esselunga in vendita? no

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Transcript esselunga in vendita? no

106MiLa CoPie e-MaiL iN
ediCoLa
Il quotidiano economico-finanziario del Nord Italia
GioVedì 26 GeNNaio 2017 - nUMERo 1899 Anno 20 - QUoTIDIAno onLInE, VIA FAX E In EDICoLA - FonDAToRE E DIRETToRE: aChiLLe ottaViaNi
AUT. TRIB. DI VERonA n° 41356 DEL 20/01/1997 - ALCoGRAM SRL - EDIToRI DI RETE - VIA LEonE GAETAno PATUZZI, 5 - 37121 VERonA TELEFono 045591316 - FAX 0458020812 - E-MAIL: [email protected] - STAMPA In PRoPRIo - TUTTI I DIRITTI RISERVATI
i dati istat
fatturato industriale
balzo anche di ordini
in linea con il confortante dato
sulla produzione industriale
dell'italia a novembre, salito
dello 0,7% su base mensile e del
3,2% annuale, arrivano oggi
anche quelli sul fatturato e gli
ordinativi dell'industria italiana
nello stesso mese. secondo
quanto reso noto dall'istat, a
novembre il fatturato dell'industria è cresciuto del 2,4% su
base mensile e del 3,9% su base
annua. in particolare l'incremento del fatturato è maggiore sul
mercato interno (+3,1%) rispetto
a quanto rilevato sul mercato
estero (+0,9%). Nella media degli
ultimi tre mesi, l'indice complessivo del fatturato aumenta dello
0,2% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,1% per il fatturato interno e +0,7% per quello estero).
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale in termini
tendenziali è aumentato del
3,9%, con un incremento del
4,8% sul mercato interno e del
2,2% su quello estero. Gli indici
destagionalizzati del fatturato
hanno registrato incrementi congiunturali per tutti i raggruppamenti principali di industrie, particolarmente rilevanti per l'energia (+4,2%). Per gli ordinativi
dell'industria invece a novembre
l'incremento congiunturale è
stato dell'1,5% e tendenziale
dello 0,1%. L'istat sottolinea che
gli ordinativi hanno mostrato
incrementi maggiori sul mercato
estero (+2,4%) rispetto a quello
interno (+1%).
sale
iL CoLosso dei suPerMerCati
esselunga in vendita? no
MEntrE la sociEtà Fondata da BErnardo
caprotti continua a MacinarE nuMEri da
rEcord, Marina, la Figlia di sEcondo lEtto
non vorrEBBE cEdErE lE quotE dEl capitalE
Esselunga continua a macinare numeri da record tanto che,
secondo le indiscrezioni di
Affari Italiani, Marina Caprotti, la figlia di secondo letto
del fondatore Bernardo, scomparso a ottobre dello scorso
anno, vorrebbe non vendere
più il colosso italiano dei supermercati. L'intenzione della terzogenita fa rumore se si considera che Marina, erede assieme alla madre Giuliana
albera del 70% del capitale di
Esselunga, andrebbe contro la
volontà del padre che nel
testamento aveva chiesto di
portare il gruppo, per valorizzarne la gestione e assicurarne il futuro, nelle braccia di un
grande gruppo internazionale.
"Quando i pessimi tempi italiani fossero migliorati", aveva
aggiunto Bernardo Caprotti,
fissando il timing. Se Gialiana
Albera, secondo i rumors, è più
incline a seguire la volontà del
marito, sembra che di fronte
alle iniziali avances dei colossi
internazionali della Gdo Marina
Jerome Frizè
UniCredit ha annunciato la sua nomina
come nuovo global head di financial institutions group (FIG) all'interno della divisione corporate & investment banking.
Marina Caprotti, Bernardo
abbia invece opposto grandi
resistenze. Più aperti alla vendita e alle offerte invece
Giuseppe e Violetta, i figli del
primo matrimonio dell'imprenditore lombardo, che sono gli
unici ad avere avuto in passato un ruolo gestionale nell'azienda di cui hanno ereditato
ciascuno il 15%. Secondo
quanto riportato dal Corriere
della Sera e Repubblica, c'era
innanzitutto il monito antiCoop, acerrime nemiche di
Caprotti, per quanto riguarda
una futura vendita dei super-
Caprotti e Giuliana albera
mercati Esselunga. "Attenzione - aveva scrittoe nel
sofferto testamento, come lui
stesso lo definisce -: la società
è privata, italiana, soggetta ad
attacchi" e "può diventare una
Coop. Questo non deve succedere". Per Caprotti erano da
preferire società estere, trovando all'azienda "quando i
pessimi tempi italiani fossero
migliorati, una collocazione
internazionale". Quale? L'olandese "Ahold sarebbe ideale.
Mercadona no". Vedremo.
Cesare Albertini
Ecclestone
scende L’eraBernie
dell’86enne amministratore delegato della F.1 è finita. Lascia il Circus dopo
40 anni incontrastati, dando via libera
all'avvento di unl consorzio americano.
vai sul sito industriaEFinanZa.coM E sEguici su
2 • 26 gennaio 2017
ordiNe di MaLta
il papa dimissiona
il gran maestro
Papa Francesco ha chiesto
le dimissioni al Gran Ma estro dell'ordine di Ma lta,
Fra Matthew Fes ting, che
le presentera' al piu' presto al sovrano Consiglio
dell'ordine di Malta. La sua
richiesta, il Papa ha vouto
comunicarla in un' udienza
concessa a Festing martedì pomeriggio.si conclude
cosi' la crisi iniziata a dic e mbre quando il sovrano
Con siglio aveva dest ituito
il Gran Can cel liere al brecht Freiherr per dissensi ris petto alle politiche
dell'ordine di Malta, in particolare
rig uardo
alla
distribuzione di profilattici
contro l'aids agli assistiti
nei paesi in via di sviluppo. Per indagare sulla
destituzione
del
Gran
Cancelliere, Fra ncesco ha
istituito una commissione
ad hoc che, per o', non ha
trovato l'immediata disponibilita' a co llaborare dei
vertici dell' ordine che
hanno opp osto argomentazioni legali confutate dai
giuristi vaticani con una
nota. in attesa della riunione del sovrano Consiglio
le funzioni che er ano di
Festing vengono sv olte
provvisoriamente dal Gran
Commendatore. in t anto il
Gran Maestro di m is si on ario ha annullato u na missione nelle zone te r remotate del Centro ital ia
che aveva in programma.
Fra Matthew Festing
Industria e Finanza.com
si raFForza iL CoNtroLLo iNterNo
sul “sole” vigila un ex pm
L’organismo di vigilanza sarà presieduto da Gherardo
Colombo. Fino al 2005 ha lavorato alla Procura di Milano
Il consiglio di amministrazione
del Sole 24 ore Spa, riunito
sotto la presidenza di Giorgio
Fossa, ha nominato all’unanimità l’organismo di Vigilanza
che sarà composto da Gherardo Colombo, con funzioni di presidente,
arrigo
Berenghi e Federico Maurizio d’andrea. La nomina di
tre professionisti di assoluta
rilevanza, si legge in una
nota, rafforza il sistema di
controllo interno della società.
In particolare, Gherardo Colombo è stato pubblico ministero presso la Procura di
Milano fino al 2005, giudice
presso la Corte di Cassazione
fino al 2007 e, dopo aver
lasciato la magistratura, ha
assunto incarichi in società
editrici, ha fatto
parte del cda della Rai (20122015), dal 2012 è
presidente
dell’odv
della
Banca Popolare
di Milano e dall’agosto 2016 è
coordinatore del
Comitato per la
legalità e la trasparenza del CoGherardo Colombo
mune di Milano.
Arrigo Berenghi è esperto di della Guardia di Finanza. E’
fiscalità bancaria e degli enti stato Capo di Stato Maggiore
finanziari, di sicurezza del del Comando Regionale Lomlavoro e di riorganizzazioni di bardia e Comandante Provgrandi gruppi societari, tra i inciale di Bergamo. Da luglio
quali, il gruppo Ras. Federico 2016 fa parte del Comitato
Maurizio D’Andrea, dall’1981 per la legalità e la trasparenza
al 2007 ha operato nel Corpo del Comune di Milano.
La BattaGLia Per GeNeraLi
l’unione con sanpaolo?
colosso da 844 miliardi
La battaglia per le Generali
è partita e, mentre Banca
Intesa, com’era già nell’aria
ha scoperto le carte, anche
su pressing della Consob,
ora sul mercato si attendono le contromosse dei francesi di Axa. Colosso assicurativo francese che, secondo alcuni rumors, aveva già
pronto il piano per mettere
le mani su Trieste anche
con
la
complicità
di
Mediobanca, primo socio
del Leone con oltre il 13% e
nel cui patto di sindacato è
presente il finanziere transalpino Vincent Bollorè.
Personaggio di punta del
rapace capitalismo finanziario d’oltralpe che mirerebbe
a prendere parte all'avven-
Vincent Bollorè
tura italiana di Axa se per
caso Parigi, in una battaglia
a colpi di opa a questo
punto miliardaria, dovesse
trionfare.La posta in gioco è
alta. L’eventuale unione tra
Generali e Intesa Sanpaolo
potrebbe creare infatti un
colosso del risparmio gesti-
to, con masse per oltre 844
miliardi di euro, mentre a
livello europeo tale polo
entrerebbe nella classifica
dei primi 15 gruppi del
risparmio gestito. Di fatto, la
compagnia assicurativa triestina porterebbe in dote a
Intesa 471 miliardi.
3 • 26 gennaio 2017
Industria e Finanza.com
4 • 26 gennaio 2017
Industria e Finanza.com
eCCeLLeNza Nei deterGeNti CosMetiCi
italchimica da 52 milioni
È il fatturato raggiunto nel 2016 dall’azienda padovana
Italchimica, nata nel 2003
da una lungimirante intuizione della famiglia Fioretto e divenuta ben presto una realtà imprenditoriale di eccellenza nel
panorama economico
nazionale, è, oggi, una
delle principali produttrici
italiane di detergenti
cosmetici.
L’Azienda
chiude il 2016 con il
miglior fatturato dalla sua fondazione che si attesta a 52,6 milioni di euro (+15% rispetto al
2015) e con un patrimonio netto
di 14,35 milioni di euro. Questi
risultati verranno presentati
all’annuale convention, che, per
la prima, volta si terrà - da oggiì
26 gennaio a sabato 28 gennaio - nella sede di Padova, appena rinnovata e ampliata. Per il
Alessandro Fioretto
presidente
alessandro
Fioretto: “Gli straordinari risultati che abbiamo raggiunto quest’anno sono il frutto dell’operato
di un gruppo di persone che
lavorano con determinazione,
volontà e energia. Siamo diventati leader in Italia nel settore
della detergenza professionale
e tra i principali player a livello
internazionale nella cosmetica e nella detergenza
consumer grazie a un
impegno collettivo e una
forte passione quotidiana.
Vorrei sottolineare anche
che la ricerca e la produzione si concentrano
esclusivamente in Italia,
nella nostra sede di
Padova, recentemente
rinnovata e ampliata”. Il
core business di Italchimica si
fonda su: detergenza professionale - con i marchi Sanitec,
Domina e Matrix - cosmetica
professionale – con i marchi
Dermomed professional e dMed
Pharma – e divisione consumer
– con i marchi Dual Power
(detergenti), Bakterio (disinfettanti e detergenti) e Dermomed
(cosmetica).
trasPorti, LoGistiCa e soLidarietà
scuola d’infanzia a norcia
agli arredi pensa fercam
La nuova scuola d'infanzia a
norcia è stata costruita a tempo
di record su iniziativa della
Fondazione Mission Bambini e
con il finanziamento di Fondazione Prosolidar. L'inaugurazione dell'asilo, un prefabbricato in legno di 184 m² completamente antisismico, è avvenuta il 22 dicembre, ma ancora
mancavano tutti gli arredi.
L’azienda altoatesina di trasporti e logistica Fercam e i suoi collaboratori si sono impegnati a
contribuire all’arredo della struttura con seggioline, tavolini,
armadietti per permettere a 60
bambini di tornare alla scuola
dell'infanza il prima possibile: i
primi arredi sono stati consegnati nei giorni scorsi e sono
così potute ricominciare le lezio-
Roberto Flaim
ni. A breve, e neve permettendo, verrà inoltre attrezzata l'area
adiacente alla scuola con giochi
esterni: scivoli, altalene e
castelli, per permettere alle
famiglie di fruire di un piccolo
parco giochi.“Un’azienda ha
anche una responsabilità eticosociale e abbiamo registrato
anche tra i nostri collaboratori
un forte spirito di solidarietà;
sono soddisfatto che siamo riusciti a individuare un’iniziativa
concreta, che potesse aiutare
l’intera comunità a riprendere il
cammino della normalità, con
un’attenzione particolare ai
bambini,“ afferma roberto
Flaim, responsabile risorse
umane. Fercam immediatamente dopo il sisma del 24 agosto aveva messo a disposizione
di clienti e collaboratori la propria rete di collegamenti e filiali
per l’invio di generi di prima
necessità, ma in seguito all’appello della Protezione civile,
preferì istituire un fondo di solidarietà pro terremotati per i collaboratori, che l’azienda ha
provveduto a raddoppiare.
eNerGia
hera, grandi manovre
in tutto il nordest
«La bussola di hera torna a guardare il Nordest per le acquisizioni
e la crescita: tutto il territorio contiguo è oggi di nostro interesse»
conferma tomaso tommasi di
Vignano, già amministratore di
acegas, e dal 2002 alla guida del
Gruppo hera di cui ha coordinato
il collocamento in Borsa e lo sviluppo, acquisendo anno dopo
anno piccole e medie utility,
società commerciali e proprietarie di impianti.Nei nove mesi del
2016 hera ha raggiunto 3,1 miliardi di ricavi con ebitda a +1,6% a
650 milioni. in queste settimane
tommasi è impegnato in un road
show europeo, con tappa usa,
per incontrare gli investitori e illustrare le linee del piano industriale al 2020. oggi, circa il 49% di
hera è del mercato dove figurano
investitori istituzionali, privati e
un 8% di fondazioni bancarie
legate a un patto di sindacato. il
51,3% è di 118 soci pubblici uniti
anch'essi in un patto di sindacato, compresi i Comuni di Padova,
trieste e udine. il piano industriale prevede 2,5 miliardi di investimenti. Quanto arriverà a Nordest
e in Veneto? «il nuovo piano prevede una crescita degli investimenti per 250 milioni rispetto il
piano precedente. di questi in triveneto arriveranno 540 milioni
proporzionali alla nostra presenza, il 22% del totale», ha detto
l’amministratore. e l'operazione
aim-agsm?«si tratta di due
aziende che fanno parte di un
range che siamo impegnati a
guardare. Ci sono dei punti di
domanda nell'operazione ma non
siamo qui con il binocolo a guardare se andrà bene o male».
Tomaso Tommasi Di Vignano
5 • 26 gennaio 2017
Industria e Finanza.com
6 • 26 gennaio 2017
Cronacadelveneto.com