Milano, area di Porta Nuova, tra i grattacieli che stanno

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Milano, area di Porta Nuova, tra i grattacieli che stanno ridisegnando la fisionomia della città, si
ergono le due torri di Bosco verticale di Stefano Boeri.
Due i riconoscimenti internazionali finora aggiudicati:
nel 2014 l’International Highrise Award, primo posto tra 800 grattacieli di tutto il mondo, in
quanto “esempio eccellente di rivitalizzazione di un centro urbano”;
nel 2015 premio come “grattacielo più bello e innovativo del mondo”, secondo una classificazione
del Council on Tall Buildings and Urban Habitat.
Il Bosco verticale è un nuova idea di grattacielo in cui alberi e umani convivono arricchendo di
biodiversità vegetale e faunistica la città che lo accoglie; fa riferimento alla cosiddetta green
architecture, architettura sostenibile e sensibile all’interazione tra uomo e’ambiente.
Le due torri, di centodieci e ottanta metri di altezza, affacciate rispettivamente su Via De Castillia e
Via Confalonieri, permettono a chi le abita di ammirare, dalle terrazze piantumate della propria
residenza, straordinarie prospettive sulla città e sulle Alpi, e regalano uno scenario che cambia al
variare delle stagioni.
Il verde che avvolge le terrazze crea un paesaggio di giardini pensili di grande impatto dove sono
presenti più di 1.000 differenti specie, tra alberi, piccoli cespugli e piante da fiore.
La combinazione tra struttura architettonica e dotazioni tecnologiche garantisce le più alte
prestazioni ambientali, riducendo le escursioni termiche, contribuendo alla produzione di ossigeno
e assicurando un significativo assorbimento delle polveri sottili.
Il Bosco verticale è un connubio perfetto tra bellezza costruita per mano dell’uomo e bellezza della
natura, esempio eccellente di architettura realizzata per essere abitata e ammirata.