10501/96 DCL 1 REV 1 am DGF 2C Si allega per le delegazioni la

Download Report

Transcript 10501/96 DCL 1 REV 1 am DGF 2C Si allega per le delegazioni la

Consiglio
dell'Unione europea
Bruxelles, 31 gennaio 2017
(OR. en)
10501/96
DCL 1 REV 1
PECHE 377
MED 60
DECLASSIFICAZIONE
del documento:
data:
nuovo status:
10501/96 RESTREINT
24 ottobre 1996
Pubblico
Oggetto:
Raccomandazione di decisione del Consiglio che autorizza la
Commissione a negoziare accordi di pesca con i paesi del Mediterraneo
Si allega per le delegazioni la versione declassificata del documento in oggetto.
Il testo del presente documento è identico a quello della versione precedente.
10501/96 DCL 1 REV 1
am
DGF 2C
IT
UNIONE EUROPEA
IL CONSIGLIO
Bruxelles, 24 ottobre 1996 (31.10)
(OR.EN)
10501/96
RESTREINT
PECHE 377
MED
60
RISULTATI DEI LAVORI
del:Gruppo "Politica esterna della pesca"
in data:23 settembre e 11 ottobre 1996
n. doc. prec.
n. prop. Comm. :
:
7273/96 PECHE 179
9777/96 PECHE 324 - SEC(96) 1407
Oggetto :Raccomandazione di decisione del Consiglio che autorizza la Commissione a negoziare
accordi di pesca con i paesi del Mediterraneo
1.Presentazione da parte della Commissione
Il rappresentante della Commissione ha chiarito che l'approccio generale della Commissione non
prevede la conclusione di accordi di pesca "classici" né la conclusione di accordi con tutti i paesi
del Mediterraneo;
2.Obiettivi della raccomandazione
-Promuovere un partenariato stabile ed efficace nella regione;
-Completare l'approccio multilaterale definito nella Conferenza diplomatica di Creta, che dovrebbe
essere confermato dalla 2a Conferenza diplomatica che si terrà a Venezia nel novembre
1996.
10501/96
DG B III
egi/OR/ao
I
1
3.Campo di applicazione della raccomandazione
La Commissione mira a includere tutti i settori della cooperazione in materia di pesca nel
Mediterraneo: sono possibili modifiche in base alle richieste specifiche di singoli paesi e/o
sub-regioni.
4.Procedura da seguire
Prima di intraprendere i negoziati, la Commissione intende individuare gli interessi degli Stati membri e
consultare le organizzazioni professionali interessate per poi avviare colloqui esplorativi con taluni
paesi, scelti su base selettiva.
5.Adozione
La Commissione desidera fortemente procedere all'adozione della direttiva di negoziato prima della
Conferenza diplomatica che si terrà a Venezia il 27 novembre 1996.
6.Reazioni delle delegazioni
Le delegazioni hanno formulato varie riserve sull'impulso generale presente nell'approccio della
Commissione. I principali dubbi riguardano le seguenti questioni:
-sono state manifestate perplessità circa il campo di applicazione proposto, in particolare in relazione
alle competenze delle organizzazioni regionali dell'area, quali la GFCM e l'ICCAT, tra l'altro
dal punto di vista dell'eventuale cooperazione della Comunità con tali organizzazioni;
10501/96
DG B III
egi/OR/ao
I
2
-sono stati espressi dubbi sull'opportunità di concludere joint venture e associazioni temporanee con
alcuni paesi che incontrano difficoltà politiche;
-per quanto concerne l'approccio dei negoziati, varie delegazioni sono favorevoli ad un approccio
individuale, paese per paese, invece della negoziazione simultanea di accordi con vari paesi
della regione; esse ritengono che il progetto della direttiva sia troppo generale e impreciso al
riguardo;
-le delegazioni hanno formulato riserve sul costo nonché sulla fonte di finanziamento.
Osservazioni specifiche
7.La delegazione francese ha insistito sulla necessità di una collaborazione con i Gruppi del Consiglio
che si occupano del bacino del Mediterraneo (ex Iugoslavia, Mediterraneo). Ha inoltre sottolineato
di non essere favorevole a concessioni tariffarie, in considerazione dei problemi di mercato
incontrati per alcune specie. Le delegazioni italiana e portoghese condividono quest'ultima
posizione.
8.Le delegazioni danese e del Regno Unito hanno espresso dubbi sulle conseguenze finanziarie
dell'approccio della Commissione, in termini sia di metodo che di modello di cooperazione previsto
insieme alla gestione multilaterale della zona; entrambe le delegazioni hanno mantenuto riserve
d'esame parlamentare; hanno inoltre suggerito la fissazione di un massimale sul costo degli
accordi previsti.
10501/96
DG B III
egi/OR/ao
I
3
9.La delegazione olandese condivide tali preoccupazioni ed ha insistito sulla necessità di precisare le
fonti di finanziamento dei vari tipi di cooperazione, in particolare il seguito della Conferenza di
Barcellona sul Mediterraneo.
10.La delegazione spagnola ha fatto riferimento agli obblighi derivanti dalla partecipazione alle
organizzazioni regionali della zona; a suo parere occorre adoperarsi per coordinare gli approcci
già sviluppati nel quadro di tali organizzazioni al fine di applicarli ai paesi del Mediterraneo che
non ne fanno parte. Tale sforzo di armonizzazione dovrebbe precedere qualsiasi sviluppo di
relazioni con paesi terzi nel settore della pesca.
11.La delegazione portoghese, pur affermando che l'approccio "classico" per l'ottenimento di licenze
non dovrebbe essere abbandonato, ha rilevato l'esigenza di sviluppare relazioni con i paesi
nordafricani.
12.La delegazione tedesca ha inoltre espresso dubbi sul fatto che non sia prevista la possibilità di
accesso reciproco con eventuali partner del Mediterraneo alle risorse alieutiche nella zona.
13.La delegazione greca ha mantenuto una riserva d'esame generale.
14.La delegazione italiana ha rilevato che la priorità essenziale dell'approccio comunitario dovrebbe
essere l'incremento della cooperazione scientifica mentre il progetto di direttiva di negoziato va
ben oltre tale aspetto. Per ulteriori discussioni occorrerà attendere i risultati della Conferenza di
Venezia di novembre.
10501/96
DG B III
egi/OR/ao
I
4
15.Il rappresentante della Commissione ha risposto che:
-il progetto di direttiva di negoziato mira a lasciare alla Commissione il necessario margine di
flessibilità per metterla in grado di affrontare ogni situazione particolare nella fase iniziale dei
negoziati; per mitigare le preoccupazioni delle delegazioni, essa potrebbe forse individuare i
potenziali paesi o gruppi di paesi di interesse; si darebbe la precedenza alla zona
dell'Adriatico e alla costa nordafricana; in tale contesto un raggruppamento sub-regionale di
paesi con interessi comuni potrebbe avere la priorità rispetto all'approccio per singolo paese;
-il costo degli accordi sarà discusso nel corso dei negoziati veri e propri;
-le riunioni di coordinamento e le discussioni del Gruppo garantiranno che la definizione degli interessi
della Comunità sia adeguatamente preparata con gli Stati membri;
-sono state convenute alcune modifiche redazionali per chiarire alcuni punti e rispondere alle
preoccupazioni delle delegazioni.
16.Conclusione
Il Gruppo ha convenuto di riesaminare la questione in una delle prossime riunioni.
10501/96
DG B III
egi/OR/ao
I
5