Billy Lynn - Un giorno da eroe

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Transcript Billy Lynn - Un giorno da eroe

Recensioni cinema e film | Persinsala.it Michele Parrinello
2 febbraio 2017
Luci e ombre nell’ultimo film di Ang Lee. Trasposizione del
romanzo “È il tuo giorno, Billy Lynn!” di Ben Fountain, l’ultima
fatica del pluripremiato regista di origini taiwanesi ha un buon
impatto visivo ma si perde in mille rivoli satirici e sociali, senza
centrare il vero bersaglio. Esordio per il giovane e sconosciuto Joe
Alwyn nei panni del protagonista.
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Billy Lynn è un eroe di guerra. Durante un’azione sul campo in Iraq si è
gettato sotto il fuoco nemico per soccorre il sergente della sua squadra, da
allora nota in tutto il paese come la Bravo.
Per riportare a casa la salma del compagno caduto e ricevere il giusto
ringraziamento da parte del popolo degli Stati Uniti, Billy e i suoi camerati
intraprendono un tour di due settimane negli States, che culminerà con
un’esibizione, in diretta nazionale, al fianco delle Destiny’s Child durante
l’intervallo di una partita di football.
I ricordi del fronte, però, continuano a tormentarlo e a sovrapporsi al suo
presente.
La carriera di Ang Lee, breve se confrontata con quella di altri mostri sacri
dell’Olimpo registico internazionale, è stata tempestata da dozzine di
premi per opere che si discostano anche drasticamente, sia come
tematiche affrontate che come stile, le une dalle altre. Persino nei casi in
cui il successo non è stato quello sperato, come per l’Hulk datato 2005 e
agli albori del cinema supereroistico, il suo punto di vista ha sempre
regalato una visione originale e ricercata, caratterizzata dal tocco ibrido
che ha sempre contraddistinto tutti quei registi nativi dell’estremo oriente
che si sono ritrovati, di passaggio o in pianta stabile, a Hollywood.
Il ritorno del regista taiwanese, a quattro anni dall’uscita di Vita di Pi, è
però una delusione.
Billy Lynn – Un giorno da Eroe non è un film brutto in senso assoluto.
Anzi in molti frangenti la maestria della messa in scena riesce a trascinare
nella mente e nella psiche dello smarrito protagonista molto più di una
sceneggiatura incerta sul puntare al travaglio interiore o tratteggiare il
declino culturale che fa da sfondo alla vicenda.
Non manca la componente sperimentale: l’utilizzo dei 120 fps rende la
visione ancor più immersiva e (iper)realistica e fa il paio con le solite
trovate originali di Lee. La posizione politica e ideologica veicolata dal film
è cristallina nella sua critica alla società (statunitense e, per diretta
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che raramente si abbandona a eccessi retorici gratuiti.
Eppure la marcia di Billy Lynn – Un giorno da eroe è paragonabile a
quella di una serrata formazione militare che attraversa la città a tempo di
parata: è rigorosa e tecnicamente ineccepibile, ma altrettanto fredda e
solo parzialmente emozionale, finendo per richiudersi in un
sentimentalismo da compagni d’armi che rischia di sconfinare nell’asettica
macchietta.
La sindrome post traumatica da ritorno dal fronte è stata sviscerata al
cinema dozzine di volte, fin dai tempi del ritorno dal Vietnam (Il
Cacciatore di Michael Cimino aveva detto tutto già quarant’anni fa),e di
Billy Lynn – Un giorno da eroe non può rimanere altro che un
promettente esordio attoriale (lo sconosciuto Joe Alwyn nei panni del
protagonista), tante buone intenzioni, un pizzico di presunzione di troppo e
qualche momento di bel cinema.
Titolo originale: Billy Lynn’s long halftime walk
Nazionalità: Stati Uniti, Regno Unito, Cina
Anno: 2016
Genere: Drammatico, Guerra
Durata: 113′
Regia: Ang Lee
Interpreti: Joe Alwyn, Kristen Stewart, Chris Tucker, Garreth
Hedlund, Vin Diesel, Steve Martin, Deirdre Lovejoy, Ben Platt, Tim
Blake Nelson, Makenzie Leigh
Sceneggiatura: Jean Cristophe Castelli
Produzione: Simon Cornwell, Ang Lee, Bona Film Group, Dune Films,
Film4, The Ink Factory, Tristar Pictures
Distribuzione: Warner Bros.
Fotografia: John Toll
Montaggio: Tim Squyres
Musiche: Jeff Danna, Mychael Danna
Nelle sale italiane dal 2 Febbraio 2017
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