Interrogazione 15 02 17-PILASTRI STRADALI COME OSTACOLI

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Transcript Interrogazione 15 02 17-PILASTRI STRADALI COME OSTACOLI

  C ONSIGLIO DELLA P ROVINCIA A UTONOMA DI T RENTO _________

Gruppo Consiliare CIVICA TRENTINA

  Trento, 15 febbraio 2017 ILL. MO BRUNO DORIGATTI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE

INTERROGAZIONE

PILASTRI SULLE STRADE E SICUREZZA STRADALE LA TRAGEDIA DEL PULLMAN DI VERONA INSEGNI! PROGETTI DI PREVENZIONE SU OSTACOLI STRADALI E STRUTTURE COME GALLERIE E PILASTRI LA PROVINCA INTENDE SOSTENERLE?

I pilastri sulle strade, purtroppo, sono talvolta motivo e occasione di disastri e sinistri anche molto gravi, come dimostra l’incidente del pullman ungherese di qualche settimana fa in autostrada, in prossimità di Verona, dove sono morti ben sedici ragazzi e molti altri sono gravi – che ha, appunto, visto il pullman finire dritto contro il pilastro di un cavalcavia sull’autostrada. Il punto è che, senza enfatizzare i fatti, sarebbe sbagliato ritenere aprioristicamente il Trentino estraneo a pericoli del genere. Sulla nostra bella A22, ad esempio, i pilastri di sostegno sono massicciamente presenti per i ponti stradali. Ed anche sulle nostre strade comunali e provinciali, la loro presenza, pur passando inosservata per l’abitudine, dopo la tragedia di Verona, sono emersi in tutta la loro maestosità, facendo tornare alla mente, ad esempio, le nuove gallerie di Martignano dove l’anno scorso si è schiantata una ragazza, oppure alla galleria lungo il lago di Caldonazzo, dove anche lì è deceduta una persona. Di qui il pensiero alla doverosa prevenzione che passa attraverso l’analisi, non certo approfondita sulla strutturazioni-ad esempio –delle entrate delle gallerie, che si presentano quasi sempre, come ostacolo non certo assorbente, ad angolo retto, in cemento armato parallelo all’asse stradale. Ora, dinnanzi a siffatta situazione non occorre molto a comprendere come un angolo più aperto, superiore a 90° consentirebbe verosimilmente di evitare l’urto frontale del veicolo che scaricando tutta la sua energia contro il muro non può che causare l’arresto immediato del veicolo e la sua distruzione. Senza voler minimamente entrare nell’aspetto tecnico-forse-se l’ingresso delle gallerie fosse progettato e realizzato a “sguinzo”, oltre al minor restringimento ottico e non solo della carreggiata, produrrebbe un angolo di sicurezza che limiterebbe verosimilmente l’impatto, evitando l’eventuale sbandata che oggi è un frontale con tutte le conseguenze del caso, permettendo magari al veicolo, di riprendersi la carreggiata ed evitare il peggio.

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  Allo stesso modo, anche le piazzole di emergenza dentro le gallerie, se avessero nella loro parte finale un muro diagonale all’asse stradale e non perpendicolare, l'auto, in caso di sbandamenti, non si schianterebbe direttamente; magari, alla peggio, dopo l’urto (in diagonale e non frontale) il veicolo potrebbe rocambolare ma, così facendo, scaricherebbe su se stesso molta della sua energia e nel momento in cui andasse eventualmente a sbattere altrove subirebbe un impatto decisamente meno violento, salvando forse i passeggeri. Ora, data la ragionevolezza di simili considerazioni, e soprattutto di simili proposte, pur non avendo certezze e verità in serbo, parrebbe decisamente il caso che l’Amministrazione provinciale valutasse le stesse, chiarendo se intende tradurle in progetti concreti; non tanto e non solo – si badi – per quelle che sono opere già presenti sul territorio, bensì per quelle ancora da realizzarsi perché, allo stato, solamente allo stadio di progettazione o perché, invece, ancora in fase di realizzazione. Tutto ciò premesso, •

Il sottoscritto Consigliere interroga Il Presidente della Giunta provinciale e l'Assessore provinciale competente per sapere:

Se si condividano le considerazioni formulata in premessa circa la pericolosità dei pilastri che si trovano sulle autostrade e sulla pericolosità degli ingressi nelle gallerie, ad oggi contornati da spigoli non solo restringenti la carreggiata ma pure ad angolo retto; • Se si condivida l’idea per cui, in ingresso di gallerie, un angolo più aperto, superiore a 90° consentirebbe verosimilmente di evitare un (eventuale) urto frontale del veicolo, che scaricando tutta la sua energia contro il muro non può che causare l’arresto immediato del veicolo e la sua distruzione; • Se, allo stesso modo, si condivida l’idea che se anche le piazzole di emergenza dentro le gallerie avessero nella loro parte finale un muro diagonale all’asse stradale e non perpendicolare, l'auto protagonista di un sinistro non vi si schianterebbe direttamente (magari, alla peggio, dopo l’urto -in diagonale e non frontale - il veicolo potrebbe rocambolare ma, così facendo, scaricherebbe su se stesso molta della sua energia e nel momento in cui andasse eventualmente a sbattere altrove subirebbe un impatto decisamente meno violento, salvando forse i passeggeri); • Entro quali termini e secondo quali modalità, rispetto alle idee poc’anzi esposte, intende attivarsi non tanto e non solo per quelle che sono opere già presenti sul territorio, bensì per quelle ancora da realizzarsi perché, allo stato, solamente allo stadio di progettazione o perché, invece, ancora in fase di realizzazione. A norma di regolamento si richiede risposta scritta. Cons. Claudio Civettini

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