I grafici - Progetto e

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I grafici
un disegno vale più di mille
parole
•  Un adagio cinese recita che un disegno vale più di
mille parole. Questa affermazione è tanto più
valida se sostituiamo dei numeri alle parole.
•  Questi strumenti consentono di rendere eloquenti
liste e tabelle numeriche dai contenuti
apparentemente poco significativi, rivelandosi
particolarmente adatti per trasmettere
efficacemente certe informazioni nel corso della
nostra esposizione
Grafico a barre
•  Il grafico più semplice di cui possiamo disporre è
il grafico a barre. Questo tipo di grafico è
particolarmente utile per comparare gruppi di dati
omogenei tra loro (esempio l’età media di più
gruppi di intervistati).
•  Ai fini della leggibilità le barre presenti sul piano
del grafico non dovrebbero mai essere superiori a
15.
Esempio di grf a barre
30
inizio attività
20
Missing
anni 50
10
anni 60
Count
anni 70
anni 80
0
anni 90
Missing
furto
spaccio
dimensioni illegalità
molestie
risse
altro
danneggiamento
Grafici lineari
•  Un grafico lineare consente di rappresentare
contemporaneamente più serie di dati nello stesso
piano. E’ possibile avere un grafico semplice,
multiplo o a barre fluttuanti. Queste ultime in
particolare vengono usate per rappresentare non
valori assoluti ma intervalli numerici. Ad ogni
punto dell’asse corrisponde una coppia di dati che
si riferisce
•  E’ molto utile per rappresentare la variabilità nel
tempo o nello spazio di due o più fenomeni.
Es. grf lineare
60
50
40
30
20
Count
10
0
Missing
anni 50
inizio attività
anni 60
anni 70
anni 80
anni 90
Grafici ad area
•  Questi grafici si articolano in una serie di linee
spezzate sovrapposte.
•  Le aree comprese fra due spezzate adiacenti
consentono di qualificare le differenze che
intercorrono tra valori delle serie rappresentate e
forniscono una indicazione “spaziale” di tali
differenze.
•  Anche in questo caso abbiamo una visualizzazione
del contributo di ciascun valore nel tempo od in
più categorie.
Es. grf ad area
Areas show counts
Count
75
50
25
0
10.000-20.000
20.000-30.000
>30.000
tariffa di ingresso media
Grafici a torta
•  Probabilmente si tratta del grafico che permette
con maggior efficacia la rappresentazione del
contributo di ogni categoria al totale di una
determinata variabile.
•  Graficamente può essere bi o tri-dimensionale.
•  Consigliamo di raggruppare i settori molto piccoli
e/o di esploderli (estrarli) dal corpo principale
della torta.
•  Non richiedendo la visualizzazione degli assi
cartesiani è consigliabile completare il grafico con
l’inserimento dei dati (n. di casi o percentuali
relative) che ogni settore raffigura.
Es. grf. a torta
Pesaro
18,00
Piacenza
Rimini
6,00
35,00
Parma
10,00
Reggio Emilia
16,00
Forli
10,00
Ravenna
Modena
6,00
Bologna
17,00
15,00
Ferrara
15,00
Grafici di Pareto
•  Questo particolare tipo di grafico consiste in un
grafico a barre, ordinato in modo discendente,
accompagnato da una linea ascendente che
visualizza in modo indiretto la somma delle
categorie corrispondenti a quel determinato punto.
•  Può essere molto utile nel caso di variabili a
categorie monotonicamente ordinate (es. titolo di
studio) per percepire l’andamento di una
distribuzione con una immediata percezione visiva
del totale corrispondente.
Es. grf. di Pareto
100
140
120
100
80
50
60
55
Count
40
29
20
26
21
0
anni 90
anni 80
inizio attività
anni 70
anni 60
15
anni 50
0
Missing
Percent
160
Grafici a dispersione
•  I grafici a dispersione (o grafici a punti) sono
impiegati principalmente per visualizzare
graficamente l’andamento di due variabili
continue.
•  Il grafico ha il pregio di restituire “a colpo
d’occhio” l’esistenza di relazioni lineari (o meno)
tra variabili e di evidenziare punti cartesiani in cui
i valori di tali variabili siano particolarmente
congruenti.
mercato di riferimento locale in %
Es. grf. a dispersione
120
100
80
60
40
20
0
-20
0
20
40
ingresso gratuito femmine
60
80
100
120
Alcuni suggerimenti per ottimizzare i grafici
1)  Invertire le righe con le colonne
È notoriamente meglio avere poche seriazioni,
con pochi punti in ciascuna di esse, che
avere molte serie con pochi punti.
Il grafico B è infatti preferibile al grafico A.
esempio
Suggerimenti:
Tralasciare il grafico
Per usare efficacemente i grafici, è necessario
sapere quando non si deve utilizzarli !
•  Talvolta è meglio mostrare una piccola tabella
di valori (con meno di 20 voci) piuttosto che
un grafico.
•  Il lettore potrà così più facilmente ricavare le
informazioni veramente importanti.
Suggerimenti:
Far risaltare i dati.
•  Accertarsi che la rappresentazione
abbia come protagonista sempre e solo
il dato.
•  Minimizzare, pertanto, l'uso dei titoli,
della legenda, degli assi e dei vari
richiami
Il secondo grafico è da preferire al primo.
Esempio 3
Mostrare anche
i dati correlati
•  È preferibile mostrare tutti i dati che
concorrono a presentare
un'informazione completa.
•  Pertanto, i grafici combinati possono
essere molto utili.
•  Un grafico delle vendite non è un
granché utile se non considera anche
l'andamento dei profitti
esempio
Comparare i dati
L'andamento delle vendite è poco
esplicativo se non lo si confronta con
quello della concorrenza.