Parrocchia San Bonaventura

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Transcript Parrocchia San Bonaventura

San Bonaventura 
gio rni
Cadoneghe
22 gennaio 2017
Parrocchia 049 700663 - Suore del Sacro Cuore 049 700766
don Egidio 348 3939532 - don Silvano 329 2192837
sito www.sanbonaventura.it - mail [email protected]
PREGHIERA PER L’UNITA’
Quest’anno la tradizionale Settimana di preghiera per l’unità dei
cristiani assume un significato particolare nella ricorrenza dei
cinquecento anni dalla Riforma protestante e i versetti biblici
scelti come tema di riessione condivisa – “L’amore di Cristo ci
spinge verso la riconciliazione” (cfr. 2Cor 5,14-20) – ci aiutano nella
consapevolezza della natura e della qualità di questa preghiera
per l’unità. È l’amore di Cristo, non altro, che la anima e che ha
condotto i cristiani dai primi timidi passi di inizio secolo scorso,
in cui si privilegiava il pregare gli uni per gli altri o l’invocare
“l’unità voluta da Cristo, con i mezzi voluti da lui”, fino al pregare
insieme l’unico Signore della Chiesa e della storia.
E questa obbedienza alla volontà del Signore che ci ha insegnato
a pregare dicendo “Padre nostro” ha conosciuto e conosce ancora
oggi resistenze all’interno delle Chiese, dove molti preferiscono
ancora limitarsi al pregare per gli altri, forse temendo con
ragione che pregare insieme non può rimanere semplice pratica
benemerita, ma conduce tutti e ciascuno all’unica conversione
che il Signore ci chiede: quella quotidiana al suo Vangelo.
Se è vero infatti l’antico adagio lex orandi lex
credendi – quello che norma la preghiera norma
anche la fede –, che cosa più della preghiera
insieme può ricondurre i cristiani a condividere
la medesima fede e a testimoniarla di fronte a
chi non confessa Gesù Cristo a propria salvezza?
“A pregare si impara pregando”, e questo è vero non solo per il
singolo cristiano nel suo itinerario di dialogo personale con il
Signore, ma anche per le comunità cristiane che, convocate in
assemblea dalla Parola di Dio, proprio nell’ascolto dell’unica
Parola di vita imparano a presentarsi davanti al Signore insieme,
dopo essersi riconciliati con il fratello (cfr. Mt 5,23-24).
E pregare non lascia mai l’orante – sia esso singolo o comunità
– nella medesima condizione di prima della preghiera. Così
l’amore di Cristo ci spinge a riconciliarci, a fare dell’ecumenismo
non una scelta pastorale opzionale bensì un ineludibile cammino
che apre il cammino verso la piena unità visibile.
“Camminare insieme” è l’invito che anche papa Francesco non si
stanca di ripetere, perché oggi più che mai l’umanità intera ha
bisogno della riconciliazione autentica tra i cristiani, quella che
sgorga dalla preghiera comune, dal presentarsi insieme di fronte
a Colui che vuole che i suoi discepoli siano una cosa sola.
Enzo Bianchi
SARA’ CON NOI
IL NUOVO VICARIO GENERALE
Don Giuliano Zatti, nuovo vicario generale della
nostra diocesi, verrà ad avviare gli eventi del
cinquantesimo, venendo a trovarci martedì 24
gennaio alle ore 21 in salone: “50 perchè?”.
Dialogheremo sul senso che ha per la nostra parrocchia celebrare
questa data. All’incontro sono invitati giovani e adulti.
E’ il primo collaboratore del vescovo nella guida di tutta la diocesi:
sarà un’occasione davvero bella e preziosa averlo con noi!
GIOVANI SUL VAJONT
Iniziano le iscrizioni per la due giorni dei giovani maggiorenni, che si
svolgerà il pomeriggio del 25 febbraio e il 26 sui luoghi del Vajont.
Il costo complessivo è di € 65. Info e iscrizioni: Giacomo (368 444395) o
Antonio (349 3989209) entro domenica 5 febbraio.
Vedere il programma completo nel sito della parrocchia.
PELLEGRINAGGIO
AI LUOGHI DI SAN BONAVENTURA
Sarà dal 23 al 25 aprile, visitando La Verna (AR), Todi
(PG), Civita di Bagnoregio (VT), Narni e lo Speco,
Santa Maria degli Angeli a Assisi.
Quota € 210 (comprende pullman, vitto, alloggio,
visite); per i ragazzi da 3 a 10 anni € 190. Iscrizioni dal
23 gennaio ed entro il 12 marzo, con un acconto di € 50
(non restituibili), presso i catechisti, i baristi del centro
parrocchiale e al termine delle celebrazioni delle domeniche 5 e 12 febbraio.
Informazioni: Nicoletta (333 8399869) o Derina (049 700197).
Nel sito troviamo il programma completo.
VERSO L’ULTIMA QUARESIMA
Si chiama così il tempo che nel nuovo percorso di
iniziazione cristiana è dedicato alla preparazione
immediata al Triduo pasquale dal quale nascono
i sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia che
celebreranno i nostri ragazzi di quinta nella Veglia
pasquale e nella domenica 7 maggio.
Il primo appuntamento sarà un pomeriggio insieme, ragazzi e genitori,
domenica 29 gennaio trovandosi alle 14.45 dalle suore Dorotee a Padova.
Sarà un percorso pasquale attraverso i giorni del Triduo, cuore della vita
e della speranza non di chi celebra i sacramenti quest’anno, ma di tutti
i cristiani e per tutta la vita!
INCONTRI DELLA SETTIMANA
Presidenze consigli pastorali tre parrocchie: lunedì ore 21 qui.
Incontro col Vicario generale: martedì ore 21.
Forza degli anni: mercoledì ore 16.
Catechisti quinta: giovedì ore 19.45 in canonica.
Percorso fidanzati: giovedì ore 21 a Mejaniga.
Genitori terza elementare: venerdì ore 21.
Genitori e ragazzi quinta: domenica 29 ore 14.45 dalle suore Dorotee.
CENA VOLONTARI SAGRA
Sabato 4 febbraio alle ore 20: iscrizioni entro domenica 29 gennaio al
bar del centro parrocchiale o SMS al 333 8582972. Sono graditi i dolci.
S ET TIM AN A L IT U RG I CA
LUNEDI 23 GENNAIO
8.30; 19: Troccoli Italo
MARTEDI 24 GENNAIO san Francesco di Sales, vescovo e dottore
8.30; 19: Gioacchini Armanda
MERCOLEDI 25 GENNAIO Conversione di san Paolo, apostolo
termina la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
8.30; 19: Parpajola Giuseppe, Carraro Elisa, Sanco Fabrizio
GIOVEDI 26 GENNAIO santi Timoteo e Tito, vescovi
8.30; 19: Carraro Ines, Zanardi Italo
VENERDI 27 GENNAIO
8.30; 19:
SABATO 28 GENNAIO san Tommaso d’Aquino, presbitero e dottore
8.30; 18.30 festiva (Pierina, Ernesto, Giuseppina; Peron Giovanni, Tonin
Carmela, Bevilacqua Lorenzo; Alessandro, Bruna; Alfredo)
DOMENICA 29 GENNAIO IV del TEMPO ORDINARIO
Sof 2,3-3,12-13; Sal 145 (146); 1Cor 1, 26-31; Mt 5, 1-12a
Beati i poveri in spirito!
8 - 10 - 18 (Lissandron Pierpaolo)
ADESIONI AL CIRCOLO NOI
Anche sabato e domenica prossimi al termine delle celebrazioni si potrà
aderire al circolo NOI “Centro parrocchiale San Bonaventura”.
Il tesseramento costa € 5 per i minorenni e € 8 per gli adulti.
Ricordiamo che solo i soci possono fare acquisti al bar.
LA FORZA DEGLI ANNI
ll gruppo informa che nell'incontro di mercoledì 25 gennaio, alle ore 16
in centro parrocchiale, ci sarà l'elezione del nuovo consiglio direttivo: si
chiede la disponibilità di nuovi candidati. Al termine gioco della tombola
e un momento conviviale con frittelle e galani.
Padova, 19 gennaio 2017
Claudio Cipolla
vescovo di Padova
Sento il bisogno di farmi presente in questo momento di sofferenza
della nostra diocesi, sofferenza per me, per i preti, i diaconi,
le persone consacrate, ma anche per tutte le nostre comunità.
Immagino quanto siano provate, confuse, scandalizzate da vicende
collegabili con la nostra Chiesa. Non è la prima volta che viene
messa a prova la fede di tanti di noi.
Anche a me stesso ricordo che ogni cristiano, ogni credente resta un
uomo, che ogni giorno deve rinnovare, proprio per la sua fragilità
di creatura, la sua alleanza con il Signore e la sua comunione con
lui e con la comunità.
Il male esiste, nelle Chiese come nei singoli credenti.
Spero che queste esperienze non facciano ritenere inutile il nostro
impegno per il bene, per la purezza, per l’onesta e per tutte le altre
virtù umane che noi cristiani riteniamo necessarie per raccontare
la nostra fede. Non cambiamo la strada indicata dal Vangelo e
insieme continuiamo a lottare per il bene, nonostante tutto!
Anzi, sento ancora più urgente e necessario crescere nella fede
proprio a causa di queste “pesanti situazioni”, sento ancora più
forte la chiamata a costruire la mia vita su Gesù e il suo Vangelo
come su una roccia, l’unica sicura e so che sempre più tenacemente
devo aggrapparmi a Lui, anche quando i miei compagni, quelli
su cui contavo, tradiscono l’impegno preso insieme. Ne abbiamo
attraversate altre di situazioni gravi e ogni volta sappiamo che
dobbiamo tornare all’origine della nostra fede per trovare forza.
Sappiamo anche che Dio sarà sempre fedele.
Adesso sono nella circostanza di dover cercare forza spirituale non
solo per me stesso, ma anche per i miei fratelli nel presbiterato
e nel diaconato e so che con loro siamo chiamati a sostenere
voi, carissimi fratelli e sorelle, voi che giustamente vi aspettate
sostegno e aiuto dal nostro servizio. Altro non possiamo fare che
inginocchiarci insieme e invocare aiuto e misericordia dal Signore.
Sempre di più. Sapendo che nessuno è arrivato alla meta e che vive
nel continuo pericolo di passare da santificatore a tentatore, da
servo del bene a servo del male.
Vi ho raggiunto per chiedere una preghiera più intensa per la
nostra Chiesa, per i suoi preti e diaconi, per le nostre famiglie, e
anche per me: che il Signore ci soccorra e ci doni la sua pace.
Mi hanno fatto bene in queste settimane le preghiere, la vicinanza
e la solidarietà di tanti fratelli e sorelle, soprattutto di tanti amici
preti e vescovi.
Mentre i nostri giornali si gloriano di aver bucato lo schermo a
livello internazionale, io mi vergogno – non solo come uomo di
Chiesa – perché abbiamo guadagnato solamente la commiserazione
di molti, l’ironia e la beffa di molti altri.
Non tutti stanno capendo che è una ferita dolorosa per la nostra
Chiesa e per la nostra società padovana.
Questi fatti gettano un’ombra tenebrosa soprattutto sulla nostra
Chiesa: forse è per questo che mi vergogno e vorrei chiedere io
stesso perdono per quelli che, nostri amici, hanno attentato alla
credibilità del nostro predicare.
In questo campo anche se penalmente non ci fosse rilevanza,
canonicamente, cioè secondo le regole che come Chiesa ci siamo
dati, siamo in dovere di prendere provvedimenti disciplinari
perché non possiamo accettare fraintendimenti.
Ma non dobbiamo dimenticare che la nostra Chiesa splende per
storie e persone sante, sia nel passato sia nel presente.
Non merita di essere ridotta solo a tutti gli errori e peccati
commessi nella sua recente storia, come se si trattasse di una
storia di malefatte, ne è giusto presentarla così ai nostri giovani, ai
nostri ospiti, alle nostre famiglie.
Io sono arrivato da poco qui ma di fronte alla mia Chiesa patavina
so di dovermi togliere i calzari... perché è terra santa!
Questo male, che fa tanto rumore, non mi impedisce di ricordare e
di vedere i tanti preti e diaconi che hanno sacrificato la vita nella
coerenza, con umiltà e fedeltà, il bene che tanti uomini e donne
stanno vivendo nella discrezione e fuori dai riflettori, a Padova,
in Italia, all’estero... la nostra è terra santa! In essa vive il Signore!
Chiedo rispetto, in questo momento di dolore, per il bene che ha
compiuto, per l’amore manifesto per ammalati, anziani, portatori
di handicap, poveri... per le opere di giustizia, di carità, di cultura
ed educative per le quali si è sempre spesa, come oggi.
Anche noi, Chiesa di Padova, vogliamo onestà e coerenza,
soprattutto al nostro interno. A questo educhiamo ed è questo che
crediamo e che cerchiamo con tutte le nostre forze, da sempre.
Sia benedetto quindi chi ci aiuta a togliere il male anche quando si
infiltra così prepotentemente tra noi.
+ Claudio Cipolla
vescovo di Padova
IL PECCATO ORGANIZZATO DIVENTA MENZOGNA
don Maurizio Patriciello, in “Avvenire” del 13.01.2017
Quando a entrare in questo girone infernale è un prete la cosa si fa
più triste, più angosciante, più dolorosa. È accaduto nei giorni scorsi a
Padova. Una storia di uno sconforto immenso. Uno scandalo. Si rimane
sconcertati. Possibile? Il male che si struttura. Con furbizia, malizia.
L’ ormai ex don Andrea oggi chiede di essere lasciato in pace, quella
stessa pace che ha provveduto a distruggere nel cuore di tanta gente.
È tutto così strano in questa faccenda. Questo ex confratello entra
in seminario da adulto: avrebbe potuto rimanere laico, lavorare e fare
quello che meglio gli garbava, assumendosi le sue responsabilità. Perché
ha chiesto di diventare prete? Quale forza lo ha spinto? L’ inconcepibile
suo modo di agire si ritorce oggi su tutti noi preti italiani. Saremo anche
noi a dover scontare le sue follie. Che responsabilità! Gettare col proprio
comportamento fango sulla Chiesa. L’ inconcepibile suo modo di agire si
ritorce oggi su tutti noi preti italiani. Saremo anche noi a dover scontare
le sue follie. Che responsabilità! Gettare col proprio comportamento
fango sulla Chiesa. Noi preti italiani, col volto rosso dalla vergogna,
chiediamo perdono alla sua parrocchia, a chi ha creduto in lui, alle persone
trascinate in questa storia penosissima e surreale. Siamo addolorati oltre
ogni dire. Ma che cosa può essere mai accaduto? Il cuore dell’uomo è un
guazzabuglio, un abisso, un mistero. È proprio vero.
E quando Dio, il solo capace di riempirlo e consolarlo, viene accantonato,
trascurato, può precipitare nel buio più profondo. Questi peccati, pensati,
voluti, organizzati non possono rimanere in piedi da soli. Necessitano di
essere sostenuti da apposite stampelle. Hanno bisogno della complicità
della menzogna, del denaro, del cinismo, di altri uomini e donne.
E si scende sempre più giù. Fino a perdere il ben dell’ intelletto. “Quando
Dio non può far di noi degli umili fa di noi degli umiliati” scriveva Julien
Green. Ed è così. Oggi l’ ex prete dice di essere un uomo distrutto. Ci credo.
Chi avrebbe dovuto risanare i cuori addolorati si è ritrovato ad affliggerli
di più. Chi doveva ravvivare la fiamma smorta l’ha spenta del tutto.
A tutti coloro che si sentono smarriti per la condotta dell’ex parroco,
chiediamo perdono. Davvero. Lo facciamo con le lacrime agli occhi e
l’angoscia nel cuore.
Al Signore chiediamo la grazia che nessuno, a causa di questa storia,
smarrisca la fede. “È inevitabile che avvengono scandali” disse Gesù.
Ma aggiunse: “Guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo”.