La cannabis terapeutica nelle farmacie pontine

Download Report

Transcript La cannabis terapeutica nelle farmacie pontine

-MSGR - 05_LATINA - 37 - 08/02/17-N:
37
Mercoledì 8 Febbraio 2017
www.ilmessaggero.it
Latina
«Quel sacerdote era mio padre»
Un funzionario di banca chiede e ottiene la riesumazione `Il prelato scomparso 11 anni fa, originario del cassinate
della salma di don Raffaele: il 20 febbraio esame del dna
è stato vicario del vescovo e ha insegnato al Vitruvio Pollione
`
Un principio di incendio ha
interessato intorno alle 9:30, il
gruppo di continuità della sala
informatica dell’azienda
Aviointeriors sulla via Appia a
Tor Tre Ponti. Sono intervenuti i
Vigili del fuoco che hanno
constato il corto circuito
immediatamente domato. «I
lavoratori -spiegano dall’azienda
- sono stati pronti a mettere in
atto il piano di evacuazione nei
casi di incendio e sono defluiti nel
parcheggio interno dell’azienda».
Giusto il tempo di verificare che
l’impianto non avesse problemi e
che la produzione potesse
riprendere senza problemi.
«L’allarme e subito rientrato e
fortunatamente non abbiamo
subito danni ai macchinari della
produzione», conclude la società.
Fra.Ba.
una centralissima piazza del paese.
Il presunto figlio ha chiesto e ottenuto, attraverso gli avvocati Alfredo
D’Onofrio e Gianfranco Testa, la riesumazione, da parte del giudice civile del Tribunale di Cassino Gabriele
Sordi, del cadavere del religioso che
riposa da 11 anni presso il cimitero di
Minturno. L’operazione, finalizzata
a ottenere il Dna, si svolgerà alle ore
15 del prossimo 20 febbraio a cura di
due periti nominati dal Tribunale, il
genetista Giovanni Neri e il medico
legale Lucia Broccoli. Il 65enne pensa di nominare i propri consulenti di
parte per fare piena luce su quella
che è stata la sua vita sino a 30 anni
quando cresceva in un luogo particolare, la canonica della Chiesa di San
Nicandro perché sua madre era la
perpetua di don Raffaele. Gli avevano fatto credere che suo padre era
andato a lavorare a Roma. Ma, alla
morte della madre, ha prima ottenuto al Comune di Minturno il disconoscimento di quella paternità imposta e poi l’esame del Dna, negativo,
del padre legittimo, nel frattempo
deceduto e seppellito nel cimitero
del Verano. La prima udienza di questa controversia è stata fissata il
prossimo settembre ma l’obiettivo
del 65enne minturnese è rivedere il
milionario lascito ereditario di don
Raffaele che, prima di morire, aveva
indicato l’anziana sorella convivente quale unica erede universale. Un
patrimonio composto da immobili e
terreni siti nel piccolo borgo di Castelnuovo Parano, che chiaramente
il presunto figlio vuole rivendicare.
Una personalità poliedrica quella di
Don Raffaele Bergantino, che fu anche scrittore, teologo e vicario
dell’Arcivescovo di Gaeta. Suo, per
esempio, il trattato di teologia “Il
Cardinale Gaetano e la teoria della
doppia giustificazione”, pubblicato
nel 1942 e incentrato sulla figura storica del Cardinale Tomaso de Vio,
storicamente noto come “Cardinale
Gaetano”. Bergantino ha scritto,
inoltre, liriche di ispirazione religiosa ma anche naturalistica e sentimentale molte delle quali sono state
musicate dal musicista pontino
Francesco Testa, ma quasi tutte sono ancora oggi inedite. Giunto a Tremensuoli intorno agli anni ’50, qui
rimase per il resto della sua vita,
creando l’oratorio e diventando il costante punto di riferimento della locale comunità parrocchiale. Con lui
sono cresciute diverse generazioni.
Giuseppe Mallozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA STORIA
Ha chiesto la riesumazione di colui
che considera suo padre naturale.
Una storia che potrebbe essere quasi
ordinaria se non fosse per il fatto che
il genitore in questione è, in realtà,
un prete. È quanto accaduto nella
tranquilla frazione di Tremensuoli,
dove un 65enne, ex funzionario di
banca di Minturno, sposato, con una
figlia e nonno di due nipotini, sta
portando avanti una battaglia legale
da anni. Il sacerdote, Don Raffaele
Bergantino, originario di Castelnuovo Parano, nel cassinate, Monsignore prelato d’onore di Sua Santità, è
morto all’età di 89 anni il 20 ottobre
2006 nella casa dei familiari sita in
Via Grotte presso il Parco Mariens a
Tremensuoli dove era giunto subito
dopo l’ultima guerra per diventare
un punto di riferimento per diverse
generazioni e insegnante di religione presso il Liceo classico “Vitruvio
Pollione” di Formia. Un personaggio
che ancora oggi nella frazione minturnese viene ancora ricordato, al
punto che gli è stata anche intitolata
Tor tre Ponti
Piccolo incendio
all’Avio interiors
Terracina
Fiorini, nuovo
reparto Ortopedico
ni) ai domiciliari, la macchina
amministrativa di Sperlonga rischiava la paralisi ed è per questo
che è stato chiesto un responsabile in prestito dal vicino comune di
Monte San Biagio.
Come deliberato dalla giunta comunale, guidata dal vice sindaco
Francescantonio Faiola, è stata
quindi stipulata una convenzione
tra i due comuni. A guidare i settori demanio, urbanistica, lavori
pubblici e tecnologico ambientale dell’ente di piazza Europa sarà,
dunque, l’architetto Tiziana Di
Fazio, ad oggi già responsabile
dell’ufficio tecnico di Monte San
Biagio. «La soluzione - spiega in
una nota l’ente - comporta sotto il
profilo economico un notevole risparmio di spesa annuale».
Barbara Savodini
Un nuovo ortopedico per il
‘Fiorini’ e la redazione da
parte della Asl del progetto
per l’Osservazione Breve
Intensiva da fare con i fondi
regionali concessi l’anno
scorso: due buone ragioni per
rendere soddisfatto il
Comitato nato nel 2014 in
difesa dell’ospedale di
Terracina. Ancora molto c’è
da fare, ma intanto gli sforzi
fatti fin ora iniziano a dare
risultati concreti. Proprio per
quanto riguarda l’istituzione
dell’Obi al pronto soccorso ieri
mattina il Comitato ha
protocollato negli uffici Asl di
Latina il proprio contributo al
progetto in itinere, una
proposta integrativa. Già in
passato lo avevano fatto, ma
all’epoca non c’erano ancora i
700 mila euro della Pisana per
un Obi da 6 posti letto a
Terracina. Da quel momento il
Comitato ha potuto essere più
preciso e circostanziato nella
proposta appena protocollata.
“Se la Asl la prenderà o meno
in considerazione non lo
sappiamo- dicono- Abbiamo
chiesto un incontro
costruttivo che dovrebbe
tenersi a breve”. Ovviamente
resta l’obiettivo comune di un
nuovo pronto soccorso più
grande e funzionale capace di
garantire un servizio migliore
a livello strutturale ma anche
tecnologico. La proposta del
Comitato prevede una
riorganizzazione degli spazi e
dei percorsi per i pazienti
anche per evitare promiscuità
tra i vari codici.
Ri.Re.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Don Raffaele Bergantino
e la chiesa di San Nicandro
Tiberio, oggi a Roma l’ultimo Riesame
Sperlonga, nuovo dirigente in prestito
L’INCHIESTA
Si chiude oggi con la discussione
al Riesame delle posizioni di Alessandra
Bianchi,
Domenico
D’Achille e Antonio Avellino, la
prima fase dell’operazione Tiberio che ha portato lo scorso 16
gennaio all’arresto di dieci persone accusate di corruzione e turbata libertà degli incanti. Il pronunciamento nei giorni scorsi dello
stesso tribunale in merito all’annullamento del vincolo associativo nei confronti del dirigente del
settore urbanistica di Sperlonga
Isidoro Masi, dell’imprenditore
Nicola Volpe e del responsabile
dell’ufficio tecnico di Prossedi
Gian Pietro De Biaggio è stata, fino ad oggi, l’unica conquista per
la difesa che ha dovuto constatare in larga parte la fondatezza delle accuse.
Le esigenze cautelari, in sostanza, si sono rivelate pienamente
fondate anche se, secondo i giudici del Riesame, i vari episodi di
corruzione contestati nei comuni
di Priverno, Prossedi e Sperlonga
erano slegati e non l’effetto di un
unico grande sodalizio. Nella
giornata di oggi gli avvocati Vin-
cenzo Macari, Francesca Roccato, Francesco Pisani e Claudio De
Felice chiederanno misure cautelari meno afflittive per gli indagati Bianchi, D’Achille e Avellino,
tutti e tre ai domiciliari da quasi
un mese.
Intanto, con il sindaco Armando
Cusani in carcere e i responsabili
dei settori urbanistica (Isidoro
Masi) e ambiente (Massimo Paci-
Il Comune di Sperlonga
OGGI DAVANTI
AI GIUDICI
ALESSANDRA
BIANCHI
DOMENICO D’ACHILLE
E ANTONIO AVELLINO
Aprilia
Marcia e convegno
contro il bullismo
La cannabis terapeutica nelle farmacie pontine
Costi abbattuti grazie alla materia prima che arriva dallo stabilimento chimico militare di Firenze
`
LA NOVITÀ
In Italia sta crescendo in maniera
esponenziale l’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico, ma la novità
è che da poche settimane è in vendita quella prodotta interamente nel
nostro Paese. L’impiego della sostanza con fini terapeutici è stato legalizzato nel 2013, ma solo grazie a
un decreto ministeriale del 2015 sono state chiarite le modalità di utilizzo. La prima lavorazione è avvenuta in Toscana e ad oggi sono undici le regioni in cui la cannabis è a carico del sistema sanitario nazionale,
diversamente dal Lazio in cui ricade
sul paziente.
La cannabis terapeutica è capace di
alleviare gli effetti causati da malattie piuttosto gravi. Produce effetti
benefici sulla spasticità associata a
dolore (sclerosi multipla e lesioni
del midollo spinale), sulla nausea e
il vomito (da chemioterapia, radioterapia e terapia per Hiv ed Epatite
C), sull’emicrania intensa, sul dolore cronico e sulla stimolazione
dell’appetito in pazienti affetti da
cancro e Hiv.
Fino allo scorso anno la cannabis te-
rapeutica
veniva
importata
dall’Olanda, con tre varietà differenti: Bedrocan, la più diffusa, Bedrobinol e Bediol. Dal 2017 lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare
di Firenze coltiva, produce e distribuisce, sotto rigidi controlli, la cosiddetta Cannabis FM2. Il prodotto
è costituito da ‘infiorescenze essiccate e triturate, contente le percentuali di THC tra il 5% e l’8% e di Cannabidiolo (CBD) tra il 7,5% e il 12%”.
Questo consente di abbattere notevolmente i costi, circa il 30% in meno rispetto al prodotto importato
dall’Olanda e di dare la possibilità al
paziente di avere a disposizione la
sostanza in tempi decisamente più
rapidi. Semplice la modalità di assunzione: per via orale, per inalazione tramite aerosol oppure per infusione, come fosse una tisana.
IL PRESIDENTE
DELL’ORDINE
ROBERTO PENNACCHIO:
«L’USO CORRETTO
PRODUCE PIÙ VANTAGGI
CHE SVANTAGGI»
In Regione
Una legge per avviare
la coltivazione
Roberto Pennacchio, presidente
dell’Ordine dei farmacisti di Latina,
si è espresso in termini favorevoli
sull’utilizzo della sostanza: «La cannabis spesso viene demonizzata,
ma se utilizzata in maniera corretta
può produrre più vantaggi che svantaggi. C’è bisogno chiaramente di
una formazione da parte del medico, che oltre a conoscere la terapia,
ha il compito di redigere la ricetta
secondo particolari formalismi, in
linea con le normative vigenti».
Nel capoluogo pontino, come testimoniato dal dottor Mattia Trava-
gliati, ci sono pazienti che hanno riscontrato dei benefici: «La cannabis
non è la panacea di tutti i mali, ma è
stato possibile aiutare ad alleviare, e
in alcuni casi a superare, problematiche che con i comuni farmaci non
davano risultati soddisfacenti».
Sull’argomento è intervenuta anche
la dottoressa Chiara Catalani: «Non
è mai capitato di ricevere una prescrizione di questo genere, ma come farmacista sono pronta a recepirla in caso accadesse».
Davide Mancini
La Regione Lazio promuoverà
coltivazione, filiere,
trasformazione e
commercializzazione della
canapa (cannabis sativa)
attraverso il sostegno a una
serie di «progetti pilota». È
quanto prevede una legge
approvata dal Consiglio
regionale del Lazio .
Numerose le tipologie di
«progetto pilota» previste. Si
spazia dall’uso florovivaistico
alla produzione per olio,
farine, semi decorticati per uso
alimentare e zootecnico.
Previsto il sostegno alla ricerca
per l’utilizzo delle
infiorescenze in campo
parafarmaceutico e
alimentare. Banca dei semi,
campi dimostrativi,
formazione degli operatori
sono altri tra gli interventi
oggetto della disposizione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un convegno per approfondire
e una marcia per le vie del
centro. Queste le due iniziative
che si sono tenute ieri mattina
ad Aprilia in occasione della
Prima Giornata contro il
bullismo. Presso la scuola
“Matteotti” si è parlato a fondo
del problema alla presenza
dell’Anaspol, tramite il
segretario Alessandro
Marchetti, con il sindaco
Antonio Terra e gli assessori
Barbaliscia e Lombardi. Oltre a
spiegare ai ragazzi presenti in
aula cosa vuole dire “bullismo
e cyberbullismo”, è stato
ascoltato il racconto di una
giovane che l’anno scorso ha
subito le vessazioni di un
coetaneo. Dall’Istituto Gramsci
di Aprilia ieri mattina è
partito, invece, un corteo che
ha raggiunto piazza Roma.
Numerosi studenti armati di
striscioni e microfono hanno
manifestato contro il bullismo.
Una volta giunti in centro si
sono esibiti in un flash mob.
-TRX IL:07/02/17 20:45-NOTE: