Sisma e maltempo l`impegno degli infermieri

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Sisma e maltempo, l'impegno degli infermieri
22/01/2017 - Decisivi negli ospedali in cui stanno arrivando feriti e superstiti, sempre pronti a bordo dei mezzi di
soccorso impegnati in questi giorni. Allertati tutti i Nuclei provinciali Cives.
Ancora una volta, l'acuirsi della crisi sismica in Centro Italia fa registrare un rinnovato impegno di migliaia di
infermieri e professionisti sanitari, impegnati in prima linea sia sul campo, sia negli ospedali presso cui vengono
ricoverati i tanti feriti. La Federazione sta ricevendo numerose chiamate da parte di infermieri che vorrebbero
offrirsi volontari nelle zone colpite dal terremoto.
Per la professione infermieristica, il coordinamento degli interventi è affidato a Cives Onlus che fa capo al
Dipartimento della protezione civile, al quale è affidata l’organizzazione e la predisposizione degli accessi alle
zone colpite dal sisma.
L'apporto di Cives non è mai mancato, sin dai primi eventi di agosto. Si tratta di un impegno a tutto tondo, come
dimostra quanto sta accadendo negli ultimi giorni a Teramo, città martoriata principalmente dalla tanta neve
caduta e accumulatasi, che rende difficili gli spostamenti e le comunicazioni. Lì, Civesi si è attrezzata per fornire,
almeno in una prima fase di emergenza, pasti caldi ai tanti volontari, di tutte le sigle, che stanno lavorando sul
campo.
Proprio il nucleo Cives di Teramo, il 17 gennaio scorso, è stato colpito da un lutto improvviso: è morto, fulminato
da un infarto, il vicepresidente Aldo Cardelli, 61 anni. I soccorsi portati dal personale del 118 sono stati tempestivi
e prolungati ma l'attacco cardiaco è stato così devastante che nemmeno diverse scariche di defibrillatore hanno
permesso di strapparlo alla morte. Cardelli, che lavorava all'Amadori di Mosciano, era stato impegnato fino a
poche ore prima nell'emergenza maltempo.
Infermieri a bordo anche delle prime squadre di elisoccorso della Regione Marche che hanno sorvolato Pescara
del Tronto intervendo a supporto della popolazione.
Quanto alla valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano, da Milano è partita la squadra Usar (Urban Search And
Rescue) della Regione Lombardia. Si tratta di un team composto da tre medici, quattro infermieri, due autisti, due
referenti della Direzione sanitaria dell'Agenzia di emergenza, e una squadra dei Vigili del fuoco. L'unita' di
soccorso darà il cambio ad altre squadre impegnate nelle ricerche dei dispersi del resort. E' stata inoltre prorogata,
sempre
nella
zona
dell'albergo,
l'attività
della
squadra
di
elisoccorso
di
Como.
Spostandoci nel Lazio, la Regione ha diramato un comunicato per ribadire che l'assistenza sanitaria presso i due
Pass nelle zone di Amatrice e Accumoli, nonostante le attuali condizioni meteo sono comunque assicurati. Al Pass
Salaria al km 139 loc. Torrita sono presenti un medico e tre infermieri. A quello di Amatrice sono presenti il medico
di Continuita' assistenziale e un medico di medicina generale, ospitati nei container del 118 e della Farmacia
nell'area Don Minozzi.
E' inoltre attivo h 24 il servizio di emergenza sanitaria attraverso un'ambulanza e 2 container, oltre a 2 pick up
attrezzati per la neve.
Il presidente nazionale di Cives Onlus, Maurizio Fiorda, è in costante contatto con il Dipartimento della protezione
civile e tutti i nuclei provinciali Cives sono stati allertati.
"La situazione stavolta è un po' diversa rispetto alle precedenti grandi scosse, perché fortunatamente la densità
abitativa nei luoghi sconvolti dal sisma è di molto ridotta - spiega -. Per questo, al di là di singole operazioni più
complesse, come quelle di Farindola, noi infermieri ci stiamo rivelando di maggior aiuto negli ospedali, sulle
ambulanze così come a bordo di tutti i mezzi di soccorso impegnati in questi giorni. Ringrazio tutti quelli che ci
stanno contattando per mettersi a disposizione, ma è sempre bene fare riferimento al proprio Nucleo di
appartenenza per essere aggiornati sulle attività in corso".