proprie tradizioni e dell'attaccamento alla maglia dando dei calci ad un
pallone. Potremmo dire fortunatamente, che questa idea è stata proiettata in avanti e grazie all'azionariato popolare
dell'intera città per la società calcistica dell'Us Città di Fasano, ora ci ritroviamo a toccare con mano quella che solo fino
a qualche anno fa era solo un'idea appunto, grazie ai dirigenti della squadra, in tanti anche membri attivi della nostra
Associazione che stanno mettendo in pratica quello che avevamo in mente di fare".
"Ormai è da quasi tre anni che cerchiamo di raccogliere forze e fondi necessari per far si che questo progetto prenda
immediatamente piede nonostante la lenta tempistica che la burocrazia richiede, quindi ancor prima che sia dato il via ai
lavori, ci teniamo a ringraziare tutta quella gente che in un modo o nell'altro ha creduto in quello che facciamo e in quello
che abbiamo intenzione di fare negli anni con la nostra Associazione per Nicola. Quindi perchè non dare finalmente ai
bambini e ai ragazzi di quel quartiere la possibilità di giocare in un bel campetto da poter utilizzare anche a sostegno di
una scuola calcio? Perchè non darci la possibilità di intraprendere questo percorso? Perchè non fare in modo di
imprimere quel nome sulla rete di questo campetto che per noi ha voluto dire tanto?"
"In questi anni - concludono - abbiamo capito l'importanza del fare rete con altre realtà per raggiungere obiettivi che da
soli non avremmo potuto raggiungere e quindi non abbiamo esitato ad accogliere l'invito della rete del progetto Genitori
Attivi per Bambini Sportivi a diventare partner e a sostenere anche economicamente il progetto, che si è aggiudicato il
finanziamento del bando La nostra scuola promosso dalla Fondazione Mission Bambini e che si pone l'obiettivo di
riqualificare il campo esterno, la palestra e gli spogliatoi della scuola primaria di Via Mignozzi, al fine di renderli più
accoglienti, adeguati e sicuri per gli alunni e di acquistare nuovi arredi e attrezzature per arricchire la dotazione della
scuola. Infine, un grazie sincero anche alla, Prof.ssa Federica Gennari, dirigente del secondo circolo per aver accettato
da subito la nostra proposta di collaborazione e di essere favorevole all'affidamento, al di fuori dell'orario scolastico, alla
nostra Associazione della gestione del campo esterno e dei locali, attigui alla palestra, adibiti a spogliatoi, docce e
servizi. Questo è tutto quello che avremmo da dire e speriamo vivamente che ci sia la possibilità di farne vedere i
risultati. Perchè per noi "tradizione" non significa conservare le ceneri, ma tenerne vivo il fuoco!".
Tempo stimato di lettura: 2'00''
16/02/2017 12:06