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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta ALCOLNEWS ALCOL IN ADOLESCENZA E ALTERAZIONI GENETICHE CHE PERDURANO ANCHE NELL’ETÀ ADULTA 08‐02‐2017 ‐ Assumere alcol durante l’adolescenza può portare allo sviluppo di disturbi psichiatrici e modifiche comportamentali, incluso l’alcolismo, in età adulta. Tali disturbi possono essere correlati a modifiche genetiche indotte proprio dall’assunzione di alcol durante la delicata fase di sviluppo neuronale. Più precisamente si tratterebbe di cambiamenti epigenetici, ovvero modificazioni chimiche – dovute a diversi fattori, inclusa l’esposizione all’alcol – del patrimonio genetico (DNA) o delle proteine (istoni) intorno a cui è avvolto il DNA. Modifiche agli istoni possono indurre i geni a formare nuove connessioni sinaptiche o ad eliminare neuroni non necessari, alterando dunque, la naturale maturazione cerebrale durante l’adolescenza. Subhash Pandey, professore di psichiatria presso la University of Illinois at Chicago (UIC) e collaboratori, hanno studiato tali effetti su ratti esposti ad etanolo ad intervalli regolari (simulando un comportamento di binge drinking), durante i giorni post‐natali 28‐41. In una nota stampa della UIC, i ricercatori riportano che i ratti sottoposti ad esposizione intermittente all’alcol durante l’adolescenza, sono risultati presentare un’alterazione dell’attività dei geni necessari alla normale maturazione del cervello, oltre a manifestare comportamenti di tipo ansioso e di maggiore assunzione di etanolo in età adulta. I cambiamenti epigenetici osservati dall’analisi di tessuti cerebrali, risultavano inoltre, persistere in età adulta. Nella ricerca descritta sulla rivista Neurobiology of Disease viene inoltre riportato che ratti esposti all’alcol durante l’adolescenza, trattati nell’età adulta con un farmaco in grado di bloccare una specifica modifica chimica degli istoni, manifestavano un ripristino dell’espressione del gene necessario alla formazione di sinapsi e una riduzione dei comportamenti ansiosi e di assunzione di alcol, confermando il ruolo dell’etanolo nell’indurre modifiche epigenetiche. Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it QUOTIDIANOSANITA’ Test alcol e droga. Lombardia chiede di estendere controlli anche a personale sanità e scuola Approvata dal Consiglio regionale lombardo una mozione per portare al tavolo Stato Regioni la proposta per estendere a livello nazionale i controlli a campione anche al personale sanitario e agli insegnanti. Non è stato invece accolto un emendamento dei Cinque Stelle che chiedeva di prevedere controlli anche a chi ricopre cariche pubbliche e ha ruoli di responsabilità politica. 08 FEB ‐ Portare al tavolo Stato Regioni la proposta di estendere i controlli anti alcol e droga nei lavori oggi esclusi, studiando per questi ultimi controlli a campione. E’ la richiesta contenuta nella mozione presentata da Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) e approvata ieri pomeriggio in Consiglio regionale della Lombardia con 28 voti a favore, 11 astenuti e 1 contrario. Nel suo intervento, De Corato ha evidenziato in particolare la necessità di effettuare controlli a campione sull'uso di droghe e di alcool per il personale sanitario degli ospedali e per gli insegnanti. “Alcuni recenti fatti di cronaca – ha detto ‐ hanno posto il problema della stabilità psichica del personale medico: ricordiamo che l'anestesista dell'Ospedale di Saronno, accusato di omicidio, faceva uso di cocaina. Molti lavoratori sono già oggi soggetti a sorveglianza, come ad esempio i conducenti di veicoli con patente C, il personale addetto alla circolazione dei treni e i lavoratori che maneggiano gas tossici, ma non gli insegnanti e i medici, che operano in campi molto delicati come la salute e l'educazione”. (*) L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha precisato come già esistano protocolli promossi da Regione Lombardia che vanno in questa direzione, ma De Corato ha sollecitato una iniziativa legislativa in ambito nazionale che definisca regole precise nel merito. Non accolto un emendamento di Paola Macchi (M5Stelle) che chiedeva di prevedere la sorveglianza medica anche a chi ricopre cariche pubbliche e ha ruoli di responsabilità politica. Il Presidente della Commissione Sanità Fabio Rolfi (Lega Nord) ha espresso piena condivisione sui contenuti della mozione, mentre forte contrarietà è stata espressa da Chiara Cremonesi (SEL). Non ha partecipato al voto il Partito Democratico, con Carlo Borghetti (PD) che ha giudicato “troppo confuso il testo della mozione, poco chiaro nei suoi reali intendimenti e obiettivi, soprattutto se si considera che esistono già normative che prevedono la sorveglianza sanitaria”. (*) Nota: a noi risulta che le professioni di medico e insegnante siano già comprese nel decreto attuativo della legge sull’alcol e quindi siano soggette a sorveglianza sull’uso degli alcolici sul lavoro. AGENPRESS Tasse. Grazie ad accise benzina, tabacco e alcolici, lo Stato nel 2016 ha incassato 43 mld di euro (*) Solo nel periodo gennaio‐novembre 2016, lo Stato ha incassato complessivamente 44,3 miliardi di euro a titolo di accise su carburanti, tabacchi e prodotti alcolici. Lo afferma il Codacons, che ha elaborato gli ultimi dati del Mef. Le maggiori entrate sono garantite dalle accise sui carburanti, che hanno assicurato nel 2016 alle casse statali 33,8 miliardi di euro – spiega il Codacons – Da quelle sui tabacchi, invece, sono giunti 9,4 miliardi di euro. Ammontano a poco più di 1 miliardo di euro, invece, le entrate derivanti dalle accise sui prodotti alcolici. “In sostanza nel 2016 ogni cittadino, neonati compresi, ha pagato mediamente 738 euro a titolo di accise – denuncia il presidente Carlo Rienzi – Per rendersi conto del peso che queste tasse hanno sulla vita quotidiana degli italiani, basti pensare che su ogni litro di birra di media gradazione l’accisa incide per circa 0,37 euro, pesa per 0,8867 su ogni litro di Vermouth e per ben 44,4 euro su in rifornimento di benzina da 50 litri”. “Se le accise non sono utilizzate come tasse di scopo, ad esempio per combattere l’alcolismo o la dipendenza da fumo e da gioco abbattendo i relativi costi sociali per la collettività, rappresentano solo uno strumento per far cassa, e qualsiasi loro aumento sarebbe un ingiusto danno per le famiglie, già spremute come limoni – prosegue Rienzi – In particolare ci opponiamo con fermezza a qualsiasi rincarodella tassazione sui carburanti, che avrebbe effetti negativi sui consumi, determinando maggiori uscite dirette e indirette, considerato che un incremento delle accise su benzina e gasolio porterebbe ad un rincaro generalizzato dei prezzi”. (*) Nota: le accise su alcolici e tabacco non coprono sicuramente i costi causati dall’uso di queste sostanze. Senza contare che il rovescio della medaglia dei ricavi è fatto di grandi sofferenze. LA STAMPA Minorenne alla guida ubriaco e senza patente (*) Denunciato e sequestrato l’auto dell’amico della quale era al volante ISOTTA CAROSSO ALBA ‐ Un diciassettenne senza patente è stato sorpreso alla guida ubriaco. Si tratta di un minorenne romeno disoccupato scoperto dai carabinieri della compagnia di Alba, nella notte tra sabato e domenica, alla guida di un’auto di un suo amico connazionale, con un tasso di alcolemia accertato con l’etilometro pari a 1,54%, oltre tre volte il consentito. A suo carico denuncia alla Procura della Repubblica per i Minori di Torino, sequestro dell’auto e segnalazione in Prefettura. Sempre ad Alba i militari nella tarda serata di sabato, nei pressi di una nota discoteca del luogo hanno fermato una studentessa universitaria ventunenne braidese che guidava la sua auto in stato di alterazione psicofisica sotto l’effetto di cannabinoidi e un operaio ventenne albese, anche lui positivo all’assunzione di droga. Per loro è scattata la denuncia, il ritiro della patente ed il sequestro delle auto. (*) Nota: non avendo la patente non è possibile fargli la retorica domanda “chi ti ha dato la patente”?, ma chiedere chi gli ha dato gli alcolici si. TICINONLINE SVIZZERA «Anche i ciechi e gli ubriachi potranno guidare» Le auto che si guidano da sole garantiranno meno incidenti e colonne, assicura il vicedirettore del Tcs ZURIGO ‐ Presto potremo risparmiare i circa 3mila franchi che servono per fare la patente: secondo l’Ufficio federale delle strade (Ustra), con le auto totalmente automatizzate non sarà più necessario esaminare i futuri “conducenti”. Una guida sicura ‐ indica il vicedirettore dell’Ustra Werner Jeger citato dalla SonntagsZeitung ‐ sarà infatti «assicurata esclusivamente dalla tecnica». C’è da stare tranquilli? E sarà davvero questo il futuro? Lo chiediamo a Jörg Beckmann, direttore della “Accademia della mobilità” e vicedirettore del Tcs. Signor Beckmann*, per le auto che si guidano da sole non servirà più un esame di guida. Anche i ciechi, gli ubriachi e le persone molto anziane, insomma, potranno guidare? Le auto completamente automatizzate non hanno né volante né pedale del freno e non serve che ci sia nessuno a guidarle. Lo fa il computer. Si potrà così ordinare un veicolo a casa attraverso un’app e, a patto che si sia capaci di usare quest’app, ci si potrà spostare con l’auto che si guida da sola. Potranno farlo le persone anziane che non sono più in grado di guidare, i ciechi, le persone con handicap, gli ubriachi e persino i bambini. (*) Ma cosa succede se i freni smettono di funzionare? Si suppone che il veicolo sia stato testato attentamente prima di essere immesso sul mercato. Quanto sono sicure le “self‐driving car” se dentro siedono delle persone che non hanno alcuna idea di come funzioni una macchina? Grazie a questo tipo di veicoli moriranno molte meno persone sulle strade. Ogni anno in Svizzera registriamo circa 300 morti in incidenti della circolazione. Il 94% sono riconducibili a un errore umano: velocità troppo elevata, alcol o il mancato allacciamento della cintura di sicurezza. Su un’auto completamente automatizzata non si potrà più superare i limiti di velocità e finché non ci si sarà allacciati la cintura il veicolo non partirà. Per questo potrete anche bervi un bicchiere di vino durante il viaggio. L’aspetto più interessante, però, è che non dovremo più possedere una macchina e saperla guidare per godere dei suoi vantaggi. Non avremo più un’auto nostra? Esatto, l’auto sarà un mezzo di trasporto pubblico. Saranno offerte da operatori come le FFS o Google. Le macchine, poi, non staranno più ferme parcheggiate, ma saranno sempre in movimento con diverse persone a bordo. Un’auto completamente automatizzata sostituisce fino a 42 automobili. L’International Transport Forum valuta che, con questo sistema, solo nella città di Lisbona si potrà chiudere il 90% dei posteggi. Quanto costerà muoversi con uno di questi mezzi? Sarà in ogni caso più economico. Prima di tutto non dovrete più comprarvi un’auto, ma pagherete in base alla durata del viaggio e all’utilizzo. Inoltre potrete ridurre ulteriormente i costi se sarete disposti a condividere l’auto con altre persone. In futuro ci saranno meno auto e quindi meno colonne. Quando arriveremo a questo livello? Succederà prima di quanto immaginiamo. Provi a guardare le immagini di New York nel 1903: vi si vedono molti cavalli e forse un’auto. In una foto di dieci anni dopo si vede il contrario. Penso che nel 2020 o, al più tardi, nel 2030, circoleranno sulle strade i primi veicoli senza conducente. La convivenza di auto completamente e parzialmente automatizzate non rappresenta una sfida molto grande? Sì, un computer reagisce in maniera diversa da un essere umano. C’è l’esempio di una self‐driving car di Google che al semaforo ha frenato in maniera brusca all’arancione ed è stata tamponata da una macchina guidata da un uomo. Per questo motivo in una fase iniziale i veicoli completamente automatizzati dovranno essere ammessi solo in determinate zone dedicate. I sistemi elettronici in rete possono essere anche l’obiettivo di terroristi e hacker. Certo dovremo fare i conti con nuovi problemi legati alla sicurezza. Ci si dovrà proteggere per esempio con dei firewall. Nemmeno le auto completamente automatizzate risolvono tutti i problemi. (*) Nota: prima o poi arriveremo ad utilizzare le auto che si guidano da sole. Potranno usarle persone con handicap e persino i bambini. Non sono però sicuro che lasciarle utilizzare da persone ubriache sia una buona idea. ALTRA CRONACA ALCOLICA IL QUOTIDIANO DEL MOLISE Guida in stato di ebbrezza, 25enne ai domiciliari ONDANEWS Agropoli: alla guida in stato di ebbrezza e con patente sospesa. Denunciato 38enne VALDELSA.NET Empoli, un ubriaco alla guida si rifiuta di sottoporsi all'etilometro e spintona i Carabinieri OTTOPAGINE Uomo ubriaco tenta di rubare un motorino: fermato ROMATODAY San Giovanni: rissa tra giovani ubriachi, 4 arresti IL GAZZETTINO Zuffa alla sala Bingo: clienti ubriachi lanciano sedie contro i buttafuori