Ddl Responsabilità professionale

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Ddl Responsabilità professionale. Ecco perché anche gli infermieri vogliono che sia approvato
Gentile Direttore,
la conversione in legge del disegno di legge sulla responsabilità professionale non è solo un atto
dovuto verso i cittadini altrimenti costretti ad affrontare situazioni spesso difficili per la tutela dei
diritti che sottintendono le loro condizioni di salute, ma anche per la tutela dei professionisti che
altrimenti restano bersaglio facile di speculazioni e di procedure che spesso con le reali
responsabilità hanno poco a che fare.
Nonostante gli aggiustamenti ancora possibili, il testo riconosce alle professioni sanitarie quel
livello di responsabilità che negli ultimi tempi anche la Magistratura spesso gli attribuisce e questo
per noi è un passo avanti importante nella crescita della professione: l'obiettivo è lavorare per il
nostro sistema, per i nostri cittadini.
Lavorare nel rispetto di ruoli, di dignità professionali e di contenuti. Lavorare in maniera sicura e
appropriata e per farlo la cornice è anche quella dell’importantissimo capitolo sulla responsabilità.
La nostra professione è in continua crescita e il suo sviluppo sarà ancora maggiore tra poco, con i
nuovi contratti e con gli accordo in cui saranno previste funzioni sempre più manageriali all’interno
delle strutture di ricovero e sul territorio, l’accreditamento professionale degli infermieri, la
responsabilità professionale.
Tutto questo tenuto conto anche delle recenti pronunce giurisprudenziali che aprono nuovi orizzonti
e, quindi, richiedono una nuova preparazione e formazione, a livello di capacità di controllo e
valutazione delle prestazioni da parte degli infermieri.
E richiedono una nuova norma che c’è e andrebbe solo definitivamente approvata e che invece
rischia dopo la pausa forzata e la ripresa tardiva di inizio anno dell’attività parlamentare.
Bene ha fatto Quotidiano Sanità a promuovere una petizione – alla quale stanno aderendo anche
molti infermieri – per non far finire il Ddl nel dimenticatoio legato alle crisi politiche. Speriamo
solo che ora la politica ascolti davvero chi la sanità la vive tutti i giorni sulla sua pelle e
nell’interesse primario non solo dei professionisti, ma dei cittadini".
Barbara Mangiacavalli
Presidente Federazione Collegi Ipasvi
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