Leggi la predicazione - Chiesa Evangelica Breccia di Roma

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Uno stile di vita integro
1 Tessalonicesi 4,2-4,8
Per me è sempre una grande gioia e un privilegio poter predicare la parola di Dio, questo
a prescindere dal libro oppure dal brano che stiamo studiando. È sempre un onore e cerco
sempre di glorificare il nome di Dio con quello che dico. La settimana scorsa ho cominciato
a studiare bene il brano per stasera, e ho cominciato a leggere qualche commentario su
questo capitolo di questa lettera ai Tessalonicesi, e a quel punto mi sono accorto della
serietà di questo passaggio che abbiamo davanti a noi stasera. Parla veramente di un
tema molto serio e molto attuale, e quindi la mia preghiera è che io sia fedele alla parola di
Dio e che sia lui a parlarci stasera tramite la sua Parola.
Detto questo, il tema di stasera è il sesso, la sessualità e l'integrità sessuale che i seguaci
di Gesù Cristo devono esibire. Il sesso e la sessualità sono sempre temi molto attuali e
pertinenti. Da sempre è così, e per sempre sarà così, finché ritorni Cristo. Uno dei motivi
per cui questo tema è così serio, soprattutto per il credente, è perché la vita cristiana
segue un'etica sessuale che è molto diversa da quella del mondo, cioè da quelli che non si
fidano di Cristo. Queste diversità si incontrano molto spesso e sempre si contrastano a
vicenda. Le posizioni dei credenti non sono molto popolari e spesso sono considerate
opprimenti e antiquate. Per questi motivi molto spesso questi valori biblici vengono
minimizzati, e anche violati e trascurati. Sempre di più di questi tempi la chiesa lascia stare
questi valori sessuali e rispecchia sempre di più le abitudini del mondo invece di quelli
bibliche, che sono molto chiare. Per questo motivo noi, come chiesa, dobbiamo rimanere
fedeli a quello che la Bibbia ci dice riguardo la nostra integrità sessuale, affinché possiamo
testimoniare la grandezza del nostro Dio.
Ormai sappiamo bene che qua Paolo sta scrivendo alla chiesa nascente a Tessalonica ed
ai credenti lì che stanno cercando di capire cosa significa, esattamente, vivere questa vita
cristiana. Si accorgono sempre di più del fatto che la vita cristiana è molto diversa da
quella del mondo. Soprattutto le etiche sessuali sono molto diverse, e infatti per questo
motivo Paolo scrive a loro qua in questo brano. Cioè, Paolo ha scoperto che alcuni
membri della chiesa non stanno seguendo i suoi insegnamenti riguardo l'integrità
sessuale. È molto probabile che Timoteo avesse riferito a Paolo che questi membri si
erano, come dice Paolo qua in questo brano, "abbandonati a passioni disordinate, come
fanno gli stranieri, che non conoscono Dio." Siccome alcuni di questi credenti non si erano
ancora allontanati dalla fornicazione, Paolo di nuovo implora loro di essere degli uomini di
integrità, soprattutto nel modo in cui si comportano sessualmente.
Ma sicuramente questo insegnamento era molto difficile per loro. Vivevano in una cultura
in cui la fornicazione non era né proibita né molto condannata. Infatti a quell'epoca
esistevano tanti culti religiosi che promuovevano la licenza sessuale. I convertiti Greci
della chiesa, cioè quelli che non erano Giudei, e quindi che non avevano nessun quadro di
riferimento per questi precetti sessuali, non capivano bene perché la loro conversione al
Dio vivente richiedeva l'abbandono dei loro piaceri sessuali che venivano permessi prima.
Le loro domande, allora, erano molto semplici e molto schiette: "Ma perché dobbiamo
comportarci così? Perché dobbiamo abbandonare questi piaceri che sono così naturali?
Perché Dio richiede questo di noi?" Il sesso casuale faceva parte della cultura, e infatti
veniva incoraggiato da essa. Quindi erano domande per loro molto giuste e pratiche.
Andiamo avanti duemila anni e niente è cambiato. Ancora adesso il sesso domina tutto e
tutti. Invece di essere considerata una cosa sacra, è facilmente accessibile a tutti. Con
l'avvento di internet la pornografia è più che accessibile. Basta un click e c'è tutto a tua
disposizione. E come allora il sesso è ancora considerato un semplice istinto naturale, e
quindi la soddisfazione di esso è incoraggiata. Ma ancora oggi, come allora per la chiesa a
Tessalonica, i seguaci di Cristo sono chiamati a vivere in modo diverso e devono seguire
un'etica sessuale diversa da quella del mondo. E ancora oggi è molto difficile e molto
controcorrente. La cultura corrente, ad esempio, si fa beffe dell'idea che uno non deve fare
sesso prima del matrimonio, come credono i cristiani. Tale idea è ridicola e molto
antiquata. Perché si devono reprimere questi istinti carnali che sono così naturali e sani? È
pericoloso reprimerli, dicono alcuni. Se non vengono soddisfatti, c'è il rischio di esprimerli
in modo malsano e dannoso. È meglio soddisfarli in modo naturale, basta che sia sano e
consensuale.
Quindi ancora oggi il seguace di Cristo deve affrontare le stesse domande: Perché devo
praticare l'astinenza? Perché devo reprimere questi desideri sessuali che sono, in realtà,
molto naturali? Dio mi ha creato così, no? Perché, allora, questa richiesta della vita
cristiana? Tutti hanno ragione, sembra molto antiquata. Andava bene per i nostri nonni e
forse per i nostri genitori; ma per noi di oggi? No, non va bene. È opprimente e fuori moda.
È interessante, no, che dopo duemila anni la chiesa sta ancora facendo le stesse
domande. Sono ancora oggi molto attuali e molto pertinenti.
Qual è, allora, la risposta della chiesa a questa domanda? Come risponde? Allora la
risposta, come la domanda, è molto chiara e molto diretta. Perché il seguace di Cristo
deve cercare di vivere una vita di integrità sessuale? Cosa dice Paolo alla chiesa?
Vediamo la chiara risposta nel verso tre. "Perché questa è la volontà di Dio." Punto e
basta. Quelli che si fidano di Cristo come Salvatore vivono in modo diverso perché è la
volontà di Dio.
Diversamente dalle etiche greche, che erano organizzate attorno ad un insieme di ideali e
di virtù, le etiche cristiane erano centrate sulla volontà di Dio. Qua in questo brano, come
in tanti altri brani, la volontà di Dio rappresenta il piano morale di Dio per gli esseri umani.
Questa volontà deve essere sia conosciuta che messa in pratica da quelli che si fidano di
Lui. Infatti fare la volontà di Dio è il vero segno di un suo seguace. Cristo stesso, nel
vangelo di Matteo, dice esattamente questo: "Non chiunque mi dice: Signore, Signore!
entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Matteo 7,21).
Fare la volontà di Dio, qualunque sia la Sua richiesta, è il segno decisivo del vero
credente. Inoltre, fare la volontà di Dio è l'antitesi dell’essere trascinati dalle passioni
disordinate di cui Paolo parla qui ai Tessalonicesi. E mentre ci sono tanti aspetti della
volontà di Dio, qui in questo brano Paolo sottolinea un aspetto specifico di essa, cioè
l'integrità sessuale e la santificazione. "Perché questa è la volontà di Dio: che vi
santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione." Leggi la Bibbia e vedi in modo molto
chiaro che la santificazione sta al centro del piano di Dio per il suo popolo. Questo è quello
che distingue il popolo di Dio da tutti gli altri popoli. Ricordiamoci la famosa dichiarazione
di Dio al Suo popolo nel Levitico 19 in cui Dio dice a Mosè, "Parla a tutta la comunità dei
figli d'Israele, e di' loro: Siate santi, perché io, il Signore vostro Dio, sono santo."
Quindi giustamente qua in questo brano l'interesse principale di Paolo per questa chiesa
nascente è la sua santificazione e la sua integrità sessuale in mezzo a questa cultura
greca che ha delle etiche sessuali molto diverse. "Infatti Dio ci ha chiamati," dice Paolo nel
versetto sette, "non a impurità, ma a santificazione." Perché dice questo? Perché questa è
la volontà di Dio per loro. Perché è la volontà di Dio? Perché per mezzo della loro integrità
sessuale e della loro santificazione, loro sono resi distinti dal mondo. Perché sono resi
distinti? Perché così il nome di Dio sia glorificato e onorato. Per questo motivo l'integrità e
la santificazione devono dominare e plasmare ogni aspetto del credente.
Ormai abbiamo risposto alla domanda, "Ma perché dobbiamo (come credenti) praticare
l'astinenza?" È perché è la volontà di Dio e così distingue il popolo di Dio e la vita cristiana
dal mondo. Ma adesso dobbiamo affrontare un'altra domanda molto importante a cui la
risposta è essenziale per poter vivere una vita messa da parte per la gloria di Dio; cioè,
come credenti, come possiamo fare la volontà di Dio? Sembra troppo difficile. Richiede
troppo. Più che una cosa di gioia, sembra un peso, cioè sembra soltanto un sistema di
regole e di normative da seguire. Perché dovrei fare la volontà di Dio quando potrei,
invece, inseguire le mie passioni e i miei desideri sessuali?
Sono buone domande, ma anche la risposta a queste domande è molto chiara e schietta.
La risposta è questa: A parte la fede in Gesù Cristo, fare la volontà di Dio non è possibile.
Non è possibile perché senza questo rapporto personale con Cristo non ci può essere
nemmeno il desiderio di fare la volontà di Dio. Cristo, allora, cambia tutto. Cristo è la
chiave. Quando uno si converte a Dio tramite la fede in Gesù Cristo, la vita di prima, cioè
quella incatenata dall’idolatria, adesso si distingue perché ha una nuova identità, e questa
nuova identità si esprime nel modo in cui vive diversamente dal mondo e con la sua
integrità. Con questa nuova vita, invece di disprezzare la volontà di Dio, adesso la
apprezza e la desidera. Questa trasformazione che avviene è un miracolo. È una vera
opera di Dio. È anche un segno della santificazione che si tiene nella vita del credente dal
momento della conversione in poi.
Questo ci porta ad un altro elemento della risposta a questa domanda, cioè "Come
possiamo fare la volontà di Dio?" Abbiamo appena detto che Cristo è la chiave, cioè a
parte la fede in lui, fare la volontà di Dio non è possibile. Quindi Dio ci ha donato Cristo
affinché possiamo essere salvati dai nostri peccati e affinché possiamo vivere con una
nuova vita. Poi oltre al dono di Cristo, Dio ci dà ancora un altro dono che ci permette di
fare la sua volontà. Guardate al versetto otto di questo brano, dove questo dono viene
rivelato. "Chi dunque disprezza questi precetti, non disprezza un uomo, ma quel Dio che vi
fa anche dono del suo Santo Spirito." Dobbiamo capire bene questo. Quando uno si fida di
Cristo come Salvatore, in risposta Dio manda lo Spirito Santo a dimorare dentro il cuore
del credente. Poi per mezzo della dimora dello Spirito Santo il credente riesce a fare la
volontà di Dio e desidera farla. È quello che vuole fare. Inoltre con la presenza dello Spirito
Santo il seguace di Cristo può crescere e maturare nella santificazione, rispecchiando
sempre di più il Signore.
Questo brano è molto chiaro: è Dio che manda e dona lo Spirito Santo. La chiesa deve
rallegrare questa notizia perché rappresenta il compimento della promessa di Dio al suo
popolo nell'Antico testamento, in cui Dio promette a loro che avrebbe stabilito un nuovo
patto con loro e che avrebbe messo il suo Spirito nei loro cuori affinché potessero vivere
secondo i suoi precetti. All'incirca seicento anni prima che Paolo scrivesse questa lettera,
Dio, tramite la bocca del profeta Ezechiele, annunciò questo al suo popolo appena esiliato
da Gerusalemme, "Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete
secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni." Adesso,
grazie a Dio, quella promessa è stata realizzata grazie a Gesù Cristo, e abbiamo ricevuto
il dono dello Spirito Santo per cui possiamo camminare anche noi secondo la volontà di
Dio.
Grazie a questa promessa realizzata possiamo essere uomini e donne di integrità.
Possiamo astenerci da ogni forma di fornicazione perché lo Spirito Santo dimora dentro di
noi. Grazie allo Spirito Santo che Dio ci dona, la santificazione è possibile perché adesso
non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito. Osserviamo i comandamenti di
Dio e così rimaniamo in Dio e Dio in noi. Da questo conosciamo che egli rimane in noi:
dallo Spirito che ci ha dato. Grazie allo Spirito Santo possiamo testimoniare la grandezza
del nostro Dio. Ma possiamo fare così solo se mettiamo in pratica la parola di Dio, e solo
se viviamo le nostre vite secondo essa e in modo diverso dal mondo. Certo che alcuni
derideranno il nostro modo di vivere e le nostre scelte, ma non possiamo preoccuparci di
questo; dobbiamo solo fidarci di Dio, cercare di fare la sua volontà, e mettere tutto nelle
sue mani, pregando che per mezzo della nostra integrità e la nostra santificazione, alcuni
possano venire ad una conoscenza salvifica del nostro buon Dio. Che il Signore ci aiuti ad
essere una chiesa che faccia la Sua volontà, affinché il Suo santo nome sia glorificato in
questa città.
Prima di concludere voglio condividere due pensieri al volo. Il primo è questo: Sì, è vero;
Dio vuole che il suo popolo faccia la Sua volontà. E sì, è anche vero che la Sua volontà
richiede, tra l'altro, l'astinenza e la integrità sessuale. Secondo il mondo questo è molto
opprimente e antiquato. È molto controcultura. Perché, chiede il mondo, Dio non vuole che
i suoi seguaci si divertano, e perché non possono essere liberi di fare quello che vogliono?
Che oppressione. Ma la vita cristiana non è così, e abbiamo già detto che la presenza
dello Spirito Santo rende gioiosa e appagante tale vita. Inoltre Dio non è per niente
opprimente, ma invece ci ha liberato per mezzo del Suo figlio Gesù Cristo. Come dice
Paolo ai Romani, non siamo più schiavi dei nostri peccati, ma siamo liberi e siamo figli di
Dio.
Inoltre, il nostro Dio è un Dio fedele, e quindi si aspetta che il suo popolo sia fedele. Gesù
Cristo, lo sposo, è sempre fedele alla sua sposa, la chiesa, quindi anche i membri della
chiesa devono essere fedeli, soprattutto al suo Signore e Salvatore, ma anche nell'essere
single e nel matrimonio e nella vita quotidiana. Siccome è di Dio, la fedeltà è molto
appagante. Essere fedeli nel matrimonio è molto appagante. Il mondo, però, dice che è la
libertà sessuale che riempie il nostro essere e che lo soddisfa. Ma secondo la Bibbia, a
parte la fedeltà c'è solo un vuoto, un vuoto che viene riempito, ma che prima o poi viene
svuotato ancora, e questo ciclo continua finché viene sostituito dalla fedeltà. Poi è un
semplice fatto che quelli che sono più liberi sessualmente sono molto più suscettibili alle
malattie sessuali, mentre quelli che sono fedeli ai loro sposi non corrono questo rischio. È
una cosa pratica, ma è vera. Dio ama i suoi figli e vuole il meglio per loro. Per questo
motivo vuole che facciamo la Sua volontà. Dobbiamo semplicemente fidarci di lui.
Poi il secondo pensiero è questo: Voglio ricordarvi che per essere salvato, e per
conoscere Dio come Signore della tua vita, Dio non pretende che tu, prima di fidarti di Lui,
dimostri in qualche modo di essere stato sempre integro. Non funziona così.
Ciononostante, tante persone credono che prima di poter fidarsi di Dio, devono cambiare e
devono cercare di vivere in modo più integro, smettendo di fare certe cose. Poi, una volta
che questi cambiamenti sono fatti, credono di essere degni di potersi avvicinare a Dio e ad
un rapporto con lui. Ma questa è una bugia da Satana, che cerca sempre di confonderci.
Fare questi cambiamenti prima di pentirti e prima di fidarti di Gesù Cristo non è possibile.
Come abbiamo detto prima, è la fede in Cristo e poi il dono dello Spirito Santo che
rendono questa nuova vita possibile. Poi una volta salvato, Dio perdona e cancella tutti i
nostri peccati. Come dice il salmista Davide, "Come è lontano l'oriente dall'occidente, così
Dio ha allontanato da noi le nostre colpe."
Quindi, se sei credente, ma prima di diventare credente hai vissuto una vita segnata
dall’infedeltà, la buona notizia è che Dio ti ha perdonato e ha cancellato tutti i tuoi peccati.
Tramite il sangue di Cristo la tua impurità è diventata purezza. Adesso, grazie a Dio e con
l'aiuto dello Spirito Santo, tu cammini in una nuova vita.
Ma se non sei credente, e credi che i tuoi peccati siano troppo gravi per essere perdonati;
o se credi che tu debba fare alcuni cambiamenti prima di poter fidarti di Dio, allora voglio
dirti che, secondo la Bibbia, stai credendo delle bugie. Non esiste un peccato troppo grave
per il perdono di Dio; e l'unica cosa che può effettuare i cambiamenti necessari per la
salvezza è un cuore pentito e la fede in Gesù Cristo. Poi, Dio ti dona lo Spirito Santo e
cominci a vivere una vita di convinzione e di integrità.
Questa è la buona notizia della Bibbia. Questa è la speranza per cui il credente vive la sua
vita. Tutto grazie a Dio e la Sua grazia, realizzata in Gesù Cristo e il dono dello Spirito
Santo.
Concludiamo con questa esortazione di Paolo ai credenti a Roma: "Vi esorto dunque,
fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo,
gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma
siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per
esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà." Che possiamo
essere una chiesa che fa la volontà di Dio; tutto per la Sua gloria in questa città ed in
questo mondo. Amen.
Reid Karr